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> autore_s:"Montanelli Indro"
Caro Giorgio ( Montanelli Indro , 1979 )
StampaQuotidiana ,
Caro Giorgio , ti rispondo pubblicamente perché le domande dei tuoi amici sono un esemplare condensato dello sciocchezzaio che certi falsi profeti hanno seminato nelle teste dei giovani . 1° ) Gli uomini non sono affatto tutti uguali , e basta guardarsi intorno per accorgersene : c ' è l ' alto e il basso , il diritto e lo storto , il biondo e il bruno , e anche l ' intelligente e il cretino . Io non ho idee molto chiare sul buon Dio , ma escludo in maniera assoluta che fosse socialista , perché di tanti miliardi di uomini che ha creato non ce n ' è uno uguale all ' altro , come il socialismo vorrebbe che fossero . Può darsi che un giorno , sostituendosi a Dio , la scienza riesca a creare questa uguaglianza . Quel giorno l ' umanità si ridurrà a un formicaio , e io sono contento di non fare in tempo a vederlo . 2° ) Chi ha detto che il capace opprime il proletario ? Già questa parola « proletario » dimostra quanto vecchie siano le idee e i concetti dei tuoi amici . Oggi il proletariato , come classe , non esiste più . Esistono degli « emarginati » che per qualche motivo non riescono a inserirsi nella società , e a cui naturalmente bisogna dare una mano . Ma quelli che si continua a chiamare proletari sono ormai come condizioni economiche dei « borghesi » ( un operaio specializzato guadagna più di un professore di scuole medie ) . E questo è avvenuto perché ci sono stati degli uomini che , più capaci degli altri , sono riusciti , grazie all ' inventiva tecnologica e all ' energia organizzativa , a mettere anche i meno capaci in condizione di vivere bene , o almeno molto meglio di come vivevano un secolo e anche solo trent ' anni fa . Cosa farebbero i cento e più mila dipendenti della Fiat se una settantina d ' anni fa un certo signor Agnelli , piccolo proprietario terriero , non avesse creato quell ' azienda ? Le condizioni in cui gli operai vi lavorano avranno i loro disagi . Ma sono infinitamente migliori di quelle in cui vivevano i loro padri zappaterra . Gramsci , il massimo teorico del comunismo italiano , diceva : « Sia Benedetto Agnelli » . 3° ) Non sempre il padrone , che molto spesso è un ex - operaio , mangia meglio dell ' operaio . Gli sforzi , anche di cinghia , fatti per accumulare il primo piccolo capitale che gli ha consentito di diventare padrone , gli hanno rovinato lo stomaco e le coronarie , il che gl ' impone strette diete . Ma ammettiamo pure che mangi meglio . E con ciò ? Che cosa gli avrebbe dato lo stimolo a emergere , a lavorare e a risparmiare più degli altri , se non anche il desiderio non dico di mangiare meglio , ma di stare meglio ? Di ' a questi poveri imbecillotti amici di sinistra che anch ' essi vogliono stare meglio . Solo che , invece che col lavoro , lo sforzo e il sacrificio , cercano di arrivarci con la demagogia , cioè sfruttando i malcontenti altrui e facendocisi sopra una « posizione » . 4° ) Le società libere non sono mai perfette . Quella italiana lo è meno di molte altre . Delle ingiustizie ci sono . Ci sono dei privilegi e dei parassitismi , che possiamo e dobbiamo ridurre senza tuttavia illuderci di poterli eliminare completamente . Però questa società imperfetta è l ' unica che , grazie alla libertà , sia perfettibile , o comunque migliorabile . Quella dei Paesi socialisti che hanno soppresso la libertà , che hanno legalizzato l ' ingiustizia facendo del potente un onnipotente e del cittadino un suddito senza neanche il diritto alla parola , non è perfettibile , e deve contentarsi di restare com ' è sotto le pistole spianate della polizia . 5° ) I tuoi amici imbecillotti fanno una grossa confusione tra uguaglianza e parità . L ' uguaglianza è impossibile perché la stessa natura la esclude . La si può imporre solo con la violenza , cioè tagliando le gambe a chi le ha più lunghe degli altri e livellando tutti sull ' altezza dei nani . L ' unica forma di giustizia realizzabile tra gli uomini è , oltre alla parità dei diritti che ormai è raggiunta da un pezzo ( anche se in pratica poi soffre parecchie eccezioni ) , quella che chiamerei del regolamento di corsa . Tutti i giovani , a qualsiasi ceto appartengano , debbono essere messi , al palo di partenza , nelle stesse condizioni : eppoi vinca il migliore . A questo dovrebbe provvedere la scuola . Purtroppo la scuola non vi provvede più perché gl ' imbecillotti hanno detto che , tutti gli uomini essendo uguali , hanno tutti diritto alla promozione . E così al figlio intelligente e volenteroso dell ' operaio è stato tolto il mezzo più valido per battere sul traguardo il figlio scemo e sfaticato del padrone . Bella giustizia !