StampaPeriodica ,
E
se
il
mondo
sapesse
il
cor
ch
'
egli
ebbe
,
assai
la
loda
e
più
lo
loderebbe
DANTE
Il
30
marzo
1885
un
uomo
del
popolo
era
morto
all
Ospizio
Marino
,
a
Posillipo
;
e
il
dì
seguente
una
desolata
,
delirante
calca
di
gente
gli
rendeva
,
per
sincerità
e
universalità
di
affetto
,
onori
che
non
si
tributano
né
a
re
né
a
pontefici
.
Persino
il
Padre
della
Patria
e
l
'
Eroe
dei
due
mondi
,
al
termine
della
loro
vita
,
non
raccolsero
il
pianto
di
tutti
!
In
quella
calca
i
patrizi
si
confondevano
coi
popolani
,
gl
'
increduli
coi
credenti
;
e
gl
'
increduli
s
'
inchinavano
a
quella
bara
,
provando
un
indefinibile
sentimento
di
conciliazione
fra
la
Fede
che
non
sentivano
e
la
venerazione
per
quell
'
uomo
,
il
quale
era
vissuto
unicamente
per
la
Fede
.
Sembravano
le
esequie
del
Poverello
d
'
Assisi
.
Quanti
marinai
,
quanti
orfanelli
,
quante
donne
,
quanti
poveretti
.
quante
lagrime
!
Passerà
forse
ancora
del
tempo
,
prima
che
la
Chiesa
elevi
del
tutto
all
'
onore
degli
altari
quell
'
Uomo
da
essa
beatificato
;
ma
il
popolo
(
vox
populi
,
vox
Dei
!
)
lo
aveva
già
santificato
da
vivo
.
La
Fede
,
prima
di
essere
Fede
,
è
poesia
.
Non
si
può
essere
eroi
e
santi
,
se
non
siasi
prima
poeti
di
fatto
,
operanti
;
e
questi
valgono
più
di
quelli
che
sono
semplici
cantori
.
S
'
eleva
sino
al
Santo
e
supera
il
poeta
la
feminetta
che
,
d
'
aure
accesa
,
compie
per
mero
istinto
un
'
alta
impresa
ch
'
egli
canta
soltanto
Fu
aperto
il
testamento
religioso
di
quel
morto
e
si
lesse
:
«
Il
Signore
mi
chiamò
a
sé
con
amore
dolcissimo
...
Gl
'
infelici
,
i
malati
furono
i
miei
primi
amori
,
poi
i
poveri
africani
,
pei
quali
avrei
voluto
dare
la
vita
...
I
muti
,
i
vecchi
,
gli
orfane1li
sono
stati
i
più
cari
al
vaio
cuore
,
Tutti
furono
amore
della
mia
natura
...
»
.
E
la
sua
natura
era
innanzi
tutto
poetica
;
ed
io
non
so
dire
se
egli
sia
stato
più
santo
che
poeta
.
Certamente
prima
di
essere
l
'
uno
e
l
'
altro
,
era
la
semplicità
fatta
persona
.
Non
capiva
gran
che
di
San
Tommaso
;
ma
,
quando
un
domenicano
gli
disse
che
San
Tommaso
era
talmente
ingenuo
,
da
prestar
fede
a
chi
una
volta
lo
chiamò
a
vedere
un
asino
che
volava
,
rispose
:
«
Questo
era
il
meglio
deI
cuore
di
San
Tommaso
,
perché
non
supponeva
la
bugia
,
..
la
bugia
è
la
morte
del
mondo
»
.
Nacque
da
un
vinajo
della
ridente
cittadina
di
Casoria
,
sorta
per
munificenza
di
un
romano
,
della
famiglia
dei
Mauri
,
il
quale
era
un
benedettino
proprietario
di
quella
terra
;
dove
edificò
un
ospizio
e
una
scuola
per
i
coloni
di
essa
;
e
i
coloni
,
in
fondo
.
non
erano
altro
che
i
nipoti
dei
barbari
ammansiti
.
I
barbari
si
raccoglievano
intorno
alla
badia
benedettina
e
il
Santo
li
attraeva
con
la
mitezza
della
sua
regola
:
Nihil
asperi
,
nihil
grave
nos
constituri
speramus
!
E
insegnava
loro
a
lavorare
e
dava
loro
i
mezzi
a
far
tanto
:
edificava
le
case
,
ordinava
le
famiglie
;
coltivava
egli
pel
primo
la
terra
.
Il
benedettino
o
zappa
o
pensa
;
il
francescano
o
si
cava
il
sangue
dalle
vene
per
darlo
agli
altri
o
non
è
francescano
.
Le
Badie
rinnegarono
poi
l
'
amore
;
e
fatte
sono
spelonche
;
e
le
cocolle
sacche
son
piene
di
farina
ria
.
DANTE
.
Quel
fraticello
di
Casoria
era
,
direi
,
un
francescano
benedettino
.
La
sua
città
nativa
,
venuta
su
da
l
'
ospizio
eretto
da
quel
Mauro
,
fu
,
per
la
bellezza
del
sito
,
chiamata
Casoria
,
Casaura
;
il
nome
dice
la
cosa
:
Casa
-
aurea
.
Il
vinajo
Palmentieri
ebbe
nel
marzo
1814
dalla
moglie
Candida
Zengi
il
nostro
Ludovico
,
battezzato
col
nome
di
Arcangelo
,
per
ostinazione
della
madre
,
che
pareva
fosse
di
spirito
profetico
dotata
,
perché
davvero
più
di
un
angelo
fu
il
frutto
delle
sue
viscere
.
Presentemente
la
casa
dove
egli
nacque
è
una
chiesetta
;
ma
prima
era
una
stalla
.
«
Son
proprio
nato
in
una
stalla
come
...
»
,
prese
a
dirmi
una
volta
;
ma
s
'
interruppe
abbuiandosi
al
sospetto
che
qualcuno
potesse
crederlo
intenzionato
di
riavvicinare
il
luogo
della
sua
culla
al
presepe
di
Betlemme
.
