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EMANCIPAZIONE DELLA DONNA ( BALLIO ELENA , 1868 )
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PARTE I : Che debbasi intendere per emancipazione della donna . La donna ne ha essa diritto ? Ne è essa degna ? Riconosciuta l ' uguaglianza dei due sessi e quindi il diritto di emancipazione per la donna , rinnoviamo la già fatta domanda : Ne è dessa degna ? Non si conquista se non meritando . È la legge storica d ' ogni grande emancipazione . Guardiamo alla classe operaia il tempo è maturo , per la sua emancipazione , ma gli operai s ' affratellarono da lunghi anni , dietro l ' obolo e il sangue , patirono combattendo per la causa della patria , pel trionfo d ' un santo principio . La donna nulla di simile ha fatto finora . Mi direte che la severità mi rende ingiusta contro il mio sesso , poiché qual maggior sacrifizio può idearsi di quello della vita de ' propri cari ? La donna non offre in olocausto alla patria , in ogni conflitto , in ogni battaglia , la parte più cara di sé nella persona del proprio figlio , consorte o padre ? Non furono le donne che abbandonando ogni occupazione domestica dedicarono giorni e notti alla cura dei feriti e dei moribondi quando il bisogno richiedeva il loro aiuto ? Non fu per opera spontanea delle donne che nelle varie città italiane vennero costituiti comitati di soccorso pei garibaldini e pei feriti ? Tutto ciò è vero , e la slanciata accusa va alquanto ritemprata ; ma tutto questo non basta per cancellarla . Poiché quelle donne che in tal modo cooperarono alla redenzione della propria patria erano , benché la più cospicua , una parte minima della nazione , e la maggior parte di quelle , diciamolo pur francamente , nonché spinte da un santo principio , dall ' intimo sentimento del proprio dovere , lo erano da vanità , da invidia o da più ignobile passione . Certamente sacrifizio superiore a quello della propria esistenza è per la donna il sacrifizio della vita d ' un suo caro ; ma sì nobile olocausto non è spontaneo , non è volontario , bensì imposto dalla necessità . Eccezione rara si è vedere una sposa , una madre di non dubbia sensibilità spingere animosa il suo diletto alla battaglia e non versare un effluvio di lagrime che tenti ammollire in lui l ' innata virtù e gli faccia imprecare al suo dovere , alla patria sua ! Alla mancanza di un tale eroismo nel cuore femminile dobbiamo occagionare se la indipendenza del nostro paese non è ancora compiuta se la libertà è ancora per gl ' Italiani uno splendido fantasma che va errando dell ' un capo all ' altro della penisola senza trovare chi abbia la virtù di realizzarlo . Fossero le donne animate da un giusto sentimento del proprio dovere , se null ' altro avessimo potuto risparmiare , non avremmo però lo scorso autunno pianto gli assassinati di Mentana , non avremmo ingoiato ignominia sopra ignominia fino al punto di lasciare che lo straniero dicesse impunentemente : Roma non sarà mai degli Italiani . Ma ritorniamo all ' argomento , da cui desolanti riflessioni sulla attualità ci hanno per breve alquanto sviate . Abbiamo cercato dimostrare che la donna de ' nostri giorni , vana , civetta , inconseguente , apatica , non è degna d ' emancipazione , che nulla ha fatto finora , perché la generalità debba riconoscere in lei questo diritto , che anzi la maggior parte delle donne non solo non se ne curano , ma non sognano pur di averlo . Conchiudiamo che se la donna vuole da senno che il principio della sua emancipazione passi nel novero della verità riconosciute , non deve retrocedere davanti a qualunque sacrifizio pel trionfo ' di detto principio . È necessario ch ' ella curvi rassegnata il capo alla corona del marito , che a somiglianza delle primi martiri del Cristianesimo sfidi imperterrita ogni tortura , che gli egoisti ed i retrivi non mancheranno di apprestarle , pel trionfo della sua causa . Quando la fede illuminerà l ' anima nostra , quando unite , perseveranti , concordi , l ' uomo , ci vedrà camminare sulla via dell ' abnegazione per raggiungere la sublime meta , allora soltanto si prostrerà a noi d ' inanzi e ci saluterà , non con ipocrite parole , ma coi fatti , veramente compagne ed uguali .
