StampaQuotidiana ,
Si
celebrava
il
2
marzo
a
Melissa
il
ricordo
dei
contadini
Angelina
Mauro
,
Francesco
Nigro
e
Giovanni
Zito
,
feriti
a
morte
dalle
cosiddette
forze
dell
'
ordine
nell
'
autunno
del
1949
,
nel
corso
dell
'
occupazione
del
feudo
Fragalà
.
Tre
cippi
sono
stati
eretti
sul
luogo
dell
'
eccidio
,
a
memoria
del
sacrificio
dei
tre
caduti
;
e
ivi
convennero
il
2
marzo
,
in
folte
colonne
,
le
popolazioni
della
zona
,
assieme
ai
parlamentari
del
popolo
,
per
ricordare
ai
vivi
il
monito
dei
morti
.
Nei
giorni
immediatamente
precedenti
alla
cerimonia
accadde
un
fatto
che
apparve
straordinario
persino
alla
gente
di
Calabria
.
La
mattina
del
29
febbraio
un
agente
dell
'
Ente
Sila
chiamò
i
genitori
dei
caduti
di
Melissa
e
promise
loro
,
a
nome
dell
'
Ente
,
il
dono
di
sette
milioni
di
lire
per
ciascuno
di
essi
qualora
avessero
rotto
ogni
rapporto
con
le
organizzazioni
popolari
e
si
fossero
rifiutati
di
recarsi
il
2
marzo
alla
cerimonia
di
Melissa
.
Giovanni
Nigro
rifiutò
;
e
quando
nella
notte
avanzata
,
tra
il
venerdì
29
febbraio
e
il
sabato
1°
marzo
,
lo
andarono
a
prelevare
a
domicilio
,
egli
rifiutò
di
uscire
e
si
barricò
in
casa
.
Giovanni
Nigro
parlò
,
poi
,
alla
cerimonia
di
Fragalà
,
dove
disse
:
«
Nessuno
di
noi
si
farà
Giuda
Iscariota
!
»
.
I
genitori
della
Mauro
e
dello
Zito
,
dietro
la
falsa
assicurazione
che
sarebbero
potuti
ritornare
nella
giornata
di
sabato
1°
marzo
,
partirono
in
macchina
alla
volta
di
Casabona
,
dove
si
incontrarono
con
un
tale
detto
Bascià
,
definito
un
tecnico
e
adoperato
dall
'
Ente
come
un
suo
uomo
di
mano
.
Di
qui
i
due
vecchi
furono
portati
a
Cosenza
,
alla
sede
dell
'
Ente
Sila
,
da
dove
un
funzionario
li
accompagnò
in
un
albergo
.
Indi
un
altro
personaggio
,
un
altro
«
tecnico
»
,
il
dottor
Feraco
,
fece
salire
i
due
contadini
su
due
macchine
e
li
portò
in
prefettura
.
Il
prefetto
accolse
il
Mauro
e
lo
Zito
con
sorridente
soddisfazione
,
che
divenne
sul
suo
viso
una
smorfia
di
nausea
quando
lo
Zito
e
il
Mauro
spiegarono
che
essi
non
erano
venuti
a
Cosenza
di
propria
volontà
,
ma
ve
li
avevano
portati
.
Il
prefetto
sapeva
tutto
,
naturalmente
,
ma
credeva
che
i
contadini
avessero
accettato
il
tradimento
.
E
poiché
il
«
tecnico
»
dottor
Feraco
,
con
ipocrita
meraviglia
,
domandava
:
«
Ma
come
,
non
siete
forse
venuti
qui
per
non
assistere
alla
cerimonia
dei
comunisti
che
si
terrà
domani
a
Melissa
?
»
,
il
Mauro
scattò
:
«
No
,
no
,
noi
siamo
venuti
qui
perché
ci
avete
fatto
una
promessa
»
.
Era
la
promessa
dei
sette
milioni
!
Il
«
tecnico
»
evitò
di
rispondere
a
tono
:
«
Forse
non
sei
contento
della
terra
che
ti
abbiamo
dato
?
»
,
domandò
al
Mauro
;
e
si
volse
all
'
altro
,
che
confermò
il
dire
del
Mauro
:
«
Siamo
venuti
qui
per
la
promessa
»
.
A
questo
punto
il
prefetto
di
Cosenza
avrebbe
fatto
bene
a
ristabilire
l
'
ordine
e
la
legge
,
provvedendo
a
far
tornare
a
casa
i
due
contadini
beffati
e
aprendo
un
'
inchiesta
.
Ma
i
prefetti
della
nostra
repubblica
,
si
sa
,
sopravvivono
solo
per
l
'
abbiezione
del
partito
senza
principi
e
senza
moralità
che
ci
governa
,
e
quello
di
Cosenza
era
dans
l
'
affaire
,
e
si
mordeva
la
lingua
.
Usciti
dalla
prefettura
,
i
due
contadini
tornarono
in
albergo
,
mangiarono
e
di
qui
furono
di
nuovo
accompagnati
alla
sede
dell
'
Ente
Sila
.
Compresero
di
essere
stati
giocati
dai
«
dottori
»
dell
'
Ente
,
che
hanno
fatto
l
'
università
per
ingannare
,
vessare
,
prendere
in
giro
i
poveri
e
per
difendere
gli
assassini
dei
poveri
.
Decisero
di
fuggire
,
di
tornare
a
casa
subito
.
Avrebbero
fatto
in
tempo
a
raggiungere
Fragalà
,
il
luogo
che
fu
bagnato
dal
sangue
dei
loro
figli
e
dove
la
loro
gente
si
raccoglieva
per
rendere
omaggio
al
ricordo
dei
loro
figli
.
Fuggirono
.
Corsero
in
piazza
della
stazione
.
Noleggiarono
un
'
auto
e
la
pagarono
anticipatamente
.
Ma
furono
sorpresi
da
un
altro
«
tecnico
»
dell
'
Ente
,
dal
dottor
Pellicciari
,
che
insieme
a
due
altri
«
signori
»
(
oh
,
i
signori
!
)
costrinse
l
'
autista
a
restituire
il
danaro
e
a
far
scendere
i
contadini
.
I
quali
,
è
evidente
!
,
erano
caduti
nelle
mani
dei
briganti
.
Fatti
salire
su
due
macchine
,
Mauro
e
Zito
furono
portati
alla
sede
della
Democrazia
cristiana
,
alla
presenza
del
deputato
Cassiani
.
Il
Cassiani
interrogò
i
contadini
sulle
forze
comuniste
a
Melissa
e
sulle
previsioni
elettorali
in
questo
comune
.
Lo
scopo
era
di
perder
tempo
.
Infatti
venne
la
notte
e
solo
all
'
indomani
,
domenica
,
Mauro
e
Zito
furono
accompagnati
a
Melissa
,
ma
seguendo
la
via
più
lunga
,
in
modo
che
giungessero
al
loro
paese
dopo
la
fine
della
cerimonia
,
che
fu
memorabile
.
Questa
storia
di
briganti
sarà
rievocata
dinanzi
al
tribunale
con
tutti
i
particolari
che
qui
ho
omesso
.
Ma
in
attesa
del
giudizio
promosso
dalle
vittime
del
rapimento
,
è
necessario
che
il
nostro
giornale
parli
dettagliatamente
degli
autori
della
soperchieria
,
parli
dell
'
Ente
Sila
,
della
sua
organizzazione
,
delle
sue
funzioni
,
dei
suoi
legami
intimi
con
la
Dc
,
della
pestilenziale
corruzione
che
diffonde
nella
terra
di
Calabria
,
delle
sue
attività
subalterne
.
Una
inchiesta
sull
'
Ente
Sila
è
necessaria
;
anche
perché
,
essendo
l
'
ente
primogenito
,
vi
è
chiara
tendenza
da
parte
di
alcuni
altri
a
imitarlo
.
Sappiamo
di
squadre
costituite
presso
altri
enti
.
Occorre
dimostrare
,
sulla
base
dei
fatti
,
che
l
'
ente
silano
non
assolve
che
in
minima
parte
ai
compiti
che
gli
sono
assegnati
dalla
legge
,
e
che
è
uno
strumento
dispendioso
dello
Stato
al
servizio
della
Democrazia
cristiana
e
della
sua
politica
.
Ma
è
pure
un
centro
di
brigantaggio
.
Bisogna
denunciare
al
procuratore
della
repubblica
l
'
attività
di
ingaggio
di
emigranti
che
l
'
Ente
Sila
si
è
assunto
,
contro
le
leggi
,
per
la
vendita
di
calabresi
ai
negrieri
del
Brasile
e
d
'
altri
Stati
.
La
banda
che
,
autorizzata
dal
governo
,
spende
il
danaro
dei
contribuenti
italiani
non
per
distribuire
tutta
la
terra
espropriata
ed
espropriabile
del
territorio
silano
ai
contadini
calabresi
e
procedere
alle
trasformazioni
fondiarie
e
agrarie
e
assistere
i
contadini
assegnatari
,
ma
per
provvedere
all
'
azione
di
propaganda
elettorale
della
Dc
,
per
la
corruzione
e
il
brigantaggio
,
questa
banda
promette
ai
contadini
calabresi
che
vogliono
emigrare
la
terra
del
Brasile
,
gettando
all
'
avventura
e
nella
disperazione
i
contadini
turlupinati
.
È
una
storia
di
briganti
,
questa
.
Ma
non
vorrei
,
così
dicendo
,
offendere
la
memoria
dei
briganti
calabresi
del
passato
,
che
,
nella
maggior
parte
,
furono
combattenti
per
la
terra
o
«
briganti
d
'
onore
»
.
StampaQuotidiana ,
No
,
non
mi
riferisco
al
celebre
racconto
olandese
di
Edgar
A
.
Poe
.
Il
diavolo
è
entrato
nella
Democrazia
cristiana
.
C
'
era
da
aspettarselo
!
Io
non
ho
mai
visto
il
diavolo
e
me
ne
dispiace
.
Credo
che
morirò
senza
avergli
potuto
parlare
a
tu
per
tu
e
senza
aver
goduto
alla
fonte
lo
scroscio
della
sua
risata
cosmica
.
Sì
,
confesso
di
aver
avuto
sempre
una
forte
simpatia
per
il
Maligno
,
non
tanto
per
quei
due
corni
che
i
chiericati
(
essi
lo
conoscono
da
vicino
)
dicono
gli
adornino
il
capo
o
per
il
suo
viso
arguto
o
per
la
lunga
coda
avvolgente
o
per
l
'
intelligenza
che
gli
sprizza
dagli
occhi
,
quanto
per
le
sue
diavolerie
,
per
la
sua
arte
naturalmente
diabolica
di
promuovere
il
bene
sollecitando
il
male
.
Ora
sembra
sia
andato
a
ficcarsi
nel
campanile
della
grossa
parrocchia
democristiana
.
È
stato
visto
aggirarsi
sotto
i
tavoli
di
Piazza
del
Gesù
,
ammiccare
dagli
armadi
del
Viminale
,
saltabeccare
negli
uffici
del
ministro
dell
'
agricoltura
.
Ha
osato
perfino
presenziare
i
lavori
della
commissione
dei
49
parlamentari
democristiani
convocata
per
irrobustire
la
nota
riforma
agraria
De
Gasperi
-
Segni
e
terminata
in
una
diabolica
confusione
.
A
pensarci
su
,
non
è
da
oggi
che
il
Maligno
si
aggira
in
campo
democristiano
.
Vi
ricordate
quando
,
durante
la
campagna
elettorale
,
De
Gasperi
ci
fece
sapere
che
sentiva
attorno
a
sé
odore
di
zolfo
?
Ci
sarebbe
da
chiedersi
dove
si
trovava
il
Maligno
il
18
aprile
(
1948
)
.
Domanda
ingenua
e
un
tantino
eretica
.
Il
diavolo
ha
i
suoi
misteri
incomprensibili
a
noi
mortali
.
Forse
ha
voluto
che
i
democristiani
fossero
abbrustoliti
a
fuoco
lento
.
Chi
può
comprendere
le
diavolerie
del
diavolo
?
È
certo
che
da
allora
ne
ha
fatto
di
tutti
i
colori
,
in
campo
democristiano
.
Giorno
per
giorno
,
con
quella
perfidia
che
lo
distingue
,
si
è
messo
a
fare
tanti
dispetti
ai
dirigenti
governativi
e
ai
loro
coalizzati
,
che
questi
non
ne
hanno
più
azzeccato
una
.
Basti
limitarsi
alla
politica
agraria
democristiana
,
alle
vicende
dei
programmi
,
dei
progetti
e
delle
leggi
agrarie
democristiane
dopo
il
18
aprile
,
per
rilevare
la
raffinatezza
veramente
diabolica
della
loro
ispirazione
.
Tutto
è
stato
fatto
e
viene
fatto
in
questo
campo
per
creare
il
disordine
e
gettare
la
confusione
.
Il
Maligno
è
entrato
in
corpo
al
ministro
Segni
,
il
quale
ne
soffre
anche
fisicamente
:
domina
le
riunioni
dei
tecnici
,
dei
consulenti
ministeriali
,
degli
uffici
legislativi
.
