StampaPeriodica ,
La
donna
ha
doveri
nella
famiglia
,
ha
doveri
nella
società
,
ha
doveri
in
faccia
alla
patria
.
Essa
è
figlia
,
essa
è
sposa
,
essa
è
madre
;
e
come
figlia
e
come
sposa
e
come
madre
non
le
basta
saper
compiere
i
bassi
ufficii
della
domestica
azienda
,
la
fisica
e
la
morale
sua
forza
a
questi
soli
misurare
e
,
questi
soddisfatti
,
illudersi
di
aver
bene
adempiuto
alla
sua
missione
.
Oh
,
codesta
non
è
se
non
la
missione
della
donna
massaia
,
e
non
quella
della
donna
compagna
dell
'
uomo
e
con
lui
progredire
al
bene
infinito
delle
masse
.
La
missione
della
donna
,
collo
sviluppo
delle
odierne
aspirazioni
,
è
pure
di
diversa
natura
.
La
donna
dev
'
essere
l
'
iniziatrice
dell
'
avvenire
d
'
ogni
nazione
;
ma
perché
possa
degnamente
rispondere
al
suo
nobile
compito
e
collocarsi
al
suo
vero
posto
,
ella
deve
istruirsi
;
istrutta
,
resa
valida
nelle
facoltà
del
suo
intelletto
,
non
potrà
più
sgarrare
dalla
retta
linea
che
deve
percorrere
,
e
la
percorrerà
con
fermezza
e
coraggio
;
istrutta
,
la
sua
redenzione
non
ne
sarà
che
una
naturale
conseguenza
,
ché
da
sé
stessa
saprà
scuotersi
di
dosso
quei
mille
vincoli
che
sotto
forme
speciose
ora
la
tengono
soggiogata
ed
avvilita
,
rendendo
nullo
il
suo
concorso
ne
'
liberi
ordinamenti
,
o
piuttosto
che
nullo
,
di
uno
speciale
svantaggio
.
Perciò
solo
noi
assumemmo
il
difficile
incarico
di
questa
effemeride
per
contribuire
,
con
quei
pochi
mezzi
di
cui
possiamo
disporre
,
a
preparare
la
donna
onde
rendersi
man
mano
degna
della
esigenza
dei
tempi
e
dei
portati
della
nuova
filosofia
razionale
che
riconosce
in
lei
la
potenza
rigeneratrice
dell
'
umanità
prostrata
.
Ma
resa
la
donna
all
'
altezza
de
'
suoi
doveri
,
è
impossibile
che
ella
soggiaccia
più
a
lungo
sotto
l
'
oppressione
continua
delle
leggi
che
,
con
troppo
evidente
ingiustizia
,
la
vogliono
tutelata
dalla
culla
alla
tomba
;
quando
l
'
uomo
corrisponde
pienamente
all
'
adempimento
de
'
suoi
obblighi
,
egli
ha
per
sé
il
libero
esercizio
dei
suoi
diritti
;
e
la
società
che
accenna
a
spogliarsi
d
'
ogni
muliebre
pregiudizio
,
triste
eredità
dell
'
evo
medio
,
lo
niegherà
alla
donna
?
Se
vuolsi
la
donna
sentinella
avanzata
d
'
ogni
più
perfetto
incivilimento
,
si
dovrà
di
ragione
concederle
l
'
autonomia
del
suo
individuo
,
e
lasciandole
la
responsabilità
delle
proprie
azioni
,
permetterle
di
consacrarsi
colla
devozione
di
cui
può
essere
capace
ai
pubblici
interessi
e
concorrere
colla
sua
opera
di
cittadina
all
'
ingrandimento
della
patria
,
pur
soddisfacendo
ai
suoi
attributi
che
,
come
figlia
,
come
sposa
e
quale
madre
,
la
provvidenza
le
assegnava
.
Epperò
noi
offriamo
alle
nostre
lettrici
il
Progetto
di
legge
del
Deputato
di
Sessa
,
Salvatore
Morelli
,
presentato
alla
Camera
il
18
Giugno
1867
,
e
l
'
Indirizzo
del
Comitato
Supremo
per
l
'
emancipazione
della
donna
,
organizzatosi
in
Napoli
.
Leggano
le
nostre
sorelle
e
Indirizzo
e
Progetto
,
fermino
il
loro
pensiero
sui
punti
salienti
;
e
quando
esse
vi
si
trovino
(
e
si
potrebbe
dubitarne
?
