StampaPeriodica ,
La
stagione
automobilistica
è
ormai
a
metà
del
suo
cammino
e
non
si
può
negare
che
nel
complesso
del
bilancio
internazionale
accusi
degli
...
ammanchi
di
attività
.
La
rete
delle
varie
competizioni
nella
vicina
terra
di
Francia
qua
e
là
si
rompe
e
si
dirada
.
Si
tratta
in
ogni
modo
di
un
fenomeno
in
relazione
anche
ad
una
situazione
di
irrequietezza
e
di
crisi
interna
.
L
'
ultima
rinunzia
è
quella
del
G
.
P
.
di
Comminges
.
Restano
a
tener
duro
nel
loro
ben
fornito
calendario
,
Italia
e
Germania
.
È
già
deciso
,
è
vero
,
che
la
ormai
tradizionale
«
Mille
Miglia
»
non
avrà
più
luogo
sulle
strade
nazionali
;
ma
non
è
detto
che
non
debba
ripresentarsi
convenientemente
trasformata
,
oppure
addirittura
trasferita
,
armi
e
bagagli
,
sulle
strade
coloniali
.
Che
se
ne
direbbe
di
una
«
Mille
Miglia
»
abbondante
,
per
esempio
,
sulla
nostra
maravigliosa
litoranea
nord
-
africana
?
Ma
lasciamo
pur
lavorare
l
'
estro
e
la
fiera
volontà
degli
organizzatori
bresciani
(
ai
figli
della
«
Leonessa
»
una
escursione
libica
non
dovrebbe
dispiacere
)
e
riportiamo
l
'
occhio
al
momento
attuale
.
Di
competizioni
nostre
,
d
'
ambito
limitato
o
di
carattere
nazionale
ed
internazionale
,
ne
abbiamo
molte
e
tutte
affollate
di
concorrenti
.
Soltanto
che
ci
si
pronuncia
sempre
più
verso
le
piccole
cilindrate
,
dalla
minuscola
500
sino
alla
1500
,
dove
l
'
industria
nazionale
presenta
tutta
una
gamma
di
gioielli
veramente
insuperabili
e
dove
si
registra
una
affermazione
assoluta
,
costante
,
autoritaria
.
Tutte
macchine
del
resto
che
rientrano
nel
tipo
rispondente
alle
nostre
strade
,
ai
nostri
gusti
e
...
alle
disponibilità
finanziarie
della
clientela
media
che
in
Italia
rappresenta
l'80
per
cento
del
complesso
acquirente
o
probabile
acquirente
.
E
con
ciò
si
spiega
il
perfezionamento
e
il
rendimento
raggiunti
dalle
piccole
e
medie
cilindrate
della
produzione
italiana
:
è
una
risposta
alla
richiesta
.
Nei
riguardi
poi
delle
competizioni
che
esigano
l
'
intervento
dei
grossi
calibri
e
dei
voluminosi
cavalli
-
potenza
,
queste
,
in
Italia
,
mantengono
intatto
il
loro
calendario
e
molto
probabilmente
avrà
luogo
anche
il
G
.
P
.
di
Monza
sulla
cui
effettuazione
si
erano
fatte
recentemente
delle
riserve
.
E
sono
intanto
nel
periodo
conclusivo
della
preparazione
la
Coppa
Ciano
a
Livorno
il
7
agosto
,
e
la
Coppa
Acerbo
a
Pescara
il
14
:
due
prove
d
'
alto
bordo
a
una
sola
settimana
di
distacco
!
È
la
prima
volta
che
si
verifica
una
vicinanza
così
perentoria
di
due
prove
di
superiore
importanza
internazionale
.
È
giovevole
ai
fini
dello
sport
una
coincidenza
del
genere
,
e
oltre
che
dello
sport
,
dell
'
organizzazione
e
dell
'
industria
?
Non
si
vengono
a
sottoporre
le
Case
ad
uno
sforzo
finanziario
gravoso
e
i
corridori
a
un
carosello
logorante
?
C
'
è
il
pro
e
il
contro
.