Così
che
a
un
programma
annunciato
,
ne
succede
un
altro
contrario
al
primo
,
il
quale
è
«
provvisoriamente
definitivo
»
.
De
Gasperi
comincia
col
dire
:
«
Ci
siamo
»
(
Pasqua
1949
)
;
poi
avverte
che
«
stiamo
per
esservi
»
(
novembre
1949
)
,
e
infine
ammicca
che
«
ci
saremo
»
(
gennaio
1950
)
.
E
intanto
vi
sono
leggi
favorevoli
ai
contadini
che
non
vengono
applicate
;
vi
sono
leggi
fatte
apposta
per
non
essere
applicate
,
come
quelle
sulle
terre
incolte
o
insufficientemente
coltivate
;
vi
sono
progetti
di
legge
,
annunciati
con
gran
chiasso
,
insabbiati
poi
nelle
Camere
,
anche
dopo
che
il
governo
le
ha
opportunamente
svuotate
.
Da
tre
anni
il
governo
annuncia
la
riforma
agraria
e
altre
riforme
sociali
.
Ed
ecco
che
ti
fa
la
legge
Silana
,
che
è
come
il
piccolo
naviglio
e
non
potrà
camminare
.
Il
governo
dice
:
«
Questo
è
un
inizio
.
Il
bello
verrà
poi
!
»
.
Finalmente
annuncia
il
bello
.
La
sua
riforma
generale
è
pronta
.
Ma
ne
mette
fuori
un
pezzo
,
uno
«
stralcio
»
,
da
discutersi
prima
della
legge
generale
e
che
presenta
alla
Camera
dei
deputati
.
È
chiaro
che
il
diavolo
la
fa
da
padrone
al
Viminale
.
La
legge
generale
arriva
ed
è
presentata
,
invece
,
al
senato
,
in
modo
che
la
Camera
discuta
una
parte
del
tutto
e
il
Senato
discuta
il
tutto
(
senza
la
parte
)
.
La
confusione
aumenta
.
Ma
il
progetto
di
legge
generale
presentato
non
è
quello
definitivo
perché
il
campo
democristiano
è
sottosopra
.
C
'
è
chi
vuole
il
progetto
Segni
e
chi
vuole
quello
De
Martino
,
perché
il
primo
è
una
«
riforma
»
e
il
secondo
è
la
«
non
riforma
»
.
Viene
nominata
una
commissione
,
detta
dei
49
,
la
quale
deve
irrobustire
il
progetto
Segni
con
i
sieri
del
De
Martino
.
È
come
virilizzare
un
uomo
deboluccio
con
il
metodo
della
castrazione
.
I
49
si
riuniscono
,
tempestano
,
osi
urtano
(
c
'
è
il
diavolo
)
,
tirano
di
qua
,
tirano
di
là
,
chiedono
,
pretendono
,
cedono
(
«
tu
midi
una
cosa
a
me
,
io
ti
do
una
cosa
a
te
»
)
e
modificano
la
legge
generale
,
e
quindi
lo
«
stralcio
»
.
Bisogna
,
dunque
,
ricominciare
.
Ma
la
modificazione
non
è
definitiva
.
«
Faisons
du
bruit
»
,
diceva
l
'
amico
tarasconese
di
Tartarino
,
nei
momenti
di
eccitazione
fragorosa
.
«
Facciamo
del
chiasso
!
»
Così
sembra
che
si
faccia
qualche
cosa
.
In
realtà
non
si
fa
altro
che
della
confusione
.
I
soli
democristiani
che
sappiano
cosa
vogliono
sono
gli
avversari
decisi
di
ogni
riforma
agraria
.
Gli
altri
annaspano
in
una
materia
di
cui
non
sanno
la
composizione
.
Sulla
contesa
si
elevano
voci
tonanti
:
«
Occorre
svuotare
il
comunismo
!
»
.
Ma
l
'
operazione
non
si
può
fare
con
poca
spesa
e
lasciando
sostanzialmente
le
cose
come
stanno
.
Altri
dicono
:
«
Aveva
ragione
quel
professore
che
voleva
seppellire
il
"
gatto
morto
"
della
riforma
agraria
.
Finiamola
con
la
demagogia
!
»
.
L
'
affare
si
imbroglia
maledettamente
.
E
il
diavolo
sghignazza
,
perché
ci
ha
messo
la
coda
,
che
è
lunga
e
avvolgente
.
Credo
che
gli
esorcismi
non
serviranno
a
nulla
.
StampaQuotidiana ,
Mi
piace
immaginare
che
il
presidente
del
consiglio
,
rivelando
ai
suoi
amici
che
i
comunisti
sono
posseduti
dal
diavolo
,
abbia
voluto
ritorcere
quella
che
egli
ritenne
fosse
una
mia
calunniosa
invenzione
:
essere
,
cioè
,
il
diavolo
entrato
nel
campanile
della
parrocchia
democristiana
.
Ma
nella
sua
ritorsione
il
presidente
ha
confermato
implicitamente
la
mia
notizia
anteriore
.
Il
suo
recente
discorso
al
gruppo
parlamentare
democristiano
è
stato
,
infatti
,
il
discorso
di
un
ossesso
.
Chiunque
conosca
,
del
resto
,
appena
l
'
abc
della
scienza
demoniaca
sa
che
il
diavolo
non
ha
tempo
da
perdere
per
indugiare
nei
luoghi
ove
abitano
i
suoi
amici
e
nei
corpi
dei
suoi
amici
.
No
.
Egli
va
dai
suoi
nemici
,
s
'
infila
nel
corpo
dei
suoi
nemici
,
come
è
ovvio
.
Voi
conoscete
certamente
il
colpo
fatto
dal
diavolo
a
Napoli
,
proprio
in
questi
giorni
,
mentre
De
Gasperi
parlava
a
Roma
.
La
signora
Maria
Giglio
,
nello
spostare
un
quadro
raffigurante
l
'
arcangelo
san
Michele
,
si
è
trovata
a
faccia
a
faccia
col
diavolo
.
Il
quale
diavolo
,
non
vi
è
dubbio
,
ha
soggiornato
e
forse
soggiorna
ancora
nella
camera
da
letto
della
signora
Giglio
,
dove
ha
lasciato
una
traccia
indiscutibile
e
indelebile
della
sua
presenza
:
la
sua
immagine
cornuta
,
sul
muro
,
dietro
l
'
arcangelo
Michele
,
che
è
l
'
arcangelo
con
la
spada
bizzarra
ma
folgorante
,
l
'
arcangelo
incaricato
proprio
di
ammazzare
il
diavolo
!
Sembra
incredibile
,
ma
è
vero
.
Ecco
dunque
un
modo
adoperato
dal
diavolo
per
manifestare
la
sua
presenza
!
I
suoi
modi
sono
numerosi
e
impensati
,
e
non
sempre
piacevoli
.
Il
diavolo
è
un
grande
moralizzatore
,
quindi
è
pure
un
castigatore
.
Il
capo
dei
diavoli
,
cioè
il
Satanasso
,
guida
milioni
di
diavoli
minori
,
buoni
e
cattivi
,
belli
e
brutti
,
buffoneschi
e
tristi
,
ciascuno
dei
quali
ha
la
propria
parte
da
assolvere
.
Si
dice
che
esistano
anche
delle
diavolesse
,
e
in
certi
paesi
si
parla
persino
di
una
suocera
del
diavolo
,
come
di
un
essere
spaventosamente
malvagio
(
sfido
io
!
)
,
ma
questo
punto
merita
di
essere
approfondito
.
Per
quanto
ne
sappiamo
,
le
donne
possedute
hanno
in
corpo
il
diavolo
maschio
,
e
la
cosa
si
comprende
a
lume
di
naso
;
ma
non
si
è
mai
sentito
dire
,
ad
esempio
,
che
una
diavolessa
fosse
entrata
nel
corpo
di
un
frate
.
Lasciamo
da
parte
questo
argomento
difficile
e
pericoloso
.
Voi
siete
soliti
giudicare
un
uomo
laborioso
,
probo
,
semplice
,
con
le
giudiziose
parole
:
è
un
buon
diavolo
!
Dunque
voi
sapete
che
il
diavolo
non
è
poi
così
brutto
come
lo
dipingono
i
suoi
nemici
.
E
del
piccolo
figliuolo
birichino
,
la
buona
mammina
dice
che
è
un
vero
e
proprio
diavoletto
.
O
gentile
e
cara
parola
della
nostra
infanzia
!
Ma
dopo
aver
conosciuto
le
leggi
agrarie
del
governo
,
scatterete
:
che
diavolo
di
riforma
agraria
è
mai
questa
?
Qui
il
diavolo
si
manifesta
,
infatti
,
in
atteggiamento
dispettoso
e
fraudolento
.
E
se
il
signor
Dayton
interviene
nelle
nostre
faccende
,
nel
modo
che
sappiamo
,
allora
,
senza
dubbio
,
diremo
tutti
:
al
diavolo
tutti
questi
americani
che
la
fanno
da
padroni
in
Italia
.
Invocheremo
cioè
il
diavolo
castigatore
,
verso
il
quale
io
nutro
una
grande
e
sperimentata
fiducia
,
da
quando
ho
costatato
che
il
diavolo
fa
non
solo
le
pentole
,
ma
pure
i
coperchi
.
Vi
sono
dunque
diavoli
e
diavoli
.
Quelli
più
brutti
però
,
i
più
cattivi
,
con
tre
corna
sulla
testa
(
tre
corna
,
dico
)
sono
i
diavoli
che
appartengono
ai
reparti
scelti
del
Satanasso
,
sono
«
i
diavoli
della
guardia
»
,
e
questi
vanno
a
ficcarsi
di
preferenza
nel
corpo
degli
esorcizzatori
.
Non
avete
notato
che
i
pinzocheri
hanno
un
alito
cattivo
?
(
Se
non
l
'
avete
notato
,
annusateli
d
'
ora
in
poi
.
)
Sì
,
hanno
l
'
alito
cattivo
a
cagione
della
presenza
nel
loro
corpo
dei
diavoli
zolfini
,
che
sono
i
più
brutti
.
Un
gruppo
di
pinzochere
,
anche
di
lontano
,
diffonde
uno
sgradevole
odore
di
bassa
marea
:
il
fatto
è
ormai
spiegato
.
Ma
dove
i
satanelli
prendono
gli
atteggiamenti
più
odiosi
è
nel
corpo
dei
frati
,
come
la
letteratura
classica
ci
insegna
.
Perché
questo
avvenga
io
non
so
.
L
'
onorevole
De
Gasperi
ha
ricordato
nel
suo
discorso
frate
Alberigo
dei
Manfredi
,
un
fior
di
canaglia
,
la
cui
anima
fu
incontrata
da
Dante
nell
'
inferno
mentre
il
frate
era
ancora
su
questa
terra
,
condotto
da
un
demone
di
servizio
,
addetto
alla
sua
persona
.
Ma
ci
sono
stati
e
ci
sono
tanti
frati
nelle
stesse
condizioni
dell
'
Alberigo
e
che
hanno
ricevuto
o
ricevono
«
dattero
per
figo
»
(
pan
per
focaccia
)
.
Nelle
stesse
condizioni
dell
'
Alberigo
si
trovano
molti
di
quei
religiosi
e
membri
del
clero
secolare
ai
quali
si
rivolgeva
il
pontefice
in
una
recente
lettera
sul
comportamento
dei
sacerdoti
.
Io
penso
che
nelle
stesse
condizioni
di
frate
Alberigo
si
trovi
pure
l
'
onorevole
presidente
del
consiglio
,
e
temo
per
l
'
anima
sua
.
Satana
gli
ha
preso
l
'
anima
per
le
ali
,
così
come
si
acchiappa
la
farfalla
,
e
la
tiene
stretta
.
Ecco
perché
il
presidente
del
consiglio
è
scatenato
verso
la
preparazione
della
guerra
,
ci
annuncia
l
'
«
epopea
»
della
guerra
americana
,
con
tutto
quanto
questa
«
epopea
»
comporta
per
l
'
Italia
e
per
gli
italiani
.
Frate
Alberigo
fece
ammazzare
alcuni
frati
del
suo
ordine
,
attratti
con
la
frode
a
convito
;
ma
1'Alcide
ci
prepara
un
colpo
ben
più
grosso
.
Ha
portato
l
'
Italia
al
convito
degli
imperialisti
americani
in
nome
della
difesa
della
pace
e
della
«
civiltà
cristiana
»
,
e
«
alle
frutta
»
alcuni
milioni
di
italiani
saranno
ammazzati
per
la
ingloriosa
«
epopea
»
dei
filibustieri
d
'
America
.
Frate
Alberigo
,
anche
come
traditore
,
era
un
'
anima
candida
al
confronto
dei
suoi
moderni
epigoni
,
i
quali
ordiscono
la
strage
di
interi
popoli
e
la
distruzione
di
intere
nazioni
.
Questi
sono
ossessi
,
che
mi
paiono
senza
speranza
,
perduti
:
tanto
che
non
possono
neppur
più
pregare
senza
maledire
.
StampaQuotidiana ,
È
noto
che
le
epopee
maturano
,
come
i
destini
.
Del
resto
l
'
epopea
è
un
atteggiamento
del
destino
.
