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> autore_s:"Rossanda Rossana"
Stragi ( Rossanda Rossana , 1995 )
StampaQuotidiana ,
Un silenzio di piombo ha accolto l ' inchiesta del giudice Salvini sulle stragi da piazza Fontana in avanti . Lo stesso per il verbale riservatissimo della riunione del governo dopo la strage di Bologna nell ' agosto del 1980 . Scrupolo di accertare questa o quella responsabilità penale ? Certo no , gli scrupoli non sono la specialità dei media e dei leaders . È scelta di tacere su quanto già si supponeva e ora è accertato , l ' ampiezza devastante delle responsabilità dei governi dagli anni sessanta a ieri . Dunque il più estremista dei volantini estremisti degli anni settanta restava al di sotto della verità . Pensarono tutti , pensammo tutti , che nei servizi segreti fossero infiltrati personaggi o lobbies o gruppi che agivano in un loro disegno , ma marginale rispetto alle scelte dell ' esecutivo , una carta matta imprudentemente usata e che finiva con il ricattare i governi , i quali prima tacevano poi periodicamente cercavano di liberarsene . Non era così . I servizi segreti operarono con l ' accordo dei governi e dell ' arma dei carabinieri nell ' uso della manovalanza che già avevano o trovavano nell ' area missina . Quando , negli anni sessanta , in fabbrica si dovettero dismettere le schedature e i movimenti della sinistra avanzarono impetuosamente e si modificarono gli equilibri centristi , i governi , costretti ad « aprirsi » , allargarono d ' accordo con la Nato i compiti delle strutture clandestine destinate a fare fronte non già a del tutto improbabili invasioni sovietiche ma a un mutamento di indirizzi , una vera « alternanza » in Italia . Furono così lasciati fare attentati e stragi , anzi suggeriti e garantiti di copertura , ventisei anni di tritolo e cadaveri , dal 1960 in poi . Per agitare una presunta instabilità e seminare il dubbio e la divisione sul movimento che potentemente avanzava , specie dopo il '68 e il '69 , accusandolo di portare il terrore dentro di sé . Di questa laida operazione i governi erano al corrente , conoscevano la mappa di chi operava e la copersero . Non copersero solo le stragi interne . Il presidente Cossiga ci invia uno stupefacente verbale dal quale si desume che il suo governo aveva motivo di sapere che l ' aereo dell ' Itavia precipitato a Ustica era stato colpito da un missile della Nato che voleva liberarsi del colonnello Gheddafi ma sbagliò obiettivo . È il5 agosto 1980 , a due giorni dalla strage alla stazione di Bologna , ne deduceva trattarsi di una vendetta dei libici . Chi legge il verbale - c ' erano Cossiga , Colombo , Bisaglia , Morlino , gli inevitabili Sisde e Sismi e capi della polizia , ma anche Formica , Andreatta e Giorgio La Malfa - non ne trae alcuna certezza che siano stati i libici , ma che questi signori considerarono l ' ipotesi sufficientemente valida da dover essere nascosta , dati gli interessi libici in Italia oltre che la figura della Nato . E che decisero di discorrerne con i servizi segreti della Libia e di tacerne con gli inquirenti italiani , che per quindici anni si sono dibattuti tra falsi di ogni genere , finendo con l ' inseguire quei Nar che c ' era ragione di ritenere non entrassero nella strage di Bologna affatto . Intanto i presidenti della repubblica ricevevano periodicamente le famiglie assicurando che si sarebbe fatta giustizia . E fino a quando dura questa sanguinosa commedia ? Ancora nel 1992 il governo mente alla camera sulla struttura Gladio , che deve ammettere ma di cui consegna soltanto l ' involucro esterno , 622 nomi di poco conto destinati a nascondere la vera struttura di fiducia , quei « Nuclei di difesa dello Stato » che , per quanto ne sappiamo , scorrazzano anche ora . Non si liquida in un giorno un piccolo esercito protetto dai carabinieri e quei servizi che , infatti , sembra difficile processare anche se colti con le mani nel sacco . I ricatti si sprecano . Dunque non singoli personaggi deviati ma i regolari servizi dello Stato hanno utilizzato esplosivi , sparatorie e missili , con l ' accordo dei governi e della Nato , hanno schedato il mezzo milione di italiani ( e le schede ci sono ancora ) e hanno allenato supercentrali operative , reclutando i tipi più fidati nel Movimento sociale italiano . Dove ogni tanto uno come Vinciguerra si innervosiva di essere usato dai corpi della Repubblica invece che per la rivoluzione fascista , come gli assicurava Rauti che gestiva in buona armonia con Giorgio Almirante , mentore di Gianfranco Fini , le due facce del partito . Il tutto nel quadro di intese interne e internazionali del tutto illegali , del tutto incostituzionali e del tutto accettate . Perché , ebbe a dire Francesco Cossiga , che c ' era di strano ? Noi , l ' Occidente democratico governavamo in Italia un paese di frontiera che doveva tenersi pronto all ' invasione delle armate russe e iugoslave , come è noto impazienti di occupare l ' Europa , mentre voi avevate il partito e le masse pronti a consegnare il paese a Breznev . Noi ci servimmo dei nostri servizi e delle nostre bombe , voi avevate le Brigate rosse e i loro revolver . C ' era una guerra , ora non c ' è più per decesso dell ' Urss e possiamo chiudere la partita . Quelli di noi che gettarono un urlo