StampaQuotidiana ,
Credo
che
per
i
più
l
'
abolizione
della
pena
di
morte
negli
Stati
Uniti
rappresenti
una
conquista
,
una
vittoria
dei
lati
migliori
dell
'
uomo
.
Resto
perplesso
.
Leggo
con
lo
stesso
fremito
per
la
millesima
volta
la
scena
in
cui
Otello
guarda
la
fiamma
della
candela
e
dice
che
potrà
spegnere
e
riaccendere
quella
luce
,
ma
più
non
potrà
ridestare
la
vita
umana
che
estingua
;
avverto
ciò
che
ha
di
sacro
ogni
vita
.
Ho
istintivo
orrore
per
l
'
aborto
,
per
questo
spegnere
una
vita
in
embrione
.
Comprendo
anche
il
soldato
che
nell
'
attacco
corpo
a
corpo
preferisce
farsi
uccidere
che
compiere
il
gesto
omicida
.
Non
ci
sono
però
limiti
a
questo
istinto
,
il
più
alto
dell
'
uomo
,
l
'
orrore
del
dare
la
morte
?
Ho
sempre
avuto
vicino
a
me
persone
carissime
,
che
asserivano
la
non
resistenza
;
vincesse
Hitler
,
ma
non
la
guerra
.
E
qui
la
ragione
cominciava
a
recalcitrare
.
Meglio
essere
uccisi
e
non
invocare
la
legittima
difesa
,
che
uccidere
;
perché
l
'
atto
di
uccidere
ferisce
irreparabilmente
l
'
uomo
normale
,
immette
in
lui
un
veleno
non
più
eliminabile
.
Ma
quando
la
violenza
dell
'
altro
si
esaurisce
colpendoci
:
l
'
ipotesi
romanzesca
di
quegli
che
ha
giusto
sdegno
per
una
ferita
al
suo
onore
e
crede
lavarla
sul
colpevole
,
mentre
l
'
aggredito
è
innocente
;
che
però
conosce
la
ragione
dell
'
attacco
,
sa
che
quegli
che
lo
ferisce
si
riterrà
soddisfatto
e
non
nuocerà
più
ad
altri
,
e
,
non
avendo
modo
di
dimostrare
nella
violenza
dell
'
urto
la
sua
innocenza
,
preferisce
perire
che
ricorrere
alla
difesa
armata
.
Ma
quando
la
violenza
non
si
arresta
a
noi
,
prosegue
e
si
espande
?
L
'
Europa
che
alzasse
le
mani
dinanzi
ad
Hitler
non
importava
solo
lo
sterminio
di
ebrei
,
zingari
,
altre
minoranze
etniche
;
implicava
i
nostri
figli
,
i
nostri
nipoti
educati
al
culto
del
nazismo
.
L
'
assalitore
di
banche
pronto
ad
uccidere
,
dinanzi
a
cui
si
alzano
le
mani
,
assalirà
altre
banche
ed
una
volta
o
l
'
altra
ucciderà
.
Ci
sono
popoli
e
civiltà
che
hanno
preso
ad
aborrire
la
oppressione
,
la
violenza
,
Stati
che
hanno
abbandonato
le
loro
colonie
;
e
ce
ne
sono
altri
,
come
il
Portogallo
,
che
le
difendono
accanitamente
,
senza
alcun
malessere
morale
.
E
sarebbe
difficile
convincersi
che
in
Africa
si
sarebbero
avute
altrettante
guerre
tribali
,
altrettante
distruzioni
di
popoli
minori
,
se
fosse
rimasto
il
dominio
dei
bianchi
.
Sarebbe
troppo
facile
la
vita
dell
'
uomo
morale
,
se
i
problemi
fossero
tutti
risolubili
in
termini
di
certezza
;
se
fosse
sempre
dato
discernere
il
bene
dal
male
.
Si
possono
invidiare
i
credenti
di
quelle
religioni
dalle
leggi
semplici
ed
inflessibili
,
che
,
una
volta
osservate
tali
leggi
,
si
sentono
liberi
da
ogni
responsabilità
,
e
pur
di
fronte
a
paurosi
risultati
delle
loro
azioni
od
omissioni
,
non
sono
turbati
,
poiché
si
attua
la
volontà
di
Dio
.
Ma
non
siamo
dei
loro
.
Sta
poi
che
l
'
annuncio
di
quell
'
abolizione
della
pena
di
morte
è
avvenuto
mentre
si
scaricavano
tonnellate
di
esplosivo
sul
Vietnam
,
e
guerriglie
fermentavano
in
più
luoghi
,
nell
'
Ulster
ogni
giorno
c
'
era
qualche
vittima
della
secolare
avversione
tra
cattolici
e
protestanti
.