Io
gli
lessi
in
viso
questo
sospetto
e
scattai
a
dire
:
«
O
padre
,
chi
mai
potrebbe
supporre
in
voi
simile
vanità
!
.
E
lui
si
sentì
rinfrancato
da
questa
parola
.
E
divenne
anche
più
affettuoso
per
me
,
dopo
che
seppe
da
Nicola
Caracciolo
,
principe
di
Torella
,
che
il
più
profondo
sentimento
di
amore
,
messo
in
iscena
nelle
mie
commedie
,
è
quello
per
la
madre
.
Padre
Ludovico
aveva
adorata
la
popolana
che
fu
sua
madre
;
e
ne
adorava
più
che
mai
la
memoria
.
E
mi
torna
a
mente
la
descrizione
che
egli
fece
di
un
giovine
sacerdote
,
il
quale
nella
sua
prima
messa
porse
la
comunione
a
sua
madre
,
Ed
io
,
che
,
per
non
offenderlo
,
gli
nascondevo
di
non
essere
precisamente
un
credente
,
sentivo
da
artista
la
sua
parola
,
che
tipeggiava
quel
pretino
di
prima
messa
,
il
quale
tremava
di
commozione
,
perché
era
convinto
sinceramente
che
Cristo
scendeva
nell
'
ostia
,
che
egli
porgeva
alla
propria
madre
.
A
noi
,
nel
far
l
arte
,
occorre
d
'
essere
artisti
e
non
miscredenti
o
credenti
:
dobbiamo
assolutamente
uscir
dal
nostro
carattere
,
per
entrare
in
quelli
che
poniamo
in
iscena
.
Shakespeare
è
realmente
un
Jago
nel
momento
che
ne
foggia
il
tipo
...
Zola
odia
i
preti
;
ma
diviene
egli
stesso
quel
prete
che
ha
messo
nel
Travail
;
e
deve
averlo
amato
,
per
averlo
fatto
così
bello
ed
eroico
nell
'
ora
della
morte
.
Zola
sogna
il
tramonto
della
Fede
e
l
'
assorgere
compiuto
della
Scienza
e
del
Lavoro
;
ma
chi
dimentica
più
la
figura
eminentemente
artistica
di
quel
prete
,
di
quell
'
unico
sopravvivente
alla
Fede
,
il
quale
,
senza
più
un
devoto
intorno
,
nella
crollante
,
deserta
ultima
chiesa
,
sale
l
'
altare
e
celebra
l
'
ultima
messa
a
cui
non
assiste
nessuno
;
e
non
si
cura
di
morire
sotto
la
cupola
che
gli
si
sfascia
sul
capo
e
lo
schiaccia
?
I
miscredenti
mi
guarderanno
in
cagnesco
?
Vadano
al
diavolo
!
Noi
siamo
artisti
!
Io
non
sono
altro
che
un
poeta
,
particolarmente
quando
m
'
atteggio
a
filosofo
ed
ho
l
'
aria
di
essere
un
incredulo
o
un
credente
.
E
Padre
Ludovico
m
'
innamorava
appunto
per
questo
,
perché
,
prima
di
essere
un
santo
,
era
un
poeta
.
Suo
padre
,
vinajo
,
voleva
farne
un
vinajo
;
invece
la
madre
«
strillò
come
una
pica
»
e
volle
che
fosse
mandato
a
scuola
.
Ma
bisognava
,
pur
troppo
,
che
il
ragazzo
venisse
in
aiuto
della
famiglia
poverissima
,
e
fu
tolto
dalla
scuola
e
messo
a
bottega
da
un
falegname
.
«
Oh
,
se
potessi
,
egli
mi
diceva
,
usare
anch
'
oggi
della
pialla
a
sgrossare
i
peccati
!
»
.
«
A
sgrossarli
soltanto
?
»
.
«
Non
mi
fare
il
critico
!
»
,
scattò
lui
a
soggiungere
.
«
S
'
intende
che
di
truciolo
in
truciolo
,
la
pialla
,
i
peccati
,
se
li
porterebbe
via
del
tutto
.
Quale
cattivo
abito
fu
mai
distrutto
a
un
colpo
e
non
a
gradi
?
»
.
In
lui
l
'
uomo
pratico
si
rivelava
sempre
,
ad
ogni
minimo
atto
;
stranissimo
connubio
di
uomo
pratico
e
di
poeta
!
Cessò
d
'
essere
falegname
,
perché
per
la
morte
della
madre
s
'
immalinconì
al
punto
che
stette
lì
lì
per
seguirla
nella
tomba
.
E
così
ridotto
a
lumicino
,
fu
raccolto
un
giorno
quasi
spirante
in
una
chiesa
.
Ma
da
quell
'
ora
,
il
sentimento
della
propria
vocazione
,
converso
in
febbre
,
produsse
in
lui
una
reazione
prepotente
,
quasi
prodigiosa
,
che
lo
ritornò
alla
salute
:
e
sotto
la
povera
tonaca
del
francescano
sentì
la
vita
,
a
cui
era
destinato
.
E
mutò
nome
.
Dicono
che
lo
facesse
per
far
piacere
a
un
amico
;
ma
io
affermo
,
e
non
senza
fondamento
,
che
volle
chiamarsi
Ludovico
,
per
aver
letto
I
promessi
sposi
ed
essersi
innamorato
del
cappuccino
,
che
aveva
quel
nome
prima
di
chiamarsi
Cristoforo
;
e
,
volendo
esser
modesto
,
non
si
chiamò
Cristoforo
,
per
non
paragonarsi
con
lui
.
E
da
quell
'
ora
la
sua
vita
,
come
quella
di
San
Francesco
,
meglio
in
gloria
del
ciel
si
canterebbe
.
DANTE
Contro
un
disgraziato
parroco
che
,
scandalizzato
di
Don
Abbondio
,
proibiva
la
lettura
del
romanzo
,
insorse
a
dire
:
Potrebbe
esser
letto
in
un
coro
di
vergini
presieduto
dalla
Madonna
!
.