si sentirono dire anche da Norberto Bobbio che erano gli incerti della situazione geopolitica : ovvio che fossimo in libertà vigilata dal 1945 al 1989 . Sennonché nessun esercito sovietico si preparava a dilagare in Europa , dove Mosca aveva rinunciato anche all ' idea di rivoluzione dopo gli anni venti . Tanto meno dopo Yalta . E infatti la Nato operava in tutta l ' Europa occidentale , ma nessun altro paese ha chiesto o subìto condizioni simili . La Stay behind più « Gladio » è un esempio della creatività italiana , armata dai governi centristi quando temettero che quella grossa socialdemocrazia , popolare e moderatamente avanzata che era il Pci , si conquistasse quell ' alternanza della cui mancanza si dolgono gli stessi che tacciono sui mezzi con cui fu impedita . La storia d ' Italia prende davvero , alla luce dei fatti , una strana fisionomia . Guardo i nomi dei presidenti della Repubblica negli annidi fuoco , Pertini e Cossiga , uomini diametralmente opposti , mi chiedo come venne eletto l ' uno , che cosa sapeva , come venne usato , e come venne eletto l ' altro , quello che sapeva tutto degli apparati e sa dove cercare i documenti quando gli viene in mente di illuminare gli storici . E che cosa sa Scalfaro , del passato e del presente ? Quali dilemmi i migliori di loro hanno avuto ma tengono per sé ? Guardo i nomi dei presidenti del Consiglio , e mi fa impressione che Andreotti sia perseguito per un improbabile bacio a Riina e non per aver inviato a « sfoltire » di nomi i dossiers delle stragi nel 1974 . Penso alla lista dei ministri della Difesa e agli armadi di quelli degli Interni , cui i servizi facevano pervenire rapporti più che espliciti . Penso ai capi della polizia , fedeli servitori dello Stato , come quello che vidi mentire tranquillo sotto giuramento al processo 7 aprile . In nome dell ' anticomunismo in Italia fu ovvio , implicito , consentito fare di tutto , compreso l ' ammazzamento di cittadini che si trovavano per caso in una banca , in una piazza , in un treno o una stazione . In tema di atlantismo , il nostro è un record . Penso anche all ' opposizione , che esce da questo quadro beffata e sciocca . Nel 1964 , quando si preparava il colpo del generale De Lorenzo nel silenzio - assenso del presidente Segni , Pietro Nenni sentì fragore di sciabole e fece marcia indietro invece che chiamare i carabinieri - forse dubitando che sarebbero volati in suo soccorso . Negli anni settanta , preso atto del Cile , Enrico Berlinguer fece sapere allo Stato nel quale desiderava entrare che non avrebbe cercato di modificare nessuno degli equilibri militari , né interni né internazionali . E infatti . Quale fastidio diede ai servizi il Pci ? Nel 1969 cadde col naso in avanti nella tesi della pista rossa , non vide altro che un pericolo a sinistra , ottenendo in tutto e per tutto una coda di paglia grande come una casa per essersi appiattito a quell ' impresentabile stato . Che ne dice oggi Ugo Pecchioli , da una vita nel comitato parlamentare che doveva controllare i servizi ? Di lui devono aver riso molto un bel mucchio di mascalzoni . Per quindici anni comunisti e progressisti hanno chiuso gli occhi su coloro che li stavano facendo fuori , per inseguire l ' eversione di sinistra che la loro debolezza aveva provocato , e ora apriva la propria sanguinosa , perdente guerra privata con gli apparati della polizia e dell ' esercito . Rivedo gli editoriali di « l ' Unità » , e di Valiani e di Scalf ari , che accusavano le Brigate rosse di mettere a repentaglio le istituzioni repubblicane . Intendevano dire che eravamo già così occupati da colonnelli e armigeri fascisti che non bisognava eccitarli oltre ? Che su tutto questo , oggi squadernato , Gianfranco Fini taccia , si capisce : la sua svolta è avvenuta sotto il ritratto di Almirante . E si capisce che dunque ne taccia il Polo . Che tacciano i popolari è meno chiaro : l ' esame di coscienza della Dc , i Bianco , i Martinazzoli e Rosy Bindi lo devono fare . Ma perché la sinistra tace ? Perché dovremmo tacere noi ? Sento persone piene di saggezza ammonirmi : lasciamo perdere , non ci si attarda sulla malattia quando si è guariti , la vita deve continuare ; e che puoi dire ai giovani ? Che i governi della Repubblica avevano qualche intesa con la mafia , e poi hanno anche rubato , e infine che sono stati un po ' assassini ? Meglio guardare avanti . No . Non si guarda avanti se non si vede chiaro ieri , se non si sa dove il marcio è arrivato , se si assolvono uomini , mezzi e fini , se si racconta che di fascisti non ce n ' è stati più dal 1945 e che se avessimo avuto meno comunisti saremmo da un pezzo una splendida democrazia . I miei amici giovanissimi mi guardano e sussurrano : avete lasciato un cumulo di macerie , non seccare con la politica , preferiamo un ' esistenza senza le sue ambizioni ma senza i suoi orrori . Debbo dirgli che in fondo , sì , siamo in un sistema trasparente , il conflitto non è poi grande e avviene ad armi pari , sotto i fari d ' una stampa coraggiosa e veritiera ? Non è vero . Non sono uguali le responsabilità , le colpe , i fini e i mezzi . Ci hanno scassato a colpi di bombe , fucilate , complotti e bugie . Quelli che vengono dopo di noi costruiranno mattone per mattone il proprio destino , ma noi dobbiamo loro la verità .