)
inclinate
ad
accondiscendervi
,
seguano
fervorose
le
vie
che
la
nuova
luce
ci
appresenta
,
e
tutte
concordi
riusciremo
allo
scopo
rigeneratore
a
cui
con
ogni
sforzo
ora
attendiamo
.
StampaPeriodica ,
I
luttuosi
avvenimenti
che
contrastarono
l
'
Italia
nostra
negli
ultimi
giorni
del
1878
non
devono
venir
posti
in
oblio
.
Gran
danno
sarebbe
invero
se
l
'
impressione
prodotta
dall
'
attentato
esecrabile
contro
un
Sovrano
amato
e
devoto
al
bene
dei
suoi
sudditi
,
e
dalle
congiure
scoperte
in
varie
parti
del
regno
,
scomparisse
con
quella
medesima
rapidità
con
cui
nacque
,
e
se
quei
delitti
si
attribuissero
unicamente
alla
manchevole
sorveglianza
governativa
od
alla
influenza
rovinosa
,
ma
passeggera
,
delle
teorie
di
sconfinata
libertà
imprudentemente
professate
.
Quando
si
vedono
frutti
di
tal
natura
,
bisogna
dire
che
il
male
abbia
radici
assai
più
profonde
.
Né
tali
radici
saranno
difficili
a
scuoprirsi
da
chi
voglia
spassionatamente
considerare
le
condizioni
anormali
,
in
cui
si
trova
da
molti
e
molti
anni
la
società
in
Italia
.
Una
rivoluzione
,
che
abbatté
sette
troni
,
non
poteva
a
meno
di
produrre
negli
animi
e
nelle
menti
un
gran
turbamento
,
accresciuto
a
cento
doppi
ancora
dalla
lotta
perdutamente
tra
lo
Stato
e
la
Chiesa
.
Come
può
rispettare
i
decreti
del
potere
civile
ed
ecclesiastico
quel
popolo
,
che
assiste
ormai
da
quattro
lustri
ad
un
tale
spettacolo
?
Aggiungasi
la
propaganda
materialista
,
il
falso
avviamento
che
si
vuol
dare
e
che
si
è
dato
all
'
istruzione
,
l
'
empietà
di
molta
parte
della
stampa
,
il
disordine
dei
partiti
parlamentari
,
il
dissesto
economico
,
la
confusione
delle
amministrazioni
date
in
preda
ad
uomini
incapaci
,
solo
perché
appartenenti
a
questa
o
a
quella
chiesuola
politica
,
e
si
comprenderà
come
a
poco
a
poco
si
dovesse
venire
fino
agli
eccidi
di
Napoli
,
di
Firenze
,
di
Pisa
.
Né
vale
a
dire
che
i
medesimi
mali
appaiono
in
istati
più
solidi
e
meno
liberali
del
nostro
;
che
,
se
bene
si
consideri
,
ancora
essi
trovansi
sotto
molti
aspetti
in
condizioni
analoghe
alle
nostre
.
A
combattere
tanto
male
non
sono
troppe
tutte
le
forze
della
Società
,
ché
anzi
si
richiedono
in
ispecie
quelle
dei
privati
,
e
più
particolarmente
di
quell
'
elemento
conservatore
che
finora
si
è
tenuto
troppo
in
disparte
e
la
necessità
del
quale
,
per
la
salute
comune
,
ormai
nessuno
contesta
.
Egli
è
appunto
al
fine
di
contribuire
nelle
misure
delle
nostre
forze
a
quest
'
opera
rigeneratrice
e
di
offrire
un
campo
agli
uomini
di
parte
nostra
,
che
pur
sono
numerosi
,
ma
sparsi
in
tutto
il
paese
,
che
noi
intendiamo
fondare
questa
Rivista
.
L
'
apparizione
di
un
nuovo
Periodico
quando
ne
esistono
già
tanti
,
così
generali
come
speciali
,
e
fra
gli
altri
alcuni
a
cui
non
si
può
contestare
né
l
'
accuratezza
della
redazione
,
né
la
frequenza
di
lavori
dovuti
ai
più
reputati
scrittori
d
'
Italia
,
potrà
forse
parere
a
tutta
prima
poco
opportuna
.
Ma
chi
ben
guardi
,
a
molti
di
questi
periodici
,
manca
un
carattere
importante
,
il
carattere
politico
,
e
se
pure
vi
è
,
non
può
a
nostro
avviso
dirsi
sano
e
giovevole
al
bene
della
patria
.
