StampaQuotidiana ,
Il
voto
dei
Comuni
ha
superato
tutte
le
previsioni
.
Centododici
suffragi
di
maggioranza
,
in
favore
dell
'
ingresso
di
Londra
nel
Mec
,
rappresentano
il
miglior
premio
alla
tenacia
di
Heath
e
dei
conservatori
nel
propugnare
la
causa
dell
'
integrazione
continentale
contro
tutte
le
difficoltà
e
contro
tutte
le
resistenze
che
a
un
certo
momento
avevano
autorizzato
pessimismo
e
sfiducia
,
al
di
qua
e
al
di
là
della
Manica
.
Nessun
ultimatum
è
servito
,
nessuna
intimidazione
è
riuscita
allo
scopo
.
L
'
ala
dissidente
ed
europeista
del
partito
laborista
,
l
'
ala
che
non
aveva
voluto
condividere
il
clamoroso
voltafaccia
di
Wilson
e
smentire
le
tradizionali
professioni
di
fede
del
partito
,
si
è
sottratta
al
giogo
della
«
frusta
»
parlamentare
,
non
ha
obbedito
alla
disciplina
di
gruppo
,
si
è
associata
al
«
sì
»
dei
conservatori
per
l
'
Europa
unita
,
suggellato
dal
risultato
a
sorpresa
della
votazione
ai
Lords
e
ai
Comuni
-
l
'
apertura
di
una
nuova
grande
pagina
nella
storia
inglese
ed
europea
.
Heath
aveva
giocato
grosso
.
Concedendo
la
libertà
di
voto
al
suo
gruppo
parlamentare
,
che
alberga
una
corrente
tenacemente
ed
irriducibilmente
antieuropeista
in
omaggio
alle
pregiudiziali
imperiali
di
un
mondo
scomparso
,
aveva
praticamente
liquidato
in
partenza
il
già
esiguo
e
fragile
margine
di
maggioranza
su
cui
si
regge
il
suo
governo
tanto
contrastato
.
Senonché
i
rischi
in
campo
conservatore
erano
largamente
bilanciati
dai
vantaggi
sul
fronte
avversario
.
Le
diserzioni
conservatrici
,
ridottesi
poi
di
numero
e
di
significato
,
sarebbero
state
compensate
dalle
adesioni
dei
laboristi
eterodossi
,
il
gruppo
di
Roy
Jenkins
.
Non
solo
:
ma
di
fronte
ad
un
'
opinione
pubblica
perplessa
e
turbata
,
qual
è
nella
grande
maggioranza
l
'
opinione
inglese
sul
tema
dell
'
Europa
(
basti
leggere
le
lettere
del
pubblico
al
«
Times
»
)
,
il
governo
conservatore
aveva
dissipato
l
'
impressione
di
una
qualunque
ghigliottina
,
di
una
qualunque
forzatura
procedurale
o
regolamentare
.
L
'
ingresso
dell
'
Inghilterra
nel
Mec
,
dopo
tanti
anni
di
contraddittori
«
zig
zag
»
,
dopo
tutti
i
ritardi
imposti
dall
'
altera
e
orgogliosa
volontà
del
generale
De
Gaulle
,
dopo
le
incomprensioni
e
le
esitazioni
degli
stessi
governi
succedutisi
alla
guida
dell
'
Inghilterra
post
-
churchilliana
,
era
un
avvenimento
troppo
decisivo
,
troppo
-
diciamolo
pure
con
un
termine
abbondantemente
logorato
-
«
storico
»
perché
la
volontà
del
Parlamento
,
massima
fonte
di
sovranità
e
di
legittimità
della
Gran
Bretagna
,
non
dovesse
esprimersi
in
tutta
la
sua
libertà
,
senza
condizionamenti
o
impacci
di
alcun
genere
.
È
l
'
obiettivo
raggiunto
dal
governo
Heath
col
voto
di
questa
notte
:
un
voto
che
conforta
la
fatica
di
tutti
gli
europeisti
,
in
un
'
ora
grigia
e
malinconica
per
l
'
Europa
,
oggetto
di
una
storia
che
troppo
spesso
la
trascende
.