Mentre
ogni
ricorrenza
festiva
lascia
qualche
centinaio
di
vittime
stradali
,
ogni
stagione
qualche
decina
per
infortuni
di
caccia
,
per
disgrazie
nella
pesca
subacquea
;
e
parrebbe
assurdo
vietare
gli
sport
pericolosi
,
limitare
la
velocità
delle
macchine
;
altresì
mentre
si
apprende
ogni
giorno
di
suicidi
di
giovanissimi
per
futili
motivi
,
e
si
ha
l
'
impressione
che
i
giovani
amino
sempre
meno
la
vita
.
E
confesso
che
se
non
solo
comprendo
,
ma
sento
l
'
attrazione
,
per
quegli
che
dice
«
no
ad
uccidere
,
per
nessuna
ragione
,
per
nessun
sommo
bene
di
domani
,
per
evitare
qualsiasi
male
;
uccidere
mai
»
,
non
riesco
a
comprendere
chi
rifiuta
la
pena
di
morte
per
il
delitto
più
atroce
,
ma
accetta
che
si
uccida
perché
su
un
Paese
sventoli
una
bandiera
piuttosto
che
un
'
altra
,
ed
altresì
perché
non
si
compia
un
'
assimilazione
,
non
si
spenga
una
lingua
.
Senonché
su
ogni
altra
considerazione
domina
in
me
un
dubbio
:
è
una
pietà
la
soppressione
della
pena
di
morte
?
Pietà
per
chi
?
Per
il
condannato
,
o
per
il
giudice
che
pronunciò
la
sentenza
e
potrebbe
avere
una
notte
d
'
incubo
la
vigilia
dell
'
esecuzione
,
mentre
ove
abbia
condannato
all
'
ergastolo
od
alla
reclusione
e
lo
assalissero
dubbi
od
angosce
potrà
illudersi
pensando
che
ci
si
abitua
pure
al
carcere
,
e
c
'
è
la
possibilità
dei
condoni
,
delle
revisioni
,
delle
evasioni
?
Chi
non
voglia
illudere
se
stesso
sa
che
non
ci
sono
carceri
che
migliorino
l
'
uomo
,
ma
dovunque
carceri
che
pervertono
;
e
si
potranno
erigere
degli
edifici
con
docce
,
riscaldamento
,
aria
condizionata
,
da
destinare
a
penitenziari
,
ma
si
rarefarà
sempre
più
quel
materiale
umano
,
che
costantemente
scarseggiò
,
di
assistenti
ai
carcerati
che
considerassero
la
loro
una
missione
,
e
nel
detenuto
il
fratello
uomo
da
sorreggere
e
riscattare
.
Questo
significava
l
'
opera
di
misericordia
del
«
visitare
i
carcerati
»
,
che
gli
odierni
regolamenti
hanno
reso
irreale
.
E
diradano
fino
a
scomparire
quelli
che
vogliono
dedicare
la
loro
vita
ad
amare
e
redimere
singoli
infelici
,
colpevoli
,
vecchi
,
malati
,
infermi
di
mente
;
tanti
giurano
di
amare
l
'
umanità
,
e
non
potersi
dedicare
ai
singoli
(
che
è
ben
più
oneroso
)
.
Non
si
dà
più
la
scelta
che
tra
la
detenzione
e
la
pena
di
morte
;
e
temo
molto
che
una
detenzione
che
duri
oltre
il
decennio
sia
più
crudele
della
pena
capitale
:
così
se
per
il
detenuto
la
prigione
sia
quel
ch
'
è
la
gabbia
per
certi
animali
cui
non
riescono
mai
a
rassegnarsi
(
evito
di
passare
sotto
il
Campidoglio
per
non
vedere
quella
lupa
che
passeggia
incessantemente
su
e
giù
per
i
tre
metri
della
sua
gabbia
e
che
desidererei
qualche
pietoso
uccidesse
,
se
non
sapessi
che
poi
l
'
imbecillità
umana
la
vorrebbe
sostituita
)
;
come
se
invece
si
adatti
,
subisca
la
degradazione
umana
del
trovare
accettabile
il
carcere
ed
i
suoi
contatti
,
non
desiderare
più
la
libertà
.
Nella
vita
romanzata
di
Federico
Confalonieri
della
Huch
,
l
'
arcivescovo
Gaysruck
a
Teresa
che
gli
chiede
di
adoperarsi
per
la
grazia
al
marito
risponde
dapprima
:
«
Credete
che
vi
sarà
grato
se
lo
seppellirete
vivo
in
carcere
,
invece
che
morto
in
una
tomba
come
si
deve
?
»
.
Per
questo
rimango
perplesso
di
fronte
alla
soppressione
della
pena
di
morte
in
un
Paese
da
cui
vengono
le
cronache
della
più
efferata
delinquenza
,
e
che
pure
desiderando
la
pace
s
'
impegna
a
fondo
nella
guerra
.