StampaPeriodica ,
In
Anno
XII
«
Giornalaio
»
,
a
proposito
di
un
articolo
di
Luigi
Chiarini
sui
«
Doveri
della
critica
»
,
nel
quale
il
critico
del
settimanale
letterario
romano
si
scagliava
contro
il
romanzo
Gli
indifferenti
di
Alberto
Moravia
,
fu
messo
in
sospetto
che
questo
accanimento
derivasse
da
ragioni
non
puramente
critico
-
letterarie
:
e
«
Giornalaio
»
promise
di
leggere
il
libro
e
darne
giudizio
.
«
Giornalaio
»
mi
ha
passato
l
'
incarico
:
ho
letto
il
libro
del
Moravia
,
che
in
questi
mesi
ha
avuto
una
ristampa
a
prezzo
popolare
e
ho
finito
l
'
ultima
pagina
con
una
smorfia
di
disgusto
.
Una
domanda
mi
si
è
subito
affacciata
alla
mente
:
perché
è
stato
scritto
questo
libro
?
Questione
grave
,
questa
,
a
mio
parere
,
e
che
naturalmente
nemmeno
lo
stesso
autore
sa
risolvere
:
perché
è
stato
scritto
questo
libro
?
Storia
bassa
,
misera
,
di
un
uomo
che
,
amante
di
una
signora
ormai
anziana
,
si
innamora
casualmente
della
figlia
di
quella
;
storia
di
un
fratello
che
per
un
posto
o
per
la
salvezza
del
patrimonio
farebbe
il
ruffiano
,
mercanteggerebbe
la
carne
della
sorella
;
storia
di
una
donna
depravata
che
crede
di
redimersi
amando
un
ragazzo
:
ma
è
amore
di
carne
.
E
intanto
lo
scrittore
si
trastulla
tra
queste
condizioni
dei
personaggi
,
si
diverte
ad
affondarli
sempre
più
nel
fango
della
passione
dell
'
odio
e
dell
'
interesse
,
sino
alla
fine
;
ma
non
lo
fa
per
poi
sollevarli
e
portarli
ad
una
soluzione
morale
,
vittoriosa
:
tutto
finisce
in
basso
,
sempre
più
in
basso
.
Lo
so
:
la
questione
è
se
arte
è
morale
.
Questione
vecchia
,
sempre
dibattuta
e
ancor
oggi
purtroppo
portata
avanti
.
Ma
al
giorno
d
'
oggi
in
Italia
i
giovani
sanno
una
sola
cosa
:
che
Fascismo
è
morale
;
che
l
'
arte
deve
essere
fascista
e
perciò
morale
.
E
tutto
questo
non
è
detto
per
ripararsi
dietro
lo
scudo
dell
'
aggettivo
«
fascista
»
;
perché
chi
ha
compreso
i
fini
puramente
etici
del
Regime
non
può
non
rendersi
conto
dell
'
incoraggiamento
che
esso
sta
dando
alla
letteratura
;
ma
ad
una
condizione
:
che
sia
morale
.
E
morale
non
vuol
dire
che
in
un
romanzo
non
vi
sia
un
adulterio
od
uno
stupro
,
che
in
un
quadro
non
vi
sia
l
'
effigie
del
piacere
;
ma
morale
vuol
dire
giusta
misura
delle
cose
,
vuol
dire
,
insomma
,
che
adulteri
,
stupri
e
passioni
carnali
non
diventino
il
pernio
su
cui
si
faccia
ruotare
tutta
una
letteratura
falsa
,
viziata
,
corrosiva
.
Leggendo
questo
libro
del
Moravia
vien
subito
su
un
senso
di
rammarico
per
quest
'
autore
e
per
quest
'
arte
sprecata
.
Vi
è
in
lui
dell
'
ingegno
e
abilità
tecnica
;
se
invece
di
partire
da
uno
stato
d
'
animo
superficiale
egli
facesse
sorgere
il
suo
romanzo
da
un
sentimento
spiccatamente
spirituale
,
il
Moravia
riuscirebbe
un
buon
autore
.
Ma
a
quanto
pare
egli
fa
l
'
indiano
.
Ne
sia
prova
una
sua
novella
pubblicata
ultimamente
su
Oggi
(
19
novembre
XII
)
;
altrettanto
pessimismo
,
altrettanto
vizio
,
altrettanta
falsità
.
Bisogna
convincersi
che
l
'
arte
è
sempre
morale
.