Alcuni
periodici
infatti
si
vantano
di
offrire
un
campo
aperto
a
tutte
le
opinioni
più
disparate
,
altri
hanno
tali
principi
e
tale
indirizzo
che
tendono
a
deviare
sempre
maggiormente
dal
retto
sentiero
la
mente
delle
nostre
popolazioni
;
altri
infine
tendono
a
propagare
sempre
più
quel
veleno
,
onde
pur
troppo
si
rendono
ogni
giorno
più
visibili
i
funesti
effetti
.
Imperocché
,
giova
qui
ripeterlo
,
a
noi
sembra
fuori
di
dubbio
che
le
cospirazioni
tutto
dì
rinascenti
,
e
i
disordini
ai
quali
l
'
Italia
è
da
qualche
tempo
in
preda
,
trovino
una
delle
loro
più
dirette
cagioni
appunto
nella
stampa
.
Che
se
tale
difetto
appare
più
grave
che
mai
nella
stampa
quotidiana
,
non
si
può
dire
che
sia
meno
nociva
quella
che
tiene
un
posto
di
mezzo
fra
il
libro
ed
il
giornale
;
poiché
,
se
l
'
uno
va
per
le
mani
di
maggior
numero
di
persone
e
può
quindi
produrre
direttamente
un
guasto
più
esteso
,
non
conviene
dimenticare
che
dalle
Riviste
il
più
delle
volte
lo
scrittore
di
giornali
trae
le
sue
ispirazioni
,
che
le
dottrine
delle
Riviste
,
sminuzzate
e
spesso
esagerate
egli
distribuisce
e
rende
popolari
giorno
per
giorno
.
Ora
per
una
parte
tra
i
periodici
esclusivamente
dedicati
agli
studi
storici
,
filosofici
e
scientifici
,
per
l
'
altra
fra
le
riviste
politiche
o
troppo
avverse
all
'
attuale
costituzione
del
paese
,
o
troppo
ostili
ai
principi
religiosi
ci
sembra
possa
stare
benissimo
di
mezzo
la
Rassegna
Nazionale
.
Ci
diciamo
Nazionali
in
ispecie
,
perché
vogliamo
essere
italiani
di
cuore
e
quindi
trattare
ciò
che
altamente
risguarda
gli
interessi
della
Nazione
.
Intendiamo
pure
di
essere
conservatori
,
poiché
vogliamo
conservare
ciò
che
alla
Nazione
nostra
o
alla
prosperità
di
lei
ed
alla
sua
grandezza
si
appartiene
;
ma
conservatori
amici
del
progresso
e
dei
perfezionamenti
,
da
che
sappiamo
non
potersi
dare
conservazione
vera
senza
operosità
perfezionatrice
,
né
perfezionamento
senza
conservazione
.
Cattolici
ed
italiani
,
pur
rispettando
sempre
le
convinzioni
e
le
credenze
altrui
,
noi
coopereremo
,
per
la
nostra
parte
,
a
conservare
le
istituzioni
religiose
,
morali
,
sociali
,
civili
,
e
politiche
dell
'
Italia
.
Le
istituzioni
religiose
,
perché
noi
Cattolici
e
sincerissimamente
devoti
alla
Chiesa
cattolica
,
quando
sorgano
quistioni
di
attinenza
tra
la
Religione
e
lo
Stato
,
pur
riconoscendo
la
necessità
che
lo
Stato
mantenga
i
diritti
propri
,
ci
proponiamo
di
insistere
e
raccomandare
la
sacra
necessità
di
rispettare
i
diritti
della
Chiesa
e
delle
coscienze
;
non
rispettati
i
quali
,
si
offendono
o
prima
o
poi
anche
i
diritti
della
civile
società
.
Le
istituzioni
morali
,
sociali
e
civili
,
e
perciò
ci
occuperemo
principalmente
di
ciò
che
risguarda
l
'
educazione
nei
suoi
modi
e
nelle
sue
forme
,
e
l
'
istruzione
privata
e
pubblica
nelle
sue
attinenze
colla
pubblica
o
privata
moralità
;
ponendo
in
chiaro
i
diritti
dei
padri
di
famiglia
di
contro
allo
Stato
,
e
tutto
ciò
che
interessa
la
proprietà
e
le
urgentissime
quistioni
,
che
riguardano
il
capitale
ed
il
lavoro
.
