Miscellanea ,
MILANO
PERCORSA
IN
OMNIBUS
Guida
per
chi
vuol
visitare
con
poco
dispendio
di
tempo
e
denaro
,
tutto
quanto
di
più
rimarchevole
offre
questa
città
COMPILATA
DA
GAETANO
BRIGOLA
ED
ILLUSTRATA
DA
NOTIZIE
STORICHE
ED
ARTISTICHE
DA
FELICE
VENOSTA
AL
LETTORE
.
Le
ferrovie
,
recando
facilità
ed
economia
di
tempo
nel
viaggiare
,
fecero
sentire
il
bisogno
di
Guide
delle
varie
città
,
che
in
poche
pagine
offrissero
non
solo
la
descrizione
storica
ed
artistica
di
esse
,
ma
le
presentassero
benanco
sotto
l
'
aspetto
del
loro
soggiorno
e
della
loro
indole
;
in
modo
che
il
viaggiatore
potesse
in
pochi
giorni
farsi
un
concetto
giusto
del
paese
visitato
.
Le
Guide
,
che
sino
ad
oggi
esistettero
,
non
si
prestavano
a
quest
'
ufficio
,
e
,
limitandosi
alla
descrizione
artistica
,
lasciavano
al
viaggiatore
il
cómpito
di
formare
un
apprezzamento
,
che
il
più
delle
volte
non
era
ragionato
,
vuoi
per
la
troppa
rapida
corsa
fatta
in
luogo
,
vuoi
per
inscienza
degli
usi
e
dei
costumi
di
esso
.
Questo
bisogno
fece
nascere
nel
sottoscritto
l
'
idea
di
compilare
all
'
uopo
una
nuova
Guida
di
Milano
,
resa
tanto
più
necessaria
in
quanto
che
,
dopo
la
emancipazione
dallo
straniero
,
1'
attività
e
l
'
indole
de
'
suoi
abitanti
la
portarono
a
floridezza
e
comodità
tali
da
poter
rivaleggiare
colle
più
grandi
metropoli
d
'
Europa
.
Il
limite
tracciatoci
però
e
la
novità
di
molte
cose
descritte
potranno
forse
aver
fatto
cadere
il
compilatore
in
alcune
inesattezze
alle
quali
potrà
in
seguito
rimediare
se
il
favore
del
pubblico
lo
incoraggerà
a
fare
una
seconda
edizione
.
Milano
,
maggio
1871
.
G
.
B
.
CENNO
STORICO
.
Circa
seicento
anni
prima
dell
'
êra
volgare
una
moltitudine
di
gente
,
composta
di
guerrieri
,
di
donne
e
di
fanciulli
,
spinta
dalla
scarsezza
dei
viveri
a
mutare
paese
,
colla
guida
di
Belloveso
,
uscì
dalla
Gallia
,
in
oggi
Francia
,
e
,
valicate
le
Alpi
,
giunse
nell
'
Insubria
.
Combattuti
e
vinti
i
popoli
che
l
'
abitavano
,
Belloveso
si
stabilì
nella
terra
chiusa
tra
i
due
fiumi
Ticino
ed
Adda
,
e
gettò
le
fondamenta
d
'
un
villaggio
chiamandolo
Milano
.
L
'
origine
di
questa
parola
si
cercò
di
spiegare
in
molte
maniere
;
e
noi
,
senza
partecipare
in
tutto
alla
smania
,
che
in
oggi
è
rinata
in
alcuni
,
di
cercare
cioè
ogni
derivazione
nel
celtico
,
non
peritiamo
ad
ammettere
che
il
nome
Milano
sorse
dall
'
idioma
dei
Celti
,
e
cioè
da
Med
e
Lan
,
o
la
terra
ubertosa
.
Le
vecchie
leggende
dei
duci
Medo
ed
Olano
,
del
in
medio
amnium
,
del
in
medio
lanae
e
simili
non
sono
più
ammissibili
dalla
buona
critica
filologica
.
A
poco
a
poco
Milano
si
aumentò
in
numero
degli
abitanti
e
degli
edifici
;
e
il
meschino
villaggio
divenne
col
progresso
del
tempo
città
.
vasta
e
popolosa
.
-
-
Scorsi
erano
quattrocento
anni
dalla
fondazione
di
essa
città
,
quando
i
Romani
,
varcati
gli
Appennini
,
e
passato
il
Po
in
prima
sotto
il
comando
del
console
Flaminio
,
poi
di
Marcello
suo
successore
,
dal
223
al
225
prima
dell
'
éra
volgare
,
con
segnalate
vittorie
si
resero
padroni
di
tutta
l
'
Insubria
fino
alle
Alpi
;
e
fu
vera
conquista
opima
per
la
ubertà
della
terra
acquistata
.
I
Romani
chiamarono
il
paese
vinto
Gallia
Cisalpina
,
ossia
al
di
qua
delle
Alpi
,
e
lo
dissero
altresì
Gallia
Togata
,
perchè
gli
abitanti
,
deposto
il
rozzo
saio
gallico
,
avevano
adottata
la
toga
romana
.
Milano
sotto
il
regime
dei
nuovi
dominatori
migliorò
d
'
assai
.
L
'
asciugamento
di
molte
paludi
rese
1'
aria
più
salubre
e
più
fertili
i
terreni
che
la
circondavano
.
Il
popolo
imparò
quelle
arti
e
quei
mestieri
che
dirozzano
e
che
sono
necessari
alla
vita
.
La
città
crebbe
,
e
,
già
aggregato
di
meschini
casolari
di
legno
,
si
andò
abbellendo
di
edifici
di
pietra
.
Gli
imperatori
romani
vi
ebbero
lunga
stanza
,
per
la
sua
col
-
locazione
opportuna
ad
operazioni
militari
contro
i
popoli
del
Settentrione
,
i
quali
erano
una
minaccia
perenne
per
la
Gallia
Cisalpina
.
Massimiano
Erculeo
abbattè
la
siepe
che
serviva
di
prima
cerchia
alla
città
celtica
,
che
ci
viene
ricordata
dal
nome
della
Via
Andegari
,
AndeGar
,
che
corrisponde
al
nostro
idioma
a
siepe
di
biancospini
,
ed
eresse
solide
mura
che
gira
-
vano
per
due
miglia
con
nove
porte
.
La
porta
Romana
aprivasi
a
S
.
Vittorello
,
presso
la
Via
Unione
;
l
'
Erculea
alla
Maddalena
,
presso
Sant
'
Eufemia
;
la
Giovia
a
San
Vicenzino
,
presso
il
Foro
Bonaparte
;
la
Ticinese
,
o
Marzia
,
al
Carrobbio
;
la
Comasina
a
San
Marcellino
;
la
Nuova
alla
Croce
Rossa
;
la
Tosa
a
San
Zeno
;
1'
Argentea
od
Orientale
,
presso
San
Babila
,
e
la
Vercellina
presso
la
chiesa
di
Santa
Maria
alla
Porta
.
Sotto
Costantino
,
Milano
toccò
l
'
apice
del
suo
splendore
;
avvegnachè
avendo
quell
'
imperatore
divisa
1'
Italia
in
due
regioni
,
Milano
fu
dichiarata
metropoli
della
settentrionale
,
che
comprendeva
sette
provincie
dalle
Alpi
fino
alla
Istria
,
e
destinata
a
residenza
di
un
governatore
col
titolo
di
Vicario
dell
'
Italia
.
Le
mura
romane
durarono
fino
al
nono
secolo
,
allorchè
l
'
arcivescovo
Ansperto
ne
operò
il
ristauro
e
l
'
ampliamento
,
fra
le
porte
Ticinese
e
Vercellina
,
costruendo
un
nuovo
muro
che
dal
Carrobbio
seguiva
le
Vie
del
Circo
e
del
Cappuccio
,
e
girava
poi
a
destra
per
ricongiunger
-
si
all
'
antica
cerchia
in
vicinanza
della
Porta
Vercellina
.
Per
tre
secoli
rimasero
ognora
come
le
aveva
ampliate
Ansperto
;
quando
il
Comune
di
Milano
entrò
in
lotta
con
Federico
Barbarossa
.
A
premunire
la
città
contro
quell
'
imperatore
,
i
Milanesi
pensarono
,
fin
dal
1156
,
di
cingerla
di
un
valido
fossato
,
e
precisamente
quello
per
cui
ora
scorre
il
Naviglio
.
Della
terra
cavata
nel
fare
la
fossa
,
se
ne
formarono
nel
1167
i
bastioni
nel
luogo
che
fino
ai
nostri
giorni
conservò
il
nome
di
Terraggio
.
Nella
prima
metà
del
secolo
XIV
(
1330-38
)
,
Azzone
Visconti
rafforzò
i
Terraggi
con
un
muro
,
mantenendo
però
inalterato
il
circuito
della
città
,
che
continuò
dove
si
trova
il
Naviglio
interno
,
ed
aveva
gli
ingressi
ai
ponti
,
che
descrissero
fino
all
'
anno
1866
,
colla
denominazione
di
Borghi
,
la
parte
di
città
al
di
là
del
fossato
.
Allorchè
nel
seco
-
lo
XV
fu
costruito
il
Naviglio
della
Martesana
,
il
fossato
fu
ristretto
,
e
la
metà
interna
di
esso
fu
convertita
poi
ad
uso
di
magazzeni
di
pietre
o
di
legnami
,
chiamati
col
nome
di
sciostra
o
claustra
,
perchè
rinchiusi
fra
il
muro
di
Azzone
e
la
fossa
.
L
'
antica
larghezza
di
questa
fossa
può
facilmente
anch
'
oggi
comprendersi
nel
sito
degli
Archi
di
Porta
Nuova
,
misurando
Io
spazio
che
è
fra
le
torri
e
la
riva
esterna
del
canale
rimasta
inalterata
.
Il
terzo
ed
ultimo
ingrandimento
fu
decretato
da
Ferrante
Gonzaga
;
governatore
del
bucato
di
Milano
per
1'
imperatore
Carlo
V
.
Le
mura
spagnuole
,
oggi
accessibili
alle
carrozze
,
e
convertite
ad
uso
di
pubblico
passeggio
,
furono
incominciate
nell
'
anno
1546
,
presso
la
distrutta
chiesa
di
S
.
Dionigi
.
Milano
,
dopo
i
Romani
,
venne
mano
mano
governata
dai
Goti
,
dai
Longobardi
,
dai
Franchi
,
dai
Re
d
'
Italia
e
dagli
Imperatori
di
Germania
.
Dopo
la
guerra
dei
Valvassori
,
si
costituì
in
Repubblica
(
1044
)
.
Soccombuta
questa
forma
di
governo
,
ebbe
a
signori
i
Torriani
,
i
Visconti
;
indi
si
formò
di
nuovo
in
Repubblica
,
detta
di
Sant
'
Ambrogio
.
Si
diede
poscia
agli
Sforza
;
indi
cadde
in
potere
dei
Francesi
,
degli
Spagnuoli
,
degli
Austriaci
,
dei
Gallo
-
Sardi
e
di
nuovo
degli
Austriaci
.
Nello
scorcio
del
se
-
colo
passato
,
1797
,
fu
centro
della
Repubblica
Cisalpina
,
che
nel
1802
si
tramutò
in
Repubblica
Italiana
.
Nel
1805
,
creato
il
Regno
d
'
Italia
,
ne
divenne
la
metropoli
.
Nel
1815
Milano
,
ritornata
sotto
l
'
austriaca
dominazione
,
fu
sede
del
regno
Lombardo
-
Veneto
.
Nel
marzo
1848
,
cacciati
gli
Austriaci
,
si
formò
dai
cittadini
un
governo
provvisorio
;
ma
nell
'
agosto
di
quello
stesso
anno
ricadde
in
possesso
degli
Austriaci
,
che
la
governarono
fino
al
4
giugno
1859
.
Fu
allora
unita
aI
regno
sabaudo
,
e
nel
1861
divenne
parte
del
nuovo
Regno
d
'
Italia
.
Nel
volgere
di
secoli
e
di
mutamenti
di
dominazioni
,
di
guerre
e
di
morie
,
ebbe
Milano
a
subire
molte
vicende
,
e
giorni
di
ristrettezze
e
di
sciagure
;
ma
la
ricchezza
del
suolo
e
la
industria
de
'
suoi
abitatori
sempre
la
fecero
risorgere
,
e
ne
tennero
alta
la
rinomanza
.
Ora
essa
è
riputata
la
seconda
metropoli
della
gran
madre
,
l
'
Italia
.
Marzo
1371
.
FELICE
VENOSTA
.
AVVERTENZA
.
La
Stazione
principale
della
Società
Anonima
degli
Omnibus
è
in
Piazza
del
Duomo
con
apposita
sala
d
'
aspetto
,
ove
si
può
lasciare
in
deposito
i
propri
effetti
.
L
'
Impresa
degli
Omnibus
Antonio
Vismara
ha
la
propria
Stazione
alla
Porta
Ticinese
.
L
'
Impresa
Michele
Lissoni
ha
la
stazione
in
Piazza
Fontana
,
ove
ha
pur
sede
l
'
Impresa
Gaetano
Lissoni
.
TARIFFE
DEGLI
OMNIBUS
.
Per
una
corsa
tra
la
Piazza
del
Duomo
ed
una
delle
Porte
della
città
indicate
o
viceversa
L
.
10
Per
una
corsa
degli
Oumibue
in
servizio
delle
ferrovie
tra
la
Piazza
del
Duomo
e
la
Stazione
Centrale
,
o
quella
di
Vigevano
L
25
Per
un
bagaglio
della
dimensione
non
maggiore
di
centimetri
60
L
25
Per
ogni
bagaglio
di
maggior
dimensione
L
50
LINEE
PERCORSE
DALLE
VETTURE
OMMIBUS
DELLA
SOCIETA
'
ANONIMA
(
Veggasi
la
pianta
della
Città
in
fine
della
Guida
)
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
ALLA
PORTA
VENEZIA
Linea
A
Colore
Rosso
:
Piazza
del
Duomo
,
Corso
Vittorio
Emanuele
,
Corso
Venezia
alla
Porta
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
ALLA
PORTA
NUOVA
.
Linea
B
Colore
Azzurro
:
1
.
Piazza
del
Duomo
,
via
Carlo
Alberto
,
via
S
.
Margherita
,
Piazza
del
Teatro
alla
Scala
,
via
del
Giardino
,
via
Fate
-
bene
-
fratelli
,
Corso
di
Porta
Nuova
,
alla
Porta
.
2
.
Piazza
del
Duomo
,
via
S
.
Radegonda
,
Piazza
S
.
Fedele
,
via
delle
Case
Rotte
,
Piazza
del
Teatro
alla
Scala
,
via
di
S
.
Giuseppe
,
via
di
Brera
,
via
Solferino
,
via
Castelfidardo
alla
Porta
Nuova
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
ALLA
BARRIERA
PRINC
.
e
UMBERTO
.
Linea
C
Colore
Terraceo
:
Piazza
del
Duomo
,
Corso
Vittorio
Emanuele
,
via
Monte
Napoleone
,
via
del
Giardino
,
Piazza
Cavour
,
via
Principe
Umberto
alla
Barriera
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
ALLA
PORTA
TENAGLIA
.
Linea
D
Colore
Violaceo
:
Piazza
del
Duomo
,
via
S
.
Radegonda
,
Piazza
S
.
Fedele
,
via
delle
Case
rotte
,
Piazza
del
Teatro
alla
Scala
,
via
di
S
.
Giuseppe
,
via
dell
'
Orso
,
Ponte
Vetero
,
Corso
Garibaldi
,
via
dell
'
Anfiteatro
,
via
Legnano
alla
Porta
Tenaglia
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
ALLA
PORTA
MAGENTA
.
Linea
E
Colore
Giallo
:
Piazza
del
Duomo
,
via
Carlo
Alberto
,
Piazza
Mercanti
,
via
Fustagnari
,
Cordusio
,
via
di
S
.
Maria
Segreta
,
via
dei
Meravigli
,
via
di
S
.
Maria
alla
Porta
,
Corso
Magenta
alla
Porta
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
ALLA
PIAZZA
DI
SAN
VITTORE
.
Linea
F
Colore
Verde
:
Piazza
del
Duomo
,
via
Torino
,
via
Spadari
,
via
Armorari
,
via
Boschetto
,
Cinque
Vie
,
via
di
S
.
Maria
Podone
,
via
S
.
Orsola
,
via
del
Cappuccio
,
via
S
.
Valeria
,
Piazza
di
S
.
Ambrogio
,
via
S
.
Vittore
alla
Piazza
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
ALLA
PORTA
ROMANA
.
Linea
G
Colore
Arancio
:
Piazza
del
Duomo
,
via
dei
Cappellari
,
via
dei
Rastrelli
,
via
Larga
,
via
Velasca
,
Corso
di
Porta
Romana
alla
Porta
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
ALLA
PORTA
VITTORIA
.
Linea
H
Colore
Ceruleo
:
Piazza
del
Duomo
,
Corso
Vittorio
Emanuele
,
via
del
Palazzo
di
Giustizia
(
quanto
prima
si
chiamerà
Beccaria
)
,
via
di
S
.
Zeno
,
Verziere
,
via
di
S
.
Pietro
in
Gessate
,
Corso
di
Porta
Vittoria
alla
Porta
.
DALLA
PORTA
TICINESE
ALLA
PORTA
GARIBALDI
.
Linea
I
Colore
Rosa
:
Corso
di
Porta
Ticinese
,
Carrobbio
,
via
Torino
,
Piazza
del
Duomo
,
via
Carlo
Alberto
,
Piazza
dei
Mercanti
,
via
dei
Fustagnari
,
Cordusio
,
via
Broletto
,
Ponte
Vetero
,
Corso
Garibaldi
alla
Porta
.
NB
.
Le
Imprese
degli
Omnibus
Antonio
Vismara
,
Michele
e
Gaetano
Lissoni
,
accennate
di
sopra
,
percorrono
linee
già
intrecciate
dalla
Società
principale
,
che
è
l
'
Anonima
.
Linea
A
.
(
Colore
rosso
Porta
Venezia
)
.
MONUMENTI
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Palazzo
di
Corte
(
Si
può
visitare
nelle
ore
del
giorno
)
.
Arcivescovado
.
Piazza
Fontana
.
Palazzo
del
Duomo
.
Galleria
Vittorio
Emanuele
.
Uomo
di
Pietra
.
Galleria
De
Cristoforis
.
Colonna
di
San
Babila
.
Palazzo
di
Prefettura
.
Regio
Conservatorio
.
Reale
Collegio
delle
fanciulle
.
Seminario
.
Palazzo
delle
Assisie
.
Serbelloni
.
Ciani
.
Saporiti
.
Barriera
.
Lazzaretto
.
Giardini
Pubblici
.
Museo
Civico
.
Villa
Reale
(
Si
può
visitare
nelle
ore
del
giorno
)
.
CHIESE
.
Metropolitana
e
sue
ricchezze
.
Di
Campo
Santo
.
Di
San
Carlo
.
Di
San
Babila
.
Della
Passione
.
TEATRI
.
Santa
Radegonda
.
Teatro
milanese
.
ALBERGHI
ANCHE
CON
SERVIZIO
DI
TAVOLA
(
*
)
Agnello
.
Ancora
.
Roma
.
Europa
.
Francia
.
Ville
(
De
la
)
(
Solo
pranzo
alla
sera
)
.
Leone
.
Biscione
(
Piazza
Fontana
)
.
(
*
)
Cucina
pronta
a
tutte
le
ore
.
Pranzo
alla
carta
ed
a
prezzo
fisso
,
od
a
piacere
.
PIAZZA
DEL
DUOMO
.
La
nuova
Piazza
del
Duomo
è
in
corso
di
esecuzione
su
disegno
dell
'
architetto
comm
.
Giuseppe
Mengoni
da
Bologna
.
I
lavori
vennero
cominciati
nel
marzo
1870
.
Metropolitana
.
Fra
i
più
celebri
e
rinomati
edifici
,
non
solo
d
'
Italia
,
ma
benanco
d
'
Europa
,
è
la
nostra
Cattedrale
.
Questa
insigne
chiesa
ebbe
principio
l
'
anno
1386
al
15
marzo
;
venne
innalzata
sulle
rovine
della
antica
chiesa
di
Santa
Maria
Maggiore
,
o
Duomo
jemale
,
nel
luogo
ove
era
già
il
tempio
pagano
a
Minerva
.
Le
fondamenta
di
essa
furono
fatte
gettare
da
Gian
Galezzo
Visconti
,
signore
di
Milano
,
allo
scopo
di
costruire
un
monumento
che
,
nella
sua
magnificenza
e
gigantesca
mole
,
attestasse
la
grandezza
del
suo
potere
.
Per
la
costruzione
assegnò
vistose
rendite
,
e
donò
la
copiosissima
cava
di
marmi
bianchi
di
Gandoglia
,
che
trovasi
presso
il
Lago
Maggiore
.
Ignorasi
tuttodì
quale
ne
sia
stato
l
'
architetto
;
ovvi
però
chi
ne
attribuisce
il
disegno
al
tedesco
Enrico
Gamodia
,
e
chi
allo
svizzero
Marco
da
Campione
.
Il
nostro
Omodeo
nel
1490
innalzava
la
massima
aguglia
.
Il
Pellegrini
,
e
quindi
il
Richini
o
Cerano
disarmonizzarono
collo
stile
greco
-
romano
il
carattere
gotico
del
tempio
nella
facciata
,
che
fu
compiuta
soltanto
nel
1810
per
ordine
di
Napoleone
I
dal
Pollak
e
dall
'
Amati
.
L
'
interno
è
a
croce
latina
,
di
-
viso
in
cinque
navate
da
52
piloni
sorreggenti
la
volta
.
La
lunghezza
dalla
porta
d
'
ingresso
allo
sfondo
del
coro
è
di
metri
148;
la
larghezza
nella
croce
di
87
,
e
l
'
altezza
alla
statua
della
Madonna
di
108
.
Dal
piano
al
sommo
della
massima
cupola
si
ascende
per
328
gradini
(
*
)
.
E
bello
dall
'
alto
mirare
la
sottoposta
marmorea
mole
,
stupenda
per
le
116
guglie
piramideggianti
,
per
le
4000
e
più
statue
,
poi
trafori
,
balaustrate
e
terrazzi
,
lavori
di
più
se
-
coli
;
ed
intorno
l
'
animato
spettacolo
della
lombarda
metropoli
;
e
più
lungi
1'
ubertoso
agro
(
*
)
Si
può
salire
sul
Duomo
mediante
pagamento
di
una
tassa
di
centesimi
25
per
ogni
persona
da
mezz
'
ora
dopo
1'Ave
Maria
del
mattino
ad
un
'
ora
prima
di
quella
della
sera
.
Una
disposizione
dell
'
Autorità
non
permette
che
si
abbia
a
salire
da
soli
.
milanese
,
dove
la
celebre
Abbazia
di
Chiaravalle
,
e
più
remota
la
maestosa
Certosa
di
Pavia
,
e
il
memorabile
campo
di
battaglia
di
Magenta
,
e
gli
ameni
colli
della
Brianza
colla
Rotonda
del
Cagnola
,
e
infine
la
catena
dei
monti
che
trasportano
il
pensiero
fra
le
delizie
dei
laghi
di
Como
e
di
Lecco
.
Nell
'
interno
del
Duomo
,
dove
la
luce
penetra
attraverso
le
vetriate
dipinte
,
quali
da
artisti
del
500
,
quali
dai
contemporanei
Bertini
,
spiccano
i
monumenti
eretti
all
'
arcivescovo
Ariberto
,
l
'
inventore
del
Carroccio
;
a
Gian
Giacomo
de
'
Medici
,
che
vuolsi
disegno
del
Michelangelo
con
statue
di
bronzo
di
Leone
Leoni
;
al
Vimercate
e
al
Caracciolo
,
del
Bambaja
,
autore
dell
'
altare
della
presentazione
;
a
Ottone
Giovanni
Visconti
;
all
'
arcivescovo
Arcimboldi
;
inoltre
ammiransi
1'
urna
di
porfido
del
Battistero
,
le
statue
di
Martino
V
e
di
Pio
IV
de
'
Medici
,
quella
di
San
Bartolomeo
dell
'
Agrati
,
i
bassorilievi
del
capocroce
allo
svolto
,
e
le
statue
del
Bussola
,
la
Madonna
dell
'
albero
del
Buzzi
,
denominata
dal
ricco
candelabro
che
sta
dinanzi
all
'
altare
;
i
pulpiti
rivestiti
di
rame
stonati
da
Andrea
Pelizzone
e
sostenuti
ciascuno
da
quattro
cariatidi
`
di
bronzo
;
gli
intagli
degli
stalli
del
coro
,
della
cantoria
;
il
tabernacolo
all
'
altare
maggiore
,
opera
dei
Solari
lombardi
e
dono
di
Pio
IV
;
infine
nella
segrestia
meridionale
il
Tesoro
,
e
nella
cripta
o
cappella
sotterranea
,
la
preziosa
urna
ove
riposa
la
salma
dell
'
arcivescovo
S
.
Carlo
.
Nel
principio
del
Duomo
ovvi
una
meridiana
eseguita
nella
seconda
metà
.
del
secolo
passato
sotto
la
direzione
dell
'
illustre
astronomo
Boscovich
,
la
cui
perfezione
subì
qualche
pregiudizio
in
occasione
in
cui
si
rifece
il
pavimento
.
Palazzo
Reale
.
L
'
area
ove
ora
sorge
questo
edificio
era
anticamente
Il
Broletto
,
o
sede
del
-
'
autorità
cittadina
.
Trasferito
il
Municipio
nel
1228
in
Piazza
Mercanti
,
Matteo
I
Visconti
converse
quel
luogo
in
palazzo
ducale
;
Azzone
nel
1336
lo
ornò
;
Galeazzo
II
lo
rifabbricò
,
e
Francesco
Sforza
lo
abbellì
.
Il
palazzo
era
al
di
fuori
cinto
da
portici
,
rinforzati
da
quattro
torrioni
,
e
per
una
via
sopra
i
tetti
comunicava
col
privato
palazzo
del
Visconti
a
S
.
Giovanni
in
Conca
.
Logorato
dagli
anni
,
fu
nel
1662
modificato
,
per
ordine
del
governatore
Don
Luigi
de
Gusman
Ponza
di
Leon
,
dall
'
architetto
Ambrogio
Pessina
con
due
grandi
portici
laterali
,
sui
quali
erano
dipinti
in
medaglie
i
ritratti
dei
governatori
di
Milano
.
L
'
arciduca
Ferdinando
lo
fece
rifabbricare
tra
gli
anni
1772
al
1778
,
come
è
al
presente
dall
'
architetto
Giuseppe
Piermarini
da
Foligno
,
scolaro
di
Luigi
Vanvitelli
napoletano
(
*
)
.
Il
palazzo
è
grandioso
,
e
le
stanze
sono
addobbate
con
lusso
,
adorne
di
bei
damaschi
,
di
stucchi
e
di
pitture
di
Giocondo
Albertolli
,
Knoller
,
Traballesi
,
Hayez
,
Palagi
;
ma
sopratutto
di
Andrea
Appiani
.
Magnifica
è
la
gran
sala
delle
Cariatidi
.
Nel
1796
vi
furono
posti
gli
uffici
della
Re
-
pubblica
Cisalpina
.
Nella
maggior
sala
il
giorno
9
luglio
1797
vi
si
diede
il
gran
pranzo
(
*
)
Fu
la
prima
opera
del
Piermarini
in
Milano
.
patriottico
ai
deputati
di
tutti
i
comuni
di
Lombardia
,
destinati
a
dare
il
loro
voto
a
nome
del
popolo
per
la
creazione
della
Repubblica
Cisalpina
.
Soggiacque
dopo
il
1799
a
varie
desti
-
nazioni
;
finchè
vi
fu
insediata
il
24
giugno
1802
la
sede
del
governo
della
Repubblica
Italiana
.
Creato
il
Regno
d
'
Italia
servì
di
abitazione
al
Vice
-
Re
,
principe
Eugenio
di
Beauharnais
;
come
poi
lo
fu
dal
1818
al
1848
pel
Vice
-
Re
austriaco
,
l
'
arciduca
Rainieri
.
Oggi
è
di
proprietà
del
Re
.
Al
.
palazzo
reale
è
unita
una
chiesa
dedicata
a
San
Gottardo
,
pur
fatta
erigere
da
Azzone
,
la
quale
conserva
tuttodì
della
sua
antica
costruzione
in
terra
cotta
e
dello
stile
del
XIV
secolo
,
il
poscoro
e
il
campanile
,
il
più
bello
della
città
,
e
dove
fu
posto
nel
1336
dal
Visconti
il
primo
orologio
a
batteria
che
suonasse
in
Italia
.
Fu
in
diverse
epoche
rimodernata
:
vi
sono
pitture
di
Knoller
e
Traballesi
.
Sulla
soglia
di
questo
tempio
,
la
mattina
del
16
maggio
1412
,
veniva
pugnalato
il
duca
Giovanni
Maria
Visconti
,
il
quale
,
a
soli
20
anni
,
si
era
già
mostrato
uno
dei
più
atroci
tiranni
.
Arcivescovado
.
Il
primitivo
edificio
fu
di
-
strutto
da
Attila
,
e
rialzato
quindi
nel
573
dal
metropolita
Lorenzo
II
;
atterrato
ancora
dal
Barbarossa
,
venne
ricostruito
nel
1178
,
dopo
il
trionfo
di
Legnano
,
dall
'
arcivescovo
Galdino
,
e
reso
più
agiato
da
Giovanni
Visconti
,
e
più
ancora
nell
'
anno
1494
da
Guido
Antonio
Arcimboldi
.
.
Nel
1565
San
Carlo
Borromeo
lo
compì
per
opera
del
Pellegrini
,
il
quale
architetto
ideò
il
magnifico
cortile
con
portici
dorici
sotto
,
e
jonî
sopra
e
la
porta
bugnata
verso
la
via
delle
Ore
,
e
1'
altra
verso
il
Duomo
.
Del
Pellegrini
è
anche
la
bella
scuderia
di
forma
decagona
a
tre
piani
.
Il
cortile
verso
la
Piazza
Fontana
è
opera
di
Fabio
Mangone
,
fatta
eseguire
dal
cardinale
Federico
Borromeo
.
Nel
1797
vennero
sloggiati
i
preti
,
e
vi
fu
insediato
mi
Consiglio
militare
francese
,
unitamente
alle
carceri
pei
detenuti
francesi
e
cisalpini
,
e
verso
la
fine
del
1798
vi
risiedette
il
Comitato
di
Polizia
.
Dal
1799
in
avanti
ritornò
esclusiva
sede
degli
arcivescovi
.
Nel
cortile
del
Pellegrini
veggonsi
ora
due
magnifiche
statue
colossali
,
il
Mosè
di
A
.
Tandardini
e
l
'
Aronne
di
G
.
Stilizza
.
Nelle
stanze
Arcivescovili
vi
è
una
Galleria
di
quadri
fondata
dai
cardinali
Monti
e
Pozzobonelli
.
Piazza
Fontana
.
A
questa
Piazza
si
diede
il
nome
di
Fontana
,
allorchè
nel
1780
venne
abbellita
e
lastricata
,
ponendovisi
nel
mezzo
la
fontana
di
granito
rosso
,
ridotto
a
lucido
,
disegno
di
Piermarini
,
con
due
bellissime
Sirene
di
marmo
bianco
di
Carrara
,
opera
di
Giuseppe
Franchi
carrarese
,
celebre
professore
di
scultura
nell
'
Accademia
di
Belle
Arti
.
L
'
acqua
per
l
'
alimento
della
fontana
si
trae
dal
canale
Seveso
,
che
scorre
di
sotto
la
città
,
per
mezzo
di
una
ruota
mossa
continuamente
dalle
acque
medesime
del
Seveso
.
Questo
luogo
era
il
Viridarium
degli
antichi
,
e
,
se
si
deve
credere
al
Fiamma
,
vi
era
un
vasto
giardino
,
nel
mezzo
del
quale
i
Gentili
veneravano
la
statua
della
dea
Februa
,
quale
oracolo
a
cui
ricorrevano
per
le
predizioni
sopra
l
'
esito
della
guerra
.
Nell
'
anno
1864
,
idi
primavera
,
fa
abbellita
da
verdi
zolle
ed
alberi
e
sedili
a
cura
del
Municipio
.
Palazzo
della
fabbrica
del
Duomo
.
A
tergo
della
Metropolitana
ovvi
il
palazzo
sede
dell
'
Amministrazione
della
fabbrica
del
Duomo
.
Venne
eretto
su
disegno
dell
'
architetto
Pietro
Pestagalli
dopo
1'
anno
1845
.
La
facciata
a
colonne
ne
è
grandiosa
.
Nell
'
interno
del
palazzo
trovasi
la
piccola
chiesa
dell
'
Annunziata
,
detta
di
Campo
Santo
,
perchè
nel
medio
evo
in
questo
luogo
eravi
un
cimitero
.
Sull
'
altare
si
vede
un
basso
rilievo
di
marmo
di
fabbrica
che
doveva
essere
posto
ad
ornamento
della
porta
settentrionale
della
Metropolitana
.
In
questa
Piazza
si
esponeva
nel
medio
evo
,
in
tempo
di
pace
,
il
famoso
Carroccio
.
Teatro
Santa
Radegonda
.
Qui
presso
,
nella
via
omonima
,
è
il
teatro
di
Santa
Radegonda
costruito
nel
1850
,
sull
'
area
di
una
sala
che
serviva
a
pubblici
trattenimenti
,
con
disegno
dell
'
architetto
Giacomo
Moraglia
.
Ivi
era
l
'
antica
chiesa
di
Santa
Radegonda
,
demolita
nel
1783
,
nel
cui
spazio
veniva
eretto
verso
il
1803
un
teatro
per
marionette
dalla
signora
Anastasia
Franzini
,
vedova
Barbini
in
società
con
Carlo
Re
,
e
quindi
convertito
dalla
sola
Barbini
in
teatro
per
opera
o
commedia
circa
l
'
anno
1810;
e
il
vecchio
teatro
durò
a
tale
uso
per
alcuni
anni
soltanto
.
Galleria
Vittorio
Emanuele
.
I
lavori
di
questa
Galleria
,
unica
al
mondo
,
vennero
solennemente
iniziati
il
7
marzo
1865
,
avendovi
posta
la
prima
pietra
re
Vittorio
Emanuele
.
L
'
architetto
ne
fu
il
comm
.
Giuseppe
Mengoni
.
La
costruzione
durò
due
anni
e
mezzo
circa
.
Fu
aperta
al
pubblico
il
15
settembre
1867
.
Misura
metri
195
di
lunghezza
;
metri
14
,
50
di
larghezza
;
all
'
ottagono
la
larghezza
è
di
metri
39
.
La
superficie
totale
dei
fabbricati
è
di
metri
quadrati
8600
.
L
'
altezza
dei
fabbricati
è
di
metri
26;
quella
dal
piano
alla
sommità
dei
vetri
nelle
braccia
intorno
all
'
ottagono
è
di
metri
32
,
e
di
metri
50
l
'
altezza
della
cupola
dell
'
ottagono
.
Gli
archi
maggiori
verso
le
Piazze
del
Duomo
e
della
Scala
hanno
una
luce
di
metri
24
per
metri
12
,
21;
quelli
d
'
ingresso
verso
le
vie
Silvio
Pellico
e
Berchet
metri
23
per
metri
12
.
Venticinque
statue
d
'
illustri
italiani
,
eseguite
da
artisti
milanesi
,
adornano
gli
ingressi
e
l
'
ottagono
.
Quattro
affreschi
veggonsi
negli
scompartimenti
della
volta
dell
'
ottagono
,
larghi
metri
15
,
alti
7
,
50;
e
furono
eseguiti
:
L
'
Europa
,
dal
Petrasanta
;
L
'
Asia
,
dal
Giuliano
;
L
'
Africa
,
dal
Tagliano
;
L
'
America
,
dal
Casnedi
.
Gli
stessi
egregi
artisti
eseguirono
nei
pennacchi
dei
due
grandi
archi
laterali
quattro
figure
;
sono
all
'
arco
verso
la
via
Silvio
Pellico
:
La
Scienza
,
del
Pagliano
,
e
L
'
Industria
,
del
Pietrasanta
.
All
'
arco
verso
la
via
Berchet
:
L
'
Arte
,
del
Canedi
,
e
L
'
Agricoltura
,
del
Pagliano
.
In
questa
Galleria
vi
sono
magnifici
negozi
,
e
i
due
più
eleganti
caffè
di
Milano
(
*
)
.
DALLA
PIAZZA
DEL
DUOMO
A
PORTA
VENEZIA
.
Teatro
milanese
.
Questo
teatro
venne
fondato
dal
dottor
Carlo
Righetti
nell
'
anno
1869
per
rappresentazioni
in
dialetto
milanese
ed
operette
buffe
;
è
sotto
gli
auspici
di
un
'
Accademia
,
il
cui
presidente
è
il
Sindaco
di
Milano
,
e
conta
fra
i
soci
onorari
illustrazioni
dell
'
arte
cittadina
.
Il
locale
fu
ridotto
in
forma
di
teatro
a
spese
del
fondatore
su
disegno
dell
'
architetto
Carlo
Vismara
;
è
molto
elegante
;
possiede
pitture
pregevoli
,
fra
le
quali
due
quadri
del
Domenico
Induno
.
Pur
bello
è
il
telone
,
rappresentante
Meneghino
che
cede
il
primato
alla
giovane
Commedia
milanese
.
L
'
Uomo
di
Pietra
.
Sul
Corso
Vittorio
Emanuele
,
all
'
altezza
del
primo
piano
della
casa
N
.
29
,
evvi
incastrata
al
muro
un
'
antica
statua
molto
digradata
dal
tempo
,
che
il
popolo
designa
col
nome
di
Uomo
di
Pietra
,
e
che
rappresenta
(
*
)
Sulla
prima
pietra
della
Galleria
sta
incisa
la
seguente
epigrafe
:
VITTORIO
EMANUELE
RE
D
'
ITALIA
POSE
7
MARZO
1865
AUSPICE
IL
RE
.
MAGNANIMO
DITE
RIVENDICAVA
L
'
ITALIA
A
LIBERTA
'
MILANO
INIZIA
LE
GRANDI
IMPRESE
DEI
.
LAVORO
E
DELL
'
ARTE
CHE
NELLA
LIBERTA
'
HANNO
VITA
RIGOGLIOSA
E
FECONDA
.
una
persona
togata
.
Varie
sono
le
opinioni
intorno
a
questa
statua
;
alcuni
la
vogliono
attribuire
a
Cicerone
,
per
essere
scritta
ai
piedi
una
sentenza
di
questo
oratore
;
altri
a
Mario
,
od
a
Cesare
,
ed
altri
ad
Adelmano
Menclozio
,
creato
arcivescovo
di
Milano
l
'
anno
948
,
per
la
vicinanza
della
di
lui
casa
di
abitazione
,
e
per
avere
esso
fatta
in
quel
luogo
fabbricare
una
chiesa
,
demolita
nel
1787
.
Più
probabile
è
l
'
asserto
del
Grazioli
che
la
vuole
di
qualche
console
romano
,
che
,
benemerito
di
Milano
,
ha
con
-
seguito
l
'
onore
della
statua
.
Chiesa
di
S
.
Carlo
.
Sull
'
area
dell
'
antica
chiesa
di
Santa
Maria
dei
Servi
o
del
Sacco
,
che
da
ultimo
era
stata
ridotta
dalla
gotica
forma
dal
Pellegrini
,
si
gettavano
le
fondamenta
nell
'
anno
1838
della
chiesa
attuale
di
S
.
Carlo
,
che
fu
terminata
nel
1851
.
Costò
circa
3,000,000
di
lire
.
Il
disegno
,
non
troppo
felice
,
è
dell
'
Amati
.
Dicontro
alla
chiesa
evvi
il
grande
Albergo
della
Ville
,
fabbricato
non
sono
molti
anni
.
Galleria
De
-
Cristoforis
.
Vicino
alla
chiesa
di
San
Carlo
vi
è
la
Galleria
De
-
Cristoforis
.
Venne
incominciata
nell
'
anno
1830
,
ed
inaugurata
nel
1832
con
una
sfarzosa
festa
da
ballo
in
costume
,
data
dall
'
arciduca
vicere
Rainieri
.
L
'
elegante
disegno
è
dell
'
architetto
Andrea
Pizzala
;
fu
costruita
sull
'
area
di
antico
palazzo
appartente
al
duca
Serbelloni
.
Leone
di
Porta
Venezia
.
Il
leone
su
di
una
colonna
,
che
vedesi
a
destra
nel
principio
del
Corso
di
Porta
Venezia
risale
al
1502
,
e
fu
eseguito
a
spese
della
città
per
volere
del
prefetto
Catiliano
Cotta
.
La
colonna
venne
eretta
soltanto
nel
1626
da
Carlo
Francesco
Serbelloni
.
Varie
sono
le
asserzioni
degli
storici
su
questo
monumento
;
alcuni
opinano
sia
testimonio
della
vittoria
riportata
da
Francesco
I
Sforza
sui
Veneti
a
Caravaggio
;
altri
lo
stemma
della
Porta
Orientale
,
che
era
uno
stendardo
bianco
con
lione
nero
.
Chiesa
di
San
Babila
.
Sulle
rovine
dell
'
antico
tempio
del
Sole
venne
innalzata
la
chiesa
di
San
Babila
.
Subì
una
totale
riforma
nel
1588
,
e
fu
anco
a
'
nostri
giorni
rimodernata
.
La
chiesa
era
anticamente
fuori
delle
mura
della
città
,
le
quali
seguivano
la
linea
delle
due
vi
-
cine
vie
del
Monte
Napoleone
e
Durini
.
Palazzo
di
Prefettura
.
Nella
vicina
via
di
Monforte
,
che
si
trova
a
destra
della
chiesa
di
San
Babila
,
evvi
il
palazzo
della
Regia
Prefettura
,
residenza
pure
del
Prefetto
.
Il
disegno
di
questo
palazzo
è
di
Giovanni
Battista
Diotti
,
che
ne
era
proprietario
.
In
una
delle
sue
sale
possiede
pitture
dell
'
Appiani
.
L
'
attuale
facciata
venne
costruita
dipoi
con
disegno
dell
'
architetto
Pietro
Gilardoni
,
e
terminata
nel
1818
.
Innanzi
a
questo
edificio
,
già
sede
dei
governatori
austriaci
,
cominciò
la
gloriosa
lotta
delle
cinque
giornate
del
marzo
1848
,
che
finì
colla
cacciata
degli
Austriaci
dalla
città
.
Chiesa
di
Santa
Maria
della
Passione
.
La
chiesa
di
Santa
Maria
della
Passione
,
che
trovasi
nella
vicina
via
del
Conservatorio
,
fu
fatta
innalzare
,
in
forma
di
croce
greca
,
da
Daniele
Birago
,
arcivescovo
di
Mitilene
(
in
partibus
)
nel
1485
,
e
donata
ai
padri
lateranensi
.
Il
celebre
scultore
Cristoforo
Solari
,
detto
il
Gobbo
,
eresse
nel
1530
la
grandiosa
sua
cupola
.
