StampaPeriodica ,
Certo
misticismo
dell
'
azione
,
che
imperversa
nella
filosofia
e
nella
prassi
d
'
oltralpe
e
d
'
oltreoceano
,
nasce
,
come
quello
di
cui
si
è
fatto
cenno
,
da
un
dispregio
di
ogni
coerenza
razionale
e
di
ogni
disciplina
ideale
.
Radicato
anch
'
esso
nei
fondi
ancestrali
dell
'
inconscio
e
nutrito
d
'
impulsi
istintivi
,
pretende
sollecitare
la
vita
ad
affermazioni
energiche
e
costruttive
,
riducendo
il
pensiero
ad
un
'
accessoria
funzione
di
controllo
per
la
riuscita
dell
'
impresa
:
impresa
il
cui
successo
non
viene
calcolato
in
base
ad
una
direttiva
morale
o
ideale
,
ma
commisurato
sull
'
utilità
ch
'
essa
arreca
.
Anche
questo
misticismo
come
l
'
altro
congeniale
del
passato
legittima
l
'
arbitrio
individuale
e
nasconde
sotto
la
dignità
del
nome
la
sostanza
vera
d
'
una
democrazia
nutrita
di
edonismo
e
di
utilitarismo
.
Contro
di
esso
bisogna
salvare
lo
stile
di
un
misticismo
a
noi
affidato
dalla
tradizione
italica
.
Non
è
impossibile
rintracciare
la
coerenza
di
questo
stile
attraverso
le
inevitabili
influenze
ed
intrusioni
che
intaccano
un
organismo
secolare
.
Ma
,
discorrendo
di
vetta
in
vetta
e
congiungendo
con
sguardo
sintetico
i
vertici
della
nostra
spiritualità
,
si
coglie
una
costante
storica
,
la
persistenza
d
'
un
carattere
inconfondibile
per
cui
il
nostro
misticismo
,
più
che
da
un
dispettoso
rifiuto
della
razionalità
,
nasce
da
una
riforma
del
concetto
stesso
di
ragione
.
La
razionalità
,
non
estrinseca
nell
'
atto
e
quindi
alla
passione
umana
,
vi
appare
invece
la
coerenza
dell
'
atto
umano
,
integro
di
veggenza
,
di
volizione
e
di
passione
:
secondo
la
parola
del
DUCE
del
Fascismo
,
"
atto
di
vita
,
"
nel
quale
la
vita
si
gode
,
si
possiede
e
,
nello
stesso
tempo
,
si
disciplina
,
salvandosi
dall
'
arbitrio
e
dalla
dispersione
.
L
'
affetto
,
tutto
compreso
nella
pienezza
dell
'
atto
,
non
ha
bisogno
di
sfrenarsi
capricciosamente
fuori
di
esso
,
ma
vi
si
nutre
e
si
soddisfa
.
Da
questo
punto
di
vista
se
il
vigore
del
pensiero
resta
intrinseco
al
nostro
misticismo
,
come
suo
nerbo
è
possibile
parlare
di
antirazionalismo
e
di
un
antintellettualismo
della
nostra
tradizione
,
in
quanto
si
pensa
alla
diffida
data
costantemente
alla
ragione
che
gira
su
se
stessa
,
battendo
il
vuoto
delle
astrazioni
,
invece
di
macinare
il
buon
grano
dell
'
esperienza
;
e
all
'
intelletto
quale
capacità
specchiale
di
riflettere
la
realtà
nell
'
inerzia
e
nell
'
apatia
dello
spirito
.