IL PARTITO COMUNISTA ( GRAMSCI ANTONIO , 1919 )
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Il movimento proletario , nella sua fase attuale , tende ad attuare una rivoluzione nell ' organizzazione delle cose materiali e delle forze fisiche ; i suoi tratti caratteristici non possono essere i sentimenti e le passioni diffuse nella massa e che sorreggono la volontà della massa ; i tratti caratteristici della rivoluzione proletaria possono esser ricercati solo nel partito della classe operaia , nel Partito comunista , che esiste e si sviluppa in quanto è l ' organizzazione disciplinata della volontà di fondare uno Stato , della volontà di dare una sistemazione proletaria all ' ordinamento delle forze fisiche esistenti e di gettare le basi della libertà popolare . L ' operaio nella fabbrica ha mansioni meramente esecutive . Egli non segue il processo generale del lavoro e della produzione ; non è un punto che si muove per creare una linea ; è uno spillo conficcato in un luogo determinato e la linea risulta dal susseguirsi degli spilli che una volontà estranea ha disposto per i suoi fini . L ' operaio tende a portare questo suo modo di essere in tutti gli ambienti della sua vita ; si acconcia facilmente , da per tutto , all ' ufficio di esecutore materiale , di " massa " guidata da una volontà estranea alla sua ; è pigro intellettualmente , non sa e non vuole prevedere oltre l ' immediato , perciò manca di ogni criterio nella scelta dei suoi capi e si lascia illudere facilmente dalle promesse ; vuol credere di poter ottenere senza un grande sforzo da parte sua e senza dover pensare troppo . Il Partito comunista è lo strumento e la forma storica del processo di intima liberazione per cui l ' operaio da esecutore diviene iniziatore , da massa diviene capo e guida , da braccio diviene cervello e volontà ; nella formazione del Partito comunista è dato cogliere il germe della libertà che avrà il suo sviluppo e la sua piena espansione dopo che lo Stato operaio avrà organizzato le condizioni materiali necessarie . Il Partito comunista , anche come mera organizzazione si è rivelato forma particolare della rivoluzione proletaria . Nessuna rivoluzione del passato ha conosciuto i partiti ; essi sono nati dopo la rivoluzione borghese e si sono decomposti nel terreno della democrazia parlamentare . Anche in questo campo si è verificata l ' idea marxista che il capitalismo crea forze che poi non riesce a dominare . I partiti democratici servivano a indicare uomini politici di valore e a farli trionfare nella concorrenza politica ; oggi gli uomini di governo sono imposti dalle banche , dai grandi giornali , dalle associazioni industriali ; i partiti si sono decomposti in una molteplicità di cricche personali . Il Partito comunista , sorgendo dalle ceneri dei partiti socialisti , ripudia le sue origini democratiche e parlamentari e rivela i suoi caratteri essenziali che sono originali nella storia : la rivoluzione russa è la rivoluzione compiuta dagli uomini organizzati nel Partito comunista , che nel partito si sono plasmati una personalità nuova , hanno acquistato nuovi sentimenti , hanno realizzato una vita morale che tende a divenire coscienza universale e fine per tutti gli uomini . I partiti politici sono il riflesso e la nomenclatura delle classi sociali . Essi sorgono , si sviluppano , si decompongono , si rinnovano , a seconda che i diversi strati delle classi sociali in lotta subiscono spostamenti di reale portata storica , vedono radicalmente mutate le loro condizioni di esistenza e di sviluppo , acquistano una maggiore e più chiara consapevolezza di sé e dei propri vitali interessi . Nell ' attuale periodo storico e in conseguenza della guerra imperialista che ha profondamente mutato la struttura dell ' apparecchio nazionale e internazionale di produzione e di scambio , è divenuta caratteristica la rapidità con cui si svolge il processo di dissociazione dei partiti politici tradizionali , nati sul terreno della democrazia parlamentare , e del sorgere di nuove organizzazioni politiche : questo processo generale ubbidisce a una intima logica implacabile , sostanziata dalle sfaldature delle vecchie classi e dei vecchi ceti e dai vertiginosi trapassi da una condizione ad un ' altra di interi strati della popolazione in tutto il territorio dello Stato , in tutto il territorio del dominio capitalistico . Il Partito socialista si dice assertore delle dottrine marxiste ; il partito dovrebbe quindi avere , in queste dottrine , una bussola per orientarsi nel groviglio degli avvenimenti , dovrebbe possedere quella capacità di previsione storica che caratterizza i seguaci intelligenti della dialettica marxista , dovrebbe avere un piano generale d ' azione , basato su questa previsione storica , ed essere in grado di lanciare alla classe operaia in lotta parole d ' ordine chiare e precise ; invece il Partito socialista , il partito assertore del marxismo in Italia , è , come il Partito popolare , come il partito delle classi più arretrate della popolazione italiana , esposto a tutte le pressioni delle masse e si muove e si differenzia quando già le masse si sono spostate e differenziate . In verità questo Partito socialista , che si proclama guida e maestro delle masse , altro non è che un povero notaio che registra le operazioni compiute spontaneamente dalle masse ; questo povero Partito socialista , che si proclama capo della classe operaia , altro non è che gli impedimenta dell ' esercito proletario . Se questo strano procedere del Partito socialista , se questa bizzarra condizione del partito politico della classe operaia non hanno finora provocato una catastrofe , gli è che in mezzo alla classe operaia , nelle sezioni urbane del Partito , nei sindacati , nelle fabbriche , nei villaggi , esistono gruppi energici di comunisti consapevoli del loro ufficio storico , energici e accorti nell ' azione , capaci di guidare e di educare le masse locali del proletariato ; gli è che esiste potenzialmente , nel seno del Partito socialista , un Partito comunista al quale non manca che l ' organizzazione esplicita , la centralizzazione e una sua disciplina per svilupparsi rapidamente , conquistare e rinnovare la compagine del partito della classe operaia , dare un nuovo indirizzo alla Confederazione Generale del Lavoro e al movimento cooperativo . Il problema immediato di questo periodo , che succede alla lotta degli operai metallurgici e precede il congresso in cui il Partito deve assumere un atteggiamento serio e preciso di fronte all ' Internazionale comunista , è appunto quello di organizzare e centralizzare queste forze comuniste già esistenti e operanti . Il Partito socialista , di giorno in giorno , con una rapidità fulminea , si decompone e va in sfacelo ; le tendenze in un brevissimo giro di tempo , hanno già acquistato una nuova configurazione ; messi di fronte alle responsabilità dell ' azione storica e agli impegni assunti nell ' aderire all ' Internazionale comunista , gli uomini e i gruppi si sono scompigliati , si sono spostati ; l ' equivoco centrista e opportunista ha guadagnato una parte della direzione del Partito , ha gettato il turbamento e la confusione nelle sezioni . Dovere dei comunisti , in questo generale venir meno delle coscienze , delle fedi , della volontà , in questo imperversare di bassezze , di viltà , di disfattismi è quello di stringersi fortemente in gruppi , di affiatarsi , di tenersi pronti alle parole d ' ordine che verranno lanciate . I comunisti sinceri e disinteressati , sulla base delle tesi approvate dal II Congresso della III Internazionale , sulla base della leale disciplina alla suprema autorità del movimento operaio mondiale , devono svolgere il lavoro necessario perché , nel più breve tempo possibile , sia costituita la frazione comunista del Partito socialista italiano , che , per il buon nome del proletariato italiano , deve , nel Congresso di Firenze , diventare , di nome e di fatto , Partito comunista italiano , sezione della III Internazionale comunista ; perché la frazione comunista si costituisca con un apparecchio direttivo organico e fortemente centralizzato , con proprie articolazioni disciplinate in tutti gli ambienti dove lavora , si riunisce e lotta la classe operaia , con un complesso di servizi e di strumenti per il controllo , per l ' azione , per la propaganda che la pongano in condizioni di funzionare e di svilupparsi fin da oggi come un vero e proprio partito . I comunisti , che nella lotta metallurgica hanno , con la loro energia e il loro spirito di iniziativa , salvato da un disastro la classe operaia , devono giungere fino alle ultime conclusioni del loro atteggiamento e della loro azione : salvare la compagine primordiale ( ricostruendola ) del partito della classe operaia , dare al proletariato italiano il Partito comunista che sia capace di organizzare lo Stato operaio e le condizioni per l ' avvento della società comunista .