Nel
1692
venne
ridotto
il
tempio
a
croce
latina
.
-
-
La
stravagante
facciata
fu
disegnata
dall
'
architetto
Rusnati
.
Questa
chiesa
ha
peregrine
pitture
di
Bernardino
Luini
,
di
Daniele
Crespi
,
di
Giulio
Campi
,
di
Cesare
Procaccini
,
di
Enea
Salmeggia
,
di
Gaudenzio
Ferrari
,
ecc
.
Degno
di
ammirazione
è
il
bellissimo
monumento
a
Daniele
Birago
,
opera
del
celebre
Andrea
Fusina
,
che
lo
eseguì
nel
1495
.
Regio
Conservatorio
.
Presso
la
chiesa
della
Passione
vi
è
il
Regio
Conservatorio
di
Musica
,
il
cui
edificio
,
già
convento
dei
padri
lateranensi
,
non
offre
nulla
di
rimarchevole
.
Il
Conservatorio
fu
istituito
nel
1808
a
spese
del
governo
.
Dell
'
antico
refettorio
si
formò
una
elegante
sala
con
palco
ad
uso
di
teatro
,
testè
rimodernata
,
che
serve
per
accademie
vocali
ed
istrumentali
.
Nel
1868
venne
in
esso
creata
una
biblioteca
musicale
.
Reale
Collegio
delle
Fanciulle
.
Nella
via
della
Passione
,
vicinissima
al
Conservatorio
,
è
il
Reale
Collegio
delle
Fanciulle
.
Fu
esso
fon
-
dato
da
Napoleone
I
,
con
decreto
18
settembre
1808
,
e
riformato
nel
1861;
quivi
venne
da
altra
sede
trasportato
soltanto
nell
'
anno
1864
.
Vi
sono
stabiliti
24
posti
gratuiti
a
vantaggio
di
fanciulle
di
famiglie
civili
,
i
cui
genitori
abbiano
reso
notevoli
servigi
allo
Stato
.
Il
disegno
del
grandioso
edificio
è
dell
'
architetto
Besia
;
esso
era
prima
proprietà
_
del
conte
Archinti
.
Ritornando
sul
Corso
Venezia
per
la
via
della
Passione
,
e
quindi
lungo
il
Naviglio
,
troviamo
il
Seminario
.
Il
Seminario
Maggiore
fu
fatto
erigere
sull
'
area
di
una
casa
di
Umiliati
nel
1570
da
San
Carlo
Borromeo
,
su
disegno
di
Giuseppe
Meda
,
uomo
di
genio
intraprendente
e
perseverante
.
La
Porta
che
dal
Corso
mette
all
'
edificio
fu
aggiunta
,
circa
un
secolo
dopo
,
dall
'
arcivescovo
Alfonso
Litta
su
disegno
di
Richini
,
fiancheggiato
da
maestose
cariatidi
,
rappresentanti
la
Pietà
e
la
Sapienza
.
Il
grandioso
ed
imponente
cortile
è
degno
di
ammirazione
per
la
sua
vastità
e
bellezza
;
ha
due
ordini
architravati
l
'
uno
sopra
l
'
altro
con
colonne
maestose
binate
,
dorico
il
primo
,
jonico
il
secondo
.
Nel
1798
furono
i
seminaristi
traslocati
altrove
,
per
porre
in
quell
'
edificio
i
prigionieri
tedeschi
;
quindi
nel
1799
i
giovani
requisiti
per
le
milizie
della
Cisalpina
.
Nel
ritorno
degli
Imperiali
fu
rimesso
in
pristino
.
Nel
1859
servì
per
qualche
tempo
di
ospedale
militare
pei
sol
-
dati
feriti
,
austriaci
e
francesi
.
Casa
Castiglioni
.
Di
contro
al
Seminario
evvi
la
casa
bramantesca
ora
del
sig
.
Silvestri
,
e
già
di
proprietà
Stampa
-
Castiglioni
,
ed
in
origine
dei
marchesi
Pirovano
,
indi
degli
Scaccabarozzi
.
Questa
casa
,
in
oggi
molto
rovinata
ed
informe
,
si
annovera
solo
per
essere
stata
una
delle
prime
fabbriche
del
Bramante
,
e
di
sua
mano
dipinta
.
Ove
è
il
ponte
sorgevano
gli
Archi
o
Por
-
toni
di
Porta
Orientale
,
costruiti
di
viva
pietra
sulla
forma
delle
antiche
porte
romane
dopo
la
desolazione
di
Federico
Barbarossa
nel
1171
.
Su
di
essi
vedevasi
scolpita
una
scrofa
in
atto
di
allattare
i
suoi
piccoli
parti
.
Vennero
demoliti
nel
1819
(
*
)
.
Palazzo
delle
Assisie
.
Poco
discosto
dal
ponte
,
volgendo
a
sinistra
,
lungo
la
via
del
Senato
,
è
il
palazzo
sede
ora
della
Corte
d
'
Assisie
.
In
questo
luogo
sorgeva
anticamente
un
monastero
di
Umiliate
.
San
Carlo
Borromeo
nell
'
anno
1579
lo
fece
demolire
,
ed
affidò
l
'
incarico
all
'
architetto
Fabio
Mangone
di
costruirgli
un
nuovo
fabbricato
,
ove
istituì
un
Collegio
detto
elvetico
,
venendovi
educati
i
chierici
svizeri
.
Concorse
all
'
opera
anche
il
cardinale
Federico
Borromeo
.
L
'
edificio
è
de
'
pii
vasti
e
ben
architettati
che
si
conoscano
in
Italia
.
I
suoi
ampi
cortili
sono
adorni
di
doppio
porticato
dorico
e
jonico
,
con
colonne
di
granito
.
La
facciata
,
alquanto
barocca
,
è
del
Richini
.
Nel
1786
1'
edificio
fu
convertito
in
sede
del
governo
.
Nel
1797
fu
destinato
per
le
riunioni
del
Gran
Consiglio
dei
Juniori
della
Repubblica
Cisalpina
;
indi
per
sede
del
Ministero
della
guerra
della
Repubblica
Italiana
.
Sotto
il
Regno
italico
vi
aveva
residenza
il
Corpo
Legislativo
,
il
Senato
ed
il
Ministero
della
guerra
.
Nel
1817
il
governo
austriaco
vi
poneva
gli
Uffici
della
Contabilità
dello
Stato
,
la
quale
venne
abolita
,
con
poco
senno
,
nel
1864
.
(
*
)
Tre
erano
le
porte
costruite
sulla
forma
delle
romane
,
e
cioè
la
Orientale
,
la
Romana
,
demolita
nel
1782
.
e
gli
Archi
di
Porta
Nuova
.
Ritornando
al
ponte
di
Porta
Venezia
devonsi
rimarcare
:
Palazzo
Busca
.
Appena
passato
il
ponte
,
a
man
dritta
,
è
l
'
imponente
palazzo
del
defunto
Antonio
Busca
.
Apparteneva
già
alla
famiglia
Serbelloni
.
Lo
fece
innalzare
Giovanni
Galeazzo
Serbelloni
,
di
poi
consultore
della
Re
-
pubblica
Italiana
,
su
disegno
del
valente
architetto
Simone
Cantoni
;
venne
terminato
soltanto
nell
'
anno
1795
.
Magnifica
ne
è
specialmente
la
facciata
;
nel
mezzo
di
questa
si
vede
un
bellissimo
pezzo
architettonico
con
colonne
isolate
che
forma
una
loggia
maestosa
,
decorata
di
un
grande
bassorilievo
di
stucco
dello
scultore
Donato
Carabelli
,
rappresentante
alcuni
fatti
della
storia
di
Milano
del
tempo
di
Federico
Barbarossa
.
In
una
sala
del
primo
piano
vi
è
un
dipinto
del
Traballasi
,
Giunone
che
cerca
sedurre
Eolo
perchè
sommerga
il
naviglio
trojano
.
Sulla
facciata
di
questo
palazzo
,
verso
il
ponte
,
vi
è
una
lapide
che
ricorda
avere
ivi
preso
stanza
Napoleone
Bonaparte
,
entrato
la
prima
volta
in
Milano
,
il
15
maggio
1796
.
Il
giorno
8
giugno
1859
vi
abitò
il
re
Vittorio
Emanuele
.
Di
contro
al
palazzo
Busca
è
la
chiesa
di
San
Pietro
Celestino
;
possiede
buone
pitture
dello
Storer
e
del
Procaccini
,
ecc
.
Casa
Ciani
.
Poco
lungi
,
a
sinistra
,
vi
è
la
casa
del
barone
Ciani
,
sorprendente
per
decorazioni
in
terra
cotta
;
ha
bassorilievi
ed
iscrizioni
riferentisi
ai
gloriosi
fatti
delle
guerre
combattutesi
per
la
indipendenza
italiana
negli
anni
1859
e
1860
.
Palazzo
Saporiti
.
Nell
'
area
del
soppresso
convento
dei
cappuccini
a
Porta
Orientale
(
1810
)
,
citato
nei
Promessi
Sposi
del
Manzoni
,
un
signor
Belloni
,
arricchitosi
coi
giuochi
che
si
tenevano
nel
teatro
alla
Scala
,
su
disegno
dell
'
ingegnere
architetto
Giusti
,
verso
il
1811
,
faceva
innalzare
questo
palazzo
,
comperato
quindi
dalla
fa
-
miglia
dei
marchesi
Saporiti
.
Maestosa
ne
è
l
'
architettura
,
con
grandioso
colonnato
d
'
ordine
jonico
,
ricca
di
un
bassorilievo
di
Pompeo
Marchesi
e
di
varie
statue
di
divinità
,
in
parte
lavorate
dallo
stesso
Marchesi
ed
in
parte
da
Grazioso
Rusca
.
In
questo
tratto
di
Corso
è
pur
degno
di
essere
osservato
il
palazzo
Ponti
,
già
appartenente
alla
famiglia
Bovara
,
e
quindi
a
quella
dei
Camozzi
di
Bergamo
,
e
testè
al
Busca
.
L
'
elegante
disegno
di
esso
è
dell
'
architetto
Fe
-
lice
Soave
.
Fu
abitazione
degli
ambascia
-
tori
della
prima
Repubblica
Francese
.
Porta
Venezia
.
Questa
porta
si
chiamò
sino
al
1862
Orientale
,
anche
Lenza
,
per
corruzione
di
lingua
.
I
Romani
l
'
appellavano
Argentea
,
vuolsi
perchè
da
quivi
entravano
le
ricchezze
del
paese
.
Alcuni
storici
affermano
fosse
dedicata
al
Sole
,
perché
da
questa
parte
nasce
ad
illuminare
la
città
.
L
'
antica
porta
fu
demolita
nel
1784
,
e
in
quell
'
anno
venne
incominciata
la
nuova
su
disegno
del
Piermarini
;
i
lavori
non
terminarono
che
nel
1795
.
Nel
1827
l
'
Amministrazione
della
città
,
volendo
nuovamente
rifabbricarla
,
ne
affidò
il
lavoro
all
'
architetto
Rodolfo
Vantini
di
Brescia
,
che
lo
compì
nel
1831
.
L
'
esecuzione
di
questa
porta
o
barriera
,
con
colonne
,
statue
e
bassorilievi
,
è
molto
commendevole
.
La
Concordia
e
la
Giustizia
sono
di
Pompeo
Marchesi
;
1'
Eternità
e
la
Fedeltà
,
del
Monti
di
Ravenna
;
Cerere
e
Vulcano
,
di
Gandolfi
;
Minerva
e
Mercurio
,
di
Cacciatori
;
i
bassorilievi
di
Busca
,
Somaini
,
Sangiorgio
,
ecc
.
Il
Lazzaretto
.
Appena
fuori
di
Porta
Venezia
,
a
sinistra
,
è
situato
il
Lazzaretto
,
stato
eretto
su
disegno
di
Lazzaro
Palazzi
nel
1489
da
Lodovico
Sforza
,
detto
il
Moro
,
ad
insinuazione
di
Antonio
Bembo
,
dopo
la
pestilenza
dell
'
anno
1461
,
per
la
più
comoda
cura
e
separazione
delle
persone
sane
dalle
infette
.
Il
cardinale
Ascanio
Sforza
,
fratello
del
duca
,
contribuì
alla
generosa
impresa
.
Il
terreno
aveva
appartenuto
al
conte
Galeotto
Bevilacqua
,
che
ne
aveva
fatto
dono
all
'
Ospedale
Maggiore
.
-
-
La
fabbrica
nel
1507
fu
ridotta
come
al
presente
da
Luigi
XII
re
di
Francia
,
in
quell
'
epoca
signore
di
Milano
.
San
Carlo
,
su
disegno
del
Pellegrini
fece
erigere
nel
centro
una
bella
cappella
di
figura
ottagona
con
otto
arcate
aperte
,
affinchè
gli
ammalati
potesser
dalle
loro
celle
vedere
la
celebrazione
degli
uffici
divini
.
Dal
1785
in
poi
servì
1'
edificio
a
differenti
usi
.
Il
giorno
9
luglio
1797
si
celebrò
nel
Lazzaretto
la
generale
Federazione
di
tutti
i
capi
dei
diversi
dipartimenti
della
Repubblica
Cisalpina
;
venne
allora
denominato
Campo
di
Marte
,
innalzandovisi
la
statua
della
Libertà
,
che
venne
dal
popolo
spezzata
il
28
aprile
1799
,
all
'
entrare
dell
'
esercito
austro
-
russo
.
Manzoni
,
ne
'
suoi
Promessi
Sposi
,
descrive
sovranamente
questo
luogo
.
Dicontro
al
Lazzaretto
vi
è
la
R
.
Scuola
superiore
di
medicina
veterinaria
,
con
annesso
ospedale
per
cura
degli
animali
domestici
infermi
.
Poco
discosto
vi
è
pure
uno
stabilimento
per
lezioni
di
nuoto
,
detto
Bagno
di
Diana
,
che
fu
architettato
da
Andrea
Pizzala
.
Il
bello
stradone
,
che
si
presenta
dicontro
alla
porta
,
venne
decretato
da
Napoleone
I
.
Chiamasi
di
Loreto
;
esso
continua
sempre
così
maestoso
sino
alla
Reale
Villa
di
Monza
.
Giardini
Pubblici
.
Rientrando
in
città
per
la
Porta
Venezia
,
a
destra
,
si
presenta
il
magnifico
bastione
omonimo
.
Questo
tratto
di
bastione
,
tutto
alberato
a
doppio
ordine
di
ippocastani
,
con
comodi
marcia
-
piedi
,
che
si
estende
sino
a
Porta
Nuova
,
è
il
passeggio
preferito
dalla
popolazione
.
Qui
hanno
luogo
i
corsi
pei
quali
la
nostra
città
ha
rinomanza
.
A
destra
di
esso
godesi
la
veduta
degli
ameni
colli
briantei
,
e
dei
monti
comaschi
e
bergamaschi
fino
alle
grandi
Alpi
.
A
sinistra
presentansi
i
Giardini
Pubblici
.
Al
vecchio
Giardino
,
che
trovasi
tra
il
bastione
e
il
Corso
Venezia
,
si
scende
per
una
magnifica
gradinata
.
Esso
venne
ideato
dal
Piermarini
,
e
fu
incominciato
l
'
anno
1785
per
ordine
di
Giuseppe
II
nell
'
area
ove
già
sorgevano
i
monasteri
di
San
Dionigio
,
che
ricordava
l
'
arcivescovo
Ariberto
,
demolito
nel
1770
,
e
delle
Carcanine
,
demolito
nel
1775
.
E
disegnato
,
secondo
l
'
antico
gusto
francese
,
a
viali
regolari
con
un
folto
boschetto
,
fiancheggiante
il
giardino
della
Villa
Reale
.
Nel
mezzo
sorge
un
fabbricato
quadrato
ed
isolato
,
già
disegno
dello
stesso
Piermarini
.
Da
molti
anni
era
in
rovina
per
avvenutovi
incendio
.
Ora
,
a
cura
di
una
società
,
fu
ristaurato
ed
abbellito
sotto
la
direzione
dell
'
ingegnere
architetto
Giuseppe
Balzaretti
.
Nell
'
interno
questo
edificio
ha
un
'
elegante
sala
,
sorprendente
per
la
sua
ampiezza
;
essa
serve
per
concerti
musicali
,
feste
da
ballo
,
esposizioni
,
accade
-
mie
,
ecc
.
Fu
inaugurato
il
22
febbrajo
1871
.
Il
nuovo
giardino
,
incominciato
nel
1856
su
disegno
dell
'
ingegnere
Balzaretti
nell
'
area
principalmente
della
estesissima
ortaglia
già
di
proprietà
Dugnani
,
venne
aperto
al
pubblico
nel
1861;
esso
desta
l
'
ammirazione
di
tutti
per
la
bellezza
del
suo
disegno
;
è
a
viali
tortuosi
,
ad
ondulazioni
di
terreno
che
innalzasi
bruscamente
al
di
là
del
rivolo
che
lo
attraversa
in
senso
diagonale
.
Una
parte
di
questo
passeggio
è
ridotta
a
giardino
zoologico
.
Dal
bastione
vi
si
accede
da
un
ponte
di
ferro
;
ha
pure
parecchi
ingressi
dalla
via
Palestro
,
Piazza
Cavour
e
via
Manin
.
Nell
'
altipiano
evvi
un
elegante
caffè
assai
frequentato
nella
estiva
stagione
.
Questo
giardino
possiede
parecchie
statue
,
due
delle
quali
del
Pattinati
,
l
'
una
rappresentante
L
'
Italia
e
l
'
altra
Carlo
Porta
,
il
gran
poeta
milanese
.
Dal
nuovo
giardino
pubblico
si
può
accedere
al
Museo
Civico
(
*
)
.
Il
Museo
pervenne
al
Municipio
nel
1838
per
l
'
acquisto
da
esso
fatto
delle
ricche
raccolte
d
'
oggetti
naturali
,
di
proprietà
del
nobile
Giuseppe
De
Cristoforis
e
del
professore
Giorgio
Jan
;
ampliato
in
seguito
sempre
più
con
nuovi
acquisti
e
privati
doni
.
(
*
)
E
visibile
pubblicamente
nei
giorni
di
domenica
e
di
giovedì
,
dalle
ore
10
della
mattina
alle
4
pomeridiane
nell
'
estate
,
e
dalle
11
antimeridiane
e
3
pomeridiane
nell
'
inverno
;
negli
altri
giorni
devesi
ritirare
permesso
o
dei
Municipio
o
del
direttore
del
Museo
.
Venne
nell
'
attuale
edificio
trasferito
nel
1864
dalla
via
del
Circo
,
ed
ordinato
dai
professori
Jan
e
Cornalia
.
Racchiude
collezioni
di
ogni
ramo
di
zoologia
,
di
botanica
,
di
mineralogia
,
di
geologia
,
di
etnografia
ed
altre
istruttive
curiosità
.
Il
palazzo
apparteneva
alla
famiglia
Dugnani
sopra
nominata
,
e
conserva
ancora
vari
affreschi
del
Porta
di
Milano
,
e
del
'
I
'
iepolo
di
Venezia
.
In
esso
fu
per
qualche
tempo
il
Reale
collegio
delle
Fanciulle
.
Sotto
al
porticato
vi
è
un
gruppo
in
gesso
del
Marchesi
rappesentante
Ercole
che
libera
Alceste
.
Nella
via
Palestro
,
che
lambe
il
nuovo
giardino
pubblico
verso
la
città
,
evvi
la
Villa
Reale
.
Questo
palazzo
venne
eretto
su
elegante
e
sontuoso
disegno
dell
'
architetto
Leopoldo
Pollack
per
ordine
del
generale
Lodovico
Belgiojoso
;
fu
terminato
nel
1793
.
L
'
interno
e
l
'
esterno
dell
'
edifizio
annunziano
il
buon
gusto
dell
'
architetto
.
Sotto
il
regno
Italico
venne
in
possesso
del
governo
.
Vi
abitarono
principi
e
sovrani
;
nel
1859
Napoleone
III
,
vittorioso
sui
campi
di
Magenta
.
Ora
è
proprietà
del
principe
ereditario
Umberto
di
Piemonte
.
La
più
bella
facciata
di
esso
è
quella
verso
il
giardino
.
Grazioso
Rusca
,
Francesco
Carabelli
e
Bartolomeo
Ribossi
scolpirono
le
statue
che
adornano
in
alto
il
palazzo
.
Le
medaglie
all
'
interno
con
figure
a
basso
rilievo
di
stucco
,
rappresentanti
vari
fatti
storici
e
favolosi
,
di
cui
forni
i
soggetti
il
Panini
,
sono
di
Donato
Carabelli
,
di
Angelo
Pizzi
,
di
Carlo
Pozzi
e
di
Andrea
Casareggio
.
Nell
'
interno
ammirasi
una
grande
medaglia
di
Andrea
Appiani
,
che
rappresenta
il
Parnasso
,
ultima
opera
di
quel
pittore
,
e
affreschi
di
Bernardino
Luini
,
trasportativi
su
tavola
dal
casale
della
Pelucca
presso
Monza
.
Linea
B
(
N
.
1
.
Colore
azzurro
Porta
Nuova
)
.
Per
la
via
Carlo
Alberto
.
MONUMENTI
,
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Il
palazzo
della
Ragione
.
Loggia
degli
Osii
.
Palazzo
delle
Scuole
Palatine
,
ora
degli
Uffici
delle
Ipoteche
.
Collegio
dei
Giureconsulti
.
Questura
.
Archi
di
Porta
Nuova
.
Liceo
Panini
.
Convitto
nazionale
Longone
.
Ospedale
Fate
-
bene
-
fratelli
.
Istituto
dei
Ciechi
.
Casa
di
Salute
.
Fabbrica
dei
Tabacchi
.
Ospedale
Fate
-
bene
-
sorelle
.
Porta
Nuova
.
CHIESE
.
San
Francesco
da
Paola
.
Sant
'
Angelo
.
TEATRI
.
Teatro
Re
(
vecchio
)
.
La
Scala
.
Filo
-
drammatico
.
ALBERGHI
,
ECC
.
Milano
.
Annunciata
con
bagni
.
Aquila
.
Angioli
.
Gallo
.
Piazza
Mercanti
.
La
Piazza
Mercanti
,
così
detta
dalla
riunione
che
vi
facevano
i
mercanti
in
consiglio
in
occasione
di
qualche
loro
affare
,
è
un
vasto
quadrato
nel
centro
della
città
.
Nel
suo
mezzo
,
sopra
archi
tutti
aperti
,
s
'
innalza
l
'
archivio
notarile
,
insediatovi
il
1
ottobre
1775
.
Questo
edificio
,
isolato
e
grandioso
,
venne
eretto
nel
1233
da
Oldrado
da
Tresseno
di
Lodi
,
podestà
di
Milano
,
e
fu
chiamato
della
Ragione
,
come
quello
che
era
destinato
a
sede
del
Consiglio
generale
dei
cittadini
.
Riconoscente
Milano
al
podestà
fecegli
scolpire
una
statua
equestre
a
mezzo
rilievo
,
posta
nella
fronte
meridionale
del
palazzo
stesso
.
Dalla
parte
settentrionale
vedesi
inserita
in
un
pilastro
una
scrofa
pelosa
,
che
si
credette
fino
ai
giorni
nostri
avesse
dato
il
nome
a
Milano
.
La
bellissima
architettura
del
secolo
XIII
venne
deturpata
nel
1775
,
e
le
ampie
finestre
furono
chiuse
.
Ora
si
pensa
di
ripristinarla
,
e
venne
all
'
uopo
dalla
Regia
Accade
-
mia
di
Belle
Arti
aperto
un
concorso
.
Una
delle
finestre
verso
mezzodì
venne
nel
1870
scoperta
quale
modello
.
Di
contro
alla
statua
di
Oldrado
,
è
la
Loggia
degli
Osii
,
così
chiamata
da
una
famiglia
antica
ivi
esistente
,
fu
costruita
in
epoche
diverse
.
La
parte
più
antica
è
del
1316
,
e
la
si
deve
a
Matteo
Visconti
:
vuolsi
terminato
1'
edificio
da
Galeazzo
Il
.
E
di
marmo
bianco
e
nero
,
arricchita
da
stemmi
della
città
e
delle
sei
porte
,
ed
altri
dei
Visconti
e
degli
Sforza
.
Dal
suo
pulpito
,
detto
dal
volgo
parlera
,
si
leggevano
le
sentenze
di
morte
e
gli
atti
pubblici
;
qui
i
consoli
ed
i
podestà
parla
-
vano
al
popolo
.
Ora
è
sede
della
Camera
di
Commercio
.
Nel
palazzo
attiguo
stavano
le
Scuole
Palatine
,
nelle
quali
insegnarono
,
secondo
la
tradizione
,
Virgilio
,
Plinio
Secondo
,
Sant
'
Agostino
,
Emanuele
Crisolara
,
Demetrio
Calcondila
,
venuto
da
Costantinopoli
per
la
lingua
greca
,
Francesco
Filelfo
,
Giorgio
Merula
,
Pietro
Candido
Decembrio
,
ecc
.
Le
scuole
vennero
poi
riunite
al
Ginnasio
di
Brera
.
Il
palazzo
stesso
servì
,
in
sullo
scorcio
del
passato
secolo
e
in
sul
principio
del
presente
,
ad
uffici
dei
Tribunali
di
Prima
Istanza
ed
Appello
;
ora
è
sede
dello
Ufficio
delle
Ipoteche
.
Questa
parte
di
Piazza
,
precisamente
quella
fra
gli
edifici
descritti
,
era
pur
destinata
alla
esecuzione
delle
sentenze
di
morte
,
particolarmente
dei
nobili
(
*
)
.
Fu
qui
che
vennero
giustiziati
Francesco
,
Margherita
ed
altri
della
famiglia
Pusterla
.
Il
lato
settentrionale
della
Piazza
è
fiancheggiato
dalla
maestosa
e
ricca
fabbrica
dell
'
antico
Collegio
de
'
Giureconsulti
,
conti
e
cavalieri
,
chiuso
nel
1796
.
Fu
fatta
costruire
da
Pio
IV
de
'
Medici
con
disegno
di
Vincenzo
Seregni
.
E
formata
da
portici
arcuati
,
sostenuti
da
binate
colonne
doriche
,
poste
sopra
a
piedestalli
.
Il
secondo
ordine
ha
i
pilastri
ad
uso
di
termini
con
capitello
fonico
.
La
statua
in
marmo
di
Sant
'
Ambrogio
è
mediocre
lavoro
di
L
.
Scorzini
.
Nel
mezzo
sta
la
torre
,
dicesi
innalzata
da
Napo
della
Torre
l
'
anno
1272;
era
presso
il
Broletto
Nuovo
,
o
Municipio
,
stato
trasferito
,
come
abbiamo
veduto
,
in
questa
Piazza
nel
1228
,
ove
era
un
edificio
della
famiglia
Faroldi
.
Al
tempo
di
Fabrizio
Bossi
,
vicario
di
provvigione
,
fu
collocato
sulla
torre
1'
orologio
e
la
campana
del
pubblico
.
-
-
Ove
è
la
torre
da
duecento
anni
,
in
una
nicchia
,
inalzavasi
la
statua
d
'
ottima
scultura
rappresentante
Filippo
II
,
re
di
Spagna
.
La
statua
alla
venuta
dei
francesi
nel
1796
era
stata
rovesciata
,
e
mozza
del
capo
.
Lo
scultore
Carabelli
si
esibì
a
sostituirvi
quello
di
Bruto
.
(
*
)
Il
duplice
supplizio
della
decapitazione
o
della
forca
non
avevano
in
Milano
un
luogo
esclusivo
,
specialmente
pei
plebei
.
La
decapitazione
d
'
ordinario
si
eseguiva
a
mezzo
il
Corso
di
Porta
Tosa
(
ora
Verziere
)
;
il
patibolo
si
erigeva
al
prato
delle
forche
fuori
di
Porta
Vigentina
,
alla
Vetra
;
o
in
altri
siti
secondo
il
delitto
che
era
stato
perpetrato
.
Venne
la
statua
riformata
il
9
luglio
1797
,
giorno
primo
della
libertà
Cisalpina
,
ponendovi
ai
piedi
questa
iscrizione
:
ALL
'
IPOCRISIA
DI
FILIPPO
II
SUCCEDA
LA
VIRTU
'
DI
MARCO
GIUNIO
BRUTO
.
CITTADINI
SPECCHIATEVI
NEL
VOSTRO
PRIMO
PROCONSOLE
.
ANNO
V
REPUBBLICANO
XXI
MESSIDORO
.
Questa
statua
fu
levata
all
'
entrare
dei
coalizzati
(
28
aprile
1799
)
,
e
dal
popolo
deturpata
.
Il
collegio
dei
Giureconsulti
servì
in
seguito
per
gli
Uffici
della
Congregazione
Centrale
,
dell
'
I
-
spettorato
delle
Scuole
ecc
.
;
ora
è
occupato
dal
Comando
Superiore
della
Guardia
Nazionale
,
ed
in
parte
dalla
Borsa
.
Su
questa
Piazza
vedesi
un
pozzo
;
nel
1767
venne
ricostrutto
con
eleganza
dal
conte
Nicola
Visconti
prefetto
della
città
.
Al
N
.
19
sono
gli
Uffici
del
Telegrafo
.
Nella
vicina
via
Carlo
Alberto
vanno
sorgendo
grandiosi
edifici
,
fra
cui
citiamo
quelli
dei
fratelli
Conconi
,
disegno
dell
'
architetto
Jodani
,
dei
signori
Galli
e
Rosa
,
disegno
dell
'
architetto
Maurizio
Garavaglia
,
e
dei
fratelli
Cesati
e
fratelli
Bianchi
,
entrambi
disegno
dell
'
architetto
Bigatti
.
Presso
la
Piazza
Mercanti
,
in
fondo
alla
via
Ugo
Foscolo
,
evvi
il
Teatro
Re
(
vecchio
)
.
In
quell
'
area
sorgeva
ancora
nel
1811
1'
antica
chiesa
di
San
Salvatore
in
Xenodochio
,
fondata
nel
787
dall
'
arciprete
Dateo
col
primo
brefotrofio
sulle
rovine
di
una
grandiosa
fabbrica
romana
,
detta
il
Campidoglio
e
dedicata
a
Giove
.
L
'
Ospizio
dei
fanciulli
esposti
di
Dateo
era
ancora
in
prospere
condizioni
nell
'
undecimo
secolo
.
Nel
1811
la
chiesa
di
S
.
Salvatore
venne
comparata
all
'
asta
bandita
dalla
Prefettura
del
Monte
Napoleone
da
un
ex
-
calzolajo
Carlo
Re
,
il
quale
vi
fece
erigere
l
'
attuale
teatro
sul
disegno
del
Canonica
,
che
venne
inaugurato
sulla
fine
del
1513
.
Questo
teatro
sta
per
essere
demolito
.
Nella
via
Santa
Margherita
trovansi
gli
uffici
della
Regia
Questura
.
Ove
è
la
R
.
Questura
esisteva
l
'
antico
e
vasto
monastero
di
Santa
Maria
di
Giasone
,
detto
quindi
di
Santa
Margherita
.
-
-
Il
disegno
dell
'
attuale
fabbricato
è
dell
'
ingegnere
architetto
Giusti
.
Durante
la
dominazione
austriaca
quivi
erano
le
carceri
,
ora
demolite
,
pei
reati
politici
.
E
noto
quanto
Silvio
Panico
,
che
vi
fu
rinchiuso
,
scrisse
sulle
medesime
.
Teatro
alla
Scala
.
Incendiatosi
,
la
mattina
del
25
febbrajo
1776
,
entrante
la
quaresima
secondo
il
rito
ambrosiano
,
il
teatro
nel
palazzo
ducale
,
che
era
stato
eretto
nel
1717
sull
'
area
di
altro
pure
consumato
dalle
fiamme
il
5
gennaio
1708
,
si
pensò
con
autorizzazione
di
Maria
Teresa
di
innalzarne
uno
immediatamente
fuori
dal
suddetto
palazzo
,
in
località
più
comoda
al
pubblico
.
Il
teatro
incendiato
era
proprietà
dei
palchettisti
,
perchè
nel
1717
costruito
a
loro
spese
,
avendo
l
'
erario
fornito
soltanto
l
'
area
ed
i
muri
di
cinta
;
spettava
quindi
ai
medesimi
la
spesa
del
nuovo
se
non
volevano
perdere
i
di
-
ritti
dei
palchi
,
rappresentanti
un
capitale
di
oltre
tre
milioni
.
Perciò
scelsero
tra
loro
dodici
cavalieri
,
delegati
a
rappresentarli
,
e
trattare
col
governo
e
cogli
appaltatori
circa
i
lavori
.
L
'
imperatrice
,
annuente
al
desiderio
del
figlio
che
si
erigessero
due
teatri
,
fu
scelto
pel
primo
1'
area
dove
sorgeva
la
chiesa
di
Santa
Maria
della
Scala
,
pel
secondo
1'
area
delle
Scuole
Canobbiane
.
Si
stipulò
un
contratto
solenne
tra
la
R
.
Camera
e
la
società
dei
palchettisti
,
Ia
quale
obbligossi
a
far
edificare
i
due
nuovi
teatri
sui
disegni
di
Piermarini
,
che
nel
luglio
dello
stesso
1776
li
compì
.
In
corrisponsione
la
R
.
Camera
assunse
l
'
obbligo
di
tenere
aperto
il
teatro
nel
carnevale
e
nell
'
autunno
con
spettacoli
d
'
opere
in
musica
e
balli
,
assegnando
ai
proprietari
oltre
il
canone
dei
palchi
,
l
'
affitto
di
vari
locali
,
ed
il
ricavo
dell
'
appalto
dei
pubblici
giuochi
,
contemplato
però
il
caso
di
generale
soppressione
dei
medesimi
.
In
meno
di
due
anni
la
fabbrica
della
Scala
venne
ultimata
dai
fratelli
Fè
,
Marliani
e
Nosetti
appaltatori
,
e
il
3
agosto
1778
se
ne
fece
la
solenne
apertura
col
dramma
in
musica
Europa
riconosciuta
del
maestro
Salieri
.
Il
Panini
ebbe
a
porgere
1'
argomento
per
la
esecuzione
del
sipario
.
Venne
poi
a
subire
dei
ristauri
e
delle
rimodernature
nel
1807
,
1814
,
1830
,
1865
e
1870
.
-
-
La
platea
ha
metri
24
,
84
in
lungo
,
e
22
,
01
in
largo
,
e
la
recingono
sovrimponendosi
cinque
ordini
di
palchi
,
sommanti
a
194
,
coronati
da
una
galleria
aperta
.
Contiene
circa
4000
spetta
-
tori
.
È
provveduto
di
ampie
sale
per
ridotto
,
di
un
caffè
.
Ha
annessa
una
scuola
da
ballo
.
La
Piazza
,
che
ha
nome
da
questo
teatro
,
nel
prossimo
anno
verrà
arricchita
di
un
grandioso
monumento
a
Leonardo
da
Vinci
,
opera
dello
scultore
cav
.
Pietro
Magni
;
sarà
collocato
nel
mezzo
del
giardino
fatto
costruire
nel
1SG0
dal
Municipio
.
Teatro
Filodrammatico
.
Ove
esistevano
la
chiesa
ed
il
monastero
dei
santi
Cosma
e
Damiano
,
sorge
un
elegantissimo
teatro
di
declamazione
eretto
nel
1798
da
una
società
di
cittadini
costituita
in
Accademia
.
Il
disegno
originario
è
del
Piermarini
;
ma
fu
costruito
con
modificazioni
dagli
architetti
Pollai
:
e
Canonica
;
manca
tuttora
al
compimento
la
facciata
.
Ha
quattro
ordini
di
logge
non
interrotte
da
alcuna
separazione
,
e
può
contenere
800
persone
sedute
.
Possiede
un
lodatissimo
sipario
rappresentante
la
Scuola
d
'
Atene
,
opera
di
Andrea
Appiani
,
del
quale
è
pure
la
bella
medaglia
nella
vôlta
.
V
'
hanno
anche
ornati
pregevoli
di
Gaetano
Vaccani
.
Si
accede
al
teatro
mediante
biglietto
gratuito
rilasciato
dai
soci
.
Sulle
scene
di
questi
dilettanti
comparvero
Vincenzo
Monti
,
Carlo
Porta
,
la
Pasta
,
ecc
.
Nella
via
Filodrammatici
devesi
osservare
una
bella
porta
scolpita
in
marmo
con
bassorilievo
e
tre
ritratti
,
fra
i
quali
quello
di
Francesco
Sforza
.
Lungo
la
vicina
via
del
Giardino
,
che
è
d
'
uopo
riprendere
per
recarsi
alla
Porta
Nuova
,
vi
sono
parecchi
edifici
degni
di
osservazione
;
la
Banca
Nazionale
,
già
casa
Greppi
,
disegno
del
Canonica
;
qui
abitò
re
Carlo
Alberto
il
5
agosto
1848
,
ove
poco
mancò
rimanesse
ucciso
da
una
mano
di
alcuni
cittadini
,
frementi
per
la
perdita
della
guerra
intrapresa
da
lui
contro
gli
Austriaci
;
il
palazzo
Loria
,
compiutosi
nello
scorso
anno
1870
su
disegno
dell
'
architetto
Luigi
Clerichetti
:
ha
un
magnifico
cortile
;
il
palazzo
Traversi
,
già
Anguissola
disegno
del
Canonica
;
il
palazzo
Poldi
-
Pezzoli
,
disegno
dell
'
architetto
Cantoni
.
In
quest
'
ultimo
palazzo
sono
raccolti
molti
oggetti
d
'
arte
;
ammirasi
all
'
esterno
1'
ultimo
lavoro
dello
scultore
Bartolini
,
gruppo
in
marmo
rappresentante
Astianatte
,
gettato
dall
'
alto
del
-
le
mura
di
Troia
da
Perseo
per
comando
di
Ulisse
.
V
'
hanno
pure
il
palazzo
Melzi
,
disegno
dell
'
architetto
Giocondo
Albertolli
,
e
il
palazzo
d
'
Adda
,
disegno
dell
'
architetto
Arganini
.
La
chiesa
di
San
Francesco
da
Paola
che
vedesi
nella
stessa
via
del
Giardino
non
presenta
nulla
di
rimarchevole
.
Allo
sbocco
della
Croce
Rossa
vi
è
l
'
Albergo
Milano
.
Archi
di
Porta
Nuova
.
In
fine
della
via
del
Giardino
evvi
un
avanzo
di
monumento
antico
,
vogliamo
dire
gli
Archi
,
o
Portoni
chiamati
di
Porta
Nuova
.
Essi
rammentano
una
delle
porte
costrutte
dalla
Lega
Lombarda
nel
1171
sulla
forma
delle
antiche
porte
romane
a
due
archi
,
e
coi
marmi
estratti
dalle
mure
della
città
erette
da
Massimiano
;
e
perché
tutta
la
costruzione
fosse
romana
,
si
levarono
dall
'
antica
cerchia
persino
le
decorazioni
e
le
iscrizioni
,
e
si
trasferirono
sulle
nuove
porte
.
La
storia
di
questo
monumento
si
lega
fino
ai
nostri
giorni
colla
storia
della
libertà
di
Milano
.
Nel
marzo
1848
ha
degnamente
fatto
la
sua
parte
nella
rivoluzione
delle
cinque
giornate
.
Tra
il
1861
e
il
1862
furono
ristaurati
a
spese
del
Comune
;
e
il
18
marzo
1862
vi
vennero
col
-
locate
le
seguenti
epigrafi
dettate
dal
dottor
Tullo
Massarani
:
DA
QUESTI
AVANZI
DELLA
CERCHIA
ANTICA
MILANO
DOPO
SETTE
SECOLI
RINNOVÒ
LE
BATTAGLIE
DELLA
LEGA
LOMBARDA
MDCCCXLVIII
.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
LIBERA
RESTAURANDO
GLI
ARCHI
VETUSTI
MILANO
RIBENEDICE
LE
MEMORIE
CITTADINE
NEL
NOME
D
'
ITALIA
MDCCCLXII
.
Liceo
Panini
e
Convitto
nazionale
Longone
.
Passati
gli
Archi
,
volgendo
a
sinistra
,
trovasi
la
via
Fate
-
bene
-
fratelli
.
Evvi
in
essa
da
visitare
il
P
.
Liceo
Panini
,
il
quale
possiede
due
copiosi
ed
ordinati
gabinetti
di
fisica
e
di
storia
naturale
,
una
biblioteca
ed
una
raccolta
di
carte
geografiche
.
Nell
'
edificio
stesso
è
insediato
il
Convitto
nazionale
Longone
,
riformato
con
decreto
reale
24
settembre
del
1861
.
Era
prima
Collegio
sotto
la
direzione
dei
Padri
Barnabiti
.
Venne
fondato
-43-
nel
1573
da
S
.
Carlo
in
una
casa
degli
Umiliati
,
sotto
il
titolo
di
Collegio
di
Santa
Maria
,
per
l
'
ammaestramento
della
nobile
gioventù
,
ma
povera
;
fu
in
seguito
detto
Collegio
Longone
,
perchè
uno
di
questa
famiglia
,
Pier
Antonio
Longone
,
ne
accrebbe
le
entrate
con
lascito
15
luglio
1613
.
Chiuso
,
fu
nel
1820
riaperto
sotto
la
direzione
,
come
si
è
detto
,
dei
Barnabiti
.
In
esso
vi
sono
dieci
posti
interamente
gratuiti
,
e
venti
a
metà
.
A
pochi
passi
abbiamo
1'
Ospedale
Fate
-
bene
-
fratelli
.
Nel
1588
venuti
in
Milano
i
frati
ospitalieri
di
S
.
Giovanni
di
Dio
,
detti
Fate
-
bene
-
fratelli
,
fondarono
questo
nosocomio
in
parte
di
locali
di
proprietà
degli
Umiliati
.
La
prima
pietra
fu
posta
dall
'
arcivescovo
Gaspare
Visconti
.
Era
detto
in
origine
Ospedale
de
'
Convalescenti
di
S
.
Giovanni
Evangelista
;
poi
di
Santa
Maria
d
'
AraCoeli
dalla
unitavi
chiesa
;
in
fine
nel
1634
assunse
l
'
attua
-
le
denominazione
(
*
)
.
A
quest
'
Ospedale
molti
benefattori
lasciarono
ricche
dotazioni
per
accrescerlo
e
mantenerlo
.
Con
tali
mezzi
nel
1825
venne
innalzato
1'
attuale
edificio
su
disegno
dell
'
architetto
Pietro
Gilardoni
.
Ha
un
grandioso
atrio
;
al
piede
della
grande
scala
scorgesi
la
colossale
statua
marmorea
di
San
Giovanni
di
Dio
,
uscita
dallo
scarpello
del
professore
Pompeo
Marchesi
.
In
questo
stabilimento
non
si
ricevono
che
uomini
,
esclusi
gli
affetti
da
malattie
croniche
e
veneree
.
Con
decreto
9
marzo
1870
esso
veniva
sottoposto
ad
una
Commissione
amministratrice
laica
.
