StampaPeriodica ,
Che
ancora
su
tutti
i
giornali
umoristici
italiani
appaiano
delle
barzellette
sui
mariti
sfortunati
e
sulle
mogli
allegre
è
cosa
tanto
sfruttata
che
non
fa
più
ridere
nessuno
e
non
può
considerarsi
come
attentato
alla
pubblica
morale
.
Ma
che
,
su
tanti
palcoscenici
,
capocomici
e
rivistaioli
ammanniscano
ancora
saporosi
polpettoni
e
spettacolissimi
patriottici
a
base
di
adulteri
,
di
corna
,
di
figli
illegittimi
e
di
altre
porcherie
del
genere
,
è
indice
di
profonda
mancanza
di
spirito
,
di
comprensione
e
di
sensibilità
fascista
...
Se
non
erriamo
,
si
fa
da
qualche
tempo
gran
parlare
del
teatro
,
della
sua
funzione
,
dei
suoi
problemi
,
della
sua
vita
.
Se
,
fra
le
altre
funzioni
,
gli
si
vuol
riconoscere
anche
quella
educativa
e
se
come
teatro
di
masse
,
a
parte
le
grandi
realizzazioni
spettacolari
,
si
vuoi
anche
considerare
quel
teatro
che
si
effettua
nei
locali
rionali
e
provinciali
e
che
,
per
il
numero
di
questi
,
si
rivolge
alle
masse
di
popolo
,
perché
non
se
ne
prendono
in
attento
esame
i
programmi
,
gli
"
sketches
,
"
le
canzonette
e
i
"
numeri
"
?
In
uno
stato
totalitario
popolare
quale
l
'
Italia
di
oggi
non
può
essere
trascurato
questo
aspetto
e
questa
forma
di
educazione
.
Se
è
necessario
,
se
ne
occupi
pure
la
censura
teatrale
,
che
sembra
finora
limiti
le
proprie
preoccupazioni
a
particolari
di
puro
abbigliamento
(
vestarelle
,
triangoli
,
coppette
,
qualità
delle
stoffe
,
ecc
.
)
.
Se
è
necessario
se
ne
occupi
il
Ministero
della
cultura
popolare
istituendo
uno
speciale
controllo
preventivo
.
E
non
si
allarmino
di
questo
i
soliti
difensori
di
tutte
le
libertà
,
poiché
non
si
tratta
di
colpire
nessuna
libertà
.
Non
si
pretende
neppure
che
l
'
epurazione
avvenga
in
nome
della
morale
,
della
decenza
e
del
puritanesimo
;
ma
più
semplicemente
a
nome
del
buon
gusto
e
dello
spirito
italiano
.