LE GIOIE DEL REGIME ( - , 1927 )
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Giorni fa , il " Popolo d ' Italia " pubblicava un monito agli agricoltori , cui rimproverava una inquietudine ingiustificata e un esagerato pessimismo . Il fatto che l ' organo presidenziale abbia sentito il bisogno di rivolgersi in tal modo ai produttori agrari e che alla sua voce si siano affrettati a far eco tutti i giornali del regime è , di per se stesso , una dimostrazione della difficilissima situazione in cui si dibatte l ' agricoltura in Italia e degli allarmi ch ' essa ha provocati e continua a provocare ogni giorno più . Il direttore del " Popolo d ' Italia , " che s ' intende di disciplina agraria come potrebbe intendersene un addetto alle pompe funebri , cerca di sostenere che i timori degli agricoltori sono per lo meno eccessivi ; ma ci vuol altro che la prosa dell ' ex segretario comunale per cambiar corso alla realtà ! E la realtà dolorosa è che le condizioni agrarie in Italia sono pessime . Il raccolto del grano è come vi ho già informati enormemente inferiore a quello dell ' anno scorso . Le cifre enunciate dal Consiglio dei Ministri sono , secondo il costume , menzogna e bluff . Nel Veneto , gli affittuari agrari si sono trovati nell ' impossibilità di pagare le cambiali ; e , all ' epoca della scadenza degli effetti , si sono presentati dinnanzi alle porte degl ' istituti creditori , trascinando innanzi a loro dei carretti pieni di canapa . " Non abbiamo denari , " hanno detto , " prendetevi questa , se volete . " Si va sempre più intensificando il movimento per la revisione dei contratti agrari . Gli affittuari vogliono che ai terreni sia esteso un provvedimento analogo a quello ch ' è stato recentemente adottato per le case , a vantaggio degli inquilini , nei confronti dei proprietari . Le resistenze dei padroni della terra sono , com ' è facile immaginare , vigorosissime ; e sembra che il governo si sia mostrato finora disposto a subirle . Ma gli affittuari , dal canto loro , non mollano : gli effetti della " battaglia del grano " e della " battaglia della lira " sono stati così disastrosi per loro , che non si trovano assolutamente in grado di andare avanti : la diminuzione dei fitti è da loro pretesa , non soltanto come un atto di giustizia comparativa , ma come una necessità pregiudiziale della produzione . Staremo a vedere che cosa farà , in ultima analisi , il governo . Quel ch ' è certo è che mai l ' agricoltura aveva subito un così formidabile colpo dall ' insipienza , dalla inorganicità e dalla contraddittorietà della politica governativa . E dire che il governo , per giustificare il crollo delle industrie , aveva proclamato essere suo proposito dare incremento all ' agricoltura ! L ' industria si trova in uno stato anche peggiore , sempre per effetto delle suddette battaglie e delle conseguenti strombazzate vittorie . I tessitori del Biellese lavorano per soli tre giorni la settimana ; non possono chiudere perché il governo lo impedisce loro , ma la merce rimane giacente nei depositi . Sapete che le manifatture lavorano tutte con un personale ridotto almeno del 50 per cento . I dirigenti dell ' industria laniera , Rivetti , Bozzalla e un socio , furono ricevuti , giorni fa , coi rappresentanti della Confederazione generale fascista , da Mussolini , al quale esposero le tragiche condizioni della loro industria . Se i telai non lavoreranno per conto di voi industriali fu la semplicistica risposta del " trucio " lavoreranno per conto dello Stato . Come si vede , Mussolini ritorna alla sua vecchia tesi favorevole e all ' occupazione delle fabbriche , e non si preoccupa se la merce fabbricata non potrà essere venduta ... Anche gli armatori hanno esposto al capo del governo i loro lamenti . I lettori del " Becco Giallo " ricorderanno che , nel suo discorso alla Camera , l ' on . Mussolini parlò della navigazione come dell ' industria privilegiata , cui il governo rivolgeva le sue cure più intense . Da allora , naturalmente , le sorti della navigazione sono andate precipitando . I cantieri Ansaldo di Genova , quelli di Monfalcone e quelli di Napoli erano alla vigilia di chiudersi ; e , per tamponare alla meglio la gran falla , il Ministero della Marina ha dovuto fare delle ordinazioni di esploratori di alto mare : esploratori di cui la stampa fascista ha pubblicato un primo elenco . E cosa le spese per gli armamenti continuano ad ingoiare milioni , mentre la disoccupazione e la fame si aggravano ogni giorno più . A Roma , come conseguenza del decreto sugli affitti , otto decimi dei cantieri sono chiusi , perché la Cassa depositi e prestiti , la Cassa Nazionale assicurazioni e gl ' Istituti di credito in genere non fanno più finanziamenti edilizi . Vi basti sapere che a Roma , nelle fornaci dove si fabbricano i mattoni , le donne si offrono alla mercede di 4 lire al giorno ! Le Casse di risparmio marciano verso il fallimento . E al fallimento già sarebbero , se dovessero fare i bilanci , quotando al valore reale i titoli di Stato : il consolidato e quel prestito del littorio , ch ' esse dovettero acquistare in notevole misura , sperperando cosi i fondi patrimoniali . Posso assicurarvi che presso alcune Casse di risparmio vi sono stati dei veri e propri , e non ingiustificati , episodi di panico da parte dei depositanti . L ' Esattoria comunale di Roma è esercita , com ' è noto , dal Monte di pietà . Ora , questo istituto , già floridissimo , deve rinunciare al servizio di esattoria perché ha un carico annuo di 20 milioni di insolvenze . In minori proporzioni , lo stesso fenomeno si estende a tutta Italia .
