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> autore_s:"Tornabuoni Lietta"
Nuovo Cinema Supermarket ( Tornabuoni Lietta , 1994 )
StampaQuotidiana ,
Cinquantaduesima Mostra di Venezia , nell ' anno in cui il cinema compie un secolo : anniversario celebrato con una quantità di Leoni d ' oro alla carriera esagerata come uno spettacolo di fuochi d ' artificio , con scarsi film storici tra cui quel Voyage au Congo che nel 1927 segnò l ' impegno sociale di André Gide , la sua evasione da Parigi , la sua amicizia ardente con Marc Allegret . Polemiche , al solito : da sempre sono il divertimento , la vitalità , il dibattito culturale e la cocaina del festival . Piccole opere prime , kolossal americani d ' azione , pochi Maestri , numerosi debuttanti . Il programma della Mostra somiglia a quello d ' ogni altra manifestazione cinematografica internazionale ; i modi , le strutture e i mezzi con cui il festival viene realizzato dal direttore Gillo Pontecorvo e dai suoi collaboratori sono i più indigenti e artigianali al mondo , i più ispirati all ' arte italiana di arrangiarsi . Ma se tradizionalmente la Mostra di Venezia inaugura in Italia la nuova stagione del cinema , trova quest ' anno un paesaggio diverso . Gli spettatori seguitano a crescere di numero , i film vanno diventando sempre più un prodotto abituale , un arredo domestico . Seguendo l ' esempio del quotidiano « l ' Unità » , che settimanalmente ha unito al giornale cassette di film italiani , da questo autunno offrono videocassette ai propri lettori pure « L ' Espresso » , « Panorama » , « la Repubblica » : contemporaneamente i prezzi delle cassette non legate ai giornali diminuiscono e i consumi si allargano , la conoscenza del cinema del passato remoto o recente si moltiplica come in uno sterminato cineclub di massa , la familiarità con una narrazione per immagini non televisiva si estende . È un possibile rischio per i cinematografi , un ' ulteriore ferita al cinema visto su quel grande schermo che è la sua destinazione naturale e migliore , un vantaggio ? Assai dolcemente , piano piano , con molte buone volontà , si scivola all ' indietro ? « S ' è alzato un vento negativo contro la Mostra » , dice il direttore Pontecorvo . Aggiunge : « Il cinema mondiale è malato , giunto al secondo secolo soffre di declino creativo , per curarlo e aiutarlo a sopravvivere i festival debbono cambiare , venir svecchiati e rivoluzionati radicalmente » . Intanto la Mostra taglia all ' ultimo minuto di due milioni a testa i compensi dei suoi collaboratori , e si trova mutilata della Settimana della Critica organizzata dal sindacato dei critici cinematografici : durata per undici anni con intenti alternativi , segnata nell ' ultimo biennio da una ferma opposizione alla Mostra , la rassegna risulta d ' improvviso svanita , evaporata , polverizzata , s ' è dissolta senza una parola di spiegazione e forse senza troppi rimpianti . Intanto , le istituzioni veneziane o nazionali paiono rispetto al festival remotissime , disattente , noncuranti : in fondo il cinema politicamente non interessa , in Italia mette insieme cento milioni di spettatori in un anno , quanti tutte le tv possono raccoglierne in una settimana o anche meno ; in fondo la Mostra è una faccenda da neppure dieci miliardi , troppo poco per suscitare forti appetiti o procurare vero potere ; in fondo il governo attuale è tecnico , precario ... Nella crescente localizzazione , si riaffonda in ripicche anguste , dispetti burocratici , baruffe , suscettibilità , inerzie , ostilità provinciali che le idee riformatrici e il cosmopolitismo elegante del direttore Pontecorvo faticano a sormontare . Ma resta intatta la postmodernità che fa dei festival un grande supermarket dove c ' è di tutto e di più , diventa sempre più accesa la frenesia promozionale intorno ai film americani : Denzel Washington avrà appena fatto in tempo a partecipare alla serata inaugurale della Mostra che deve ripartire per il festival Usa di Deauville , dove lui e Crimson Tide - Allarme rosso sono protagonisti il primo settembre ; Kevin Costner e Dennis Hopper di Waterworld quasi non avranno modo di disfare le valige , se il 31 agosto sono a Venezia , il 3 settembre li aspettano a Deauville ; va più o meno nello stesso modo per Jennifer Jason Leigh e Kathy Bates di Dolores Claiborne - L ' ultima eclissi , per Tom Hanks di Apollo 13 , per Sean Penn regista e per Jack Nicholson protagonista di The Crossing Guard : il primo settembre a Venezia , il nove a Deauville . Insomma , un tour quasi simultaneo di pubblicità gratuita per kolossal o non kolossal che usciranno subito sui mercati italiano , francese , dell ' Europa meridionale : siamo qui per questo ?