E
consigliò
poi
che
fosse
letto
dalle
più
adulte
alunne
delle
Stimmatine
e
delle
Elisabettiane
.
Era
un
'
anima
primitiva
talmente
geniale
,
da
non
poter
essere
che
ingenuo
come
un
bambino
;
e
per
questa
sua
ingenuità
fu
fatto
segno
ai
motteggi
dei
suoi
compagni
monaci
che
si
divertivano
!
Ma
lui
,
dolce
come
il
Poverello
d
'
Assisi
,
tollerava
i
loro
motteggi
.
E
così
la
tolleranza
divenne
più
che
mai
la
sua
natura
.
Fin
troppo
!
Invidiava
non
so
quale
francescano
che
,
limosinando
pei
poveri
,
importunò
un
superbiaccio
,
il
quale
,
avendo
persa
la
pazienza
,
gli
diede
uno
schiaffo
:
Questo
per
me
,
disse
il
frate
;
ma
pei
poveri
che
mi
date
?
.
Non
s
'
indugiava
mai
nella
critica
;
andava
sempre
,
spontaneamente
,
di
lancio
alla
verità
:
intuiva
.
Ma
sarebbe
stato
un
vero
francescano
benedettino
,
se
avesse
studiato
di
più
;
e
,
strana
cosa
,
si
sforzava
di
nascondere
anche
quel
tanto
che
sapeva
.
La
scienza
di
amare
!
ecco
la
suprema
delle
scienze
!
.
Aveva
diciott
'
anni
,
quando
disse
la
sua
prima
messa
.
E
scoppiò
poi
a
piangere
in
sacrestia
.
Perché
piangete
?
.
Sorriderei
come
in
Paradiso
,
se
avessi
potuto
dare
la
comunione
a
mia
madre
!
E
corse
quel
giorno
al
mare
,
dove
la
riva
era
più
deserta
.
A
far
che
?
A
cantare
.
E
cantava
su
pe
'
monti
,
dove
nessuno
,
fuorché
Dio
,
lo
sentiva
.
Erano
poveri
suoni
e
mediocrissimi
versi
creati
o
raffazzonati
da
lui
.
Eccone
alcuni
:
Tu
,
con
giubilo
santo
un
tesoro
mu
'
hai
dato
,
Mamma
,
Mamma
,
dirò
,
prima
del
tuo
morir
:
Quale
tesoro
si
augurava
dalla
purezza
di
sua
madre
?
Quello
di
non
aver
mai
una
macchia
né
sull
'
anima
né
sul
corpo
.
Misero
,
lacero
,
ma
sempre
di
una
pulitezza
assolutamente
ignota
a
quei
preti
e
frati
sferzati
dal
Porta
,
i
quali
sentono
di
sudiciume
.
Il
corpo
deve
sentire
della
fragranza
delle
rose
!
.
Vorreste
che
fosse
unto
di
profumi
?
,
osservai
quasi
punzecchiandolo
.
Non
fare
il
critico
!
Ho
detto
della
fragranza
delle
rose
,
non
del
profumo
delle
pomate
!
,
rispose
.
E
quante
volte
si
lavò
da
sé
stesso
la
tonaca
nell
'
acqua
scorrente
da
le
rocce
!
E
che
festoso
,
che
celione
era
!
Una
volta
lo
sentii
mormorare
:
Epaminondas
Thebanus
unam
solam
vestem
habebat
!
.
Oh
!
Padre
,
se
ne
aveva
una
sola
,
come
faceva
a
tenersi
pulito
?
.
Che
so
io
come
faceva
lui
,
rispose
;
so
che
,
quando
lavo
la
mia
tonaca
,
resto
con
la
camicia
;
e
quando
lavo
la
camicia
,
resto
con
la
tonaca
!
.
Insomma
aveva
sempre
ragione
lui
!
E
quale
pudore
,
quale
castità
la
sua
!
E
la
sua
letizia
fu
più
che
mai
infiammata
,
a
quanto
mi
dicono
,
allorché
i
più
speranzosi
nel
risorgimento
d
'
Italia
ebbero
fede
in
Pio
IX
.
Ma
s
'
intende
che
,
dopo
le
esorbitanze
dei
liberali
,
rimpiante
dal
Settembrini
e
,
dopo
l
'
assassinio
di
Pellegrino
Rossi
,
si
spaventò
della
libertà
.
Ma
non
per
questo
chiamò
meno
assassini
i
fucilatori
di
Ugo
Bassi
E
persino
,
prima
di
morire
,
voleva
il
Papa
a
Roma
,
padrone
di
Roma
,
ma
in
mezzo
ai
soldati
italiani
.
L
'
ardore
della
carità
superava
in
lui
l
'
amore
per
la
patria
.
E
tutte
le
meravigliose
costosissime
opere
di
carità
ideate
e
compiute
da
lui
,
senza
ch
'
egli
possedesse
un
soldo
,
parevano
sorgere
per
forza
d
'
incanto
.
Divenne
persino
un
esperto
chimico
,
per
ben
provvedere
alla
farmacia
dei
poveri
e
dei
Frati
Minori
.
Riuscì
persino
ad
essere
un
buon
maestro
di
aritmetica
,
per
insegnarla
ai
bambini
;
e
fu
buono
persino
ad
innovare
alcune
norme
di
tale
insegnamento
per
conformarle
all
'
intelligenza
infantile
.
Tutte
le
borse
si
aprivano
alle
sue
domande
.
San
Francesco
ha
bisogno
di
questa
casa
!
,
disse
una
volta
alle
signore
André
;
ed
esse
gli
cedettero
immediatamente
la
loro
villa
La
Palma
.
La
mia
mente
,
diceva
,
cerca
di
afferrar
Dio
;
ma
,
non
potendo
afferrarlo
,
mi
rivolgo
a
trovarlo
nelle
sue
creature
.
Vede
un
giorno
due
moretti
per
via
Toledo
...
e
crea
il
Collegio
dei
moretti
.
E
va
in
Aurica
,
a
comprarne
non
so
quanti
.
E
torna
a
costruire
un
altro
collegio
per
le
morette
.