DEI DOVERI E DEI DIRITTI DELLA DONNA ( LA DIREZIONE , 1868 )
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La donna ha doveri nella famiglia , ha doveri nella società , ha doveri in faccia alla patria . Essa è figlia , essa è sposa , essa è madre ; e come figlia e come sposa e come madre non le basta saper compiere i bassi ufficii della domestica azienda , la fisica e la morale sua forza a questi soli misurare e , questi soddisfatti , illudersi di aver bene adempiuto alla sua missione . Oh , codesta non è se non la missione della donna massaia , e non quella della donna compagna dell ' uomo e con lui progredire al bene infinito delle masse . La missione della donna , collo sviluppo delle odierne aspirazioni , è pure di diversa natura . La donna dev ' essere l ' iniziatrice dell ' avvenire d ' ogni nazione ; ma perché possa degnamente rispondere al suo nobile compito e collocarsi al suo vero posto , ella deve istruirsi ; istrutta , resa valida nelle facoltà del suo intelletto , non potrà più sgarrare dalla retta linea che deve percorrere , e la percorrerà con fermezza e coraggio ; istrutta , la sua redenzione non ne sarà che una naturale conseguenza , ché da sé stessa saprà scuotersi di dosso quei mille vincoli che sotto forme speciose ora la tengono soggiogata ed avvilita , rendendo nullo il suo concorso ne ' liberi ordinamenti , o piuttosto che nullo , di uno speciale svantaggio . Perciò solo noi assumemmo il difficile incarico di questa effemeride per contribuire , con quei pochi mezzi di cui possiamo disporre , a preparare la donna onde rendersi man mano degna della esigenza dei tempi e dei portati della nuova filosofia razionale che riconosce in lei la potenza rigeneratrice dell ' umanità prostrata . Ma resa la donna all ' altezza de ' suoi doveri , è impossibile che ella soggiaccia più a lungo sotto l ' oppressione continua delle leggi che , con troppo evidente ingiustizia , la vogliono tutelata dalla culla alla tomba ; quando l ' uomo corrisponde pienamente all ' adempimento de ' suoi obblighi , egli ha per sé il libero esercizio dei suoi diritti ; e la società che accenna a spogliarsi d ' ogni muliebre pregiudizio , triste eredità dell ' evo medio , lo niegherà alla donna ? Se vuolsi la donna sentinella avanzata d ' ogni più perfetto incivilimento , si dovrà di ragione concederle l ' autonomia del suo individuo , e lasciandole la responsabilità delle proprie azioni , permetterle di consacrarsi colla devozione di cui può essere capace ai pubblici interessi e concorrere colla sua opera di cittadina all ' ingrandimento della patria , pur soddisfacendo ai suoi attributi che , come figlia , come sposa e quale madre , la provvidenza le assegnava . Epperò noi offriamo alle nostre lettrici il Progetto di legge del Deputato di Sessa , Salvatore Morelli , presentato alla Camera il 18 Giugno 1867 , e l ' Indirizzo del Comitato Supremo per l ' emancipazione della donna , organizzatosi in Napoli . Leggano le nostre sorelle e Indirizzo e Progetto , fermino il loro pensiero sui punti salienti ; e quando esse vi si trovino ( e si potrebbe dubitarne ? ) inclinate ad accondiscendervi , seguano fervorose le vie che la nuova luce ci appresenta , e tutte concordi riusciremo allo scopo rigeneratore a cui con ogni sforzo ora attendiamo .
LO STRUMENTO DI LAVORO ( GRAMSCI ANTONIO , 1920 )
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La rivoluzione comunista attua l ' autonomia del produttore nel campo economico e nel campo politico . L ' azione politica della classe operaia ( rivolta a instaurare la dittatura , a creare lo Stato operaio ) acquista valore storico reale solo quando è funzione dello sviluppo di condizioni economiche nuove , ricche di possibilità , avide di espandersi e di consolidarsi definitivamente . Perché l ' azione politica abbia buon esito deve coincidere con un ' azione economica . La rivoluzione comunista è il riconoscimento storico di fatti preesistenti economici , che essa rivela , che essa difende energicamente da ogni tentativo reazionario , che essa fa diventare diritto , ai quali , cioè , da una forma organica e una sistemazione . Ecco perché la costruzione dei Soviet politici comunisti non può che succedere storicamente a una fioritura e a una prima sistemazione dei Consigli di fabbrica . Il Consiglio di fabbrica e il sistema dei Consigli di fabbrica saggia e rivela in prima istanza le nuove posizioni che nel campo della produzione occupa la classe operaia ; dà alla classe operaia consapevolezza del suo valore attuale , della sua reale funzione , della sua responsabilità , del suo avvenire . La classe operaia trae le conseguenze dalla somma di esperienze positive che i singoli individui compiono personalmente , acquista la psicologia e il carattere di classe dominante , e si organizza come tale , cioè crea il Soviet politico , instaura la dittatura . Ogni operaio , per costituire il Consiglio , ha dovuto prendere coscienza della sua posizione nel campo economico . Ha sentito di essere inizialmente inserito in una unità elementare , la squadra di reparto , e ha sentito che le innovazioni tecniche apportate nell ' attrezzatura delle macchine hanno mutato i suoi rapporti col tecnico : l ' operaio ha meno bisogno di prima del tecnico , del maestro d ' arte , ha quindi acquistato una maggiore autonomia , può disciplinarsi da sé . Anche la figura del tecnico è mutata : i suoi rapporti con l ' industriale sono completamente trasformati : egli non è più una persona di fiducia , un agente degli interessi capitalistici ; poiché l ' operaio può fare a meno del tecnico per una infinità di atti del lavoro , il tecnico come agente disciplinare diventa ingombrante : il tecnico si riduce anch ' egli a produttore , connesso al capitalista