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> autore_s:"Montanelli Indro"
Caro Damato ( Montanelli Indro , 1979 )
StampaQuotidiana ,
Caro Damato , io non milito nel Partito liberale e non ho con esso nulla da spartire . Ma non posso condividere ciò che lei ne dice e che rasenta la bestemmia . Che nel Partito liberale ci siano degl ' imbecilli settari e faziosi , è inutile insegnarlo a me che li ho quotidianamente sul gobbo con le loro proteste spesso sgrammaticate . Ma che liberalismo e tolleranza siano , storicamente e filosoficamente , sinonimi , è inutile che lei lo contesti perché è dimostrato dai fatti . Certo , la tolleranza non può spingersi fino al punto di tollerare l ' intolleranza di certi ordini religiosi - che poi sono uno solo : i Gesuiti - che la predicavano e la praticavano . Ma mi vuol dire quali monumenti hanno distrutto e quali biblioteche dilapidato i liberali ? Ho l ' impressione che lei sia rimasto a un vocabolario di duecent ' anni fa , quando il termine liberale veniva confuso con quello di giacobino , nome che spetta a un altro tipo d ' intollerante dissacratore e persecutorio , di cui i liberali furono , al pari dei preti , le vittime ghigliottinate e impiccate . La matrice giacobina fu quella da cui derivò non il partito liberale , ma quello d ' Azione che i liberali hanno sempre aborrito . E veniamo , come dice lei , ai tempi d ' oggi . Lei dice che la Dc non è responsabile della politica scolastica attuale perché è stata condizionata dagli altri partiti . Ma in tal caso non è responsabile di nulla , neanche delle dissennate nazionalizzazioni coi fallimentari enti che ne sono derivati , neanche dello sfascio dei servizi pubblici , neanche dei casi Sindona e Rovelli , neanche dell ' equo canone ecc. Se lei crede di salvare la Dc dicendo che , in un trentennio di potere , essa ha dovuto sempre fare la politica degli altri , temo che si sbagli : di tutte le colpe che le si possono addebitare , questa è la più grave . No , caro Damato , diciamo la verità . I democristiani non hanno mai avuto una politica scolastica per il semplice motivo che non hanno mai avuto una politica culturale : essi stessi , o almeno i migliori fra loro , lo riconoscono . Ed è anche naturale perché mentre la Chiesa ha una grande , enorme cultura a carattere universale , la Dc non ne ha nessuna : i suoi sacri testi - a parte la Rerum Novarum che è ancora roba di Chiesa - si riducono a quelli di Toniolo , e non aggiungo altro . I suoi due « Grandi » moderni - Don Sturzo e De Gasperi - erano , sì , grandi , ma non come uomini di cultura . La cultura la Dc l ' ha lasciata in esclusiva ai marxisti . E lei , caro Damato , ringrazi Dio che alcuni desperados della cultura liberale , quelli che oggi fanno capo a questo giornale e fra i quali militano anche molti cattolici ( Pampaloni , Mathieu , Burgess ecc . ) abbiano puntato i piedi e resistito all ' ondata ; altrimenti oggi tutta la cultura italiana , compresa la vostra , non sarebbe che un sottoprodotto di Marx . Quanto alla scuola , i maligni dicono che i democristiani , i quali l ' hanno quasi ininterrottamente gestita per tre decenni , hanno volutamente lasciato andare in malora quella pubblica per favorire quella privata , per gran parte in mano alla Chiesa . Io rifiuto questa calunniosa ipotesi . Ma è un fatto che quella privata funziona , in genere , molto meglio di quella pubblica , e quindi non vedo i motivi del suo lamento . Lei dice : ma lo Stato ( Io Stato democristiano , noto io ) seguita a privilegiare la scuola pubblica , rendendola gratuita , mentre quella privata costa . Ma in tal caso cosa deve fare , lo Stato ? Se rende costosa anche quella pubblica , ne esclude i bisognosi , che è proprio ciò che uno Stato non deve fare , e che lei stesso non può volere . Per rendere gratuita quella privata , bisogna che se ne assuma gli oneri , e con gli oneri la responsabilità , il che equivale a renderla pubblica . Un ' ultima cosa . Lei protesta perché Alfieri attribuisce a un certo filone del terrorismo una matrice catto - comunista . Io posso dirle soltanto questo : un Curcio e un Toni Negri , dalle fila liberali non verranno mai fuori ; dalla scuola sociologica di Trento , voluta e sponsorizzata dai democristiani tipo Alberoni , sì .