(
*
)
Dal
costume
seguito
dal
fondatore
dell
'
ordine
,
ne
primordi
del
suo
spedale
,
di
portarsi
in
giro
per
la
città
,
anche
di
notte
,
a
questuare
pe
'
suoi
poveri
col
grido
Fate
-
bene
,
o
fratelli
,
a
voi
stessi
,
ne
venne
il
nomignolo
dato
a
que
'
padrii
.
Istituto
dei
Ciechi
.
Non
lungi
da
quest
'
ospedale
evvi
1'
Istituto
dei
Ciechi
,
fondato
il
7
maggio
1839
da
Michele
Barozzi
,
e
quivi
stabilmente
insediato
il
1°
dicembre
1855
,
trasportatovi
dal
locale
della
Pia
Casa
d
'
Industria
di
S
.
Marco
.
E
assai
rinomato
pel
sistema
di
educazione
impartiti
a
quegli
infelici
.
Chiesa
di
Sant
'
Angelo
.
Seguendo
pel
Corso
di
Porta
Nuova
devesi
visitare
la
chiesa
di
Sant
'
Angelo
,
già
officiata
dai
Minori
Osservanti
.
E
una
costruzione
imponente
cominciata
nel
1552;
ne
pose
la
prima
pietra
1'
arcivescovo
Arcimboldi
.
La
facciata
ha
due
ordini
;
uno
dorico
,
1'
altro
jonico
,
ed
è
ornata
di
varie
statue
.
L
'
interno
è
grandioso
,
in
una
sola
navata
,
che
si
allarga
nel
presbiterio
.
L
'
architetto
ne
fu
Vincenzo
Seregni
.
Benchè
questa
chiesa
sia
stata
soggetta
a
diverse
vicende
,
pure
vi
si
sono
conservati
molti
preziosi
freschi
,
e
varie
pitture
degne
di
essere
ammirate
,
fra
le
quali
quelle
del
Procaccini
,
del
Barabino
,
del
Semini
,
del
Lomazzi
,
del
Fiammenghino
,
del
Legnani
,
del
Caravaggino
,
del
Suardi
,
del
Morazzone
,
ecc
.
Casa
di
Salute
.
Questa
Casa
,
per
la
cura
di
individui
d
'
ogni
età
,
sesso
e
condizione
,
affetti
da
qualsiasi
malattia
medica
,
chirurgica
ed
ostetrica
,
mediante
pensione
da
determinarsi
a
norma
dei
casi
e
delle
esigenze
,
ora
esercita
da
una
Società
anonima
,
ricostituita
con
istrumento
15
aprile
1866
,
a
rogito
del
notaio
Migliavacca
,
devesi
ad
un
legato
di
Lire
50
mila
di
Leopoldo
Bevagna
,
primo
agosto
1826
,
il
quale
lasciava
appunto
due
terzi
del
di
lui
patrimonio
all
'
erezione
di
un
ospedale
in
Milano
pel
ricovero
di
ammalati
in
pensione
.
Fu
aperto
nel
1835
.
Fabbrica
dei
Tabacchi
.
Presso
Sant
'
Angelo
,
in
principio
del
secondo
tronco
della
via
Moscova
,
evvi
pure
la
Fabbrica
dei
Tabacchi
.
Essa
fu
eseguita
su
disegno
dell
'
architetto
Canonica
,
e
per
la
medesima
si
occupò
tutto
il
vasto
convento
dei
Carmelitani
Scalzi
,
che
era
stato
eretto
nel
1622
sotto
il
governatore
Mendozza
.
Secondo
il
Torri
,
ove
era
quel
monastero
sorgeva
la
casa
della
famosa
Guglielmina
Boema
.
Nel
1801
parte
del
convento
servì
di
Ospedale
Militare
per
le
guardie
del
generale
Brune
.
Quasi
dicontro
a
questa
fabbrica
evvi
la
caserma
dei
Carabinieri
.
Ospedale
Fate
-
bene
-
sorelle
.
Questo
Pio
Stabilimento
ebbe
il
suo
principio
nel
1814
circa
nel
Borgo
degli
Ortolani
,
nel
locale
del
già
soppresso
convento
e
chiesa
di
Sant
'
Ambrogio
ad
Nemus
.
L
'
ex
-
religiosa
,
madre
Giovanna
Lomeni
ne
fu
la
promotrice
;
mercè
le
cure
della
con
-
tessa
Laura
Visconti
Ciceri
,
ebbe
poi
tale
sviluppo
da
meritare
a
questa
dama
1'
onore
di
fondatrice
.
Il
Pio
Istituto
andò
poi
sempre
prosperando
per
continue
beneficenze
;
onde
si
pensò
a
dargli
nuova
sede
,
e
nel
1841
si
principiò
l
'
attuale
elegante
e
maestoso
locale
su
disegno
dell
'
architetto
Giulio
Aluisetti
,
Questo
spedale
è
destinato
a
ricovero
delle
malattie
acute
.
Con
Decreto
30
agosto
1863
l
'
Amministrazione
di
esso
fu
concentrata
nel
Consiglio
degli
Istituti
Spedalieri
.
Di
contro
all
'
ospedale
è
da
visitare
la
rinomata
fabbrica
di
carrozze
del
signor
cav
.
Cesare
Sala
.
Porta
Nuova
.
L
'
antichissima
Porta
era
de
-
dicata
a
Saturno
.
L
'
attuale
edificio
venne
eretto
nel
1810
,
tutto
di
pietra
arenaria
,
d
'
ordine
corintio
,
con
casini
laterali
d
'
ordine
dorico
;
il
di
-
segno
ne
è
gentile
ed
elegante
,
e
devesi
al
poeta
prof
.
cav
.
Giuseppe
Zanoia
.
Linea
B
.
(
N
.
2
.
Colore
azzurro
Porta
Nuova
)
.
Per
la
via
santa
Radegonda
.
MONUMENTI
,
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Palazzo
del
Censo
.
Marino
.
Belgiojoso
.
Casa
Manzoni
Leone
-
Leoni
.
Monte
di
Pietà
.
Cassa
di
Risparmio
.
Comando
Militare
.
Accademia
di
Belle
Arti
,
ecc
.
Casa
d
'
Industria
.
Bagno
Pubblico
di
Castelfidardo
.
CHIESE
.
San
Raffaele
.
San
Fedele
.
San
Giovanni
alle
Case
Rotte
.
San
Marco
.
TEATRI
.
Della
Commedia
(
In
costruzione
)
.
ALBERGHI
E
TRATTORIE
.
Popolo
.
Corona
d
'
Italia
.
Bella
Venezia
.
Borsa
.
Chiesa
di
San
Raffaele
.
La
chiesa
di
San
Raffaele
riconosce
la
sua
erezione
dal
re
Berengario
;
in
seguito
fu
ricostrutta
con
disegno
del
Pellegrini
:
la
grandiosa
facciata
non
è
ancora
finita
.
Contiene
qualche
buona
pittura
del
Figini
,
del
Nuvolone
,
del
Fiammenghino
,
ecc
.
Chiesa
di
San
Fedele
.
Nella
Piazza
omonima
vi
è
il
bellissimo
tempio
di
San
Fedele
,
eretto
sull
'
area
dell
'
antichissima
chiesa
di
Santa
Maria
in
Solariolo
.
Il
Pellegrini
,
che
ne
fu
l
'
autore
,
ha
in
esso
spiegato
il
suo
genio
.
-
-
Quell
'
architetto
,
essendo
stato
chiamato
in
Ispagna
,
lasciò
a
Martino
Bassi
di
condurre
a
termine
il
grandioso
edificio
.
San
Carlo
,
che
lo
fondò
nel
1566
,
volle
consacrarlo
il
24
giugno
1569
con
molta
solennità
.
I
Gesuiti
,
venuti
a
Milano
nel
1563
,
entrarono
in
possesso
di
San
Fedele
nel
1569
.
Aboliti
i
Gesuiti
nel
1773
,
vi
subentrarono
i
Canonici
della
Cappella
Regia
di
Santa
Maria
della
Scala
,
chiesa
stata
chiusa
il
5
agosto
1776
per
fabbricare
,
come
abbiamo
veduto
,
il
teatro
grande
.
Soppressi
parimenti
questi
canonici
,
continuò
sino
ai
nostri
giorni
ad
essere
altra
delle
parrocchiali
della
città
,
conservando
il
titolo
di
Regia
Cappella
.
Era
in
essa
che
si
facevano
i
funerali
aulici
.
L
'
altare
maggiore
di
questa
insigne
chiesa
,
composto
di
fini
marmi
,
di
sculture
e
di
ricca
doratura
,
è
disegno
dell
'
architetto
Pietro
Pestagalli
.
Si
contengono
in
essa
chiesa
pitture
di
Bernardino
Campi
,
del
Cerano
,
del
Preterazzano
,
l
'
allievo
del
Tiziano
,
dei
fratelli
Santagostino
.
E
pure
da
ammirarsi
un
bel
dipinto
a
fresco
rappresentante
la
Vergine
,
quivi
trasportato
dalla
chiesa
di
Santa
Maria
della
Scala
.
Palazzo
del
Censo
ed
Archivio
.
Il
palazzo
della
Direzione
del
Censo
era
già
la
casa
o
il
Collegio
dei
Gesuiti
.
Venne
rifabbricato
sul
di
-
segno
dell
'
architetto
Pietro
Pestagalli
,
dal
quale
pur
furono
disegnate
e
dirette
tutte
le
interne
costruzioni
.
La
facciata
con
porta
di
pietra
è
d
'
ordine
dorico
.
In
una
parte
del
Collegio
suddetto
trovansi
gli
Archivi
governativi
,
nei
quali
furono
pure
compenetrate
tutte
le
carte
pubbliche
che
erano
nell
'
antico
Archivio
del
Castello
.
Fra
i
più
curiosi
documenti
sono
le
gride
e
le
ordinanze
della
città
di
Milano
dal
1446
al
1450
dei
signori
capitanei
et
defensores
libertatis
.
Teatro
della
Commedia
.
Di
contro
al
tempio
di
San
Fedele
sta
ora
sorgendo
un
teatro
per
la
commedia
su
disegno
dell
'
architetto
Scala
di
Udine
.
Le
proporzioni
di
questo
teatro
sa
-
ranno
approssimativamente
eguali
a
quelle
della
Fenice
di
Venezia
.
La
platea
misurerà
,
ai
due
assi
principali
,
metri
13
,
50
per
ciascuno
;
il
palco
scenico
avrà
una
profondità
di
metri
A
.
La
fronte
verso
la
Piazza
avrà
un
'
estensione
lineare
di
48
metri
.
L
'
ingresso
ed
il
passaggio
dei
cocchi
sarà
verso
la
via
Berchet
.
Qui
sorgeva
la
casa
eretta
nel
IV
secolo
dai
marchesi
Imbonati
,
la
quale
nel
1829
passò
in
terza
proprietà
a
Massimo
d
'
Azeglio
.
Fu
ivi
che
questo
illustre
italiano
eseguì
dal
1830
al
1844
le
migliori
opere
del
suo
pennello
,
e
scrisse
i
romanzi
storici
Ettore
Fieramosca
,
pubblicato
nel
1833
,
e
Nicolò
de
'
Lapi
,
pubblicato
nel
1841
.
Nella
Piazza
di
San
Fedele
evvi
1'
albergo
della
Bella
Venezia
.
Nel
mezzo
di
essa
sorgeva
la
casa
Sannazzari
,
edificata
in
sullo
scorcio
del
passato
secolo
dall
'
architetto
Piermarini
,
la
quale
conteneva
ricchi
musei
d
'
opere
d
'
arte
,
e
una
rara
raccolta
di
uccelli
,
preparati
dal
Volpini
.
Verso
il
1813
divenne
proprietà
del
ministro
Prina
,
e
fu
quivi
che
esso
fu
barbaramente
ucciso
il
20
aprile
1814
.
In
quell
'
occasione
,
saccheggiata
e
guasta
,
la
casa
fu
poscia
del
tutto
demolita
per
dare
agio
maggiore
alla
chiesa
.
Palazzo
del
Marino
.
Tomaso
Marini
,
genovese
,
venne
a
Milano
verso
il
1525
,
e
avendo
presi
,
unitamente
ad
un
suo
concittadino
Grimaldi
,
tutti
gli
appalti
e
dazi
della
città
,
ammassò
in
pochi
anni
una
ricchezza
sorprendente
.
Divenuto
signore
,
ed
in
seguito
duca
di
Terranuova
,
pensò
a
formarsi
una
magnifica
abitazione
,
dove
si
tenevano
le
Finanze
,
dandone
l
'
incarico
all
'
architetto
Galeazzo
Alessi
,
perugino
,
che
nel
1555
disegnò
questo
palazzo
isolato
con
profusione
grandissima
di
ornamenti
.
L
'
edificio
non
venne
terminato
,
vuolsi
dalla
tradizione
popolare
,
perchè
il
Fisco
andò
al
possesso
di
tutto
il
patrimonio
del
Marini
,
accusato
di
aver
ucciso
per
gelosia
la
propria
moglie
nella
sua
villa
di
Gaggiano
.
Pare
piuttosto
che
la
confisca
provenisse
dai
debiti
verso
lo
Stato
,
cagionati
dalla
matta
amministrazione
di
quell
'
uomo
.
Nel
1682
fu
venduto
per
ottanta
-
mila
lire
agli
Omodei
;
quella
famiglia
lo
rivendette
a
Maria
Teresa
.
Dopo
aver
servito
a
parecchi
usi
,
specialmente
per
Uffici
dipendenti
dalla
R
.
Finanza
,
vi
si
insediava
nel
1861
il
Municipio
,
che
ne
diveniva
proprietario
.
La
facciata
verso
la
Piazza
di
San
Fedele
è
la
sola
compiuta
;
essa
è
di
tre
ordini
di
architettura
,
dorico
,
jonico
e
composito
:
è
veramente
imponente
.
Magnifico
è
anche
il
cortile
.
Vi
si
conserva
una
gran
sala
con
pitture
di
Giovanni
da
Monte
e
di
Ottavio
Semini
,
del
quale
ultimo
è
la
medaglia
della
vôlta
,
Psiche
condotta
al
cospetto
di
Giove
.
L
'
affresco
del
da
Monte
,
il
Ratto
delle
Sabine
,
andò
perduto
.
Chiesa
di
San
Giovanni
.
-
-
Presso
il
palazzo
del
Marino
evvi
la
chiesa
di
San
Giovanni
alle
Case
Rotte
,
disegno
di
Francesco
Richini
,
costruita
sull
'
area
dell
'
antica
chiesa
di
Sant
'
Anastasia
,
consumata
dal
fuoco
nel
1728
.
Non
presenta
senta
nulla
di
rimarchevole
,
eccetto
due
dipinti
,
1'
uno
del
Giudici
,
e
del
Del
Cairo
l
'
altro
.
Palazzo
Comunale
.
-
-
Limitrofo
alla
chiesa
evvi
un
palazzo
,
ora
pur
proprietà
del
Municipio
e
sede
di
Uffici
civici
.
In
questa
linea
erano
le
case
di
Guido
della
Torre
,
capitano
perpetuo
del
popolo
,
guaste
nell
'
anno
1311
dalla
fazione
Ghibellina
;
e
perciò
tanto
la
chiesa
di
San
Giovanni
come
questo
palazzo
diconsi
alle
Case
Rotte
da
quelle
rovine
.
Palazzo
Leoni
.
Nella
via
degli
Omenoni
evvi
la
casa
Besana
,
già
di
Leone
-
Leoni
,
aretino
,
famoso
scultore
ed
architetto
del
secolo
XVI
,
il
quale
la
ornò
di
varie
sculture
di
sua
mano
.
Le
cariatidi
,
scolpite
dal
Vairone
,
tengono
molto
della
scuola
di
Michelangelo
.
Palazzo
Belgiojoso
.
Qui
presso
è
la
Piazza
Belgiojoso
nella
quale
è
degno
di
osservazione
il
palazzo
principesco
di
quella
famiglia
,
eretto
nel
1777
su
disegno
dell
'
architetto
Piermarini
.
Contiene
nell
'
interno
pitture
di
Martino
Knoller
e
Albertolli
,
e
stucchi
di
Gerli
.
In
questo
palazzo
abitò
il
maresciallo
Brune
.
In
angolo
alla
piazza
Belgiojoso
e
la
via
del
Morone
è
la
casa
di
Alessandro
Manzoni
.
Monte
di
Pietà
.
Il
Monte
di
Pietà
,
destinato
a
provvedere
con
pronte
sovvenzioni
in
denaro
ai
pressanti
bisogni
dell
'
indigenza
,
ed
a
sottrarre
la
medesima
dalle
rovinoso
estorsioni
dell
'
usura
,
venne
fondato
dalla
liberalità
dei
cittadini
,
eccitata
dalle
prediche
del
francescano
Domenico
Ponzone
nell
'
anno
1490
,
con
approvazione
e
con
sussidi
di
Lodovico
Maria
Sforza
,
detto
il
Moro
,
settimo
duca
di
Milano
.
La
primitiva
sede
era
in
via
Santa
Maria
Segreta
.
Venne
sempre
più
arricchito
con
altre
pie
disposizioni
,
non
che
colle
generose
elargizioni
di
Maria
Teresa
e
di
Giuseppe
II
.
Nel
1783
fu
trasferito
ove
trovasi
al
presente
,
in
edificio
eretto
dall
'
architetto
Piermarini
nell
'
area
sulla
quale
surgevano
i
soppressi
conventi
di
monache
dell
'
ordine
di
Sant
'
Agostino
e
di
Santa
Chiara
.
Nel
1796
,
per
varie
vicende
,
essendosi
quasi
annientato
,
fu
chiuso
;
e
quindi
nel
1804
riaperto
.
Il
20
giugno
1810
ebbe
un
nuovo
regolamento
,
e
venne
infine
riordinato
,
secondo
il
bisogno
dei
tempi
progrediti
,
in
questi
ultimi
anni
.
Palazzo
della
Cassa
di
Risparmio
.
Nell
'
area
,
ove
esisteva
in
via
Monte
di
Pietà
il
palazzo
disegno
del
Piermarini
,
da
ultimo
sede
dell
'
Intendenza
Militare
,
eretto
ove
già
erano
il
convento
e
la
chiesa
delle
monache
cappuccine
di
Santa
Barbara
soppresse
nel
1782
,
a
spese
dell
'
Amministrazione
della
Cassa
di
Risparmio
si
è
innalzato
un
grandioso
palazzo
isolato
,
di
-
segno
dell
'
architetto
Balzaretti
,
imitazione
del
palazzo
Strozzi
di
Firenze
.
Sarà
la
sede
della
Cassa
di
Risparmio
.
Comando
Militare
.
In
via
di
Brera
è
il
Comando
Militare
;
era
già
palazzo
appartenente
alla
famiglia
Cusani
.
E
di
stile
barocco
,
architettato
dal
Ruggeri
,
che
vi
aveva
finto
alla
base
una
montagna
su
cui
posasse
lo
Stiliobate
;
ora
i
rocchi
ne
furono
scarpellati
.
Il
Piermarini
disegnò
la
facciata
verso
il
giardino
.
Degne
di
essere
osservate
sono
le
stanze
,
ricche
di
stucchi
e
di
pitture
.
Palazzo
di
belle
arti
,
o
di
Brera
.
Già
casa
degli
Umiliati
,
indi
dei
Gesuiti
;
attualmente
vi
hanno
sede
i
principali
rami
delle
scienze
e
delle
arti
.
Questo
palazzo
è
uno
dei
più
grandiosi
ed
imponenti
edifici
della
città
nostra
.
-
Il
disegno
originale
devesi
all
'
architetto
Francesco
Richini
;
il
Piermarini
vi
aggiunse
la
maestosa
porta
con
colonne
doriche
,
dando
termine
alla
facciata
.
Nella
magnifica
corte
quadrangolare
,
circondata
da
doppio
ordine
di
portici
sostenuti
da
doppie
colonne
,
vedonsi
le
statue
di
uomini
distinti
per
dottrina
,
e
quella
in
bronzo
di
Napoleone
I
al
centro
,
dovuta
al
Canova
.
Grandioso
è
lo
scalone
a
doppie
andate
colle
statue
di
Beccaria
e
di
Parini
.
Il
palazzo
contiene
:
L
'
Istituto
lombardo
di
scienze
,
lettere
ed
arti
,
sorto
l
'
anno
1802
,
la
cui
missione
è
di
raccogliere
le
utili
scoperte
e
di
eccitare
al
perfezionamento
di
tutti
gli
studi
;
componesi
di
due
classi
di
scienze
matematiche
e
naturali
,
cioè
,
di
lettere
,
scienze
morali
e
politiche
.
L
'
Accademia
di
Belle
Arti
,
fondata
da
Maria
Teresa
nel
1776
,
progressivamente
ordinata
ed
ampliata
,
e
pur
da
ultimo
con
decreto
reale
3
settembre
1859
.
Conta
attualmente
un
Corpo
accademico
composto
di
venti
accademici
oltre
il
Presidente
ed
i
professori
delle
varie
scuole
con
voto
deliberativo
,
che
formano
il
Consiglio
;
e
di
un
numero
indeterminato
di
soci
onorari
senza
voto
.
La
Biblioteca
,
istituita
nel
1770
da
Maria
Teresa
,
possiede
tal
numero
di
manoscritti
e
tale
quantità
di
opere
di
vario
genere
e
rare
edizioni
e
manoscritti
e
corali
da
potersi
ritenere
fra
le
distinte
d
'
Italia
.
Venne
formata
colla
libreria
dei
Gesuiti
e
della
famiglia
Pertusati
,
coi
libri
di
Haller
,
colla
ricca
collezione
donata
dal
cardinale
Durini
e
dal
conte
di
Firmiam
,
ecc
.
,
ecc
.
Il
Gabinetto
numismatico
contiene
tutte
le
classificazioni
appartenenti
alla
numismatica
antica
e
moderna
,
e
possiede
una
biblioteca
propria
di
opere
relative
alla
scienza
.
Venne
fondata
nel
1803
.
L
'
Osservatorio
astronomico
innalzato
dai
Gesuiti
nell
'
anno
1766
,
sotto
la
direzione
del
padre
Boscovich
.
Il
Gabinetto
tecnologico
,
ricco
di
una
collezione
di
macchine
,
modelli
e
disegni
,
destinato
specialmente
all
'
istruzione
degli
artieri
.
Il
Museo
patrio
d
'
archeologia
,
istituito
nel
1862
per
la
raccolta
e
conservazione
dei
monumenti
patri
dello
Stato
,
del
Municipio
e
di
quelli
offerti
dai
privati
.
La
Cimelioteca
,
in
cui
sono
raccolti
cimelii
scientifici
,
manoscritti
,
ecc
.
di
Alessandro
Volta
.
L
'
Ateneo
,
composto
di
60
membri
effettivi
domiciliati
in
Milano
e
di
un
numero
illimitato
di
soci
corrispondenti
nazionali
e
stranieri
.
La
Pinacoteca
(
*
)
,
nei
cui
corridoi
a
mano
manca
sono
raccolti
gli
affreschi
di
Bernardino
Luini
e
della
sua
scuola
,
e
nelle
sale
quadri
di
G
.
C
.
Procaccini
,
del
Tiziano
,
del
Salmeggia
,
di
Wan
-
Dik
,
di
Paride
Bordone
,
del
Guercino
,
di
Rubens
,
del
Domenichino
,
dell
'
Albano
,
di
Gaudenzio
Ferrari
,
dei
Caraccio
,
di
Daniele
Crespi
,
dei
Campi
,
di
Benvenuto
da
Garofolo
,
del
Tintoretto
,
di
Paolo
Veronese
,
del
Moretto
,
di
Giacomo
Palma
,
di
Stefano
di
Ferrara
,
di
Carlo
Crivelli
,
del
Mantegna
,
di
Bellino
Gentile
,
di
Nicola
Pisano
,
di
Bernardino
Marchesi
,
del
Cima
da
Conegliano
,
di
Giovanni
Sanzio
padre
di
Rafaello
,
di
Van
-
Thielen
,
del
Morillo
,
di
Guido
,
di
G
.
B
.
Moroni
,
di
Lorenzo
Costa
,
del
Francia
,
di
Vittore
Carpaccio
,
di
Cesare
da
Sesto
,
di
Rafaello
,
e
moltissimi
altri
di
tutte
le
scuole
,
e
dei
primi
tempi
della
pittura
,
di
cui
puossi
trovare
particolareggiato
cenno
nelle
apposite
guide
.
A
destra
le
sale
che
servono
all
'
esposizione
degli
annuali
concorsi
di
pittura
,
di
scultura
ed
architettura
,
e
contengono
oltre
due
copie
del
Cenacolo
,
i
quadri
che
riportarono
il
primo
premio
ai
concorsi
generali
.
In
questo
palazzo
abitarono
1'
abate
Giuseppe
Panini
e
l
'
astronomo
Barnaba
Oriani
.
Il
primo
morì
il
15
agosto
1799
,
ed
il
secondo
il
12
novembre
1832
,
come
lo
indicano
le
due
iscrizioni
poste
sulla
facciata
del
palazzo
verso
la
Piazzetta
.
(
*
)
Vi
si
può
accedere
tutti
i
giorni
dal
5
novembre
al
20
aprile
dalle
ore
9
antimeridiane
alle
3
pomeridiane
:
dal
21
aprile
al
4
novembre
dalle
ore
9
alle
4
.
Chiesa
di
San
Marco
.
-
-
Nella
Piazza
omonima
sorge
il
tempio
di
San
Marco
.
Venne
nell
'
area
di
antichissima
chiesa
ricostruito
nel
1254
in
istile
gotico
con
fregi
in
cotto
,
finestre
a
sesto
acuto
;
soltanto
la
facciata
presenta
ancora
l
'
idea
di
sua
origine
vetusta
.
Vuolsi
rifabbricato
per
voto
dei
milanesi
,
e
dedicato
a
San
Marco
in
riconoscenza
di
servigi
ricevuti
dai
Veneziani
.
L
'
interno
è
.
decoroso
,
di
forma
moderna
con
tre
navi
,
ed
è
.
a
croce
latina
;
fu
rimodernato
nel
secolo
XVI
.
Possiede
pitture
del
G
.
P
.
Lomazzo
,
del
Conca
,
di
A
.
Campi
,
di
G
.
C
.
Procaccini
,
del
Cerano
,
del
Genovesino
,
ecc
.
;
e
diversi
monumenti
sepolcrali
,
segnatamente
quello
di
Lanfranco
Settala
,
primo
generale
degli
Agostiniani
,
morto
nel
1264
,
e
vuolsi
lavoro
di
Balduccio
da
Pisa
.
Casa
d
'
Industria
.
L
'
annesso
vasto
monastero
degli
Agostiniani
,
padri
soppressi
nel
1797
,
servì
di
caserma
militare
prima
e
dopo
la
Re
-
pubblica
Cisalpina
,
ora
ai
soldati
francesi
,
ora
ai
Polacchi
,
ora
ai
Cisalpini
e
Italiani
.
-1127
luglio
1815
vi
venne
aperto
dal
governo
la
Pia
Casa
d
'
Industria
e
Ricovero
pei
poveri
,
e
nel
1868
,
per
cura
del
Municipio
,
anche
il
Ricovero
di
Mendicità
.
Bagni
pubblici
.
Stabilimento
in
costruzione
in
via
Castelfidardo
.
Racchiude
vasche
comuni
pei
nuoto
non
troppo
felicemente
ideate
.
Linea
C
.
(
Colore
terraceo
.
Barriera
Principe
Umberto
)
.
MONUMENTI
.
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Monumento
Cavour
.
Istituto
tecnico
superiore
.
Palazzo
Taverna
.
Palazzo
Melzi
d
'
Eril
.
della
R
.
Zecca
.
Regia
Casa
di
Pena
.
Barriera
.
Stazione
Centrale
.
CHIESE
.
San
Bartolomeo
.
ALBERGHI
.
Cavour
.
Manin
.
Firenze
.
Percorrendo
la
linea
dalla
Piazza
del
Duomo
alla
barriera
Principe
Umberto
devesi
fare
attenzione
al
palazzo
in
angolo
tra
la
via
Monte
Napoleone
e
la
via
Sant
'
Andrea
.
Era
quivi
l
'
antica
casa
Marliani
,
di
architettura
bramantesca
,
ridotta
alla
moderna
costruzione
dall
'
architetto
Piermarini
.
Fu
sede
questo
palazzo
del
Monte
Camerale
di
Santa
Teresa
,
specie
di
Debito
Pubblico
,
istituito
da
Maria
Teresa
con
un
primo
decreto
18
dicembre
1755
;
quindi
del
Monte
Napoleone
,
fondato
nel
1804
da
Bonaparte
allo
scopo
di
consolidare
e
redimere
il
debito
.
Dopo
il
1814
,
gli
Austriaci
vi
insediarono
il
Monte
Lombardo
-
Veneto
,
che
,
nel
1864
,
il
governo
italiano
tramutò
in
Debito
Pubblico
.
Di
contro
a
questo
palazzo
è
la
casa
portante
il
num
.
23
,
di
proprietà
della
famiglia
Verri
,
ed
ove
abitarono
Pietro
Verri
,
lo
storico
ed
economista
,
ed
i
suoi
fratelli
Alessandro
,
autore
delle
Notti
Romane
,
e
Carlo
,
scrittore
in
agronomia
.
È
rimarchevole
anche
la
casa
Vidiserti
n
.
37;
ivi
il
18
marzo
1848
si
raccolsero
i
capi
della
insurrezione
di
Milano
contro
gli
Austriaci
.
Apposite
iscrizioni
indicano
poi
ove
abitarono
e
morirono
gli
scrittori
e
poeti
Carlo
Porta
e
Tomaso
Grossi
.
Nella
vicina
via
dei
Bigli
è
l
'
antico
palazzo
dei
conti
Taverna
,
ora
del
sig
.
Andrea
Ponti
,
che
si
vuole
architettura
dalla
scuola
del
Bramante
;
la
facciata
venne
restaurata
non
sono
molti
anni
.
Ammirabili
le
pitture
nel
cortile
;
esse
appartengono
alla
scuola
del
Luini
.
Nella
vicina
casa
,
pure
Taverna
,
mentre
il
popolo
milanese
combatteva
nelle
cinque
giornate
del
marzo
1848
,
il
Comitato
centrale
dell
'
insurrezione
respingeva
l
'
armistizio
offerto
dal
generale
Radetzki
,
e
si
costituiva
in
Governo
Provvisorio
.
La
famiglia
Taverna
ha
un
bel
palazzo
anche
nella
via
Monte
Napoleone
.
Piazza
Cavour
.
Così
chiamata
pel
monumento
innalzato
dal
Municipio
di
Milano
al
grande
ministro
Camillo
Benso
conte
di
Cavour
,
che
vedesi
nel
mezzo
di
essa
Piazza
.
La
inaugurazione
del
monumento
avvenne
la
prima
domenica
di
giugno
dell
'
anno
1865
.
La
statua
di
Cavour
fu
modellata
da
Edoardo
Tabacchi
,
quella
di
Clio
,
che
le
sta
ai
piedi
in
atto
di
scrivere
,
da
Antonio
Tantardini
.
La
fusione
in
bronzo
delle
medesime
fu
eseguita
dal
Papi
di
Firenze
.
In
Piazza
Cavour
abbiamo
di
rimarchevole
1'
Istituto
Tecnico
Superiore
.
Creato
colla
legge
13
novembre
1859
,
ebbe
principio
di
attuazione
pel
reale
decreto
13
novembre
1862
.
L
'
edificio
attuale
,
ricostruito
con
moderna
architettura
sotto
il
Regno
Italico
con
disegno
dell
'
architetto
Pietro
Pestagalli
,
servì
a
parecchi
usi
,
che
non
è
ufficio
nostro
qui
rammentare
.
Dalla
Piazza
Cavour
si
può
anche
avere
accesso
al
Civico
Museo
,
un
cui
ingresso
trovasi
nella
via
Manin
.
In
questa
Piazza
vi
è
da
visitare
Io
studio
dello
scultore
cav
.
Pietro
Magni
,
il
quale
sta
eseguendo
il
gran
monumento
a
Leonardo
da
Vinci
,
che
dovrà
sorgere
nel
mezzo
di
Piazza
della
Scala
.
Intorno
al
piedestallo
del
medesimo
,
saranno
le
statue
degli
scolari
del
fondatore
della
scuola
lombarda
:
Salaino
,
Boltrafiio
,
Marco
d
'
Oggionno
e
Cesare
da
Sesto
.
Abbiamo
pur
quivi
l
'
Albergo
Cavour
.
Percorrendo
la
via
Manin
è
degno
di
osservazione
il
palazzo
ducale
Melzi
di
Eril
,
che
fu
abitazione
di
Francesco
Melzi
d
'
Eril
,
vice
-
presidente
della
Repubblica
Italiana
,
e
vi
morì
il
16
gennaio
1816
nella
età
di
63
anni
.
In
questa
via
è
1'
albergo
Manin
con
eccellente
servizio
di
trattoria
alla
carta
e
a
pasto
.
Volgendo
nella
via
Moscova
devesi
visitare
la
Regia
Zecca
.
Questo
stabilimento
monetario
è
stato
eretto
nel
1778
,
ed
è
in
moltissima
considerazione
,
tanto
per
la
quantità
,
delle
macchine
che
servono
alla
fabbricazione
delle
monete
,
quanto
per
l
'
ottimo
sistema
che
si
è
introdotto
,
e
per
la
scelta
degli
artefici
ed
operatori
d
'
ogni
genere
.
Fu
in
questo
stesso
stabilimento
che
si
illustrarono
il
cav
.
Morosi
e
il
bolognese
Luigi
Manfredini
.
Prima
dell
'
anno
1778
la
Zecca
era
situata
nella
via
omonima
presso
San
Sepolcro
,
e
vi
ò
riconosciuta
in
quel
luogo
fin
dal
872
,
Poco
lontano
dalla
Zecca
vi
è
la
nuova
chiesa
di
San
Bartolomeo
,
cominciata
nel
1867
.
Il
disegno
è
dell
'
architetto
Maurizio
Garavaglia
,
il
quale
nell
'
interno
si
attenne
alla
demolita
chiesa
di
Santa
Marta
,
che
era
nella
Piazza
omonima
,
ed
architettata
da
Francesco
Richini
.
Nella
via
Principe
Umberto
sono
degne
di
osservazione
le
case
Maciacchini
,
architettura
toscana
dello
stesso
Maciacchini
,
e
Calegari
,
architettura
del
Jodani
.
In
angolo
a
questa
via
e
quella
Parini
vi
è
l
'
albergo
Firenze
.
Trovandosi
in
questa
località
devesi
visitare
la
Regia
Casa
di
Pena
,
che
sorge
in
via
Giuseppe
Parini
.
Essa
è
il
primo
edificio
in
Italia
,
eretto
fin
dal
1762
per
uso
carceri
a
forma
penitenziaria
;
architetto
ne
fu
Francesco
Croce
;
ma
non
fu
terminato
.
Ebbe
gli
elogi
del
benefico
Howard
,
e
destò
1'
ammirazione
di
nostrali
e
forestieri
.
Barriera
Principe
Umberto
.
Questa
barriera
venne
inaugurata
nell
'
autunno
1865
.
Fu
eseguita
su
disegno
dell
'
architetto
Balzaretti
,
del
quale
sono
pure
i
casini
laterali
,
non
che
gli
spazi
a
giardino
tanto
ai
lati
,
quanto
lungo
la
via
Panini
,
e
fuori
città
,
per
accedere
alla
stazione
ferroviaria
.
Il
re
di
Portogallo
,
Luigi
Filippo
Maria
,
fu
il
primo
a
passarvi
.
Stazione
Centrale
.
La
stazione
centrale
venne
inaugurata
il
5
maggio
1864
.
Elevasi
quasi
a
livello
del
bastione
a
245
metri
fuori
della
città
;
ha
una
forma
planimetrica
rettangolare
,
col
maggior
lato
di
metri
233
œ
di
lunghezza
,
e
poco
meno
di
78
di
larghezza
:
due
fronti
,
l
'
una
verso
la
città
,
l
'
altra
verso
la
campagna
,
insieme
collegate
da
una
gran
galleria
coperta
di
40
metri
e
mezzo
di
larghezza
.
Nella
fronte
verso
la
città
,
trovasi
l
ingresso
e
l
'
ordinamento
del
servizio
pubblico
,
nella
fronte
verso
la
campagna
gli
uffici
della
locale
Direzione
.
Il
servizio
per
le
partenze
è
posto
a
sinistra
di
chi
accede
alla
stazione
,
ed
il
caffè
,
squisitamente
provveduto
d
'
ogni
genere
di
trattoria
e
bottiglieria
,
è
all
'
estremo
di
questo
lato
.
Alla
parte
opposta
sta
invece
il
servizio
degli
arrivi
,
e
la
loggia
reale
con
molta
ricchezza
costruita
.
Nelle
sale
vi
sono
affreschi
grandiosi
dei
pittori
Gerolamo
Induno
ed
Eleuterio
Paliano
.
Linea
D
.
(
Colore
violaceo
Porta
Tenaglia
)
.
MONUMENTI
,
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Foro
Bonaparte
.
Castello
.
Piazza
d
'
Armi
.
Arena
.
Arco
del
Sempione
.
Il
Tivoli
.
L
'
Eco
della
Simonetta
.
CHIESE
.
Santa
Maria
della
Consolazione
.
TEATRI
.
Circhi
pel
popolo
.
ALBERGHI
(
*
)
.
Foro
Bonaparte
.
Sull
'
area
delle
demolite
fortificazioni
del
Castello
,
dal
lato
di
mezzodì
,
dall
'
architetto
Canonica
disponevasi
a
pubblico
passeggio
la
Piazza
denominata
quindi
Foro
Bonaparte
,
con
svariati
campi
e
zolle
,
e
ben
disposti
viali
ornati
d
'
alberi
che
gli
Austriaci
,
me
-
mori
delle
cinque
giornate
del
marzo
1848
,
al
loro
ritorno
nell
'
agosto
di
quello
stesso
anno
,
fecero
abbattere
.
L
'
attuale
ordinamento
del
Foro
Bonaparte
devesi
alla
Giunta
Municipale
,
che
dal
1864
vi
continua
a
fare
abbellimenti
,
su
disegno
dell
'
ingegnere
architetto
cav
.
Agostino
Nazari
.
Castello
.
Il
Castello
,
detto
anticamente
la
Fortezza
di
Porta
Giovia
,
venne
innalzato
nel
1358
da
Galeazzo
II
Visconti
,
con
architettura
militare
di
quei
tempi
.
La
fabbrica
fu
terminata
nel
1368
.
Essa
doveva
tenere
in
freno
gli
amatissimi
sudditi
.
Morto
Galeazzo
,
ad
istanza
dei
cittadini
,
venne
demolito
.
Se
non
che
succeduto
il
figlio
di
lui
Giovanni
Galeazzo
conte
di
Virtù
,
dopo
l
'
usurpazione
dello
Stato
(
*
)
In
questa
linea
non
vi
sono
che
alberghi
ed
osterie
secondarie
.
Milanese
,
non
tardò
a
farne
rifabbricare
un
altro
di
maggiore
robustezza
,
e
vi
fissò
poi
la
sua
stanza
,
e
qui
nasceva
il
di
lui
figlio
secondogenito
Filippo
Maria
,
in
cui
dovevasi
spegnere
la
linea
dominatrice
dei
Visconti
.
Così
stette
fino
al
1447
,
quando
,
morto
quest
'
ultimo
duca
,
i
Milanesi
,
proclamata
1'
Aurea
libertà
ambrosiana
,
credettero
necessario
spianare
quel
forte
per
togliersene
di
dosso
la
soggezione
.
Ma
anche
questa
volta
si
trovò
subito
chi
lo
rifacesse
,
e
fu
Francesco
Sforza
,
quando
con
nessun
diritto
,
ma
colla
più
efficace
delle
ragioni
,
la
spada
,
acquistò
Milano
,
e
ne
corroborò
tutti
i
punti
.
La
nuova
fortezza
sorse
in
forma
di
un
gran
quadrato
con
alte
mura
cinte
da
fossato
,
e
con
vigorosi
torrioni
agli
angoli
rivolti
verso
la
città
,
e
di
tale
altezza
elle
le
palle
ad
un
bisogno
potessero
da
essi
volare
in
mezzo
della
città
,
stessa
.
Le
diede
vie
coperte
,
oscure
prigioni
,
cameroni
pei
militi
,
stanze
col
trabocchetto
,
ingressi
muniti
di
alte
torri
con
grande
cortile
interno
quadrilungo
,
con
rocchetto
centrale
per
tenere
,
quando
bisognasse
,
in
freno
lo
stesso
Castello
,
e
per
racchiudervi
il
tesoro
.
In
questo
quadrato
era
compreso
il
palazzo
ducale
,
di
cui
si
ponno
mirare
gli
avanzi
.
Un
fulmine
,
scoppiato
ai
28
giugno
1521
nella
polveriera
,
mandava
in
conquasso
grande
parte
dell
'
edificio
,
che
fu
ristaurato
sotto
i
regni
di
Carlo
V
e
Filippo
II
,
e
ridotto
nelle
più
recenti
regole
militari
,
coronato
di
sei
baluardi
,
cortine
,
fossi
,
strade
coperte
,
mura
fortissime
,
ecc
.
Salvo
alcuni
miglioramenti
fatti
nel
1734
durò
la
fortezza
in
quello
stato
sino
al
1500
.
Sostenne
otto
assedi
.
Con
legge
30
nevoso
,
anno
nono
repubblicano
,
fu
decretata
dal
Governo
Cisalpino
la
demolizione
della
fortezza
e
1'
erezione
del
Foro
Bonaparte
,
nel
quale
dovevano
essere
raccolti
stabilimenti
per
le
assemblee
del
popolo
,
per
le
arti
,
per
le
scienze
,
pel
commercio
e
pel
soldato
emerito
,
ed
innalzato
,
nel
luogo
il
più
insigne
,
un
grandioso
monumento
,
che
tramandasse
alla
posterità
le
gloriose
gesta
degli
eserciti
francesi
in
Italia
.
Il
progetto
relativo
al
Foro
Bonaparte
era
dall
'
architetto
Giovanni
Antolini
presentato
al
Governo
il
25
frimale
del
suddetto
anno
.
La
prima
pietra
fu
posta
con
gran
solennità
il
30
aprile
1801
,
presso
lo
sbocco
della
via
Cusani
.
Ma
caduta
la
Repubblica
Cisalpina
non
si
pensò
più
alla
costruzione
del
Foro
Bonaparte
.
Il
Castello
,
rimasto
dall
'
antica
fortezza
,
venne
ad
avere
parecchie
migliorie
,
la
più
importante
,
verso
la
Piazza
d
'
anni
,
devesi
all
'
ingegnere
militare
colonnello
Rossi
sotto
il
Regno
italico
.
I
due
torrioni
di
solide
bugne
agli
angoli
verso
la
città
,
furono
mozzati
dal
popolo
nel
1548
.
Nel
1862
l
'
attuale
Governo
demolì
alcune
opere
forti
fiancheggianti
quei
torrioni
,
e
vi
costrusse
da
un
lato
l
'
elegante
edificio
gotico
che
serve
a
scuola
di
equitazione
.
