StampaPeriodica ,
Merlino
dice
senza
dubbio
molte
cose
giustissime
e
che
diciamo
anche
noi
;
ma
nell
affermare
delle
idee
generali
,
sulle
necessità
della
vita
sociale
,
perde
di
vista
,
a
parer
nostro
,
la
differenza
tra
autoritarismo
ed
anarchismo
e
le
ragioni
della
differenza
.
Così
che
tutto
il
suo
argomentare
potrebbe
servire
benissimo
per
sostenere
la
necessità
di
un
governo
,
e
quindi
l
impossibilità
dell
anarchia
.
Stabiliamo
subito
quali
sono
i
punti
in
cui
siamo
d
accordo
,
acciò
né
il
Merlino
né
altri
,
cui
piaccia
polemizzare
con
noi
,
perda
il
tempo
a
combattere
in
noi
idee
che
non
sono
nostre
,
e
riesca
così
a
sfondare
delle
porte
aperte
.
Noi
pensiamo
che
in
molti
casi
la
minoranza
anche
se
convinta
di
aver
ragione
,
deve
cedere
alla
maggioranza
,
perché
altrimenti
non
vi
sarebbe
vita
sociale
possibile
e
fuori
della
società
è
impossibile
ogni
vita
umana
.
E
sappiamo
benissimo
che
le
cose
in
cui
non
si
può
raggiungere
l
unanimità
ed
in
cui
è
necessario
che
la
minoranza
ceda
non
sono
le
cose
di
poco
momento
;
ma
anche
,
e
specialmente
,
quelle
di
importanza
vitale
per
l
economia
della
collettività
.
Noi
non
crediamo
nel
diritto
divino
delle
maggioranze
,
ma
nemmeno
crediamo
che
le
minoranze
rappresentino
,
sempre
,
la
ragione
ed
il
progresso
.
Galileo
aveva
ragione
contro
tutti
i
suoi
contemporanei
;
ma
vi
sono
oggi
ancora
alcuni
che
sostengono
che
la
terra
è
piatta
e
che
il
sole
le
gira
intorno
,
e
nessuno
vorrà
dire
che
hanno
ragione
perché
son
diventati
minoranza
.
Del
resto
,
se
è
vero
che
i
rivoluzionari
sono
sempre
una
minoranza
,
sono
anche
sempre
in
minoranza
gli
sfruttatori
ed
i
birri
.
Così
pure
noi
siamo
d
accordo
col
Merlino
nell
ammettere
che
è
impossibile
che
ogni
uomo
faccia
tutto
da
sè
,
e
che
,
se
anche
fosse
possibile
,
ciò
sarebbe
sommamente
svantaggioso
per
tutti
.
Quindi
ammettiamo
la
divisione
del
lavoro
sociale
,
la
delegazione
delle
funzioni
e
la
rappresentanza
delle
opinioni
e
degli
interessi
propri
affidata
ad
altri
.
E
soprattutto
respingiamo
come
falsa
e
perniciosa
ogni
idea
di
armonia
provvidenziale
e
di
ordine
naturale
nella
società
,
poichè
crediamo
che
la
società
umana
e
l
uomo
sociale
esso
stesso
siano
il
prodotto
di
una
lotta
lunga
e
faticosa
contro
la
natura
,
e
che
se
l
uomo
cessasse
dall
esercitare
la
sua
volontà
cosciente
e
si
abbandonasse
alla
natura
,
ricadrebbe
presto
nella
animalità
e
nella
lotta
brutale
.
Ma
e
qui
è
la
ragione
per
cui
siamo
anarchici
noi
vogliamo
che
le
minoranze
cedano
volontariamente
quando
così
la
richieda
la
necessità
ed
il
sentimento
della
solidarietà
.
Vogliamo
che
la
divisione
del
lavoro
sociale
non
divida
gli
uomini
in
classi
e
faccia
gli
uni
direttori
e
capi
,
esenti
da
ogni
lavoro
ingrato
,
e
condanni
gli
altri
ad
esser
le
bestie
da
soma
della
società
.
Vogliamo
che
delegando
ad
altri
una
funzione
,
cioè
incaricando
altri
di
un
dato
lavoro
,
gli
uomini
non
rinunzino
alla
propria
sovranità
,
e
che
,
ove
occorra
un
rappresentante
,
questi
sia
il
portaparola
dei
suoi
mandanti
o
l
esecutore
delle
loro
volontà
,
e
non
già
colui
che
fa
la
legge
e
la
fa
accettare
per
forza
,
e
crediamo
che
ogni
organizzazione
sociale
non
fondata
sulla
libera
e
cosciente
volontà
dei
suoi
membri
conduce
all
oppressione
ed
allo
sfruttamento
della
massa
da
parte
di
una
piccola
minoranza
.
Ogni
società
autoritaria
si
mantiene
per
coazione
.
