TACERE! ( VITTORELLI PAOLO , 1941 )
StampaQuotidiana ,
Una
nota
del
Segretario
del
Partito
sottolinea
aspramente
"
la
necessità
di
osservare
un
rigoroso
riserbo
sugli
argomenti
che
interessano
direttamente
o
indirettamente
la
difesa
del
paese
,
anche
nei
suoi
aspetti
produttivi
ed
economici
"
,
la
quale
,
dice
la
nota
,
"
diviene
in
un
tempo
di
guerra
un
dovere
assoluto
che
si
riassume
in
una
categorica
consegna
:
TACERE
"
.
Questa
nota
si
rivolge
soprattutto
contro
"
i
discorsi
in
apparenza
futili
"
,
"
le
affermazioni
insignificanti
"
,
"
le
notizie
banali
;
essa
condanna
quelli
che
la
nota
qualifica
"
i
chiacchieroni
incorreggibili
"
,
"
i
fantastici
raccoglitori
e
amplificatori
di
voci
,
e
finalmente
"
la
non
mai
abbastanza
deprecata
categoria
dei
ben
informati
"
.
Contro
questi
atti
,
conto
queste
persone
,
il
Segretario
del
Partito
lancia
ora
alla
riscossa
gli
squadristi
affinché
essi
intervengano
dappertutto
ed
impartiscano
,
conclude
la
nota
,
"
salutari
lezioni
"
.
La
campagna
fascista
contro
le
unanimi
proteste
del
popolo
continua
così
a
svolgersi
con
ritmo
accelerato
;
sembrava
che
dopo
diciotto
anni
di
rigidissima
disciplina
del
silenzio
,
non
fosse
più
necessario
di
ripetere
la
consegna
salutare
per
qualsiasi
cittadino
che
non
vuole
avete
noie
con
la
Questura
di
osservare
il
più
perfetto
silenzio
intorno
agli
avvenimenti
politici
del
giorno
.
Questo
salutare
atteggiamento
di
prudenza
,
che
per
troppo
tempo
da
noi
si
è
osservato
,
sembra
essere
oggi
superato
dagli
avvenimenti
.
I
quali
diventano
così
gravi
per
il
nostro
paese
,
che
nessuno
può
più
tacere
,
anche
se
ciò
gli
deve
costare
una
lezione
da
parte
degli
squadristi
,
anche
se
ciò
significherà
per
lui
il
ritiro
della
tessera
e
quindi
l
'
impossibilità
di
lavorare
o
addirittura
il
confino
o
il
Tribunale
speciale
.
La
serie
degli
spauracchi
con
cui
il
Governo
ci
ha
fatto
sempre
tacere
diventa
ora
insufficiente
di
fronte
all
'
incalzare
della
situazione
interna
e
militare
dell
'
Italia
.
Questi
spauracchi
,
i
quali
hanno
avuto
sfortunatamente
una
reale
e
tristissima
esistenza
,
non
spaventano
più
nessuno
.
Essi
potevano
forse
servire
in
tempo
di
pace
quando
gli
interessi
lesi
dalla
popolazione
si
limitavano
a
volta
a
volta
a
singoli
individui
o
a
singole
classi
sociali
o
politiche
.
Essi
sono
diventati
nettamente
insufficienti
di
fronte
agli
interessi
solidali
di
tutti
i
cittadini
e
di
tulle
le
classi
della
nazione
,
colpiti
in
pieno
dalla
guerra
attuale
.
Quelli
che
si
lagnano
oggi
della
politica
del
nostro
Governo
non
sono
singoli
borbottatori
cospargitori
di
voci
;
non
sono
chiacchieroni
incorreggibili
o
persone
bene
informate
.
Sono
tutti
quanti
.
Sono
quelli
che
nei
caffè
,
quando
ascoltavano
il
bollettino
delle
forze
armate
,
nei
primi
giorni
dei
nostri
rovesci
in
Albania
,
borbottavano
commentando
sarcasticamente
o
in
modo
critico
l
'
annuncio
delle
prime
ritirate
delle
nostre
truppe
.
