StampaPeriodica ,
Caro
Gioda
,
al
vostro
telegramma
di
plauso
,
rispondo
con
poche
dichiarazioni
che
vi
prego
di
pubblicare
su
Il
Maglio
.
Veramente
avrei
preferito
tacere
in
proposito
e
che
alla
mia
iscrizione
ai
Fasci
venisse
data
la
stessa
importanza
che
ha
quella
del
più
modesto
gregario
,
innamorato
del
proprio
Paese
,
disposto
a
difenderlo
a
qualunque
costo
,
conscio
che
il
Fascismo
sia
l
'
unica
arma
indispensabile
alla
salvezza
d
'
Italia
.
Ma
poiché
giornali
e
giornaletti
di
diversi
partiti
e
di
diverse
parti
della
Nazione
hanno
,
con
varia
cortesia
,
commentato
la
mia
lettera
a
Mussolini
e
continuano
a
giungermi
lettere
di
privati
specialmente
cattolici
che
plaudono
o
si
stupiscono
o
imprecano
,
bisognerà
pure
che
io
affermi
pubblicamente
quelle
semplici
verità
cui
troppi
ahimè
!
sogliono
dare
assai
poca
importanza
.
La
pluralità
degli
Italiani
,
o
per
timidezza
o
per
buon
senso
eccessivo
o
perché
preoccupata
dalla
rapidità
evolutiva
delle
idee
che
travagliano
il
nostro
Paese
,
non
ha
finora
partecipato
attivamente
alla
lotta
politica
,
ha
solamente
sofferto
.
Ha
fatto
il
proprio
dovere
di
soldato
al
fronte
,
ha
sperato
in
una
pace
che
è
ancora
assai
lontana
,
ha
maledetto
nel
segreto
del
cuore
l
'
opera
dissolvitrice
degli
sciacalli
bolscevichi
;
per
poter
credere
nel
buono
e
nel
giusto
si
è
rifugiata
nelle
memorie
del
passato
,
ha
ripristinato
il
culto
delle
tradizioni
;
per
poter
sopportare
l
'
angoscia
è
ritornata
a
Dio
,
alla
legge
eterna
di
Cristo
,
alla
fede
dei
Padri
:
è
nato
così
uno
spiritualismo
nuovo
,
santificato
dall
'
immensità
del
dolore
.
Io
sono
stato
di
questi
uomini
fino
ad
ieri
;
ed
era
forse
necessario
che
l
'
ardore
e
la
sincerità
d
'
oggi
fossero
preparati
,
giorno
per
giorno
,
ora
per
ora
,
dallo
stillicidio
di
quella
pena
.
Si
giunge
alla
certezza
assoluta
di
noi
stessi
solo
attraverso
un
lungo
sentiero
di
spine
.
Ma
la
meta
è
di
luce
e
di
gioia
;
poiché
l
'
azione
è
splendida
.
Io
ho
toccato
la
meta
della
mia
certezza
il
giorno
che
ho
sentito
la
impossibilità
di
durare
nel
silenzio
delle
mie
solitudini
e
che
ho
compreso
la
viltà
del
non
scendere
in
campo
.
Il
campo
era
aspramente
conteso
dai
giovani
,
dalla
falange
di
coloro
che
,
per
purità
d
'
entusiasmo
,
a
costo
eli
ogni
sacrificio
,
hanno
dimostrato
e
dimostrano
di
adorare
l
'
Italia
.
Ho
voluto
essere
dei
loro
.
E
bisogna
che
siano
dei
loro
,
ossia
dei
nostri
,
quanti
in
Italia
tuttora
incerti
e
doloranti
vogliono
la
salvezza
d
'
Italia
.
Non
c
'
è
da
scegliere
:
il
Fascismo
procede
su
grandi
strade
parallele
e
tutte
conducono
a
un
fine
unico
:
di
liberazione
e
di
pace
.
Passano
le
falangi
col
moto
travolgente
della
guerra
:
ma
è
la
guerra
santa
:
ogni
gregario
porta
la
sua
croce
sul
petto
:
così
come
i
soldati
di
Goffredo
.
E
"
il
Dio
dei
Cristiani
è
con
noi
,
"
come
mi
scrive
un
prete
settantenne
di
Genova
,
don
Antonio
Benvenuto
,
fascista
.
Dio
è
con
noi
,
checché
arzigogoli
l
'
onorevole
Meda
quando
,
preoccupato
che
venga
scossa
la
compagine
del
suo
partito
,
manda
articoli
ai
giornali
per
dimostrare
come
i
cattolici
non
possano
essere
fascisti
,
la
violenza
fascista
contrastando
coi
dettami
di
Cristo
...