Il
pro
è
certamente
rappresentato
da
un
crescendo
vertiginoso
di
tifo
automobilistico
che
mobilitato
in
circuiti
chiusi
e
ampiamente
forniti
di
tribune
non
mancherà
di
fare
molto
bene
al
...
fisico
e
al
morale
delle
organizzazioni
.
Quanto
a
spese
c
'
è
il
caso
di
trovarci
la
convenienza
,
poiché
appena
fatte
le
loro
cose
a
Livorno
,
Case
e
piloti
interessati
infileranno
l
'
itinerario
di
Pescara
senza
intervallo
,
ma
anche
senza
le
necessità
relative
del
ricominciare
tutto
da
capo
.
Una
settimana
gaudiosa
di
sagre
del
motore
con
finale
di
Ferragosto
sulle
rive
di
un
Adriatico
fascinoso
.
Una
estate
memoranda
,
questa
,
nella
storia
dell
'
automobilismo
.
È
dal
lato
vetture
delle
maggiori
cilindrate
che
abbiamo
le
nostre
preoccupazioni
;
siamo
in
magra
,
da
un
paio
d
'
anni
a
questa
parte
,
in
tema
di
successi
internazionali
.
E
tuttavia
riteniamo
che
si
tratti
piuttosto
di
preoccupazioni
relative
ad
un
periodo
di
transizione
,
che
come
tale
non
può
passare
d
'
un
colpo
.
E
del
resto
fa
parte
di
una
crisi
di
sviluppo
.
Di
uno
sviluppo
che
ha
preso
molta
cura
delle
cilindrate
minori
per
ovvie
ragioni
economiche
e
preferenziali
già
accennate
;
e
per
le
cilindrate
maggiori
per
un
po
'
ha
voluto
non
buttare
subito
alle
ortiche
il
materiale
eccellente
già
specializzato
e
per
un
po
'
ha
soprasseduto
alquanto
sul
nuovo
orientamento
da
prendere
.
Forse
ha
soprasseduto
troppo
?
Eh
,
si
vedrà
in
appresso
,
dai
risultati
che
non
saranno
per
mancare
.
Anzi
,
per
molti
segni
,
una
ripresa
vigorosa
appare
in
gestazione
.
Il
fatto
si
è
che
una
brillante
situazione
europea
quanto
dire
mondiale
la
si
è
raggiunta
con
le
1500
Maserati
bene
affiancate
anche
dalle
analoghe
Alfa
Romeo
,
Aprilia
,
con
le
500
e
750
Fiat
,
ecc
.
,
e
nelle
3000
Si
lavora
con
alacrità
e
spirito
critico
per
il
quale
si
vogliono
evitare
certe
delusioni
spiacevoli
sofferte
.
Trasformazioni
essenziali
e
creazioni
ex
novo
non
possono
farsi
sotto
l
'
assillo
della
fretta
.
La
Maserati
,
per
esempio
,
aveva
presentato
a
Tripoli
una
eccellente
vettura
nuova
formula
,
di
certo
non
meno
veloce
della
Mercedes
vittoriosa
.
La
rottura
del
ponte
posteriore
come
è
noto
ne
troncò
le
chiare
possibilità
.
È
stata
rimessa
in
cantiere
e
le
due
monoposto
tre
litri
di
Varzi
e
di
Trossi
,
accuratamente
revisionate
,
irrobustite
nel
telaio
e
col
ponte
nuovo
,
saranno
in
lizza
sul
Circuito
dell
'
Ardenza
,
nella
Coppa
Ciano
.
Nella
quale
competizione
porterà
la
sua
battaglia
anche
la
francese
Delahaye
con
due
monoposto
4500
cmc
.
senza
compressore
,
affidate
a
Dreyfus
e
Comotti
.
Anche
l
'
edizione
di
queste
è
superiore
a
quella
presentata
a
Tripoli
.
E
l
'
Alfa
corse
?
Sono
a
punto
veramente
le
due
macchine
tanto
attese
e
che
a
Tripoli
risultarono
del
tutto
...
fuori
forma
?
In
un
primo
momento
era
stata
annunciata
la
loro
presenza
al
G
.
