StampaPeriodica ,
Signor
Preside
,
La
ringrazio
di
avermi
mandato
i
due
volumi
delle
opere
di
Platone
.
Li
ho
letti
-
o
riletti
-
in
questi
giorni
.
Voglio
dirle
le
mie
impressioni
.
L
'
Apologia
e
l
'
Eutifrone
mi
hanno
lasciato
un
po
'
freddo
.
Il
Critone
mi
ha
impressionato
molto
di
più
,
la
prima
volta
.
Viceversa
,
ho
ritrovato
sublime
il
Fedone
.
Ritengo
che
la
prova
dell
'
immortalità
dell
'
anima
sia
incatenante
,
consolatrice
perfetta
.
Tutto
il
ragionamento
sui
contrari
,
che
può
riassumersi
nelle
due
o
tre
seguenti
fondamentali
proposizioni
,
è
di
una
evidenza
assoluta
.
E
cioè
:
1
)
Ogni
contrario
nasce
dal
suo
contrario
(
il
sonno
dalla
veglia
,
la
veglia
dal
sonno
;
la
vita
dalla
morte
,
la
morte
dalla
vita
)
;
2
)
Ogni
contrario
non
può
tenere
in
sé
il
suo
contrario
(
la
neve
non
può
contenere
il
fuoco
e
viceversa
)
;
3
)
Non
solo
"
i
contrari
non
si
ricavano
fra
loro
,
"
ma
"
nemmeno
le
cose
che
pur
non
essendo
contrarie
,
contengono
i
contrari
.
"
(
Il
numero
3
non
è
contrario
al
4
,
ma
non
può
diventar
pari
)
.
Ne
consegue
(
pag
.
153
e
seguenti
)
:
L
'
anima
che
è
la
vita
,
in
quanto
dà
la
vita
al
corpo
,
non
può
accogliere
il
contrario
di
ciò
che
essa
porta
,
non
può
accogliere
la
Morte
:
l
'
anima
è
dunque
immortale
!
Ho
sintetizzato
bene
?
La
prego
di
gradire
,
Signor
Preside
,
i
miei
saluti
cordiali
.
Roma
,
4
giugno
1927-V