Chiesa
di
Santa
Maria
.
La
chiesa
di
Santa
Maria
della
Consolazione
,
detta
del
Castello
,
già
convento
degli
Agostiniani
,
soppressi
nel
1769
,
fu
fondata
,
secondo
alcuni
,
dal
duca
Galeazzo
Maria
Visconti
,
e
giusta
l
'
opinione
di
altri
,
da
Giovanni
Galeazzo
.
Fu
dappoi
,
con
disegno
dell
'
architetto
Gio
.
Battista
Chiappa
,
rimodernata
.
Contiene
pitture
di
Camillo
Procaccini
,
di
Daniele
Crespi
,
di
Gaudenzio
Ferrari
e
di
altri
.
Piazza
d
'
Armi
.
Lo
spazio
dal
lato
di
tra
-
montana
del
Castello
nell
'
anno
1806
venne
ridotto
a
piazza
per
militari
esercizi
,
d
'
onde
la
denominazione
di
Piazza
d
'
armi
.
Ha
la
lunghezza
di
metri
549.93
,
la
larghezza
di
metri
654
.
43
.
Qui
presso
evvi
il
bersaglio
militare
,
della
Guardia
nazionale
e
della
Società
dei
Carabinieri
milanesi
.
In
questa
Piazza
,
specialmente
durante
il
primo
Regno
d
'
Italia
,
si
sono
fatte
di
molte
feste
popolari
.
L
'
Arena
.
Questo
grandioso
edificio
ò
uno
dei
più
insigni
che
si
eressero
sotto
il
Governo
italico
per
accrescere
il
decoro
e
lo
splendore
della
città
di
Milano
,
che
mancava
di
un
monumento
di
questo
genere
.
Esso
ha
la
forma
di
un
elissi
col
maggior
asse
di
240
metri
sopra
120;
venne
disegnato
dall
'
architetto
Canonica
ad
imitazione
del
Circo
di
Caracalla
,
e
può
conte
-
nere
30,000
spettatori
.
Fu
incominciato
nel
1805
,
e
alla
sua
costruzione
si
impiegarono
le
pietre
del
demolito
castello
,
ed
alla
fronte
delle
carceri
gli
avanzi
del
castello
di
Trezzo
.
Imponente
è
il
Pulvinare
,
posto
verso
il
mezzogiorno
,
non
che
la
porta
principale
.
Serve
ai
pubblici
spettacoli
di
corse
di
cavalli
e
di
bighe
,
ed
ai
giuochi
ginnastici
e
pirotecnici
,
ed
è
atto
altresì
a
divertimenti
di
naumachia
,
avendovi
il
comodo
di
riempire
tutta
l
'
Arena
col
rigagnolo
scorrente
tra
il
podio
e
l
'
Arena
stessa
.
Nell
'
inverno
serve
al
divertimento
del
pattinaggio
.
Venne
il
giorno
17
dicembre
1807
inaugurato
con
un
grande
spettacolo
di
naumachia
,
presente
1'
imperatore
Napoleone
.
Arco
del
Sempione
.
L
'
architetto
Luigi
Caguola
,
avendo
per
le
nozze
del
vicerè
Eugenio
,
nel
1806
,
alzato
a
Porta
Orientale
un
arco
di
legno
e
tela
con
stile
classico
e
pretto
,
il
Consiglio
Municipale
decretò
fosse
eseguito
di
marmo
bianco
a
capo
della
strada
del
Sempione
,
adoperandovi
i
200
mila
franchi
che
Napoleone
aveva
assegnati
alla
città
per
spese
di
ornamento
pubblico
.
L
'
autunno
del
1807
se
ne
gettarono
le
fondamenta
,
e
al
1814
erasi
all
'
imposta
delle
due
arcate
minori
.
Il
19
aprile
di
quell
'
anno
se
ne
sospendevano
i
lavori
per
la
caduta
del
Regno
d
'
Italia
.
Francesco
I
,
per
istanza
della
Congregazione
centrale
,
che
implorò
di
impiegare
nella
costruzione
i
crediti
che
le
provincie
avevano
per
somministrazioni
fatte
agli
eserciti
Austriaci
,
supplendo
nel
resto
lo
Stato
,
autorizzò
il
proseguimento
di
quei
lavori
,
che
,
ripigliati
nel
1816
,
terminarono
nel
1838
.
Dovevano
fregiarlo
la
statua
della
Vittoria
,
in
ricordo
della
battaglia
di
Jena
,
e
i
fasti
napoleonici
.
Il
Governo
austriaco
volle
che
portasse
la
statua
della
Pace
,
e
i
fatti
che
precedettero
quella
pace
sciagurata
.
Il
monumento
componesi
di
un
arco
grandissimo
fiancheggiato
da
due
minori
,
il
tutto
sormontato
da
un
attico
.
E
adorno
di
colonne
monoliti
di
marmo
di
Crevola
,
e
lo
fregiano
molti
bassorilievi
di
G
.
Monti
,
di
Cacciatori
,
di
C
.
Pacetti
,
di
C
.
Monti
,
di
Rusca
,
di
Acquisti
,
di
Perabò
,
di
Marchesi
,
di
Somaini
,
ed
ornamenti
e
statue
di
squisito
lavoro
.
La
sestiga
colossale
,
modellata
da
A
.
Sangiorgio
,
venne
fusa
in
bronzo
dal
Manfredini
,
come
pure
le
quattro
Fame
modellate
dal
Putti
bolognese
.
I
due
casini
laterali
di
granito
rosso
sono
di
maestosa
semplicità
dorica
.
L
'
arco
è
praticabile
nell
'
interno
;
comoda
scala
conduce
alla
sommità
,
dalla
quale
si
gode
la
vista
di
stupendi
panorami
,
e
si
porno
ammirare
da
presso
la
sestiga
e
le
statue
.
La
spesa
.
per
salire
è
tenuissirna
.
Sotto
questo
monumento
,
il
giorno
8
giugno
1859
,
entravano
l
'
imperatore
Napoleone
III
e
re
Vittorio
Emanuele
,
vincitori
nei
campi
di
Palestro
e
di
Magenta
.
A
perpetuare
sì
felice
avvenimento
vennero
,
il
18
marzo
1860
,
cancellate
al
sommo
dell
'
Arco
le
impronte
servili
,
e
poste
le
seguenti
epigrafi
:
(
verso
la
campagna
)
ENTRANDO
CON
L
'
ARMI
GLORIOSE
NAPOLEONE
III
E
VITTORIO
EMANUELE
II
LIBERATORI
MILANO
ESULTANTE
CANCELLÒ
DA
QUESTI
MARMI
LE
IMPRONTE
SERVILI
E
VI
SCRISSE
L
'
INDIPENDENZA
D
'
ITALIA
MDCCCLIX
(
verso
la
città
)
ALLE
SPERANZE
DEL
REGNO
ITALICO
AUSPICE
NAPOLEONE
I
I
MILANESI
DEDICARONO
L
'
ANNO
MDCCCVII
E
FRANCATI
DA
SERVITÙ
FELICEMENTE
RESTITUIRONO
MDCCCLIX
Questo
Arco
doveva
formare
il
principio
della
magnifica
strada
,
che
congiungeva
Milano
colla
sommità
del
Sempione
,
opera
delle
più
dispendiose
e
difficili
che
siensi
intraprese
sotto
il
Governo
italico
.
La
lunghezza
della
strada
da
Gabio
,
confine
in
allora
del
Regno
,
sino
a
Soma
è
di
metri
106
,
586
.
Da
Soma
a
Milano
,
continuata
dal
Governo
austriaco
,
metri
51,000
.
Il
Tivoli
.
Di
fianco
all
'
Arena
avvi
uno
spazio
di
terreno
che
la
Giunta
Municipale
sta
ordinando
per
luogo
di
sollazzi
popolari
,
denominandolo
il
Tivoli
.
La
Porta
Tenaglia
,
che
è
qui
presso
,
è
una
delle
più
vecchie
,
e
reclama
dal
Municipio
urgente
ricostruzione
.
Non
molto
lungi
fuori
di
questa
Porta
,
evvi
un
palazzo
denominato
la
Simonetta
,
da
un
già
suo
proprietario
,
celebre
per
la
singolarità
di
un
Eco
che
,
allo
scoppio
di
un
'
arme
da
fuoco
,
al
getto
di
un
grido
,
si
fa
udire
in
un
angolo
del
cortile
,
aperto
da
un
lato
,
e
viene
ripetuto
distintamente
più
di
trenta
volte
,
finchè
,
scemando
,
di
mano
in
mano
si
perde
.
Crediamo
abbia
il
primato
sull
'
Eco
del
Battisterio
di
Pisa
.
Ciò
che
di
questo
fabbricato
rimane
,
dimostra
bastantemente
quello
che
doveva
essere
di
magnifico
a
'
suoi
tempi
.
Sulla
costruzione
di
esso
,
la
malignità
,
che
non
ha
sempre
torto
,
disse
che
fu
eretto
dagli
appaltatori
dei
bastioni
,
e
regalato
poi
a
don
Ferrante
Gonzaga
per
gratitudine
di
avere
questo
governatore
chiuso
gli
occhi
sul
prezzo
e
sul
modo
onde
quell
'
opera
fu
eseguita
.
Per
avere
accesso
nel
palazzo
si
deve
pagare
una
tassa
di
centesimi
50
.
Linea
E
.
(
Colore
giallo
.
Porta
Magenta
)
.
MONUMENTI
,
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Palazzo
del
Bollo
.
Litta
.
Orfanotrofio
femminile
.
CHIESE
.
Santa
Maria
Segreta
.
San
Nazaro
Pietra
Santa
.
Santa
Maria
alla
Porta
.
Monastero
Maggiore
.
Le
Grazie
.
ALBERGHI
.
Beccaccia
.
Nella
linea
dalla
Piazza
del
Duomo
alla
Porta
Magenta
havvi
il
palazzo
,
sede
degli
uffici
del
Bollo
e
di
altri
delle
regie
Finanze
,
eretto
al
Bocchetto
,
ove
esisteva
il
monastero
colla
chiesa
di
Sant
'
Ulderico
,
vescovo
di
Augusta
,
soppresso
nel
1787
:
offre
poco
di
rimarchevole
.
Si
disse
questa
località
del
Bocchetto
da
uno
sbocco
di
condotto
d
'
acqua
o
piscina
,
costruito
ivi
presso
.
Chiesa
di
Santa
Maria
Segreta
.
Di
questo
tempio
si
fa
menzione
fin
dal
secolo
XI
come
fondato
da
donna
di
famiglia
cospicua
.
Nel
seco
-
lo
XVIII
fu
ridotto
alla
odierna
forma
su
disegno
dell
'
architetto
Giulio
Galliori
.
In
materia
d
'
arte
,
nella
chiesa
,
altro
non
si
ravvisa
di
interessante
che
un
quadro
del
Panfilo
rappresentante
la
Vergine
col
Bambino
,
e
l
'
altare
maggiore
,
costrutto
di
fini
marmi
e
di
bronzi
dorati
su
disegno
del
prof
.
Giuseppe
Levati
.
Chiesa
di
San
Nazaro
Pietrasanta
.
E
questa
chiesuola
molto
elegante
:
l
'
altare
maggiore
è
dell
'
architetto
Zanoja
;
possiede
pitture
di
Cesare
Procaccini
,
Aurelio
Luini
,
Ridolfo
Cunio
,
scolare
del
Cerano
.
Questo
tempio
fu
detto
di
Pietra
santa
,
secondo
una
tradizione
,
da
un
cippo
di
marmo
africano
,
sul
quale
inginocchiossi
il
vescovo
Ambrogio
,
implorando
la
sconfitta
degli
Ariani
.
Santa
Maria
alla
Porta
.
Questa
chiesa
fu
così
detta
perché
già
presso
la
porta
Giovia
e
le
mura
fabbricate
dall
'
imperatore
Massimiano
Erculeo
;
lo
che
dimostra
la
sua
antichità
.
La
vecchia
chiesa
fu
rifabbricata
nel
1652
su
disegno
di
Francesco
Richini
per
ordine
di
Benedetto
Aresi
.
Sulla
bella
facciata
,
restaurata
alcuni
anni
or
sono
,
vedesi
un
basso
rilievo
in
marmo
rappresentante
l
'
incoronazione
della
Madonna
,
eseguito
da
Carlo
Simonetta
.
Nell
'
interno
vi
è
una
statua
del
Simonetta
stesso
,
e
parecchie
pitture
di
Marco
d
'
Oggionno
,
di
Camillo
Procaccini
,
del
Lomazzo
.
Monastero
Maggiore
.
Molti
pretendono
che
in
origine
qui
fosse
il
tempio
di
Giove
,
e
che
le
quattro
belle
colonne
di
porfido
che
sostengono
la
tribuna
dell
'
altare
maggiore
in
Sant
'
Ambrogio
si
trovassero
in
quell
'
edificio
.
Diverse
sono
le
opinioni
sopra
1'
epoca
della
fondazione
del
monastero
:
alcuni
l
'
attribuiscono
a
San
Martino
nel
IV
secolo
;
tutti
però
si
accordano
nell
'
ammetterlo
ampliato
da
Ottone
imperatore
nel
X
secolo
.
La
chiesa
,
già
dedicata
alla
Madonna
,
venne
nel
secolo
XII
intitolata
a
San
Maurizio
.
Fu
già
quell
'
edificio
,
sino
al
1799
,
chiostro
di
Benedettine
,
e
venne
chiamato
Maggiore
,
sia
per
copia
di
privilegi
che
per
numero
di
monache
.
Si
pretende
che
Barbarossa
,
prescrivendo
il
diroccamento
di
Milano
,
ordinasse
di
rispettare
il
Monastero
Maggiore
,
la
basilica
di
Sant
'
Ambrogio
e
la
cattedrale
.
La
chiesa
attuale
col
monastero
(
ora
sede
di
scuole
comunali
)
fu
costrutta
col
disegno
dell
'
architetto
Giovan
Giacomo
Dolcebono
,
pavese
,
scolaro
di
Bramante
.
La
facciata
è
tutta
di
marmo
,
condotta
con
isquisito
gusto
dal
milanese
Francesco
Pirovano
.
L
'
interno
della
chiesa
è
una
vera
galleria
di
Scuola
Lombarda
;
vi
primeggiano
affreschi
di
Bernardino
Luini
,
di
Calisto
Piazza
da
Lodi
,
di
Pietro
Gnocchi
,
di
Lomazzo
,
Ferrari
,
e
di
-
pinti
di
Antonio
Campi
.
In
questa
chiesa
leggonsi
due
iscrizioni
sepolcrali
,
le
quali
ricordano
d
'
essere
stati
ivi
sepolti
,
nell
'
anno
1532
,
Alessandro
Bentivoglio
,
signore
di
Bologna
,
scacciato
da
papa
Giulio
II
,
e
nel
1545
Ginevra
Bentivoglio
,
moglie
di
Giovanni
Carretto
marchese
di
Finale
.
Il
fianco
di
levante
della
chiesa
venne
deturpato
nei
secoli
decorsi
coll
'
addossamento
di
case
;
rimasto
di
nuovo
scoperto
per
I
'
apertura
della
via
Bernardino
Luini
,
si
va
a
ristaurare
in
pietra
e
-
laterizi
su
disegno
del
pittore
Angelo
Colla
.
Nello
stesso
fianco
di
levante
,
presso
la
via
Ansporto
,
scorgesi
una
torre
quadrata
a
diversi
piani
,
innalzata
ai
tempi
di
Massimiano
:.una
porta
a
lato
della
medesima
,
con
colonne
di
marmo
antico
isolate
,
deve
aver
servito
di
comunicazione
al
Circo
romano
,
che
esisteva
nella
vicinanza
.
Presso
questa
torre
avvene
altra
rotonda
,
divisa
in
tre
piani
,
e
che
vedesi
da
tergo
al
tempio
.
E
opera
,
coll
'
unito
avanzo
di
antiche
mura
,
dell
'
arcivescovo
Ansperto
,
il
quale
l
'
avrebbe
fatta
costruire
a
difesa
del
monastero
.
La
parte
terrena
si
crede
aver
servito
di
carcere
ad
alcuni
martiri
milanesi
,
fra
cui
Gervaso
,
Protaso
,
Vittore
,
Naborre
e
Felice
.
Palazzo
Litta
.
Questo
palazzo
fu
fatto
in
-
cominciare
dal
conte
Bartolomeo
Arese
,
presi
-
dente
del
Senato
al
tempo
di
Filippo
IV
di
Spagna
,
sul
disegno
di
Francesco
Richini
,
e
terminato
in
seguito
dai
successori
di
lui
.
Presenta
una
facciata
maestosa
e
ricca
di
marmi
;
l
'
in
-
terno
è
decorato
di
grandiosi
vestiboli
e
portici
in
giro
sostenuti
da
colonne
;
lo
scalone
magni
-
fico
di
marmo
,
che
vi
fu
aggiunto
posteriormente
,
è
opera
di
Carlo
Giuseppe
Merli
.
E
ricco
pure
di
sontuose
stanze
,
di
un
bel
giardino
e
annessa
cavallerizza
.
Morto
l
'
Arese
,
passò
il
palazzo
al
conte
Giulio
Visconti
,
nipote
suo
,
ed
ultimo
vicerè
di
Napoli
per
Carlo
VI
;
da
questi
pervenne
per
eredità
alla
famiglia
Litta
-
Visconti
-
Arese
.
Orfanotrofio
femminile
.
Nel
Corso
Magenta
evvi
anche
l
'
Orfanotrofio
femminile
.
Fino
dal
decimosesto
secolo
si
pensò
a
sopprimere
in
Milano
la
mendicità
,
ed
in
questo
luogo
,
denominato
di
Santa
Maria
della
Stella
,
già
convento
di
Benedettine
,
stabilì
San
Carlo
Borromeo
uno
specale
pei
mendicanti
.
Creato
arcivescovo
di
Milano
,
il
cardinale
Federico
Borromeo
fece
costruire
da
Fabio
Mangone
solida
e
semplice
fabbrica
per
applicarla
al
ricovero
degli
orfani
d
'
ambo
i
sessi
,
la
quale
venne
poi
destinata
a
beneficio
delle
sole
femmine
.
Le
orfane
si
ammettono
dai
7
ai
12
anni
,
senz
'
obbligo
di
speciale
corredo
;
devono
appartenere
a
famiglie
povere
di
Milano
,
aventi
costì
il
decennale
domicilio
;
sono
preferite
quelle
che
hanno
perduti
entrambi
i
genitori
.
Alcune
piazze
sono
di
patronato
privato
.
Il
fabbricato
venne
ristaurato
or
non
sono
molti
anni
.
Chiesa
di
Santa
Maria
delle
Grazie
.
Questa
chiesa
fu
fabbricata
nel
luogo
ove
esisteva
-
no
i
quartieri
delle
milizie
del
duca
Francesco
I
Sforza
,
sotto
il
comando
del
generale
conte
Gaspare
Vimercati
,
il
quale
,
nel
1463
,
donò
ai
Domenicani
il
fondo
ed
unitovi
santuario
con
effigie
della
Madonna
molto
in
venerazione
,
a
patto
che
fabbricassero
un
tempio
grandioso
ed
un
convento
.
Lodovico
il
Moro
e
Beatrice
sua
moglie
,
nel
1492
,
presero
ad
ingrandire
la
chiesa
medesima
in
forma
di
croce
latina
;
ma
per
le
vicende
di
lui
rimase
l
'
opera
imperfetta
.
I
fini
lavori
di
cotto
,
gli
stemmi
,
le
medaglie
e
gli
emblemi
che
veggonsi
esteriormente
nella
parte
del
coro
,
dimostrano
quanto
Lodovico
si
studiasse
di
renderla
elegante
.
La
facciata
è
semplice
,
di
gotica
architettura
,
e
non
presenta
di
osservabile
che
il
piccolo
pronao
alla
porta
maggiore
,
ornato
di
medaglie
e
sostenuto
da
due
colonne
del
miglior
gusto
del
rimanente
.
L
'
interno
della
chiesa
è
a
tre
navi
di
gotica
architettura
sino
al
presbiterio
;
la
grandiosa
cupola
,
l
'
ampio
coro
e
le
cappelle
semicircolari
nei
lati
sono
disegno
del
Bramante
,
al
quale
Lodovico
ordinò
la
costruzione
tanto
di
quelle
opere
,
quanto
della
grandiosa
sacrestia
e
del
chiostro
contiguo
.
Questo
tempio
contiene
pregevoli
pitture
di
P
.
d
'
Adda
,
Gaudenzio
Ferrari
,
Francesco
Vicentini
,
Gio
.
Batt
.
Secchi
,
Semini
,
G
.
Nuvolone
,
B
.
Zenale
,
ecc
.
ecc
.
Nel
refettorio
del
monastero
esiste
ancora
la
famosa
pittura
di
Leonardo
da
Vinci
,
Il
Cenacolo
.
E
soverchio
descrivere
questa
meraviglia
dell
'
arte
,
da
tutta
Europa
conosciuta
,
e
la
quale
Francesco
I
di
Francia
,
nel
1520
,
avrebbe
voluto
trasportare
a
Parigi
.
Deperita
quella
pittura
,
venne
mirabilmente
restaurata
da
F
.
Barezzi
nel
1856
(
*
)
.
In
questo
stesso
refettorio
trovasi
altro
dipinto
a
fresco
,
La
Crocifissione
,
con
moltissime
figure
e
colla
veduta
di
Gerusalemme
,
lavoro
eseguito
da
Giovanni
Donato
Montorfano
milanese
nell
'
anno
1495
.
Mentre
Leonardo
da
Vinci
dipingeva
quel
Cenacolo
abitavasene
nella
vicina
casa
al
numero
67
,
contraddistinta
in
oggi
al
di
fuori
da
medaglie
scolpite
da
Pompeo
Marchesi
,
ed
ivi
in
una
sala
terrena
eseguiva
i
quattordici
ritratti
sforzeschi
.
Nel
convento
di
questa
chiesa
era
stabilito
il
Tribunale
di
Sant
'
Ufficio
,
trasportatovi
nel
1559
da
Sant
'
Eustorgio
,
e
vi
esistette
fino
alla
totale
sua.abolizione
avvenuta
nel
1769
.
I
monaci
furono
soppressi
il
7
marzo
1797
,
e
l
'
edificio
mutato
in
caserma
.
(
*
)
Nel
palazzo
di
Brera
evvi
una
copia
di
quest
'
opera
rara
,
fatta
dal
pittore
Giuseppe
Bossi
per
allogazione
del
Governo
Italico
.
Poco
distante
dalla
Piazza
delle
Grazie
eravi
la
Casa
di
Correzione
,
stata
innalzata
verso
il
1764
,
quando
si
cessò
di
vendere
ai
Veneziani
i
condannati
alle
,
galere
,
che
venivano
poi
spediti
in
Levante
.
Furono
in
seguito
i
condannati
concentrati
nell
'
edificio
in
via
Appiani
.
Porta
Magenta
.
Questa
porta
era
dedicata
a
Venere
,
forse
per
l
'
amenità
e
piacevolezza
del
luogo
.
Era
già
chiamata
Vercellina
,
perchè
da
essa
si
va
direttamente
a
Vercelli
;
indi
Magenta
in
memoria
della
battaglia
combattuta
in
quel
borgo
il
4
giugno
1859
,
che
portò
la
libertà
a
Milano
.
Dalla
porta
stessa
entrò
nel
1805
Napoleone
I
,
che
veniva
a
Milano
a
cingere
la
celebre
corona
ferrea
.
Nella
casa
al
numero
9
,
nel
Corso
Magenta
,
nacque
nel
1598
il
matematico
Bonaventura
Cavalieri
;
in
quella
al
numero
66
visse
,
e
morì
nel
1851
,
Francesco
Cherubini
,
e
al
numero
67
Giovanni
Gherardini
.
Lapidi
apposite
sulle
facciate
di
queste
case
ricordano
tali
fatti
.
Linea
F
.
(
Colore
verde
Dalla
piazza
del
Duomo
alla
Piazza
di
San
Vittore
)
.
MONUMENTI
,
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Biblioteca
Ambrosiana
.
Monumento
a
Federico
Borromeo
.
Palazzo
Borromeo
.
Caserma
San
Francesco
.
Ospedale
militare
.
Pusterla
di
Sant
'
Ambrogio
(
avanzi
)
.
Macello
pubblico
.
Ospedale
Fate
-
bene
-
fratelli
.
CHIESE
.
San
Sepolcro
.
Santa
Maria
Podone
.
Sant
'
Ambrogio
.
San
Vittore
.
ALBERGHI
.
(
In
questa
linea
non
vi
sono
che
alberghi
e
trattorie
di
secondo
ordine
)
.
Biblioteca
Ambrosiana
.
La
Biblioteca
Ambrosiana
fu
fondata
e
dotata
nell
'
anno
1602
dal
cardinale
Federico
Borromeo
.
All
'
uopo
fece
dall
'
architetto
Fabio
Mangone
,
presso
San
Sepolcro
,
costruire
apposito
edificio
,
la
cui
facciata
,
di
ordine
dorico
,
è
piccola
,
ma
graziosa
;
nel
fregio
,
a
caratteri
di
bronzo
,
leggesi
:
biblioteca
Ambrosiana
.
Venne
aperta
ad
uso
pubblico
nell
'
anno
1609
,
e
detta
Ambrosiana
,
in
memoria
del
vescovo
Ambrogio
,
protettore
di
Milano
.
Il
cardinale
Federico
,
a
renderla
una
delle
prime
d
'
Italia
,
spedì
a
sue
spese
in
varie
parti
di
Oriente
e
di
Occidente
uomini
dotti
per
raccogliere
libri
,
manoscritti
,
stampe
,
quadri
,
sculture
ed
oggetti
di
scienza
e
di
rarità
;
e
ne
fecero
buona
mèsse
,
che
andò
sempre
più
accrescendosi
col
progresso
degli
anni
per
donazioni
e
per
lasciti
.
Circa
120
mila
sono
i
volumi
,
e
15
mila
le
opere
manoscritte
di
questa
Biblioteca
,
come
pure
molti
le
pitture
,
le
sculture
,
i
disegni
,
i
cartoni
e
le
svariate
rarità
della
storia
naturale
,
delle
scienze
e
delle
arti
.
In
essa
sono
pure
riposti
una
parte
del
museo
Settala
ed
il
medagliere
Castiglioni
;
una
bella
raccolta
di
oggetti
antichi
nazionali
e
stranieri
,
come
bronzi
,
avori
,
minerali
,
armi
,
frecce
,
ecc
.
ecc
.
Vi
si
vedono
parecchie
iscrizioni
romane
del
medio
evo
,
alcuni
monumenti
,
fra
cui
gli
avanzi
di
quello
di
Gastone
da
Foix
,
eseguito
dal
valente
Bambaia
,
modelli
di
plastica
,
ecc
.
Fra
le
cose
rarissime
vi
sono
:
Le
Antichità
giudaiche
di
Giuseppe
Ebreo
,
tradotte
in
latino
da
Ruffino
,
su
papiro
del
V
secolo
;
un
Virgilio
,
con
note
del
Petrarca
relative
alla
sua
Laura
;
la
Cronaca
dei
Papi
,
di
Martino
Polacco
;
un
Dante
in
pergamena
;
un
volume
di
Leonardo
da
Vinci
;
il
Codice
Atlantico
dei
dodici
che
esistevano
,
rimasti
a
Parigi
;
alcune
lettere
del
cardinale
Bembo
a
Lucrezia
Borgia
,
con
una
ciocca
dei
capelli
della
medesima
.
Primeggiano
pure
l
'
originale
della
Scuola
d
'
Atene
di
Raffaello
,
il
cui
affresco
eseguì
a
Roma
nel
Vaticano
;
un
affresco
di
B
.
Luini
,
rappresentante
Gesù
coronato
di
spine
,
con
varie
persone
in
ginocchio
,
che
si
credono
ritratti
dei
deputati
del
Pio
Luogo
di
Santa
Corona
,
cui
apparteneva
questo
locale
ed
ove
ebbe
la
sua
prima
origine
(
*
)
.
(
*
)
Il
Luogo
Pio
di
Santa
Corona
,
fu
fondato
dal
domenicano
del
convento
della
Rosa
,
Stefano
Seregni
,
nel
1497
,
o
si
disse
di
Santa
Corona
,
in
memoria
delle
spine
del
Redentore
.
Unito
nel
1786
all
'
Ospedale
Maggiore
,
somministra
tuttavia
a
circa
trentamila
poveri
della
città
soccorso
di
medici
,
chirurghi
,
levatrici
e
medicinali
.
Vi
sono
peregrini
lavori
del
Luini
,
del
Durero
,
dei
Caracci
,
del
Vinci
,
del
Procaccini
,
del
Correggio
,
del
Tiziano
,
del
Giorgione
,
di
Palma
il
Vecchio
,
di
Andrea
del
Sarto
,
di
Michelangelo
,
di
Reni
,
del
Guercino
,
di
Giulio
Romano
,
di
Bruguel
,
di
Rubens
,
ecc
.
,
ecc
.
Ad
un
membro
della
famiglia
Borromeo
,
e
già
al
proposto
degli
Oblati
,
spetta
la
prerogativa
di
Conservatore
perpetuo
della
Biblioteca
,
mentre
gli
altri
Conservatori
sono
quinquennali
.
I
bibliotecari
formano
un
Collegio
di
dottori
,
più
o
meno
di
numero
secondo
1'
opportunità
.
In
Piazza
di
San
Sepolcro
,
avanti
la
facciata
del
Mangone
,
venne
nel
1865
eretta
,
a
spese
di
alcuni
cittadini
,
la
statua
in
marmo
di
Federico
Borromeo
,
eseguita
dallo
scultore
Corti
;
nel
piedestallo
sono
incise
iscrizioni
allusive
al
fondatore
della
Ambrosiana
,
tolte
dal
libro
i
Promessi
Sposi
di
Manzoni
.
Qui
presso
,
nella
via
omonima
,
era
l
'
antichissima
Zecca
di
Milano
.
Chiesa
di
San
Sepolcro
.
Questa
chiesa
è
antichissima
.
Venne
innalzata
nell
'
anno
1030
ad
onore
della
Trinità
da
un
ricco
zecchiero
,
tale
Benedetto
Rozzone
di
Cortesella
.
Se
non
che
un
pronipote
di
Rozzone
,
reduce
dopo
il
1099
da
Terra
Santa
,
pur
per
desiderio
mostratogli
,
dall
'
arcivescovo
in
Costantinopoli
,
pose
mano
a
riedificare
la
chiesa
a
somiglianza
di
quella
del
Santo
Sepolcro
di
Gerusalemme
,
assumendo
il
titolo
di
San
Sepolcro
.
Nel
1578
fu
donata
da
San
Carlo
agli
Oblati
da
esso
istituiti
,
e
nel
1618
Federico
Borromeo
riabbellì
la
chiesa
,
non
rimanendovi
della
sua
prima
origine
che
le
due
ineguali
torri
.
Sulla
porta
evvi
un
bell
affresco
del
Bramantino
,
rappresentante
Cristo
morto
in
seno
alla
Madre
,
con
San
Giovanni
e
la
Maddalena
,
opera
molto
lodata
dal
Vasari
e
dal
Lomazzo
.
Nell
'
interno
della
chiesa
vi
sono
quadri
di
Carlo
Magatti
e
di
Francesco
Nuvolone
;
nella
sagrestia
trovasi
una
raccolta
di
varie
pitture
,
fra
cui
alcune
del
Luini
.
Curiose
,
ma
malfatte
,
sono
le
statue
in
plastica
che
rappresentano
due
fatti
di
Gesù
Cristo
;
al
contrario
si
stimano
assai
quelle
dello
Scurolo
,
rappresentanti
un
fatto
della
Vergine
,
opera
del
celebre
Caradosso
Foppa
.
In
questo
Scurolo
,
che
pur
possiede
due
affreschi
del
Luiui
,
veniva
a
meditare
San
Carlo
.
Chiesa
di
Santa
Maria
Podone
.
Si
pretende
da
alcuni
che
il
fondatore
di
questa
chiesa
sia
stato
un
tal
Werulfo
,
detto
Podone
,
soldato
di
Carlo
Magno
nel
872;
altri
però
ne
attribuiscono
la
fondazione
nel
834
all
'
arcivescovo
Angilberto
Pusterla
,
lo
stesso
che
fece
fabbricare
il
famoso
paliotto
che
vedremo
nella
basilica
di
Sant
'
Ambrogio
.
Nel
semicircolo
sopra
la
porta
d
'
ingresso
,
scorgesi
in
un
basso
rilievo
di
marmo
,
intagliata
insieme
colla
Vergine
ed
il
Bambino
,
l
'
effigie
del
conte
Vitaliano
Borromeo
,
il
quale
,
nel
1440
,
a
proprie
spese
,
fece
riparare
la
chiesa
,
dotandola
di
molte
ricche
suppellettili
e
di
un
capitolo
di
canonici
,
stato
soppresso
;
nel
1625
il
cardinale
Federico
la
fece
ridurre
a
più
moderna
architettura
da
Fabio
Mangone
tomi
facciata
d
'
ordine
composito
,
decorata
con
pronao
.
I
Borromei
vi
collocarono
i
sepolcri
di
famiglia
,
come
chiesa
di
loro
juspatronato
.
Il
conte
Giberto
fece
ricostruire
l
'
antica
cappella
a
destra
con
pitture
ed
ornati
del
Sanquirico
onde
riporvi
il
corpo
di
San
Renato
,
dato
in
dono
alla
nobile
famiglia
da
Leone
XII
.
In
questa
chiesa
vi
è
una
buona
pittura
di
Cristoforo
Franchi
.
La
statua
di
rame
,
colla
testa
e
mani
di
getto
in
bronzo
,
rappresentante
San
Carlo
,
che
sta
nella
Piazza
,
fu
fatta
eseguire
da
Federico
Borromeo
nel
1624
su
modello
di
Dionigi
Bussola
;
essa
trovavisi
prima
al
Cordusio
.
Venne
donata
a
Giberto
Borromeo
da
Giuseppe
II
nel
1786
.
Palazzo
Borromeo
.
Di
contro
a
Santa
Maria
Podone
è
il
palazzo
della
cospicua
famiglia
Borromeo
,
il
quale
conserva
ancora
la
sua
antichissima
forma
gotica
.
In
una
sala
a
pian
terterreno
evvi
un
magnifico
affresco
dell
'
antica
scuola
lombarda
,
sconosciuto
in
Milano
,
ma
ricordato
e
fattone
il
disegno
nella
storia
della
Pittura
Italiana
del
Rosini
.
Il
palazzo
contiene
altre
pitture
,
e
si
conserva
la
camera
abitata
da
San
Carlo
,
ivi
nato
.
Caserma
di
San
Francesco
.
Ove
è
la
caserma
,
detta
di
San
Francesco
,
esisteva
una
bella
chiesa
dei
Minori
Conventuali
,
la
più
grande
dopo
il
Duomo
,
fabbricata
sull
'
area
dell
'
antichissima
Basilica
Naboriana
(
*
)
verso
(
*
)
La
Basilica
Naboriana
,
innalzata
fin
dal
primo
secolo
da
un
tal
Filippo
Oldano
nei
suoi
orti
per
seppellirvi
i
martiri
,
vuolsi
la
prima
chiesa
di
Milano
.
l
'
anno
1256
,
epoca
in
cui
andò
la
basilica
in
possesso
di
que
'
padri
.
In
San
Francesco
avevano
i
Corio
i
loro
sepolcri
,
e
vi
erano
raccolte
le
spoglie
di
Bernardino
Corio
,
di
Raimondo
Torriani
,
di
Frate
Buonvicino
da
Riva
,
poeta
anteriore
a
Dante
,
e
quella
di
Francesco
Carmagnola
,
e
molte
opere
d
'
arte
.
Disacrata
la
chiesa
,
e
soppressi
i
frati
,
nel
1798
,
venne
l
'
edificio
convertito
in
Ospedale
militare
;
quindi
vi
si
posero
provvisoriamente
gli
Orfanelli
.
Il
Governo
Italico
pensò
di
erigere
in
quel
luogo
una
grandiosa
caserma
,
dando
incarico
del
di
-
segno
all
'
ingegnere
militare
,
colonnello
Rossi
.
Ricollocati
gli
Orfanelli
in
San
Pietro
in
Gessate
,
se
ne
cominciarono
nel
1813
i
lavori
,
che
durarono
parecchi
anni
per
le
vicende
politiche
,
e
non
si
terminarono
che
nel
1851
.
Può
la
caserma
contenere
più
di
2000
soldati
di
fanteria
.
Ospedale
militare
.
Nel
vasto
monastero
dei
Cistercensi
è
stabilito
,
sin
dal
20
agosto
1798
,
l
'
Ospedale
militare
.
La
fabbrica
è
disegno
del
Bramante
,
e
fu
incominciata
nel
1499
per
ordine
del
cardinale
Ascanio
Sforza
.
Essa
consiste
in
due
grandiosi
cortili
con
portici
,
che
li
circondano
,
divisi
da
un
lungo
corridoio
.
Non
avvi
niente
di
più
magnifico
di
questi
cortili
,
dorico
l
'
uno
,
jonico
l
'
altro
,
con
colonne
appoggiate
sopra
un
continuato
basamento
a
guisa
di
parapetto
.
L
'
interno
dell
'
antico
refettorio
pure
presenta
grandiosità
e
magnificenza
.
Di
prospetto
all
'
ingresso
vedesi
la
bell
'
opera
dipinta
a
fresco
nel
1545
da
Calisto
Piazza
,
lo
scolare
del
Tiziano
,
divisa
in
tre
parti
,
che
rappresenta
le
nozze
di
Cana
in
Galilea
.
Dello
stesso
pittore
sono
pure
gli
Apostoli
dipinti
nelle
lunette
della
vòlta
.
All
'
ingresso
dello
scalone
vedesi
il
ritratto
del
duca
Lodovico
il
Moro
.
Sotto
il
Governo
Italico
era
questo
ospedale
molto
in
grido
.
Basilica
di
Sant
'
Ambrogio
.
La
basilica
Ambrosiana
fu
fondata
nel
387
dal
vescovo
Ambrogio
,
ove
già
era
il
palazzo
imperiale
coll
'
annesso
giardino
.
L
'
atrio
esteriore
,
eretto
nel
872
dall
'
arcivescovo
Ansperto
Confalonieri
,
e
tipo
dell
'
architettura
più
antica
che
si
conservi
dopo
i
Romani
,
è
cinto
da
portici
;
esso
è
un
vero
museo
d
'
iscrizioni
e
di
tombe
antiche
:
il
visitatore
legge
su
quelle
pareti
le
memorie
di
tante
passate
generazioni
.
-
-
Le
imposte
di
ci
-
presso
della
porta
di
mezzo
hanno
intagli
del
IX
secolo
.
-
-
L
'
interno
è
diviso
in
tre
navate
colla
tribuna
,
la
cripta
,
le
cancellate
,
l
'
ambone
.
Sorretta
da
quattro
colonne
di
porfido
,
quelle
delle
quali
abbiamo
accennato
parlando
di
San
Maurizio
,
è
la
tribuna
dell
'
altare
maggiore
,
sotto
il
quale
si
rinvenne
nel
1834
un
magnifico
avello
di
porfido
,
che
forse
racchiuse
le
ceneri
di
Sant
'
Ambrogio
.
Veri
capolavori
sono
i
mosaici
del
coro
,
il
sarcofago
sotto
il
pulpito
e
il
famoso
paliotto
dell
'
altare
maggiore
,
di
massiccio
argento
e
pietre
preziose
,
donato
nel
835
da
Angilberto
Pusterla
,
ed
eseguito
da
Wolvino
,
orefice
,
colla
spesa
,
che
immensa
doveva
essere
a
quei
tempi
,
di
ottantamila
fiorini
d
'
oro
.
Contiene
inoltre
questo
tempio
di
belle
pitture
di
Ambrogio
Borgognone
,
del
Lanzani
,
del
Tiepolo
,
del
Porta
,
del
Lanino
,
del
Ferrari
,
del
Procaccini
,
ecc
.
Nel
1002
1'
arcivescovo
Arnolfo
vi
fece
collo
-
care
,
su
di
una
colonna
,
il
serpente
di
bronzo
,
che
tuttodì
si
vede
,
che
egli
aveva
portato
da
Costantinopoli
;
vuolsi
lo
stesso
che
innalzò
Mosè
nel
deserto
a
terrore
degli
Israeliti
.
La
basilica
Ambrosiana
,
dove
incoronavansi
i
re
d
'
Italia
,
è
celebre
nella
storia
;
e
l
'
archivio
capitolare
conserva
preziose
pergamene
'
e
codici
,
fra
cui
un
messale
con
belle
miniature
del
1395
,
dono
di
Gian
Galeazzo
,
e
diversi
diplomi
dei
secoli
VIII
e
IX
.
Anticamente
erano
due
chiese
,
separate
da
muro
con
tre
porte
,
dalle
quali
si
passava
nella
parte
della
primitiva
basilica
di
Fausta
.
Esse
vennero
riunite
nel
1507
,
e
si
formò
una
sola
chiesa
.
Fu
la
basilica
piú
volte
ristaurata
;
la
prima
,
nel
1197
,
dall
'
arcivescovo
Uberto
.
Da
qualche
anno
importantissimi
lavori
vi
si
stanno
facendo
dal
Governo
sotto
la
direzione
di
una
Commissione
.
Molti
illustri
vennero
in
Sant
'
Ambrogio
sepolti
,
fra
cui
Domenico
Pagani
,
il
cronista
Pietro
Candido
Decembrio
,
il
latinista
Marcantonio
;
Miraggio
,
il
guerriero
Pietrasanta
,
ecc
.
Molte
favole
corsero
intorno
all
'
isolata
colonna
,
che
è
sulla
Piazza
omonima
;
alcuni
vollero
fosse
reliquia
d
'
antico
palazzo
,
detto
Ambrosiano
.
Questo
è
certo
che
fino
al
1500
il
podestà
di
Milano
,
nel
dì
in
cui
entrava
in
carica
,
prestava
su
quella
colonna
il
giuramento
di
mantenere
integri
gli
statuti
della
città
.
Vicino
alla
basilica
di
Sant
'
Ambrogio
,
verso
la
via
Lanzone
,
sorge
1'
oratorio
di
Sant
'
Agostino
.
Il
Torre
vuole
che
in
esso
questo
santo
abbia
ricevuto
le
acque
battesimali
dal
vescovo
Ambrogio
;
ma
è
più
facile
il
credere
che
fosse
uno
dei
due
battisteri
che
erano
in
que
'
tempi
in
Milano
per
dare
l
'
acqua
lustrale
ai
primi
cristiani
.
Di
contro
all
'
atrio
di
Ansperto
vedesi
la
chiesuola
di
San
Sigismondo
,
presso
la
quale
abitò
,
dall
'
anno
1353
al
1355
,
Francesco
Petrarca
.
Prendendo
la
via
per
andare
a
San
Vittore
,
giunti
al
ponte
,
dove
il
Naviglio
disvolta
alla
Porta
Ticinese
,
scorgesi
una
torre
che
conserva
ancora
tutti
i
caratteri
di
opera
fortilizia
.