P
.
di
Germania
con
la
guida
di
Nuvolari
.
Poi
tale
intervento
viene
disdetto
e
troviamo
Nuvolari
passato
a
capo
pilota
dell
'
Auto
Union
per
la
corsa
in
parola
.
Però
ci
viene
data
per
certa
la
prossima
presenza
delle
Alfa
,
una
dodici
e
la
nuovissima
sedici
cilindri
,
affidate
a
Biondetti
e
a
Farina
.
C
'
è
della
febbre
in
giro
.
Febbre
del
successo
possibile
o
della
incertezza
ancora
opprimente
?
Alla
Coppa
Ciano
il
primo
parere
in
proposito
,
nel
mentre
possiamo
sin
d
'
ora
nutrire
una
sola
fiducia
nella
prova
che
le
1500
Maserati
ci
sapranno
offrire
anche
nei
confronti
delle
nuove
E.R.A.
Circa
le
macchine
tedesche
,
la
loro
gradita
quanto
pericolosa
presenza
è
sempre
permanente
.
A
Livorno
la
partecipazione
della
Mercedes
è
sicura
e
si
sta
concretando
ora
anche
la
certezza
del
ritorno
dell
'
Auto
Union
che
in
officina
e
sul
Nurnburgring
ha
provato
e
riprovato
e
,
sembra
,
con
risultati
tali
da
deciderla
ad
accaparramenti
dei
migliori
piloti
disponibili
:
presenterebbe
un
terzetto
Nuvolari
-
Stuck
-
Chiron
...
Il
primo
appuntamento
è
a
Livorno
.
La
rivincita
poi
il
14
agosto
a
Pescara
.
Questo
illustre
Circuito
,
come
abbiamo
già
avuto
occasione
di
dire
,
è
stato
trasformato
,
reso
del
tutto
autonomo
e
qui
la
Coppa
Acerbo
,
insieme
alle
altre
prove
del
programma
,
assurgerà
ai
fastigi
cui
è
abituata
.
Avremo
una
competizione
con
Maserati
,
Alfa
Romeo
,
Mercedes
,
Auto
Union
,
Delahaye
in
piena
efficienza
?
oppure
la
tirata
di
collo
dell
'
Ardenza
farà
sentire
a
qualche
,
concorrente
,
e
magari
a
tutti
il
suo
peso
?
Quasi
quasi
le
indimenticabili
Alfa
della
vecchia
formula
vi
potrebbero
cogliere
il
destro
di
una
ampia
dimostrazione
della
loro
irriducibile
vitalità
...
Questa
breve
rassegna
automobilistica
fatta
a
piè
sospeso
poiché
siamo
soltanto
alla
vigilia
di
avvenimenti
capitali
,
non
può
trascurare
un
'
occhiata
al
capitolo
piloti
.
Qualche
astro
di
prima
grandezza
,
purtroppo
,
è
scomparso
,
qualche
altro
n
'
è
uscito
per
il
rotto
della
cuffia
.
L
'
augurio
a
Nuvolari
e
a
Farina
,
ritornati
in
piena
efficienza
,
di
far
valere
in
pieno
la
loro
classe
,
nel
mentre
sta
maturando
per
i
nuovi
fasti
dell
'
automobilismo
nazionale
una
schiera
di
giovani
di
alto
valore
,
quali
Marazza
,
Rocco
,
Villoresi
,
Baravelli
,
Bertani
,
Spotorno
,
Barbieri
,
Ruggeri
Arialdo
ed
altri
.
È
da
questa
schiera
che
emergeranno
gli
assi
del
volante
necessari
a
proseguire
la
tradizione
gioriosa
dei
maestri
che
da
Nazzaro
,
Cagno
e
Lancia
ha
mantenuto
sino
ad
oggi
il
suo
scettro
prestigioso
.
Nel
campo
motociclistico
,
dobbiamo
rammaricarci
di
aver
perduto
primo
e
secondo
posto
sicuri
al
G
.
P
.
della
Svizzera
.