Il
positivo
epilogo
di
questo
28
ottobre
era
stato
preceduto
da
un
dibattito
ampio
e
completo
,
il
più
lungo
nella
storia
parlamentare
di
questo
dopoguerra
britannico
:
vi
si
erano
riflesse
tutte
le
posizioni
dell
'
arco
politico
inglese
,
le
adesioni
entusiaste
e
incondizionate
,
i
«
sì
»
perplessi
e
svogliati
,
le
considerazioni
di
opportunità
contingente
,
le
preoccupazioni
dei
settori
economici
inevitabilmente
danneggiati
dall
'
integrazione
continentale
,
le
opposizioni
furibonde
e
irriducibili
legate
all
'
estrema
destra
-
ultimo
residuo
dell
'
isolazionismo
imperiale
-
e
ad
una
larga
parte
della
sinistra
anche
non
estrema
-
specchio
dei
privilegi
corporativi
di
una
classe
operaia
sempre
poco
sensibile
alle
voci
del
continente
.
Sullo
sfondo
,
il
dramma
del
partito
laborista
:
il
grande
e
decisivo
contrasto
fra
la
concezione
«
politica
»
del
Labour
-
Party
e
quella
sindacale
.
La
prima
disposta
a
tollerare
la
«
disobbedienza
»
dell
'
alaJenkins
,
solo
con
formali
e
nominali
sanzioni
;
la
seconda
decisa
a
battersi
con
tutte
le
armi
della
rappresaglia
e
della
ritorsione
-
fino
alla
minaccia
della
non
-
rielezione
nei
collegi
di
periferia
-
per
i
parlamentari
laboristi
sottrattisi
alla
disciplina
di
partito
e
salvatori
,
con
l
'
idea
d
'
Europa
,
dello
stesso
governo
Heath
.
Wilson
nella
posizione
di
un
«
mediatore
»
non
più
autorevole
come
una
volta
,
in
quella
che
è
stata
chiamata
la
linea
dell
'
acrobata
:
fermo
nel
«
no
»
all
'
Europa
,
alle
condizioni
ottenute
da
Heath
,
ma
deciso
ad
evitare
la
totale
prevalenza
dell
'
ala
sindacale
,
la
stessa
che
poi
sarebbe
destinata
a
liquidarne
per
sempre
la
contrastata
e
non
più
indiscussa
leadership
.
Voti
plebiscitari
contro
l
'
Europa
unita
,
sia
del
congresso
dei
sindacati
sia
,
e
sia
pure
in
misura
minore
,
del
congresso
del
partito
:
voti
che
avrebbero
schiacciato
-
ma
l
'
Inghilterra
non
è
l
'
Inghilterra
per
niente
-
qualunque
Parlamento
del
continente
,
dove
la
macchina
partitocratica
avrebbe
dissolto
ogni
obiezione
di
coscienza
e
sommerso
ogni
fedeltà
o
coerenza
ideologiche
.
Nel
complesso
,
un
grande
giorno
per
l
'
Europa
,
una
speranza
riaccesa
soprattutto
per
le
giovani
generazioni
.
Non
il
traguardo
,
ancora
.
Wilson
,
tollerante
davanti
all
'
opposizione
parlamentare
,
sarà
durissimo
nella
lotta
contro
le
procedure
di
applicazione
dei
trattati
di
Roma
,
tallonerà
Heath
passo
per
passo
,
coglierà
qualunque
occasione
per
abbattere
il
non
solido
governo
conservatore
e
riproporre
al
suo
partito
la
scelta
anti
o
non
-
europea
,
magari
ab
imis
.
Necessità
,
per
tutti
i
partners
continentali
,
di
tener
conto
della
particolarissima
situazione
inglese
,
di
evitare
ogni
mossa
sbagliata
che
possa
riaccendere
le
resistenze
o
inasprire
le
intransigenze
tutt
'
altro
che
domate
(
la
maggioranza
del
paese
è
ancora
contro
l
'
Europa
,
nonostante
i
miglioramenti
registrati
dalle
ultime
indagini
demoscopiche
)
.
È
quindi
richiamo
a
tutti
i
soci
del
Mercato
comune
ad
una
linea
di
severità
e
di
responsabilità
,
soprattutto
economica
.
L
'
Inghilterra
è
il
paese
che
ha
insegnato
al
continente
la
via
dell
'
austerity
.
Ci
sarà
qualcuno
capace
di
richiamarsi
a
quel
modello
di
fronte
alle
suggestioni
«
peroniste
»
che
continuano
a
fermentare
in
Italia
?
È
proprio
il
caso
di
augurarsi
anche
per
noi
una
«
Manica
più
stretta
»
.