Essa
è
avanzo
della
pusterla
di
Sant
'
Ambrogio
,
eretta
l
'
anno
1171
.
Fu
a
questa
porta
che
Gian
Galeazzo
Visconti
fece
,
il
0
maggio
1385
,
a
tradimento
,
prigioniero
lo
zio
Barnabò
coi
figli
di
lui
Rodolfo
e
Lodovico
.
Macello
pubblico
.
In
vicinanza
di
questa
torre
presentasi
la
nuova
via
Olona
,
in
fondo
alla
quale
è
il
Pubblico
macello
.
Ha
questo
edificio
forma
rettangolare
,
e
la
superficie
complessiva
di
oltre
37,000
metri
.
La
fronte
principale
prospetta
la
via
di
San
Calocero
.
All
'
ingiro
si
trovano
,
oltre
i
locali
per
1'
amministrazione
,
per
la
Questura
e
per
la
Finanza
,
le
stalle
di
deposito
per
le
bestie
,
i
magazzeni
,
il
macello
di
ovini
e
le
tripperie
.
Al
centro
il
parco
col
padiglione
per
1'
esazione
delle
tasse
;
a
ponente
il
macello
dei
suini
,
i
porcili
,
il
locale
delle
macchine
per
l
'
innalzamento
delle
acque
al
serbatojo
e
per
lo
sviluppo
del
vapore
.
Le
celle
macellatorie
per
le
bestie
mastre
e
soriane
costituiscono
quattro
corpi
di
fabbricati
isolati
fra
loro
e
suddivisi
da
strade
coperte
.
Le
celle
macellatorie
sono
di
varia
dimensione
ed
assegnate
a
seconda
dell
'
importanza
de
'
macellai
.
L
'
acqua
viene
distribuita
ad
ogni
singolo
locale
mediante
tubi
sotterranei
.
Fu
costrutto
nell
'
anno
1862
su
disegno
dell
'
ingegnere
civico
cav
.
Agostino
Nazari
per
cura
del
Municipio
,
a
spese
di
una
Società
privata
.
Basilica
di
San
Vittore
.
Questa
chiesa
,
che
dicesi
eretta
sull
'
area
di
un
tempio
di
Marte
,
è
di
antica
fondazione
;
ebbe
la
sua
origine
nel
114
da
Porzio
,
figlio
di
quel
Filippo
Oldano
,
noto
per
la
basilica
Naboriana
,
innalzata
da
lui
,
come
abbiamo
accennato
parlando
della
caserma
di
San
Francesco
,
ne
'
propri
orti
.
Da
esso
Porzio
la
nuova
basilica
fu
detta
Porziana
.
Essendovi
poi
stato
nel
303
posto
il
corpo
di
San
Vittore
,
venne
da
quel
tempo
detta
di
San
Vittore
al
corpo
.
Divenuta
l
'
antica
chiesa
cadente
dal
tempo
,
fu
nel
990
riparata
dall
'
arcivescovo
Arnolfo
;
ed
in
essa
furono
insediati
i
Benedettini
neri
,
che
vi
stettero
alcuni
secoli
;
indi
passò
in
Abbadia
,
e
finalmente
nel
1507
agli
Olivetani
,
i
quali
nel
1560
posero
la
prima
pietra
dell
'
attuale
bellissima
chiesa
,
costruita
su
disegno
di
Galeazzo
Alessi
.
E
tutta
ornata
di
stucchi
,
di
fregi
,
di
cornici
allumate
ad
oro
finissimo
con
nicchie
,
e
conserva
pitture
dei
Proeaccini
,
del
Crespi
,
del
Salmeggia
,
del
Nuvolone
,
del
Moncalvo
,
ecc
.
Finissimi
sono
gli
intagli
degli
stalli
del
coro
.
Fu
sulle
soglie
di
questa
basilica
che
il
vescovo
Ambrogio
cacciò
l
'
imperatore
Teodosio
,
perchè
macchiato
del
sangue
dei
Tessalonicesi
.
Il
monastero
di
San
Vittore
,
progetto
di
Giuseppe
Antonio
Castelli
di
Monza
,
riuscì
uno
dei
più
belli
di
Milano
.
Nel
1797
servì
di
ospedale
militare
;
quindi
,
senza
interruzione
,
di
caserma
di
cavalleria
.
Ospedale
Fate
-
bene
-
fratelli
.
Di
rimarchevole
non
abbiamo
altro
in
questo
giro
che
l
'
ospedale
succursale
dei
Fate
-
bene
-
fratelli
,
eretto
su
disegno
di
Nicola
Dordoni
,
ed
aperto
nel
26
agosto
1860
.
Quivi
era
il
vecchio
convento
di
monache
Cappuccine
,
sotto
la
protezione
di
Santa
Maria
di
Loreto
,
fondato
nel
1620
dalla
famiglia
Secchi
.
L
'
ordine
sovrano
militare
Gerosolimitano
mantiene
in
quest
'
ospitale
19
letti
.
Si
ammira
nella
chiesa
una
cappella
che
riproduce
esattamente
la
Santa
Casa
di
Loreto
.
Nella
via
di
San
Vittore
ovvi
il
Pio
Istituto
del
Buon
Pastore
per
le
povere
figlie
traviate
,
iniziato
privatamente
pochi
anni
or
sono
da
al
-
cune
pie
giovani
.
Linea
G
.
(
Colore
arancio
.
Dalla
Piazza
del
Duomo
alla
Porta
Romana
)
.
MONUMENTI
,
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Regia
Posta
delle
lettere
.
Palazzo
Annoni
.
Scuole
Comunali
,
Palazzo
Della
Somaglia
.
Scuola
Superiore
d
'
Agricoltura
(
*
)
.
Ospedale
Maggiore
ed
annessi
Pii
Istituti
.
Riformatorio
della
Gioventù
.
Collegio
Convitto
Calchi
-
Taeggi
.
Civica
Palestra
.
Porta
Romana
.
Fabbrica
del
gas
(
*
)
.
CHIESE
,
Sant
'
Eufemia
(
*
)
.
San
Paolo
(
*
)
.
San
Celso
(
*
)
.
San
Nazaro
.
San
Calimero
.
Santa
Maria
del
Paradiso
.
TEATRI
.
Canobbiana
Carcano
.
ALBERGHI
,
ECC
.
Reale
.
San
Marco
.
Tre
Svizzeri
.
Pensione
Svizzera
.
Reichmann
.
Due
Spade
.
(
*
)
Per
visitare
gli
edifici
segnati
con
asterisco
,
si
può
,
per
maggiore
comodità
.
,
abbandonare
la
linea
di
Porta
Romana
e
prendere
1'
omnibus
dell
'
impresa
Lissoni
con
stazione
in
Piazza
Fontana
,
linea
al
suburbio
di
Porta
.
Ticinese
.
Regia
Posta
delle
lettere
.
In
fondo
al
primo
tratto
della
via
Rastrelli
evvi
la
Regia
Posta
delle
lettere
.
La
facciata
dell
'
edificio
è
di
buona
architettura
,
disegnata
e
diretta
da
Leopoldo
Pollach
.
Vi
si
ammira
una
regolarità
ben
intesa
delle
parti
,
e
termina
con
un
elegante
frontone
.
Bella
è
la
sala
della
impostazione
e
distribuzione
delle
lettere
,
lavoro
della
locale
Direzione
del
Genio
Civile
,
eseguita
nell
'
anno
1862
.
E
sin
dal
1788
che
in
questo
luogo
si
trovano
gli
uffici
della
Posta
:
prima
erano
nella
demolita
via
dei
Profumieri
,
presso
Piazza
Mercanti
.
La
posta
delle
lettere
era
stata
introdotta
dai
Torriani
;
se
ne
pagava
tenuissima
tassa
;
ma
nè
pronta
la
spedizione
,
nè
esatto
il
riscontro
.
Teatro
della
Canobbiana
.
Parlando
del
Teatro
alla
Scala
,
tenemmo
pur
parola
del
Teatro
della
Canobbiana
.
Sappiamo
dunque
che
il
disegno
anche
di
questo
è
del
Piermarini
.
Esso
fu
inaugurato
nell
'
estate
del
1779
.
Pei
lavori
si
impiegò
maggior
tempo
di
quello
voluto
per
la
Scala
,
stante
le
gravi
difficoltà
incontrate
per
l
'
acqua
che
vi
scorre
al
disotto
.
-
Hla
cinque
ordini
di
logge
,
compreso
il
loggione
,
e
può
contenere
2200
spettatori
.
L
'
interno
è
stato
rinnovato
nell
'
autunno
del
1870
.
La
sua
facciata
è
bella
e
regolare
.
Per
mezzo
di
due
archi
,
gettati
sulla
via
dei
Rastrelli
,
il
teatro
comunica
col
palazzo
di
Corte
.
Trovandosi
in
questo
punto
devesi
ammirare
la
parte
del
palazzo
Reale
prospicente
la
via
Larga
:
la
bella
facciata
è
dell
'
architetto
Tazzini
.
Nella
casa
al
numero
1
,
nella
vicina
via
Pantano
,
vedesi
l
'
iscrizione
che
ricorda
la
nascita
di
Gaetana
Agnesi
,
illustre
nelle
matematiche
,
ivi
avvenuta
il
16
maggio
1718
.
Palazzo
Annoni
.
Il
palazzo
Annoni
venne
eretto
nel
1631
su
disegno
di
Francesco
Richini
con
magnifica
facciata
.
L
'
interno
è
sontuosa
-
mente
decorato
,
ed
è
fornito
d
'
una
collezione
di
pitture
originali
di
Rubens
,
di
Cesare
Magno
da
Sesto
,
di
Wandick
e
di
altri
insigni
autori
.
L
'
albergo
Reichmann
,
che
è
di
contro
al
palazzo
Annoni
,
era
già
abitazione
del
generale
conte
Domenico
Pino
,
illustre
nelle
guerre
del
primo
impero
.
Poco
lungi
da
questo
luogo
,
verso
la
via
Unione
,
vedesi
una
casa
di
moderna
costruzione
,
la
cui
facciata
innesta
assai
bene
le
teste
dei
Visconti
colle
teste
di
cani
a
fregio
delle
soprapporte
e
dei
balconi
.
In
quest
'
area
era
il
palazzo
fatto
erigere
da
Luchino
Visconti
;
veniva
soprannominato
la
Casa
dei
Cani
,
essendo
ivi
che
i
Visconti
tenevano
rinchiusi
quei
cinque
mila
cani
,
i
quali
furono
cagione
di
molti
dolori
.
Era
questo
poi
l
'
edificio
che
comunicava
col
palazzo
ducale
,
come
abbiamo
veduto
parlando
del
reale
palazzo
.
Vicino
a
questa
casa
esiste
tuttora
la
soppressa
chiesa
di
San
Giovanni
in
Conca
con
facciata
che
mostra
la
sua
antichità
anteriore
al
secolo
XII
.
In
essa
era
la
statua
equestre
di
Barnabò
Visconti
,
che
vedesi
nel
museo
archeologico
.
Fu
in
questa
chiesa
che
il
feroce
Barnabò
aveva
fatto
collocare
il
cada
-
vere
di
sua
moglie
Regina
degli
Scaligeri
.
Dell
'
alta
torre
di
San
Giovanni
,
l
'
eruditissimo
dottor
fisico
Pietro
Moscati
trasse
profitto
per
formarvi
un
Osservatorio
astronomico
dei
più
accreditati
.
Lasciato
in
dono
al
Vicerè
Raineri
,
questi
lo
aggregava
ad
uso
del
Liceo
Beccaria
.
La
casa
vicina
,
che
nell
'
ornato
della
porta
ha
i
ritratti
in
marmo
di
Traiano
e
di
Tito
,
era
l
'
antico
palazzo
degli
Sforza
-
Visconti
,
edificato
sull
'
area
di
quello
di
Barnabò
.
Scuole
Comunali
.
Grandioso
edificio
eretto
a
spese
del
Comune
di
Milano
su
disegno
dell
'
ingegnere
architetto
Agostino
Nazari
.
In
esso
sono
collocate
parecchie
scuole
comunali
.
Venne
terminato
nell
'
anno
1867
.
Palazzo
della
Somaglia
.
I1
palazzo
della
Somaglia
,
già
Mellerio
,
è
dell
'
architetto
Simone
Cantoni
.
Nell
'
interno
vi
sono
buone
pitture
,
e
tra
queste
una
Madonna
di
Sassoferrato
.
Adorna
questo
edificio
anche
una
bella
scultura
del
Fabris
,
rappresentante
Astianatte
cd
Andromaca
.
Il
generale
Massena
,
entrando
in
Milano
il
14
maggio
1796
coll
'
antiguardia
dell
'
esercito
repubblicano
francese
,
prendeva
stanza
in
questo
palazzo
.
Per
visitare
i
monumenti
che
sono
lungo
il
corso
San
Celso
è
d
'
uopo
percorrere
la
via
Rugabella
.
In
questa
via
era
la
casa
dei
Borromei
,
venduta
non
sono
moltissimi
anni
ai
signori
Valerio
e
Carpani
,
che
la
rifabbricarono
.
In
essa
nacque
il
cardinale
Federico
Borromeo
,
e
visse
e
morì
,
durante
la
lunga
vedovanza
,
la
contessa
Clelia
Borromeo
,
valente
nelle
matematiche
non
meno
della
contemporanea
Agnesi
.
Abitò
pure
in
questa
via
Gian
Giacomo
Trivulzio
,
maresciallo
di
Francia
.
Altra
casa
storica
è
quella
ove
ebbe
culla
Nicolò
Sfondrato
,
che
fu
poi
papa
col
nome
di
Gregorio
XIV
.
In
fondo
alla
via
Rugabella
sorge
una
colonna
;
essa
fa
innalzata
nel
1613
,
e
detta
di
San
Senatore
.
Rappresenta
Sant
'
Elena
coronata
che
tiene
fra
le
braccia
la
croce
.
Chiesa
di
Sant
'
Eufemia
.
La
chiesa
di
Sant
'
Eufemia
è
antichissima
;
fu
fondata
verso
il
478
da
San
Senatore
,
vescovo
di
Milano
,
presso
la
casa
di
sua
abitazione
.
Venne
rifabbricata
nel
XIV
secolo
sulle
basi
dell
'
antica
,
e
ridotta
dalla
gotica
forma
all
'
ordine
corintio
sul
principio
del
XVII
.
La
facciata
ha
un
bel
pronao
d
'
ordine
fonico
;
grande
ne
è
il
pregio
per
la
sua
elegante
semplicità
;
il
restante
al
di
sopra
è
di
ordine
composito
.
Possiede
la
chiesa
pitture
del
Tiziano
,
di
Marco
da
Oggiono
,
la
più
stimabile
di
questo
pittore
su
tavola
,
rappresentante
Sant
'
Eufemia
,
e
di
altri
.
Nell
'
anno
1870
si
intrapresero
lavori
su
disegno
dell
'
architetto
Enrico
Terzaghi
per
la
rivendicazione
dell
'
antica
gotica
forma
.
Chiesa
di
San
Paolo
.
Del
vasto
monastero
di
Agostiniane
,
dette
Angeliche
,
sotto
il
titolo
di
San
Paolo
,
non
rimane
che
la
sola
chiesa
.
La
contessa
di
Guastalla
Lodovica
Torelli
fu
la
fon
-
datrice
di
questo
stabilimento
,
eretto
nel
1531
.
La
elegante
facciata
della
chiesa
fu
eseguita
su
di
-
segno
di
Giovan
Battista
Crespi
,
detto
il
Cerano
,
celebre
pittore
non
meno
elle
valente
architetto
.
Essa
è
ricca
d
'
ornamenti
giudiziosamente
distribuiti
.
I
bassorilievi
furono
dal
Cerano
medesimo
inventati
,
e
scolpiti
da
Gaspare
Vismara
,
dal
Lasagna
,
da
Andrea
Biffi
,
ecc
.
L
'
interno
del
tempio
,
ad
una
sola
nave
di
ordine
corintio
,
fu
saviamente
architettato
da
Galeazzo
Alessi
,
il
quale
disegnò
anche
il
fianco
del
medesimo
dalla
parte
di
Sant
'
Eufemia
.
Contiene
la
chiesa
pitture
dei
fratelli
Vincenzo
,
Giulio
ed
Antonio
Campi
e
del
Salmeggia
.
L
'
importanza
dei
capi
d
'
arte
che
vi
sono
raccolti
fece
sì
che
la
chiesa
di
San
Paolo
,
come
il
Monastero
Maggiore
,
venisse
conservata
nella
soppressione
generale
.
Chiesa
di
Santa
,
Maria
presso
San
Colse
.
Il
tempio
della
Madonna
presso
San
Celso
è
il
più
illustre
dei
nostri
santuari
per
la
sua
architettura
e
ricchezza
dei
capolavori
che
vi
si
veggono
.
E
antica
tradizione
che
Sant
'
Ambrogio
,
avendo
trovato
i
corpi
dei
Santi
Nazaro
e
Celso
,
facesse
erigere
in
quel
luogo
,
a
perpetuarne
la
memoria
,
un
pilastro
,
e
vi
volesse
dipinta
l
'
immagine
della
Vergine
col
figlio
,
che
tuttodì
si
venera
dai
fedeli
.
Il
pilastro
rimase
esposto
fino
all
'
anno
992
,
tempo
in
cui
Landolfo
fece
fabbricare
la
chiesa
e
monastero
di
San
Celso
.
Filippo
Maria
Visconti
,
nel
1429
,
fece
circondare
con
una
piccola
chiesa
quell
'
immagine
;
poi
,
crescendo
la
venerazione
del
santuario
,
Giovanni
Galeazzo
Maria
Sforza
,
nipote
di
Lodovico
il
Moro
,
pensò
di
edificare
la
chiesa
attuale
che
ebbe
principio
nel
1491
.
-
Il
disegno
di
questo
sontuoso
edificio
,
del
vestibolo
,
che
gli
sta
davanti
,
è
del
Bramante
.
La
facciata
,
costrutta
posteriormente
,
è
disegno
di
Galeazzo
Alessi
,
con
bassorilievi
e
sculture
,
quali
dello
Stoldo
fiorentino
,
quali
del
milanese
Annibale
Fontana
.
L
'
interno
mostra
una
dovizia
di
dipinti
di
Cesare
Procaccini
,
Gaudenzio
Ferrari
,
Paris
Bordone
,
A
.
Campi
,
Carlo
da
Urbino
,
Calisto
da
Lodi
,
Moretto
da
Brescia
e
Andrea
Appiani
,
di
cui
sono
anche
i
bellissimi
affreschi
della
cupola
.
L
'
Assunta
nella
sontuosa
cappella
della
Madonna
è
del
Fontana
.
L
'
altare
di
questa
cappella
e
quello
dell
'
altare
maggiore
sono
preziosi
.
Galeazzo
Alessi
disegnò
pure
gli
stalli
del
coro
,
che
furono
eseguiti
da
Paolo
Banza
milanese
.
Nell
'
attigua
chiesa
di
San
Celso
vedonsi
parecchi
avanzi
antichi
.
Scuola
Superiore
di
Agricoltura
.
(
Locale
di
San
Luca
)
.
Questa
scuola
,
istituita
per
iniziativa
della
Provincia
di
Milano
con
Reale
Decreto
10
aprile
1870
,
venne
aperta
il
2
gennaio
1871
col
concorso
del
Governo
,
della
Provincia
e
del
Municipio
;
ed
è
unica
finora
in
Italia
.
Il
locale
ove
essa
si
trova
ci
richiama
molte
memorie
patrie
.
Quivi
era
un
ospedale
per
gli
esposti
in
sostituzione
dello
Xenodochio
,
fondato
,
come
abbiamo
veduto
,
da
Dateo
in
San
Salvatore
:
era
chiamato
Ospedale
di
San
Celso
.
L
'
arcivescovo
Galdino
nel
1168
lo
ringrandì
col
patrimonio
del
consorzio
dei
poveri
.
E
qui
dall
'
ospedale
del
Brolio
si
trasferivano
gli
esposti
,
allorchè
pervenivano
ai
due
anni
;
disposizione
conservatasi
per
alcuni
secoli
.
Questo
ospedale
fu
anche
molto
favorito
da
Barnabò
Visconti
.
Riunito
il
Brefotrofio
nell
'
Ospedale
Maggiore
,
l
'
edificio
venne
nel
1750
comperato
dai
monaci
di
Sant
'
Ambrogio
,
e
nel
1765
convertito
in
un
bellissimo
monastero
di
Cistercensi
con
vago
e
comodo
locale
,
e
con
chiesa
dedicata
a
San
Luca
.
Soppressi
questi
frati
nel
1798
,
servì
di
ospedale
ai
soldati
francesi
,
tedeschi
e
cisalpini
,
e
quindi
di
quartiere
alle
milizie
veterane
cisalpine
.
Un
cartello
fu
posto
al
sommo
della
porta
così
espresso
:
AI
VETERANI
ED
INVALIDI
NAZIONALI
ONORE
E
RIPOSO
ANNO
IX
.
Nel
1801
,
il
generale
Pietro
Theulié
,
morto
il
19
giugno
1807
sotto
Colberg
,
in
allora
ministro
della
guerra
,
concepì
il
disegno
di
raccogliere
in
San
Luca
i
figli
dei
soldati
orfani
e
bisognosi
.
L
'
Istituto
di
beneficenza
fu
aperto
nell
'
anno
1802
,
e
durò
fino
al
1839
,
contenendo
oltre
250
alunni
gratuiti
,
e
50
a
pensione
.
Trasportato
altrove
l
'
Istituto
,
fu
qui
posta
una
casa
di
cadetti
,
che
cessò
il
22
marzo
1848
.
Servito
1'
edificio
a
diversi
usi
militari
,
nel
1859
di
ospedale
pei
soldati
feriti
francesi
ed
au
-
striaci
,
venivavi
nel
1861
insediato
un
Collegio
militare
,
che
nel
1869
fu
concentrato
in
quello
di
Napoli
.
Fuori
della
vicina
Porta
,
chiamata
Lodovica
da
Lodovico
il
Moro
,
che
è
una
delle
informi
di
Milano
,
trovansi
,
a
destra
,
le
officine
della
Impresa
del
gas
per
la
illuminazione
pubblica
e
privata
della
città
.
Ritornando
sul
Corso
di
Porta
Romana
per
le
vie
di
Sant
'
Eufemia
e
delle
Capre
si
trova
,
di
contro
a
quell
ultima
via
,
la
Chiesa
di
San
Nazaro
.
Questa
basilica
fu
edificata
nell
'
anno
382
da
Sant
'
Ambrogio
ad
onore
degli
Apostoli
;
quindi
detta
Nazariana
pel
corpo
di
S
.
Nazaro
in
essa
trasportato
.
Vuolsi
che
quivi
fosse
un
antico
teatro
,
e
che
la
chiesa
sortavi
venisse
pavimentata
con
marmi
africani
da
Sirena
,
moglie
di
Stilicone
.
Guasta
dal
fuoco
nel
1075
,
fu
ristaurata
con
archi
assai
tesi
,
ma
robusti
.
Forma
vestibolo
alla
chiesa
il
grandioso
edificio
sepolcrale
,
con
cappella
dedicata
alla
Vergine
.
Assunta
,
costrutto
nel
1518
dal
maresciallo
Gian
Giacomo
Trivulzio
,
soprannomato
il
Magno
,
che
,
vivo
,
volle
prepararsi
il
soggiorno
della
morte
..
.
La
facciata
di
questo
vestibolo
è
di
figura
quadrata
;
è
ornata
di
pilastri
dorici
con
base
attica
e
capitelli
un
poco
liberi
;
il
secondo
ordine
superiore
è
fonico
moderno
,
con
finestre
quadrate
,
tramezzate
da
colonnette
doriche
.
Il
vestibolo
ha
tre
porte
,
le
quali
danno
accesso
all
'
interno
,
di
figura
ottagona
,
semplice
e
conveniente
al
carattere
dell
'
edificio
.
San
Carlo
,
in
esecuzione
alle
deliberazioni
del
Concilio
Tridentino
,
fece
trasportare
le
ossa
del
Trivulzio
nel
deposito
sotterraneo
.
Dal
vestibolo
si
passa
al
tempio
,
stato
più
volte
ristaurato
e
rimodernato
.
E
in
una
sola
nave
in
forma
di
croce
latina
.
In
esso
vi
sono
di
pregevoli
pitture
di
Vitale
Sala
,
di
Carlo
Cane
,
di
Bernardino
Lanino
,
di
Gaudenzio
Ferrari
.
Il
14
dicembre
1870
furono
scoperti
nel
presbitero
alcuni
grandiosi
affreschi
,
altamente
lodati
,
del
pittore
Giuseppe
Ugolini
,
il
quale
,
in
costume
del
400
dell
'
éra
volgare
,
vi
effigiò
due
santi
arcivescovi
,
fra
i
molti
seppelliti
sotto
quell
'
altare
maggiore
;
essi
fiancheggiano
un
gran
dipinto
di
una
ventina
circa
di
figure
al
naturale
rappresentanti
San
Paolo
apostolo
che
nell
'
atrio
dell
'
areopago
d
'
Atene
predica
e
fa
conoscere
agli
Ateniesi
non
l
'
Ignoto
,
ma
il
vero
Dio
risorto
.
Vi
si
vede
Dionigi
l
'
areopagista
,
e
la
celebre
Damaride
,
convertita
da
quell
'
apostolo
.
Nella
cappella
di
San
Martoriano
,
architettata
,
come
quella
al
lato
del
Vangelo
,
da
Carlo
Ruzzi
nel
1653
,
è
sepolto
il
celebre
Manfredo
Settala
,
uomo
istrutto
e
raccoglitore
di
un
prezioso
museo
di
cose
naturali
,
che
vedemmo
in
parte
nella
Biblioteca
Ambrosiana
.
Altri
illustri
uomini
sono
in
San
Nazaro
sepolti
,
fra
cui
Venanzio
Oldrado
,
Clicerio
Landriano
,
Lazzaro
Beccardo
,
il
canonico
Torri
,
Carlo
Maggi
,
Domenico
Balestrieri
,
ecc
.
A
destra
dell
'
altare
maggiore
è
la
chiesuola
di
Santa
Caterina
alla
Ruota
,
di
stile
bramantesco
,
e
della
stessa
scuola
vuolsi
il
vestibolo
sopra
descritto
.
Essa
è
di
forma
rettangola
e
semplicissima
.
Vi
sono
pregevoli
dipinti
del
Lanino
,
e
pitture
su
vetri
,
sullo
stile
di
Alberto
Durero
,
che
si
credono
eseguite
da
Luca
d
'
Olanda
.
A
manca
di
San
Nazaro
sta
la
canonica
,
che
tra
i
suoi
fasti
vanta
il
soggiorno
fattovi
da
San
Domenico
.
Ospedale
Maggiore
ed
annessi
.
Prima
di
proseguire
pel
corso
di
Porta
Romana
è
d
'
uopo
visitare
l
'
Ospedale
Maggiore
.
Questo
stabilimento
di
pubblica
beneficenza
si
deve
alla
generosità
di
Francesco
Sforza
,
duca
di
Milano
,
e
della
moglie
di
lui
Bianca
Maria
Visconti
.
Per
la
costruzione
dell
'
ospedale
lo
Sforza
dava
un
proprio
palazzo
con
orto
e
una
rôcca
ai
deputati
della
città
,
e
ne
poneva
egli
stesso
con
grande
solennità
la
prima
pietra
il
4
aprile
1456;
.
e
con
Bianca
e
col
popolo
chiese
ed
ottenne
da
Pio
II
,
con
bolla
9
dicembre
145S
,
di
concentrare
nel
nuovo
ospedale
i
patrimoni
di
sette
piccoli
ancora
esistenti
;
epperò
fu
detto
Maggiore
.
Il
quale
avvenimento
venne
festeggiato
come
una
grande
ventura
:
un
'
epigrafe
e
due
quadri
,
tuttora
esistenti
presso
il
Luogo
Pio
,
ne
perpetuano
la
memoria
.
Si
vuole
che
nel
1460
fosse
già
l
'
ospedale
aperto
.
Antonio
Filarete
;
detto
l
'
Averulino
,
ne
fu
l
'
architetto
.
Lo
stile
è
gotico
.
La
fabbrica
primitiva
forma
un
quadrato
perfetto
con
quattro
cortili
,
con
portici
inferiori
e
superiori
.
Nel
centro
delle
crociere
l
'
architetto
collocò
una
cupola
,
formata
non
solo
ad
ornamento
,
ma
anche
per
una
più
copiosa
illuminazione
e
maggiore
aria
;
ed
in
questo
centro
pose
un
altare
isolato
a
comodo
degli
ammalati
.
A
fianco
di
essa
fabbrica
scorre
un
emissario
del
Naviglio
,
che
serve
agli
opportuni
usi
dell
'
ospedale
.
Del
Bramante
è
il
portico
che
si
presenta
a
destra
entrando
nel
gran
cortile
di
mezzo
,
stato
aggiunto
posteriormente
alla
fabbrica
di
Filerete
,
che
non
fu
terminata
in
un
sol
tempo
.
La
parte
di
mezzo
,
che
prospetta
la
via
Paletta
,
fu
edificata
in
conseguenza
al
testamento
18
maggio
1621
di
Giovanni
Pietro
Carcano
,
il
quale
lasciava
al
grande
Ospedale
l
'
usufrutto
della
metà
del
suo
ingentissimo
patrimonio
per
sedici
anni
,
che
salì
alla
somma
di
330,000
scudi
d
'
oro
,
equivalenti
all
'
incirca
a
quattro
milioni
di
lire
italiane
.
Quel
denaro
servì
appunto
all
'
ampliamento
del
fabbricato
dello
Sforza
.
Il
nuovo
edificio
venne
terminato
verso
l
'
anno
1642
.
Il
concetto
è
di
Fabio
Mangone
e
Francesco
Richini
,
i
quali
si
servirono
del
portico
esteriore
disegnato
dal
Bramante
fino
all
'
altezza
del
parapetto
,
cambiando
sotto
le
colonne
;
e
da
quella
disposizione
concepirono
l
'
idea
delle
altre
tre
parti
,
e
formarono
per
tal
modo
l
'
elegante
disegno
di
questo
maestoso
cortile
,
sorprendente
per
la
sua
vastità
,
per
la
ricchezza
delle
sculture
e
pei
doppi
portici
che
lo
circondano
,
con
colonne
d
'
ordine
jonico
moderno
al
piano
terreno
e
composito
al
superiore
.
Di
fronte
al
magnifico
ingresso
della
porta
maggiore
è
la
chiesa
di
buona
forma
,
ed
in
essa
si
ammirano
un
quadro
dell
'
Assunta
del
Guercino
,
e
due
altri
del
secolo
XV
della
Scuola
lombarda
,
che
rappresentano
le
cerimonie
dell
'
innalzamento
dell
ospedale
.
Nel
sotterraneo
di
questa
chiesa
sono
sepolti
parecchi
dei
caduti
nella
rivoluzione
milanese
del
marzo
1848
.
L
'
ala
sinistra
dell
'
ospedale
,
cioè
quella
verso
la
Porta
Vittoria
,
fu
eretta
in
sullo
spirare
dello
scorso
secolo
col
denaro
del
notaio
causidico
Giuseppe
Macchi
,
il
quale
,
dopo
una
vita
più
gretta
e
misera
che
mai
per
spilorcia
avarizia
,
lasciava
nel
1797
all
'
ospedale
un
assai
pingue
patrimonio
.
L
'
architetto
fu
l
'
ingegnere
Castelli
.
Si
conservano
in
quest
'
ospedale
i
ritratti
dei
benefattori
,
fra
i
quali
del
Tiziano
,
del
Procacciai
,
Traballesi
,
Hayez
,
ecc
.
,
ecc
.
,
che
nel
loro
assieme
rappresentano
la
storia
della
pittura
lombarda
dalla
fondazione
del
nosocomio
a
noi
.
Essi
,
ogni
biennio
,
vengono
esposti
alla
pubblica
vista
sotto
i
portici
del
grande
cortile
,
e
precisamente
nel
giorno
25
marzo
;
e
in
questo
anno
(
1871
)
appunto
se
ne
fa
l
'
esposizione
.
All
'
Ospedale
Maggiore
sono
riuniti
il
Luogo
Pio
di
Santa
Corona
,
di
cui
tenemmo
parola
,
descrivendo
la
Biblioteca
Ambrosiana
;
non
che
l
'
ospizio
degli
Esposti
e
delle
Partorienti
;
il
locale
di
Sant
'
Antonino
,
per
le
deliranti
e
le
pazze
;
di
San
Michele
ai
nuovi
sepolcri
per
le
croniche
,
ecc
.
Palazzo
Venini
.
Nella
vicina
via
di
Chiaravalle
evvi
il
palazzo
Venini
,
il
quale
è
di
elegante
architettura
:
fu
ristaurato
non
sono
molti
anni
.
Palazzo
Greppi
.
-
-
In
via
Sant
'
Antonio
,
dicontro
alla
chiesa
omonima
,
vi
è
il
palazzo
Greppi
,
il
cui
architetto
fu
il
Piermarini
.
Vi
hanno
nell
'
interno
di
esso
grandiose
sale
;
una
di
queste
,
d
'
ordine
corintio
,
fu
ornata
dall
'
Albertolli
,
dal
Franchi
,
da
M
.
Knoller
,
ed
altre
vennero
affrescate
da
Calani
,
Traballesi
,
Appiani
.
Chiesa
di
Sant
'
Antonio
.
La
chiesa
di
Sant
'
Antonio
rimonta
al
secolo
XIV
,
venne
ricostruita
nel
XVII
su
disegno
di
Francesco
Richini
:
è
in
una
sola
nave
d
'
ordine
corintio
.
Conserva
tuttavia
dell
'
antico
il
campanile
,
il
più
bel
lavoro
gotico
di
Milano
dopo
quello
di
San
Gottardo
e
di
Sant
'
Eustorgio
.
Per
ammirare
questo
campanile
è
d
'
uopo
recarsi
nella
via
Bergamini
.
L
'
interno
ha
buoni
dipinti
dei
fratelli
Carloni
,
del
Moncalvo
,
di
A
.
Figini
,
di
C
.
Procaccini
,
di
Del
Cairo
,
del
Bernardino
Campi
,
di
F
.
Gallizia
,
di
E
.
Salmoggia
,
di
Carlo
Cani
,
di
A
.
Caracci
,
di
Palma
il
giovane
,
ecc
.
Ritornando
sul
Corso
di
Porta
Romana
devonsi
ammirare
sulla
facciata
della
casa
,
a
destra
,
portante
il
numero
54
,
alcuni
avanzi
antichi
,
che
già
appartenevano
alla
porta
clic
venne
eretta
colà
nell
'
anno
1171
dai
Consoli
milanesi
a
memorare
il
fatto
avventuroso
del
ristabilimento
dei
cittadini
nella
patria
,
succeduto
il
27
aprile
1167
per
opera
dei
confederati
lombardi
,
guidati
da
un
frate
Jacopo
.
La
porta
fu
di
-
strutta
per
ordine
dell
'
imperatore
Leopoldo
II
nell
'
anno
1791
.
In
pari
tempo
si
demolì
la
torretta
colle
carceri
ch
'
era
lì
presso
,
innalzata
da
Luchino
Visconti
,
la
quale
tenne
pur
rinchiusa
Margherita
Pusterla
.
Chiesa
di
San
Calimero
.
La
chiesa
di
San
Calimero
,
che
trovasi
a
destra
non
lungi
dal
ponte
di
Porta
Romana
,
vuolsi
fabbricata
nel
secolo
XII
nell
'
area
ove
esisteva
mi
tempio
di
Apollo
,
la
statua
del
quale
fu
distrutta
dallo
stesso
San
Calimero
.
L
'
interno
del
tempio
fu
rifatto
dal
Richini
.
Nello
scurolo
vedesi
il
pozzo
ove
,
secondo
la
tradizione
,
fu
gettato
il
corpo
di
Calimero
.
Di
rimarchevole
in
questo
tempio
non
vi
è
che
una
pittura
di
Carlo
Cane
,
e
una
memoria
del
Tempesta
,
celebre
pittore
di
paesi
e
di
marmi
,
ivi
sepolto
.
Vicino
a
San
Calimero
è
il
collegio
di
Santa
Sofia
delle
Salesiane
.
Riformatorio
della
Gioventù
.
In
fondo
alla
via
San
Calimero
evvi
il
Riformatorio
del
-
la
Gioventù
,
già
Pia
Casa
di
Patronato
pei
carcerati
e
liberati
dal
carcere
.
Scopo
della
istituzione
,
approvata
dal
Governo
con
decreto
4
aprile
1854
,
per
iniziativa
del
sacerdote
Giovanni
Spagliardi
,
è
di
visitare
i
carcerati
per
confortarli
alla
rassegnazione
,
migliorarli
con
assidue
istruzioni
,
e
indurli
a
ravvedimento
;
di
prestare
assistenza
e
sussidio
ai
liberati
dal
carcere
che
danno
speranza
di
emenda
,
accogliendo
in
apposito
ospizio
quelli
fra
essi
che
per
le
loro
particolari
circostanze
richiedono
questo
speciale
patrocinio
;
di
provvedere
di
stabile
alloggio
i
detti
individui
quando
offrano
sufficiente
guarentigia
di
buona
condotta
e
si
possano
credere
stabilmente
emendati
.
Nello
scorso
anno
1870
venne
il
Riformatorio
sottoposto
ad
un
nuovo
Statuto
.
Il
progetto
di
questo
edificio
è
dell
'
architetto
Enrico
Terzaghi
.
Allungandosi
per
la
via
Quadronno
,
a
destra
uscendo
dal
Riformatorio
,
allo
sbocco
presentasi
il
Civico
collegio
Calchi
-
Taeggi
.
Il
collegio
Calchi
-
Taeggi
dipende
dal
Municipio
per
Reale
decreto
19
settembre
1861
.
Trovasi
quivi
fino
dall
'
anno
1795
.
Esso
è
l
'
unione
del
Collegio
Calchi
,
fondato
verso
il
1500
da
Bartolomeo
Calchi
in
via
Borgonovo
,
e
del
collegio
Taeggi
,
fondato
nel
1559
dal
conte
palatino
Ambrogio
Taeggi
nel
convento
di
San
Simone
.
L
'
unione
avvenne
per
decreto
di
Leopoldo
del
20
giugno
1792
.
Questo
Istituto
serve
per
gli
studi
ginnasiali
,
tecnici
e
liceali
,
di
lingua
,
ecc
.
E
regolato
da
civici
amministratori
,
e
diretto
da
un
rettore
,
da
un
censore
di
disciplina
,
ecc
.
Ha
otto
piazze
gratuite
e
venti
a
metà
pensione
.
L
'
edificio
fu
rimodernato
con
disegno
dell
'
architetto
Giacomo
Moraglia
.
Chiesa
di
Santa
Maria
del
Paradiso
.
La
chiesa
di
Santa
Maria
del
Paradiso
possiede
quadri
di
Francesco
Fabbrica
,
di
Camillo
Procaccini
,
di
Domenico
Pellegrini
;
nella
vò1ta
Ferdinando
Porta
dipinse
l
'
Assunta
.
Nelle
vicinanze
evvi
l
'
altra
chiesa
di
San
Pietro
dei
Pellegrini
;
Barnabò
Visconti
aveva
unito
ad
essa
uno
spedale
pel
ricovero
dei
poveri
pellegrini
,
i
quali
venivano
per
due
giorni
alloggiati
ed
alimentati
.
Teatro
Carcano
.
Il
teatro
Carcano
,
così
chiamato
dal
nome
del
proprietario
,
fu
eretto
su
disegno
del
Canonica
nel
1805
,
ove
antica
-
mente
esisteva
la
chiesa
coll
'
ospedale
di
San
Lazzaro
,
convertito
nel
1498
in
convento
di
monache
domenicane
,
soppresse
nel
1799
.
Il
teatro
è
armonico
,
però
non
troppo
elegante
.
Agli
amatori
di
fiori
consigliamo
una
visita
al
giardino
di
casa
Pertusati
,
che
è
rimpetto
al
teatro
.
Ha
una
pregevole
raccolta
botanica
.
Civica
Palestra
.
Poco
lungi
dal
teatro
Carcano
,
a
destra
,
è
la
Civica
Palestra
,
eretta
su
disegno
dell
'
ingegnere
architetto
Agostino
Nazari
,
ed
inaugurata
or
sono
pochi
anni
.
Serve
agli
esercizi
ginnici
degli
allievi
,
specialmente
delle
scuole
comunali
.
Porta
Romana
.
L
'
antichissima
Porta
Romana
era
dedicata
ad
Apollo
.
L
'
attuale
fu
fatta
costruire
dai
Milanesi
nell
'
anno
1598
su
disegno
di
Martino
Bassi
pel
ricevimento
di
Margherita
d
'
Austria
,
destinata
sposa
a
Filippo
III
di
Spagna
.
E
di
ordine
dorico
bugnato
,
ed
era
già
fortificata
.
Venne
ristaurata
nel
1794
.
Entrarono
per
essa
parecchi
principi
e
sovrani
,
e
il
generale
Bonaparte
,
vincitore
degli
Austriaci
,
nel
giorno
14
maggio
1796
.
In
quell
'
occasione
vi
venne
posta
la
seguente
iscrizione
:
ALLA
VALOROSA
ARMATA
FRANCESE
DAL
SUPREMO
GENERALE
BONAPARTE
GUIDATA
AL
TRIONFO
CHE
NEL
GIORNO
14
MAGGIO
1796
PER
QUESTA
VIA
PORTO
'
LA
LIBERTA
'
ALL
'
INSUBRIA
IL
POLOLO
MILANESE
MEMORE
E
RICONOSCENTE
.
Questa
epigrafe
fu
tolta
al
ritorno
degli
Austriaci
.
Linea
H
.
(
Dalla
Piazza
del
Duomo
alla
Porta
Vittoria
)
.
MONUMENTI
,
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
:
Monumento
a
Beccaria
.
Palazzo
di
Giustizia
.
Colonna
di
Porta
Vittoria
.
Luogo
Pio
Trivulzio
.
Palazzo
Sormani
.
Collegio
della
Guastalla
.
Riformatorio
della
Pace
.
Edificio
di
San
Michele
ai
nuovi
sepolcri
,
Orfanotrofio
maschile
.
Porta
Vittoria
.
CHIESE
.
Santo
Stefano
.
San
Bernardino
.
San
Barnaba
.
Santa
Prassede
.
San
Pietro
in
Gessate
.
TEATRI
,
Gerolamo
.
ALBERGHI
ECC
,
Passarella
.
Monumento
a
Cesare
Beccaria
.
Nel
mezzo
della
nuova
Piazza
dedicata
a
Cesare
Beccaria
sorge
un
monumento
a
quel
grande
filantropo
nostro
concittadino
.
La
solenne
inaugurazione
di
esso
ebbe
luogo
il
giorno
19
marzo
1871
.
E
lavoro
peregrino
dello
scultore
Giuseppe
Grandi
.
