StampaQuotidiana ,
Il
celebre
giornalista
che
ha
inventato
i
due
neologismi
è
(
tanto
per
cambiare
)
Longanesi
che
una
sera
,
sorprendendo
me
e
Ansaldo
in
trattoria
a
discutere
su
certe
tipologie
umane
,
tagliò
la
questione
con
una
delle
sue
solite
perentorie
battute
:
«
Tutte
baggianate
.
Gli
uomini
si
dividono
in
due
categorie
:
i
nardones
e
i
leccobardi
»
.
Sono
sicuro
che
inventò
quelle
parole
lì
per
lì
perché
non
seppe
darci
nessuna
spiegazione
della
loro
etimologia
(
solo
in
seguito
risultò
che
nardones
gli
era
rimasto
nell
'
orecchio
dai
suoi
tempi
di
Napoli
dove
c
'
è
un
vicolo
,
una
volta
famoso
per
i
suoi
bordelli
,
che
s
'
intitola
così
)
,
ma
in
compenso
cominciò
subito
a
chiarirci
il
concetto
con
riferimenti
storici
concreti
.
«
Per
esempio
-
disse
-
Churchill
era
un
nardones
,
Eden
un
leccobardo
;
Stalin
era
un
nardones
,
Trotzki
un
leccobardo
;
Cesare
era
un
nardones
,
Augusto
un
leccobardo
.
Mussolini
e
Franco
erano
nardones
;
mentre
Hitler
no
,
era
un
leccobardo
Gli
avventori
delle
tavole
accanto
avevano
smesso
di
mangiare
e
di
parlare
fra
loro
per
ascoltare
Longanesi
che
,
come
al
solito
,
declamava
.
E
piano
piano
,
senza
conoscerci
né
conoscersi
tra
loro
,
cominciarono
a
partecipare
al
giuoco
di
quella
contrapposizione
,
facendo
domande
e
accendendo
discussioni
.
«
E
oggi
?
»
chiedevano
.
«
Oggi
-
pontificava
Longanesi
-
,
assistiamo
a
un
fenomeno
di
leccobardizzazione
collettiva
:
la
democrazia
cristiana
.
C
'
erano
tre
nardones
soli
in
quel
partito
:
Don
Sturzo
,
De
Gasperi
e
Scelba
,
e
appunto
per
questo
sono
stati
eliminati
.
Ma
anche
all
'
estero
i
nardones
sono
pochi
:
Mao
,
Tito
,
De
Gaulle
,
Salazar
...
No
,
mi
sbaglio
:
Salazar
è
leccobardo
.
»
Fu
un
contagio
.
Accorsero
anche
dai
tavoli
più
lontani
,
la
discussione
diventò
generale
,
durò
accesissima
fino
alle
due
del
mattino
.
E
se
lei
,
caro
Fiorelli
,
si
prova
a
riaprirla
coi
suoi
amici
,
al
caffè
o
al
circolo
,
vedrà
che
ottiene
lo
stesso
effetto
.
Ci
cascano
tutti
,
tutti
ci
si
divertono
.
Ma
attenzione
:
che
nessuno
tenti
di
spiegare
quei
due
termini
e
di
dargli
un
significato
preciso
.
Granzotto
,
che
ci
si
è
provato
,
ha
fatto
fiasco
:
per
fare
un
nardones
ci
vuol
altro
che
la
calma
,
la
serenità
eccetera
:
Petrarca
era
calmo
e
sereno
,
eppure
era
un
leccobardo
.
E
per
fare
un
leccobardo
non
bastano
la
magrezza
e
la
bile
:
Dante
possedeva
al
massimo
sia
l
'
una
che
l
'
altra
,
eppure
era
un
nardones
.
No
,
né
all
'
uno
né
all
'
altro
archetipo
si
possono
attribuire
connotati
definiti
.
Contentatevi
delle
esemplificazioni
,
e
soprattutto
sfuggite
alla
tentazione
di
stabilire
,
fra
i
due
termini
,
una
gerarchia
.
Nardonismo
non
è
affatto
sinonimo
di
grandezza
,
come
leccobardismo
non
è
affatto
sinonimo
di
meschinità
.
Fra
i
nardones
ci
sono
molti
grandi
,
ma
c
'
è
anche
,
per
esempio
,
Starace
ch
'
era
solo
un
bravo
e
onesto
coglione
.
Mentre
fra
i
leccobardi
c
'
è
un
Roosevelt
,
canaglia
sì
,
ma
di
non
comuni
dimensioni
,
molto
più
grosso
di
Johnson
che
era
nardones
(
come
Truman
e
Nixon
)
.
Fra
i
contemporanei
,
i
due
leccobardi
più
esemplari
sono
stati
Paolo
VI
e
Moro
.
Wojtyla
è
certamente
nardones
.
Su
Andreotti
,
sono
incerto
:
a
volte
mi
sembra
un
leccobardo
travestito
da
nardones
,
a
volte
un
nardones
travestito
da
leccobardo
:
comunque
,
un
travestito
.
Caro
Fiorelli
,
dia
retta
a
me
.
Stasera
stessa
apra
coi
suoi
amici
questa
discussione
.
Vedrà
:
ci
rimarrete
appiccicati
fino
all
'
alba
,
come
successe
a
noi
e
continua
ogni
tanto
a
succederci
.
Perché
Longanesi
aveva
ragione
:
le
due
categorie
umane
son
quelle
.
E
sebbene
io
non
sia
riuscito
a
spiegargliene
la
differenza
,
sono
sicuro
che
lei
l
'
ha
capita
.