Un
destino
senza
epopea
non
vale
un
turacciolo
.
Quando
a
Napoli
dicono
che
«
è
mmaturato
'
o
piro
»
,
denunciano
con
queste
parole
un
destino
mediocre
,
senza
epopea
.
Avvolto
nell
'
epos
è
il
destino
degli
uomini
forti
,
dei
soldati
americani
,
dei
marines
,
dei
ministri
della
difesa
e
degli
interni
.
Questi
ogni
giorno
scrivono
pagine
di
epopea
.
E
non
solo
ne
scrivono
,
ma
ne
abbozzano
sempre
delle
nuove
.
Lo
ha
detto
anche
De
Gasperi
,
giorni
fa
.
Ha
detto
che
i
guerrieri
americani
che
vengono
o
stanno
per
giungere
in
Europa
saranno
gli
uomini
della
nuova
epopea
.
È
questo
un
annuncio
di
grandi
gesta
anche
per
le
quadrate
legioni
democristiane
e
per
le
salmerie
someggiate
,
socialdemocratiche
e
repubblicano
-
storiche
.
Matura
,
dunque
,
una
nuova
epopea
e
questa
non
è
però
né
cotogno
,
né
ficodindia
.
È
,
niente
di
meno
,
una
figlia
del
Fato
.
Molti
segni
l
'
annunciano
e
la
preparano
.
Chiunque
abbia
l
'
animo
acceso
a
grandi
cose
ha
visto
nei
«
rai
fulminei
»
del
ministro
degli
interni
dai
piedi
piatti
o
nella
pugnace
cavalcante
oratoria
del
suo
collega
della
Difesa
che
la
grande
ora
della
epopea
americana
sta
per
scoccare
in
Europa
.
Per
mio
conto
ho
assistito
idealmente
,
con
malcelato
stupore
,
alle
astute
manovre
appenniniche
dei
mesi
estivi
,
guidate
dal
noto
Capitano
.
Lo
stupore
mi
ha
totalmente
conquistato
quando
il
genio
militare
che
guidò
le
manovre
si
è
scoperto
in
tutta
la
sua
grandezza
.
Al
di
sopra
di
ogni
atteggiamento
preconcetto
o
di
parte
,
riconosciamo
che
le
fittizie
ma
verosimili
battaglie
d
'
estate
rivelarono
il
Capitano
,
volgarmente
chiamato
colonnello
.
L
'
unghia
del
leone
era
evidente
nel
piano
strategico
e
sin
nei
dettagli
più
minuti
delle
operazioni
,
compreso
quello
genialissimo
del
«
partigiano
»
nascosto
sotto
il
fieno
sull
'
ingenuo
carretto
contadino
,
e
quindi
scoperto
al
fiuto
,
dai
reparti
specializzati
.
In
quei
giorni
anche
noi
che
stavamo
a
Roma
o
a
Milano
o
a
Napoli
sentimmo
l
'
odore
dell
'
epopea
che
ci
veniva
col
vento
dalle
montagne
e
d
'
ai
colli
del
non
varcato
Appennino
,
e
che
non
è
meno
delizioso
del
profumo
dei
fegatini
laureati
e
schidionati
.
Confesso
,
però
,
che
più
di
ogni
altro
evento
,
nella
guerra
finta
,
mi
colpi
il
gran
rapporto
fatto
dal
Capitano
dopo
la
finta
vittoria
.
Il
gran
rapporto
,
in
fondo
,
fu
l
'
unica
cosa
vera
in
tutta
questa
storia
.
Qui
il
Capitano
superò
se
stesso
per
capacità
di
sintesi
,
lucidità
di
prospettive
e
velleità
di
sterminio
.
Noi
abbiamo
conosciuto
il
Capitano
in
epoche
tristi
,
quando
ad
esempio
,
bisognava
tener
duro
dinanzi
alle
prevalenti
forze
avversarie
fasciste
nella
Spagna
ed
egli
si
impose
il
terribile
sacrificio
del
«
fuimme
fuì
»
,
che
è
una
sorta
di
«
obbedisco
»
,
lanciato
in
risposta
all
'
imperativo
del
proprio
sistema
nervoso
.
Non
si
è
eroi
tutti
i
giorni
e
tanto
meno
la
domenica
,
che
'
è
giorno
di
riposo
.
Abbiamo
visto
il
Capitano
in
un
'
altra
ora
,
quando
vi
era
da
combattere
contro
gli
invasori
tedeschi
.
Era
venuto
egli
dalle
Americhe
,
alla
maniera
garibaldina
,
per
liberare
l
'
Italia
;
e
la
gente
in
alto
mare
se
lo
additava
:
«
È
lui
,
è
lui
»
.
Giunto
in
Italia
si
avvide
che
la
monarchia
era
ancora
in
piedi
,
che
vi
era
in
Italia
un
re
,
e
allora
il
Capitano
schivò
il
destino
:
non
avrebbe
mai
combattuto
per
l
'
Italia
sotto
le
insegne
del
re
.
Si
ritrasse
sdegnoso
e
ci
privò
tutti
del
suo
genio
e
della
sua
spada
.
Dovemmo
perciò
cavarcela
alla
meglio
senza
di
lui
.
Ora
là
,
sull
'
Appennino
non
varcato
dal
nemico
,
a
cagione
dell
'
assenza
ingiuriosa
dello
stesso
,
il
Capitano
aveva
netta
la
visione
della
grande
epopea
americana
di
domani
;
e
il
suo
cuore
tutto
rivolto
,
per
naturale
costituzione
,
alle
facili
e
radiose
epopee
dell
'
avvenire
,
fremeva
di
furore
pugnace
.
La
sua
oratoria
era
senza
freni
,
irruente
come
un
carro
d
'
assalto
.
Certo
,
l
'
oratoria
del
nostro
non
è
quella
dei
grandi
capitani
che
vinsero
famose
battaglie
;
ma
non
è
del
tutto
estranea
alla
classicità
militare
.
Se
vuoi
trovarne
le
sorgenti
,
ti
basti
risalire
al
non
lontano
Cambronne
,
la
cui
micidialità
polemica
,
nel
corso
della
battaglia
,
fu
smentita
solo
per
una
serie
di
accidenti
estranei
al
robusto
ottimismo
del
generale
.
Oppure
le
puoi
trovare
nello
stile
dei
furieri
maggiori
,
tosi
ricco
del
senso
del
regolamento
,
della
gavetta
e
della
latrina
di
compagnia
,
con
un
pizzico
di
cultura
che
fa
un
bell
'
effetto
anche
nella
vita
militare
.
«
Quando
c
'
è
il
capitano
,
fiat
lux
:
faccia
lui
»
,
diceva
un
furiere
del
mio
tempo
,
con
maschia
eloquenza
;
e
concludeva
stabilendo
bene
le
funzioni
delle
gerarchie
discendenti
:
«
Quando
il
capitano
non
c
'
è
,
siamo
qua
noi
:
sine
qua
non
!
»
.
Se
questo
stile
è
un
po
'
confuso
,
a
cagione
dell
'
elmo
dello
Scipio
latino
che
cinge
la
nostra
testa
,
non
si
può
negare
che
sia
pieno
di
colore
.
Con
questi
modelli
davanti
agli
occhi
della
mente
parlava
il
nostro
al
gran
rapporto
.
E
avendo
dimenticato
il
cimiero
nell
'
armadio
di
casa
,
si
era
infilato
un
pennacchio
nella
cuticagna
(
esempio
mirabile
di
stoicismo
)
e
il
pennacchio
svettava
nell
'
aria
come
un
getto
di
fontana
.
Spinto
dall
'
aria
compressa
dei
suoi
sentimenti
,
il
Capitano
annunciò
le
grandi
imminenti
ore
della
storia
.
Ma
pose
una
condizione
alla
vittoria
alata
:
la
condizione
di
«
far
fuori
»
,
ovverosia
sbattere
al
muro
,
sbudellare
,
quattrocento
avversari
dell
'
epopea
.
Io
non
,
so
cosa
abbiano
pensato
gli
uomini
della
truppa
,
gli
ufficiali
e
i
generali
,
a
questa
trovata
.
Forse
saranno
rimasti
perplessi
.
Ma
le
idee
geniali
nascono
dalla
osservazione
acuta
di
un
fatto
elementare
.
Così
Newton
,
quando
ricevette
una
mela
sulla
testa
,
scopri
la
legge
dei
gravi
.
La
paura
,
che
è
un
fenomeno
elementarissimo
,
ha
certamente
indotto
il
Capitano
alla
scoperta
della
legge
dei
quattrocento
.
La
scoperta
ha
avuto
fortuna
.
Il
consiglio
dei
ministri
,
dietro
ispirazione
del
«
trust
dei
cervelli
»
del
dipartimento
di
Stato
,
l
'
ha
approvata
.
Ma
il
comitato
della
difesa
,
invece
di
400
,
ha
ritenuto
necessario
che
la
eliminazione
tocchi
mille
e
non
400
avversari
dell
'
epopea
.
Meglio
mille
che
400
.
Così
che
sono
state
preparate
opportunamente
le
liste
di
emergenza
.
Appena
,
scoccherà
l
'
ora
fatale
,
350
avversari
saranno
imprigionati
,
in
,
attesa
delle
decisioni
superiori
,
e
650
saranno
mandati
in
campi
di
concentramento
.
Dopo
di
che
la
strada
dell
'
epopea
sarà
aperta
in
Italia
e
il
Capitano
,
a
capo
del
suo
stato
maggiore
,
penetrerà
a
capofitto
nel
fronte
nemico
,
come
nel
burro
.
StampaQuotidiana ,
Così
era
scritto
sulla
bolletta
di
svincolo
di
un
pacco
postale
,
ricevuta
il
29
agosto
dai
coniugi
Dominici
,
abitanti
in
Roma
.
Erano
i
resti
del
loro
figliolo
Luigi
,
secondo
capo
di
marina
,
caduto
il
18
settembre
1944
combattendo
i
nazisti
sull
'
isola
di
Lissa
,
iscritto
nell
'
albo
d
'
oro
dei
Caduti
di
guerra
e
decorato
.
Le
ossa
di
Luigi
Dominici
venivano
restituite
a
sua
madre
,
in
un
pacco
,
con
l
'
avvertimento
che
lo
«
svincolo
»
comportava
il
pagamento
di
lire
1.280
per
spese
di
trasporto
e
di
dogana
:
prezzo
lieve
,
privilegiato
,
giacché
le
ossa
del
ragazzo
d
'
Italia
avevano
fruito
,
per
il
ritorno
«
a
casa
»
,
a
Roma
,
della
tariffa
militare
.
I
genitori
andarono
alla
dogana
,
costernati
per
l
'
irriverenza
e
per
l
'
oltraggio
patiti
.
Andarono
a
ritirare
il
«
pacco
»
.
-
Sì
,
il
pacco
è
vostro
,
è
di
vostra
proprietà
,
-
disse
un
impiegato
alla
madre
del
marinaio
d
'
Italia
Luigi
Dominici
.
E
quest
'
uomo
non
tremava
e
non
aveva
vergogna
.
-
È
vostro
e
potete
portarlo
via
.
-
Possiamo
portarlo
anche
a
casa
?
-
Anche
a
casa
,
dove
volete
,
la
cosa
non
ci
riguarda
.
La
pietà
dei
genitori
non
li
consigliava
,
però
,
di
portare
il
caro
fardello
nella
casa
di
via
Magliano
Sabina
.
Essi
chiedevano
l
'
onorata
sepoltura
dei
resti
del
loro
Luigi
e
gli
onori
militari
dovuti
al
soldato
caduto
in
combattimento
.
In
una
lettera
all
'
Unità
,
pubblicata
il
13
settembre
,
Augusto
e
Adele
Dominici
hanno
raccontato
l
'
incredibile
vicenda
e
il
loro
inammissibile
pellegrinaggio
da
un
ufficio
all
'
altro
,
per
ottenere
ciò
che
il
buon
senso
e
il
senso
del
'
onore
nazionale
ordinavano
di
fare
.
Hanno
ricevuto
,
invece
,
cortesi
rifiuti
e
repulse
burocratiche
.
Si
rilegga
la
lettera
dei
Dominici
,
e
si
capirà
meglio
a
quale
grado
di
bassezza
'
è
sceso
,
in
certi
ambienti
,
il
sentimento
nazionale
,
per
non
sparlare
del
sentimento
umano
.
Il
13
settembre
,
le
ossa
del
marinaio
Dominici
erano
ancora
«
in
deposito
»
alla
dogana
di
Roma
,
in
attesa
che
la
famiglia
comperasse
un
loculo
ossario
,
entro
il
termine
perentorio
di
cinque
giorni
,
per
chiudervele
.
Ora
,
mentre
scrivo
,
non
so
come
la
tristissima
vicenda
si
sia
conclusa
.
So
,
però
,
dagli
intrighi
diplomatici
,
dalle
guerre
in
corse
;
dai
piani
di
riarmo
effettivo
,
dalle
sfrenate
campagne
di
stampa
,
dai
discorsi
dei
capi
dei
governi
occidentali
,
dalle
manovre
militari
provocatorie
che
si
stanno
svolgendo
dal
Baltico
alla
Turchia
(
e
non
m
'
importa
se
i
temi
o
i
capi
militari
siano
sommamente
stupidi
)
,
so
che
vi
sono
dei
criminali
che
vogliono
e
stanno
preparando
nuove
vaste
aggressioni
e
una
terza
guerra
mondiale
.
