StampaQuotidiana ,
In
realtà
,
i
cosiddetti
"
guai
giudiziari
"
di
Silvio
Berlusconi
non
appartengono
tutti
al
medesimo
ceppo
(
da
intendersi
come
blocco
...
)
.
Berlusconi
infatti
,
ha
molteplici
e
differenti
fronti
aperti
con
la
giustizia
-
più
qualcuno
appena
chiuso
con
pesanti
condanne
-
che
in
qualche
modo
rappresentano
,
dal
punto
di
vista
del
codice
penale
,
la
sua
intera
carriera
di
imprenditore
.
Andiamo
a
ritroso
.
RICICLAGGIO
SOLDI
DELLA
MAFIA
Attualmente
Silvio
Berlusconi
è
sotto
inchiesta
da
parte
della
Procura
della
Repubblica
di
Palermo
-
magistrato
delegato
alle
indagini
il
sostituto
procuratore
Domenico
Gozzo
-
per
l
'
ipotesi
di
reato
di
riciclaggio
di
capitali
provenienti
dalla
mafia
siciliana
,
la
meglio
nota
Cosa
Nostra
.
Questa
indagine
nasce
,
per
così
dire
,
come
"
costola
"
del
processo
in
corso
sempre
a
Palermo
contro
Marcello
Dell
'
Utri
,
a
sua
volta
accusato
di
connivenza
con
questa
organizzazione
criminale
(
vedi
articolo
in
pagina
).Stando
alle
scarne
informazioni
raccolte
in
ambienti
giudiziari
palermitani
,
a
dare
impulso
a
quest
'
azione
della
magistratura
contro
il
Cavaliere
è
stato
un
testimone
,
Filippo
Alberto
Rapisarda
,
potente
finanziere
siciliano
operante
a
Milano
dai
primi
anni
Settanta
.
Rapisarda
-
hanno
riferito
alcuni
giornali
fra
luglio
e
agosto
-
avrebbe
reso
a
più
riprese
testimonianze
il
cui
contenuto
sarebbe
di
estrema
gravità
.
Avrebbe
riferito
di
miliardi
ottenuti
da
Berlusconi
dalla
"
famiglia
"
(
in
senso
mafioso
)
dei
Salvo
,
boss
di
Salemi
.
Nino
e
Ignazio
Salvo
,
oggi
entrambi
deceduti
,
entrarono
nel
mirino
di
Giovanni
Falcone
già
a
metà
degli
anni
Ottanta
,
tanto
che
vennero
rinviati
a
giudizio
nel
primo
maxi
processo
alla
mafia
istruito
proprio
da
Falcone
.
Nino
non
fece
a
tempo
a
vedere
la
fine
del
dibattimento
,
morì
di
cancro
in
un
ospedale
di
Bellinzona
,
in
Svizzera
,
la
notte
del
18
gennaio
1986
.
Ignazio
verrà
ucciso
in
un
agguato
teso
da
Leoluca
Bagarella
e
altri
sicari
,
tra
i
quali
-
pensate
-
anche
Gaetano
Sangiorgi
,
marito
di
sua
nipote
,
Angela
Salvo
,
la
sera
del
17
settembre
1992.Ebbene
,
stando
alle
dichiarazioni
di
Rapisarda
,
sentito
-
ripeto
-
in
qualità
di
testimone
dalla
Procura
palermitana
,
il
Cavalier
Berlusconi
avrebbe
ottenuto
dai
cugini
Salvo
tramite
i
"
buoni
uffici
"
di
Marcello
Dell
'
Utri
un
ingentissimo
capitale.Il
"
prestito
"
,
sempre
che
si
possa
chiamare
così
,
sarebbe
stato
erogato
a
cavallo
tra
il
1977
e
il
1978
,
la
somma
era
di
5
miliardi
(
25
miliardi
e
353
milioni
di
oggi
-
fonte
Istat
)
.
Vero
,
falso
?
I
magistrati
,
coadiuvati
dalla
Direzione
Investigativa
Antimafia
e
da
esperti
della
Guardia
di
Finanza
,
stanno
verificando
.
Sempre
quest
'
estate
,
la
Procura
di
Palermo
ha
sequestrato
i
libri
societari
delle
22
Holding
(
Dalla
Holding
Italiana
Prima
alla
Ventiduesima
)
che
detengono
il
capitale
della
Fininvest
.
Anche
in
questo
caso
,
sono
in
corso
accertamenti
.
Soprattutto
,
si
cerca
di
capire
la
ragione
per
la
quale
Silvio
Berlusconi
per
una
larga
parte
degli
anni
Settanta
e
Ottanta
fece
amministrare
in
maniera
fiduciaria
forti
quote
di
queste
società
-
cassaforte
alla
finanziaria
Par.Ma.Fid
di
Milano
,
società
che
contemporaneamente
amministrava
parte
dei
beni
di
pericolosi
gangster
e
finanzieri
di
mafia
operanti
all
'
ombra
della
Madonnina
.
Come
vedete
,
al
di
là
delle
parole
di
molti
"
pentiti
"
,
non
ultimo
Francesco
Di
Carlo
,
che
ha
"
narrato
"
di
incontri
diretti
avvenuti
a
Milano
fra
Silvio
Berlusconi
,
Stefano
Bontate
e
Mimmo
Teresi
,
-
questi
ultimi
due
all
'
epoca
dei
fatti
(
metà
-
fine
anni
Settanta
)
ai
vertici
dell
'
organizzazione
mafiosa
-
c
'
è
ben
altro
su
cui
i
magistrati
vogliono
fare
chiarezza
.
