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> autore_s:"Jemolo Arturo Carlo"
La Controriforma e l'attuale Concilio ( Jemolo Arturo Carlo , 1964 )
StampaQuotidiana ,
Il Concilio Vaticano II ha dato luogo ad una letteratura d ' occasione . Direi che in una futura storia letteraria italiana questi anni saranno considerati una svolta : il ritorno nel filone dei libri diffusi , quelli che formano l ' opinione pubblica , di argomenti religiosi , dopo un lunghissimo periodo in cui letteratura su tali argomenti coincideva con libri chiesastici , di assoluta ortodossia , riservati ai credenti che non avevano bisogno di essere convinti . In questa letteratura sul Concilio poco posto trovano peraltro i raffronti con altri momenti di grande rilievo nella storia della Chiesa . Direi così , senza ricorrere al troppo abusato termine di crisi : la storia della Chiesa come di molte altre istituzioni può rappresentarsi come un fiume con pendenze disuguali , sicché a tratti l ' acqua ristagna , a tratti assume andamento torrentizio . Avrei desiderato che questi libri insistessero di più nel confronto con gli altri momenti della vita della Chiesa , dove si ebbe analogo ritmo : in pochi anni modificate molte cose che erano rimaste immutate per secoli . Uno di questi fu certo la Controriforma , gli anni intorno al Concilio di Trento ( tra il Sacco di Roma ed il 1580 , all ' incirca ) : che terrei ben distinti dal periodo stagnante del Seicento , sicché non parlerei a proposito della condanna di Galileo di clima della Controriforma , che già era lontana . Ripensavo a ciò visitando in questi giorni la mostra romana ( alla Sapienza , l ' antica Università ) Aspetti della Riforma cattolica e del Concilio di Trento : una mostra allestita dall ' Archivio di Stato , con l ' opera particolarmente intensa della dr. Edvige Aleandri Barletta , che ne ha pubblicato uno splendido catalogo , denso di richiami e di note critiche , con capitoli esplicativi dei singoli tratti del Cinquecento religioso che formano di per sé una bella monografia . Compaiono i santi popolari della Controriforma : Filippo Neri , Camillo De Lellis nelle varie tappe della sua vita , prima della fondazione dei ministri degl ' infermi , Gaetano da Thiene , Ignazio di Loyola nelle prime difficoltà romane , ed i due generali dei Gesuiti che lo seguono . Attraverso i documenti passano i grandi prelati del tempo : Gian Pietro Carafa prima dell ' ascesa al pontificato , nel periodo preconciliare Girolamo Aleandro e Gaspare Contarini , al Concilio Jacopo Sadoleto e Reginaldo Polo . L ' opera di rinascita cattolica s ' inizia in pieno Rinascimento . Si esplica come più immediata e spontanea manifestazione attraverso le Confraternite ; iniziativa di laici , che attendono oltre che alla preghiera ed alla meditazione ad opere di carità , sicché da esse nascono nuovi ospedali ( difficile immaginare gli squallori della Roma del Rinascimento sotto altri aspetti splendida , e le visioni di piaghe purulente , il lezzo d ' infermi mai ripuliti , che s ' incontrava ad ogni angolo della città ) . Sorge così anche un ospedale per i pazzi , che , almeno in un primo periodo , usa metodi nuovi e più umani : non catene , non percosse . Dalle Confraternite si originano pure ricoveri per i pellegrini , non più ristretti a quelli di una sola nazione , come n ' erano sorti nel Medioevo ; nasce un monastero delle Convertite , che dà tuttora il nome ad una via nel cuore di Roma , accanto a quello che per noi è sempre il Caffè Aragno . Per assicurarsi che siano convertite vere , spinte da spirito religioso e non dal bisogno , lo statuto escluderà le inferme , le vecchie e le brutte ; mentre S . Ignazio fonderà un rifugio di Santa Marta , in cui tutte le donne che vogliano mutare vita saranno accolte senza discriminazioni . La rinascita cattolica si concreta altresì nella creazione di nuovi Ordini che , al pari di quello dei Gesuiti , cercano di porre subito rimedio al grande male del tempo , i chierici che cercano benefici e prelature , con lo stabilire che i loro iscritti non potranno conseguire alcun ufficio né onore ; a differenza degli Ordini contemplativi o volti agli alti studi teologici sorti nei secoli precedenti , questi nuovi vogliono attendere alla istruzione dei giovani ed alla cura degl ' infermi ; così i Teatini , i Barnabiti , i Fatebenefratelli , le Orsoline . Insieme si hanno le " riforme " dei vecchi Ordini , e così nascono i Cappuccini , i Carmelitani riformati . C ' è anche l ' opera culturale , l ' edizione del Catechismo , la revisione del Breviario , e sorge in Roma la Tipografia Camerale diretta da Paolo Manuzio . La riforma , se si vuole conservare il vecchio nome , del nostro secolo avrebbe certo problemi più vari , prospettive più ampie ( oggi in primo piano i rapporti tra la Chiesa e le religioni non cristiane , il modo di presentare il Cristianesimo ai popoli afro - asiatici ) , ma non del tutto diverse . Se anche non vediamo più per le strade appestati o visi sfigurati da orribili piaghe , le miserie del corpo sono presenti come allora , le stesse cure materiali non sovrabbondano e non dovunque giungono , ed i conforti che possono recarsi attraverso la parola , per le vie dello spirito , a chi soffre , sono i medesimi . Il problema delle donne perdute da cercar di recuperare è vivo come nel Cinquecento . Come allora , una ripresa di vita cristiana non può fare affidamento su mezzi estrinseci , ma solo sull ' esempio , che alla sua volta presuppone un rifiorire di fede , una capacità di rinuncia , di vivere i princìpi del Cristianesimo per cui occorre sacrificare quasi tutti i propri impulsi , le proprie tendenze istintive , per preoccuparsi degli altri , dei compagni di via , anche di quelli che ispirano piuttosto avversione che simpatia , anche di quelli che sentiamo più lontani da noi . Il pericolo dello sfarzo , delle grandi ricchezze che col Rinascimento avevano dato a chi le possedeva anche le gioie dello spirito , quadri , arazzi , splendidi libri , oggi si è tradotto nel pericolo che incombe su tutti , della ricerca della casa sempre più comoda , dei sempre nuovi agi . Nessun cristiano confiderà nello spunto anticomunista del " da noi si vive meglio " fino al giorno in cui meglio non significherà : con più amore per il prossimo , più capacità di rinuncia , più attitudine alla meditazione , più desiderio di purificarsi . È continuato e continua il rinnovamento degli Ordini religiosi , con la nuova forma degl ' istituti secolari : la promessa di castità , povertà ed obbedienza , ma non l ' abito , ma la vita in gran parte nel secolo , in attività comuni ai laici . E se le Confraternite appaiono istituzioni isterilite , sono sorte molteplici nuove forme del laicato , che muovono in direttive non troppo diverse dalle Congregazioni o Confraternite del primo Cinquecento . Se le strutture politiche ed economiche del mondo esteriore sono in quattro secoli profondamente mutate , nulla è cambiato nell ' essenza dell ' uomo , nei suoi problemi fondamentali , nelle sue angosce ; nessuna risposta è stata data al problema fondamentale : donde veniamo , dove andiamo . Momenti di raccoglimento e di ripresa nella vita della Cattolicità , di cui uno per l ' Occidente precipuo fu la Controriforma , possono essere riconsiderati , in attesa dell ' ultima sessione del Vaticano II .