Dicono
,
questi
pazzi
criminali
,
che
una
terza
guerra
mondiale
dovrebbe
servire
alla
difesa
della
civiltà
occidentale
,
di
quella
civiltà
dai
cui
cespi
abbiamo
staccato
il
fiore
mostruoso
del
nostro
racconto
.
Noi
sappiamo
a
che
cosa
mirano
questi
pazzi
criminali
.
Ma
se
meditiamo
sul
pacco
del
peso
di
kg
2
,
contenente
ossa
umane
,
sul
pacco
«
in
deposito
»
alla
sdogana
di
Roma
,
mi
pare
che
troviamo
meglio
,
tutti
insieme
,
la
regola
da
seguire
,
l
'
atteggiamento
di
avversione
e
di
lotta
attiva
da
tenere
di
fronte
al
pericolo
che
ci
sovrasta
,
e
per
affermare
la
dignità
dell
'
uomo
,
il
suo
diritto
a
vivere
nella
gioia
operosa
,
nella
pace
,
nella
libertà
.
Luigi
Dominici
è
morto
combattendo
per
questi
ideali
.
Mi
auguro
che
i
Partigiani
e
i
Combattenti
provvedano
a
riparare
la
vergogna
che
ci
è
stata
denunciata
,
e
che
ci
offende
tutti
,
anche
se
sarà
accolta
dai
Dominici
l
'
offerta
della
signora
romana
,
che
ha
messo
fraternamente
e
italianamente
a
disposizione
la
sua
tomba
di
famiglia
per
ricoverarvi
le
ossa
del
loro
figliolo
.
Ma
tradire
il
messaggio
dei
morti
che
s
'
immolarono
per
la
libertà
,
per
l
'
indipendenza
del
popolo
,
e
per
creare
al
popolo
un
'
esistenza
migliore
,
sarebbe
una
vergogna
peggiore
di
questa
.
StampaQuotidiana ,
Credo
sia
arrivato
il
momento
di
bandire
la
crociata
contro
Sua
Eccellenza
la
Stupidità
.
Intendo
dire
contro
il
miserabile
vezzo
nazionale
,
derivatoci
da
secoli
di
servaggio
,
di
umiliarci
,
inginocchiarci
,
piegarci
di
fronte
a
coloro
che
,
nella
nostra
ignoranza
o
nella
nostra
ingenua
furberia
,
crediamo
degni
della
reverenza
o
capaci
di
riconoscenza
per
il
nostro
ossequio
servile
.
Da
noi
,
non
ci
si
può
rivolgere
a
una
persona
la
cui
funzione
sia
davvero
o
venga
ritenuta
necessaria
alla
nostra
organizzazione
statale
o
alla
nostra
vita
sociale
,
senza
darle
un
titolo
.
Noi
abbiamo
bisogno
di
titoli
,
perché
non
sappiamo
più
chiamarci
col
nostro
nome
.
Ci
sentiremmo
umiliati
verso
noi
stessi
se
,
rivolgendoci
ai
nostri
simili
,
o
al
sindaco
o
al
procuratore
della
repubblica
o
al
presidente
del
consiglio
,
li
chiamassimo
signor
Procopio
,
signor
Vegetti
,
signor
Castagnetti
,
e
non
invece
dottor
Procopio
,
commendator
Procopio
,
barone
Vegetti
,
eccellenza
Castagnetti
e
così
via
.
Chiamar
gli
altri
con
dei
titoli
,
veri
o
immaginari
,
è
come
elevare
la
nostra
personalità
,
in
mancanza
di
altre
risorse
personali
.
Ne
risulta
una
iperbolica
e
generalizzata
ricerca
di
titoli
.
Se
i
personaggi
da
me
sopra
ipotizzati
fossero
semplicemente
chiamati
«
signori
»
,
e
le
loro
donne
né
più
né
meno
che
«
signore
»
,
cosa
saremmo
noi
mai
,
noi
tapini
,
noi
miseri
mortali
?
Perciò
l
'
ambizione
dell
'
italiano
è
di
avere
e
dare
un
titolo
,
a
qualunque
costo
e
in
qualunque
modo
.
Ed
ecco
i
«
dottori
»
di
varia
specie
e
di
nessuna
scienza
,
che
escono
a
tonnellate
ogni
anno
dalle
università
(
«
Figlio
mio
,
un
titolo
è
pur
sempre
necessario
!
»
,
«
Senza
titolo
non
si
cammina
nella
vita
»
,
ecc
.
)
.
Ed
ecco
la
caccia
ai
titoli
nobiliari
e
cavallereschi
,
fra
i
più
strani
,
e
che
si
comperano
presso
varie
agenzie
italiane
ed
estere
.
Ed
ecco
la
ressa
attorno
agli
ambienti
governativi
,
ai
parlamentari
della
maggioranza
,
agli
amici
di
Sua
Eccellenza
,
per
avere
una
croce
di
cavaliere
,
di
commendatore
o
altro
titolo
equipollente
.
Ah
,
sentirsi
chiamare
dottor
Sciacquone
,
pure
essendo
una
bestia
(
«
Debbo
confessare
che
sono
stato
sempre
un
leale
avversario
degli
studi
!
»
)
;
ovvero
sentirsi
dire
:
«
Buongiorno
,
cavalier
Bisonte
»
,
«
Buon
Natale
,
commendator
Laudisi
»
;
per
non
parlare
del
cavaliere
dell
'
ordine
(
sparso
)
di
san
Girolamo
,
che
abita
al
piano
di
sopra
,
o
del
conte
del
Sacro
Chiodo
,
norcino
in
Borgo
.
Ma
il
titolo
di
eccellenza
diciamo
la
verità
,
è
il
più
ambito
,
il
più
prelibato
,
per
motivi
che
non
voglio
dire
e
quindi
non
dirò
.
Dopo
la
liberazione
,
una
legge
,
tuttora
in
vigore
,
abolì
il
titolo
di
eccellenza
,
che
aveva
avuto
una
mostruosa
inflazione
durante
il
ventennio
,
soprattutto
(
come
avviene
spesso
nel
campo
delle
onorificenze
)
tra
coloro
che
non
eccellevano
se
non
in
stupidità
compatta
,
massiccia
,
strutturale
.
Le
Eccellenze
del
tempo
vestivano
una
divisa
militare
,
perché
il
vestir
civile
,
come
il
viver
civile
,
contrastava
,
a
quei
tempi
,
con
la
pugnace
ansia
di
imperio
che
soffiava
nell
'
aria
.
Le
Eccellenze
si
coprivano
con
grandi
e
alti
cappelli
,
portavano
fregi
e
gambali
e
cinturoni
,
e
avevano
le
scarpe
lucide
e
la
riga
ai
pantaloni
,
segni
questi
di
buona
salute
e
di
ottimismo
paffuto
e
soddisfatto
.
Eccellenze
si
chiamavano
coloro
che
arrivavano
a
certi
gradi
della
gerarchia
statale
;
e
coi
cambi
della
guardia
e
con
le
larghe
promozioni
imperiali
(
o
quasi
)
,
gli
alti
gradi
si
dilatavano
.
Naturalmente
chi
usciva
dalle
prime
file
,
per
vecchiaia
o
per
altro
motivo
,
conservava
il
titolo
.
Ma
tutti
coloro
che
si
approssimavano
agli
alti
gradi
avevano
de
facto
il
titolo
di
eccellenza
,
titolo
augurale
,
come
quello
che
si
dà
al
laureando
,
al
momento
in
cui
egli
sta
per
spiccare
il
volo
(
nel
quale
potrà
anche
cadere
e
rompersi
il
collo
)
.
Una
coltre
nera
di
Eccellenze
coi
gambali
copriva
l
'
Italia
quando
il
nostro
paese
fu
portato
al
disastro
.
Poi
il
fascismo
fu
spazzato
e
-
con
le
cose
da
buttar
via
-
si
pensò
anche
a
disfarsi
del
titolo
svalutato
di
eccellenza
,
tanto
compromesso
.
Eppure
negli
ultimi
anni
questo
titolo
ha
ripreso
vigore
,
così
come
hanno
preso
vigore
le
onorificenze
.
La
recente
campagna
elettorale
ha
avuto
manifestazioni
orgiastiche
dal
punto
di
vista
dell
'
uso
dei
titoli
più
clamorosi
,
e
chiassosi
e
impressionanti
.
Abbiamo
letto
manifesti
che
annunciavano
a
lettere
cubitali
la
calata
in
questa
o
quella
città
,
in
questo
o
quel
paese
,
di
«
S
.
Ecc
.
l
'
On
.
Prof
.
Avv
.
Consigliere
di
Stato
»
,
e
di
molti
altri
simili
personaggi
.
E
vi
era
(
io
lo
so
con
certezza
)
chi
attendeva
da
questi
prodigi
dei
discorsi
che
fossero
,
almeno
per
il
contenuto
,
al
livello
della
varietà
dei
titoli
che
precedevano
il
loro
nome
,
mentre
tutto
,
poi
,
si
riduceva
a
un
goffo
rumore
,
quasi
a
un
sospiro
schiacciato
,
come
quello
che
esalano
quei
curiosi
funghi
che
si
chiamano
loffe
,
non
appena
li
si
toccano
.
E
dire
che
l
'
arrivo
delle
Eccellenze
era
preceduto
da
automezzi
carichi
di
guardie
di
vario
corpo
benché
di
eguale
intenzione
,
e
gli
altoparlanti
lanciavano
inni
e
canzoni
pieni
di
promesse
;
e
l
'
entrata
dei
personaggi
nelle
piazze
,
meditatamente
ritardata
per
eccitare
,
nell
'
attesa
,
il
desio
,
tale
entrata
era
accompagnata
da
guardie
motorizzate
,
di
vario
corpo
benché
di
eguale
intenzione
,
che
si
facevano
largo
su
petulanti
motociclette
per
costringere
la
gente
a
fare
ala
alle
Loro
Eccellenze
.
Queste
inauguravano
spesso
delle
prime
pietre
-
come
si
usa
in
Italia
-
e
poi
prendevano
,
come
si
dice
,
la
parola
.
Quindi
partivano
con
lo
stesso
cerimoniale
,
accompagnate
dalle
petulanti
motociclette
,
e
andavano
verso
altre
località
e
verso
altre
glorie
.
(
E
lo
Stato
paga
centinaia
di
milioni
di
lire
e
disturba
migliaia
di
agenti
per
far
la
guardia
d
'
onore
a
queste
Eccellenze
,
di
cui
nessuno
si
accorgerebbe
se
il
rumore
dei
motori
e
i
manifesti
chiassosi
non
facessero
volgere
il
capo
dei
curiosi
verso
i
loro
nomi
e
le
loro
figure
.
)
Qualcuno
ritiene
che
una
Eccellenza
in
piazza
,
specie
durante
le
campagne
elettorali
,
porti
voti
al
partito
che
si
fregia
del
suo
nome
.
Questa
tesi
non
è
dimostrata
;
anzi
i
fatti
hanno
dimostrato
la
tesi
contraria
.
Bisognerebbe
,
per
lo
meno
,
verificare
cosa
accadrebbe
qualora
l
'
Eccellenza
non
parlasse
.
Secondo
me
l
'
Eccellenza
sciupa
,
con
i
suoi
discorsi
,
situazioni
favorevoli
,
perché
la
gente
di
senno
è
violentemente
urtata
dalla
contraddizione
stridente
,
oltraggiosa
tra
la
grande
promessa
del
titolo
dell
'
oratore
(
che
contiene
un
elevato
giudizio
di
lui
)
e
la
penuria
e
la
miseria
delle
idee
espresse
da
Sua
Eccellenza
.
Tanto
più
,
dunque
,
bisogna
condurre
la
crociata
contro
Sua
Eccellenza
,
anche
in
nome
del
buon
senso
.
Giacché
se
colui
che
viene
ufficialmente
o
da
una
società
o
da
un
corpo
costituito
,
dichiarato
eccellente
,
è
invece
un
masticabrodo
,
la
gente
comincerà
a
pensare
che
la
nostra
repubblica
non
premia
il
merito
,
ma
la
stupidità
e
le
sue
sorelle
,
come
faceva
il
fascismo
.
Certo
,
il
fatto
che
una
legge
abolisce
il
titolo
di
eccellenza
non
vuol
dire
che
chiamare
eccellenza
un
cittadino
equivalga
a
commettere
un
reato
!
Da
vari
decenni
i
vetturini
napoletani
mi
chiamano
Eccellenza
(
specie
al
momento
della
mancia
)
e
per
la
verità
non
me
ne
sono
mai
doluto
,
né
ho
denunciato
il
caso
al
magistrato
.
