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Ne ha una ? Sente il bisogno d ' averne una ? Non si direbbe . Il fatto è curioso , perché è in questo campo che ci sarebbe modo di illustrare uno dei più begli esempi storici di lotta di classi . Una campagna antiprotezionista , potrebbe riportare il partito ad uno dei momenti della sua vita migliore . In essa possono essere ugualmente utilizzabili le particolari conoscenze e competenze dei tecnici e l ' idealismo scientifico dei dottrinari . In essa potrebbe anche il partito socialista , o per meglio dire potrebbero i suoi studiosi , aver occasione di innestare sul vecchio tronco della dottrina qualche ramo novello , estirpandone qualcuno fattosi secco e non più rispondente alle mutate condizioni delle cose e della scienza . Tale campagna segnerebbe inoltre l ' inizio dell ' entrata del proletariato nella politica commerciale , che , come già la scienza delle finanze e il diritto civile , comincerebbe a recar l ' impronta della nuova classe ; e forse in giorni non lontani potrebbe avverarsi il vaticinio di Luigi Luzzatti , di trattati internazionali in cui la merce lavoro fosse riguardata almeno come tutte le altre , almeno come un elemento nuovo da considerarsi . L ' emigrazione così sarebbe fin d ' ora un elemento greggio destinato un giorno ad aver cittadinanza negli accordi internazionali . Questa campagna non mancherebbe anche del fascino d ' una certa grandiosità , che le viene dall ' essere ora questione non solo italiana , ma mondiale . Essa fu la base dell ' ultimo referendum svizzero e delle ultime elezioni germaniche ; lo sarà delle prossime elezioni inglesi e della futura campagna presidenziale americana .... E avrebbe , poi , particolarmente per noi , il pregio incommensurabile di essere il naturale complemento della lotta di questi ultimi anni per l ' incremento dei salari . E non a caso diciamo complemento . Infatti , ad es . , nell ' industria del cotone i profitti sono ora del 12 , del 16 , del 18%; mentre , nei primi anni , senza protezione quest ' industria non avrebbe potuto reggersi , ora è esportatrice ; ciò nonostante i salari degli operai del cotone non si sono sensibilmente accresciuti . I cotonieri si sono previdentemente organizzati contro le coalizioni operaie . Orbene , l ' industria del cotone , inaggredibile da questo lato , lo è da quello della protezione , di cui oggi più non abbisogna . E così dicasi per l ' industria del ferro . Riducendo il dazio sul ferro , indirettamente si riduce il costo di produzione di tutti i prodotti industriali , il loro costo di trasporto , ecc . , si dà impulso all ' intensificazione dei traffici ; e si lascia così un margine per future conquiste dirette o indirette di più alti salari . In genere , con questa campagna si avrebbe un ' ottima occasione di allargare gli orizzonti mentali della classe lavoratrice , di persuaderla che il problema sociale diventa un problema di distribuzione solo a condizione che in ogni momento esso sia risolto nel senso che assicuri la massima produttività ; ossia , perché ogni fattore abbia la massima rimunerazione , bisogna che la sua produttività sia stata massima , essendo che in un sistema catallattico , come insegna il Clark , ognuno si ha precisamente quanto produce . Direi anzi , che il valore pedagogico di questa campagna supererebbe tutti gli altri suoi pregi , principalmente perché essa educa ad un tempo a valutare i vantaggi immediati , a riconoscere la necessità delle limitazioni pratiche , e mantiene sempre limpida innanzi a noi la visione della meta più lontana . L ' episodio e il tutto si rischiarano a vicenda . Detto così della convenienza e della opportunità di detta campagna , accenniamo brevemente ai limiti a cui , secondo noi , dovrebbe restringersi , perché l ' efficacia ne riesca massima . Uno dei più competenti trattatisti di politica commerciale , il Fontana - Russo , così riassume i risultati dello studio sull ' Italia e sul suo regime doganale : « Illeciti sono i profitti di quei manifatturieri i quali , non più bisognosi di tutela , continuano l ' esercizio delle industrie all ' ombra di essa , devolvendo a proprio vantaggio gli effetti della protezione . Se questo stato di cose è tollerabile , e forse necessario , quando le fabbriche muovono i primi loro passi nel cammino industriale , esso diviene ingiusto , economicamente pericoloso e socialmente iniquo , allorquando la operosità manifatturiera si svolge in pieno rigoglio senza nulla invidiare alla grande industria estera . In Italia poi , ove misere sono le condizioni dei consumi , il fenomeno di cui ora si discute acquista forme e proporzioni più pericolose e più gravi . Convinti che la produzione più in