E
i
frequentatori
dei
caffè
non
si
limitano
a
pochi
individui
.
Essi
sono
i
borghesi
che
vanno
a
prendere
l
'
aperitivo
all
'
ora
del
comunicato
prima
di
tornare
a
casa
;
sono
gli
operai
,
che
nell
'
ora
del
riposo
vanno
a
fare
quella
chiacchierata
che
nelle
officine
è
proibita
,
insieme
con
gli
amici
;
sono
i
contadini
che
la
sera
,
tornando
a
casa
si
soffermano
nei
caffè
del
villaggio
prima
di
andare
a
raggiungere
la
loro
famigliola
.
Chiacchierare
,
raccontare
barzellette
,
commentare
pacificamente
gli
ultimi
avvenimenti
del
giorno
,
accettare
di
buona
fede
lutto
quello
che
dice
il
Governo
-
perché
il
nostro
popolo
è
di
natura
docile
e
crede
a
quello
che
i
dirigenti
gli
vogliono
far
credere
-
;
lupe
queste
sono
necessità
imprescindibili
per
tutte
le
categorie
degli
italiani
.
"
Tutte
queste
sono
necessità
dettate
dal
bisogno
che
risente
ciascuno
di
noi
in
Italia
,
non
potendo
partecipare
più
direttamente
alla
vita
pubblica
,
di
sfogarsi
almeno
con
gli
amici
nelle
ore
di
riposo
.
Questo
legittimo
sfogo
,
che
oggi
supera
i
limiti
della
semplice
chiacchiera
per
raggiungere
quelli
della
coscienza
di
una
nuova
necessità
di
azione
più
diretta
,
più
immediata
,
magari
rivoluzionaria
,
diventa
un
reale
pericolo
per
la
pacifica
e
incontestata
continuazione
del
regime
.
Quando
il
Segretario
del
Partito
vuole
costringere
gli
Italiani
a
tacere
,
quando
l
'
osservare
il
più
perfetto
silenzio
diventa
una
consegna
politica
che
si
vuole
fare
rispettare
con
l
'
intervento
delle
squadre
di
azione
,
ciò
significa
che
il
popolo
italiano
ha
qualcosa
da
dire
.
E
quello
che
deve
dire
non
è
gradito
ai
nostri
dirigenti
.
Se
infatti
i
nostri
dirigenti
fossero
al
coperto
,
se
essi
non
avessero
da
temere
nessuna
reazione
delle
masse
popolari
,
se
non
giungessero
perfino
a
temere
per
la
salvezza
della
propria
pelle
,
non
si
troverebbero
oggi
nella
vile
e
abbietta
necessità
di
mandare
gli
squadristi
per
le
piazze
pubbliche
a
fare
lacere
gli
Italiani
.
I
nostri
dirigenti
protetti
dalle
loro
squadre
d
'
azione
sono
diventati
una
razza
separata
in
seno
alla
nazione
italiana
.
Essi
non
sono
più
italiani
,
non
hanno
più
nessun
interesse
comune
con
noi
.
Liberarsi
dalla
loro
ridicola
e
oppressiva
dominazione
,
diventa
un
compito
di
cui
ogni
italiano
è
sempre
più
chiaramente
cosciente
.
Non
è
più
risentito
come
un
doloroso
dovere
ma
come
un
compito
gradito
a
ciascun
italiano
,
perché
egli
è
cosciente
che
,
non
appena
adempiuto
questo
compito
,
potrà
di
nuovo
parlare
liberamente
e
rendere
a
se
stesso
e
alla
nazione
intera
quella
vita
libera
,
quel
diritto
di
parlare
e
quella
originalità
politica
e
sociale
senza
i
quali
la
fibra
nazionale
morrebbe
ineluttabilmente
.