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CRONACA NERA ( POLVERE , 1928 )
StampaPeriodica ,
Benissimo ha fatto Paolieri a mettere al posto le cose intorno al Salgari , su cui i soliti giornalisti - letterati stanno facendo un disgustoso can can , ridicolizzando quello che potrebbe essere una semplice riparazione , dal punto di vista strettamente economico , dall ' ingiustizie e angherie che il Salgari patì dagli editori . Dice opportunamente Paolieri sulla Nazione : « Il Salgari , non solo scriveva con la sciatteria degli scrittori a poche lire la dispensa , ma non poteva essere un vero e proprio educatore , come ad esempio l ' impareggiabile Giulio Verne , proprio a causa della sua completa mancanza di cognizioni scientifiche , oltre che di sintassi e di lingua . Il Salgari non era che un abile rimpolpettatore del Mayne - Reid , dei l ' Aymard , del Boussenard e , soprattutto , dell ' Assollant sulle cui orme marciò peggiorando il genere per l ' assoluto dilettantismo nel quale sempre rimase , non possedendo serii studii di scienza né avendo mai sconfinato oltre la propria provincia . » Aggiungeremo per conto nostro che Salgari ha diffuso nevrastenia e morboso romanticismo nelle file dei giovani lettori , li ha tenuto lontani dagli studi , dalla realtà e dell ' umanità . Siamo quindi sbalorditi di leggere sul Raduno che Salgari sarebbe un « martoriato educatore della nostra gioventù » e un precursore del fascismo ; e lo sbalordimento si muta in nausea e disgusto quando in quel giornale « degli artisti di tutte le arti » troviamo , buttata giù di straforo , una frase simile : « Io affermo che nel bilancio storico dell ' Italia , della nuova Italia , Emilio Salgari conta molto più che Giacomo Leopardi » . Se degli Italiani pensano e scrivono questa roba in pieno anno VI del Fascismo , noi ci domandiamo seriamente se valga la pena lottare e dedicare , come abbiamo dedicato , la nostra migliore giovinezza per la purificazione di questa nostra Italia , che vorremmo grande , nobile bella , gloriosa e forte , e che non sa ancora espellere violentemente da sé tanta marcia , tanta miseria , tanta carogneria . Inconsciamente , l ' autore di quella trista frase , ha posto un problema essenziale . Insomma , l ' Italia del Fascismo è nata da Salgari o da Leopardi ? Il problema esiste , dal momento che qualcuno l ' ha posto . Ma intanto , visto che il Raduno si è gloriosamente collocato fra le più evidenti manifestazioni di grossolanità , di volgarità e di ignoranza , domandiamo , alle corte : 1 . - Se roba simile è fascismo ; 2 . - Se il Raduno è giornale polemico o officioso ; 3 . - Se gli intellettuali e gli artisti sono obbligati ad essere solidali con un organo di tanta imbecillità e confusione , degnamente battezzato con una parola che in Italiano non esiste .