E
per
la
verità
,
anche
noi
.
CORRUZIONE
DI
MAGISTRATI
ROMANI
Naturalmente
non
sono
solo
questi
-
come
si
diceva
-
i
"
guai
giudiziari
"
del
Cavaliere
di
Arcore
.
Ricordate
il
clamoroso
caso
Previti
,
Squillante
,
Pacifico
,
Acampora
?
Ebbene
,
a
Milano
i
magistrati
sospettano
fortemente
-
anzi
,
hanno
carte
bancarie
in
tal
senso
-
che
le
ingentissime
somme
"
girate
"
da
Cesare
Previti
ad
"
amici
"
magistrati
romani
(
leggermente
corrotti
...
)
in
realtà
provenissero
non
dai
"
risparmi
"
dell
'
avvocato
della
Fininvest
,
bensì
dalle
tasche
di
Berlusconi
tramite
la
vasta
ragnatela
societaria
estera
nelle
sue
mani
.
Anche
in
questo
caso
specifico
,
la
posta
è
altissima
.
Se
venisse
dimostrato
processualmente
il
ruolo
di
"
mandante
"
di
Berlusconi
nei
confronti
di
Previti
,
l
'
impero
finanziario
del
Cavaliere
crollerebbe
di
schianto
.
In
ballo
c
'
è
-
niente
di
meno
che
-
la
Mondadori
,
rimasta
per
un
lungo
periodo
al
centro
di
una
ferocissima
battaglia
legale
fra
De
Benedetti
e
il
Signore
della
Fininvest.Se
Previti
agì
per
corrompere
-
riuscendoci
-
i
magistrati
capitolini
che
alla
fine
in
effetti
diedero
"
ragione
"
al
Cavaliere
,
e
per
farlo
usò
proprio
i
soldi
del
Cavaliere
,
sarebbe
un
disastro
immane
per
Silvio
.
Dal
punto
di
vista
economico
,
si
innescherebbe
una
causa
per
danni
che
in
pratica
lo
porterebbe
diritto
alla
rovina
,
dal
punto
di
vista
dell
'
immagine
neanche
a
parlarne
,
sotto
il
profilo
strettamente
giudiziario
poi
,
nel
caso
venisse
condannato
,
il
reato
di
corruzione
di
magistrati
ha
una
rilevanza
assai
pesante
,
quanto
ad
anni
di
carcere
.
VIOLAZIONE
LEGGI
ANTITRUST
IN
SPAGNA
Se
questi
due
eventi
giudiziari
già
bastano
per
capire
quale
"
futuro
"
potrebbe
aspettare
Berlusconi
in
Italia
,
c
'
è
da
aggiungere
che
perfino
in
Spagna
i
giudici
vogliono
vederci
molto
chiaro
sulla
gestione
patrimoniale
della
televisione
impiantata
in
quella
nazione
dal
signor
Fininvest
.
L
'
ipotesi
al
vaglio
dei
giudici
spagnoli
circa
le
"
azioni
"
di
Berlusconi
è
di
aver
bellamente
violato
le
leggi
sia
sull
'
antitrust
,
sia
per
ciò
che
attiene
più
semplicemente
alla
tassazione
.
Tra
l
'
altro
,
Berlusconi
deve
prestare
la
massima
attenzione
a
quello
che
fa
,
rispetto
la
magistratura
iberica
.
Là
,
l
'
immunità
parlamentare
italiana
non
vale
,
sia
ben
chiaro
.
In
ogni
caso
,
questi
sono
solo
i
primi
nodi
che
stanno
venendo
al
pettine
.
CAPITOLO
BANCA
RASINI
Quando
qualcuno
si
prenderà
la
briga
di
"
aprire
"
il
capitolo
Banca
Rasini
,
magari
sequestrandone
l
'
archivio
tutt
'
oggi
esistente
,
magari
interrogando
alcuni
dei
suoi
ex
funzionari
tutt
'
oggi
in
pensione
(
non
al
cimitero
)
,
e
magari
anche
ponendo
qualche
domanda
a
qualcuno
degli
ex
correntisti
tutt
'
oggi
facilmente
rintracciabili
,
si
scriverebbero
pagine
davvero
inedite
della
storia
di
Silvio
Berlusconi
e
famiglia
.
Certi
comportamenti
,
certa
spregiudicatezza
,
certe
amicizie
non
si
inventano
dalla
sera
alla
mattina
.
Bisogna
avere
dei
maestri
,
e
il
giovane
Silvio
di
allora
ne
ebbe
più
d
'
uno
,
nella
banca
dove
lavorò
suo
padre
per
vent
'
anni
.
E
LUI
?
A
tutto
ciò
,
comunque
,
Berlusconi
risponde
in
maniera
scomposta
.
A
chi
gli
domanda
pubblicamente
spiegazioni
-
ad
esempio
il
sottoscritto
-
,
oppone
l
'
ira
dei
suoi
fedelissimi
e
l
'
azione
dei
suoi
legali
.
A
chi
testimonia
presso
i
magistrati
,
vedi
Rapisarda
,
querele
amplificate
da
potenti
campagne
televisive
e
della
carta
stampata
(
tutti
mezzi
da
lui
controllati
)
e
infine
direttamente
ai
giudici
impressionanti
pressioni
concentriche
a
cui
portano
man
forte
"
legioni
"
di
deputati
e
senatori
di
Forza
Italia
in
Parlamento
.
Di
fronte
a
questo
esercito
formidabile
,
che
dire
?
Golia
sembrava
invincibile
.