Ma
se
un
prefetto
pretende
di
essere
chiamato
Eccellenza
(
e
ve
ne
sono
)
,
allora
bisogna
insistere
ostentatamente
nel
chiamarlo
signor
prefetto
o
dottor
Cacopardo
,
nonostante
il
sapor
di
forte
agrume
che
questi
poveri
titoli
provocano
nei
palati
dei
piccioli
presuntuosi
e
tollerati
prefetti
della
nostra
repubblica
,
e
anzi
proprio
per
questo
.
Certo
,
il
fatto
che
il
comitato
civico
di
Borgocollefegato
o
la
sezione
del
partito
liberale
di
Bicinicco
di
Sotto
o
la
federazione
provinciale
trevigiana
della
Democrazia
cristiana
,
credano
di
annunciare
il
discorso
di
Sua
Eccellenza
;
o
che
dei
cittadini
italiani
,
non
ancora
educati
al
costume
civico
repubblicano
,
chiamino
Eccellenze
il
Togni
,
il
Gonella
,
il
De
Gasperi
e
anche
il
Raffaele
Pio
Petrilli
,
non
è
tale
fatto
da
provocarci
il
mal
di
testa
.
Ma
se
cominciamo
a
mettere
in
ridicolo
questo
mal
vezzo
,
questa
cattiva
abitudine
,
questo
malcostume
,
residuo
di
antica
fellonia
,
manifestazione
di
deficiente
dignità
civile
e
nazionale
,
facciamo
buona
opera
morale
e
patriottica
e
repubblicana
.
Io
propongo
,
dunque
,
che
sia
messa
in
opera
una
beffa
permanente
,
sui
giornali
,
al
teatro
,
al
cinematografo
,
nella
vita
,
contro
il
titolo
di
eccellenza
,
contro
Sua
Eccellenza
,
contro
il
modo
di
incedere
di
Sua
Eccellenza
,
contro
la
signora
e
la
figlia
diletta
di
Sua
Eccellenza
,
contro
ì
troppi
motori
che
spetezzano
dietro
Sua
Eccellenza
,
contro
le
entrate
chiassose
di
Sua
Eccellenza
nei
nostri
paesi
e
nelle
nostre
città
,
contro
l
'
omaggio
delle
autorità
a
Sua
Eccellenza
anziché
al
professor
Piripicchio
o
al
signor
ministro
,
contro
il
saluto
della
cittadinanza
,
annunciata
dal
sindaco
,
a
Sua
Eccellenza
,
e
così
via
.
Insomma
,
bisogna
creare
tale
atmosfera
sarcastica
,
di
dileggio
,
di
sfottimento
,
attorno
al
titolo
ridicolo
,
che
l
'
esser
chiamati
Eccellenza
provochi
ilarità
.
Allora
avverrà
che
colui
il
quale
si
senta
dire
:
«
Eccellenza
,
prego
,
passi
di
qua
,
passi
di
là
»
osservi
risentito
:
«
Scusi
,
Eccellenza
sarà
lei
»
.
StampaQuotidiana ,
Giuseppe
Saragat
esordi
come
poeta
con
il
famoso
Epicedio
in
morte
di
un
curculione
.
I
curculionidi
come
sanno
gli
entomologi
e
i
poeti
panteisti
,
sono
dei
coleotteri
:
appartengono
al
sottordine
dei
polifagi
e
alla
serie
dei
rincofori
,
e
sono
volgarmente
detti
punteruoli
.
Le
larve
di
questi
animaletti
sono
estremamente
divoratrici
,
più
assai
di
certi
gruppi
e
persone
di
nostra
conoscenza
:
e
distruggono
radici
,
gemme
,
fiori
,
foglie
,
frutti
.
Di
tali
curculionidi
.
sono
state
descritte
trentamila
specie
,
ciò
che
rende
minimo
il
valore
di
un
curculione
singolo
,
il
quale
è
né
più
né
meno
che
un
curculione
qualunque
.
La
morte
di
un
simile
individuo
non
commuove
la
gente
:
e
,
di
solito
,
non
commuove
neppure
sua
madre
.
Ma
nell
'
animo
del
poeta
sensibile
ogni
fatto
della
natura
,
anche
il
meno
percettibile
,
ogni
momento
dell
'
opera
eterna
di
trasformazione
delle
cose
e
degli
esseri
,
si
ripercuote
e
vibra
e
si
espande
:
nel
microcosmo
c
'
è
tutto
il
cosmo
,
c
'
è
tutta
la
storia
mutevole
della
natura
,
che
non
ha
principio
né
fine
.
Ed
ecco
che
dalla
filosofia
entomofila
e
curculionica
,
dalla
meditazione
cosmica
sulla
vita
frale
ed
effimera
di
un
triviale
punteruolo
,
Giuseppe
Saragat
giunse
all
'
uomo
,
per
un
processo
filogenetico
,
che
meravigliò
solo
i
materialisti
volgari
e
gli
uomini
che
ridono
ai
funerali
.
L
'
umanesimo
di
Giuseppe
Saragat
si
diffuse
nei
salotti
romani
dei
borsari
neri
,
piacque
alle
belle
signore
dai
rotondi
stupidi
occhi
,
che
bevvero
le
parole
del
nostro
in
magri
e
alti
bicchieri
di
cristallo
,
con
lunghe
cannule
di
paglia
gorgoglianti
,
e
arrivò
nel
boudoir
della
Signora
Anziana
,
dall
'
alito
di
àliga
morta
,
che
ci
fa
soffrire
la
nostalgia
del
fiato
odor
di
resina
della
nostra
antica
Camesena
.
Eppure
si
trattava
di
una
menzogna
!
La
filogenia
poetica
di
Giuseppe
Saragat
(
oggi
vice
presidente
soprannumerario
,
come
si
dice
alla
curia
democristiana
)
,
non
era
ancora
giunta
all
'
uomo
:
si
era
fermata
al
pitecantropo
,
all
'
antropoide
.
Di
fronte
al
massacro
degli
uomini
,
che
vogliono
essere
liberi
e
si
battono
per
la
libertà
nazionale
e
sociale
,
il
poeta
dei
curculioni
,
dei
tafani
e
delle
zecche
si
aggregò
ai
devastatori
,
agli
oppressori
.
Dichiarò
che
nel
suo
umanesimo
vi
erano
delle
contraddizioni
:
in
realtà
vi
mancava
l
'
uomo
.
Fece
proprio
il
modo
americano
di
pensare
,
che
è
poi
il
modo
di
pensare
della
civiltà
cattolica
;
e
si
dette
ad
applaudire
a
tutte
le
persecuzioni
contro
i
popoli
coloniali
,
in
lotta
per
la
loro
liberazione
nazionale
,
e
a
intrigare
contro
la
pace
del
mondo
e
contro
la
libertà
e
la
dignità
dell
'
uomo
italiano
.
Quando
il
dottor
Nance
,
rettore
dell
'
università
di
Tampa
(
Florida
)
,
dichiarava
:
«
Ritengo
che
dobbiamo
attuare
una
preparazione
totale
,
basata
sulla
legge
della
giungla
.
Ognuno
deve
imparare
l
'
arte
di
uccidere
.
Non
sono
del
parere
che
la
guerra
si
debba
limitare
agli
eserciti
,
alle
forze
navali
e
aeree
,
oppure
che
debbano
esistere
limitazioni
di
alcun
genere
nei
confronti
dei
metodi
o
delle
armi
di
sterminio
.
Io
approverei
la
guerra
batteriologica
,
l
'
uso
dei
gas
,
delle
bombe
atomiche
e
a
idrogeno
e
dei
razzi
intercontinentali
.
Non
chiederei
un
trattamento
misericordioso
per
gli
ospedali
,
le
chiese
,
le
scuole
o
per
determinati
gruppi
della
popolazione
.
Sarebbe
un
'
ipocrisia
prestare
aiuto
a
un
qualche
gruppo
della
popolazione
»
;
quando
questa
canaglia
faceva
tali
dichiarazioni
non
ambigue
,
l
'
umanista
curculionico
taceva
:
dunque
approvava
.
Quando
il
signor
Jackson
,
agente
del
FBI
e
membro
del
Comitato
nazionale
per
l
'
Europa
libera
(
!
)
,
dichiarava
pubblicamente
:
«
Tre
fattori
sono
per
noi
fondamentali
:
i
quattrini
,
il
principio
che
il
fine
giustifica
i
mezzi
e
il
principio
di
non
tollerare
nessuna
discussione
.
In
questa
lotta
abbiamo
bisogno
del
sostegno
di
ogni
sgozzatore
e
di
ogni
teppista
»
,
l
'
umanista
«
democratico
»
e
«
socialista
»
guardava
i
suoi
amici
d
'
intorno
e
taceva
:
dunque
aderiva
.
Quando
nel
dicembre
del
1950
il
parlamento
della
Corea
del
Sud
approvò
a
maggioranza
una
mozione
che
denunciava
Si
Manri
(
o
Li
Sin
Man
)
e
il
suo
gabinetto
come
colpevoli
di
aggressione
,
come
responsabili
dello
scoppio
della
guerra
coreana
,
l
'
umanista
sensibile
schiamazzava
con
ostentazione
il
suo
appoggio
all
'
aggressore
.
Quando
i
colonialisti
inglesi
pagavano
la
cattura
degli
indigeni
del
Kenia
,
vivi
o
morti
,
a
tanti
scellini
«
per
capo
»
,
o
cuocevano
gli
indigeni
a
fuoco
lento
,
il
nostro
umanista
sensibile
,
e
panteista
cristianeggiante
,
approvava
.
Egli
è
dalla
parte
dei
vandeani
contro
la
rivoluzione
;
è
dalla
parte
del
duca
di
Modena
contro
Ciro
Menotti
;
è
dalla
parte
del
Borbone
contro
Pisacane
;
è
dalla
parte
dei
versagliesi
contro
Parigi
.
Ha
pianto
per
la
triste
sorte
subita
dagli
americani
nella
Corea
,
battuti
dai
piccoli
eroici
coreani
,
difensori
della
loro
libertà
e
della
loro
indipendenza
nazionale
.
Ha
detto
che
il
generale
De
Castries
rappresenta
la
continuità
ideale
della
Grande
Rivoluzione
,
proprio
il
De
Castries
,
le
ci
-
devant
De
Castries
!
E
ora
,
questa
mammoletta
sensibile
auspica
l
'
internazionalizzazione
della
guerra
contro
l
'
Indocina
.
È
chiaro
che
egli
non
sa
cosa
sia
l
'
uomo
,
cosa
sia
la
libertà
dell
'
uomo
,
delle
nazioni
e
dei
popoli
.
Del
resto
non
è
egli
un
cedista
[
Ced
,
Comitato
europeo
di
difesa
]
,
un
fautore
della
soffocazione
della
libertà
e
della
indipendenza
del
proprio
paese
?
È
un
umanista
che
ignora
l
'
Uomo
.
Eppure
i
fatti
avrebbero
dovuto
insegnargli
che
non
è
più
tempo
di
scherzare
con
i
popoli
.
Nei
primi
soli
due
anni
e
mezzo
di
guerra
coreana
,
cioè
sino
alla
fine
del
1952
,
i
coreani
nordisti
avevano
messo
fuori
combattimento
e
preso
prigionieri
circa
un
milione
e
centomila
soldati
e
ufficiali
nemici
;
avevano
distrutto
o
catturato
più
di
6.400
aerei
americani
,
compresi
molti
caccia
a
reazione
e
«
fortezze
volanti
»
pesanti
;
avevano
distrutto
250
navi
da
guerra
,
più
di
3.000
carri
armati
e
autoblinde
,
7.800
pezzi
di
artiglierie
,
11.000
autotrasporti
,
165.000
fucili
,
ecc.
Per
la
verità
,
la
perdita
delle
armi
non
dava
nessun
fastidio
agli
aggressori
;
anzi
,
alimentava
il
mercato
americano
.
Ma
gli
americani
non
avevano
voglia
di
combattere
e
i
disertori
aumentarono
al
punto
da
diventare
un
problema
strategico
«
alla
rovescia
»
.
Gli
Stati
Uniti
hanno
fatto
,
in
Corea
,
una
figura
miseranda
.
Ora
,
vorrebbero
ridare
lustro
ai
loro
generali
,
internazionalizzando
la
guerra
nell
'
Indocina
ed
estendendola
in
Asia
,
con
l
'
appoggio
di
tutti
gli
avventurieri
dell
'
Occidente
e
dei
cristianucci
e
degli
umanisti
saragattevoli
.
È
.
la
tesi
degli
industriali
e
dei
mercanti
di
cannoni
americani
.
È
la
tesi
di
chi
pensa
che
si
potrebbe
rimontare
il
mercato
azionario
americano
col
sangue
di
un
esercito
variopinto
,
sia
pure
sotto
la
direzione
di
generali
delle
Società
anonime
americane
.
Ma
questi
generali
non
hanno
forse
fatto
le
loro
prove
?
Non
possono
che
essere
battuti
,
sempre
,
dovunque
si
presentino
.
Sono
un
oltraggio
per
l
'
esercito
americano
.
Non
c
'
è
dubbio
che
un
sergente
francese
degli
Zuavi
è
dieci
volte
più
capace
di
un
generale
americano
.
Tanto
varrebbe
,
allora
,
spedire
a
Saigon
il
comandante
Randolfo
!
La
realtà
delle
cose
dovrebbe
indurre
a
ben
altre
riflessioni
!