La
statua
del
Beccaria
posa
su
ampio
piedestallo
rettangolare
di
granito
;
i
quattro
lati
di
questo
presentano
due
bassorilievi
in
bronzo
,
la
Civiltà
ed
il
Tempo
,
che
stende
un
velo
sugli
emblemi
del
barbarismo
,
e
due
iscrizioni
.
La
prima
di
queste
suona
così
....
Italiani
e
Stranieri
eressero
,
augurando
che
il
voto
13
marzo
1865
della
Camera
dei
Deputati
per
l
'
ABOLIZIONE
DELLA
PENA
DI
MORTE
sia
tradotto
in
legge
.
E
l
'
altra
il
seguente
brano
dello
stesso
Beccaria
:
....
Se
dimostrerò
non
essere
la
pena
di
morte
nè
utile
,
nè
necessaria
,
avrò
vinto
la
causa
dell
'
umanità
.
Attorno
alla
base
della
statua
vi
è
scolpito
:
Cesare
Beccaria
nato
in
Milano
il
15
marzo
1738
Morto
il
28
novembre
1794
Inaugurato
il
19
marzo
1871
.
Palazzo
di
Giustizia
.
Il
palazzo
di
Giustizia
,
ora
del
Tribunale
Civile
e
Correzionale
,
è
di
un
'
imponente
e
ben
intesa
architettura
,
in
-
dicante
il
carattere
del
luogo
;
il
cortile
,
a
doppio
porticato
,
è
pur
grazioso
.
Venne
questo
edificio
fatto
innalzare
nell
'
anno
1605
su
disegno
di
Vincenzo
Seregni
,
per
ordine
di
Pietro
Enrico
Azevedo
,
conte
di
Fuentes
,
governatore
di
Milano
per
Filippo
III
di
Spagna
,
come
lo
indicavano
due
epigrafi
latine
tolte
nel
1796
.
Allorchè
si
demolirono
le
prigioni
del
Podestà
alla
Piazza
dei
Mercanti
,
queste
carceri
furono
dilatate
e
fortificate
con
una
cinta
soda
e
massiccia
di
muro
.
Nel
1796
si
levarono
le
tredici
armi
rappresentanti
gli
stemmi
di
diversi
fiscali
,
capitani
e
vicari
di
giustizia
,
ed
al
luogo
delle
accennate
epigrafi
,
venne
sostituito
l
'
assioma
del
celebre
Gaetano
Filangeri
,
che
è
il
seguente
:
LO
SPAVENTO
DEL
MALVAGIO
DEVE
ESSERE
COMBINATO
COLLA
SICUREZZA
DELL
'
INNOCENTE
Nell
'
anno
1815
dagli
Austriaci
era
fatto
scomparire
sotto
uno
strato
di
calcina
;
e
non
fu
che
nel
marzo
1871
che
,
mercè
l
'
iniziativa
di
un
capo
della
magistratura
milanese
,
rivisse
.
Superiormente
alla
porta
vedesi
un
terrazzo
donde
pubblicavansi
i
bandi
e
le
sentenze
.
Teatro
Gerolamo
.
In
sostituzione
di
demolito
teatro
,
disegno
del
Canonica
,
veniva
,
nell
'
anno
1868
,
costruito
l
'
attuale
su
disegno
dell
'
architetto
Ambrogio
Spinella
.
Fu
inaugurato
nel
1869
.
Il
teatro
è
elegante
:
conserva
un
bel
telone
dipinto
dal
Vacca
,
rappresentante
la
caduta
di
Ippolito
.
Serve
a
spettacoli
di
burattini
colla
maschera
di
Gerolamo
,
protagonista
monferrino
.
Può
anche
servire
per
attori
.
Chiesa
di
Santo
Stefano
.
La
chiesa
di
Santo
Stefano
è
antichissima
,
ed
era
prima
detta
di
San
Zaccaria
.
La
fondazione
viene
attribuita
all
'
arcivescovo
San
Martiniano
,
il
quale
vi
fu
seppellito
nel
433
.
Il
primitivo
tempio
venne
distrutto
nel
1075
da
un
forte
incendio
;
rifatto
,
ma
non
colla
vaghezza
e
maestà
del
precedente
,
l
'
arcivescovo
Visconti
volle
che
fosse
ricostruito
su
disegno
di
Aurelio
Trezzi
.
Federico
Borromeo
lo
fece
perfezionare
nel
1596
.
Contiene
l
'
interno
di
buone
pitture
di
G
.
Cesare
Procacciai
,
di
Federico
Bianchi
,
di
Camillo
Procaccini
,
di
Del
Cairo
,
del
Fiammenghini
,
di
Francesco
Casella
,
ecc
.
Girolamo
Quadrio
,
nel
1642
,
alzò
1'
attuale
campanile
di
bella
forma
archi
-
tettonica
.
Il
26
dicembre
1476
,
all
'
ingresso
di
questa
chiesa
,
fu
assassinato
il
duca
Galeazzo
Maria
Sforza
per
opera
dell
'
Olgiati
,
del
Visconti
e
del
Lampugnani
.
La
Piazza
di
Santo
Stefano
serve
al
mercato
del
pesce
,
selvaggiume
,
pollame
,
ecc
.
Chiesa
di
San
Bernardino
.
Presso
Santo
Stefano
trovasi
la
chiesa
di
San
Bernardino
,
eretta
nel
1696
.
Superiormente
all
'
atrio
di
essa
evvi
un
particolare
oratorio
,
ove
esistono
giovanili
lavori
di
Andrea
Appiani
.
Giovanni
V
,
re
di
Portogallo
,
fece
levare
il
disegno
di
questa
chiesa
per
erigerne
altra
a
Lisbona
.
Attiguo
vi
è
un
Ossario
,
in
cui
vedesi
una
bizzarra
decorazione
di
ossa
e
di
teschi
umani
,
che
il
volgo
crede
dei
cristiani
morti
dagli
Ariani
al
tempo
di
Sane
Ambrogio
;
ma
noi
non
dubitiamo
a
supporre
vengano
dall
'
ospedale
del
Brolio
,
detto
(
li
San
Giobbe
.
E
un
ornamento
che
dovrebbe
ormai
scomparire
.
Colonna
di
Porta
Vittoria
.
Dalla
via
di
San
Bernardino
,
recandosi
al
Verziere
,
o
mercato
delle
erbe
,
trovasi
una
colonna
di
granito
.
Essa
venne
fatta
erigere
nel
1576
da
San
Carlo
,
su
disegno
del
Pellegrini
,
in
onore
di
San
Martiniano
.
La
statua
del
Redentore
è
del
Vismara
.
Questa
colonna
è
ora
sacra
alla
libertà
di
Milano
.
Attorno
al
piedestallo
di
essa
,
su
lapidi
di
bronzo
,
collocate
il
18
marzo
1861
a
cura
del
Municipio
,
trovansi
incisi
i
nomi
dei
morti
nella
gloriosa
rivoluzione
del
marzo
1818
.
Evvi
pure
la
seguente
epigrafe
:
CITTADINI
ONORATE
LA
MEMORIA
DEI
VOSTRI
CHE
A
18
MARZO
1848
SI
LEVARONO
NEL
NOME
D
'
ITALIA
E
TRIONFATA
L
'
AUSTRIACA
TENACIA
COLLA
VIRTU
'
DEL
VOLERE
QUESTE
VIE
RIBATTEZZARONO
PRIME
COL
SANGUE
E
COLLA
VITTORIA
MDCCCLX
.
Ai
22
marzo
il
popolo
trae
quivi
a
deporre
corone
e
fiori
.
Luogo
Pio
Trivulzi
.
Il
Pio
Albergo
Trivulzi
trovasi
nella
vicina
via
della
Signora
.
Questo
istituto
di
beneficenza
lo
si
deve
al
principe
Tolomeo
Trivulzi
,
il
quale
,
con
testamento
23
agosto
1766
,
ordinò
si
convertisse
il
suo
palazzo
in
casa
di
rifugio
poi
vecchi
d
'
ambo
i
sessi
nativi
di
Milano
o
domiciliativi
da
dieci
anni
almeno
,
resi
inetti
,
per
età
settuagenaria
,
a
procurarsi
col
lavoro
la
sussistenza
.
L
'
ospizio
fa
aperto
il
1°
gennaio
1771
,
e
venne
poscia
ampliato
con
altre
elargizioni
.
Ora
vi
sono
ricoverati
oltre
400
vecchi
fra
maschi
e
femmine
.
In
quest
'
ospizio
morì
,
il
9
gennaio
1799
,
1'
illustre
Gaetana
Agnesi
,
e
vi
fu
il
21
marzo
1812
trasportata
la
salma
del
principe
Trivulzi
,
che
era
nella
chiesa
de
'
Cappuccini
a
Porta
Orientale
.
Palazzo
Sormani
.
Passato
il
ponte
di
Porta
Vittoria
,
a
destra
voltando
,
vedesi
il
palazzo
Sormani
.
Esso
fu
eretto
su
disegno
licenzioso
,
ed
apparteneva
alla
famiglia
patrizia
Monti
.
Quivi
nacque
Cesare
Monti
,
che
fu
arcivescovo
di
Milano
,
non
che
il
fratello
di
lui
,
Marco
Antonio
,
presidente
del
Magistrato
di
Sanità
,
e
benemerito
per
savio
provvidenze
e
per
civile
coraggio
durante
la
peste
1630
.
Estinta
la
fa
-
miglia
Monti
passò
il
palazzo
all
'
Andreani
,
e
quindi
,
estinta
pur
questa
,
alla
Sormani
.
Collegio
della
Guastalla
.
Nel
parlare
della
chiesa
di
San
Paolo
,
abbiamo
accennato
alla
contessa
della
Guastalla
Lodovica
Torelli
.
E
alla
stessa
che
devesi
questo
collegio
,
fondato
nell
'
anno
1557
,
per
l
'
educazione
civile
e
religiosa
di
donzelle
milanesi
nobili
e
povere
.
Esso
è
il
più
antico
di
questa
specie
.
Chiesa
di
San
Barnaba
.
La
chiesa
di
San
Barnaba
,
eretta
prima
del
secolo
XII
,
venne
ricostruita
nel
1545
su
disegno
di
Giacomo
Antonio
Morigia
.
E
di
ordine
corintio
con
tre
altari
da
ciascun
lato
,
comodo
presbiterio
e
coro
.
Vi
sono
buone
pitture
di
Aurelio
Luini
,
Carlo
Urbino
,
del
Lomazzo
,
di
C
.
Procaccini
,
ecc
.
Poco
discosto
da
San
Barnaba
,
verso
la
Porta
Romana
,
eravi
un
chiostro
di
Templari
;
ivi
prese
alloggio
Barbarossa
sì
nel
primo
che
nel
secondo
assedio
di
Milano
.
Riformatorio
alla
Pace
.
Questo
Riformatorio
,
regolato
come
quello
di
cui
abbiamo
parlato
,
era
già
Istituto
di
Santa
Maria
della
Pace
pei
giovanetti
traviati
,
fondato
dal
religioso
comasco
Paolo
Marchiondi
,
ed
aperto
nel
1841
.
La
chiesa
è
di
gotica
architettura
;
fu
fondata
nel
1466
da
un
tal
Amadeo
,
cavaliere
portoghese
,
frate
francescano
,
che
andava
per
la
città
gridando
pace
,
pace
,
onde
far
cessare
i
dissidi
tra
'
Milanesi
;
e
perciò
detta
della
Pace
.
Il
duca
Galeazzo
Maria
Sforza
ed
altri
somministrarono
di
poi
i
soccorsi
per
terminarla
.
Vi
sono
in
essa
pitture
,
pur
troppo
in
deperimento
,
del
Luini
,
del
Semini
,
di
Marco
d
'
Oggionno
;
una
copia
della
Cena
di
Leonardo
,
fatta
dal
Lomazzo
.
Presso
questo
luogo
evvi
una
caserma
di
soldati
di
fanteria
:
era
quel
fabbricato
già
convento
di
monache
agostiniane
,
dette
di
San
Filippo
.
Fu
in
esso
che
Napoleone
I
fondò
,
nel
1810
,
il
reale
Collegio
delle
Fanciulle
.
Edificio
di
San
Michele
.
In
fondo
alla
via
,
presso
il
bastione
a
destra
,
presentasi
un
edificio
di
forma
quasi
circolare
:
è
desso
San
Michele
ai
nuovi
sepolcri
,
succursale
dell
'
Ospedale
Maggiore
.
Questo
fabbricato
risale
al
1698
,
eretto
su
disegno
dell
'
ingegnere
Attilio
Arigone
.
Consiste
in
una
chiesa
a
croce
greca
,
con
cupola
nel
centro
,
la
quale
oggidì
forma
soltanto
il
corpo
di
mezzo
dell
'
edificio
.
Fu
innalzato
per
la
tumulazione
dei
cadaveri
dell
'
ospedale
.
In
seguito
si
formò
il
magnifico
portico
all
'
in
-
torno
della
chiesa
,
nel
quale
si
pose
un
continuato
numero
di
sepolcri
più
alti
da
terra
,
a
fine
di
preservarli
dall
'
acqua
sorgente
.
Il
disegno
di
questo
porticato
è
dell
'
architetto
Francesco
Croce
,
perfezionato
nell
'
anno
1731
.
Cessò
quivi
la
tumulazione
in
conseguenza
della
legge
di
Giuseppe
II
,
che
prescriveva
la
sepoltura
dei
cadaveri
fuori
città
.
Sotto
il
Regno
Italico
si
pensava
di
convertire
quest
'
edificio
in
Panteon
per
gli
uomini
illustri
.
Chiesa
di
Santa
Prassede
.
Questa
chiesa
fu
fondata
da
San
Carlo
nell
'
anno
1579
con
ritiro
per
le
Cappuccine
;
nel
1782
vi
subentrarono
le
Benedettine
di
Santa
Radegonda
,
secolarizzate
dalla
Repubblica
Cisalpina
.
La
chiesa
conserva
tuttodì
due
bellissimi
quadri
,
uno
di
Simone
Preterazzano
,
l
'
altro
di
G
.
Cesare
Procaccini
.
Il
convento
,
che
eravi
annesso
,
fu
convertito
sotto
il
Regno
Italico
in
caserma
di
soldati
,
e
tuttodì
serve
a
tale
uso
.
Chiesa
di
San
Pietro
in
Gessate
.
Da
una
nobile
famiglia
di
Gessate
,
o
Glassiate
,
si
vuole
fondata
questa
chiesa
nel
1344
con
monastero
di
Umiliati
,
nel
quale
chiostro
,
nel
1436
,
succedettero
i
Maurini
,
in
ultimo
i
Somaschi
.
La
chiesa
è
in
tre
navi
,
di
gotica
architettura
,
alquanto
sformata
nei
tempi
posteriori
.
Il
coro
fu
innalzato
nell
'
anno
1450
,
di
poi
ingrandito
nel
1640
.
V
'
hanno
in
questo
tempio
pitture
del
Luini
,
del
Crespi
,
del
Caravaggino
,
del
Lanzani
,
del
Moncalvo
,
dello
Zenale
,
del
Civerchio
,
del
Vajani
e
del
Buttinoni
.
La
Madonna
col
Bambino
si
crede
del
Bramante
.
Nell
'
ultima
cappella
è
pur
degno
di
osservazione
il
monumento
della
famiglia
Griffi
.
Orfanotrofio
Maschile
.
Il
convento
di
San
Pietro
in
Gessate
coi
grandi
chiostri
,
attribuiti
al
Bramante
,
per
decreto
22
giugno
1772
,
venne
da
Maria
Teresa
donato
all
'
Orfanotrofio
Maschile
,
fondato
in
via
Crocifisso
nel
1533
da
Girolamo
Miani
.
Il
patrimonio
di
quest
'
Istituto
,
che
può
calcolarsi
a
tre
milioni
,
è
frutto
di
doni
e
di
lasciti
di
molti
benefattori
.
I
ricoverati
sono
in
numero
di
250
circa
.
Vi
si
accettano
dagli
anni
sette
ai
dieci
,
e
vi
rimangono
sino
ai
diciotto
;
vengono
istruiti
nelle
materie
proprie
delle
classi
elementari
,
nel
disegno
;
ed
avviati
nelle
arti
meccaniche
;
alcuni
,
i
più
idonei
,
vi
apprendono
anche
la
musica
istrumeutale
,
la
ginnastica
e
i
militari
esercizi
.
Ai
tempi
della
Repubblica
Cisalpina
questi
orfani
vennero
soldatescamente
disciplinati
:
formarono
un
battaglione
,
che
fu
denominato
Battaglione
della
Speranza
.
Nelle
cinque
giornate
del
marzo
1848
gli
orfanelli
prestarono
pure
un
grande
servizio
alla
patria
;
parte
di
essi
stettero
alle
barricate
,
parte
servirono
alla
trasmissione
degli
ordini
dei
capi
della
insurrezione
da
un
punto
all
'
altera
del
-
la
città
..
Porta
Vittoria
.
-
-
La
Porta
Vittoria
,
così
denominata
in
memoria
della
vittoria
riportata
nel
1848
dai
Milanesi
sulle
soldatesche
austriache
,
chiamavasi
prima
Tosa
.
L
'
origine
di
questo
nome
non
è
dagli
storici
ben
definita
.
Il
più
probabile
è
che
possa
derivare
da
Tusca
,
perchè
in
antiche
carte
viene
chiamata
Tusa
e
non
Tosa
.
Dalla
cittadinanza
si
fanno
voti
perchè
il
Municipio
abbia
a
ricostruire
questa
Porta
e
renderla
degna
del
gran
fatto
al
quale
è
stata
dedicata
.
Fuori
la
città
,
non
molto
lungi
,
evvi
l
'
ospedale
dei
pazzi
,
detto
la
Senavra
.
Il
locale
era
altre
volte
convento
di
Gesuiti
.
Linea
I
.
(
Colore
rosa
.
Dalla
Porta
Ticinese
alla
Porta
Garibaldi
)
.
(
1
.
Dalla
Piazza
del
Duomo
alla
P
.
a
Ticinese
)
.
MONUMENTI
EDIFICI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Ginnasio
e
Liceo
Beccaria
.
Palazzo
Trivulzi
.
Congregazione
di
Carità
.
Istituto
Tecnico
.
Colonne
di
San
Lorenzo
.
Arco
di
Porta
Ticinese
.
Barriera
.
Bagni
pubblici
.
Stazione
Milano
-
Vigevano
.
La
Conca
in
via
Arena
.
Istituti
dei
Sordo
-
Muti
.
Casa
d
'
Industria
.
CHIESE
.
San
Satiro
.
Santa
Maria
Beltrade
.
San
Sebastiano
.
Sant
'
Alessandro
.
San
Michele
alla
Chiusa
.
San
Giorgio
in
Palazzo
.
San
Sisto
.
San
Lorenzo
.
Sant
'
Eustorgio
.
Santa
Maria
della
Vittoria
.
San
Calocero
.
TEATRI
.
Re
(
nuovo
)
.
ALBERGHI
.
Cappello
.
Falcone
.
Pozzo
.
Gran
Bretagna
.
Gran
Parigi
.
D
'
Italia
.
Chiesa
di
Santa
Maria
presso
San
Satiro
.
-
-
La
chiesa
di
Santa
Maria
presso
San
Satiro
affermasi
innalzata
nell
'
anno
869
dall
'
arcivescovo
Ansperto
Confalonieri
,
ove
era
una
sua
casa
eretta
sull
'
area
di
un
tempio
romano
,
e
che
de
-
dicò
a
San
Satiro
.
Un
fatto
singolare
diede
il
nome
di
Santa
Maria
alla
chiesa
,
ed
origine
all
'
edificazione
dell
'
attuale
,
chè
mal
si
attribuisce
al
Bramante
,
e
molto
meno
al
Suardi
,
suo
scolaro
.
Prima
della
venuta
in
Milano
del
Bramante
la
chiesa
era
già
in
costruzione
.
Non
tornerà
discaro
sapere
il
fatto
accennato
.
Nel
1242
,
un
tal
Masazio
,
uscendo
furioso
da
una
casa
da
giuoco
,
ove
aveva
perduto
tutto
il
suo
avere
,
si
fece
a
passare
per
la
via
del
Falcone
.
Ivi
vedendo
l
'
immagine
della
Madonna
,
che
era
sul
muro
esterno
della
chiesa
di
San
Satiro
,
cieco
d
'
ira
,
le
scagliò
una
coltellata
,
che
colse
nel
collo
il
Bambino
.
Narra
la
tradizione
che
dal
quadro
stillasse
sangue
.
La
voce
dell
'
avvenuto
,
propagatasi
tosto
,
fuvvi
gran
ressa
alla
via
del
Falcone
;
la
Madonna
venne
posta
nella
chiesa
,
e
da
quel
giorno
la
divozione
andò
crescendo
.
La
chiesa
è
formata
di
tre
navi
,
in
figura
di
croce
mozza
,
non
essendovi
,
cagione
l
'
attigua
pubblica
via
,
spazio
pel
coro
;
onde
l
'
architetto
vi
surrogò
una
prospettiva
a
'
rilievo
di
mirabile
effetto
;
opera
assai
lodata
dal
Vasari
e
da
altri
.
Dell
'
antichissimo
tempio
evvi
un
avanzo
nella
cappella
della
crociera
a
sinistra
,
verso
la
via
del
Falcone
,
con
quattro
colonne
di
materia
,
dimensione
e
capitelli
differenti
,
raccolti
da
edifici
anteriori
,
come
allora
si
soleva
.
In
questa
cappella
vi
è
anche
un
bel
lavoro
in
plastica
del
Caradosso
Foppa
.
La
sagrestia
è
un
tempietto
ottagono
del
Bramante
,
somma
,
mente
lodato
dal
Vasari
e
dal
Milizia
.
Fu
assai
bene
ristaurato
nel
1857
.
Vi
sono
in
questa
chiesa
pitture
del
Boltraffio
,
del
Borgognone
,
del
Bramantino
,
di
Gaetano
Vaccani
,
ecc
.
-
-
Quanto
prima
si
darà
mano
alla
costruzione
della
facciata
del
tempio
,
ancora
in
rustico
,
su
disegno
dell
'
ingegnere
architetto
Giuseppe
Vandoni
.
Chiesa
di
Santa
Maria
Beltrade
.
La
chiesa
di
Santa
Maria
Beltrade
fu
fondata
da
una
contessa
Beltrado
nell
'
anno
836
,
e
ristaurata
nel
1717
,
e
da
ultimo
,
da
Giacomo
Moraglia
,
nel
1855
con
buoni
affreschi
.
Una
rozza
scultura
,
che
prima
vedevasi
sulla
porta
maggiore
,
ora
da
un
canto
,
rappresenta
l
'
immagine
che
chiamavasi
Idea
;
essa
era
il
simbolo
di
una
processione
che
sino
all
'
anno
1586
soleva
farsi
nel
giorno
della
Purificazione
da
questa
chiesa
alla
Metropolitana
.
Chiesa
di
San
Sebastiano
.
La
chiesa
di
San
Sebastiano
,
di
proprietà
del
Comune
,
è
opera
del
Pellegrini
,
e
devesi
la
sua
erezione
al
voto
fatto
dai
Milanesi
durante
la
peste
dell
'
anno
1576
.
La
prima
pietra
fu
posta
da
San
Carlo
.
E
di
forma
circolare
,
ed
una
delle
più
belle
che
vanti
Milano
.
Magnifica
è
la
parte
esterna
,
ornata
di
lesene
binate
,
d
'
ordine
dorico
,
con
cornice
elegantemente
lavorata
;
l
'
ordine
jonico
si
vede
superiormente
all
'
attico
praticabile
.
La
cupola
torreggia
sopra
questo
secondo
ordine
.
Tre
porte
,
una
maggiore
ornata
con
colonne
,
e
due
laterali
più
semplici
,
danno
ingresso
all
'
interno
,
il
quale
corrisponde
alla
bellezza
esterna
per
la
sua
semplicità
ed
eleganza
;
un
ordine
di
lesene
disposte
in
giro
divide
le
cappelle
arcuate
;
il
coro
è
di
figura
ottagona
con
cupola
circolare
.
Vi
sono
in
questa
chiesa
pregevoli
pitture
:
il
San
Sebastiano
è
del
Bramante
.
Sotto
la
Repubblica
Cisalpina
essa
servì
di
Circolo
costituzionale
.
E
generalmente
reclamato
che
quest
'
edificio
venga
isolato
,
colla
demolizione
delle
catapecchie
addossatevi
negli
ultimi
tempi
della
dominazione
spagnuola
.
Chiesa
di
Sant
'
Alessandro
.
La
chiesa
di
Sant
'
Alessandro
,
detta
in
Zebedia
,
vuolsi
eretta
sull
'
area
di
una
prigione
chiamata
appunto
Zebedia
,
nella
quale
l
'
alfiere
della
legione
tebea
,
Alessandro
,
fu
detenuto
.
La
facciata
dell
'
antico
tempio
era
verso
San
Giovanni
in
Conca
.
L
'
attuale
edificio
venne
elevato
nell
'
anno
1602
con
tanta
solennità
che
si
coniarono
persino
medaglie
commemorative
.
L
'
architetto
ne
fu
Lorenzo
Binaghi
,
barnabita
.
Esso
ha
la
forma
di
una
croce
greca
con
magnifica
cupola
,
sostenuta
da
otto
colonne
di
granito
rosso
lucido
.
La
facciata
,
con
due
campanili
e
bella
scalinata
,
sarebbe
stata
più
grandiosa
se
avesse
avuto
un
second
'
ordine
:
così
appare
tozza
.
Questo
tempio
,
restaurato
non
sono
molti
anni
,
è
ricco
nell
'
interno
di
fregi
e
stucchi
,
e
vi
meritano
particolare
osservazione
l
'
altare
maggiore
,
il
pulpito
e
due
confessionali
,
incastonati
in
pietre
dure
,
gli
intagli
dell
'
organo
,
vari
dipinti
del
Crespi
,
del
Procaccini
,
del
Campi
,
del
Fiamminghino
,
dello
Scaramuccia
,
del
Moncalvo
,
del
Guadagnini
,
dello
Scuri
,
ecc
.
,
non
che
il
monumento
al
matematico
Paolo
Frisi
,
il
cui
ritratto
è
del
celebre
Franchi
.
Liceo
e
Ginnasio
Beccarla
.
Al
lato
destro
della
chiesa
di
Sant
'
Alessandro
,
uscendo
,
trovansi
pubbliche
scuole
,
altre
volte
Arcimbolde
,
da
monsignor
Giovanni
Battista
Arcimboldi
,
il
quale
nel
1609
fondava
due
cattedre
di
logica
e
morale
appunto
presso
i
Barnabiti
di
Sant
'
Alessandro
.
Soppressa
la
Congregazione
di
questi
padri
,
vi
fu
stabilito
dal
Governo
un
Liceo
ed
un
Ginnasio
pubblico
,
diretti
da
professori
secolari
Il
liceo
Beccaria
possiede
un
gabinetto
di
fisica
,
eretto
fino
dall
'
anno
1787
,
una
raccolta
di
animali
,
ed
una
collezione
mineralogica
,
che
ebbe
origine
nel
1773
,
e
resa
quindi
molto
ricca
dal
celebre
naturalista
,
ex
-
barnabita
,
Ermenegildo
Pini
,
mercè
le
sue
fatiche
,
i
suoi
viaggi
e
le
sue
corrispondenze
coi
più
celebrati
naturalisti
.
Palazzo
Trivulzi
.
Nella
Piazza
di
Sant
'
Alessandro
,
dicontro
la
chiesa
,
vedesi
il
palazzo
Trivulzi
;
esso
è
di
una
soda
costruzione
,
e
ragguardevole
per
le
cose
rare
e
preziose
che
vi
si
contengono
,
fra
cui
una
ricca
libreria
ed
un
,
museo
di
pregevolissime
antichità
,
formato
in
gran
parte
dal
filologo
abate
don
Carlo
Trivulzi
,
morto
nel
1789
,
dal
fratello
di
lui
Giorgio
,
morto
nel
1802
,
e
continuato
dai
discendenti
della
famiglia
,
la
quale
cortesemente
ne
permette
la
visita
al
forestiero
.
Congregazione
di
Carità
.
La
Congregazione
di
Carità
ha
la
propria
sede
in
via
Olmetto
,
nella
già
casa
Archinti
,
la
quale
conserva
pregevoli
pitture
del
Lanzani
,
del
Tiepolo
,
del
Piazzetta
e
del
Bigori
.
Chiesa
di
San
Michele
alla
Chiusa
.
La
chiesa
di
San
Michele
alla
Chiusa
,
che
trovasi
qui
presso
,
ritiene
il
suo
nome
dalla
chiusa
,
posta
nel
1171
ad
un
acquidotto
a
trattenere
le
acque
che
da
essa
poi
uscivano
poco
lungi
dalla
città
.
Sono
due
chiese
riunite
verso
il
1750
;
contengono
qualche
buon
dipinto
.
Nel
portico
del
piccolo
cortile
si
osserva
1'
antico
metodo
,
detto
Graffito
,
introdottosi
in
Italia
nel
principio
del
XVI
secolo
,
col
quale
si
ornavano
e
si
abbellivano
le
case
nel
loro
esterno
.
Chiesa
di
San
Giorgio
in
palazzo
.
La
chiesa
di
San
Giorgio
credesi
eretta
nel
750
da
San
Natale
,
arcivescovo
di
Milano
,
sull
'
area
ov
'
era
un
tempio
di
Mercurio
.
L
'
aggiunto
di
Palazzo
,
che
ancora
essa
ritiene
,
si
vuole
derivato
da
un
palazzo
imperiale
edificato
da
Trajano
o
da
Massimiano
.
Nel
1600
fu
l
'
edificio
abbellito
da
Federico
Borromeo
.
L
'
attuale
facciata
di
granito
è
disegno
di
Bernardino
Ferrari
.
Vi
sono
in
questa
chiesa
da
ammirarsi
un
San
Gerolamo
,
opera
celebre
di
Gaudenzio
Ferrari
,
la
Deposizione
,
di
Bernardino
Luini
.
Nella
casa
Stampa
-
Soncino
,
presso
S
.
Giorgio
,
sorge
,
monumento
particolare
,
una
torre
a
sei
piani
,
con
terrazzi
accessibili
,
alta
metri
42
24
,
sulla
cui
sommità
sono
le
colonne
col
plus
ultra
,
stemma
di
Carlo
V
,
al
cui
onore
fu
eretta
.
Chiesa
di
San
Sisto
-
-
La
chiesa
di
San
Sisto
si
pretende
essere
fondata
da
Desiderio
,
ultimo
re
dei
Longobardi
nell
'
anno
770;
fu
rifabbricata
da
Federico
Borromeo
:
vi
sono
pitture
del
Pietra
.
Istituto
Tecnico
.
Nell
'
area
,
ove
sorgeva
il
convento
di
monache
agostiniane
,
fondato
da
Simone
da
Casale
nel
1345
,
venne
eretto
,
nella
prima
metà
di
questo
secolo
,
un
edificio
ad
uso
scuole
ginnasiali
su
disegno
del
conte
Gian
Luca
della
Somaglia
.
Soppresse
queste
scuole
,
sostituendole
con
quelle
tecniche
,
dal
Comune
si
rifabbricò
ed
ingrandì
l
'
edificio
,
con
progetto
dell
'
ingegnere
A
.
Nazari
,
comprendendovi
anche
la
già
chiesa
di
Santa
Marta
,
che
era
una
delle
più
belle
opere
del
Richini
.
L
'
Istituto
tecnico
impartisce
l
'
istruzione
a
circa
180
alunni
.
Presso
il
Carrobbio
,
nella
via
San
Simone
,
evvi
un
teatro
adatto
a
rappresentazioni
drammatiche
.
Chiesa
e
colonne
di
San
Lorenzo
.
Le
sedici
colonne
,
che
veggonsi
lungo
il
Corso
di
Porta
Ticinese
,
e
che
sono
parallele
alla
pubblica
strada
,
formano
il
monumento
romano
più
grandioso
che
conservi
ancora
Milano
.
Esse
sono
di
marmo
bianco
scanalate
,
d
'
ordine
corintio
,
e
composte
di
quattro
pezzi
ciascuna
,
compreso
il
capitello
e
la
base
,
che
ha
unita
una
piccola
porzione
di
colonna
.
Una
giusta
ed
uniforme
distanza
si
osserva
nel
loro
scomparto
;
la
base
è
atticurga
;
posano
esse
a
perfetto
livello
sopra
un
rozzo
zoccolo
di
pietra
.
Da
ciascuna
parte
hanno
per
termine
un
pilastro
innalzato
in
tempi
posteriori
.
Gli
architravi
sono
alti
due
terzi
del
diametro
delle
colonne
con
tre
fasce
,
come
debbe
avere
il
corintio
.
Nella
soffitta
,
fra
capitello
e
capitello
,
avvi
un
riquadro
decente
-
mente
intagliato
.
Queste
colonne
da
alcuni
credonsi
una
parte
delle
Terme
Erculee
,
costruite
da
Massimiano
;
altri
opinano
del
tempio
di
Ercole
,
pure
eretto
da
quell
'
imperatore
.
L
'
iscrizione
romana
,
che
vedesi
sul
pilastro
verso
la
città
.
ad
onore
di
Lucio
Vero
,
non
deve
avere
nessuna
relazione
colle
colonne
,
nè
coll
'
edificio
:
questa
lapide
fu
ritrovata
e
dissotterrata
1'
anno
1505
vicino
al
colonnato
.
Da
questi
avanzi
antichi
si
ha
accesso
in
un
cortile
,
intorno
al
quale
sono
poste
le
abitazioni
altre
volte
canonicali
,
fatte
costruire
da
Federico
Borromeo
;
è
il
sagrato
di
una
delle
più
vaste
e
più
belle
chiese
di
Milano
,
quella
cioè
di
San
Lorenzo
.
Questo
tempio
fu
eretto
fin
dai
tempi
di
Sant
'
Ambrogio
sulle
rovine
di
opera
romana
.
Fu
distrutto
da
un
incendio
nel
1071
,
poi
ricostrutto
;
rovinato
di
nuovo
nell
'
anno
1573
,
venne
infine
riedificato
per
ordine
di
San
Carlo
su
disegno
di
Martino
Bassi
,
che
imitò
San
Vitale
di
Ravenna
.
Il
corpo
dell
'
edificio
è
composto
di
un
ottagono
formato
da
quattro
archi
grandi
e
da
quattro
minori
.
L
'
ordine
principale
è
dorico
con
lesene
.
I
lavori
terminarono
verso
il
1593
.
In
questa
chiesa
vi
sono
buone
pitture
di
Ercole
Procaccini
,
Aurelio
Luini
,
Giambattista
della
Cerva
,
Carlo
Urbino
,
dello
Storer
,
ecc
.
Alla
sinistra
,
verso
la
Vetra
,
evvi
una
chiesetta
ottangolare
,
la
quale
ha
servito
di
primitivo
tempio
dedicato
a
San
Genesio
,
ed
ora
a
Sant
'
Aquilino
martire
,
con
un
vestibolo
che
ha
comunicazione
colla
strada
.
Questa
cappella
dicesi
eretta
da
Galla
Placidia
,
figlia
di
Teodosio
,
e
vi
si
vede
l
'
urna
sepolcrale
della
medesima
e
di
Ataulfo
,
marito
di
lei
.
Posteriormente
vi
fu
aggiunta
la
cupola
con
un
lucernario
.
La
porta
di
questa
cappella
è
adorna
di
ricche
sculture
;
negli
absidi
si
vedono
mosaici
del
nono
secolo
,
guasti
però
dai
ristauratori
.
Nella
chiesa
è
pur
rimarchevole
il
mausoleo
di
Giovanni
Conti
,
eretto
nel
secolo
XVI
da
Gaspare
Visconti
,
non
che
l
'
altro
dell
'
antica
famiglia
Robiano
.
Uscendo
in
istrada
dalla
cappella
di
Sant
'
Aquilino
a
destra
trovasi
la
Piazza
della
Vetra
.
Questo
luogo
,
pochi
anni
or
sono
,
offriva
un
misero
spettacolo
.
Da
una
parte
scoperta
correva
la
gora
,
e
all
'
intorno
erano
povere
case
,
con
terrazze
di
legno
,
occupate
le
più
dai
conciapelli
.
Da
antico
deturpava
inoltre
questa
Piazza
la
forca
,
trasferita
nel
1814
altrove
.
Le
catapecchie
dall
'
anno
1829
vennero
scomparendo
mano
mano
,
e
moderni
edifici
vi
vanno
sorgendo
;
le
acque
furono
coperte
;
e
il
Comune
,
nel
1863
,
vi
erigeva
un
Mercato
per
gli
erbaggi
e
le
frutta
,
e
nell
'
anno
1866
altro
pei
latticini
;
entrambi
su
disegno
dell
'
architetto
Enrico
Terzaghi
.
Dicontro
la
Vetra
,
verso
il
Corso
di
Porta
Ticinese
,
è
la
via
Gian
Giacomo
Mora
,
nome
dell
'
infelice
barbiere
,
che
ivi
aveva
la
bottega
e
l
'
abitazione
,
i
cui
casi
miserissimi
sono
sovranamente
descritti
da
Alessandro
Manzoni
nel
suo
libro
:
Processo
degli
Untori
nel
1630
.
E
qui
appunto
,
ove
ora
è
la
casa
al
numero
1
,
sorgeva
la
Colonna
infame
,
stata
posta
sulle
rovine
della
casa
e
bottega
del
Mora
.
La
colonna
,
testimonio
di
barbarie
,
venne
fatta
togliere
da
Pietro
Verri
,
il
1°
settembre
1778
per
consiglio
di
Cesare
Beccaria
.
123
-
Arco
di
Porta
Ticinese
.
Proseguendo
pel
Corso
trovasi
il
ponte
attraversante
il
Naviglio
,
costruito
pochi
anni
sono
,
in
istile
lombardo
,
su
disegno
dell
'
ingegnere
Emilio
Bignami
.
Questo
ponte
conserva
l
'
arco
e
parte
della
torre
di
cui
erano
munite
le
porte
dei
Visconti
.
Nel
1863
vennero
questi
avanzi
dell
'
antichità
,
modello
dei
primordi
dell
'
architettura
gotico
-
lombarda
,
ristaurati
da
inesperto
architetto
;
sicché
le
torri
furono
guaste
.
Teatro
Re
.
Questo
teatro
venne
fatto
costruire
da
un
Giovanni
Re
nel
1864
,
e
fu
inaugurato
nel
settembre
di
quell
'
anno
.
Il
disegno
è
dell
'
architetto
Concorreggi
;
riuscì
difettoso
.
Può
contenere
circa
1200
persone
.
Chiesa
di
Sant
'
Enstorgio
.
La
chiesa
di
Sant
'
Eustorgio
si
annovera
tra
le
più
antiche
di
Milano
,
e
si
riguarda
come
uno
dei
primi
edifici
cristiani
.
Essa
è
una
delle
meraviglie
dell
'
arte
lombarda
.
Fu
fondata
nel
320
dallo
stesso
Eustorgio
,
che
la
dedicò
ai
Re
Magi
,
le
reliquie
dei
quali
vennero
appunto
a
lui
regalate
dall
'
imperatore
di
Costantinopoli
,
ed
ivi
sepolte
(
*
)
;
quindi
prese
il
nome
di
Sant
'
Eustorgio
in
onore
dello
stesso
vescovo
,
per
essere
ivi
stato
tumulato
.
Nei
primi
tempi
la
chiesa
trovavasi
ben
lontana
dalla
città
;
la
fronte
era
verso
la
via
di
Santa
Croce
con
due
archi
che
le
servivano
di
portico
.
Fu
rimodernata
nell
'
anno
1278
da
Ottone
Visconti
coll
'
opera
di
Tosano
,
detto
il
Lombardino
,
e
quindi
da
Francesco
Richini
,
il
quale
guastò
la
bella
architettura
lombarda
.
(
*
)
Il
sarcofago
è
ora
vuoto
di
quelle
reliquie
,
le
quali
,
poste
in
San
Giorgio
per
salvarle
dalle
mani
del
Barbarossa
,
furono
quindi
nel
1162
trasportate
in
Germania
.
Da
qualche
anno
,
sotto
la
direzione
degli
architetti
Enrico
Terzaghi
e
Giovanni
Brocca
,
si
sono
intrapresi
da
quella
Fabbriceria
lavori
di
ripristino
dell
'
architettura
antica
.
Il
fianco
meridionale
della
chiesa
e
la
facciata
sono
stati
egregiamente
compiuti
,
ed
anche
l
'
interno
è
a
buon
punto
di
avanzamento
.
Il
campanile
,
assai
ragguardevole
per
l
'
altezza
e
per
la
bella
costruzione
,
fu
ultimato
nel
1309
,
e
vi
venne
posto
il
primo
quadrante
che
dinotasse
le
ore
.
Il
pulpito
di
pietra
,
che
si
vede
posto
nell
'
angolo
della
facciata
servì
a
Pietro
da
Verona
per
iscagliare
i
suoi
fulmini
contro
gli
eretici
.
Nell
'
interno
sonovi
magni
-
fiche
opere
di
architettura
,
fra
cui
del
Bramante
e
del
Michelozzo
Michelozzi
,
-
lo
scolaro
del
Donatello
e
il
seguace
del
Brunelleschi
,
il
primo
che
da
noi
incominciò
a
scostarsi
dallo
stile
gotico
,
-
consistenti
specialmente
nelle
cappelle
fatte
erigere
a
destra
dai
Visconti
,
una
delle
quali
ha
bellissima
arca
dovuta
a
Gian
Giacomo
Balduccio
da
Pisa
.
Molte
pitture
peregrine
pur
vi
sono
del
Borgognone
,
del
Bramantino
,
del
Fiammenghini
,
del
Fratazzi
,
dello
Storer
,
dei
fratelli
Procaccini
,
del
Civerchio
,
del
Figini
,
ecc
.
In
Sant
'
Eustorgio
sono
sepolti
alcuni
uomini
illustri
,
fra
cui
il
grecista
Emanuele
Crisolara
e
gli
storici
Gaspare
Bugati
e
Giorgio
Merula
.
Del
convento
annesso
,
ora
caserma
di
soldati
,
entrarono
nel
1220
in
possesso
i
Domenicani
.
Vi
ebbe
per
qualche
tempo
sede
il
Tribunale
dell
'
Inquisizione
.
Porta
Ticinese
.
Anticamente
la
Porta
Ticinese
era
situata
dove
ora
è
il
Carrobbio
,
e
chiamavasi
Marzia
,
perchè
dedicata
a
Marte
.
La
terza
Porta
,
quella
costruita
al
tempo
degli
Spagnuoli
,
era
ancora
nel
1800
un
informe
fabbricato
.
Quando
Napoleone
Bonaparte
,
vinta
la
battaglia
di
Marengo
,
ritornò
per
questa
Porta
in
Milano
coll
'
esercito
francese
,
dando
nuova
esistenza
alla
Repubblica
Cisalpina
,
si
pensò
di
rammemorare
il
fatto
in
uno
alla
gloriosa
giornata
campale
con
un
monumento
.
Il
16
giugno
dell
'
anno
1801
il
Governo
e
le
autorità
francesi
,
con
solenne
pompa
,
recaronsi
alla
Porta
Ticinese
,
e
posero
la
prima
pietra
d
'
un
nuovo
edificio
.
