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I NUOTATORI ( MESIRCA GIUSEPPE , 1935 )
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È questo un fiume che nasce sui monti per il confluire di vari torrenti e attraverso la pianura finisce nel mare . Ma mentre appena formato è impetuoso , profondo e freschissimo per l ' ombra delle gole che impediscono al sole di toccare le acque , nella pianura s ' allarga e rallenta il suo corso sino a raggiungere in certi punti la calma e il tepore dei laghi . È qui , verso l ' estate , che s ' inizia la stagione dei bagni e si prolunga ininterrotta sino alla fine di settembre . Bastano infatti i primi segni del caldo , quali il canto della cicala e l ' ingiallire del frumento nei campi , perché le sue rive si popolino di gente . Son per lo più ragazzi dai dodici ai vent ' anni che abitano vicino al fiume in case poste oltre gli argini . Essi s ' alzano prestissimo , quando ancora il cielo è oscuro e solo a oriente appare l ' aurora come un fuoco . È la madre che li sveglia dai loro sonni nei grandi letti di piuma , gridando inesorabile ad ogni indugio , mentre apre la finestra e mostra il giorno che sorge . Comincia così il loro lavoro che si prolunga per tutta la mattina nei campi o nel fiume a raccogliere sassi , finché a mezzogiorno , quando il sole è alto nel cielo , consumato in fretta il pasto , sono liberi e vanno nel fiume a bagnarsi . Il luogo per nuotare vien scelto quasi sempre in certi gomiti dove la corrente per il continuo sbattere dell ' acqua contro le rive ha roso la terra sino a formare larghi bacini che ben s ' adattano ai loro volubili gusti . Essi giungono a piedi scalzi su piccole strade polverose , i calzoni tenuti fermi da una cinghia , la maglietta aperta sul petto , un grande cappello che dà ombra al viso , e subito si spogliano per indossare certe mutande di tela a righe colorate tolte furtivamente alla sorella o alla madre . In questo fiume la consuetudine del nuoto viene trasmessa di generazione in generazione come un esercizio indispensabile a cui nessun giovane valido può sottrarsi , pena lo scredito presso tutti i dintorni . Basta osservare i più esperti che fanno prodigi di bravura per essere ammirati . Eccoli che s ' avvicinano al fiume . Sono giovani di statura non molto alta , dalle membra armoniose , che camminano dondolandosi nei fortissimi fianchi mentre muovono all ' intorno l ' occhio nero e vivace . Essi scendono prima vicino alla sponda per bagnarsi il petto e le braccia , e dopo , saliti rabbrividendo su una pietra , s ' abbandonano alla corrente con una lieve spinta del piede . Ma è solo quando sono giunti in mezzo al fiume che mettono in opera tutte quelle segrete manovre ch ' essi hanno imparato con la lunga abitudine . Di solito battono i piedi per avere una vigorosa spinta in avanti , mentre le mani facilitano l ' avanzare , una allungandosi quasi adagiata sull ' acqua , l ' altra sotto il petto che seconda il movimento delle gambe , e in tal modo procedono con estrema velocità , compiendo lunghi tratti senza avvertire la minima stanchezza . Sono questi primi saggi degli esperti che spingono gli altri ad imitarli , ed infatti , mentre quelli , raggiunta la riva , salgono a riposarsi sull ' erba , tutti si spogliano in fretta come presi da una vera smania dell ' acqua . Cominciano così i lunghi nuoti , interrotti dai tuffi degli azzardati che vanno a gara a chi resiste più a lungo muovendosi sotto lo specchio verde dell ' acqua come bianchi fantasmi , mentre gli esperti dall ' alto correggono i movimenti sbagliati che essi compiono nella foga , dimenticando i principi che stanno a base del tradizionale esercizio . Ma ecco comparire sull ' argine altri ragazzi che sino allora sono stati in giro a pescare in certi angoli segreti del fiume , e vengono avanti tenendo in mano un pesce come tanti Tobioli . Al loro richiamo tutti escono dall ' acqua e si riuniscono negli spiazzi erbosi che l ' argine forma digradando verso la riva . Al centro stanno gli anziani e all ' intorno i più giovani che ascoltano attenti . Di solito parlano di affari compiuti in famiglia , commentandoli variamente secondo il loro punto di vista , ma dopo tutti i discorsi convergono ad un unico tema l ' amore , di cui hanno una certa esperienza . Le loro donne sono giovani contadine dei dintorni , conosciute l ' inverno prima durante le lunghe veglie nelle stalle . Essi parlano con loro alla sera , dopo cena , attendendole nelle svolte delle piccole strade di campagna , in quell ' ora deserte . Ognuno racconta dell ' amata certi suoi atti che più gli sono rimasti fissi in mente , come il modo goloso con cui offre la bocca per essere baciata o delicate stravaganze che ella compie nell ' amoroso convegno . Poi , eccitati , perdono ogni ritegno , le parole , dapprima rattenute da un vago pudore , sboccano libere e oscene , e ridono ad alta voce dandosi grandi colpi alle spalle , mentre i giovanetti , maturatisi durante l ' anno , gustano profondamente quei discorsi , accendendosi in volto per l ' emozione . Solo quando il sole comincia a declinare e la sera s ' annuncia col canto dei grilli tra l ' erba , o quando per l ' afa il tuono rompe il silenzio verso i monti , essi ritornano a casa . Così dura la stagione dei bagni sino a settembre , finché , all ' inizio della vendemmia , le rive si fanno a poco a poco deserte , mentre i nuotatori , dimentichi del fiume , pigiano l ' uva nei grandi tini , inebriati dall ' odore del mosto .