Militarmente
parlando
,
la
continuazione
della
guerra
in
Indocina
è
una
sciocchezza
,
che
si
concluderebbe
con
una
disfatta
più
grave
per
gli
aggressori
di
quelle
da
essi
patite
sino
a
ora
in
Asia
,
e
sarebbe
moralmente
un
crimine
contro
l
'
umanità
(
contro
l
'
umanità
vera
,
quella
degli
uomini
!
)
.
Quando
il
19
agosto
1945
l
'
imperatore
Bao
Dai
abdicò
,
sotto
la
spinta
della
rivoluzione
popolare
nazionale
vittoriosa
del
popolo
Viet
,
egli
fece
questa
dichiarazione
:
«
Non
posso
fare
a
meno
di
sentire
un
certo
rincrescimento
pensando
ai
venti
anni
del
mio
regno
,
durante
i
quali
non
siamo
stati
capaci
di
prestare
alcun
servizio
apprezzabile
al
nostro
paese
.
Sono
ora
felice
di
essere
un
libero
cittadino
in
un
paese
libero
e
indipendente
.
Io
non
permetterò
a
nessuno
di
abusare
del
mio
nome
o
del
nome
della
famiglia
reale
per
seminare
la
discordia
tra
i
nostri
compatrioti
.
Viva
l
'
indipendenza
del
Viet
Nam
!
Viva
la
nostra
repubblica
democratica
!
»
.
Come
,
poi
,
l
'
ex
re
divenuto
repubblicano
,
il
Bao
Dai
,
sia
ricaduto
nelle
mani
degli
azionisti
della
Banca
di
Francia
e
d
'
Indocina
e
degli
americani
,
è
cosa
ormai
nota
.
L
'
onestà
di
simili
personaggi
è
questione
di
prezzo
.
Ma
pensare
a
un
ritorno
al
potere
,
non
diciamo
di
Bao
Dai
,
che
non
è
stupido
al
punto
da
farsi
più
vedere
nel
suo
paese
,
bensì
dei
colonizzatori
francesi
;
o
,
peggio
,
pensare
che
gli
americani
siano
accolti
domani
in
questo
paese
asiatico
,
al
posto
dei
francesi
,
come
liberatori
,
vuol
dire
mettersi
fuori
della
storia
,
non
capire
il
tempo
nostro
e
cosa
bolle
in
Asia
e
nel
mondo
.
La
liberazione
dei
popoli
coloniali
è
un
fatto
irresistibile
e
inevitabile
,
così
come
l
'
avanzata
delle
classi
lavoratrici
verso
il
governo
degli
Stati
«
metropolitani
»
.
StampaQuotidiana ,
La
creazione
di
un
«
ufficio
meridionale
»
del
partito
democristiano
,
affidato
alla
illuminata
saggezza
di
tale
professor
Radi
,
non
meglio
identificato
,
è
venuta
a
confermare
la
definizione
corrente
di
«
primatista
cattolico
di
dinamismo
»
che
vien
data
nelle
stanze
e
nei
corridoi
della
casa
di
Piazza
del
Gesù
,
al
nuovo
segretario
generale
democristiano
.
Il
professor
Fanfani
,
a
quanto
pare
,
è
un
uomo
insolito
.
Un
settimanale
ha
chiamato
«
frenetica
»
la
sua
attività
,
per
ammirarla
;
e
ha
raccontato
che
,
mentre
intrattiene
i
visitatori
,
il
Fanfani
scrive
lettere
,
compila
statistiche
,
telefona
e
detta
telegrammi
!
Ma
tiene
anche
,
perché
no
?
,
un
bastone
in
equilibrio
sul
naso
,
getta
in
aria
e
prende
a
volo
quindici
piatti
e
sposta
un
pallone
di
caucciù
da
un
tallone
all
'
altro
,
senza
mai
toccare
terra
.
Un
tal
prestigiatore
,
alla
segreteria
generale
del
partito
democristiano
può
fare
grandi
cose
,
specie
in
questo
momento
,
se
è
animato
da
una
fede
che
non
vacilli
e
da
una
robusta
dottrina
.
Ecco
:
la
dottrina
.
Il
professor
Fanfani
,
il
solo
in
Italia
che
conosca
il
Radi
(
oltre
agli
studenti
radi
della
scuola
perugina
)
,
lo
ha
chiamato
all
'
alta
responsabilità
perché
conquisti
il
Mezzogiorno
al
clericalismo
,
popolarizzando
la
dottrina
fanfanesca
e
applicandola
nella
vita
pratica
.
Il
professor
Fanfani
è
un
«
lorianista
»
:
non
già
in
senso
scientifico
,
ma
proprio
nel
senso
della
assoluta
trascuratezza
e
negligenza
nello
svolgimento
dell
'
attività
scientifica
,
nella
irresponsabilità
scientifica
,
nella
bizzarria
épatante
e
presuntuosa
,
qualità
caratteristiche
che
furono
del
Loria
.
I
volumi
sulla
«
dottrina
»
corporativa
del
professor
Fanfani
non
sono
soltanto
una
illiceità
scientifica
,
dato
che
una
«
economia
corporativa
»
non
esiste
né
può
esistere
,
ma
sono
un
assurdo
culturale
,
un
atto
di
prepotenza
violenta
,
fascista
,
clericale
contro
l
'
intelligenza
critica
.
La
«
teoria
»
fanfànula
del
«
volontarismo
economico
»
sembra
uno
scherzo
,
ma
ha
dato
la
cattedra
al
Fanfani
,
in
una
università
italiana
,
durante
il
ventennio
nero
.
E
il
professor
Fanfani
non
ha
mai
rinnegato
le
sue
stravaganti
«
dottrine
»
,
e
ora
pensa
di
farle
digerire
al
partito
democristiano
,
e
al
governo
perché
siano
trasferite
nella
pratica
.
Antonio
Gramsci
,
illustratore
sarcastico
del
«
lorianismo
»
,
ricordò
più
volte
le
dottrine
loriane
,
e
quella
sulle
influenze
sociali
dell
'
aviazione
,
la
quale
apriva
la
via
,
secondo
Loria
,
all
'
avvento
della
giustizia
sociale
.
L
'
emancipazione
operaia
,
secondo
l
'
antico
bizzarro
professore
,
sarebbe
stata
ottenuta
per
mezzo
degli
aeroplani
che
,
opportunamente
unti
di
vischio
,
avrebbero
permesso
l
'
evasione
dalla
presente
ingiusta
società
con
il
nutrimento
assicurato
dagli
uccelli
invischiati
!
Il
nostro
ha
abbandonato
la
tesi
loriana
dell
'
aereo
-
uccellazione
,
e
ha
preso
vie
terrene
,
semplici
e
accessibili
a
tutti
.
Ed
ecco
,
se
non
la
soluzione
vera
e
propria
,
le
misure
di
emergenza
che
il
professor
Fanfani
propone
per
affrontare
i
grossi
problemi
delle
«
aree
depresse
»
.
Non
c
'
è
bisogno
di
dire
che
il
Fanfani
conosce
perfettamente
questi
problemi
.
Ad
esempio
,
egli
ritiene
che
la
questione
meridionale
non
esiste
.
«
Questione
meridionale
»
dicesi
dai
furbi
il
fatto
che
l
'
Italia
meridionale
è
una
«
zona
depressa
»
.
Quindi
la
«
questione
della
Lucania
»
la
si
ritrova
anche
sulle
montagne
dell
'
Aretino
,
o
degli
Abruzzi
o
della
Valtellina
.
Eliminato
,
così
,
il
campo
dalle
complicazioni
e
dalle
concezioni
di
disturbo
introdotte
dai
soliti
mestatori
che
voi
sapete
,
incontriamo
«
zone
depresse
»
a
nord
e
a
sud
,
le
cose
diventano
più
semplici
assai
e
i
gatti
diventano
tutti
grigi
,
come
di
notte
.
Ridotte
,
casi
,
le
«
grosse
questioni
»
alla
loro
più
semplice
espressione
,
puoi
accorgerti
senza
difficoltà
che
la
responsabilità
dei
tre
quarti
,
almeno
,
delle
situazioni
penose
esistenti
nelle
«
aree
depresse
»
,
spettano
all
'
uomo
.
Il
«
volontarismo
economico
»
rispunta
inevitabilmente
e
inesorabile
.
L
'
uomo
,
ah
!
,
che
ignorante
!
Per
un
settimanale
di
Milano
,
il
professor
Fanfani
dettò
,
or
sono
quattro
anni
,
un
articolo
robusto
(
egli
non
potrebbe
fare
altrimenti
!
)
,
intitolato
:
La
nostra
miseria
è
spesso
frutto
di
ignoranza
.
Il
profondo
concetto
sintetizzato
nel
tema
era
reso
accessibile
da
una
solida
e
,
nello
stesso
tempo
,
popolaresca
argomentazione
.
«
Nelle
cosiddette
zone
depresse
,
-
scriveva
Fanfani
,
-
spesso
si
sprecano
beni
che
altrove
costituirebbero
una
fortuna
per
un
possessore
.
Quanti
son
i
villaggi
in
cui
...
il
rosmarino
non
è
utilizzato
economicamente
,
ignorando
quei
contadini
,
ad
esempio
,
che
ramoscelli
della
medesima
pianta
possono
essere
proficuamente
venduti
nei
mercati
urbani
dell
'
Italia
settentrionale
a
qualche
centinaio
di
lire
al
chilo
?
»
L
'
ignoranza
di
quei
contadini
è
,
voi
lo
vedete
,
stupefacente
.
Essi
soffrono
la
miseria
,
circondati
da
siepi
di
rosmarino
!
Non
sanno
che
al
Verziere
di
Milano
la
gente
aspetta
i
mazzetti
di
rosmarino
...
Sì
,
sì
,
l
'
Italia
è
immobile
.
Altro
esempio
probante
.
«
La
miseria
dei
disoccupati
dei
comuni
di
Poppi
e
di
Bibbiena
,
-
continuava
il
Fanfani
,
-
avrebbe
potuto
essere
attenuata
se
qualcuno
,
nell
'
estate
scorsa
,
li
avesse
guidati
a
battere
i
roveti
delle
foreste
di
Campigna
e
di
Camaldoli
per
la
raccolta
di
enormi
quantità
di
more
,
utilizzabili
specialmente
per
conserve
alimentari
,
col
beneficio
per
l
'
economia
locale
e
,
di
riflesso
,
per
quella
generale
,
e
con
diminuzione
della
arretratezza
economica
della
zona
...
»
La
raccolta
delle
more
,
alla
quale
nessuno
,
fino
a
ora
,
aveva
pensato
,
può
risolvere
decisamente
,
non
solo
il
problema
della
disoccupazione
,
ma
anche
la
questione
meridionale
,
data
l
'
enorme
abbondanza
di
questi
bei
frutti
del
rovo
,
nelle
nostre
regioni
del
sud
,
che
fanno
concorrenza
alle
bacche
delle
roselline
di
macchia
dette
dal
volgo
,
con
licenza
parlando
,
«
grattaculi
»
.
Ebbene
:
i
meridionalisti
di
ieri
e
di
oggi
,
mai
e
poi
mai
hanno
rivelato
capacità
pratiche
!
Ma
il
professore
va
oltre
,
perché
non
è
ignorante
come
quei
miserabili
che
non
sanno
di
avere
il
benessere
a
portata
di
mano
.
«
Quanti
sono
,
-
egli
si
domanda
(
e
notate
la
sottile
ironia
)
,
-
quanti
sono
i
villaggi
montani
privi
di
luce
,
che
non
sia
quella
del
sole
,
delle
candele
,
delle
lampade
a
petrolio
?
Eppure
,
recenti
accorgimenti
tecnici
,
anche
in
Italia
,
hanno
insegnato
a
trarre
dai
pozzi
neri
e
dalle
concimaie
energia
per
illuminazione
e
riscaldamento
.
»
Paesi
e
villaggi
senza
pozzi
neri
e
senza
concimaie
non
ce
ne
sono
:
ormai
la
Società
meridionale
elettrica
può
andare
al
fallimento
,
come
merita
!
E
del
resto
,
ove
i
materiali
grevi
scarseggiano
per
deficienza
di
bestiame
e
scarso
spirito
collettivo
,
vi
sono
bene
nelle
vallate
delle
cadute
di
acqua
!
«
Si
può
dire
che
non
c
'
è
vallata
che
non
ne
abbia
;
eppure
molti
sono
i
villaggi
che
restano
al
buio
,
perché
le
grandi
compagnie
elettriche
non
hanno
trovato
conveniente
estendere
fin
là
la
loro
rete
e
localmente
ai
contadini
nessuno
ha
detto
che
da
quel
salto
d
'
acqua
si
può
trarre
energia
elettrica
;
o
,
se
l
'
hanno
detto
,
non
hanno
poi
insegnato
come
.
»
Infatti
,
a
pensarci
su
,
da
un
salto
d
'
acqua
si
può
trarre
energia
elettrica
!
Ma
che
fanno
i
comuni
di
montagna
?
Vedete
quante
possibilità
ci
sono
,
che
vengono
ignorate
!