La
società
anarchica
deve
essere
fondata
sul
libero
accordo
:
in
essa
bisogna
che
gli
uomini
sentano
vivamente
ed
accettino
spontaneamente
i
doveri
della
vita
sociale
,
e
si
sforzino
di
organizzare
gl
interessi
discordanti
e
di
eliminare
ogni
motivo
di
lotta
intestina
;
o
almeno
che
,
se
conflitti
si
producono
,
essi
non
siano
mai
di
tale
importanza
da
provocare
la
costituzione
di
un
potere
moderatore
,
che
col
pretesto
di
garantire
la
giustizia
a
tutti
,
ridurrebbe
tutti
in
servitù
.
Ma
se
la
minoranza
non
vuol
cedere
?
dice
Merlino
.
E
se
la
maggioranza
vuol
abusare
della
sua
forza
?
domandiamo
noi
.
È
chiaro
che
nell
un
caso
come
nell
altro
non
v
è
anarchia
possibile
.
Per
esempio
noi
non
vogliamo
polizia
.
Ciò
suppone
naturalmente
che
noi
pensiamo
che
le
nostre
donne
,
i
nostri
bimbi
e
noi
stessi
possiamo
andar
per
le
strade
senza
che
nessuno
ci
molesti
,
o
almeno
che
se
qualcuno
volesse
abusar
su
di
noi
della
sua
forza
superiore
,
troveremmo
nei
vicini
e
nei
passanti
più
valida
protezione
che
non
in
un
corpo
di
polizia
appositamente
stipendiato
.
Ma
se
invece
delle
bande
di
facinorosi
van
per
le
strade
insultando
e
bastonando
i
più
deboli
di
loro
ed
il
pubblico
assiste
indifferente
a
tale
spettacolo
?
Allora
naturalmente
i
deboli
e
quelli
che
amano
la
propria
tranquillità
invocherebbero
la
istituzione
della
polizia
,
e
questa
non
mancherebbe
di
costituirsi
.
Si
potrebbe
forse
sostenere
che
,
date
quelle
circostanze
,
la
polizia
sarebbe
il
minore
dei
mali
;
ma
non
si
potrebbe
certo
dire
che
si
sta
in
anarchia
.
La
verità
sarebbe
che
quando
v
è
tanti
prepotenti
da
un
lato
e
tanti
vili
dall
altro
l
anarchia
non
è
possibile
.
Quindi
è
che
l
anarchico
deve
sentire
fortemente
il
rispetto
della
libertà
e
del
benessere
degli
altri
,
e
deve
fare
di
questo
rispetto
lo
scopo
precipuo
della
sua
propaganda
.
Ma
,
si
obbietterà
,
gli
uomini
oggi
sono
troppo
egoisti
,
troppo
intolleranti
,
troppo
cattivi
per
rispettare
i
diritti
degli
altri
e
cedere
volontariamente
alle
necessità
sociali
.
Invero
,
noi
abbiamo
sempre
riscontrato
negli
uomini
,
anche
i
più
corrotti
,
tale
un
bisogno
di
essere
stimati
ed
amati
,
e
,
in
date
circostanze
,
tanta
capacità
di
sacrificio
e
tanta
considerazione
dei
bisogni
degli
altri
da
sperare
che
,
una
volta
distrutte
con
la
proprietà
individuale
le
cause
permanenti
dei
più
gravi
antagonismi
,
non
sarà
difficile
di
ottenere
la
libera
cooperazione
di
ciascuno
al
benessere
di
tutti
.
Comunque
sia
,
noi
anarchici
non
siamo
tutta
l
umanità
e
non
possiamo
certamente
far
da
noi
soli
tutta
la
storia
umana
;
ma
possiamo
e
dobbiamo
lavorare
per
la
realizzazione
dei
nostri
ideali
cercando
di
eliminare
,
il
più
possibile
,
la
lotta
e
la
coazione
nella
vita
sociale
.
E
dopo
ciò
ha
ragione
di
sostenere
Merlino
che
il
parlamentarismo
non
può
sparire
completamente
e
che
ve
ne
dovrà
restare
qualche
cosa
anche
nella
società
da
noi
vagheggiata
?
Noi
crediamo
che
il
chiamare
parlamentarismo
o
avanzo
di
parlamentarismo
quello
scambio
di
servizi
e
quella
distribuzione
delle
funzioni
sociali
senza
di
cui
la
società
non
potrebbe
esistere
,
sia
un
alterare
senza
ragione
il
significato
accettato
delle
parole
,
e
non
possa
che
oscurare
e
confondere
la
discussione
.
Il
parlamentarismo
è
una
forma
di
governo
;
e
un
governo
significa
potere
legislativo
,
potere
esecutivo
e
potere
giudiziario
;
significa
violenza
,
coazione
,
imposizione
con
la
forza
della
volontà
dei
governanti
ai
governati
.
Un
esempio
chiarirà
il
nostro
concetto
.