dai nudi e crudi rapporti di sfruttato e sfruttatore . La sua psicologia perde le incrostazioni piccolo - borghesi e diventa proletaria , diventa rivoluzionaria . Le innovazioni industriali e l ' acquistata maggiore capacità professionale , permettono all ' operaio una maggiore autonomia , lo collocano in una superiore posizione industriale . Ma il mutamento di rapporti gerarchici e di indispensabilità non si limita alla squadra di lavorazione , all ' unità elementare che dà vita al reparto e alla fabbrica . Ogni squadra di lavorazione esprime nella persona del commissario la coscienza unitaria che ha acquistato del proprio grado di autonomia e di autodisciplina nel lavoro , e assume figura concreta nel reparto e nella fabbrica . Ogni Consiglio di fabbrica ( assemblea dei commissari ) esprime nelle persone dei componenti il comitato esecutivo la coscienza unitaria che gli operai di tutta la fabbrica hanno acquistato della loro posizione nel campo industriale . Il comitato esecutivo può accorgersi del come sia avvenuto per la figura del direttore della fabbrica lo stesso mutamento di figura che ogni operaio constata nel tecnico . La fabbrica non è indipendente : non esiste nella fabbrica l ' imprenditore - proprietario , che abbia la capacità mercantile ( stimolata dall ' interesse legato alla proprietà privata ) di comprare bene le materie prime e di vendere meglio l ' oggetto fabbricato . Queste funzioni si sono spostate dalla fabbrica singola al sistema di fabbriche possedute da una stessa ditta . E non basta : esse si raccolgono in una banca o in un sistema di banche che si sono assunte l ' ufficio reale di fornitrici di materie prime e accaparratrici dei mercati di vendita . Ma durante la guerra , per le necessità della guerra , non è lo Stato divenuto l ' approvvigionatore di materie prime per l ' industria , il distributore di esse secondo un piano prestabilito , il compratore unico della produzione ? Dov ' è dunque andata a finire la figura economica dell ' imprenditore - proprietario , del capitano d ' industria , che è indispensabile alla produzione , che fa fiorire la fabbrica con la sua preveggenza , con le sue iniziative , con lo stimolo dell ' interesse individuale ? Essa è svanita , si è liquefatta nel processo di sviluppo dello strumento del lavoro , nel processo di sviluppo di rapporti tecnici ed economici che costituiscono le condizioni della produzione e del lavoro . Il capitano d ' industria è diventato cavaliere d ' industria , si annida nelle banche , nei salotti , nei corridoi ministeriali e parlamentari , nelle borse . Il proprietario del capitale è divenuto un ramo secco nel campo della produzione . Poiché egli non è più indispensabile , poiché le sue funzioni storiche sono atrofizzate , egli diventa un mero agente di polizia , egli pone i suoi " diritti " immediatamente nelle mani dello Stato perché li difenda spietatamente . Lo Stato diventa così l ' unico proprietario dello strumento di lavoro , assume tutte le funzioni tradizionali dell ' imprenditore , diventa la macchina impersonale che compra e distribuisce le materie prime , che impone un piano di produzione , che compra i prodotti e li distribuisce : lo Stato dei politicanti , degli avventurieri , dei bricconi . Conseguenze : aumento della forza armata poliziesca , aumento caotico della burocrazia incompetente , tentativo di assorbire tutti i malcontenti della piccola borghesia avida di ozio , e creazione a questo scopo di organismi parassitari all ' infinito . Il numero dei non produttori aumenta morbosamente , supera ogni limite consentito dalla potenzialità dell ' apparato di produzione . Si lavora e non si produce , si lavora affannosamente e la produzione cala continuamente . Perché si è formato un abisso spalancato , una fauce immane che inghiotte e annienta il lavoro , annienta la produttività . Le ore non pagate del lavoro operaio non servono più a dare incremento alla ricchezza dei capitalisti : servono a sfamare l ' avidità della sterminata moltitudine di agenti , di funzionari , di oziosi , servono a sfamare chi lavora direttamente per questa turba di inutili parassiti . E nessuno è responsabile , e nessuno può essere colpito : sempre dappertutto lo Stato borghese , con la sua forza armata , lo Stato borghese che è diventato il gerente dello strumento di lavoro che si decompone , che va in pezzi , che viene ipotecato e sarà venduto all ' incanto nel mercato internazionale dei ferrivecchi logori e inutili ... Così si è sviluppato lo strumento di lavoro , il sistema dei rapporti economici e sociali . La classe operaia ha acquistato un altissimo grado di autonomia nel campo della produzione , poiché lo sviluppo della tecnica industriale e commerciale ha soppresso tutte le funzioni utili inerenti alla proprietà privata , alla persona del capitalista . La persona del privato proprietario automaticamente espulsa dal campo immediato della produzione , si è annidata nel potere di Stato , monopolizzatore della distillazione del profitto . La forza armata tiene la classe operaia in una schiavitù politica ed economica divenuta antistorica , divenuta fonte di decomposizione e di rovina . La classe operaia si stringe intorno alle macchine , crea i suoi istituti rappresentativi come funzione del lavoro , come funzione della conquistata autonomia , della conquistata coscienza di autogoverno . Il Consiglio di fabbrica è la base delle sue esperienze positive , della presa di possesso dello strumento di lavoro , è la base solida del processo che deve culminare nella dittatura , nella conquista del potere di Stato da rivolgere alla distruzione del caos , della cancrena che minaccia di soffocare la società degli uomini , che corrompe e dissolve la società degli uomini .
