StampaPeriodica ,
Le
statistiche
sono
in
genere
affari
dei
posteri
.
E
solo
alla
fine
di
un
secolo
le
somme
vanno
tirate
e
i
bilanci
conclusi
.
Perciò
i
giovani
oggi
non
amano
le
cifre
incolonnate
di
una
partita
doppia
che
ancora
non
è
affatto
chiusa
.
Chi
,
come
noi
,
si
formò
nel
tempo
inquieto
,
è
portato
invece
a
scorticarsi
e
a
riguardarsi
dentro
perché
tempo
inquieto
vuol
dire
,
per
chi
lo
intende
,
tempo
delle
più
assolute
responsabilità
.
Noi
,
a
nostro
rischio
,
e
pagando
sempre
con
il
nostro
denaro
abbiamo
accertato
questa
nostra
responsabilità
e
se
non
abbiamo
fissato
le
posizioni
definitive
delle
nostre
aspirazioni
con
grandi
manifesti
e
programmi
è
appunto
perché
la
nostra
posizione
sta
nella
libertà
certa
dei
nostri
sviluppi
.
Attraverso
il
tenace
sondaggio
però
dei
punti
sono
stati
fissati
,
sopratutto
nei
riguardi
delle
nostre
relazioni
con
la
tradizione
.
La
storia
non
è
una
vecchia
cosa
da
imparare
a
memoria
con
mentalità
da
neoclassico
né
da
ripudiare
con
mentalità
futurista
mentalità
entrambe
viete
e
definitivamente
superate
;
la
storia
è
un
fatto
appartenente
alla
nostra
personalità
e
solo
in
questo
senso
importante
e
continuativo
.
Esiste
in
quanto
serve
alla
nostra
costruzione
e
noi
siamo
parte
di
essa
.
Non
si
può
pensare
alle
interruzioni
dei
teorici
né
alla
decorrenza
;
non
esistono
periodi
d
'
oro
né
di
bronzo
,
ma
solo
delle
leggi
misteriose
per
le
quali
il
miracolo
del
genio
viene
a
regolare
le
fasi
di
un
ingranaggio
.
Si
tratta
allora
solo
di
gente
che
è
nota
per
il
fatto
dell
'
arte
e
di
gente
che
non
è
nota
per
questo
.
Pubblico
,
acquisti
,
congregazioni
,
critiche
,
col
fatto
dell
'
arte
abbiamo
appreso
che
non
c
'
entrano
.
Subito
che
si
guarda
alla
natura
del
fenomeno
artistico
alla
sua
posizione
ed
al
suo
svolgersi
nel
tempo
.
Una
curiosa
clausura
che
permetta
tutti
i
contratti
e
le
più
assurde
contaminazioni
,
in
osmosi
regolate
e
continue
.
Dal
niente
non
può
nascere
l
'
arte
;
ma
pure
nessun
incidente
apparente
la
provoca
,
in
conseguenza
non
crediamo
alle
scuole
,
ma
all
'
aria
,
al
colore
del
cielo
che
ogni
uomo
apprende
a
suo
modo
come
la
sua
costruzione
comanda
.
Siamo
portati
perciò
a
dare
massima
importanza
agli
individui
ed
ai
loro
particolari
contributi
,
non
crediamo
all
'
arte
di
masse
,
né
ai
fenomeni
popolareschi
se
non
come
fenomeni
singoli
,
del
resto
lontanissimi
dalla
massa
e
considerati
forme
inferiori
dai
più
.
Non
è
più
il
tempo
delle
classifiche
e
delle
categorie
;
siamo
stanchi
delle
definizioni
,
dei
partiti
presi
e
dei
dogmi
.
Solo
quando
la
libertà
diventa
una
legge
si
può
essere
,
nel
nostro
senso
liberi
;
per
questo
abbiamo
fatto
legge
libertà
più
assoluta
,
libertà
che
non
vuol
dire
anarchia
.
Solo
così
la
storia
può
rimanere
viva
ed
attuale
,
finché
noi
siamo
vivi
ed
in
atto
.
Così
la
storia
diviene
esperienza
insieme
alla
nostra
vita
e
noi
non
si
diventa
dei
musei
.
Il
museo
è
fermo
,
l
'
artista
è
in
movimento
;
il
documento
è
cronaca
,
la
storia
è
vita
.
Così
nella
nostra
curiosa
libertà
abbiamo
scoperto
il
filo
vivo
della
continuità
e
siamo
diventati
frutto
di
tutto
quello
che
ci
è
servito
.
Naturalmente
solo
da
una
esperienza
può
nascere
una
selezione
e
si
possono
scoprire
quei
fatti
già
avvenuti
nel
passato
che
noi
sentiamo
vivere
in
noi
ed
accertiamo
necessari
al
vivere
della
nostra
arte
.
In
questo
senso
la
tradizione
è
legata
all
'
individuo
secondo
le
reazioni
che
nell
'
individuo
provoca
;
così
ognuno
di
noi
ha
la
sua
tradizione
se
è
vero
che
ha
la
sua
arte
.
Ma
la
gioia
di
noi
giovani
è
un
'
altra
,
che
è
anche
la
nostra
nuova
forza
,
l
'
esserci
trovati
in
più
d
'
uno
da
Milano
a
Roma
a
Palermo
a
Venezia
,
ognuno
nel
suo
mondo
,
vicini
l
'
uno
all
'
altro
in
una
costellazione
che
diventa
ogni
tanto
,
all
'
improvviso
più
ricca
e
più
lucente
.