Italia che all ' estero meriti speciali riguardi , noi non vogliamo togliere ogni valore protettivo alle gabelle di confine , ma vorremmo che esse si riducessero ad una giusta ed onesta proporzione , non dimenticando che alle cause sfavorevoli in cui si svolge l ' operosità manifatturiera , bisogna collegare quelle che danno ad essa speciali vantaggi ( basso livello dei salari in Italia ) . « Alcuni rami dell ' industria italiana hanno raggiunto tal grado di perfezionamento , da far ritenere inopportuna e nociva buona parte della tutela goduta . Le fabbriche di cotonerie , per es . , dimostrano di poter vivere e prosperare senza la protezione , che ne stimolò l ' attività , rinvigorendone l ' organismo . La diminuita importazione , l ' aumento rapido dell ' esportazione e i tentativi già fatti per limitare la produzione sono prove evidenti che l ' industria cotoniera può fare ormai da sé , senza timori di sopraffazioni da parte delle cotonerie forestiere . Anche l ' industria serica , la quale ha sempre manifestato forti attitudini liberali e che parecchi setaioli vorrebbero sottoporre ad un regime di libero scambio , in alcuni suoi rami gode tutela soverchia . Lo stesso si può dire dell ' industria della carta e delle pelli . Per la lana , una riduzione è da invocarsi per opposte ragioni . Tali sono i bisogni di questa industria e tali le condizioni in cui essa svolge l ' operosità sua , che essa non sente gli stimoli della tutela . La protezione non è medicina che possa guarire ogni male ; essa non può risuscitare gli organi afflitti da troppo gravi infermità costituzionali . « La tutela non è divenuta soverchia solo per certi rami dell ' attività manufattrice , ma altresì per qualcuna delle industrie che si collegano all ' economia agraria . Tale è il caso del caseificio . I centri manifatturieri sono anche grandi consumatori di derrate agrarie , e , a mezzo dei consumi , fanno sentire all ' agricoltura i benefici della loro prosperità economica . In Italia , senza dubbio , questa capacità di consumo , specie se comparata agli esempi forestieri , non è gran cosa . Ma essa , ad ogni modo , non tralascia di assorbire buona parte dei prodotti del suolo , i quali , invece di correr l ' alea dell ' esportazione verso l ' estero , è sempre meglio che trovino in paese sicuro consumo . « Naturalmente le riduzioni delle tariffe industriali , che noi vagheggiamo e che s ' impongono come una ragione grave di giustizia , dovrebbero servire a sospingere verso l ' estero i nostri prodotti agrari . Tale è la struttura dell ' Italia economica e tali furono gli effetti del protezionismo doganale , che il nostro Mezzogiorno non può aspirare a divenir paese industriale . Ormai è troppo tardi ; le fabbriche settentrionali hanno già ammortizzato i capitali d ' esercizio ; esse conoscono le risorse tutte del regime manifatturiero e soffocherebbero ben presto gli opifizi nuovi che , per necessità di cose , dovrebbero produrre a più caro prezzo . « Di fronte a questa condizione di cose , due misure s ' impongono : ridurre , mediante contrattazioni con l ' estero , la soverchia protezione di cui godono alcune industrie , e servirsi di questa riduzione per sospingere verso l ' estero i prodotti agricoli . Così facendo , la parte meridionale d ' Italia diverrebbe un campo sempre più utile all ' operosità manifatturiera del Settentrione , che ora ha anzi da lagnarsi per la scarsa capacità di acquisto del Sud » . Queste vedute del Fontana - Russo , notevoli e sintomatiche in quanto egli affetta disprezzo per i principi e le teorie astratte e crede che la protezione abbia giovato allo sviluppo industriale italiano , affrettandolo se non provocandolo . Vedute notevoli , perché mostrano che , indipendentemente dal modo di giudicare le esperienze passate , vi sono amici anche in campi sotto qualche aspetto avversari . Chi , da opposta banda , ha primo alzato la voce contro il sistema doganale vigente con maggiore autorità e larghezza di vedute sintetiche , è stato di poi l ' on . De Viti De Marco nel suo discorso di Lecce e nella sua conferenza di Napoli ( 19 aprile 1903 ) , dichiarando che il nostro grande interesse è quello di combattere il protezionismo su tutta la linea . Per l ' argomento che ci riguarda , le ragioni liberistiche rafforzano e rendono più efficaci , sotto lo schema di una teoria , le risultanze empiriche del Fontana - Russo . È dunque ad esse che dobbiamo chiedere buona parte dell ' efficacia della campagna da aprirsi ; ad esse , che in fin dei conti non sono che assiomatiche verità logiche . Immaginate che in centinaia di conferenze e di opuscoli si insegni a distinguere tra interesse di una industria e interesse della industria nazionale ; a