Cooperemo
a
conservare
le
istituzioni
politiche
infine
,
poiché
amiamo
questo
nostro
paese
,
ormai
felicemente
costituito
a
Nazione
colla
nobile
Casa
di
Savoia
,
questo
paese
retto
da
forme
eminentemente
liberali
e
possibili
di
politici
perfezionamenti
nell
'
orbita
delle
più
ampie
libertà
costituzionali
,
come
avremo
luogo
di
dimostrarlo
,
quando
occorrono
speciali
argomenti
,
per
esempio
le
riforme
alle
leggi
elettorali
così
politiche
come
amministrative
,
dove
ci
sembrano
necessari
due
grandi
criteri
,
l
'
uno
di
non
badare
solamente
al
numero
,
l
'
altro
di
non
badare
solamente
al
censo
.
Ma
questo
non
è
che
una
parte
del
programma
nostro
;
poiché
la
Rassegna
Nazionale
si
occuperà
pure
di
scienze
,
di
lettere
,
di
arti
,
in
quantoché
amiamo
che
i
nostri
Lettori
si
tengano
al
corrente
del
movimento
degli
studi
contemporanei
:
ma
sia
che
si
tratti
di
filosofia
o
di
scienze
,
di
letteratura
o
di
storia
,
di
economia
o
di
legislazione
,
combatteremo
le
teorie
materialistiche
e
razionaliste
.
Due
cose
ancora
vogliamo
notare
,
1°
che
non
vogliamo
discutere
dogmi
o
discipline
ecclesiastiche
,
si
di
che
noi
saremmo
incompetenti
e
ad
ogni
modo
risoluti
di
non
occupare
questo
campo
,
dove
è
facile
ai
non
competenti
l
'
errore
;
2°
che
mentre
siamo
conservatori
e
quindi
desiderosissimi
di
serbare
l
'
autorità
dello
Stato
,
abbiamo
in
animo
di
non
concedergli
,
per
l
'
amore
stesso
che
gli
portiamo
,
più
di
quello
che
le
sue
competenze
naturali
richiedono
;
dacché
ogni
trasmodare
dell
'
autorità
politica
e
giuridica
mena
necessariamente
alla
confusione
dell
'
ordine
religioso
,
civile
ed
anche
del
politico
.
Perciò
ci
sentiamo
disposti
,
nelle
questioni
attinenti
all
'
industria
ed
ai
commerci
,
a
sostenere
le
soluzioni
che
ci
offre
la
libertà
e
crediamo
che
ogni
vincolo
che
possa
giustamente
porsi
a
questa
libertà
venga
soltanto
da
principii
di
igiene
e
di
moralità
;
nelle
questioni
amministrative
ed
interne
,
persuasi
della
santità
di
quella
massima
che
la
smania
di
governare
è
il
più
funesto
dei
malanni
dei
Governi
del
giorno
(
Humboldt
)
,
favoriremo
il
vero
decentramento
per
avviare
il
paese
alla
libera
e
compiuta
esplicazione
dell
'
individuo
,
conciliando
coll
'
unità
dello
Stato
e
la
necessaria
autorità
del
governo
la
maggiore
ampiezza
di
attribuzioni
ai
Comuni
ed
alle
Provincie
.
In
questi
limiti
,
che
non
rinchiudono
certo
un
campo
troppo
ristretto
,
lasceremo
la
più
ampia
libertà
ai
nostri
collaboratori
e
ci
sforzeremo
di
dare
alla
Rivista
la
maggiore
varietà
tenendo
una
giusta
misura
fra
gli
articoli
risguardanti
argomenti
scientifici
,
storici
e
letterarii
e
quelli
concernenti
le
questioni
che
si
sogliono
chiamare
di
attualità
.
Da
queste
brevi
premesse
,
il
Lettore
ha
compreso
quale
sia
il
programma
.
È
inutile
il
ripetere
che
senza
essere
organi
di
alcuna
associazione
particolare
nel
campo
della
politica
,
la
nostra
pubblicazione
intende
appunto
di
contribuire
,
secondo
i
suoi
mezzi
alla
formazione
ed
alla
manifestazione
di
quel
partito
nazionale
e
conservatore
,
del
quale
tutti
sentono
oggidì
il
bisogno
e
che
pel
bene
dell
'
Italia
speriamo
di
vedere
tra
breve
sì
numeroso
e
potente
da
arrestare
il
paese
sulla
mala
via
nella
quale
altri
lo
spinge
e
ricondurlo
a
quella
forza
e
prosperità
,
a
cui
hanno
diritto
tutte
le
nazioni
libere
e
cristiane
.