DISCORSI SERI ( - , 1927 )
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Sacco e Vanzetti sono stati fulminati sulla sedia elettrica . Il mondo civile ha lottato invano per strappare al carnefice la preda . Ieri , da tutte città del mondo dalle piazze e dalle cattedre , dagli oratori del popolo come dai più celebrati esponenti della cultura umana si levò l ' appello alla giustizia e alla clemenza : oggi , da tutte le convivenze civili s ' innalza la protesta . Ieri ed oggi , unica assente l ' Italia : la terra che diede vita e nome ai due suppliziati . Il popolo italiano tace perché si è lasciato spogliare di tutte le sue libertà . La mano dei tiranni gli soffocherebbe in gola ogni grido di fraterna pietà . Alla vedova Pilati è stato negato perfino di piangere in pace il suo morto . E la vedova Matteotti ha dovuto assistere , in muta disperazione , all ' orrido baccanale degli assassini , che sfilando in corteo dinanzi alla sua casa , gridavano ingiurie alla memoria del trucidato e sconci osanna ai sicari . Quanto al governo , esso deve tacere , perché nel mondo civile gli è contesa quella libertà di parola , ch ' esso ha strappata al popolo oppresso . Nato e sorretto dalla violenza , lordo del sangue delle sue vittime , esso non ha il diritto morale di insorgere contro gli assassinii ; insorgerebbe contro se stesso . E di fronte all ' America , il suo silenzio è anche l ' effetto ed il patto della sua schiavitù finanziaria . Per rimanere al potere , e cioè per sottrarsi ancora alle sanzioni fatali dei suoi errori e dei suoi crimini , il fascismo ha venduto l ' economia nazionale allo straniero . Per lo stesso scopo , esso è disposto a concedere , senza protesta , non soltanto quelle di Sacco e di Vanzetti ma le teste di tutti gli italiani emigrati che non indossino camicia nera . Così la piramide di cadaveri , sulla cui cima il fascismo ha eretto il suo trono sanguigno allargherebbe la base . Un giornale fascista , La Stampa , commentando la decisione con cui la Corte Suprema del Massachusetts respinse il ricorso della difesa di Sacco e Vanzetti , scrive testualmente : " Appunto perché penetrati nel sangue dello spirito del diritto , noi sentiamo che la legge , attraverso la quale il diritto si significa e si sancisce , non è , non può , non deve essere , un qualche cosa fuori dell ' umanità , inflessibile e trascendente : sentiamo che non è dogma , che non è tabù , e soprattutto che non è un feticcio alla cui supina adorazione s ' immolino vittime umane . " Legge ? Diritto ? Ma in che mondo vive " La Stampa " ? Il diritto , in regime fascista , è quello per cui il capo di un governo , designato dalla pubblica opinione e dai suoi complici come mandante in assassinio , rimane al suo posto e verga con la sua mano la sentenza dei giudici ; quello che assolve gli assassini di Matteotti e di Pilati ; che non persegue neppure gli assassini di Amendola ; che premia i devastatori , gli incendiari , gli aggressori armati ; che considera delitto la libertà di pensiero e , nella punizione , sostituisce gli oppressi agli oppressori e le vittime ai carnefici . La legge , in regime fascista , è quella che dà sempre ragione a chi ha torto , e viceversa ; quella che del fascismo fa precisamente un dogma e del suo capo un tabù , cui sono state immolate e si immolano tante vittime umane . C ' è un morto , un altro morto , nelle isole dei deportati ; un assassinato : Spartaco Stagnetti , antico organizzatore operaio . Il primo annuncio di questo episodio di sangue , che sottrae un padre a cinque figli , è dato da un giornale fascista , il quale parla vagamente di un incidente scoppiato a Ustica fra deportati e , in omaggio a quei sentimenti di carità cristiana per cui il fascismo si proclama degno alleato del Vaticano , si sforza di offendere la memoria del morto , dipingendolo come un violento e sopraffattore : cioè , proprio come un fascista . Ma la versione del giornale appare inverosimile . Prima di tutto , lo Stagnetti era tutt ' altro che un violento ; eppoi , perché tacere il nome dell ' omicida ? Passa qualche giorno : e un altro giornale fascista , modificando sostanzialmente quella versione , afferma che lo Stagnetti sarebbe stato ucciso a tradimento da un calzolaio romagnolo , confinato comune , timoroso di essere denunciato per il furto di un portafoglio . Niente più lite dunque : non più grida minacciose da parte del povero Stagnetti . Naturalmente , la verità non sarà neppur questa . Quando si tratta di stabilire la responsabilità degli assassinii , da quello di Matteotti in poi , la stampa e la giustizia italiane , serve del governo , smarriscono sempre la loro strada . E la dolorosa fine di quest ' altra vittima del fascismo sta a confermare come la vita dei deportati politici sia non soltanto alla mercé delle camicie nere ma altresì a quella dei delinquenti comuni . E si sa che , tra camicie nere e delinquenti comuni , il governo fascista non ha che la difficoltà della scelta per l ' arruolamento dei suoi sicari .