tener presenti le ripercussioni tra le vicende di una e di tutte le altre industrie ; a vedere che i prodotti si scambino coi prodotti e che è falso che gli stranieri ci spoglino del nostro oro , sì che la importazione di beni esteri in Italia equivale a domanda reale di prodotti italiani e solo nominalmente a domanda di oro ; a capire che , col metodo della cosidetta reciprocità , si agisce come se l ' esportazione dei nostri prodotti dipendesse soltanto dall ' inasprimento delle tariffe forestiere e non anche da quello delle nostre , si che le due tariffe agiscono come due cause indipendenti di effetti che si sommano ; e , pur prescindendo dai risultati immediati , avrete aperta la via a una risoluzione non più segreta ed oligarchica ma profondamente democratica nel metodo e nel contenuto di esso problema . Se c ' è cosa che intralci la via ad una politica positiva del partito socialista , gli è proprio la quasi assoluta ignoranza di ciò che è economia , di ciò che è legge naturale nei fenomeni economici . E ci si presenta l ' occasione più propizia per cominciare ad ovviarvi . Ma il partito socialista alle ragioni tecniche degli empirici e a quelle astratte dei liberisti può aggiungere delle proprie ; può , anzi , inquadrar quelle nella visione internazionalistica dei rapporti , che il monopolio è a fondamento di ogni fenomeno di distribuzione della ricchezza . Perfino ciò che di vero e di buono è in un ben inteso unitarismo patriottico s ' accorderebbe meglio con uno schema di questa agitazione socialisticamente inasprito , che con ogni altro . Ed allora , ecco i motivi della campagna , ecco lo schema che , secondo noi , quando sia convenientemente svolto dai singoli propagandisti , può riuscire più efficace : a ) In Italia , come in ogni collettività , non tutti partecipano alla gestione degli interessi collettivi , e , tra coloro che vi partecipano , coloro che detengono il monopolio della coltura , della ricchezza e del potere prevalgono su gli altri , fino a che questi non ne li spoglino . Di qui una concorrenza tra le classi per la distruzione del monopolio altrui prima e per l ' erezione d ' un monopolio proprio poi . Fino ad oggi il monopolio fu tenuto dai gruppi più forti ( li industriali e di agrarii . b ) Questo monopolio si è esplicato per mezzo specialmente del protezionismo ad oltranza , consacrato nella tariffa del 1887 tuttora vigente . Esso , nel mentre affrettava lo sviluppo , del resto già iniziato prima , di alcune industrie manifatturiere , e mentre poco o nulla influiva su altre , sacrificava allo sviluppo industriale buona parte dei prodotti agricoli del Mezzogiorno ( vini , frutta , agrumi ) , non proteggendo che la cerealicoltura col più alto dazio sul grano che esista in Europa . Tutto ciò , oltre a favorire produzioni d ' un genere a scapito di altre , oltre a determinare artificialmente investimenti di capitale in industrie e in colture in cui la mano d ' opera richiesta è minore , elevava tutto il costo della vita in Italia . Il propagandista qui dovrebbe elencare gli effetti della protezione sul ferro nell ' alto costo dei trasporti terrestri e marittimi ; quelli della protezione sul cotone e sulla lana nel prezzo degli abiti , delle lenzuola , delle valigie , dei manufatti d ' ogni specie ; quelli della protezione dei prodotti chimici nel prezzo delle medicine , dei concimi , ecc . Dovrebbe dimostrare come , dove tutto è protetto in una certa misura , gli effetti della protezione reciprocamente si annullano , o piuttosto non rappresentano che una passività . È questo il punto saliente dell ' efficacia dimostrativa di questa propaganda , culminante nell ' affermazione che questa perdita secca è pressoché tutta sopportata dai poveri ( costretti all ' uso di prodotti inferiori ) , nel mentre i vantaggi toccarono solo ai produttori protetti . c ) Ciononostante , vi furono miglioramenti agricoli e industriali , e si è arrivati a un punto in cui molte industrie più non abbisognano ( almeno nella misura attuale ) di protezione ; anzi non possono estendere i loro sbocchi nel paese se non a condizione che nel Sud i prodotti agricoli ( vini , frutta , agrumi ) si estendano sempre più a spese dei cereali e possano essere esportati in crescente quantità ; e non possono crescere i loro sbocchi all ' estero se non a patto di consentire a una importazione di merci alimentari meno care che da noi . Ne segue la giustificazione d ' una lotta contro tutto l ' attuale sistema protettivo ed ispirata al ristabilimento dell ' equilibrio turbato dal protezionismo , mutatis mutandis . Ora gli sbocchi esteri ai prodotti agricoli attualmente in incremento nell ' Italia del Sud non si possono ottenere che mediante trattati commerciali in cui si riduca almeno sino a L . 