StampaPeriodica ,
...
Etiopia
,
Spagna
:
non
basta
,
non
basta
.
Vogliamo
vederli
in
faccia
una
buona
volta
questi
nostri
nemici
che
ci
perseguitano
da
anni
,
che
da
anni
nell
'
ombra
,
sudando
un
fetido
odore
da
rapaci
immondi
ci
negano
il
diritto
di
diventare
migliori
,
sprezzano
la
nostra
forza
rinnovata
,
ostacolano
la
nostra
missione
nel
mondo
.
GUERRA
!
Ecco
il
nostro
grido
di
giovani
in
attesa
della
nostra
prova
.
Guerra
imperiale
a
contatto
diretto
coi
nostri
nemici
più
grossi
,
a
punta
di
pugnale
con
coloro
che
ci
amarono
deboli
e
derelitti
,
e
forti
non
ci
credono
e
ci
aizzano
contro
il
mondo
.
Guerra
santa
che
ristabilisca
l
'
equilibrio
di
Roma
a
beneficio
di
tutto
il
mondo
civile
.
Guerra
gloriosa
che
schiacci
una
volta
per
sempre
i
debosciati
egoisti
pronti
a
barattare
con
l
'
oro
l
'
onore
e
la
dignità
dei
popoli
.
No
,
non
è
il
grido
della
disperazione
di
chi
ha
perso
la
fiducia
in
se
stesso
;
non
è
l
'
esclamazione
quasi
di
sollievo
per
una
soluzione
sicura
di
chi
ha
paura
dell
'
incertezza
:
è
il
grido
calmo
,
ma
possente
,
enorme
ma
compatto
di
una
gioventù
che
da
quando
ha
potuto
individuare
i
veri
nemici
che
ne
minavano
la
esistenza
,
ha
pensato
sempre
alla
guerra
contro
costoro
come
ad
una
gioiosa
missione
da
compiere
.
Morire
?
Ma
chi
siamo
noi
a
lato
della
Patria
?
Vermi
,
vermi
che
dobbiamo
sparire
.
Ma
Essa
,
Essa
la
grande
Italia
resterà
per
noi
trionfante
di
civiltà
nel
mondo
e
poserà
il
Suo
piede
imperiale
sul
collo
di
coloro
che
all
'
estero
ci
hanno
derisi
,
mentre
costituivamo
il
loro
benessere
,
che
all
'
interno
ci
hanno
ingannati
facendo
scempio
della
nostra
fiducia
.
Chiediamo
la
guerra
,
come
la
grande
prova
che
ci
farà
cittadini
perfetti
.
Combatteremo
freddi
,
freddissimi
,
silenziosi
perché
sia
reso
dente
per
dente
ed
occhio
per
occhio
;
mirando
giusto
perché
non
sia
sciupata
la
nostra
energia
;
facendo
all
'
avversario
il
più
gran
male
possibile
perché
sia
schiacciato
per
sempre
.
Il
nostro
grido
è
cosciente
:
conosciamo
gli
orrori
della
lotta
,
ma
non
ignoriamo
l
'
ebbrezza
della
Vittoria
.
Costi
quel
che
costi
,
vogliamo
finalmente
snidare
il
nemico
dal
suo
covo
e
strozzarlo
con
queste
nostre
dita
,
inesorabilmente
,
guardando
a
Roma
Madre
fatta
più
luminosa
dalla
nostra
determinazione
audace
,
più
grande
dalla
nostra
conquista
.
Morire
?
E
chi
se
ne
frega
?
Evviva
la
guerra
!