StampaQuotidiana ,
Ha
certo
ragione
Raniero
La
Valle
se
ritiene
che
Concordato
e
concordia
non
siano
affatto
sinonimi
.
Con
una
mediocre
cultura
storica
si
può
ricordare
che
il
Concordato
francese
del
1516
,
rimasto
in
vigore
quasi
tre
secoli
,
vide
bufere
spettacolari
tra
Chiesa
e
Stato
(
proprio
in
Roma
le
prepotenze
dell
'
ambasciatore
d
'
Estrées
per
assicurare
una
larga
fascia
di
assoluta
immunità
,
poco
men
di
un
quartiere
di
Roma
,
non
lungi
dal
Vaticano
,
alla
sua
residenza
)
;
e
che
gli
avversari
del
separatismo
cavourriano
gli
ricordavano
come
il
separatismo
belga
non
solo
desse
luogo
a
vivi
contrasti
tra
cattolici
e
liberali
(
la
fondazione
dell
'
Università
di
Bruxelles
fu
dovuta
a
questi
,
come
contro
-
altare
alla
rinomatissima
Università
cattolica
di
Lovanio
)
,
ma
come
nel
separatismo
i
cattolici
avessero
conseguito
un
potere
politico
ed
una
forza
quale
non
possedevano
in
alcun
altro
Stato
.
Dove
però
i
nostri
vocabolari
non
coincidono
è
allorché
La
Valle
parla
di
Stato
separatista
;
che
sembra
concepire
come
uno
Stato
che
disconosca
Chiesa
e
religione
,
che
sia
loro
sostanzialmente
ostile
:
separatismo
alla
Combes
ed
alla
Waldeck
-
Rousseau
del
principio
del
secolo
,
con
divieto
di
esistere
delle
associazioni
religiose
,
e
con
sovvertimento
della
struttura
gerarchica
della
Chiesa
.
Ma
non
era
certo
questo
il
separatismo
del
pensiero
cavourriano
,
né
di
quello
di
Ruffini
che
insegnava
darsi
un
'
autonomia
primaria
della
Chiesa
(
lo
stesso
Scaduto
del
resto
,
opponendosi
a
Ruffini
,
non
trovava
in
Italia
nel
1914
che
tracce
di
confessionismo
)
;
e
meno
che
mai
il
separatismo
cavourriano
apparirebbe
incompatibile
(
in
astratto
)
col
diritto
nazionale
quale
si
sta
formando
,
che
vede
tante
autonomie
,
da
distruggere
quasi
lo
Stato
moderno
e
riportarlo
a
quel
ch
'
era
all
'
inizio
del
secolo
XVI
.
Né
scorgo
perché
,
tolto
l
'
art.
7
capoverso
2°
della
Costituzione
ed
anche
abrogato
il
Concordato
,
l
'
Italia
non
sarebbe
un
Paese
separatista
.
Ma
lasciamo
da
parte
le
qualifiche
giuridiche
,
spesso
insidiose
.
Nei
rapporti
tra
Chiesa
e
Stato
segue
quel
che
segue
in
una
famiglia
,
ove
non
sorgono
dissensi
se
le
diversità
di
opinioni
tra
i
vari
membri
siano
di
scarsa
importanza
,
o
ciascuno
abbia
convinzioni
molto
tiepide
;
ma
la
pace
familiare
è
turbata
se
quelle
opinioni
sono
antitetiche
,
e
chi
le
professa
vi
è
attaccatissimo
,
e
vuole
farle
dividere
alle
nuove
generazioni
.
Non
ho
mai
taciuto
quanto
mi
addolorò
il
Concordato
del
'29
,
per
quel
che
dava
di
autorità
allo
Stato
fascista
(
difficile
dopo
di
esso
poter
ancora
convincere
che
non
si
poteva
essere
ad
un
tempo
buon
cattolico
e
buon
fascista
;
e
fino
al
'39
tutti
i
partiti
cattolici
europei
considerarono
con
favore
l
'
Italia
di
Mussolini
:
si
rileggano
i
giornali
del
periodo
delle
«
sanzioni
»
)
;
ma
sono
abbastanza
equo
per
riconoscere
che
Pio
XI
credeva
di
salvare
l
'
Azione
Cattolica
,
di
evitare
che
tutti
i
ragazzi
venissero
allevati
con
la
fede
nell
'
infallibilità
del
Duce
,
della
bontà
di
quanto
egli
operava
(
male
fu
che
oltre
a
questa
garanzia
di
libertà
si
mettesse
dell
'
altro
sul
piatto
della
bilancia
)
.
E
se
quel
ramoscello
del
vecchio
anticlericalismo
,
ch
'
era
poi
materialismo
,
diniego
di
ogni
trascendenza
,
di
ogni
religione
,
non
fosse
rifiorito
nel
peggiore
dei
modi
ad
opera
dei
radicali
,
si
sarebbe
potuto
pensare
che
meglio
fosse
non
parlare
più
del
Concordato
,
lasciarne
cadere
le
foglie
secche
,
col
silenzio
o
con
platoniche
proteste
della
Chiesa
,
ma
conservando
relazioni
di
pace
.