Ma
la
coscienza
gli
rimprovera
di
lasciare
da
canto
i
poveri
bimbi
nostri
:
e
fonda
l
'
Ospizio
delle
Stimmatine
e
delle
Elisabettine
.
Istituisce
l
'
opera
dei
sordomuti
,
e
quella
dei
trovatelli
sul
colle
detto
Il
deserto
presso
Sorrento
;
e
apre
un
ospedale
a
Montecorvino
;
e
a
Roma
una
scuola
operaia
;
e
una
di
floricoltura
a
Posillipo
;
e
una
musicale
;
e
un
'
altra
a
Vico
Equense
,
e
un
'
altra
al
Piano
.
Con
quale
denaro
?
Non
ne
aveva
;
ma
gliene
davano
a
piene
mani
.
E
avesse
mai
distratto
un
centesimo
a
profitto
proprio
!
Domandava
ai
fornai
un
pezzo
dì
pane
;
ai
fruttivendoli
delle
arance
o
delle
susine
e
questo
era
il
suo
desinare
.
Non
so
dire
quante
altre
case
di
carità
costruisse
o
comprasse
a
Firenze
,
ad
Assisi
,
a
Casoria
,
a
Napoli
,
di
qua
,
di
là
Mentre
sorgeva
a
Posillipo
l
'
Ospizio
Marino
,
egli
tornava
in
Africa
a
comprar
moretti
.
E
andava
in
Palestina
,
dove
,
nella
grotta
di
Betlemme
,
si
rotolava
per
terra
,
affinché
la
tonaca
gli
s
'
imbrattasse
della
polvere
del
sacro
luogo
;
e
quella
tonaca
,
chiusa
in
una
cassa
,
si
conserva
ancora
così
impolverata
nell
'
Ospizio
Marino
.
In
Egitto
s
'
incontrò
col
proscritto
Paternostro
,
inferocito
pel
dolore
di
non
poter
ritornare
a
Napoli
,
a
rivedere
i
suoi
bambini
;
e
lui
,
Padre
Ludovico
,
di
ritorno
a
Napoli
,
va
da
Ferdinando
II
e
gli
dice
aperto
e
tondo
di
permettere
a
quel
povero
padre
di
riabbracciare
i
suoi
bambini
,
e
Ferdinando
II
...
obbedisce
.
Per
tanto
Luigi
Settembrini
s
'
innamora
di
Padre
Ludovico
e
lo
difende
a
viso
aperto
,
quando
i
rivoltosi
del
1860
insorgono
contro
i
Borboni
e
s
'
avventano
contro
tutti
gli
abiti
talari
e
le
tonache
fratesche
.
Prima
di
quell
'
ora
Ferdinando
,
sentendosi
morire
e
aspettando
un
miracolo
,
lo
aveva
fatto
chiamare
;
e
lui
,
entrandogli
in
camera
,
gli
disse
queste
testuali
parole
:
Fin
qui
tu
hai
fatto
il
re
;
ma
adesso
devi
farti
piccolo
piccolo
e
devi
obbedire
alla
Morte
!
.
Non
gli
mise
per
nulla
nel
cuore
la
speranza
di
un
miracolo
!
Garibaldi
entrava
a
Napoli
e
vinceva
l
'
ultima
battaglia
a
Santa
Maria
e
a
Caserta
,
dove
i
Frati
bigi
,
istituiti
da
Padre
Ludovico
,
facevano
,
con
lui
,
da
infermieri
ai
garibaldini
e
ai
borbonici
feriti
.
E
Garibaldi
esclamò
:
Ecco
un
vero
figlio
di
San
Francesco
!
.
Non
passò
l
'
anno
e
diede
pane
,
ricovero
e
lavoro
a
centinaia
di
donne
le
suore
Elisabettine
istituite
ed
educate
per
assistere
i
moribondi
e
per
vegliare
i
morti
.
E
prescrisse
che
potessero
svestir
l
'
abito
e
maritarsi
,
quando
avessero
voluto
.
Prese
a
costituire
un
'
Accademia
religiosa
superiore
a
tutti
i
partiti
politici
;
ma
il
cardinale
Riario
Sforza
la
proibì
in
sul
nascere
.
Vittorio
Emanuele
II
volle
donargli
la
croce
di
San
Mau
rizio
e
Lazzaro
,
e
lui
,
prima
di
ringraziare
educatamente
il
Re
,
accolse
la
nomina
con
un
'
alzata
di
spalle
:
Che
figura
potrebbe
fare
questa
croce
sulla
mia
povera
tonaca
?
.
Se
non
altro
fra
due
Santi
starete
in
famiglia
!
,
gli
disse
il
duca
di
San
Donato
che
,
da
Sindaco
di
Napoli
,
gli
aveva
portato
la
nomina
.
Ma
che
!
ma
che
!
Fra
i
Santi
io
sto
come
Ponzio
Pilato
nel
credo
.
La
famiglia
dove
sto
meno
male
,
è
quella
dei
poverelli
.
E
già
,
preso
dal
cancro
che
doveva
condurlo
alla
tomba
,
non
aveva
altro
pensiero
che
di
veder
compiuto
l
'
Ospizio
Marino
,
destinato
al
ricovero
dei
vecchi
pescatori
e
ai
bagni
dei
bambini
scrofolosi
.
Vittoria
Aganoor
,
allora
dimorante
a
Napoli
con
la
sua
famiglia
,
gli
riempiva
ogni
tanto
la
borsa
coi
denari
di
suo
padre
,
un
principe
indiano
asceticamente
religioso
:
ed
ella
scoprì
che
la
poesia
dello
Zanella
:
L
'
Ospizio
Marino
,
aveva
suggerito
a
Padre
Ludovico
il
disegno
di
costruire
l
'
Ospizio
di
Posillipo
.
Io
posso
far
fede
che
egli
aveva
mandato
a
mente
questa
strofa
di
quella
poesia
:
A
l
'
onda
che
blanda
gli
mormora
al
piede
,
inutil
ghirlanda
di
perle
non
chiede
,
non
chiede
di
porpore
inane
tributo
,
il
bimbo
sparuto
...
a
l
'
onde
,
dal
gracile
suo
piede
battute
,
domanda
salute
.