I
vari
Stati
d
Europa
e
del
mondo
stanno
in
rapporto
tra
di
loro
,
si
fanno
rappresentare
gli
uni
presso
gli
altri
,
organizzano
servizi
internazionali
,
convocano
congressi
,
fanno
la
pace
o
la
guerra
,
senza
che
vi
sia
un
governo
internazionale
,
un
potere
legislativo
che
faccia
la
legge
a
tutti
gli
Stati
,
ed
un
potere
esecutivo
che
a
tutti
l
imponga
.
Oggi
i
rapporti
tra
i
diversi
Stati
sono
ancora
in
molta
parte
fondati
sulla
violenza
e
sul
sospetto
.
Alle
sopravvivenze
ataviche
delle
rivalità
storiche
,
degli
odi
di
razza
e
di
religione
e
dello
spirito
di
conquista
,
si
aggiunge
la
concorrenza
economica
ogni
giorno
minacciati
dalla
guerra
ed
ogni
giorno
i
grossi
Stati
fan
violenza
ai
piccoli
.
Ma
chi
oserebbe
sostenere
che
per
rimediare
a
questo
stato
di
cose
bisognerebbe
che
ogni
Stato
nominasse
dei
rappresentanti
,
i
quali
,
riunitisi
stabilissero
tra
loro
,
a
maggioranza
di
voti
,
i
principi
del
diritto
internazionale
e
le
sanzioni
penali
contro
i
trasgressori
e
man
mano
legiferassero
su
tutte
le
questioni
tra
Stato
e
Stato
;
ed
avessero
a
loro
disposizione
una
forza
per
far
rispettare
le
loro
decisioni
?
Questo
sarebbe
il
parlamentarismo
esteso
ai
rapporti
internazionali
;
e
lungi
dall
armonizzare
gl
interessi
dei
vari
Stati
e
distruggere
le
cause
dei
conflitti
,
tenderebbe
a
consolidare
il
predominio
dei
più
forti
e
creerebbe
una
nuova
classe
di
sfruttatori
e
di
oppressori
internazionali
.
Qualche
cosa
di
questo
genere
esiste
di
già
in
germe
nel
«
concetto
»
delle
grandi
potenze
,
e
tutti
ne
vediamo
gli
effetti
liberticidi
.
Ed
ancora
due
parole
sulla
questione
dell
astensionismo
elettorale
.
Merlino
continua
a
parlare
dell
attività
propagandista
che
si
può
spiegare
per
mezzo
delle
elezioni
;
ma
non
pensa
a
quello
che
si
potrebbe
fare
se
,
respingendo
la
lotta
elettorale
,
si
portasse
quell
attività
sopra
un
altro
campo
più
consono
coi
nostri
principi
e
coi
nostri
fini
.
Merlino
non
crede
nella
conquista
dei
poteri
pubblici
;
ma
noi
non
vorremmo
questa
conquista
,
né
per
noi
né
per
altri
,
neanche
se
la
credessimo
possibile
.
Noi
siamo
avversari
del
principio
di
governo
,
e
non
crediamo
che
chi
andasse
al
governo
si
affretterebbe
poi
a
rinunziare
al
potere
conquistato
.
I
popoli
che
vogliono
la
libertà
demoliscono
le
Bastiglie
,
i
tiranni
invece
,
domandano
di
entrarvi
e
fortificarvisi
,
colla
scusa
di
difendere
il
popolo
contro
i
nemici
.
Quindi
noi
non
vogliamo
che
il
popolo
s
abitui
a
mandare
al
potere
i
suoi
amici
,
o
pretesi
tali
,
e
ad
attendersi
l
emancipazione
dalla
loro
ascesa
al
potere
.
L
astensione
per
noi
è
una
questione
di
tattica
;
ma
è
tanto
importante
che
,
quando
vi
si
rinunzia
,
si
finisce
col
rinunziare
anche
ai
principi
.
E
ciò
per
la
naturale
connessione
dei
mezzi
col
fine
.
Merlino
si
duole
di
non
essere
completamente
d
accordo
né
con
noi
né
coi
socialisti
democratici
;
ma
dice
che
non
si
può
disdire
.
Noi
non
gli
domandiamo
certamente
di
disdirsi
,
contro
le
sue
convinzioni
e
contro
la
sua
coscienza
.
Ma
ci
permettiamo
di
fargli
un
osservazione
.
Una
tattica
,
per
buona
che
sia
,
non
vale
se
non
quando
è
accettata
da
coloro
che
dovrebbero
praticarla
.
Ora
,
a
ragione
o
a
torto
,
noi
e
gli
anarchici
tutti
,
della
tattica
proposta
dal
Merlino
non
vogliamo
saperne
.
Non
è
meglio
che
egli
stia
con
noi
con
cui
ha
pur
comuni
gl
ideali
e
comuni
ha
pure
i
mezzi
principali
di
lotta
,
anziché
sciupare
le
sue
forze
in
un
tentativo
che
resterà
sterile
,
ne
siam
sicuri
,
a
meno
che
egli
rinunzi
all
anarchia
e
cerchi
i
suoi
partigiani
tra
gli
avversari
nostri
e
suoi
?