Rosmarino
,
more
di
fratta
,
industrializzazione
del
letame
e
dei
salti
d
'
acqua
per
la
produzione
di
energia
.
Ma
non
è
tutto
.
«
Altrove
manca
il
lavoro
,
o
meglio
scarseggia
,
e
quindi
abbondano
i
disoccupati
,
tutti
vivono
in
qualche
modo
fra
gli
stenti
,
non
hanno
case
,
non
hanno
strade
,
le
ultime
querce
vengono
abbattute
,
cresce
la
miseria
,
diminuisce
il
lavoro
.
Nessuno
sa
più
uscire
dal
circolo
vizioso
e
le
giornate
passano
inoperose
,
e
le
nottate
continuano
a
trascorrersi
in
tre
,
in
quattro
e
più
in
un
medesimo
letto
,
e
le
invernate
passano
pigiati
in
sei
,
in
sette
,
in
otto
e
più
in
una
medesima
stanza
che
è
camera
,
cucina
,
ripostiglio
a
un
tempo
.
»
Triste
quadro
della
,
realtà
,
disegnato
in
uno
stile
che
è
degno
dell
'
Antologia
!
Il
professor
Fanfani
si
indigna
.
«
C
'
è
forza
di
lavoro
disponibile
per
decine
e
decine
di
giornate
all
'
anno
,
a
due
passi
dalla
stamberga
ci
sono
pietre
ottime
,
un
palmo
di
terra
si
troverebbe
,
eppure
nessuno
pensa
a
tentare
l
'
impresa
di
costruirsi
una
casa
,
di
allargare
la
propria
stamberga
,
di
predisporre
un
pollaio
che
allontani
dalla
camera
-
cucina
i
polli
per
accrescere
lo
spazio
alle
persone
.
La
zona
è
evidentemente
depressa
e
si
deprime
sempre
più
...
»
Ma
quel
che
deprime
di
più
è
la
sciocchezza
presuntuosa
dell
'
Amintore
.
(
Il
quale
,
poi
,
essendo
più
tardi
ministro
degli
interni
,
fece
cacciare
dalle
case
dei
senza
tetto
,
costruite
con
questo
metodo
biblico
,
numerose
popolazioni
a
Roma
,
a
Napoli
e
altrove
!
)
Con
quelle
pietre
sparse
nei
campi
,
e
trovando
un
po
'
di
terreno
,
occorrerebbe
elevare
un
monumento
al
fondatore
del
movimento
di
iniziativa
clericale
!
Ma
no
.
Siamo
al
tempo
della
edificazione
.
Il
professor
Fanfani
proponeva
,
nel
1950
,
così
e
semplicemente
,
di
«
individuare
i
settori
di
ignoranza
tecnica
e
sociale
da
vincere
»
,
e
spedire
in
questi
settori
centinaia
e
migliaia
di
periti
,
capaci
di
«
fare
lume
»
.
Nessuno
accolse
allora
le
sue
escogitazioni
.
Ma
adesso
il
Fanfani
ha
nelle
mani
il
mestolo
,
e
non
vi
è
dubbio
che
il
Radi
ha
il
compito
di
«
individuare
i
settori
di
ignoranza
tecnica
»
e
lanciarvi
un
certo
numero
di
esperti
.
Tali
esperti
possono
essere
opportunamente
funzionari
degli
enti
di
riforma
,
della
Cassa
del
Mezzogiorno
,
dei
consorzi
di
bonifica
,
dei
cantieri
scuola
,
della
Federconsorzi
,
anzi
,
è
bene
che
traggano
alimento
e
vigore
da
questi
organismi
,
come
hanno
fatto
e
fanno
altri
istituti
e
persone
,
al
servizio
della
civiltà
occidentale
e
del
clericalismo
.
Le
premesse
del
successo
sono
nella
dottrina
.
E
si
sa
,
poi
,
che
dai
piccoli
fatti
e
dai
piccoli
uomini
si
è
giunti
spesso
a
grandi
e
fatali
eventi
.
Così
,
dalla
piccola
sedicenne
Rudi
,
ragazza
moabita
,
la
quale
ebbe
vaghezza
di
giacere
ai
piedi
del
vecchio
Booz
(
ma
io
credo
che
lo
facesse
calcolando
le
ricchezze
del
vecchio
!
)
si
arrivò
a
Obed
,
a
Isaia
e
,
in
seguito
,
a
David
,
sorgente
del
Salvatore
.
(
Nonostante
la
sua
ricchezza
di
idee
,
credo
,
però
,
che
il
professor
Fanfani
si
sia
già
imbrogliato
.
Egli
arriva
tardi
.
L
'
Italia
sta
diventando
tutta
un
'
«
area
depressa
»
.
E
se
il
Fanfani
non
ha
altri
moccoli
dovrà
andare
a
dormire
al
buio
,
nonostante
l
'
abbondanza
di
letame
accumulato
in
questi
anni
dai
governi
democristiani
.
)
StampaQuotidiana ,
Vorrei
conoscere
Mister
Hiley
,
che
la
stampa
informata
considera
una
delle
più
ragguardevoli
personalità
del
parlamento
australiano
.
Debbo
confessare
,
a
mia
vergogna
,
che
sino
a
ieri
ignoravo
l
'
esistenza
di
Mister
Hiley
,
a
causa
del
fatto
che
egli
è
un
«
atlantico
»
del
Pacifico
e
il
Pacifico
è
troppo
lontano
dalle
mie
informazioni
.
Ma
ora
sento
un
vivo
desiderio
di
parlare
con
Mister
Hiley
;
e
,
qualora
io
venga
in
possesso
di
una
sua
fotografia
,
vi
prometto
di
farvela
conoscere
,
se
la
redazione
de
l
'
Unità
vorrà
consentirne
la
riproduzione
.
Mister
Hiley
è
di
quegli
uomini
dei
quali
si
ama
conoscere
l
'
effige
e
anche
di
più
;
è
uno
di
quegli
uomini
dinanzi
ai
quali
i
nostri
studenti
,
per
straripante
ammirazione
,
forse
un
po
'
beffarda
,
gridano
,
come
sapete
:
«
Lo
vogliamo
nudo
!
»
.
Mister
Hiley
è
una
figura
di
primo
piano
del
pensiero
atlantico
.
Non
ha
,
certo
,
l
'
autorità
e
il
vigore
di
un
J
.
Foster
Dulles
o
di
un
Truman
o
di
un
Acheson
o
di
un
Eisenhower
,
ma
pure
supera
di
una
buona
testa
i
capi
del
nostro
governo
.
È
un
riflessivo
,
dal
temperamento
analitico
.
Agli
atlantici
del
tipo
triviale
,
del
tipo
di
padre
Lombardi
,
la
cui
oratoria
è
in
sostanza
una
esibizione
di
bassa
ventriloquia
,
Mister
Hiley
oppone
il
tipo
dell
'
argomentatore
sottile
,
che
sa
il
fatto
suo
,
che
sa
mettere
,
e
con
poca
spesa
,
l
'
avversario
a
terra
.
Mister
Hiley
scopre
e
pone
in
evidenza
gli
aspetti
più
nascosti
delle
cose
e
dei
fenomeni
,
che
paiono
secondari
e
superficiali
,
ma
sono
il
nocciolo
delle
questioni
.
È
,
quindi
,
un
prezioso
collaboratore
di
quegli
altri
inviati
dalla
Provvidenza
,
che
la
Provvidenza
ha
donato
agli
Stati
Uniti
e
all
'
Inghilterra
perché
guidino
la
crociata
che
dovrebbe
salvare
,
dal
pericolo
che
la
minaccia
,
la
civiltà
occidentale
,
detta
anche
cristiana
,
con
licenza
del
pontefice
.
Mister
Hiley
,
leader
del
parlamento
australiano
,
è
,
naturalmente
,
un
acceso
fautore
della
guerra
ai
paesi
del
socialismo
e
della
democrazia
popolare
.
Per
lui
non
può
esservi
compromesso
tra
il
mondo
del
capitalismo
e
il
mondo
del
socialismo
.
Mister
Hiley
è
per
il
bombardamento
atomico
,
per
la
guerra
batteriologica
,
per
lo
sterminio
e
la
distruzione
totale
degli
uomini
,
delle
donne
,
degli
animali
,
dei
vegetali
che
vivono
nei
paesi
dall
'
Elba
al
Pacifico
;
ma
,
com
'
è
ovvio
,
questa
distruzione
totalitaria
e
senza
residui
non
deve
avere
una
contropartita
nei
paesi
aggressori
.
Mister
Hiley
ha
bisogno
di
una
vittoria
facile
,
certa
e
unilaterale
come
il
nostro
ministro
della
guerra
.
Egli
,
perciò
,
vagheggia
l
'
affamamento
dei
popoli
dei
paesi
da
distruggere
,
attraverso
il
blocco
ermetico
di
questi
paesi
.
Il
blocco
.
Un
blocco
integrale
,
assoluto
.
Mister
Hiley
non
sa
quello
che
dice
,
e
lo
dice
appunto
perché
non
lo
sa
.
Vorrebbe
affamare
i
popoli
dell
'
Urss
,
della
Cina
e
dei
paesi
europei
di
democrazia
popolare
.
Affamare
,
affamare
,
grida
Mister
Hiley
.
L
'
affamato
,
come
si
sa
,
se
non
mangia
muore
di
fame
.
E
quando
il
nemico
sarà
morto
di
fame
,
incederanno
le
forze
atlantiche
,
agli
ordini
di
un
generale
americano
e
una
ineffabile
guerra
dei
vivi
contro
i
morti
darà
probabilmente
la
vittoria
ai
vivi
.
Ma
come
si
conciliano
questi
piani
con
la
libertà
che
viene
tuttora
consentita
agli
uccelli
?
Signori
del
Pentagono
,
della
Nato
e
di
altri
organismi
responsabili
,
avete
voi
pensato
all
'
uccel
profugo
?
Alla
sua
libertà
?
Alla
negligenza
colpevole
verso
il
suo
volo
astuto
?
Ed
ecco
Mister
Hiley
levarsi
dal
suo
banco
di
deputato
e
di
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
e
,
con
il
lungo
indice
puntato
verso
il
governo
del
suo
paese
,
tempestare
dinanzi
ai
deputati
stupefatti
:
«
Conosce
il
governo
l
'
opera
ostile
,
di
tradimento
,
antiatlantica
,
degli
uccelli
migratori
?
Quali
misure
ha
preso
il
governo
o
si
dispone
a
prendere
per
porre
termine
al
contrabbando
(
e
perché
non
anche
allo
spionaggio
?
)
che
certi
Stati
di
nostra
conoscenza
fanno
nel
nostro
paese
(
nel
nostro
paese
,
dico
)
adoperando
gli
uccelli
migratori
?
»
.
I
deputati
australiani
trattenevano
il
respiro
e
fissavano
il
presidente
del
consiglio
,
il
cui
stupore
parve
all
'
opposizione
la
maschera
di
una
mal
celata
connivenza
con
i
nemici
della
civiltà
atlantica
e
cristiana
.
«
Sarò
più
preciso
e
più
esplicito
,
-
disse
Mister
Hiley
,
trascinato
dal
fremito
delle
rivelazioni
.
-
Gli
uccelli
migratori
-
egli
disse
,
scandendo
le
parole
-
gli
uccelli
migratori
,
che
,
affamati
,
si
dipartono
dalla
Siberia
per
venire
a
ingrassarsi
qui
da
noi
,
in
Australia
,
per
venire
a
mangiare
i
nostri
liberi
semi
e
i
nostri
vermi
liberi
e
occidentali
,
per
poi
far
ritorno
ai
luoghi
di
origine
,
ove
vengono
mangiati
dai
russi
[
rumori
al
centro
e
a
destra
.
Voci
:
«
Udite
!
Udite
!
»
]
,
quando
non
vengono
catturati
dai
giapponesi
durante
il
volo
di
ritorno
,
questi
uccelli
,
signori
,
non
dovrebbero
essere
tutelati
dalle
nostre
leggi
di
protezione
.
»
[
Voci
:
«
È
vero
,
è
vero
,
è
una
vergogna
!
Finiamola
con
questi
uccelli
!
»
]
Non
conosco
la
decisione
presa
dal
parlamento
australiano
sull
'
abolizione
delle
leggi
protettive
degli
uccelli
migranti
siberiani
.
Osservo
che
Mister
Hiley
,
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
,
ha
troppo
scarse
conoscenze
sul
volo
degli
uccelli
e
sulle
loro
migrazioni
.
Non
conosce
il
motivo
per
il
quale
gli
uccelli
migranti
(
e
,
quindi
,
anche
e
soprattutto
quelli
che
seguono
la
via
di
migrazione
chiamata
«
il
ventaglio
siberomalese
»
,
e
che
vanno
a
svernare
in
Australia
)
giungono
nei
luoghi
di
svernamento
,
dopo
aver
percorso
parecchie
migliaia
di
chilometri
,
dimagriti
e
anche
decimati
dalle
tempeste
,
dalla
mancanza
di
cibo
e
da
altre
cause
.
Mister
Hiley
ha
trovato
che
la
causa
della
magrezza
dei
migratori
siberiani
è
di
origine
sociale
e
politica
.