ADELAIDE CAIROLI BONO - NECROLOGIA ( BECCARI GUALBERTA ALAIDE , 1874 )
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In generale le madri non comprendono il vasto significato di questo nome , che le somiglia a Dio . Non furono educate a comprenderlo . Esse insegnano al figlio quanto fu loro appreso , senza discuterlo ; e di qui la causa , di quella lotta del vero col falso , del bene col male che dura da secoli , e anche oggi impedisce all ' uomo di trionfare (...) . Oh madre ... Spezza i ceppi che costringono il tuo pensiero entro i limiti angusti ; esci dalle strettoie del pregiudizio , corri incontro all ' avvenire , e crea l ' accordo fra la tua famiglia e il progresso dell ' idea umanitaria . Attingi alla scienza del cuore , che precorre quella dell ' intelletto , e pianta nell ' animo del figlio i germi della virtù , divinando col tuo intuito meraviglioso , quali sono i nuovi doveri che la società domanda all ' uomo . Qualsiasi la tua condizione , è sempre eguale il tuo compito , tu devi formare l ' uomo morale , e formarlo quale i tempi lo esigono . Non ti dico di farti maestra al figlio di questa o quella disciplina ; ben più sublime è il tuo ministero . Devi attendere non alla sua istruzione , sibbene alla sua educazione . Quella illumina la mente , sviluppa la ragione ; questa dà il dovuto indirizzo alle facoltà dell ' anima . V ' ha un campo , quello del sentimento , in cui l ' uomo non può stare di fronte alla donna ; e se la donna vi si colloca , circondandosi della luce che spande il progresso , vi regnerà regina , e l ' uomo , marito o figlio , padre o fratello , là dovrà inchinare e adorarla . Ma se il sentimento non avrà a guida la verità , se negherà i risultati della scienza , se vorrà trincerarsi nell ' errore , allora avverranno le tristi conseguenze cui prima ho descritto . Oh no , tu devi crescere il figlio a quel sentimento , padre del bene , acerrimo nemico del male ; padre del sacrificio , mortale nemico dell ' egoismo ; padre dell ' amore , nemico dell ' odio ; a quel sentimento che s ' ingigantisce mano a mano che la mente va guardando sul campo della scienza ; a quel sentimento che ha principio da Dio , e attraverso l ' umanità , in Dio s ' appunta (...) .
OPERAI E CONTADINI ( GRAMSCI ANTONIO , 1920 )
StampaPeriodica ,
La produzione industriale deve essere controllata direttamente dagli operai organizzati per azienda ; l ' attività di controllo deve essere unificata e coordinata attraverso organismi sindacali puramente operai ; gli operai e i socialisti non possono concepire come utile ai loro interessi e alle loro aspirazioni un controllo sull ' industria esercitato dai funzionari ( corrotti , venali , non revocabili ) dello Stato capitalista , una forma di controllo sull ' industria che altro non può significare che un risorgere dei comitati di mobilitazione industriale utile solo al parassitismo capitalista . Il motto " la terra ai contadini " deve essere inteso nel senso che le aziende agricole e le fattorie moderne devono essere controllate dagli operai agricoli organizzati per azienda agricola e per fattoria , deve significare che le terre a cultura estensiva devono essere amministrate dai Consigli dei contadini poveri dei villaggi e delle borgate agricole ; gli operai agricoli , i contadini poveri rivoluzionari , e i socialisti consapevoli non possono concepire come utili ai loro interessi e alle loro aspirazioni , non possono concepire come utile ai fini dell ' educazione proletaria , indispensabile per una repubblica comunista , la propaganda per le " terre incolte o mal coltivate " . Questa propaganda non può non avere per risultato che una mostruosa diffamazione del socialismo . Cosa ottiene un contadino povero invadendo una terra incolta o mal coltivata ? Senza macchine , senza abitazione sul luogo del lavoro , senza credito per attendere il tempo del raccolto , senza istituzioni cooperative che acquistino il raccolto stesso ( se il contadino arriva al raccolto senza prima essersi impiccato al più forte arbusto delle boscaglie , o al meno tisico fico selvatico , della terra incolta ! ) e lo salvino dalle grinfie degli usurai , cosa può ottenere un contadino povero dall ' invasione ? Egli soddisfa , in un primo momento , i suoi istinti di proprietario , sazia la sua primitiva avidità di terra ; ma in un secondo momento , quando s ' accorge che le braccia non bastano per scassare una terra che solo la dinamite può squarciare , quando s ' accorge che sono necessarie le sementi e i concimi e gli strumenti di lavoro , e pensa che nessuno gli darà tutte queste cose indispensabili , e pensa alla serie futura dei giorni e delle notti da passare in una terra senza casa , senza acqua , con la malaria , il contadino sente la sua impotenza , la sua solitudine , la sua disperata condizione , e diventa un brigante , non un rivoluzionario , diventa un assassino dei " signori " , non un lottatore per il comunismo . Perciò gli operai e i contadini rivoluzionari e i socialisti consapevoli non hanno visto un riflesso dei loro interessi e delle loro aspirazioni nelle iniziative parlamentari per il controllo dell ' industria e per le terre " incolte o mal coltivate " ; hanno visto in queste iniziative solo il " cretinismo " parlamentare , l ' illusione riformista e opportunista , hanno visto la controrivoluzione . Eppure l ' azione parlamentare avrebbe potuto essere utile : avrebbe potuto servire per informare tutti gli operai e tutti i contadini dei termini esatti del problema industriale e agricolo e dei mezzi necessari e sufficienti per risolverlo . Avrebbe potuto servire per far conoscere alla grande massa dei contadini di tutta Italia che la soluzione del problema agricolo può essere attuata solo dagli operai urbani dell ' Italia settentrionale , può essere attuata solo dalla dittatura proletaria . La borghesia settentrionale ha soggiogato l ' Italia meridionale e le isole e le ha ridotte a colonie di sfruttamento ; il proletariato settentrionale , emancipando se stesso dalla schiavitù capitalistica , emanciperà le masse contadine settentrionali asservite alla banca e all ' industrialismo parassitario del Settentrione . La rigenerazione economica e politica dei contadini non deve essere ricercata in una divisione delle terre incolte o mal coltivate , ma nella solidarietà del proletariato industriale , che ha bisogno , a sua volta , della solidarietà dei contadini , che ha " interesse " acché il capitalismo non rinasca economicamente dalla proprietà terriera e ha interesse acché l ' Italia meridionale e le isole non diventino una base militare di controrivoluzione capitalista . Imponendo il controllo operaio sull ' industria , il proletariato rivolgerà l ' industria alla produzione di macchine agricole per i contadini , di stoffe e calzature per i contadini , di luce elettrica per i contadini , impedirà che l ' industria e la banca sfruttino i contadini e li soggioghino come schiavi alle casseforti . Spezzando l ' autocrazia nella fabbrica , spezzando l ' apparato oppressivo dello Stato capitalista , instaurando lo Stato operaio che soggioghi i capitalisti alla legge del lavoro utile , gli operai spezzeranno tutte le catene che tengono avvinghiato il contadino alla sua miseria , alla sua disperazione ; instaurando la dittatura operaia , avendo in mano le industrie e le banche , il proletariato rivolgerà l ' enorme potenza dell ' organizzazione statale per sostenere i contadini nella loro lotta contro i proprietari e contro la natura e contro la miseria ; darà il credito ai contadini , istituirà le cooperative , garantirà la sicurezza personale e dei beni contro i saccheggiatori , farà le opere pubbliche di risanamento e di irrigazione . Farà tutto questo perché è suo interesse dare incremento alla produzione agricola , perché è suo interesse rivolgere la produzione industriale a lavoro utile di pace e di fratellanza tra città e campagna , tra Settentrione e Mezzogiorno . In questo senso gli operai e i contadini consapevoli devono volere sia rivolta l ' azione parlamentare socialista : a compiere opera di educazione rivoluzionaria nelle grandi masse , a unificare i sentimenti e le aspirazioni delle grandi masse nella comprensione del programma comunista , a diffondere incessantemente la persuasione che i problemi attuali dell ' economia industriale e agricola possono essere risolti solo fuori del Parlamento , contro il Parlamento , dallo Stato operaio .
