StampaQuotidiana ,
Caro
Banfi
,
vedo
che
lei
ha
abbastanza
ben
capito
la
differenza
,
per
quanto
refrattaria
ad
ogni
definizione
,
fra
nardones
e
leccobardi
.
Per
quanto
mi
riguarda
,
anch
'
io
credo
che
spetti
ai
lettori
,
non
a
me
,
stabilire
a
quale
categoria
appartengo
.
Lei
però
rischia
di
trarli
in
inganno
spacciando
per
leccobardismo
il
mio
invito
a
votare
Dc
«
con
schifo
,
con
rabbia
,
con
voltastomaco
»
ecc.
E
glielo
dimostro
con
un
esempio
.
Lei
,
vedo
,
elenca
Churchill
fra
i
nardones
,
e
ha
ragione
perché
ne
era
addirittura
un
archetipo
.
Ma
non
crede
lei
che
,
dopo
aver
passato
la
vita
a
combattere
il
comunismo
,
avesse
anche
lui
la
rabbia
,
lo
schifo
e
il
voltastomaco
quando
dovette
allearsi
con
Stalin
e
stringergli
la
mano
?
E
crede
che
questo
basti
a
trasformarlo
in
leccobardo
?
Con
ciò
non
voglio
mettermi
,
per
l
'
amordiddio
,
sul
piano
di
Churchill
.
Voglio
soltanto
dire
che
un
uomo
non
si
può
giudicarlo
dalle
azioni
che
compie
in
stato
di
necessità
.
Eppoi
,
non
creda
che
la
qualifica
di
leccobardo
mi
offenderebbe
.
Pericle
(
dico
Pericle
)
lo
era
.
Lo
era
Erasmo
.
E
molte
sono
le
volte
in
cui
un
leccobardo
-
p
.
es.
Federico
il
grande
di
Prussia
-
ha
fregato
i
nardones
.
Anche
fra
i
nostri
contemporanei
,
guardi
un
Giscard
d
'
Estaing
.
Più
leccobardo
di
lui
,
si
muore
.
Eppure
,
sebbene
non
ne
abbia
le
forze
,
riesce
a
tenersi
alla
pari
di
un
nardones
come
Schmidt
.
Dimenticavo
di
aggiungere
che
il
discorso
vale
anche
per
le
donne
.
Esse
passano
quasi
sempre
per
leccobarde
.
Ma
anche
fra
loro
ci
sono
le
nardones
.
Anzi
,
di
solito
succede
questo
:
che
uno
crede
di
sposare
una
leccobarda
,
e
poi
si
trova
in
casa
una
nardones
,
e
che
nardones
.
Prenda
la
signora
Anna
Bonomi
.
Ma
forse
l
'
esempio
è
scelto
male
:
la
signora
Bonomi
non
ha
mai
nemmeno
tentato
di
passare
per
leccobarda
.