StampaPeriodica ,
IL
BARBIERE
DEI
MANICHINI
.
Ho
conosciuto
il
barbiere
dei
manichini
.
Ho
scoperto
così
che
ai
manichini
di
cera
cresce
una
barba
triste
come
ai
morti
.
Il
barbiere
dei
manichini
,
all
'
ultimo
piano
dei
Grandi
Magazzini
Centrali
,
insapona
con
l
'
acqua
fredda
le
guance
glabre
dei
suoi
silenziosissimi
clienti
,
e
li
rade
con
sopraffini
rasoi
lavorando
con
una
incomprensibile
tenuità
di
polso
,
per
non
sgranare
in
nessun
punto
la
cerea
epidermide
.
Passa
le
sue
notti
così
,
sotto
una
luce
fredda
,
in
questo
silenziosissimo
«
salon
de
toilette
»
senza
specchi
,
dove
i
manichini
si
muovono
con
secchi
passi
di
legno
.
Vita
grama
,
piena
di
piccole
manie
e
di
segreti
incubi
.
Qualche
volta
,
per
dispetto
,
il
barbiere
pianta
negli
occhi
di
vetro
dei
manichini
il
pennello
insaponato
.
Egli
si
toglie
anche
ogni
settimana
il
gusto
,
negato
a
tutti
gli
altri
barbieri
,
di
segare
con
un
solo
colpo
di
rasoio
la
gola
a
un
cliente
.
Lascia
i
Grandi
Magazzini
Centrali
all
'
alba
,
quando
la
sua
clientela
ha
ripreso
posto
nella
mostra
.
Aspetta
,
innanzi
alle
vetrine
,
che
si
rialzino
le
saracinesche
per
godersi
il
primo
spettacolo
della
sua
sbarbatissima
umanità
di
cera
.
IL
SOGNO
.
I
manichini
sognano
.
Sognano
di
diventar
statue
,
in
mezzo
a
una
piazza
,
e
di
farsi
chiamare
«
monumenti
»
.
IL
POMPIERE
IMPAZZITO
.
Ho
sempre
pensato
alla
follia
da
cui
potrebbe
essere
preso
un
pompiere
,
per
il
desiderio
di
raggiungere
quella
tale
finestra
al
quinto
piano
,
orrida
di
fiamme
e
di
fumo
:
arrampicarsi
con
l
'
ascia
in
bocca
su
per
il
getto
verticale
e
gelido
dell
'
acqua
.
SONNO
.
Alle
volte
,
nella
notte
,
il
mare
trema
lievissimamente
.
Sssst
!
...
Sono
i
pesci
che
,
nel
sonno
,
si
voltano
dall
'
altra
parte
.
COMMEDIA
.
La
notte
,
i
cavalli
impennati
dei
monumenti
equestri
fanno
un
piccolo
sorriso
ai
nottambuli
abituali
,
per
dire
:
«
Ci
impenniamo
così
,
tanto
per
fare
!
»
.
L
'
OSSO
.
Quando
alle
statue
si
spezzano
le
braccia
,
il
loro
viso
cambia
espressione
,
e
per
un
attimo
dimostra
uno
stupore
profondissimo
.
Esse
cercano
l
'
osso
,
l
'
osso
spezzato
,
e
sono
meravigliatissime
di
scoprirsi
fatte
soltanto
d
'
una
gelida
bianca
carne
senza
scheletro
.
LETTERE
DEL
PAESE
DELLE
LAGRIME
.
Le
lettere
«
passate
a
copialettere
»
pare
che
ci
giungano
da
un
desolato
paese
dove
non
si
può
scrivere
una
lettera
senza
irrorare
di
lagrime
il
foglio
.
IL
FABBRO
POVERO
.
La
chiave
femmina
la
inventò
un
fabbro
povero
e
amante
della
musica
che
non
era
riuscito
mai
a
comprarsi
un
flauto
.
NAUFRAGIO
.
Il
silenzio
delle
sale
cinematografiche
,
quando
la
luce
si
riaccende
e
l
'
orchestra
tace
,
fa
pensare
al
silenzio
che
deve
regnare
nei
saloni
lussuosi
e
abbandonati
dei
transatlantici
che
affondano
.
Ogni
spettatore
ha
l
'
anima
segreta
di
un
naufrago
dimenticato
che
si
sente
andar
giù
,
giù
,
con
la
bella
spoglia
morta
della
nave
,
verso
le
profondità
sottomarine
,
e
non
ha
la
forza
di
correre
sopracoperta
a
cercare
l
'
anello
di
un
salvagente
o
a
far
gesti
di
appello
disperato
alle
scialuppe
che
si
allontanano
reggendosi
sulle
ali
scheletriche
degli
otto
remi
.
Non
aprite
le
porte
!
Potrebbe
affacciarvisi
,
senza
che
più
fosse
possibile
opporvi
riparo
,
il
fiotto
verde
e
immenso
delle
acque
marine
.
ATLETISMO
.
Per
quanto
sia
grande
il
nostro
dolore
per
la
sua
dipartita
pure
,
mentre
,
con
altri
amici
,
si
porta
in
spalla
il
feretro
del
caro
estinto
verso
l
'
imboccatura
nera
del
carro
,
non
si
può
a
meno
di
far
un
certo
esibizionismo
,
come
se
si
fosse
abituati
a
degli
esercizi
di
forza
,
quando
,
tra
la
gente
,
si
traversa
il
breve
tratto
dal
portone
fino
al
carro
.
STAMPA
INGLESE
.
Il
corno
inglese
si
vanta
della
sua
bella
voce
nasale
e
aristocratica
.
Esige
per
parlare
un
assoluto
silenzio
.
Altezzoso
,
parla
stando
a
sedere
,
mentre
gli
si
fa
circolo
attorno
,
in
piedi
.
Fa
lievi
gesti
con
la
mano
guantata
,
parlando
di
cacce
veloci
sotto
alberi
stillanti
di
pioggia
.
BALLO
MASCHERATO
.
In
certe
opere
le
arpe
non
suonano
.
Rimangono
in
fondo
all
'
orchestra
,
avvolte
nei
loro
mantelli
verdi
,
come
,
in
un
ballo
mascherato
,
gli
innamorati
in
incognito
chiusi
nei
loro
domino
pazzi
di
gelosia
,
incapaci
di
partecipare
alle
danze
,
mentre
la
loro
bella
si
fa
prendere
in
braccio
nell
'
ombra
dei
palchetti
,
e
rovesciare
coppe
di
«
champagne
»
nel
cavo
della
scollatura
.
LE
IMPERATRICI
IN
ESILIO
.
Le
arpe
,
imperatrici
in
esilio
,
parlano
,
tratto
tratto
,
del
loro
regno
perduto
.
Attorno
a
loro
si
fa
un
momento
di
silenzio
rassegnato
,
e
soltanto
i
contrabbassi
legittimisti
brontolano
un
piccolo
coro
di
approvazione
in
sordina
.
Le
arpe
levano
le
loro
teste
di
cigni
dorati
,
la
maestà
incoronata
dei
fusti
.
Piove
come
sui
funerali
poveri
.
Le
trombe
si
voltano
con
i
calici
a
terra
.
MISTERO
.
Nei
buchi
dei
clarinetti
è
entrato
qualche
cosa
che
non
si
riesce
a
far
uscire
benché
ci
si
soffi
dentro
da
secoli
.