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OPERAI E UNIVERSITARI ( LUCCINI ETTORE , 1937 )
StampaPeriodica ,
Relazione di un esperimento . Quale documentazione dell ' articolo comparso nel numero ultimo « Universitari e operai » , pubblichiamo la relazione di conversazioni svoltesi al Dopo Lavoro Poligrafici « F . Corridoni » di Padova , di un gruppo di operai e un gruppo di fascisti universitari . Queste conversazioni sono state improntate dal massimo cameratismo . Entrambi i gruppi hanno voluto scambiarsi qualcosa ; gli universitari dare un ordine , una inquadratura ideale ai problemi politici e sociali che nascono nella classe operaia , perché essa acquisti una maggiore consapevolezza di se stessa , gli operai han voluto rimpolpare di vita concreta gli ideali e gli schemi portati dagli universitari , perché essi vivano un ' esperienza più aderente alla realtà . Le discussioni , sebbene calorose , sono state serene e obbiettive . Volutamente non è stato fissato un programma preciso ; ma di volta in volta sono stati proposti per la riunione successiva quei temi e quei problemi , che , nella discussione , si erano mostrati più interessanti . Il pretesto per iniziare le conversazioni è stato offerto dal pensiero politico e sociale del Mazzini . Questa prima riunione è stata particolarmente vivace ; si tratta di fare amicizia , di conoscersi reciprocamente e di superare i dissensi per poter giungere a una vera collaborazione . Obiezioni operaie . Gli operai , pur riconoscendo che sarebbe desiderabile il formarsi di una élite operaia che fosse educata alla responsabilità politica immessa nella classe dirigente , vollero far sentire agli universitari che il problema urta poi nella realtà contro difficoltà gravissime , e specialmente gli operai più anziani , che la vita politica di altri tempi aveva amareggiato , vollero , accentuando magari nel calore polemico le tinte , che i giovani universitari e gli operai si rendessero ben conto di esse e delle loro gravità . Ne risultarono osservazioni che possono sembrare improntate ad un amaro scetticismo , ma che volevano avere invece solo la funzione igienica e ritemprante di una doccia fredda ; e ciò risultò dalla stessa confessione dei critici più severi , e dal fatto che la fede dei più giovani non fu affatto turbata . In ogni modo fu obiettato innanzitutto che le prime difficoltà nascono proprio dalla stessa mentalità della classe operaia . L ' operaio cioè non sa diventare dirigente restando operaio . E ciò vale sia nel campo più precisamente tecnico che in quello politico . L ' operaio dotato di intelligenza e di qualità direttive tende non solo a differenziarsi dagli altri operai , ma a staccarsi da essi , tende a diventare borghese . Le cause fondamentali di questa mentalità sono da ricercarsi : sia nella vita che l ' operaio conduce , la quale per la sua durezza è tale da educarlo all ' egoismo anziché alla collaborazione ; sia nell ' ambiente sociale troppo gretto che diffida di ogni personalità che voglia elevarsi e la contrasta ; sia nella poca considerazione che in tale ambiente ha la cultura e nella reale difficoltà per un lavoratore di studiare e di orientarsi da solo ; e infine nella gelosia con cui l ' operaio che non fatica è asceso ai massimi limiti della sua categoria , difende le sue conquiste economiche e sociali ; gelosia tanto più viva quanto più lenta e difficile è tale ascensione . Per tutte queste difficoltà che sorgono in seno alla classe operaia è oltremodo difficile elevarla , ed è quasi impossibile anzi , poiché questa classe è destinata a perdere , man mano che in essa si formano i suoi elementi migliori che non formeranno l ' élite della classe operaia , ma passeranno nella diversa classe borghese della quale assumono colla più grande naturalezza la mentalità e che essi rinsanguano di continuo con nuove forze . Altre osservazioni mirano invece a dimostrare le difficoltà intrinseche che ostacolano una superiore educazione politica della classe operaia . Si faceva osservare che la causa è da ricercarsi non solo nella mentalità egoistica dell ' operaio , ma nella complessa struttura economica e sociale di una società che è tuttora prevalentemente borghese . In essa infatti il problema della classe dirigente è sentito essenzialmente come proprio , in modo quasi esclusivo , della classe borghese . Si richiedono infatti studi lunghi , complessi e non sempre utili che sono preclusi all ' operaio che ha scarsi mezzi economici ; la successione ai posti dirigenti è governata da un notevole automatismo per cui si stabilisce quasi una specie di eredità nella direzione ; la sempre crescente disciplina della vita economica costringe maggiormente l ' operaio nella sua categoria e in seno ad essa gli è preclusa ogni ascesa al di là di certi limiti molto ristretti . Queste difficoltà esteriori non sono infine l ' ultima ragione del formarsi di quella mentalità egoistica di cui sopra , e del poco amore dell ' operaio per la sua classe . Tutto ciò è causa ancora di una sempre più viva consapevolezza negli operai , e specialmente nei più dotati , di un dualismo di classe . Il fascismo ha superato la lotta di classe e tuttavia questo sentimento così vivo della dualità delle classi e del loro equilibrio di fatto genera un senso di disorientamento .