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QUARANTOTTI GAMBINI ( RUBINATO GIORGIO , 1933 )
StampaPeriodica ,
I residui di un dissidio , del resto non senza interesse , tra ispirazione e mezzo espressivo , che sussistono segnatamente nel primo racconto I tre crocefissi , non riescono a incrinare la compagine dell ' opera , dove conviene dire apertamente che la prosa assume una forza e un equilibrio di eccezione , un ritmo progressivo di necessarietà che travolge quei problemi di contenuto o di forma , suggeriti al lettore da un eventuale senso di vigilanza . Ma qui il racconto non è allo stadio di tentativo più o meno geniale , ha il sapore di una confessione ineluttabile in cui si svela un mondo già nettamente definito nell ' intimo , maturato per rivelarsi . L ' uomo che racconta ancorché assuma nei tre racconti diverse personalità , è in ogni parte col peso della sua presenza effettiva , è il documento umano che identifica e costituisce il sostrato dell ' opera . Il parlare in prima persona stabilisce un tono continuativo e fuso , una specie di soluzione di continuità fra i racconti che possono sembrare tre momenti di una stessa vita ; ma sarebbe ingenuo attribuire questa singolare amalgama al semplice artificio la quale effettivamente è dovuta alla forte e rassodata fisionomia di questo mondo poetico , che di necessità è al di sopra del limite formale del racconto e impronta il libro . Con questo non veniamo ad ammettere che l ' autore abbia conquistato di colpo una definitiva maturità : ciò probabilmente non soddisferebbe lo stesso Gambini , il quale è giovanissimo e non è esente ai comuni caratteri della precocità ; anzi lo sentiamo particolarmente vicino al nostro mondo di sentire anche per questo . Ma la sua straordinaria forza e naturalezza , quel sobrio e intenso parlar reale oggi non hanno riscontro se non forse in Moravia . Credo che ricorra risalire a Tozzi per ritrovare una fisionomia che si annunci così decisamente . Il dissidio , cui si accennava riguardo al primo racconto I tre crocefissi , tra un ambiente fantastico e romantico e personaggi quanto mai solidi , concreti è il risultato di una ingegnosa consapevolezza piuttosto che l ' indizio di fratture o incoerenze d ' ispirazione . Il protagonista abita una casa cupa e fantasiosa in una solitaria cittadina dell ' Istria ; è un solitario , ombroso : necessariamente gli aspetti della natura e delle cose circostanti sono in funzione di questo spirito eccezionale . Ne deriva una tetraggine diffusa , una cupa e sofisticata sensibilità per cui , non a torto , è stato fatto da un critico il nome di Poe . Il nostro , che ha uno spirito d ' osservazione quanto mai realistico e concreto , qui indulge in un disegno d ' ambiente di natura schiettamente romantica , dove l ' atmosfera è come una cassa armonica che ingrandisce e dilata le vibrazioni sentimentali del protagonista . Ne risulta una specie di trasfigurazione alluminata ; ma non appena vengono introdotti nel racconto gli altri personaggi si avverte un mutamento di registro , l ' atmosfera si definisce , si materializza in virtù di una stupenda forza di oggettivazione . Per bizzarri che siano i nuovi personaggi , essi sono colti con forti tratti realistici ; dove Poe avrebbe deformato a rigore del paradosso , il Gambini si fa sobrio , potente , con un dialogo quanto mai castigato ed essenziale . Qui si pronuncia il dissenso : il bizzarro rileggitore manterrà il suo carattere spietato e fantastico , ma il mondo circostante lo stringerà d ' attorno con la sua chiara logica fatta d ' umili e carnali interessi . La frattura che esiste tra lui e il mondo reale , sussiste in fondo anche nella compagine del racconto se pure attenuata . Sorpreso nel matrimonio e tradito dalla moglie , non reagisce , fuori com ' è del senso comune . La morte della moglie lo restituisce al mondo fantastico . Due situazioni convivono in questo racconto : una sentimentale , trasfigurata e romantica ; l ' altra crudamente reale e logica cioè umana . Il dissidio prospettato va di là dalle intenzioni stesse e compromette l ' unità dell ' ispirazione , ma il giuoco rimane quanto mai geniale e allettante . Nel secondo racconto Il fante di spade il protagonista è più abbandonato a sé stesso , più nel congegno del racconto che nella penna dell ' autore . L ' ambiente è una caserma di allievi ufficiali ; l ' inizio ha una certa ariosità e spigliatezza impressionistica , da ricordare assai Cechov ; è un inseguirsi d ' osservazioni brevi e frammentarie , ma quanto mai succose e tendenti al complessivo . Poi subentra una analisi fitta e scavata e il tema si restringe a un ' amicizia morbosa e ad una innaturale gelosia . L ' autore qui si vale apertamente degli schemi freudiani , ma la consapevolezza non raggela l ' ispirazione . Nulla è tolto d ' umano agli uomini , essi gli dettano dentro e il loro peso e le loro realtà restano intatte . E più ancora nel terzo racconto La casa del melagrano il tema dell ' incesto e dell ' odio del figlio per il padre potrebbe far pensare a un che d ' empirico e di programmatico imposto da un assunto d ' indole extra artistica . Effettivamente qualche sovrabbondanza analitica più che svilupparsi dalle contingenze appare proveniente da un certo astratto metodismo : ma la nostra osservazione è puramente marginale . L ' odio del reduce per il padre , così tragico e contingente , ha il suo reale significato nel piano delle passioni che sono venute insorgendo fatalmente . Il padre morendo confesserà al figlio che la ragazza è rispettivamente figlia e sorella . Il fratello quindi fuggirà dalla casa del melagrano verso dove egli può sentire ancora qualche speranza . Una vera catarsi si stabilisce così alla fine dell ' ultimo racconto e questo scioglimento riassume anche le situazioni prospettate nei due racconti precedenti che finiscono piuttosto tronchi che conclusi . Difficili sarebbero state le citazioni in un libro come questo in cui è vano cercare la bella pagina o il pezzo di bravura tutto essendo necessario , essenziale . Mi chiesi piuttosto perché un critico si augurasse che questi uomini cominciassero a sperare a guardare in alto . Noi dobbiamo sperare davanti ad essi ; ed a guardare in alto metaforicamente c ' è il pericolo di una nuova retorica . Guardino pure in alto ma per vedere il tempo che farà .