Così
mi
ero
espresso
pur
io
,
che
sono
poi
stato
messo
all
'
erta
non
solo
dalle
intemperanze
radicali
,
ma
dal
ricordare
,
oltre
questo
forse
effimero
episodio
,
atto
a
distrarre
dai
punti
essenziali
,
che
il
comunismo
,
verso
cui
ci
stiamo
avviando
(
molti
chiudendo
gli
occhi
per
non
vedere
)
,
può
essere
cortese
e
garbato
,
accettare
accordi
locali
con
la
Chiesa
,
ma
è
per
sua
essenza
,
non
per
volontà
di
singoli
uomini
,
antireligioso
.
Lo
iato
incolmabile
che
lo
separa
dai
credenti
è
il
rifiuto
del
trascendente
;
tutto
deve
compiersi
nel
corso
della
vita
terrena
,
nessuno
deve
illudersi
di
avere
in
un
'
altra
vita
ciò
che
non
ha
avuto
in
questa
;
chi
qui
ha
avuto
ragione
di
piangere
e
di
soffrire
,
non
sarà
consolato
altrove
:
tutto
si
chiude
nel
cerchio
della
vita
umana
.
E
questa
propaganda
,
accorta
,
garbata
,
sottile
,
è
in
tutta
la
loro
opera
;
dai
libri
per
i
piccolissimi
,
dove
si
bandiscono
fate
ed
orchi
,
animali
parlanti
,
proseguendo
su
su
,
ove
nei
libri
per
i
più
grandi
tutti
i
detti
pacificisti
,
umani
,
cui
ogni
uomo
dabbene
consente
,
sono
tratti
dalle
opere
dei
più
noti
comunisti
,
russi
o
cinesi
.
Sentivo
narrare
in
questi
giorni
di
una
città
del
Nord
,
ove
una
delle
massime
imprese
di
Stato
ha
un
suo
grande
stabilimento
;
e
ci
ha
annesso
nido
,
una
scuola
materna
,
una
scuola
elementare
con
refezione
,
e
doposcuola
per
le
lavoratrici
madri
:
tutto
con
i
programmi
e
testi
delle
scuole
praticati
fino
ad
ieri
,
e
che
non
avevano
provocato
proteste
di
sorta
.
L
'
amministrazione
locale
comunista
non
compie
alcuna
opera
di
critica
o
di
detrazione
;
ma
finanzia
altra
istituzione
del
tutto
analoga
,
che
ha
in
più
il
torpedone
,
che
va
a
prendere
i
bambini
a
casa
e
li
riporta
:
agio
non
piccolo
in
una
città
del
Nord
;
e
la
vecchia
scuola
comincia
ad
essere
disertata
.
Nella
nuova
,
non
propaganda
ateistica
aperta
,
ma
quell
'
ignorare
il
trascendente
,
il
prodigioso
,
il
soprannaturale
.
Sono
forme
di
propaganda
ateistica
che
preferisco
ancora
agl
'
insegnamenti
di
certi
cattolici
del
dissenso
,
che
mutilano
i
Vangeli
,
parlano
di
Cristo
primo
socialista
,
di
Cristo
ribelle
contro
i
potenti
,
di
Cristo
che
approva
la
violenza
,
per
conseguire
la
giustizia
sociale
.
Se
gli
uni
ignorano
Vangeli
,
Profeti
,
Padri
della
Chiesa
,
questi
li
mutilano
,
o
ne
estraggono
le
poche
parole
che
possono
servire
alla
loro
tesi
.
È
contrario
ai
princìpi
del
nostro
ordinamento
il
Concordato
dove
assicura
alla
Chiesa
il
diritto
di
fare
ascoltare
la
sua
voce
,
almeno
a
chi
espressamente
non
rifiuti
l
'
ascolto
?
Nel
mio
intimo
dubito
che
certi
grandi
mutamenti
sociali
possano
essere
frenati
vuoi
da
un
trattato
internazionale
,
vuoi
da
una
costituzione
rigida
.
Ma
trovo
naturale
che
la
Chiesa
,
vedendo
come
,
sia
pure
nelle
forme
più
corrette
e
garbate
,
il
comunismo
dove
prende
il
potere
cerca
in
tutti
i
modi
di
sradicare
fin
dalla
scuola
materna
ogni
senso
religioso
,
si
attacchi
al
Concordato
per
quelle
clausole
che
le
consentono
di
far
sentire
la
sua
dottrina
:
libera
gara
di
proselitismo
:
ma
che
ogni
ragazzo
,
ogni
adolescente
,
ogni
errante
che
sconta
la
sua
pena
,
senta
almeno
le
due
voci
.