Non
solo
.
Ha
trovato
che
le
migrazioni
degli
uccelli
(
almeno
nel
ventaglio
siberomalese
)
sono
organizzate
dai
sovietici
per
trarre
profitto
dall
'
abbondanza
di
semi
,
di
vermi
,
di
insetti
delle
riserve
atlantiche
e
così
avere
al
ripasso
uccelli
impinguiti
ai
pascoli
di
Brisbane
,
di
Melbourne
,
di
Canberra
e
dell
'
interno
dell
'
isola
oceanica
.
Le
cognizioni
scientifiche
di
Mister
Hiley
non
sono
superiori
a
quelle
di
un
turacciolo
.
Ma
l
'
intelligenza
politica
e
lo
spirito
atlantico
,
del
vice
capo
dell
'
opposizione
al
parlamento
australiano
,
sono
degni
di
una
elevata
considerazione
nei
circoli
più
qualificati
di
Washington
e
di
Londra
.
Per
quanto
riguarda
l
'
intelligenza
tout
court
del
mio
Mister
,
bisogna
riconoscere
che
essa
oltrepassa
i
limiti
abituali
,
e
ci
dà
il
senso
dell
'
illimitato
.
Per
questo
Mister
Hiley
è
diventato
celebre
ed
è
stato
segnalato
dalle
agenzie
.
Per
questo
io
desidererei
conoscere
,
e
vedere
com
'
è
fatto
:
così
,
da
fuori
...
senza
aprirlo
.
StampaQuotidiana ,
Questo
è
il
ministro
brasiliano
dell
'
istruzione
pubblica
.
Il
quale
soffre
di
nausee
,
come
il
Forrestal
statunitense
nei
mesi
che
precedettero
il
noto
suo
salto
a
pesce
;
ma
che
,
a
differenza
del
pessimista
collega
nordico
,
ama
creare
a
sé
e
agli
altri
,
con
il
conforto
di
una
fantasia
illimitata
,
stati
di
tranquillità
beata
e
beota
.
A
quanto
risulta
,
questo
ministro
«
do
Brasil
»
,
dopo
aver
preso
conoscenza
dell
'
antipatico
memoriale
dell
'
ammiraglio
Fechteler
,
ne
è
rimasto
parecchio
preoccupato
,
e
ha
deciso
di
prender
le
misure
adeguate
alla
situazione
.
Non
è
detto
che
un
ministro
dell
'
istruzione
non
possa
nutrire
idee
(
e
soprattutto
sentimenti
)
di
alta
politica
e
di
altissima
strategia
,
anche
nel
Brasile
,
e
concorrere
,
secondo
le
proprie
capacità
e
possibilità
,
a
dare
una
mano
a
quegli
sciagurati
del
Pentagono
.
Anche
la
signorina
Margaret
Truman
,
tipo
caratteristico
di
donna
atlantica
,
senza
dubbio
,
sia
pure
aliena
dagli
studi
sul
Turenne
e
sul
Clausewitz
,
concorre
con
il
soave
canto
e
la
nota
leggiadria
al
successo
dei
piani
di
quel
geniale
pensatore
e
uomo
di
Stato
che
è
il
suo
papà
.
E
chi
sa
mai
quali
scoperte
avrebbe
fatto
la
signorina
se
si
fosse
dedicata
allo
studio
dei
piccioni
,
dei
polli
e
delle
colombaie
,
oggi
entrati
come
collaboratori
nello
stato
maggiore
europeo
!
A
maggior
ragione
,
dunque
,
un
ministro
brasiliano
della
istruzione
,
che
è
assai
più
di
un
pollo
,
può
entrare
nel
grande
cimento
del
nostro
secolo
e
studiare
il
modo
più
facile
ed
economico
di
eliminare
gli
avversari
della
civiltà
occidentale
,
della
quale
il
Brasile
è
una
gemma
splendente
.
Tale
è
l
'
arduo
compito
al
quale
si
è
dato
il
ministro
brasiliano
.
Il
risultato
è
stato
superiore
a
ogni
aspettativa
,
anche
per
l
'
estrema
sollecitudine
con
la
quale
fu
respinto
.
Il
ministro
non
solo
ha
deciso
,
ma
ha
decretato
che
dai
nuovi
testi
di
geografia
a
uso
delle
scuole
venga
soppressa
l
'
indicazione
del
territorio
riguardante
l
'
Unione
Sovietica
e
così
pure
dagli
atlanti
,
dalle
carte
geografiche
murali
,
dai
mappamondi
.
Di
primo
acchito
il
decreto
brasiliano
,
approvato
dal
consiglio
dei
ministri
,
sembra
uno
scherzo
,
una
cretineria
surrealista
.
Voi
conoscete
infatti
dei
pittori
che
dipingono
le
donne
senza
testa
,
per
motivi
polemici
.
Ma
se
riflettete
un
momento
vi
accorgerete
subito
,
però
,
che
questa
è
un
'
altra
cosa
.
La
trovata
del
brasiliano
è
geniale
,
ed
è
semplice
come
ogni
idea
geniale
.
Così
è
stata
giudicata
dai
generali
del
Pentagono
che
se
ne
intendono
,
e
conoscono
le
cose
del
mondo
se
non
proprio
quelle
della
guerra
.
Se
la
decisione
del
ministro
brasiliano
fosse
accolta
dall
'
Onu
,
l
'
Unione
Sovietica
non
esisterebbe
più
,
come
non
esisterà
più
fra
poco
,
per
i
brasiliani
,
per
don
Gonzalvo
Gomez
,
per
donna
Juanita
Amendolare
e
simili
.
Al
suo
posto
sulle
carte
,
vi
sarebbe
un
grande
spazio
bianco
verdolino
,
e
sopra
vi
sarebbe
scritto
:
«
Qui
c
'
era
una
volta
l
'
Unione
Sovietica
,
distrutta
,
eliminata
,
sommersa
dai
difensori
della
civiltà
occidentale
»
.
Così
,
facilmente
e
a
buon
mercato
!
Di
questo
passo
si
potrebbe
(
perché
no
?
)
cancellare
dalle
carte
anche
la
Cina
,
e
poi
i
paesi
europei
a
oriente
dell
'
Elba
.
Allora
me
lo
saluterebbe
lei
il
socialismo
?
L
'
idea
,
del
resto
,
non
è
nuova
.
Già
il
grande
scrittore
russo
Scedrin
aveva
presentato
un
tipo
di
prefetto
zarista
tutt
'
altro
che
intelligente
(
ma
conoscete
voi
un
prefetto
intelligente
?
)
,
però
zelante
e
rispettoso
dei
principi
vigenti
,
delle
leggi
in
uso
,
delle
direttive
provenienti
dalla
capitale
.
Egli
manteneva
l
'
ordine
nella
sua
provincia
uccidendo
i
suoi
amministrati
e
incendiando
le
città
ribelli
.
E
pensava
che
il
mondo
dovesse
essere
governato
così
come
egli
governava
la
sua
disgraziata
provincia
!
Quand
'
ecco
che
venne
a
sapere
che
esisteva
al
mondo
un
paese
,
l
'
America
del
secolo
XIX
,
dove
la
gente
era
governata
in
un
altro
modo
.
L
'
America
era
un
paese
poco
conosciuto
,
dove
esistevano
,
si
diceva
,
certe
libertà
pericolose
,
la
cui
notizia
giungeva
nell
'
impero
russo
,
turbando
il
popolo
.
Che
fare
?
Il
prefetto
di
Scedrin
si
arrabbia
,
insulta
l
'
America
,
protesta
contro
l
'
esistenza
di
questo
paese
curioso
,
oltraggioso
,
perturbante
,
inammissibile
,
«
contro
natura
»
.
E
decide
che
l
'
America
,
scoperta
nel
XV
secolo
,
venga
ricoperta
,
nel
XIX
,
in
modo
che
non
se
ne
parli
più
.
A
differenza
del
ministro
brasiliano
dell
'
istruzione
,
il
personaggio
di
Scedrin
,
pur
essendo
un
ottuso
,
ha
dei
momenti
di
perplessità
e
di
riflessione
,
non
è
uno
stupido
assoluto
.
Dopo
la
decisione
presa
,
infatti
,
egli
vi
medita
su
,
e
dice
a
se
stesso
:
«
In
fondo
,
quest
'
affare
non
dipende
da
me
»
.
Il
brasiliano
invece
va
dritto
alla
meta
,
e
cancella
.
Maturano
,
dunque
,
tempi
di
grandi
decisioni
.
Riflettete
sugli
eventi
coreani
.
Un
giorno
un
pugno
di
scellerati
americani
decise
di
rompere
i
trattati
e
di
aggredire
la
Corea
del
Nord
,
per
«
unificarla
»
sotto
il
comando
di
quel
criminale
di
Syngman
Rhee
.
La
Corea
è
un
piccolo
paese
sebbene
popolato
da
gente
valorosa
e
gelosa
della
propria
indipendenza
nazionale
.
Gli
aggressori
smargiassi
avevano
raccontato
a
tutti
le
solite
storie
sulla
«
Corea
oppressa
dai
comunisti
»
e
che
attendeva
la
liberazione
dagli
occidentali
.
Sono
passati
due
anni
e
gli
aggressori
smargiassi
,
che
hanno
messo
le
zampe
nella
Corea
,
non
sanno
come
uscirne
e
portare
a
casa
,
sana
e
salva
,
la
propria
pelle
e
gli
ultimi
superstiti
.
Erano
andati
per
sonare
e
sono
rimasti
sonati
.
Non
hanno
conquistato
la
Corea
del
Nord
e
,
se
non
ci
inganniamo
,
stanno
perdendo
anche
quella
del
Sud
.
I
famosi
generali
americani
hanno
fatto
ridere
il
mondo
per
la
loro
incapacità
presuntuosa
e
per
la
loro
stupidità
,
di
fronte
alle
quali
le
decisioni
del
ministro
brasiliano
hanno
il
vantaggio
di
essere
ispirate
all
'
idea
di
fare
economia
di
una
guerra
.
La
rabbia
che
ha
preso
i
generali
spacconi
è
stata
tale
da
indurli
al
massacro
delle
popolazioni
coreane
con
armi
e
mezzi
condannavi
dagli
usi
di
guerra
e
con
la
diffusione
dei
batteri
della
peste
,
del
colera
,
del
tifo
e
di
altre
epidemie
.
Ciò
nonostante
non
hanno
cavato
un
ragno
dal
buco
;
e
i
saggi
consiglieri
invitano
oggi
gli
aggressori
ad
allontanarsi
al
più
presto
dalla
Corea
,
che
può
diventare
la
loro
tomba
definitiva
.
Il
generale
Ridgway
,
che
ora
è
venuto
a
comandare
l
'
esercito
europeo
,
è
un
imbecille
come
stratega
ed
è
,
in
più
,
un
criminale
di
guerra
,
com
'
è
noto
.
Ora
fa
i
discorsi
da
gradasso
in
Francia
,
ma
fa
ridere
,
come
ogni
millantatore
,
e
fa
schifo
come
ogni
uomo
degradato
.
Ma
pensate
un
po
'
:
se
la
Corea
fosse
stata
cancellata
dalle
carte
nel
1950
,
non
ci
sarebbe
stata
la
guerra
in
Corea
e
i
generali
americani
non
vi
sarebbero
stati
sconfitti
e
non
si
sarebbero
disonorati
in
faccia
al
mondo
.
Voi
comprendete
l
'
importanza
delle
grandi
decisioni
geografiche
del
governo
brasiliano
,
che
l
'
Onu
dovrà
riconoscere
giuste
e
opportune
,
per
l
'
onore
degli
stati
maggiori
atlantico
ed
europeo
e
per
la
loro
tranquillità
.
Il
ministro
brasiliano
vede
lontano
.
Ha
paura
.
Avete
mai
osservato
i
bambini
che
si
mettono
la
maschera
terribile
per
far
paura
e
vanno
a
guardarsi
allo
specchio
?
Arretrano
e
fuggono
spaventati
e
urlanti
.
Volevano
far
paura
agli
adulti
e
prendono
paura
essi
stessi
.
Il
ministro
brasiliano
ha
paura
,
e
ne
ha
ben
donde
.
Non
e
certo
incoraggiato
dalle
prove
date
dai
generali
,
dalle
armi
e
dal
coraggio
degli
atlantici
,
in
Corea
e
in
altri
settori
dell
'
Asia
.
E
poi
,
egli
non
crede
alla
propaganda
statunitense
e
alle
minacce
di
Ridgway
.
Ma
non
crede
che
le
bombe
atomiche
e
altre
graziosità
simili
siano
solo
destinate
ai
paesi
del
socialismo
,
senza
reciprocità
.
Per
questo
ha
le
:
nausee
.
Ma
quanti
ministri
o
generali
non
hanno
oggi
nausee
in
tutti
i
paesi
atlantici
?
Il
ministro
brasiliano
vede
lontano
.
Stupido
lo
è
di
certo
.
Ma
riflettete
alla
filosofia
che
si
diffonde
dai
suoi
provvedimenti
.
Se
vuoi
vincere
l
'
avversario
negane
l
'
esistenza
.
L
'
Unione
Sovietica
non
c
'
è
.