Il
progetto
però
non
fu
eseguito
per
allora
.
Rivisse
soltanto
verso
il
1810;
e
con
soscrizioni
private
,
ma
vuolsi
superiormente
eccitate
,
si
diede
mano
nel
1812
alla
costruzione
del
severo
Portico
isolato
che
tuttodì
esiste
.
Il
disegno
è
del
marchese
Cagnola
,
il
quale
prese
ad
imitare
quegli
onorari
che
si
facevano
in
Roma
.
E
di
grandioso
effetto
;
raggiunto
dall
'
architetto
con
pochissimi
mezzi
.
Ai
lati
dell
'
Arco
trovansi
due
vistosi
e
sodi
fabbricati
a
bugnato
,
per
uso
degli
agenti
daziari
.
Per
la
Porta
Ticinese
facevano
il
solenne
ingresso
i
principi
,
gli
arcivescovi
,
i
governatori
nostri
ed
i
monarchi
che
venivano
a
visitare
Milano
,
usanza
derivata
dai
tempi
in
cui
Pavia
era
residenza
dei
re
longobardi
.
Fuori
di
questa
Porta
veggonsi
i
meravigliosi
lavori
fatti
per
1'
unione
delle
acque
dell
'
Adda
con
quelle
del
Ticino
,
ed
il
canale
detto
il
Naviglio
di
Pavia
.
Più
innanzi
ne
parleremo
.
Presso
la
Porta
stessa
,
a
sinistra
,
lungo
la
via
di
circonvallazione
alla
Porta
Lodovica
è
lo
Stabilimento
nazionale
pei
bagni
,
costruito
dall
'
ingegnere
cav
.
Sfondrini
.
E
grandioso
,
e
con
vasche
da
nuoto
eleganti
.
Prendendo
la
via
a
destra
,
e
seguendo
la
strada
di
circonvallazione
alla
Porta
Magenta
,
trovasi
,
alla
sinistra
,
la
nuova
Stazione
succursale
per
la
linea
Milano
-
Vigevano
,
inaugurata
nel
novembre
1869;
stazione
che
fra
non
molto
tempo
sarà
posta
in
diretta
comunicazione
coll
'
interno
di
Milano
,
andandosi
a
dar
mano
ai
lavori
per
l
'
apertura
di
una
nuova
Porta
,
che
si
chiamerà
dalla
città
di
Genova
.
Ritornando
in
città
per
la
Porta
Ticinese
devesi
visitare
la
via
della
Conca
,
che
è
presso
il
bastione
a
sinistra
.
Quivi
trovasi
la
magnifica
conca
,
eseguita
nella
prima
metà
del
decimoquinto
secolo
per
opera
degli
ingegneri
ducali
Filippo
da
Modena
e
Fioravanti
da
Bologna
,
durante
la
signoria
di
Filippo
Maria
Visconti
,
allo
scopo
non
solo
di
procurare
il
vantaggio
a
Milano
coll
'
introdurvi
acqua
navigabile
,
ma
eziandio
per
congiungere
le
acque
dell
'
Adda
,
o
Martesana
,
con
quelle
del
Ticino
,
o
Naviglio
Grande
,
come
sopra
si
è
accennato
.
Si
vede
quindi
che
le
conche
sono
ingegnose
opere
idrauliche
,
le
quali
,
succedendosi
in
vari
punti
,
portano
due
acque
ad
unirsi
,
malgrado
la
diversità
dei
loro
livelli
.
Nel
1497
,
per
ordine
di
Lodovico
il
Moro
,
Leonardo
da
Vinci
non
rese
che
regolare
questa
conca
per
alzarsi
dal
Naviglio
grande
fino
alla
fossa
di
fortificazione
.
In
quell
'
anno
,
1497
,
il
duca
Lodovico
faceva
eseguire
il
monumento
che
vedesi
presso
la
conca
,
il
quale
rammenta
e
come
egli
avesse
alla
fabbrica
del
duomo
ridonato
il
diritto
del
dazio
sulle
navi
che
passavano
per
di
là
,
e
la
morte
della
diletta
di
lui
sposa
Beatrice
d
'
Este
.
Santa
Maria
della
Vittoria
.
Allungandosi
per
la
via
Arena
,
verso
la
città
,
trovasi
la
chiesa
di
Santa
Maria
della
Vittoria
,
così
chiamata
da
una
vittoria
non
lungi
da
quel
luogo
,
allora
fuori
mura
,
riportata
dai
Milanesi
contro
gli
Imperiali
,
comandati
da
Lodovico
il
Bavaro
.
La
chiesa
fu
eretta
nel
1339
,
e
di
nuovo
fabbricata
nel
1669
dal
cardinale
Omodei
,
con
disegno
del
Mangone
.
L
'
Omodei
vi
pose
i
sepolcri
di
sua
famiglia
in
forma
di
piramidi
con
erme
in
bronzo
.
L
'
interno
del
tempio
è
di
buona
e
grandiosa
architettura
,
di
forma
quadrata
,
con
quattro
archi
,
sui
quali
si
innalza
una
maestosa
cupola
.
L
'
ordine
è
fonico
composito
.
Si
ammirano
in
essa
pitture
di
Camillo
Procaccini
,
di
Giacinto
Brandi
,
di
Giovanni
Ghisolfi
,
di
Antonio
Raggi
,
del
Fiammenghini
,
ecc
.
Chiesa
di
San
Calocero
.
Percorrendo
la
strada
a
sinistra
,
lungo
il
Naviglio
,
trovasi
nella
via
omonima
,
la
chiesa
di
San
Calocero
.
Essa
venne
innalzata
da
San
Carlo
nel
1565
,
e
ciò
,
vuole
una
volgare
tradizione
,
per
una
immagine
della
Madonna
dipinta
su
d
'
un
muro
,
che
fu
veduta
piangere
alla
vista
dei
mali
che
i
Francesi
facevano
soffrire
nel
1500
ai
Milanesi
.
Altra
tradizione
narra
poi
che
San
Calocero
istruisse
ivi
nella
fede
San
Secondo
,
e
lo
facesse
battezzare
dai
Santi
Faustino
e
Giovita
,
sgorgando
al
sacro
uso
una
fonte
che
tuttodì
quivi
si
riguarda
.
Annessa
a
San
Calocero
è
la
casa
dei
padri
delle
Missioni
nelle
parti
degli
infedeli
.
Di
contro
evvi
la
soppressa
chiesa
di
San
Vincenzo
al
Prato
,
di
gotica
architettura
,
il
cui
primitivo
edificio
era
stato
nel
550
eretto
sull
'
area
di
un
tempio
dedicato
a
Giove
.
Istituto
dei
Sordo
-
muti
.
Nella
vicina
via
di
San
Vincenzo
,
e
precisamente
nel
convento
già
dei
Padri
Cistercensi
,
soppresso
nel
secolo
scorso
,
venne
nel
1830
posto
l
'
Istituto
pei
sordo
-
muti
,
iniziato
in
Milano
nel
1805
da
Antonio
Heyraud
di
Lione
,
sotto
la
protezione
del
Governo
italico
.
Sessanta
sono
i
ricoverati
;
v
'
hanno
24
piazze
gratuite
,
16
per
maschi
e
8
per
femmine
,
a
carico
del
Governo
.
Coi
legati
conseguiti
dappoi
e
cogli
avanzi
dell
'
Istituto
si
sono
costituite
alcune
pensioni
semigratuite
sì
pei
maschi
che
per
le
femmine
,
a
norma
dei
casi
.
Ottima
è
1'
istruzione
che
si
impartisce
a
quegli
infelici
,
i
quali
,
uscendo
ai
ventidue
anni
dall
'
Istituto
,
ponno
procurarsi
una
vita
meno
dolorosa
.
Annesso
all
'
Istituto
principale
avvene
altro
pei
sordo
-
muti
poveri
di
campagna
,
sorto
nell
anno
1853
.
Ha
un
patrimonio
proprio
,
formato
da
lasciti
di
benefattori
,
colla
cui
rendita
e
col
frutto
di
assegni
mantiene
circa
120
sordo
-
muti
d
'
ambo
i
sessi
.
129
Casa
d
'
Industria
.
Ove
era
l
'
ospedale
di
San
Vincenzo
de
'
Pazzi
,
nell
'
anno
1786
aprivasi
una
Casa
di
lavoro
volontario
pei
poveri
della
città
.
Essa
venne
riformata
colla
denominazione
di
Casa
d
'
Industria
,
nel
1808
,
nel
qual
tempo
si
proibiva
la
mendicità
nel
Dipartimento
dell
'
Olona
.
Mentre
in
quella
di
San
Marco
si
accettano
i
soli
uomini
,
quivi
le
sole
donne
.
Per
chi
,
percorrendo
la
linea
di
San
Vittore
,
non
avesse
visitato
il
Macello
pubblico
,
potrà
recarvisi
da
questo
lato
.
In
principio
della
via
di
San
Vincenzo
,
per
ritornare
nel
centro
della
città
,
al
ponte
sul
Naviglio
,
vedesi
l
'
Arco
già
della
pusterla
Fabbrica
;
esso
,
come
quello
di
Porta
Ticinese
,
ci
dà
un
saggio
dei
primordi
dell
'
architettura
lombardo
-
gotica
.
Linea
I
.
(
Colore
rosa
.
Dalla
Porta
Ticinese
alla
Porta
Garibaldi
)
.
(2.--Dalla
Piazza
del
Duomo
alla
P
.
Garibaldi
)
.
MONUMENTI
RIMARCHEVOLI
,
ECC
.
Palazzo
Broletto
.
Clerici
.
Mercato
.
Forni
militari
.
Porta
Garibaldi
.
Cimitero
maggiore
.
CHIESE
.
San
Protaso
.
San
Tomaso
.
Santa
Maria
del
Carmine
.
San
Simpliciano
.
Santa
Maria
Incoronata
.
TEATRI
.
Fossati
.
ALBERGHI
.
Madonna
del
Monte
.
Torre
di
Londra
.
Palazzo
Carmagnola
o
del
Broletto
.
Il
palazzo
,
detto
tuttodì
del
Broletto
,
fu
ricostruito
nel
1410
circa
dal
noto
capitano
Francesco
Busone
di
Carmagnola
,
il
quale
lo
abitò
dal
1413
al
1424
,
come
lo
indica
l
'
apposita
lapide
,
e
fu
quivi
che
condusse
la
propria
sposa
Antonietta
Visconti
,
parente
del
duca
di
Milano
Filippo
Maria
.
Passato
il
Carmagnola
,
per
disgusti
col
Ducato
,
al
servizio
della
Repubblica
Veneta
e
dichiarato
ribelle
,
dispose
,
con
testamento
8
settembre
1429
,
che
questo
palazzo
toccasse
come
quota
ereditaria
alle
sue
figlie
Luchina
,
maritata
al
conte
Luigi
Dal
Verme
,
ed
Antonia
,
maritata
al
dottor
in
legge
Garnerio
di
Castilione
i
ma
il
9
marzo
1464
,
per
contratto
fra
le
due
sorelle
,
passò
in
unica
proprietà
della
contessa
Luchina
.
Per
varie
vicende
subite
dai
Dal
Verme
l
'
edificio
venne
ad
appartenere
al
Governo
spagnuolo
,
e
Filippo
III
,
nel
1605
,
lo
donava
alla
città
di
Milano
,
che
vi
collocò
il
mercato
dei
grani
.
Nell
'
anno
1714
vi
fu
trasportato
il
Banco
di
Sant
'
Ambrogio
,
specie
di
Monte
Mercantile
;
nel
1770
,
sotto
la
direzione
dello
storico
Giulini
,
vi
si
pose
l
'
Archivio
civico
,
e
finalmente
,
nel
1786
,
vi
presero
stanza
gli
uffici
del
Comune
,
che
sino
dal
1228
trovavansi
in
Piazza
Mercanti
,
dandogli
appunto
il
nome
di
Broletto
,
e
vi
rimasero
fino
all
'
anno
1861
.
Consiste
esso
in
un
ampio
caseggiato
,
diviso
in
due
cortili
con
portici
nell
'
intorno
,
e
con
porte
di
prospetto
che
mettono
alle
vie
del
Broletto
e
Giulini
.
Di
antico
pur
conserva
qualche
finestrone
ed
alcune
sale
con
buoni
dipinti
.
Ora
è
sede
dell
'
Intendenza
di
Finanza
.
Trovandosi
in
questo
punto
si
può
visitare
il
Palazzo
Clerici
.
Questo
palazzo
,
sede
della
Gran
Carte
d
'
Appello
,
non
che
del
Tribunale
di
Commercio
,
che
è
posto
nella
via
omonima
,
apparteneva
alla
nobile
famiglia
Clerici
.
Il
capostipite
di
questa
famiglia
,
venuto
in
Milano
da
Domaso
,
divenne
straricco
,
commerciando
in
società
con
quel
Pietro
Carcano
,
quasi
secondo
fondatore
dell
'
Ospedale
Maggiore
.
Il
palazzo
,
quantunque
barocco
,
è
tuttavia
grandioso
:
vi
si
vede
una
magnifica
sala
con
stucchi
dorati
,
ed
una
bellissima
pittura
a
fresco
nella
vólta
,
di
Gio
.
Battista
Tiepolo
.
Chiesa
di
San
Protaso
.
Poco
lungi
dal
palazzo
Clerici
trovasi
la
chiesa
di
San
Protaso
,
detta
ad
Monacos
,
aggiunto
derivatole
dall
'
esservi
stati
fin
dal
800
i
Benedettini
.
Eretta
poi
in
parrocchia
,
il
diritto
di
nomina
spettava
ai
monaci
di
San
Simpliciano
.
Fu
l
'
antica
chiesa
ricostruita
con
disegno
del
Pellegrini
,
e
restaurata
nel
1852
.
Vi
sono
in
questo
tempio
pitture
del
Fiammenghini
,
del
Nuvolone
,
di
Daniele
Crespi
,
del
Cunio
,
del
Cerano
,
di
Camillo
Procaccini
.
Chiesa
di
San
Tomaso
.
La
chiesa
di
San
Tomaso
in
Terra
Mala
è
d
'
incerta
origine
.
Secondo
una
tradizione
l
'
aggiunto
di
terra
mala
o
amara
le
deriva
da
questo
fatto
.
,
Essendo
morto
un
povero
,
e
non
volendo
il
parroco
di
San
Tomaso
dargli
sepoltura
,
se
prima
la
moglie
non
gli
pagasse
il
dovuto
;
la
donna
,
disperata
di
non
avere
,
nè
trovare
il
denaro
,
diede
in
alti
lamenti
.
Passò
in
quel
mentre
il
duca
Giovan
-
Maria
Visconti
,
il
quale
,
udito
il
motivo
di
quelle
strida
,
comandò
che
il
parroco
non
solo
desse
sepoltura
gratis
al
morto
,
ma
fosse
,
che
è
peggio
,
seppellito
insieme
;
e
non
vi
fu
prece
peroratrice
,
nè
pianto
capace
a
far
muovere
il
duca
.
Vuolsi
che
il
parroco
,
calandosi
nella
fossa
,
andasse
altamente
sciamando
:
Quanto
è
amara
questa
terra
.
La
chiesa
ha
un
bellissimo
pronao
,
e
pitture
di
Cesare
Procaccini
,
di
Aurelio
Luini
,
di
Rodolfo
Cunio
.
L
'
altare
maggiore
è
disegno
dell
'
architetto
cav
.
Zanoja
.
Chiesa
di
Santa
Maria
del
Carmine
.
La
chiesa
di
Santa
Maria
del
Carmine
fu
eretta
dai
padri
Carmelitani
nel
1268
.
Se
non
che
essa
,
dominata
dal
vicino
castello
,
ne
fu
molto
guasta
.
Rifatta
in
forma
più
grande
a
tre
navi
,
le
si
diede
l
'
architettura
gotica
.
L
'
ornato
esterno
della
porta
,
che
tuttodì
si
conserva
,
vuolsi
di
-
segno
di
F
.
Richini
.
La
chiesa
fu
rimodernata
nel
1840
.
Vi
sono
pitture
di
Cesare
Procaccini
,
di
Filippo
Abbiati
,
di
Stefano
Maria
Legnani
,
di
Bernardino
Luini
,
del
Montalto
;
sculture
del
Volpi
.
Vi
si
ammirano
inoltre
un
Battistero
gotico
-
moderno
ed
alcuni
monumenti
.
Nella
parte
del
Foro
Bonaparte
,
che
trovasi
a
sinistra
di
chi
si
reca
al
Corso
Garibaldi
,
lambente
la
strada
,
si
sta
erigendo
,
a
cura
del
Municipio
,
un
Mercato
per
gli
erbaggi
,
su
disegno
dell
'
ingegnere
architetto
Agostino
Nazari
.
Teatro
Fossati
.
Il
teatro
Fossati
venne
eretto
dalla
famiglia
omonima
nell
'
anno
1859
,
su
elegante
disegno
dell
'
architetto
Fermo
Zuccari
.
L
'
interno
è
in
legno
;
può
contenere
circa
2500
spettatori
.
Esso
ha
due
facciate
,
una
prospicente
il
Foro
Bonaparte
,
ì
'
altra
il
Corso
Garibaldi
.
Vi
si
danno
variati
spettacoli
.
Chiesa
di
San
Simpliciano
.
La
chiesa
di
San
Simpliciano
,
di
gotica
costruzione
,
è
una
delle
quattro
basiliche
che
anticamente
esiste
-
vano
fuori
della
città
,
e
si
vuole
fondata
dal
vescovo
Ambrogio
sotto
il
titolo
di
Santa
Maria
.
Essendovi
seppellito
nell
'
anno
400
Simpliciano
,
prese
il
nome
di
questo
santo
.
L
'
interno
della
chiesa
è
costrutto
in
tre
navi
in
forma
di
croce
latina
con
cupola
.
Contiene
di
belle
pitture
di
Ambrogio
Borgognone
,
-
che
eseguì
mirabilmente
nell
'
abside
del
coro
l
'
affresco
la
Coronazione
della
Madonna
,
-
di
Francesco
Terzi
,
di
Camillo
Procaccini
,
di
Antonio
Fratazzi
,
di
Aurelio
Luini
,
ecc
.
La
facciata
venne
compiuta
soltanto
nel
novembre
del
1870
su
disegno
dell
'
architetto
Carlo
Macciachini
,
il
quale
le
conservò
assai
lodevolmente
il
carattere
del
XIII
secolo
.
Il
bellissimo
chiostro
,
che
era
annesso
alla
chiesa
di
San
Simpliciano
,
architettato
dal
Bramante
e
finito
dal
Seregni
nel
1563
,
fu
convertito
dall
'
arciduca
Ferdinando
a
quartiere
pei
soldati
.
Sotto
il
Governo
Italico
venne
rimodernato
con
disegno
del
colonnello
Rossi
.
Forni
militari
.
Proseguendo
la
via
per
alla
Porta
Garibaldi
,
trovansi
a
destra
,
nella
via
Moscova
,
i
Forni
militari
,
stati
costruiti
verso
il
1828
dal
Governo
austriaco
,
il
quale
si
serviva
dell
'
area
e
di
una
parte
dei
fondamenti
che
erano
stati
preparati
dal
cessato
Governo
italiano
per
la
principale
caserma
militare
di
cavalleria
.
Chiesa
di
Santa
Maria
Incoronata
.
La
chiesa
di
Santa
Maria
Incoronata
fu
eretta
nel
1451
dal
duca
Francesco
Sforza
;
e
nel
1460
Bianca
Maria
,
moglie
di
lui
,
ne
fabbricò
altra
unita
alla
prima
,
che
dedicò
a
San
Nicola
da
Tolentino
,
volendo
colle
due
fabbriche
formare
simbolo
della
sua
unione
col
duca
.
La
facciata
è
eguale
e
semplice
,
di
forma
pure
eguale
è
l
'
interno
con
due
presbiteri
e
due
altari
maggiori
.
L
'
architettura
gotica
fu
guasta
nel
1654
.
Vi
sono
bei
monumenti
della
famiglia
Bossi
,
di
Giovanni
Tolentino
e
di
Gabriele
di
Cotignola
,
arcivescovo
di
Milano
,
fratello
germano
di
Francesco
Sforza
.
V
'
hanno
pregevoli
pitture
di
Luigi
Scaramuccia
,
di
Ercole
Procaccini
e
del
Montalto
.
Il
convento
,
che
era
annesso
a
questa
chiesa
,
fu
convertito
in
caserma
pei
soldati
.
Porta
Garibaldi
.
La
Porta
Garibaldi
,
già
Comasina
,
è
una
delle
principali
di
Milano
.
Essa
era
nei
primi
tempi
al
Ponte
Vetero
e
dedicata
alla
Luna
.
La
Porta
che
qui
si
trovava
,
costruita
dal
Governo
spagnuolo
,
venne
demolita
,
e
su
disegno
dell
'
architetto
Giacomo
Moraglia
,
dai
negozianti
della
città
eretta
l
'
attuale
fra
gli
anni
1826
e
1828
.
E
un
arco
ornato
alla
dorica
,
sormontato
da
quattro
colossi
del
Perabò
,
rappresentanti
i
fiumi
primari
di
Lombardia
:
il
Po
,
il
Ticino
,
l
'
Adda
e
l
'
Olona
.
Nel
1860
la
Rappresentanza
cittadina
la
intitolava
a
Garibaldi
a
rammentare
le
vittorie
comensi
.
Nell
'
attico
superiore
,
cancellata
l
'
impronta
servile
,
venne
posta
la
seguente
epigrafe
:
QUI
SULL
'
ORME
DEL
NOME
NEMICO
IL
FERRO
DELL
'
ITALICA
GIOVENTU
'
INCISE
LE
VITTORIE
COMENSI
MDCCCLIX
ai
lati
:
VARESE
.
SAN
FERMO
.
Prima
di
terminare
il
giro
di
Milano
non
si
deve
tralasciare
di
visitare
il
Cimitero
monumentale
.
Il
Cimitero
monumentale
trovasi
fuora
la
Porta
Garibaldi
,
a
sinistra
,
tra
la
strada
comunale
di
Bovisio
e
la
ferrovia
.
I
lavori
di
questa
grandiosa
necropoli
vennero
iniziati
nell
'
anno
1863
su
disegno
dell
'
architetto
Carlo
Macciachini
.
Eseguitasi
la
generale
fondazione
della
parte
anteriore
,
tratte
a
compimento
e
la
metà
degli
spalti
circostanti
e
il
giardino
rialzato
dal
lato
di
ponente
,
colle
sottoposte
gallerie
,
la
Giunta
Municipale
pensò
di
farne
l
'
inaugurazione
solenne
il
2
novembre
1866
.
I
lavori
continuano
annualmente
;
e
appunto
in
oggi
si
stanno
ponendo
le
fondamenta
della
gran
cripta
od
ossario
,
e
quanto
prima
si
getteranno
quelle
del
Famedio
,
che
raccoglierà
la
memoria
degli
illustri
cittadini
.
Il
Cimitero
è
già
ricco
di
pregevoli
monumenti
dovuti
ad
artisti
milanesi
,
fra
i
quali
Tantardini
,
Pandiani
,
Miglioretti
,
Strazza
,
Spertini
,
Crippa
,
Buzzi
-
Giberto
,
Corti
,
ecc
.
Lo
stile
di
esso
è
lombardo
della
seconda
metà
del
.
XIII
secolo
.
La
Piazza
del
Duomo
,
la
Galleria
Vittorio
Emanuele
,
il
Cimitero
monumentale
e
il
Macello
pubblico
sono
le
maggiori
opere
edili
iniziate
dal
Comune
in
questo
decennio
di
libertà
.
137
Notizie
indispensabili
od
utili
al
viaggiatore
(
*
)
.
Chiunque
visiti
Milano
dimentica
presto
i
comodi
e
gli
agi
del
suo
domicilio
,
trovando
negli
alberghi
e
nelle
locande
alloggio
e
trattamento
confacente
alla
sua
condizione
qualunque
essa
siasi
.
In
nessun
albergo
si
penuria
di
mezzi
accessori
.
Buone
vetture
,
legni
di
piazza
e
destri
servitori
sono
al
minimo
cenno
a
vostra
disposizione
.
Il
banchiere
,
il
negoziante
,
l
'
amico
,
cui
siete
raccomandato
,
vi
servono
di
guida
.
Le
Autorità
di
qualunque
grado
sono
accessibili
in
ispecie
al
forestiere
;
anche
mancando
di
protezioni
e
di
raccomandazioni
non
avete
nulla
a
temere
nel
disimpegno
dei
vostri
affari
.
Il
Sindaco
riceve
in
udienza
particolare
ogni
settimana
;
per
essere
ammessi
a
queste
udienze
bisogna
farsi
inscrivere
in
apposito
registro
.
Per
affari
d
'
urgenza
riceve
tutti
i
giorni
.
Le
risposte
alle
suppliche
od
ai
reclami
che
si
presentano
al
protocollo
generale
si
ricevono
per
mezzo
della
divisione
a
cui
l
'
affare
appartiene
.
Al
Prefetto
si
ricorre
,
sia
direttamente
,
sia
col
mezzo
delle
Autorità
locali
,
per
tutto
ciò
che
concerne
l
'
amministrazione
politica
.
L
'
esito
delle
suppliche
e
delle
dimande
o
reclami
contro
le
decisioni
delle
Autorità
subalterne
si
conosce
o
col
mezzo
della
Prefettura
stessa
o
delle
Autorità
locali
da
cui
il
ricorso
è
partito
.
Il
Prefetto
dà
udienza
in
determinati
giorni
della
settimana
.
(
*
)
Non
permettendoci
il
limitato
spazio
di
questa
Guida
di
dare
un
elenco
generale
di
ogni
ramo
di
commercio
e
d
'
industria
,
ci
limitiamo
ad
additare
al
viaggiatore
alcuno
di
essi
fra
i
pii
.
accreditati
.
Se
fa
bisogno
di
rinvenire
persone
di
cui
si
ignori
il
domicilio
,
se
ne
fa
ricerca
all
'
Ufficio
del
Ruolo
di
popolazione
(
Anagrafe
)
,
esistente
al
Municipio
,
via
Case
Rotte
,
al
numero
4
.
Qualunque
reclamo
che
il
forestiero
abbia
per
avventura
a
fare
contro
il
servizio
delle
vetture
da
nolo
,
od
ogni
altro
riflettente
la
sicurezza
pubblica
,
notificazioni
di
smarrimenti
,
ecc
.
,
un
ufficio
di
Sorveglianza
urbana
è
posto
nel
Palazzo
del
Marino
ad
accoglierlo
.
Il
forestiero
può
rivolgersi
anche
agli
Agenti
urbani
.
Ecco
intanto
alcuni
dei
principali
indirizzi
che
crediamo
segnalare
al
viaggiatore
per
gli
emergenti
suoi
bisogni
.
Alberghi
(
*
)
.
*
Agnello
-
*
Ancora
-
*
Angioli
-
*
Aquila
-
*
Beccaccia
-
Bella
Venezia
-
*
Biscione
-
*
Borsa
-
*
Cappello
-
Cavour
-
Città
(
Ville
)
-
*
Corona
d
'
Italia
-
*
Due
Spade
-
*
Europa
-
*
Falcone
-
*
Firenze
-
*
Francia
-
*
Gallo
-
Gran
Brettagna
-
*
Leone
-
*
Madonna
del
Monte
-
*
Milano
-
*
Passarella
-
Pensione
Svizzera
-
*
Ponzone
-
*
Popolo
-
*
Pozzo
-
Reale
-
Reichman
-
*
Roma
-
San
Marco
-
*
San
Michele
-
*
Torre
di
Londra
-
Tre
Svizzeri
.
Antiquari
.
-
-
Arrigoni
,
Corso
Venezia
n
.
6
.
-
Baslini
,
Corso
Venezia
n
.
12
.
-
Franchi
Ulisse
,
via
del
Pesce
n
.
2
.
Sanquirico
Antonio
,
Galleria
De
Cristoforis
n
.
43
,
ecc
.
(
*
)
Gli
alberghi
contrassegnati
coll
'
asterisco
hanno
trattoria
in
casa
,
pronta
ad
ogni
ora
del
giorno
.
Con
tre
,
quattro
o
cinque
lire
al
maximum
si
può
avere
in
tutti
questi
alberghi
un
buon
pranzo
.
Articoli
da
Viaggio
.
Bouffier
Pietro
di
Giovanni
,
via
Torino
n
.
14
.
-
Ghezzi
Enrico
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
18
.
-
Münster
Fratelli
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
28
,
ecc
.
Bagni
particolari
.
Bagni
con
gabinetti
separati
e
acque
calde
.
Bagni
dell
'
ex
Ville
,
via
Pasquirolo
n
.
11
.
del
Giardinetto
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
17
.
Reali
,
via
Pantano
n
.
2
e
via
Larga
n
.
33
.
di
proprietà
di
Clotilde
vedova
Jodani
,
via
Tre
Alberghi
n
.
24
.
dell
'
Annunciata
,
via
omonima
n
.
11
.
Russi
ed
Orientali
,
anche
per
cura
idropatica
,
via
Sala
n
.
7
.
Bagni
pubblici
:
con
vasche
grandi
e
maestri
di
nuoto
.
Bagno
di
Diana
,
fuori
di
Porta
Venezia
.
Bagno
in
via
Castelfidardo
.
Bagno
Nazionale
,
anche
con
gabinetti
separati
e
doccia
,
fuori
di
Porta
Ticinese
.
Bagno
del
Ticino
,
fuori
di
Porta
Ticinese
.
Banche
e
Banchieri
.
Banca
Franco
-
Italiana
,
via
San
Pietro
all
'
Orto
n
.
8
.
-
Banca
Nazionale
,
via
Giardino
n
.
6
.
-
Banca
popolare
,
Piazza
Mercanti
.
-
Banca
del
Popolo
,
via
Brera
n
.
19
.
-
Banca
Lombarda
,
via
Giardino
n
.
7
.
-
Belinzaghi
commendatore
Giulio
,
via
Andegari
n
.
14
.
Brot
cav
.
Carlo
Francesco
,
via
Giardino
n
.
14
.
-
Campagnoni
Francesco
,
Galleria
Vittorio
Emanuele
n
.
8
e
10
.
-
Cavajani
Oneto
e
Comp
.
,
via
Giardino
n
.
5
.
-
Mazzoni
e
Campi
,
via
Bigli
n
.
15
.
-
Mylius
Enrico
e
Comp
.
,
via
Clerici
n
.
6
.
-
Pisa
Zaccaria
,
via
Meravigli
n
.
11
.
-
Spagliardi
Giuseppe
ed
Antonio
e
Comp
.
,
via
Cusani
n
.
5
.
-
Ulrich
e
Comp
.
,
via
Bigli
n
.
21
.
-
Warchex
vedova
,
Garavaglia
e
Comp
.
,
via
Oriani
n
.
1
.
-
Weill
-
Schott
figli
e
Comp
.
,
via
Pietro
Verri
n
.
7
,
ecc
.
Biblioteche
pubbliche
.
Biblioteca
Nazionale
di
Brera
,
via
Brera
n
.
28
,
aperta
dalle
ore
9
antimeridiane
alle
5
pomeridiane
,
meno
i
giorni
festivi
,
le
ferie
del
carnovale
,
della
Pasqua
,
e
le
autunnali
dal
15
settembre
al
4
novembre
.
Ambrosiana
,
San
Sepolcro
n
.
1
.
Pei
forestieri
è
aperta
tutto
l
'
anno
dalle
ore
10
antimeridiane
alle
3
pomeridiane
;
nei
dì
festivi
da
un
'
ora
alle
3
pomeridiane
.
Popolare
,
via
Circo
n
.
4
,
aperta
dalle
ore
7
alle
9
pomeridiane
;
nei
dì
festivi
dalle
ore
2
pomerid
.
alle
4
.
Per
ogni
volume
che
si
estrae
dalla
Biblioteca
Popolare
si
pagano
cent
.
5
per
la
durata
di
venticinque
giorni
;
scorsi
i
quali
,
se
il
libro
non
viene
riconsegnato
alla
Biblioteca
,
si
paga
di
nuovo
una
tassa
e
una
sopratassa
di
cent
.
5
per
ogni
mese
o
frazione
di
mese
.
Per
ritirare
il
libro
bisogna
far
constare
di
sè
a
chi
sepraintende
alla
distribuzione
.
Biblioteche
private
.
Belgiojoso
fu
principe
Emilio
,
piazza
Belgiojoso
n
.
2
.
Borromeo
Arese
conte
Vitaliano
,
piazza
Borromeo
n
.
7
.
Bruschetti
ing
.
Giuseppe
,
corso
Porta
Romana
,
n
.
66
.
(
Archivio
storico
di
architettura
civile
,
idraulica
e
militare
,
già
proprietà
del
fu
ingegnere
F
.
B
.
Ferrari
,
Cavagna
Sangiuliani
conte
cav
.
Antonio
(
Raccolta
di
storie
municipali
italiane
e
illustrazioni
patrie
)
,
via
Pietro
Verri
n
.
18
.
Cavaleri
avv
.
Michele
,
Corso
Magenta
,
n
.
86
.
D
'
Adda
marchese
Girolamo
,
via
Gesù
n
.
12
.
Rocca
Saporiti
conte
Apollinare
,
marchese
della
Sforzesca
,
Corso
Venezia
n
.
56
.
Trivulzio
marchese
Gian
Giacomo
,
Piazza
di
Sant
'
Alessandro
n
.
4
.
Bijoutieri
,
Orefici
,
Orologiai
.
Bigatti
fratelli
,
negozianti
in
gioje
,
fabbricatori
di
giojellerie
,
bijouterie
e
argenterie
,
via
Giardino
7
.
-
Carenzio
e
Confalonieri
,
giojellieri
e
bijoutieri
,
Piazza
del
Duomo
n
.
27
.
-
Conti
Annibale
,
orefice
e
giojelliere
,
via
orefici
n
.
28
.
-
Grisetti
Eugenio
,
orefice
e
giojelliere
,
via
Tomaso
Grossi
n
.
9
.
-
Sartirana
G
.
,
orefice
e
orologiaio
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
26
.
-
Terruggia
Pietro
,
orefice
e
giojelliere
,
via
Orefici
n
.
38
,
ecc
.
Broughams
.
-
Stazioni
principali
.
-
Piazze
:
Duomo
-
Fontana
-
Mercanti
-
Santa
Marta
-
Scala
-
San
Sepolcro
-
Cavour
.
Vie
:
Giardino
-
Brera
-
Bottonuto
-
San
Giuseppe
-
Corso
Venezia
-
Corso
di
Porta
Romana
-
Corso
Magenta
-
Ponte
Vetero
,
ecc
.
Tariffe
:
Per
una
corsa
che
non
oltrepassi
la
mezz
'
ora
si
paga
di
giorno
Lir
.
1
.
e
di
notte
Lir
.
1
.
25
.
Fino
ad
un
'
ora
intiera
Lir
.
1
.
50
di
giorno
e
Lir
.
1
.
75
di
notte
.
Per
ogni
mezz
'
ora
successiva
Cent
.
75
di
giorno
e
Lir
.
1
di
notte
.
La
mezz
'
ora
incominciata
si
considera
come
completa
.
Per
ogni
bagaglio
od
oggetto
che
non
stia
nell
'
interno
si
paga
Cent
.
25
sia
di
giorno
che
di
notte
.
Caffè
e
Pasticcerie
principali
.
Caffè
(
*
)
.
Caffè
Cova
,
via
San
Giuseppe
-
Caffè
Biffi
,
Galleria
Vittorio
Emanuele
-
Caffè
Gnocchi
,
Galleria
Vittorio
Emanuele
-
Caffè
Gnocchi
,
al
Foro
Bonaparte
-
Caffè
Martini
,
Piazza
della
Scala
-
Caffè
Merlo
,
Corso
Vittorio
Emanuele
-
Caffè
dell
'
Europa
,
Corso
Vittorio
Emanuele
-
Caffè
dell
'
Accademia
,
Piazza
della
Scala
-
Caffè
Maldifassi
,
via
Principe
Umberto
-
Caffè
del
Rinascimento
,
Corso
Venezia
-
Caffè
del
Risorgimento
,
Corso
Magenta
-
Caffè
del
Duomo
,
in
Piazza
del
Duomo
(
*
*
)
-
Caffè
ai
Giardini
Pubblici
-
Caffè
Moresco
,
via
Solferino
.
Pasticcieri
od
Offellieri
.
Biffi
,
Piazza
del
Duomo
n
.
33
-
Lazzaroni
,
Corso
Venezia
n
.
1-
Dell
'
Acqua
,
via
Santa
Margherita
n
.
4
,
e
Galleria
Vittorio
Emanuele
-
Puricelli
,
via
Monte
Napoleone
n
.
45
-
Cova
,
via
Giardino
n
.
1
-
Baj
Fratelli
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
4
-
Castiglioni
Luigi
,
via
Tre
Alberghi
n
.
2
-
Lorioli
Carlo
,
via
Brera
n
.
2
,
ecc
.
Calzolai
da
donna
.
Beltrami
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
17
-
Brivio
,
Corso
Venezia
n
.
4
-
Dupin
,
via
della
Passarella
n
.
26
-
Bianchi
,
via
Tre
Alberghi
n
.
14
,
ecc
.
(
*
)
Tutti
questi
caffè
dalle
ore
10
antimeridiane
alle
2
pomeridiane
servono
il
déjeuné
alla
forchetta
.
(
*
*
)
Questo
caffè
è
provveduto
di
una
grande
quantità
di
giornali
.
Calzolai
da
uomo
.
Borioli
Alessandro
,
Galleria
Vittorio
Emanuele
-
Mejani
Carlo
,
via
Lupetta
n
.
1
-
Mosconi
Domenico
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
31
-
Mûnster
fratelli
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
28
,
e
Galleria
Vittorio
Emanuele
(
calzature
specialmente
di
Vienna
)
-
Veronesi
,
Corso
Venezia
n
.
11
,
ecc
.
Cambia
valute
.
Casati
Ignazio
,
via
Santa
Margherita
-
Grisi
Francesco
e
Comp
.
,
Piazza
Mercanti
-
Mazzucchelli
Luigi
,
Cordusio
-
Prada
Celestino
,
Piazza
del
Duomo
n
.
20
-
Strada
Luigi
,
via
Giardino
n
.
4
,
ecc
.
Cappellai
.
Bergamo
Giuseppe
,
Piazza
del
Duomo
n
.
35
-
Chiesa
Antonio
,
Piazza
del
Duomo
n
.
27
-
De
Marchi
-
Gherini
Ambrogio
,
via
delle
Asole
n
.
2
-
Insom
Domenico
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
3
-
Mariani
Gaetano
,
Cordusio
-
Migliavacca
Giovanni
,
Corso
Vittorio
Emanuele
-
Ponzone
Antonio
(
Ditta
)
,
via
Santa
Margherita
n
.
4
,
ecc
.
Cartolai
,
oggetti
di
cancelleria
.
Maglia
Antonio
,
Galleria
Vittorio
Emanuele
n
.
20
-
Crivelli
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
36
-
Ripamonti
-
Carpano
Antonio
,
Galleria
De
Cristoforis
n
.
18
-
De
Grandi
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
29
-
Ferrario
Luigi
,
via
Armorari
n
.
3
-
Bontà
(
Ditta
)
,
via
Pantano
n
.
9
-
Orgneri
Michele
,
via
San
Giuseppe
n
.
12
,
ecc
.
Chincaglieria
,
Bronzi
,
Bijouteria
di
lusso
,
Grande
novità
.
Baglia
Carlo
,
Piazza
del
Duomo
n
.
43
.
-
Brioschi
Fratelli
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
4
.
-
Pirotta
e
Caprotti
,
Galleria
De
Cristoforis
.
-
Galli
e
Bonnefoy
,
al
Gran
Mercurio
,
Corso
Vittorio
Emanuele
,
n
.
15
.
-
Grande
Emporio
d
'
ogni
genere
d
'
addobbi
in
pendole
,
bronzi
,
lampade
,
porcellana
e
cristalleria
,
macchine
per
usi
domestici
,
bijouterie
ed
articoli
da
viaggio
.
Si
spedisce
gratis
il
catalogo
dei
vari
articoli
a
chi
ne
fa
domanda
per
lettera
.
Consoli
.
Austria
-
Ungheria
.
Cantoni
Eugenio
,
console
generale
,
via
Meravigli
n
.
15
.
-
Belgio
.
Belinzaghi
Giulio
,
console
generale
,
via
Andegari
n
.
14
.
-
Bolivia
.
Brambilla
Pietro
,
vice
-
console
,
via
Torino
n
.
51
.
-
Brasile
.
Mazzone
cav
.
Carlo
,
vice
-
console
,
via
Solferino
n
.
20
.
-
Chili
.
Brivio
marchese
Giacomo
,
console
,
via
Olmetto
n
.
17
.
-
Confederazione
Argentina
Juan
F
.
Pelanda
.
-
Confederazione
Svizzera
.
Vonwiller
Oscar
,
console
,
via
Broletto
n
.
37
.
-
Francia
.
Bouillat
cav
.
Edoardo
,
console
,
via
Sant
'
Andrea
n
.
8
.
-
Germania
del
Nord
e
Granducato
di
Baden
.
Mack
Davide
,
console
,
via
Bassano
Porrone
n
.
2
.
-
Grecia
.
Ralli
cav
.
Giacomo
,
console
,
via
San
Simone
n
.
8
.
-
Inghilterra
.
Kelly
Thomas
William
,
vice
-
console
,
nell
'
Albergo
Reale
,
via
Tre
Alberghi
.
-
Messico
.
Brocca
dott
.
Giovanni
,
console
,
corso
Vittorio
Emanuele
n
.
21
.
-
Monaco
(
Principato
di
)
.
Cavriani
nobile
Ippolito
,
console
,
via
Olmetto
n
.
7
.
-
Paraguay
.
Visconti
di
Modrone
conte
Guido
,
vice
-
console
,
via
Cerva
n
.
28
.
-
Portogallo
.
De
Souza
Holstein
cav
.
Federico
Filippo
,
console
,
Piazza
San
Sepolcro
n
.
11
.
-
San
Marino
.
Antona
-
Traversi
avv
.
Giovanni
,
console
,
via
Giardino
n
.
10
.
-
Spagna
.
Brocca
commendatore
Luigi
,
console
,
corso
Vittorio
Emanuele
n
.
21
.
Stati
Uniti
d
'
America
.
Clark
William
,
via
Monforte
.
-
Turchia
.
J
.
Dominian
effendi
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
20
.
Dentisti
e
Pedicuri
.
Ballerio
Isidoro
,
dentista
,
via
Rastrelli
n
.
16
-
Banfi
Girolamo
,
dentista
,
via
Palazzo
Reale
n
.
3
-
Bauer
Adolfo
,
dentista
,
via
San
Dalmazio
n
.
5
.
-
Briziano
Pompeo
,
pedicure
,
via
Pattari
n
.
3
.
Buzenac
Luigi
,
dentista
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
24
-
Clément
Arbib
,
dentista
,
via
San
Protaso
n
.
3
-
Winderling
L
.
Noé1
-
e
G
.