Innamorato
di
tutte
le
arti
e
particolarmente
della
musica
,
se
la
prese
una
volta
con
Sant
'
Agostino
,
il
quale
vede
la
Città
Terrena
tutta
peccato
;
e
in
essa
peccatrici
tutte
le
Arti
;
e
perfino
la
Musica
,
quando
con
la
sua
dolcezza
distoglie
le
anime
da
Dio
e
opponendosi
a
Sant
'
Agostino
disse
:
La
Musica
e
di
gloria
a
Diate
di
consolazione
al
prossimo
!
.
E
potrei
seguitare
a
non
più
finire
;
ma
qui
lascio
da
parte
il
Santo
;
e
,
se
mi
riuscisse
,
vorrei
mettere
addirittura
in
azione
l
'
ingegno
geniale
dell
'
Uomo
.
Nel
principio
dell
'
estate
del
187
...
(
non
ricordo
bene
l
'
anno
)
andavo
,
in
un
mio
biroccino
,
senza
mantice
,
per
la
polverosa
via
che
da
Capodimonte
mena
a
Giugliano
,
dove
,
barbaricamente
,
come
in
pieno
Medio
Evo
,
si
usa
ancora
festeggiare
il
così
detto
Volo
dell
'
angelo
.
Alla
porta
della
chiesa
parrocchiale
dal
tetto
di
una
casa
di
fronte
,
o
dalla
cima
di
un
castello
di
legno
(
non
ricordo
bene
)
,
è
tesa
una
corda
,
lungo
la
quale
,
legato
a
pulegge
,
scorre
,
passando
come
a
volo
su
la
piazza
,
un
ragazzetto
a
cui
applicano
un
paio
d
'
ali
di
cartone
,
perché
figuri
da
angelo
...
Povero
figliuolo
!
Seguivo
,
dunque
,
sotto
il
sole
,
quella
via
fiancheggiata
da
platani
,
quando
vidi
andare
,
a
piedi
,
innanzi
me
,
Padre
Ludovico
,
elle
s
'
era
partito
dal
convento
delle
Elisabettine
.
Oh
,
Padre
!
e
fermai
la
mia
cavalla
.
Bravo
!
Appunto
te
aspettavo
!
Come
!
?
Sapevate
che
sarei
andato
a
Giugliano
?
No
;
ma
ero
sicuro
che
San
Francesco
mi
avrebbe
mandato
un
veicolo
per
andarvi
.
Sorrisi
;
ma
ruppi
subito
il
mio
sorriso
,
per
non
offendere
il
Padre
nella
sua
Fede
;
e
gli
feci
posto
al
mio
fianco
.
Non
pioveva
da
non
su
quanto
tempo
;
e
i
campi
ardevano
da
far
pietà
:
andava
perdendosi
ogni
frutto
della
terra
.
La
vampa
del
sole
era
incessante
;
ma
l
'
afa
,
addirittura
opprimente
,
dava
segno
di
un
prossimo
rivolgimento
nella
massa
d
'
aria
morta
e
pregna
di
polvere
.
E
la
polvere
,
incrostata
alle
fronde
e
all
'
erbe
,
le
aveva
quasi
corrose
:
morivano
aspettando
una
goccia
d
'
acqua
.
Da
ponente
,
intanto
,
certe
nuvole
,
,
aggrovigliandosi
l
'
une
con
l
'
altre
,
andavano
occupando
il
cielo
...
e
,
tutto
ad
un
tratto
,
dopo
un
primo
repentino
e
pazzo
rotare
di
vento
,
la
pioggia
venne
giù
irruente
;
e
,
dall
'
essere
un
acquazzone
,
si
mutò
in
un
diluvio
,
che
pareva
non
volesse
più
finire
.
Ne
c
'
era
modo
di
ripararsene
,
perché
quella
via
,
dopo
San
Rocco
,
correva
allora
,
per
lungo
tratto
,
senza
che
s
'
incontrasse
a
riparo
un
gruppo
di
case
o
magari
un
semplice
androne
.
Che
bene
per
la
campagna
!
uscì
a
dire
Padre
Ludovico
,
estasiato
.
Ma
che
male
per
noi
fui
pronto
a
rispondere
io
;
Poveri
alberi
!
Povero
grano
!
Anch
'
essi
sono
creature
di
Dio
!
...
-
Ma
noi
,
se
mai
,
più
di
loro
!
...
Frati
platani
!
Morivano
dall
'
arsura
...
E
noi
a
momenti
moriamo
annegati
...
Eccoli
lavati
dalla
pioggia
,
eccoli
tornati
a
vita
.
Che
bene
!
Ma
a
noi
toccherà
una
bronchite
,
e
non
sarà
punto
un
bene
!
Già
...
Il
Bene
!
...
Il
Bene
!
...
E
scrollò
il
capo
.
Io
,
reggendo
con
la
destra
le
briglie
,
gli
tirai
su
il
cappuccio
,
come
potei
,
con
la
sola
sinistra
,
perché
lui
non
pensava
a
ripararsi
il
capo
dall
'
acqua
,
che
imperversava
e
lo
faceva
sorridere
come
un
bambino
.
-
Come
è
bello
che
bene
!
Padre
,
potreste
dirmi
che
cosa
sia
veramente
il
Bene
:
il
Bene
in
sé
e
non
rispetto
al
nostro
vantaggio
o
a
quello
di
queste
piante
?
Nel
presente
caso
,
il
bene
per
esse
è
la
pioggia
,
la
quale
invece
è
un
male
per
noi
...
O
che
cosa
è
il
Bene
per
tutti
:
il
Bene
in
sé
?
Una
cosa
tanto
facile
a
vedere
.
-
Per
me
,
no
!