StampaPeriodica ,
La
nostra
Rivista
subì
notevole
ritardo
nella
data
d
'
uscita
perché
non
molta
gente
sembrò
allora
per
-
suasa
dell
'
utilità
di
una
pubblicazione
destinata
esclusivamente
a
potenziare
nelle
coscienze
la
necessità
di
una
grande
Italia
rurale
quale
sarà
finalmente
non
soltanto
nei
voti
,
ma
negli
sforzi
più
che
generosi
dei
veri
italiani
rifatti
in
ispirito
ed
in
ardimento
;
ma
tale
ritardo
e
la
stessa
scarsa
collaborazione
di
quanti
eravamo
andati
a
svegliare
dal
torpore
tradizionale
,
non
fecero
velo
al
nostro
proponimento
.
Fummo
egual
-
mente
in
tempo
ad
impostare
con
risolutezza
ed
energia
il
problema
del
-
la
bonifica
integrale
.
Il
dibattito
,
iniziato
nello
stesso
primo
fascicolo
(
gennaio
1925
)
con
un
Discorso
della
Direzione
e
con
articoli
tecnici
,
pro
-
segui
ininterrottamente
per
tutta
la
prima
annata
sui
vari
e
ponderosi
aspetti
morali
,
politici
,
sociali
e
finanziari
della
questione
.
E
fu
di
grandissimo
conforto
alla
nostra
fatica
la
constatazione
,
in
quello
stesso
anno
e
sempre
più
successivamente
,
dell
'
assidua
e
sollecita
cura
del
Governo
Nazionale
,
delle
pronte
sue
iniziative
,
dell
'
imponente
sviluppo
delle
opere
,
incoraggiate
e
promosse
dal
diretto
ed
efficace
intervento
personale
del
Capo
illuminato
e
presente
in
ogni
nobile
gara
.
Abbiamo
poi
costantemente
seguito
progressi
e
svolgimenti
nel
campo
delle
opere
e
delle
organizzazioni
:
non
ci
siamo
mai
stancati
,
con
la
collaborazione
dei
migliori
,
di
ripetere
col
Duce
e
per
il
Duce
la
necessità
di
"
bonificare
fino
all
'
ultimo
acquitrino
,
"
che
le
energie
del
"
patriziato
illustre
dell
'
agricoltura
"
dovessero
,
unite
e
concordi
,
persegui
-
re
la
grande
opera
di
redenzione
fino
al
più
vasto
compimento
,
oltre
la
stessa
caducità
degli
uomini
,
per
consegnare
alla
storia
del
mondo
un
'
Italia
restituita
alla
maturità
di
tutti
i
suoi
destini
...
StampaPeriodica ,
Non
con
pompose
parole
e
vane
promesse
vogliamo
tessere
il
nostro
programma
,
il
titolo
di
questo
periodico
parla
abbastanza
per
sé
.
Ora
che
l
Italia
,
mercè
la
costanza
di
quel
Re
che
seppe
guadagnarsi
il
titolo
di
Galantuomo
,
è
fatta
libera
ed
indipendente
da
ogni
straniero
,
è
uopo
che
gli
uomini
di
cuore
procurino
ad
essa
un
altro
bene
;
le
nostre
finanze
sono
depresse
,
le
arti
abbandonate
,
le
scienze
,
fatte
poche
onorevoli
eccezioni
,
dimenticate
;
le
amministrazioni
sconvolte
;
l
agricoltura
negletta
;
le
industrie
cadenti
;
il
commercio
quasi
atonico
:
tutto
conviene
che
torni
all
ordine
,
a
quell
ordine
che
fece
dell
Italia
la
Regina
del
mondo
;
e
nulla
ci
manca
perché
a
quel
primiero
ordine
noi
possiamo
conseguire
,
avvegnaché
questa
lingua
di
terra
benedetta
da
Dio
tutto
possiede
per
lo
scopo
,
e
un
cielo
prediletto
,
ed
un
terreno
fertile
,
e
sorgenti
di
materie
prime
,
e
più
che
tutto
vale
,
una
scintilla
di
genio
in
tutti
i
suoi
abitanti
.
Perché
adunque
non
ci
troviamo
in
florido
stato
?
