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> autore_s:"Pintor Luigi"
Senza gloria ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
C ' è qualcosa che non quadra , in questa conclusione della guerra balcanica . Non è convincente , neppure per i vincitori , forse perché la pace che si annuncia è fragile e piena di incognite . La resa di Milosevi ? era attesa nei primi 15 giorni , invece è arrivata dopo una lunga resistenza . Il dittatore ci ha provato ma non ha retto e non ha rischiato l ' invasione . Che cosa ci ha guadagnato ? Un po ' di salsa russa e Onu sull ' occupazione americana e atlantica del Kosovo e la conservazione ( forse ) del potere personale . Molto poco , al prezzo della devastazione del paese . Gli angloamericani , cionondimeno , storcono la bocca . Hitlerovi ? come Saddamhitler ? Non era questo il loro scopo , era di azzerare la Serbia e di far tutto da soli , senza altre bandiere , con la Nato pienamente identificata con la comunità internazionale . E il ritorno dei profughi non sarà ora meno drammatico dell ' esodo , il protettorato del Kosovo somiglierà a un vulcano . Sembrano più contenti gli europei , con i quali si congratula vivamente Gianni Riotta , perché hanno fatto finalmente una guerra senza perderla e senza rimetterci niente e fingendo anche un protagonismo diplomatico che si venderanno elettoralmente . Ci hanno preso gusto e ora , dopo l ' Europa monetaria , parlano di una Europa militare con un proprio Solana e un proprio esercito che non entrerà , a differenza delle pensioni , nei parametri di Maastricht . Il principio dell ' ingerenza militare , aggettivata a seconda delle circostanze , prevale e cambia gli equilibri del mondo , identificando la forza con la ragione , col giusto il buono e il bello . È un principio che reintroduce la superguerra , al di fuori di ogni convenzione internazionale , come strumento regolatore dei rapporti tra forti e deboli . Si è visto che è un principio molto costoso e pericoloso , e questa guerra , con i suoi orrori , lo ha forse incrinato . Ma non lo ha sconfitto . La pace che abbiamo invocato per 70 giorni è benvenuta ma arriva senza allegria , insincera , minata al proprio interno , carica di premesse sbagliate , di false promesse , di volontà di dominio . A parte le sofferenze , l ' eredità forse peggiore di questa guerra è che la coscienza pubblica - con l ' eccezione di minoranze sensibili e ancora dotate di memoria - è rimasta inerte . Ragione di più per insistere . È una lotta , come si diceva una volta , di lunga durata . In compenso , l ' immagine dei vincitori è illividita e trista .