-
-
E
.
se
capisce
,
tu
ssì
nu
dotto
;
io
so
nu
povero
gnurante
Non
v
'
ho
detto
che
Padre
Ludovico
par
-
lava
sempre
in
napoletano
e
dava
del
tu
,
alla
bella
prima
,
a
chiunque
,
foss
'
anche
il
Re
_
Salvo
che
si
voglia
vedere
l
'
essenza
del
Bene
nel
motto
:
Mors
tua
,
vita
mea
!
E
questa
vecchia
verità
è
forse
la
migliore
definizione
dei
Bene
.
'
O
vì
lloco
!
(
eccolo
,
sempre
lui
!
)
-
-
scattò
a
dire
il
Padre
:
-
Comme
site
ciucce
vuj
ate
dotte
!
...
Anche
Cristo
disse
:
Quid
me
interrogas
de
Bono
?
perché
m
'
interroghi
del
Bene
?
Anche
Pilato
si
domandò
che
cosa
fosse
la
Verità
:
Quid
est
veritas
?
e
non
trovò
risposta
da
darsi
.
Il
Bene
che
è
bene
per
me
,
mentre
è
male
per
te
,
non
e
veramente
il
Bene
.
-
Oooh
,
ci
venite
finalmente
!
Solo
una
cosa
è
veramente
il
Bene
...
Quale
?
La
pioggia
che
cade
,
è
un
bene
per
questi
alberi
,
per
questo
grano
in
erba
,
perché
rida
loro
la
vita
,
ed
è
un
male
,
al
contrario
,
per
noi
,
perché
potrebbe
cagionarci
una
polmonite
e
levarci
la
vita
!
Dunque
,
non
questa
pioggia
,
in
sé
,
è
veramente
un
male
;
ma
il
vero
male
per
tutti
è
la
Morte
e
il
vero
bene
per
tutti
è
la
vita
.
Trova
a
ridire
,
se
puoi
,
su
questa
definizione
del
Bene
e
del
Male
.
Ma
,
bada
,
è
una
definizione
di
primo
grado
e
v
'
è
quella
di
secondo
grado
.
Peccato
che
dopo
tanti
anni
mi
sia
sfuggita
la
gustosissima
forma
napoletana
,
con
la
quale
egli
si
esprimeva
!
Tutte
le
cose
hanno
una
vita
,
la
quale
,
se
è
vita
,
è
movimento
...
L
'
inerzia
(
chello
che
non
se
move
)
)
non
c
'
è
;
e
il
movimento
,
conclusione
,
consiste
in
questo
che
,
quanto
di
vitale
sparisce
da
un
lato
,
tanto
riappare
dall
'
altro
...
Cioè
quanto
di
bene
...
-
Appunto
!
Tutto
tende
a
conseguire
un
grado
di
esistenza
più
alto
,
una
vita
...
più
viva
.
Avete
letto
Darwin
?
-
Chi
è
?
Non
'
o
conosco
...
Seguitate
...
Il
termine
supremo
,
l
'
ultima
tappa
è
la
pienezza
della
vita
,
quella
che
non
soffre
,
non
termina
e
non
difetta
...
Ho
capito
:
Dio
.
E
si
tu
non
cride
a
Dio
,
non
fa
niente
.
'
O
nieghe
a
chiacchiere
e
'
o
vaj
cercanno
a
fatte
,
perchè
'
a
vita
che
tu
vuoj
pe
tte
,
è
chella
che
non
soffre
,
non
fenesce
e
non
difetta
;
e
chesto
è
Dio
.
Tu
vuo
'
Dio
e
non
'
o
saj
!
A
buon
conto
,
il
Bene
in
se
è
la
Vita
;
ma
bisogna
soggiungere
:
quella
che
non
difetta
.
E
noi
,
per
egoismo
,
non
vogliamo
altro
.
L
'
Egoismo
fa
nu
zumpo
(
un
salto
)
e
diventa
amore
,
diventa
Fede
,
adorazione
della
Vita
che
non
difetta
.
E
l
'
adorammo
,
pecche
'
a
volimmo
primma
,
primma
pe
nuj
.
Ci
è
una
conciliazione
fra
l
'
Egoismo
e
l
'
Amore
,
anzi
una
integrazione
dell
'
uno
con
l
'
altro
,
perché
l
'
Egoismo
s
'
aiza
(
s
'
eleva
)
comme
a
na
pianta
e
dà
nu
sciore
(
un
fiore
)
d
'
ammore
;
e
accusi
addeventa
Amore
,
non
cessando
d
'
essere
egoismo
:
rummane
superato
,
ma
non
distrutto
,
comme
a
nu
sciore
che
addeventa
frutto
.
E
rammento
benissimo
che
a
questo
punto
il
caro
Padre
disse
:
E
t
aggio
fatto
pure
'
o
mottetto
co
'
a
rima
.
Egli
,
senza
saperlo
,
raddrizzava
le
gambe
alla
filosofia
di
Bentham
!
Pensa
la
più
odiata
delle
cose
:
la
Morte
...
Non
è
sempre
vero
ribattei
io
perché
,
a
volte
,
quando
si
perde
l
'
onore
o
un
essere
amato
,
o
una
cosa
cara
,
come
la
patria
e
persino
la
ricchezza
,
allora
si
desidera
la
morte
;
sicché
questa
non
è
più
odiata
,
ma
desiderata
,
_
.
Ovvì
(
vedi
)
comme
te
sbaglie
!
Quello
che
desideri
,
non
è
la
morte
,
ma
la
vita
non
priva
dell
'
onore
,
non
priva
degli
esseri
cari
,
non
priva
della
ricchezza
...
e
anche
della
patria
...
Ed
io
stavo
per
domandargli
:
Avete
letto
Schopenhauer
?
Ma
a
quella
concessione
che
egli
aveva
l
'
aria
di
farmi
rispetto
alla
patria
,
scattai
a
dire
:
Qui
poi
davvero
non
andiamo
più
d
'
accordo
!
Non
scherziamo
con
la
patria
!
Tu
t
'
hai
da
mettere
'
n
capa
che
San
Francìsco
tene
pe
'
patria
tutt
'
o
munno
,
tutta
l
'
Umanità
'
E
chi
vuol
bene
al
più
,
vuol
bene
anche
al
meno
:
chi
vo
'
bene
a
tutto
'
o
munno
,
vo
'
bene
pure
all
'
Italia
!