Già
dalle
prove
si
era
constatata
a
base
di
tempi
e
di
tenuta
,
la
netta
superiorità
delle
Gilera
quattro
cilindri
affidate
ad
Aldrighetti
e
a
Serafini
,
nei
confronti
di
tutte
le
altre
marche
presenti
.
Indubbiamente
,
la
nostra
superiorità
nella
500
,
che
sino
allo
scorso
anno
era
soltanto
un
miraggio
né
la
sbarazzina
superiorità
delle
Guzzi
250
era
una
consolazione
sufficiente
agli
interessi
dell
'
industria
a
Ginevra
stava
per
avere
,
per
merito
della
Gilera
e
dei
suoi
due
centauri
,
una
consacrazione
memorabile
.
La
sfortuna
,
soltanto
la
sfortuna
,
ci
ha
vietato
il
trionfo
.
La
nuovissima
creazione
di
Taruffi
e
di
Gilera
non
soltanto
è
oggi
la
moto
più
veloce
che
esista
,
ma
ha
raggiunto
la
perfezione
in
fatto
di
stabilità
,
di
tenuta
e
di
manovra
.
Dimostrazione
palmare
di
ciò
,
superando
anche
ogni
più
favorevole
aspettativa
degli
stessi
costruttori
,
era
stata
offerta
-
oltre
che
sul
Circuito
del
Lario
,
irradiato
della
luce
e
della
bellezza
fascinosa
del
Lago
di
Como
nei
giorni
precedenti
il
Circuito
di
Ginevra
,
da
Aldrighetti
e
Serafini
,
specie
il
primo
,
che
sotto
gli
occhi
di
un
pubblico
stupefatto
,
si
era
prodigato
in
velocità
ed
in
acrobazie
inedite
per
le
difficili
giravolte
del
percorso
.
E
forse
,
proprio
la
eccessiva
sicurezza
ha
tradito
i
nostri
piloti
su
quel
Circuito
delle
Nazioni
che
ha
visto
in
lizza
le
più
veloci
e
più
note
macchine
europee
.
Al
Lario
invece
era
andata
come
doveva
andare
.
La
quattro
cilindri
con
compressore
non
vi
ha
conosciuto
rivali
,
nemmeno
la
Guzzi
,
che
sin
dall
'
inizio
vedeva
con
la
caduta
di
Tenni
sfumare
le
sue
possibilità
,
del
resto
non
troppo
accentuate
.
Ma
Serafini
correva
sul
Lario
precettore
Taruffi
dopo
aver
imparato
a
memoria
in
tutti
i
minimi
particolari
,
sulla
carta
e
sulla
strada
,
il
percorso
,
e
aveva
avuto
ordini
di
andare
piano
.
E
andando
piano
sentiva
che
su
un
circuito
del
genere
si
possono
,
con
la
Gilera
,
anche
sfiorare
i
100
orari
...
Comunque
vittoria
pacifica
a
specchio
di
quella
gemma
del
Lago
di
Como
,
così
orgogliosa
del
castone
che
la
racchiude
,
di
ville
,
di
cime
,
di
luoghi
di
paradiso
,
legati
dal
filo
di
platino
d
'
una
strada
prodigiosa
di
arditezza
e
di
perfezione
costruttiva
.
Venivano
anche
battuti
tutti
i
primati
precedenti
.
Ed
eziandio
questo
ha
valso
a
dare
a
Serafini
e
Aldrighetti
quel
senso
di
sicurezza
di
sé
stessi
e
del
mezzo
,
che
a
Ginevra
avrebbe
dovuto
starsene
invece
a
guinzaglio
.
Ma
,
in
definitiva
,
è
ormai
incontroverso
che
il
nuovo
gioiello
della
produzione
italiana
,
la
quattro
cilindri
Gilera
,
è
a
punto
nella
risposta
a
tutte
le
esigenze
e
sta
trovando
l
'
apice
del
suo
rendimento
.
Con
ciò
prendendo
un
meritato
posto
d
'
onore
per
il
completamento
della
formidabile
tradizione
instaurata
dalla
Bianchi
,
dalla
Guzzi
e
appoggiata
dalle
altre
giovani
quanto
intraprendenti
marche
italiane
.