Noél
,
dentista
,
via
Borgospesso
n
.
21
-
De
Ambrosis
Giovanni
,
pedicure
,
via
Falcone
n
.
1
,
ecc
.
Editori
di
musica
.
Ricordi
Tito
,
via
Omenoni
n
.
1
,
ed
ottagono
Galleria
Vittorio
Emanuele
-
Lucca
Francesco
,
via
San
Paolo
n
.
10
,
e
via
Santa
Radegonda
n
.
5
-
Canti
Giovanni
,
via
Giardino
n
.
1
,
e
via
Meravigli
n
.
11
,
ecc
.
Facchini
e
Fattorini
.
La
società
dei
Facchini
,
con
brevetto
municipale
,
e
quella
de
'
Fattorini
di
Piazza
,
prestano
un
lodevole
servizio
di
scorta
e
trasporto
di
effetti
per
indicazione
da
uno
ad
altro
punto
della
città
,
ricapito
lettere
,
gruppi
,
circolari
,
ecc
.
Le
due
Società
si
distinguono
in
fra
esse
dal
berretto
;
hanno
stazioni
nelle
Piazze
e
grandi
vie
;
la
stazione
principale
è
in
Piazza
Mercanti
.
Tariffa
della
Società
dei
Facchini
.
Per
servizio
di
scorta
e
per
indicazione
da
uno
ad
altro
punto
della
città
senza
interruzioni
o
fermate
L
.
25
Per
ogni
ora
L
50
Per
ricapito
di
lettere
,
gruppi
,
fatture
e
di
tutto
quanto
può
contenersi
nella
borsa
,
per
ciascun
capo
L
20
Trasporto
di
bagagli
,
casse
,
bauli
e
simili
,
in
qualunque
direzione
nell
'
interno
della
città
del
peso
di
kilogr
.
1
a
30
L
30
fino
a
kilogr
.
50
L
50
fino
ad
un
quintale
L
70
Pel
trasporto
nei
sobborghi
,
in
aumento
per
ogni
tassa
L
15
Tariffa
della
Società
dei
Fattorini
di
Piazza
.
Per
servizio
di
scorta
e
per
indicazione
da
uno
ad
altro
punto
della
città
senza
interruzioni
o
fermate
L
.
30
Per
ogni
ora
L
60
Per
ricapito
di
lettere
,
gruppi
,
fatture
e
di
tutto
quanto
può
contenersi
nella
borsa
,
per
ciascun
pezzo
L
20
Trasporto
di
bagagli
,
casse
,
bauli
e
simili
,
in
qualunque
direzione
nell
'
interno
della
città
del
peso
dikilogr
.
1
a
30
L
.
30
fino
a
kilogr
.
50
L
50
fino
ad
un
quintaleL
70
Pel
trasporto
nei
sobborghi
,
in
aumento
per
ogni
tassa
L
20
Farmacie
.
Biraghi
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
5
-
Brera
(
di
)
,
via
Fiori
Oscuri
n
.
15
-
De
Ponti
Donnino
,
alle
Cinque
Vie
n
.
22
-
Foglia
Antonio
,
Corso
di
Porta
Romana
n
.
22
-
Franzini
,
via
Santa
Margherita
n
.
12
-
Garofoletti
Alberto
,
via
Santa
Maria
alla
Porta
n
.
1
-
Migliavacca
Gio
.
Battista
,
via
Monte
Napoleone
n
.
1
-
Porati
,
Corso
di
Porta
Ticinese
-
Pozzi
Giuseppe
,
Corso
Venezia
n
.
41
-
Riva
Palazzi
,
Piazza
della
Scala
-
Stagnoli
,
via
Bigli
n
.
28
-
Zambelletti
Lodovico
,
piazza
San
Carlo
n
.
5
.
Farmacie
omeopatiche
.
Biraghi
Carlo
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
3
-
Franzini
,
via
Santa
Margherita
n
.
12
-
Garofoletti
Alberto
,
via
Santa
Maria
alla
Porta
n
.
1
-
Pozzi
Giuseppe
,
Corso
Venezia
n
.
41
.
Fotografi
.
Calzolari
Figlio
,
successore
a
Duroni
Alessandro
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
13
-
Deroche
ed
Heyland
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
15
-
Ganzini
Giovanni
Battista
,
via
Unione
n
.
10
-
Montabone
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
22
-
Pagliano
Leonida
,
via
Monforte
n
.
3
-
Rossi
Giulio
(
sistema
Crozat
)
,
via
Bigli
n
.
7
-
Triestina
,
Corso
Venezia
n
.
77
.
Gabinetti
di
decenza
.
Due
sono
i
Gabinetti
di
decenza
in
Milano
con
assai
proprie
ritirate
per
uomini
e
signore
,
l
'
uno
in
via
Pasquirolo
,
l
'
altro
al
nuovo
Giardino
Pubblico
,
sotto
l
'
edificio
del
caffè
.
-
Il
prezzo
d
'
accesso
è
di
cent
.
10
.
-
Nel
primo
,
a
convenienti
prezzi
,
si
può
anche
avere
profumerie
.
-
In
esso
da
appositi
incaricati
si
ricevono
in
deposito
effetti
da
viaggio
,
e
si
fa
ripulitura
d
'
abiti
e
di
scarpe
.
-
Pel
deposito
di
effetti
pagansi
cent
.
10
.
-
Pella
pulitura
di
abiti
e
scarpe
cent
.
10
.
Giornali
politici
.
La
Lombardia
,
giornale
ufficiale
della
Provincia
di
Milano
-
La
Perseveranza
-
La
Gazzetta
di
Milano
-
Il
Secolo
-
Il
Pungolo
-
Il
Corriere
di
Milano
-
Il
Sole
,
anche
commerciale
-
L
'
Unità
Italiana
-
Il
Gazzettino
Rosa
.
-
-
Questi
giornali
si
ponilo
comperare
presso
le
apposite
edicole
,
poste
nei
principali
centri
di
Milano
.
Istituti
e
Collegi
principali
d
'
Educazione
.
Convitto
Nazionale
Longoni
,
Corso
ginnasiale
-
Iiceale
e
tecnica
superiore
,
via
Fatebene
-
fratelli
n
.
11
.
Civico
Collegio
-
Ginnasio
-
Liceo
Calchi
Taeggi
,
via
Porta
Vigentina
n
.
17
.
Istituto
Dolci
,
premiato
più
volte
dalla
Società
Pedagogica
italiana
.
È
provveduto
d
'
un
scelto
Corpo
di
professori
per
l
'
insegnamento
elementare
,
ginnasiale
,
liceale
tecnico
,
militare
,
amministrativo
e
commerciale
,
ecc
.
Lo
stabilimento
è
arricchito
di
copiosa
suppellettile
,
in
libreria
,
macchine
,
musei
,
ecc
.
per
lo
studio
della
geometria
,
fisica
,
storia
naturale
,
geografia
,
chimica
,
meccanica
,
ecc
.
Ha
unito
un
Convitto
regolato
sulle
norme
dei
migliori
della
Svizzera
e
della
Germania
.
L
'
Istituto
,
che
raccomandiamo
specialmente
,
e
che
può
essere
visitato
in
ogni
tempo
,
è
posto
in
vasto
locale
,
con
giardino
,
cortile
e
portici
,
Corso
di
Porta
Ticinese
n
.
83
.
Collegio
di
preparazione
agli
Istituti
militari
con
annesso
Corso
tecnico
.
E
molto
in
credito
,
diretto
essendo
da
professori
addetti
al
già
Collegio
militare
che
esisteva
in
Milano
.
Trovasi
in
via
Camminadella
n
.
22
.
Collegio
reale
delle
fanciulle
con
24
posti
gratuiti
,
via
Passione
n
.
12
.
Liceo
privato
De
Angeli
,
via
Zebedia
n
.
1
.
Istituto
privato
Boselli
per
l
'
istruzione
elementare
e
ginnasiale
,
via
San
Giuseppe
n
.
4
.
Istituto
privato
Pietrasanta
,
per
Corsi
ginnasiali
,
elementari
,
tecnici
e
commercio
.
Possiede
un
museo
di
Storia
Naturale
e
Mineralogia
,
via
San
Paolo
n
.
10
.
Istituto
privato
Stampa
.
Insegnamento
diurno
e
serale
del
Corso
elementare
,
di
ragioneria
,
amministrazione
e
commercio
,
Galleria
Vittorio
Emanuele
,
scala
n
.
15
.
Vi
è
annesso
un
ufficio
approvato
per
interpretazioni
e
traduzioni
in
qualunque
lingua
.
Insegnamenti
speciali
.
Reale
Conservatorio
di
Musica
.
Istruzione
in
ogni
ramo
di
materia
musicale
,
via
Conservatorio
n
.
12
.
Accademia
de
'
Filodrammatici
.
Scuola
di
declamazione
,
via
Filodrammatici
n
.
1
.
Reale
Istituto
Sordo
-
muti
per
l
'
istruzione
de
-
gli
stessi
,
via
San
Vincenzo
n
.
7
.
Istituto
dei
Ciechi
,
corso
Porta
Nuova
n
.
5
.
Collegio
Tipografico
fondato
dal
tipografo
-
editore
signor
Francesco
Pagnoni
,
inaugurato
il
14
maggio
1871
,
via
Ancona
n
.
3
.
Scopo
di
questo
Collegio
è
la
professione
e
la
educazione
perfezionata
dell
'
Arte
Tipografica
,
Fonderia
,
Stereotipia
,
Galvanoplastica
,
Legatoria
ed
Arti
affini
.
Non
si
accettano
giovinetti
se
non
di
madri
vedove
e
bisognose
.
La
durata
di
permanenza
per
l
'
istruzione
ed
educazione
agli
Allievi
professionisti
non
deve
oltrepassare
gli
anni
sei
;
scorsi
i
quali
ognuno
dovrà
provvedersi
il
proprio
sostentamento
procacciandosi
onorato
lavoro
nelle
altrui
officine
.
Scuola
civica
di
Musica
,
Piazza
Mercanti
,
n
.
4
.
Scuola
di
Cauto
per
adolescenti
,
piazza
del
Duomo
n
.
16
.
Scuola
di
Ballo
e
Canto
,
annessa
al
R
.
Teatro
della
Scala
.
Civica
Palestra
ginnastica
,
Corso
di
Porta
Romana
n
.
108
.
Scuole
di
nuoto
presso
i
Bagni
Pubblici
,
di
Diana
,
Castelfidardo
,
Nazionale
,
Ticino
,
ecc
.
Scuola
Orfeonica
femminile
,
Corso
Magenta
,
locale
del
Monastero
Maggiore
pel
canto
corale
da
impartirsi
alle
fanciulle
,
fondato
dal
maestro
Cr
.
Varisco
.
Librerie
italiane
e
straniere
.
Brigola
Gaetano
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
26
-
Bolchesi
Domenico
,
Galleria
De
Cristoforis
-
Dumolard
fratelli
(
libreria
francese
)
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
21
-
Hoepl
,
successore
a
Laengner
Teodoro
(
libreria
tedesca
)
,
Galleria
De
Cristoforis
n
.
59
-
Agnelli
Giacomo
,
via
Santa
Margherita
n
.
2
,
specialmente
per
libri
scolastici
ed
educativi
,
-
Carrara
Paolo
,
via
Santa
Margherita
n
.
5
-
Paravia
Cr
.
Batt
.
,
Galleria
De
Cristoforis
.
Libri
antichi
.
-
Barbini
Carlo
,
via
Chiaravalle
n
.
9
,
editore
anche
della
Biblioteca
Ebdomadaria
-
Galleria
Teatrale
-
Repertorio
del
Teatro
Milanese
e
Poliantea
Drammatica
-
Branca
Carlo
,
via
Monte
Napoleone
n
.
23
-
Schieppati
Gaetano
,
via
San
Pietro
all
'
Orto
n
.
17
-
Frisiani
Carlo
,
via
San
Paolo
n
.
11
.
-
Vergani
Pietro
,
via
Sant
'
Antonio
n
.
20
.
Mercanti
in
stoffe
,
seterie
e
snoda
.
Landi
Mafessoni
e
Pollenghi
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
22
-
Vernazzi
Fulvio
e
Comp
.
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
28
-
Ronchi
e
Dell
'
Orto
,
ottagono
della
Galleria
Vittorio
Emanuele
-
Cozzi
Aliprandi
,
successori
a
Panseri
,
piazza
del
Duomo
-
Osnago
,
Eredi
,
via
Santa
Radegonda
n
.
5
-
Manfredi
,
Zanardi
e
Comp
.
,
via
Rastrelli
n
.
24
-
Rossignol
G
.
,
via
Torino
,
ecc
.
Modiste
e
Sarte
.
Lebrun
-
Ferrandi
Giuseppina
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
5
-
Chaillon
Enrichetta
,
via
Pattari
n
.
2
-
Corti
,
sorelle
,
via
Passarella
n
.
2
-
Nessi
Elena
.
via
San
Paolo
n
.
5
-
Vigorelli
Induno
,
Corso
Vittorio
Emanuele
-
Jeannette
Landi
,
via
Borgogna
n
.
2
.
Musei
.
Museo
Cavaleri
,
dal
suo
fondatore
,
l
'
egregio
avvocato
Michele
Cavaleri
,
inaugura
-
tosi
nel
marzo
1871
.
Trovasi
al
Corso
Magenta
n
.
86
.
Museo
Molinari
,
del
suo
fondatore
,
il
popolano
Francesco
Molinari
,
inauguratosi
il
29
settembre
1870
.
Trovasi
in
via
Maddalena
n
.
17
.
Museo
Civico
,
nel
palazzo
Comunale
de
'
Giardini
Pubblici
.
Museo
Patrio
di
Archeologia
,
nel
palazzo
di
Belle
Arti
via
Brera
.
Museo
Ambrosiano
,
presso
la
Biblioteca
Abrosiana
,
Piazza
della
Rosa
n
.
2
,
ed
altri
in
case
private
.
Numismatica
.
Avvi
un
gabinetto
di
numismatica
nel
palazzo
di
Belle
Arti
in
via
Brera
-
altro
nella
Biblioteca
Ambrosiana
-
altro
nel
palazzo
Municipale
del
Marino
,
proveniente
al
Comune
da
eredità
del
defunto
conte
Carlo
Taverna
.
Parecchi
altri
Gabinetti
di
numismatica
sono
in
case
private
.
Oggetti
chirurgici
,
Cinti
,
ecc
.
Baldinelli
Ferdinando
,
via
Pattari
n
.
7
-
Gennari
P
.
Enrico
,
via
Ospedale
n
.
14
-
Repossi
Flaminio
,
via
Torino
24
-
Sighinolfi
,
via
Santa
Maria
Segreta
n
.
1
.
Orario
ferroviario
,
vedi
pag
.
III
Ottici
.
Duroni
Antonio
,
Galleria
Vittorio
Emanuele
-
Brenta
Fratelli
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
12
-
Quercetti
Fortunato
,
Piazza
del
Duomo
n
.
35
-
Albini
Luigi
,
via
Santa
Margherita
,
n
.
7
.
Pinacoteche
.
Nel
palazzo
di
Belle
Arti
in
via
Brera
.
-
Nella
Biblioteca
Ambrosiana
,
Piazza
della
Rosa
n
.
2
.
Una
raccolta
di
quadri
ed
altri
oggetti
d
'
arte
sono
giornalmente
visibili
nella
Esposizione
permanente
in
via
Palermo
n
.
1
.
Si
fanno
esposizioni
di
Belle
Arti
nella
Gran
Sala
ai
vecchi
Giardini
Pubblici
.
Vi
sono
molte
altre
Gallerie
private
di
quadri
,
ecc
.
Posta
delle
lettere
.
L
'
ufficio
delle
Regie
Poste
è
in
via
Rastrelli
num
.
20
.
Esso
è
aperto
dalle
ore
8
della
mattina
alle
10
della
sera
per
la
distribuzione
,
raccomandazione
ed
assicurazione
delle
lettere
,
giornali
e
vendita
francobolli
;
pel
rilascio
e
pagamento
di
vaglia
dalle
ore
8
della
mattina
alle
4
pomeridiane
.
La
levata
delle
lettere
dalle
buche
sussidiarie
ha
luogo
cinque
volte
al
giorno
,
cioè
:
alle
ore
7
e
30
e
10
mattina
,
ed
alle
2
e
30
,
4
e
15
e
8
pomeridiane
.
Quelle
site
nei
quartieri
di
Porta
Vittoria
,
Porta
Venezia
,
Porta
Nuova
e
Porta
Garibaldi
sono
levate
mezz
'
ora
più
tardi
.
E
fatta
eccezione
per
le
buche
-
poste
in
via
Broletto
,
via
Armorari
,
Piazza
Mercanti
e
Piazza
della
Scala
,
per
le
quali
viene
stabilita
una
levata
straordinaria
alle
12
meridiane
.
Le
lettere
della
città
fra
la
città
e
sobborghi
dovranno
essere
impostate
nell
'
apposita
buca
presso
l
'
ufficio
centrale
.
Giornali
,
stampe
e
campioni
non
potranno
impostarsi
nelle
buche
succursali
della
città
.
Le
lettere
che
si
vogliono
raccomandare
od
assicurare
,
i
giornali
,
le
opere
periodiche
devono
essere
presentate
agli
uffici
appositi
un
'
ora
prima
del
tempo
stabilito
per
l
'
impostazione
delle
corrispondenze
ordinarie
.
Le
lettere
contenenti
valori
devono
assoggettarsi
almeno
alla
formalità
della
raccomandazione
,
non
rispondendo
l
'
Amministrazione
,
in
caso
diverso
,
del
non
avvenutone
ricapito
.
Regia
Questura
.
La
Direzione
centrale
è
in
via
Santa
Margherita
num
.
18
,
ed
è
sede
della
Questura
.
V
'
hanno
sei
Sezioni
distribuite
per
la
città
:
la
prima
.
,
via
Pontaccio
n
.
19
-
la
seconda
,
via
Santa
Margherita
n
.
10
-
la
terza
,
via
Cerva
n
.
14
-
la
quarta
Corso
di
Porta
Romana
n
.
98
-
la
quinta
,
via
San
Simone
n
.
12
-
la
sesta
,
via
Terraggio
n
.
4
.
Restaurants
.
Borsa
,
via
San
Giuseppe
n
.
2
Pranzo
da
franchi
4
in
avanti
a
tutte
le
ore
.
Manin
,
via
Manin
n
.
7
-
Rebecchino
,
via
Rebecchino
n
.
7
-
Ristoro
,
via
Aquila
n
.
6
-
Annunciata
,
via
Annunciata
n
.
11
-
Firenze
,
via
Principe
Umberto
n
.
29
-
Trattoria
Galli
nella
Galleria
Vittorio
Emanuele
,
ecc
.
La
maggior
parte
degli
Alberghi
e
Caffè
primari
danno
pranzi
e
déjeunés
alla
carta
e
a
prezzo
fisso
.
Fra
questi
citiamo
come
principali
:
L
'
albergo
Milano
-
di
Francia
-
Roma
-
del
Leone
-
della
Passarella
-
del
Bissone
-
e
del
Falcone
.
Quando
vogliasi
uscire
dalle
porte
della
città
per
godere
della
vista
della
campagna
,
nei
suburbi
vi
sono
parecchie
trattorie
molto
frequentate
dai
Milanesi
,
specialmente
nella
stagione
estiva
,
le
quali
offrono
pranzi
succosi
:
le
più
in
grido
sono
:
l
'
Isola
Bella
,
il
Giardino
d
'
Italia
,
l
'
Isola
Botta
,
la
Magna
,
I
Promessi
Sposi
,
Loreto
,
la
Noce
,
ecc
.
Sarti
da
uomo
.
Marzio
Carlo
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
26
-
Prandoni
,
via
Farine
n
.
10
-
Tonelli
,
via
Carlo
Alberto
n
.
1
.
-
Segramora
Alessandro
,
via
Pattari
n
.
3
-
Segramora
Giacomo
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
32
-
Lampugnani
Giuseppe
,
Piazza
del
Duomo
n
.
22
,
ecc
.
Sorveglianza
Urbana
.
La
Sorveglianza
Urbana
ha
pure
sei
Mandamenti
,
ai
quali
il
forestiere
potrà
rivolgersi
per
quanto
gli
verrà
ad
occorrere
per
illustrazioni
o
per
reclami
dipendenti
da
servizi
di
spettanza
civica
.
Il
primo
Mandamento
è
posto
in
via
San
Simpliciano
n
.
5
-
il
secondo
via
Case
Rotte
n
.
4
-
il
terzo
via
Durini
n
.
19
-
il
quarto
via
Sant
'
Eufemia
n
.
14
-
il
quinto
Piazza
Vetra
n
.
9
-
il
sesto
via
Terraggio
n
.
2
.
Telegrafo
.
L
'
Ufficio
telegrafico
è
situato
in
Piazza
Mercanti
n
.
19
.
Esso
è
aperto
giorno
e
notte
senza
interruzione
.
La
tariffa
dei
prezzi
dei
dispacci
è
esposta
nell
'
ufficio
stesso
.
Nella
sala
d
'
accesso
vi
sono
le
module
per
l
'
invio
dei
dispacci
,
non
che
l
'
occorrente
per
iscriverli
.
Uffici
d
'
indizio
.
Per
ricerca
di
alloggi
,
persone
di
servizio
,
impiegati
,
ecc
.
:
Amadori
Marino
,
via
Tre
Alberghi
n
.
28
-
Gavazzeni
Carlo
,
via
San
Raffaele
n
.
1
.
-
Bertolazzi
Giuseppe
,
Piazza
Duomo
n
.
41
-
Bestetti
Ambrogio
Luigi
,
Verziere
n
.
5
-
Bonfico
Giuseppe
,
via
San
Vito
n
.
18
-
Camisasca
Francesco
,
via
San
Giuseppe
n
.
13
-
De
Vecchi
Giuseppe
,
via
San
Raffaele
n
.
10
.
Vedute
di
Milano
,
Stampe
,
Fotografie
,
Guide
,
ecc
.
Artaria
Ferdinando
e
Figli
,
via
Santa
Margherita
-
Pozzi
Pompeo
,
Galleria
De
Cristoforis
-
Ronchi
Luigi
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
22
-
Vallardi
Antonio
,
via
Santa
Margherita
,
ecc
.
Guide
,
Dizionari
in
tutte
le
lingue
,
Dialoghi
,
ecc
.
,
Brigola
Gaetano
,
Corso
Vittorio
Emanuele
n
.
26
.
Divertimenti
.
Sotto
questo
titolo
esponiamo
al
lettore
quanto
la
città
di
Milano
offre
al
viaggiatore
in
materia
di
Spettacoli
teatrali
diurni
e
serali
,
Concerti
,
Passeggi
,
Società
di
Riunione
,
Balli
,
Equitazione
,
Velocipedi
,
Scherma
,
Ginnastica
,
Pattinaggio
,
Bersaglio
,
Salita
al
Duomo
,
Gite
piacevoli
ai
dintorni
di
Milano
,
ecc
.
Quando
il
forestiere
,
dopo
visitati
i
monumenti
della
Città
,
voglia
conoscerne
i
passa
-
tempi
,
dovrà
innanzi
tutto
recarsi
al
Teatro
alla
Scala
,
il
quale
offre
il
primo
spettacolo
che
si
possa
godere
in
Italia
d
'
opera
seria
e
di
ballo
,
con
attori
di
canto
,
ballerini
e
mimi
di
cartello
,
e
con
decorazioni
sceniche
che
invano
cercherebbonsi
in
altre
città
anche
principali
.
Non
dovrà
in
seguito
dimenticare
i
Teatri
secondari
,
come
la
Canobbiana
,
il
Carcano
,
il
Vecchio
Re
,
Santa
Radegonda
,
il
Milanese
(
*
)
,
il
Politeama
Milanese
,
nel
quale
ultimo
,
nelle
stagioni
principalmente
di
estate
ed
autunno
,
si
danno
opere
e
balli
con
abili
artisti
.
Per
la
commedia
italiana
o
francese
è
raccomandabile
il
Vecchio
Teatro
Re
,
il
quale
sarà
nel
1872
surrogato
dal
Teatro
della
Commedia
,
che
si
sta
costruendo
in
Piazza
San
Fedele
.
Al
Fossati
ed
al
Nuovo
Teatro
Re
si
danno
operette
buffe
,
balletti
e
commedie
.
Questi
ultimi
(
*
)
Non
ometta
il
viaggiatore
la
visita
al
Teatro
Milanese
,
ove
vi
si
recita
la
Commedia
in
dialetto
,
che
dipinge
al
vivo
i
costumi
della
città
.
teatri
sono
frequentatissimi
dal
popolo
dei
quartieri
operai
,
e
vi
è
permesso
anche
il
fumare
.
Seguono
i
teatri
diurni
:
il
Padiglione
nazionale
,
i
Circhi
al
Nuovo
Tivoli
,
e
la
Commenda
,
ecc
.
Quando
nella
sosta
che
un
forestiere
fa
in
Milano
,
egli
vegga
annunciato
uno
spettacolo
nell
'
Arena
,
non
deve
tralasciare
di
recarvisi
,
onde
godere
del
magnifico
colpo
d
'
occhio
che
offre
quell
'
edificio
,
particolarmente
dal
Pulvinare
se
,
specialmente
,
siavi
concorso
di
spettatori
.
Eccovi
intanto
i
prezzi
ordinari
d
'
entrata
ai
teatri
di
Milano
.
Teatro
R
.
alla
Scala
L
.
3
50
In
prime
sere
di
spettacolo
o
di
Veglione
(
*
)
L
5
R
.
della
Canobbiana
L
1
25
Quando
vi
si
fa
musica
L
2
Carcano
L
1
50
Re
(
vecchio
)
L
1
50
Milanese
L
1
50
Politeama
Milanese
(
*
*
)
L
1
00
Fossati
L
80
Re
(
nuovo
)
L
80
Santa
Radegonda
L
1
25
A
seconda
degli
spettacoli
.
L
1
50
(
*
)
Un
Gabinetto
di
decenza
per
signore
,
custodito
da
apposita
donna
,
trovasi
tra
la
seconda
e
terza
fila
a
sinistra
del
R
.
Teatro
alla
Scala
.
La
tariffa
è
di
cent
.
10
.
(
*
*
)
Varia
il
prezzo
poi
a
seconda
dei
posti
.
Il
teatro
fu
inaugurato
il
4
maggio
1871
.
Architetto
ne
fu
il
signor
Carlo
Naymiller
.
Commenda
(spettac.i
diurni
)
L
.
80
Fiando
,
detto
Gerolamo
(
marionette
)
L
.
50
Prandi
(
marionette
)
L
50
Filodrammatici
,
vi
si
ha
accesso
con
biglietto
d
'
invito
emesso
dalla
Presidenza
,
o
dato
da
un
socio
.
San
Simone
,
occupato
dalla
Società
di
dilettanti
Gustavo
Modena
.
Vi
si
può
entrare
con
biglietto
come
nel
teatro
dell
'
Accademia
dei
Filodrammatici
.
In
altra
sera
,
anzichò
rinchiudersi
nei
teatri
,
si
può
godere
ottimi
concerti
nei
caffè
Gnocchi
e
Biffi
nella
Galleria
Vittorio
Emanuele
.
Si
danno
concerti
assai
di
frequente
nel
Salone
ai
vecchi
Giardini
Pubblici
,
nella
gran
sala
del
R
.
Conservatorio
.
Nelle
sere
d
'
estate
si
fa
musica
nel
giardino
dei
caffè
Cova
in
via
San
Giuseppe
,
in
quello
del
Rinascimento
al
Corso
Venezia
,
e
Gnocchi
al
Foro
Bonaparte
;
al
caffè
Maldifassi
,
in
via
Principe
Umberto
,
ogni
giovedì
e
domenica
,
come
anche
al
caffe
Garibaldi
in
Piazza
Fontana
,
ed
in
altre
sale
di
caffè
secondari
.
Pure
in
estate
,
ogni
giorno
di
festa
,
vi
è
musica
e
gran
passeggio
ai
Giardini
Pubblici
Vecchi
dalle
ore
due
alle
quattro
pomeridiane
;
dalle
ore
sei
alle
otto
di
sera
ai
Nuovi
Giardini
.
In
questi
geniali
ritrovi
il
gentil
sesso
milanese
fa
pompa
di
bellezza
e
d
'
eleganza
.
Dalle
ore
3
alle
4
pomeridiane
,
nei
giorni
di
martedì
e
giovedì
,
il
corpo
di
musica
della
Guardia
Nazionale
eseguisce
concerti
in
Piazza
della
Scala
.
Ogni
giorno
,
dalle
ore
2
alle
5
pomeridiane
,
passeggio
dalla
Piazza
del
Duomo
,
lungo
i
Corsi
Vittorio
Emanuele
e
Venezia
,
e
bastioni
dalla
Porta
Venezia
alla
Nuova
.
Particolarmente
nei
dì
festivi
vi
si
ammirano
numerosi
ed
eleganti
cocchi
.
Nei
più
caldi
giorni
dell
'
estate
il
corso
delle
carrozze
sui
bastioni
si
fa
dalle
ore
7
alle
9
pomeridiane
.
Luogo
di
passatempo
pel
cittadino
e
il
forestiero
,
offrono
pure
e
la
Galleria
Vittorio
Emanuele
,
il
Foro
Bonaparte
,
special
-
mente
nell
'
estate
,
ove
sonvi
vari
divertimenti
,
ed
il
Tivoli
,
dove
si
eseguisce
musica
ogni
giovedì
e
domenica
;
vi
hanno
in
esso
caffè
,
liquoristi
ed
altri
esercenti
pel
popolo
;
un
circolo
per
cavalli
o
comiche
compagnie
per
chi
ama
gli
spettacoli
a
poco
prezzo
;
giostre
,
saltimbanchi
,
suonatori
ambulanti
,
ecc
.
Ogni
forestiere
che
soggiorni
a
Milano
per
alcuni
giorni
può
,
presentato
da
un
socio
,
frequentare
i
concerti
della
Società
del
Quartetto
,
e
le
riunioni
serali
delle
Società
Patriottica
,
dell
'
Unione
,
degli
Artisti
,
del
Durino
e
del
Giardino
.
In
quest
'
ultima
vi
sono
assai
splendide
sale
,
nelle
quali
nel
carnevale
si
danno
bellissime
feste
da
ballo
;
possiede
essa
di
molti
giornali
,
ed
una
buona
raccolta
di
libri
.
Anche
alla
Società
degli
Artisti
e
del
Durino
si
danno
frequentemente
concerti
,
feste
da
ballo
,
alle
quali
il
forestiero
è
ammesso
munito
di
viglietto
procurato
da
un
socio
.
Sono
celebratissimi
i
Risotti
masqué
,
che
una
volta
l
'
anno
dà
la
Società
degli
Artisti
,
per
le
spiritose
mascherate
,
parodie
e
la
vivacità
più
bizzarra
che
mai
.
Amate
il
ballo
,
1'
equitazione
,
il
velocipede
,
la
scherma
,
la
ginnastica
o
il
bersaglio
,
ecc
.
?
,
vi
hanno
luoghi
di
riunione
anche
per
ciò
con
ottimi
maestri
.
Ne
diamo
un
saggio
.
Maestri
e
maestre
da
ballo
.
Angiolini
Silvia
,
via
Durini
n
.
34
-
Casati
,
conjugi
,
Giovanni
e
Wouthier
Margherita
,
via
Santa
Margherita
n
.
22
-
Della
Croce
Achille
,
via
Bagutta
n
.
8
-
Della
Croce
Carlo
,
via
Soncino
Merati
n
.
8
,
ecc
.
Maestri
di
equitazione
.
Beretta
Angelo
,
vicolo
Tignoni
n
.
14
-
Bergomi
Saule
,
Corso
Venezia
78
-
Mangiagalli
Alessandro
,
Corso
Venezia
n
.
78
.
Società
del
Veloce
Club
.
Ogni
socio
paga
annualmente
L
.
50
,
ed
è
obbligato
per
un
triennio
.
I
ragazzi
dai
sette
ai
quattordici
anni
pagano
la
metà
,
e
sono
obbligati
solamente
per
un
anno
.
Scopo
dell
'
Istituzione
è
quella
di
diffondere
questo
nobile
e
salutare
esercizio
ginnastico
.
La
Società
ha
una
scuola
nel
locale
presso
Porta
Tenaglia
,
il
cui
terreno
è
adattato
con
salite
,
ostacoli
,
ecc
.
,
pel
perfezionamento
del
dilettante
.
Stabilisce
gare
di
velocità
,
gite
di
piacere
.
E
in
comunicazione
colle
altre
Società
principali
di
velocisti
.
Maestri
di
scherma
.
Citterio
Fortunato
,
via
San
Vito
n
.
22
-
Carmine
Luigi
,
vicolo
Rasivi
-
Cerri
Giuseppe
,
via
Passarella
n
.
8
-
Galli
Giovanni
,
Corso
Venezia
n
.
31
,
e
Galli
Enrico
,
via
San
Zeno
n
.
9
,
ecc
.
Maestri
di
ginnastica
.
Bardelli
Luigi
,
Corso
Magenta
n
.
45
-
Martinelli
Paolo
,
via
Gesù
n
.
23
-
Lomazzi
Ippolito
,
via
Guastalla
n
.
13
-
Ronchi
Giovanni
,
via
Armorari
n
.
12
-
Zibecchi
Luigi
,
via
Stampa
11
.
Una
Società
di
Ginnastica
ha
sede
presso
la
Civica
Palestra
a
Porta
Romana
,
col
precipuo
scopo
di
generalizzare
l
'
igienico
esercizio
.
Anche
la
Giunta
Municipale
ha
nominata
una
Commissione
all
'
uopo
.
Pattinaggio
.
Nella
stagione
invernale
l
'
Arena
è
allagata
e
ridotta
ad
uso
degli
amatori
del
Pattinaggio
.
Qui
convengono
i
più
esperti
sdrucciolatori
sul
ghiaccio
,
e
la
spaziosa
piazza
presenta
un
incantevole
colpo
d
'
occhio
.
Un
'
apposita
Società
si
è
formata
per
rendere
più
agevole
e
più
divertente
quest
'
esercizio
ginnastico
.
La
Società
è
retta
da
una
Commissione
di
cinque
membri
.
Ogni
socio
è
vincolato
al
pag
-
mento
della
sua
quota
per
anni
tre
consecutivi
,
e
salvo
il
diffidamento
in
iscritto
tre
mesi
prima
della
scadenza
del
suo
triennio
,
e
perciò
prima
del
mese
di
settembre
,
s
'
intenderà
vincolato
per
un
altro
triennio
successivo
.
La
quota
di
ogni
socio
è
fissata
in
lire
15
annue
;
pei
soci
che
non
raggiungono
l
'
età
di
quindici
anni
la
quota
annuale
è
di
lire
7
.
50
.
Sono
esclusi
dal
vincolo
triennale
gli
ufficiali
della
guarnigione
,
gli
impiegati
ed
i
forastieri
non
aventi
domicilio
stabile
in
Milano
.
Nessuno
può
pattinare
nel
recinto
della
Società
non
essendo
socio
;
ai
soli
forastieri
di
passaggio
in
Milano
è
permesso
di
pattinare
,
mediante
il
contributo
di
lire
2
ogni
volta
approfitteranno
del
permesso
,
quando
però
siano
presentati
da
tre
soci
ed
ammessi
dalla
Commissione
.
Bersaglio
al
Lazzaretto
fuori
di
Porta
Venezia
.
Tiro
di
Carabina
e
di
Pistola
.
Si
fanno
spesso
partite
di
gara
con
premi
analoghi
.
Tassa
per
ogni
colpo
di
Carabina
L
.
06
ogni
100
L
5
ogni
colpo
di
Pistola
L
03
con
figurina
di
gessoL
08
con
cartone
L
08
Alla
Piazza
Castello
,
vicino
al
bastione
di
Porta
Magenta
,
evvi
il
Bersaglio
Municipale
.
Esso
è
amministrato
,
ad
esempio
delle
istituzioni
simili
,
da
una
speciale
Commissione
civica
di
sette
membri
,
sotto
la
presidenza
del
Sindaco
,
col
precipuo
incarico
di
promuovere
lo
sviluppo
dell
'
esercizio
del
tiro
a
segno
con
premi
,
incoraggiamenti
,
ecc
.
Serve
anche
ad
uso
della
Società
dei
carabinieri
Milanesi
,
il
cui
circolo
è
Corso
Magenta
n
.
34
.
Tariffa
pel
Tiro
a
segno
nel
Bersaglio
Municipale
N
.
1
Ettogrammo
polvere
di
fucileria
.
.
L.-30
N
10
Palle
bersaglio
L
-15
N
100
Id
.
id
L
1
25
N
1
Scatola
di
250
capsule
rigate
L
-50
N
1
id
.
id
.
lisce
L
-
40
N
10
Cartucce
arma
retrocarica
L
-
60
N
10
»
per
fucili
lisci
L
-
55
N
.
1
Gramma
pezzuole
L
.
-
20
N
1
Cartone
L
-
06
N
1
Marca
per
colpo
di
carabina
con
arma
e
munizione
del
Bersaglio
L
-
05
N
10
Marche
per
colpo
di
qualunque
arma
privata
con
munizione
propria
L
-
15
N
1
Marca
per
colpo
di
fucile
liscio
o
rigato
con
arma
del
Bersaglio
e
munizioni
proprie
L
-
02
N
1
Marca
per
colpo
di
pistola
con
arma
e
munizione
del
Bersaglio
L
-
03
N
10
Marche
per
colpo
di
pistola
con
arma
e
munizione
propria
L
10
Avvertenze
.
I
Tiratori
con
arma
e
munizioni
proprie
possono
acquistare
una
marca
personale
per
trenta
giorni
continui
al
prezzo
di
lire
3
.
Il
diritto
che
accorda
tale
marca
viene
sospeso
nei
giorni
di
partita
.
Le
munizioni
acquistate
al
Bersaglio
debbono
essere
consumate
nel
luogo
e
non
possono
asportarsi
dallo
stesso
.
La
polvere
non
viene
accordata
in
quantità
maggiore
di
un
ettogramo
.
Salita
al
Duomo
.
Il
forastiero
,
prima
della
sua
partenza
da
Milano
,
non
deve
dispensarsi
dalla
salita
al
Duomo
da
noi
citata
a
pag
.
14
,
Gite
di
piacere
noi
dintorni
di
Milano
.
Al
forestiere
,
che
abbia
tempo
di
fermarsi
in
Milano
,
consigliamo
di
visitare
i
suoi
dintorni
.
In
alcuni
di
essi
vi
si
può
recare
col
mezzo
della
164
ferrovia
;
ma
val
meglio
prendere
apposita
vettura
,
e
per
ciò
proponiamo
la
Società
Anonima
degli
omnibus
per
1'
ottimo
servizio
.
Ne
diamo
1'
apposita
tariffa
.
Vetture
per
servizio
di
città
.
Durata
del
Servizio
A
2
cavalli
Ad
1
cavallo
Per
ore
due
L
.
Ogni
ora
successiva
Andata
e
ritorno
dal
teatro
.
Un
servitore
8
2
4
2
5
1
3
2
Si
fanno
abbonamenti
settimanali
e
mensili
,
sia
per
la
passeggiata
del
Corso
,
sia
per
il
Teatro
,
a
prezzi
da
convenirsi
.
Non
competono
mancie
al
personale
.
Vetture
per
servizio
di
campagna
.
Percorrenza
Con
cocchiere
Con
postigl
.
e
Fino
a
chilometri
40
fra
andata
e
ritorno
Ogni
chilometro
in
più
All
'
uomo
per
vitto
e
mancia
15
30
2
18
50
4
Foraggio
a
carico
dei
committenti
.
Sconto
del
10
per
100
nei
giorni
feriali
e
di
ordinario
concorso
pei
soli
servizi
con
cocchiere
.
I
principali
luoghi
da
visitarsi
sono
:
L
'
Abbazia
di
Chiaravalle
,
fuori
di
Porta
Romana
,
innalzata
nel
1135
da
San
Bernardo
per
desiderio
dei
Milanesi
.
La
Cascina
Linterna
,
fuori
di
Porta
Magenta
,
ove
è
la
villa
abitata
da
Francesco
Petrarca
.
La
Certosa
di
Garignano
,
fuori
di
Porta
Sempione
,
fondata
dall
'
arcivescovo
Giovanni
Visconti
.
Vi
sono
le
migliori
opere
di
Daniele
Crespi
.
La
Chiesa
di
Saronno
,
una
delle
più
belle
e
ricche
chiese
di
Lombardia
.
La
Certosa
di
Pavia
,
il
più
bel
tempio
del
-
l
'
Alta
Italia
dopo
il
Duomo
di
Milano
ed
il
San
Marco
di
Venezia
.
Fu
innalzato
nel
1396
da
Galeazzo
Visconti
.
Il
Santuario
di
Rho
,
assai
rinomato
.
Nelle
vicinanze
vi
è
la
principesca
villa
di
Lainate
.
Cinisello
,
per
la
villa
Ghirlanda
-
Silva
,
ricca
di
pitture
,
di
oggetti
d
'
arte
e
di
libri
preziosi
,
sopratutto
del
XV
secolo
.
Monza
,
per
la
sua
Cattedrale
,
la
chiesa
di
Santa
Maria
in
Strada
,
il
più
ricco
lavoro
gotico
in
mattoni
del
Milanese
,
ristaurato
egregiamente
nel
1870
dall
'
architetto
Carlo
Macciachini
,
e
la
sontuosa
Villa
Reale
co
'
suoi
giardini
e
il
Parco
.
Desio
,
ove
evvi
la
bella
villa
Traversi
-
Antona
.
Como
,
per
la
Cattedrale
cominciata
nel
1396
,
le
chiese
di
San
Fedele
,
del
Crocifisso
,
di
Sant
'
Abbondio
e
San
Carpoforo
;
la
Biblioteca
Comunale
,
il
Palazzo
del
Comune
,
il
Palazzo
Giovio
,
ecc
.
Il
lago
di
Como
,
ove
natura
ed
arte
hanno
intrecciati
tutti
i
loro
tesori
.
Vaprio
,
per
la
villa
Castelbarco
,
detta
Monastirolo
,
e
il
palazzo
Melzi
.
Evvi
in
Vaprio
una
grande
manifattura
di
velluti
di
cotone
e
di
cotonerie
,
ora
del
duca
Visconti
di
Modrone
,
una
grandiosa
fabbrica
di
carta
con
macchine
inglesi
,
della
ditta
Binda
e
Comp
.
Non
sarà
male
impiegata
anche
una
gita
al
Santuario
di
Caravaggio
,
ai
dintorni
di
Varese
,
ricchi
di
ville
amenissime
,
non
che
al
suo
Santuario
la
Madonna
del
Monte
,
a
Magenta
,
che
diede
il
nome
alla
battaglia
combattuta
il
4
giugno
1859
,
e
vinta
dai
Francesi
contro
gli
Austriaci
;
alla
Brianza
amenissima
per
vedute
e
luoghi
incantevoli
,
al
Lago
Maggiore
,
ecc
.
,
e
per
ciò
il
viaggiatore
può
ricorrere
alle
Guide
analoghe
.
FINE