...
E
torniamo
a
noi
!
Ami
non
la
Morte
,
ma
la
Vita
non
menomata
di
quelle
cose
che
te
la
rendano
bella
e
buona
;
non
fai
che
rifiutare
la
vita
difettosa
,
caduca
,
infelice
,
perché
vuoi
quella
che
non
soffre
,
non
difetta
,
non
termina
.
Ecco
il
Bene
in
sé
,
il
Bene
per
tutti
,
persino
per
queste
piante
,
che
morivano
ed
ora
rivivono
.
E
dov
'
è
questa
vera
Vita
?
...
vera
!
ma
il
Vero
non
è
il
Certo
!
E
qui
egli
prese
a
dire
:
Il
Vero
ed
il
Certo
si
conciliano
,
s
'
identificano
nel
Bello
e
nella
Fede
;
tu
ti
fermi
al
Bello
!
Ed
è
sempe
'
na
cosa
!
(
E
sempre
qualche
cosa
!
)
.
Divino
ignorante
!
avrebbe
esclamato
Giordano
Bruno
.
Egli
non
diceva
precisa
-
mente
,
come
Renzo
Tramaglino
:
«
Giacché
la
c
'
è
questa
birberia
del
leggere
e
scrivere
,
bisogna
usufruirne
»
,
ma
dichiarava
:
«
Chi
sa
amare
,
sa
tutto
!
Sapete
leggere
?
Sta
bene
;
ma
del
bene
c
'
è
il
meglio
,
ed
occorre
che
sappiate
amare
!
Chi
sa
amare
,
sa
morire
!
»
.
Col
caro
Padre
,
l
'
abate
Fornari
ed
io
avemmo
una
discussione
,
nella
quale
finì
per
aver
ragione
Lui
e
non
noi
che
sapevamo
leggere
meglio
di
lui
.
Si
trattava
di
apporre
una
iscrizione
al
monumentino
eretto
da
lui
dinanzi
all
'
Ospizio
di
Posillipo
;
ed
egli
intendeva
che
quel
gruppo
scultorio
avesse
una
epigrafe
,
per
la
quale
«
chi
'
a
legge
,
s
'
ha
da
purtà
a
'
casa
'
o
monuniento
»
.
Intendeva
cioè
che
l
'
epigrafe
fosse
talmente
espressiva
,
da
imprimere
il
monumento
come
cosa
propria
nella
memoria
del
lettore
.
Io
che
avevo
già
visto
quanto
è
brutto
quel
gruppo
di
San
Francesco
con
Dante
e
Giotto
,
mormorai
«
A
casa
non
me
lo
porterei
davvero
!
»
.
Tu
saj
troppo
leggere
tu
!
scattò
a
dire
il
Padre
:
che
buò
(
che
vuoi
)
tutte
Murilli
e
Michelangeli
?
E
citava
Murino
,
perché
aveva
voluto
che
nella
chiesa
delle
Elisabettine
,
al
posto
d
'
onore
,
dopo
l
'
effigie
della
Madonna
,
ci
fosse
la
copia
del
mirabile
dipinto
del
Murillo
,
raffigurante
Sant
'
Elisabetta
,
regina
d
'
Ungheria
,
che
cura
i
tignosi
.
Quell
'
uomo
era
un
incanto
nella
parola
più
viva
della
Genialità
e
nel
suo
rimprovero
più
efficace
alla
Critica
e
nel
suo
continuo
ammonire
:
Chi
se
mpara
a
leggere
,
fa
buono
;
ma
se
po
'
pure
rompere
'
a
noce
d
'
o
cuollo
(
l
'
osso
del
collo
)
;
ma
chi
sape
amà
,
non
s
'
a
rompe
isso
e
non
'
a
fa
rompere
all
'
aute
»
.
E
ribatteva
di
continuo
:
«
Sape
amà
è
na
cosa
rara
assai
!
E
metteva
in
un
verso
questo
suo
pensiero
:
L
Amor
che
sappia
amare
,
è
il
sommo
Amore
:
In
questo
motto
egli
diceva
,
è
messa
in
vista
l
'
unità
dell
'
Anima
,
che
non
ha
,
come
un
treno
di
via
ferrata
,
il
compartimento
della
Ragione
staccato
da
quello
del
Sentimento
.
L
'
Anima
non
si
divide
in
parti
ed
,
oltre
ad
essere
indivisibile
,
è
equilibratamente
composta
di
Sentimento
e
Ragione
nella
Genialità
,
che
si
definisce
appunto
l
'
inconscia
identità
della
Ragione
e
del
Sentimento
nell
'
azione
dell
'
Amore
.
Questa
definizione
della
Genialità
è
proprio
sua
.
Quando
l
'
equilibrio
viene
a
mancare
e
la
Riflessione
prepondera
nella
Genialità
,
questa
allora
prende
nome
di
Ragione
o
di
Critica
;
rallenta
il
volo
,
ma
non
cessa
,
direi
,
d
'
avere
le
ali
:
vola
terra
terra
.
La
Ragione
non
è
altro
che
la
Genialità
raffreddata
.
Non
esiste
la
Ragione
da
sé
sola
,
staccata
affatto
dal
Sentimento
.
Non
vi
è
uomo
per
ponderatore
che
sia
,
il
quale
in
qualche
momento
non
fantastichi
.
Il
Saggio
non
è
altro
che
un
poeta
a
freddo
.
Al
motto
:
si
nasce
poeti
,
bisogna
sostituire
quest
'
altro
:
Tutti
si
nasce
poeti
,
dal
più
al
meno
.
Benedetto
Croce
disse
poi
lo
stesso
.
Il
caro
Padre
,
il
quale
mi
predisse
che
sarei
finito
benedettino
(
presagio
che
non
sì
è
punto
avverato
)
,
fu
da
me
conosciuto
la
prima
volta
in
casa
e
propriamente
nella
biblioteca
di
Nicola
Caracciolo
,
principe
di
Torella
,
che
mi
presentò
a
lui
nella
mia
qualità
di
poeta
comico
-
Tu
ssi
commico
?
mi
domandò
.