Perché
prima
che
il
magnanimo
Carlo
Alberto
concedesse
lo
Statuto
,
e
prima
che
tutta
Italia
fosse
riunita
in
una
sola
famiglia
ponevano
ostacolo
i
retrogradi
governi
,
perché
per
ottenere
l
intiera
libertà
i
già
liberi
dovettero
sacrificare
e
vita
e
capitali
e
tutto
;
perché
infine
ed
è
conseguenza
de
retrogradi
governi
,
di
cui
dissi
più
sopra
,
esistono
in
Italia
più
di
12
milioni
di
analfabeti
,
di
Italiani
cioè
che
non
sanno
né
leggere
,
né
scrivere
.
Pur
troppo
in
quella
classe
che
chiamasi
popolo
,
son
compresi
tutti
questi
inalfabeti
;
ed
è
questo
popolo
che
costituisce
la
ricchezza
d
una
nazione
:
è
dalla
sua
mente
,
dalle
sue
braccia
,
dal
suo
lavoro
che
ne
scaturiscono
le
arti
,
le
industrie
,
il
commercio
,
insomma
tutto
l
immenso
guadagno
che
sostiene
le
nazioni
.
Or
bene
di
questo
popolo
una
gran
parte
è
analfabeta
e
quindi
non
può
da
per
sé
istruirsi
;
un
altra
parte
,
ed
è
assai
piccola
,
sa
leggere
e
scrivere
più
o
meno
bene
,
ma
come
può
istruirsi
?
Coi
libri
gli
è
vero
;
ma
oltrecché
pochissimi
sono
scritti
popolarmente
,
in
modo
cioè
che
possano
essere
compresi
colla
scarsa
dote
di
cognizioni
,
pochissimi
sono
accessibili
alla
borsa
del
popolano
o
dell
operaio
che
non
può
toglier
gran
somma
allo
scarso
guadagno
.
Ed
ecco
la
ragione
del
nostro
periodico
.
Abbiamo
un
governo
liberale
,
non
abbiamo
più
alcun
nemico
a
scacciare
,
possiamo
conservare
la
nostra
pace
,
ebbene
,
scacciamo
l
ignoranza
,
facciamo
disparire
que
12
milioni
d
analfabeti
,
e
l
Italia
sarà
davvero
!
Detta
la
ragione
del
nostro
periodico
ecco
due
parole
sul
modo
che
lo
condurremo
.
In
una
prima
parte
tratteremo
degli
studi
economici
sociali
,
i
quali
daranno
ai
nostri
lettori
delle
idee
abbastanza
chiare
intorno
alla
religione
,
alla
politica
,
intorno
ai
propri
diritti
,
ed
ai
propri
doveri
.
Tratteremo
in
una
seconda
parte
delle
scienze
e
delle
arti
applicate
ed
esposte
in
modo
facile
e
piano
,
non
dimenticando
di
enunciare
le
scoperte
e
le
invenzioni
.
In
una
terza
daremo
una
breve
rassegna
politica
tanto
perché
anche
il
popolano
sappia
quali
cose
si
fanno
attorno
a
sé
in
questa
società
di
cui
egli
è
sostegno
.
Dichiariamo
però
che
non
sarà
che
una
cronaca
perché
è
nostra
opinione
che
finché
abbia
acquistato
quel
grado
d
istruzione
indispensabile
per
rettamente
giudicare
con
cognizione
di
causa
,
il
popolano
e
l
operaio
non
debbano
ingerirsi
di
politica
.
Sappiano
che
sia
la
politica
,
che
succede
in
essa
,
esercitino
i
loro
diritti
politici
,
ma
non
vadano
più
in
là
;
quando
avranno
acquistate
le
necessarie
cognizioni
,
oh
allora
entrino
in
campo
,
sono
cittadini
pur
essi
e
ne
han
pieno
diritto
.
Dichiariamo
altresì
che
sulla
nostra
bandiera
politica
sta
scritto
:
Libertà
,
giustizia
,
Italia
una
sotto
Vittorio
Emmanuele
II
;
e
non
ci
lasceremo
attrarre
da
questo
o
quel
partito
.
Daremo
infine
una
raccolta
di
notizie
varie
,
nelle
quali
raduneremo
tutto
ciò
che
stimeremo
utile
pel
nostro
buon
popolo
.
Lo
ripetiamo
,
il
titolo
spiega
il
programma
,
e
questo
titolo
,
speriamo
,
ce
lo
guadagneremo
.
Saremo
amici
davvero
,
vogliateci
controcambiare
col
perdono
dell
amicizia
,
e
credeteci
.