StampaQuotidiana ,
Caro
Biro
,
la
mettiamo
nella
maniera
più
semplice
.
Non
so
che
cosa
lei
intenda
per
«
integrità
ideologica
»
.
Io
la
intendo
come
coerenza
coi
principi
della
propria
bandiera
politica
.
A
me
i
principi
del
comunismo
non
vanno
affatto
bene
,
e
credo
di
dimostrarlo
quotidianamente
con
questo
giornale
.
Berlinguer
li
professa
,
si
può
dire
,
da
sempre
.
Fra
questi
principi
c
'
è
-
ed
anzi
è
quello
fondamentale
-
la
lotta
al
capitalismo
in
tutte
le
sue
espressioni
?
Che
la
Fiat
sia
una
di
queste
espressioni
,
credo
che
non
Io
negherebbe
nemmeno
l
'
avvocato
Agnelli
.
Quindi
quando
Berlinguer
incita
gli
operai
di
quella
fabbrica
ad
occuparla
,
potrà
commettere
un
errore
tattico
(
ed
io
credo
che
l
'
abbia
commesso
,
o
che
l
'
abbiano
costretto
a
commetterlo
)
,
ma
non
certo
una
infrazione
alla
sua
«
integrità
ideologica
»
.
Il
capo
di
un
partito
rivoluzionario
cos
'
altro
deve
cercare
di
fare
,
se
non
la
rivoluzione
?
E
,
caso
mai
,
quando
dice
di
non
volerla
fare
,
che
lo
trovo
biasimevole
e
sospetto
.
Quanto
a
Moro
,
devo
confessare
un
errore
di
valutazione
:
non
politica
,
ma
umana
.
Politicamente
,
io
ho
sempre
combattuto
Moro
,
vivo
e
morto
:
lo
chiamai
,
a
cadavere
caldo
,
«
il
genio
del
male
»
.
Ma
ero
convinto
della
sua
«
integrità
morale
»
,
cioè
che
fosse
onesto
.
E
come
me
,
ne
erano
convinti
tutti
.
Ora
molte
rivelazioni
ce
ne
fanno
dubitare
.
Dico
«
dubitare
»
perché
certezze
ancora
non
ce
ne
sono
,
ma
c
'
è
tuttavia
quanto
basta
per
ritenere
che
,
anche
se
non
commise
porcherie
,
ne
tollerò
e
ne
coprì
.
Mi
dispiace
.
Mi
dispiace
non
perché
tutto
questo
mi
costringe
a
riconoscere
che
mi
ero
sbagliato
,
operazione
che
non
mi
costa
mai
nessuno
sforzo
;
ma
perché
mi
dimostra
che
anche
uomini
che
sembravano
al
di
sopra
di
ogni
sospetto
-
e
non
importa
se
amici
o
nemici
-
sono
nella
melma
.
Ne
goda
chi
vuole
;
io
,
no
.