5 al quintale il dazio sul grano , come avviamento all ' abolizione totale del dazio ; in cui si riduca pure notevolmente il dazio sul ferro , per diminuire il costo dei trasporti , e si falcidii d ' assai quello sul petrolio , di tanta utilità per le classi povere , specie del Sud . Ia questa guisa le sorti del Mezzogiorno e della nuova Italia sudamericana si farebbero sempre più solidali , e la cresciuta produzione meridionale , consentendo una intensificazione di traffici con l ' industria nordica , diverrebbe un potente fattore per la risoluzione del problema più grave che ora tutti affanna , e che solo il lavoro paziente di anni e di anni potrà torre di mezzo . Solo per questa via una Italia economica comincerà ad avere esistenza organica , e solo a questo prezzo non sarà crudele ironia parlare di istruire nuovi organismi di credito agrario . Infatti , siccome il capitale disponibile corre verso gli impieghi più rimunerativi , e questi non sono oggi gli agricoli , così , acciocché un organismo di credito agrario non rappresenti una passività o un trasferimento puro e semplice di capitali da uno ad un altro impiego , è indispensabile che gli impieghi agricoli diventino i più rimunerativi e sia , per così dire , messa in . funzione la pompa aspirante d ' oltre Oceano . Solo per questa via ancora , anche nel Sud sorgerà un vero e proprio proletariato , che porrà termine , per le leggi stesse della sua esistenza e del suo sviluppo , allo spagnolesco feudalismo politico che rende colà un puro flatus votis ogni preteso accenno a democrazia . Dove poco si produce , poco o nulla si ha da dividere e da lottare per dividere . Il problema dello sviluppo d ' un socialismo meridionale è essenzialmente quello dello sviluppo di una produzione meridionale secondo tutti i dettami della scienza agraria moderna . d ) Il quarto punto del nostro schema dovrebbe riguardare le confutazioni dei più noti sofismi protezionistici riediti in nuova veste per la circostanza : la paura della disoccupazione , la dipendenza dallo straniero in caso di guerra , ecc . Per 1' Italia , anzi , una maggiore reale indipendenza si acquista promuovendo i più economici impieghi dell ' energia elettrica , la navigazione interna , e così via . E tutto ciò più che mai s ' inquadrerebbe in quella funzione di rimozione dei veli cuoprenti ogni politica di classe , che è l ' essenza stessa della scienza economica , e contribuirebbe a fare sempre più una realtà di quel concetto dello Stato , superiore a ogni dominazione di classe , che finora non fu che un ' astrazione , precisamente perché solo alcuni interessi vi erano rappresentati , non equilibrati da altri . Il quadro , come si vede , può essere grandioso , e chi non è cosciente di questa grandiosità non sente il momento storico che 1' Italia attraversa , non sente che per 1' Italia va approssimandosi un momento simile a quello che provocò il mutamento d ' indirizzo della politica commerciale inglese verso la metà del secolo scorso . Le organizzazioni proletarie , cui pare di non aver nulla da fare , potrebbero far proprio questo compito e formare il centro di un colossale e irresistibile esercito , alle cui ale sarebbero la piccola borghesia , le industrie e le colture dimandanti nuovi mercati . Ponete , per es . , che in ogni piccola città , in ogni villaggio , ogni domenica un propagandista faccia il conto di quanto alla fin d ' anno ognuno paga in tributo ai produttori protetti , in più del valore delle scarpe , delle calze , della camicia , degli abiti , del pane , del petrolio , dello zucchero , del caffè , e che ciò duri per quattro o cinque anni e sia la piattaforma di due lotte elettorali ; e si può metter pegno che il protezionismo italiano è sconfitto . In Italia tutti sono penetrati da un tale spirito di tolleranza e di equanimità che resistenze fortissime non si incontrano pressoché mai ; è forse per questo anzi che tutto dura poco ed è vero ancora oggi ciò che cantava il Tasso che ... alla virtù latina o nulla manca o sol la disciplina . E nel nostro caso la fede poserebbe su fatti , avrebbe il sussidio delle cose , non sarebbe un pleonastico epifenomeno , ma una efflorescenza degli interessi industriali ed agricoli , una vera e propria epigenesi della nostra struttura economica e della fase che attraversa . Perché il partito socialista non la fa sua ? È vero che da qualche tempo sembra disoccupato e invecchiato precocemente . Ma gli è appunto perché s ' è troppo chiuso in sé , perché s ' è appartato dalla bufera che mai non resta a lui d ' intorno . Torni all ' antico , ritocchi , come Anteo , la terra che gli fu madre , e gli ritornerà anche , con la giovinezza , la fede .