-
Debolmente
!
risposi
.
Ah
,
sì
?
E
mo
dimme
na
cosa
:
ched
'
è
'
o
Commico
?
Chi
s
'
era
ancora
dato
pensiero
d
'
indagare
che
cosa
fosse
la
Comicità
!
-
E
na
vota
che
non
'
o
sai
tu
,
mo
t
o
dico
io
,
soggiunse
:
'
O
Commico
è
l
'
Ommo
e
'
o
Serio
è
Dio
.
E
l
'
Ommo
pe
ce
arrivà
,
fa
certe
mosse
e
cierte
zumpe
(
salti
)
accussì
curiuse
che
è
nu
spasso
a
vedé
!
Sapete
bene
che
il
così
detto
genere
comico
è
sempre
sproporzione
fra
il
mezzo
ed
il
fine
:
E
ne
sia
prova
chi
voglia
cor
,
la
clava
infranger
l
'
uova
,
o
chi
prenda
a
vuotare
con
la
conchiglia
il
mare
E
Padre
Ludovico
svolse
così
il
suo
concetto
:
Che
cosa
costituisce
il
Comico
?
La
Volontà
che
vuol
vivere
più
di
quando
vive
;
e
non
sa
di
muovere
così
verso
Dio
,
il
quale
è
colui
che
vive
senza
termine
e
senza
difetto
:
«
Ego
sum
qui
sum
!
»
E
tutti
sono
come
vuoti
di
esistenza
al
mio
confronto
,
dice
Dio
.
Ma
la
povera
volontà
umana
,
mancando
dì
conoscenza
e
volendosi
dare
un
valore
che
non
ha
,
adopera
o
una
potenza
che
eccede
il
fine
o
che
non
è
sufficiente
a
conseguirlo
.
Comico
è
colui
che
tende
ad
una
bellezza
,
ad
un
bene
,
ad
un
pregio
,
ad
una
qualunque
azione
superiore
alle
proprie
forze
,
al
proprio
stato
;
e
quindi
adopera
mezzi
inadeguati
all
'
intento
;
per
cui
la
Vita
difettiva
,
che
è
quella
umana
,
volendo
appropriarsi
una
vitalità
,
una
virtù
(
e
la
Virtù
è
l
'
essenza
di
Dio
)
riesce
comica
,
perché
per
salire
,
per
aggrapparsi
a
quella
vitalità
,
a
quella
virtù
,
fa
mosse
e
salti
che
sono
un
godimento
a
mirare
.
Ci
fa
ridere
l
'
ignorante
che
vuol
parere
sapiente
,
il
vecchio
che
vuoi
darsi
per
giovane
,
il
pusillanime
che
vuol
mostrarsi
coraggioso
..
Non
si
è
ridicoli
,
se
non
che
quando
si
vuol
parere
quello
che
non
si
è
...
S
'
intende
pertanto
che
dal
Sublime
al
Ridicolo
non
corre
che
un
passo
.
San
Francesco
,
concluse
il
Padre
,
è
una
cosa
sublime
;
ma
è
anche
comico
,
parche
vuol
esprimere
con
ogni
sforzo
,
con
un
mezzo
inadeguato
l
'
Amore
infinito
con
la
parola
finita
...
per
cui
chiama
fratello
il
lupo
e
sorella
la
cenere
...
Se
ammettete
il
Comico
,
ammettete
anche
la
commedia
,
il
teatro
?
Sissignore
,
sissignore
,
ma
...
con
discrezione
!
Un
giorno
che
egli
era
capitato
(
già
malatissimo
)
in
casa
della
duchessa
Ravaschieri
,
si
trovò
ad
assistere
alla
prova
che
si
faceva
del
quarto
atto
dell
Adelchi
,
recitato
dalla
duchessa
(
Ermengarda
)
e
da
donna
Luisa
Toledo
Sclafani
(
il
Coro
)
.
Ammutolì
e
poi
uscì
a
dire
estasiato
:
«
S
'
arape
'
o
cielo
'
a
tutte
'
e
parte
!
»
(
S
'
apre
il
cielo
da
tutte
le
partì
!
)
.
E
a
me
non
parve
vero
d
'
osservare
:
«
Sant
'
Agostino
invece
direbbe
:
che
pazzia
è
la
vostra
di
sentir
carità
pe
'
l
simulacro
d
'
un
dolore
teatrale
,
immaginario
come
quello
di
Ermengarda
»
.
E
lui
,
Padre
Ludovico
,
brontolò
:
«
E
chillo
,
pur
'
isso
,
Santo
Agostino
s
'
era
'
mparato
troppo
a
leggere
!
»
.
E
fu
quella
l
'
ultima
volta
che
uscì
dì
casa
.
Il
Palasciano
,
il
Gallozzi
lo
avevano
operato
ben
cinque
volte
;
ma
alla
sesta
non
riuscirono
a
salvarlo
.
E
tutti
invocavano
il
miracolo
!
Che
miracolo
!
che
miracolo
!
Niente
!
niente
!
Cristo
dovette
patire
e
morire
di
dolore
senza
scampo
!
E
noi
vogliamo
i
miracoli
per
non
patire
!
Chi
ha
un
dolore
di
capo
,
aspetta
il
miracolo
,
perché
gli
passi
il
mal
di
capo
..
Niente
!
niente
!
Parole
testuali
,
di
cui
possono
far
fede
tutti
quelli
che
gli
stavano
d
'
intorno
Mi
dispiace
solo
di
morire
per
non
poter
più
lavorare
...
Ho
domandato
a
Dio
,
per
isfogo
del
mio
amore
,
non
l
'
estasi
,
non
il
rapimento
,
non
la
contemplazione
,
non
la
visione
,
ma
l
'
opera
,
il
lavoro
!
La
tenacia
nell
'
opera
e
nel
lavoro
.
Inchiniamoci
!