DEGLI ATTENTATI ( - , 1927 )
StampaPeriodica ,
Si chiedono urgenti notizie di attentati al " Duce " ( magnifico , etc ) . Si fa rilevare che , col presente , son ben dieci mesi che nessuno attenta più al " Duce " ( magnifico , etc ) . Tutto ciò è sfacciatamente contrario al protocollo . La regola porta che il " Duce " ( magnifico , etc ) deve ricevere un attentato , almeno , ogni quattro mesi ; ma è ammesso anche che l ' attentato abbia luogo ogni quindici giorni . Secondo le convenienze . L ' anno scorso ( quello napoleonico ) gli " attentati " si seguivano come le ciliegie ... Dopo la Gibson , Lucetti ; dopo Lucetti , quel di Bologna ( con lo scempio di un fanciullo quindicenne ) . E ad ogni attentato : eccoti un cinematografo di leggi repressive , preventive , e cosi via , sino a quelle ultime di novembre , la vergogna di ogni civiltà . Ma , vergogna e ludibrio ! gli attentati cessano . Perché cessano ? C ' erano tante altre cose da fare ! Benito imperatore , console , e cancelliere , o carceriere di tutta Italia . E tu ti fermi a novembre , e il cadavere straziato di quel povero fanciullo innocente , sacrificato alla paura di Benito , sbarra la strada a tutti gli altri attentati . Che roba è questa ? Se non ci date un attentato , non lo possiamo far console , o imperatore , o impiccatore , cancelliere , carceriere d ' Italia . Le promozioni di Benito sono fabbricate sugli attentati . Senza Zaniboni , niente legge sul primo Ministro ; senza Gibson , non si sciolgono le associazioni sovversive ; senza Lucetti , c ' è ancora una opposizione in Parlamento ; e senza Bologna , non si giunge alla tirannia . Ogni attentato è un gradino della scala , che porta al nodo scorsoio . La forca del fascismo è costruita cogli attentati . Urgono attentati . La mancanza degli attentati è una confessione di decadenza , perché chi non sale , scende ; e se Benito non è che Primo Ministro , che cosa lo distingue più dal suo collega albanese ? Tutti e due , soltanto primi ministri ? Ma di Benito vogliamo fare qualche cosa di grosso , di più massiccio , di più consistente , di più celebre , di più eccelso . Dittatore soltanto , come un messicano Porfirio Diaz o un imperatore del Sahara ? L ' amor proprio nazionale si ribella , insorge , si rivolta , tumultua . Lo vogliamo più su . Dovete tirarlo più sopra di Gennarino , ad esempio , del nostro impareggiabile Sovrano . Ora la regola comanda che , per promuovere Benito , ci vuole l ' attentato . Senza l ' attentato , Benito rimane giù in basso , in asso , nel fosso ; fa l ' albanese , il romagnolo , il predappiese o il milanese , non il romano o il faraone egiziano . Oggi non ha in testa che una feluca , la feluca di Facta , lui il successore di Facta . Una feluca è una inezia , anche con le penne di struzzo e le sottopatte ricamate in oro . Incoroniamo Benito . Molte corone a Benito , larghe , alte , svarianti , ricche di ori e di gemme . Lavoriamo ad incoronare Benito . Ma ci vuole un attentato ... signor direttore generale della P.S. ! Animo ... , un po ' d ' iniziativa , specialmente adesso che avete Ricciotti in Italia !
UN DOVERE IMPRESCINDIBILE ( BECCARI GUALBERTA ALAIDE , 1875 )
StampaPeriodica ,
Sì , un dovere imprescindibile ci appella , o sorelle ; tale che lasciandolo inadempiuto , noi ci macchieremmo di colpa . Deh , che trascinate da un sentimento cui forse si vorrebbe dar nome di onestà , voi non abbiate da rimaner sorde alla sua voce (...) . (...) È in nome del pudore , non falso , non illusorio o derisore , che il nostro periodico entra oggi a pronunciarsi sopra un argomento , serio , grave , che ci tocca da vicino , o mie care sorelle , ben da vicino e che sarebbe stato vergognoso ch ' esso non avesse avuto il coraggio di trattare poi che lo scopo cui tende è : la riabilitazione della donna per mezzo dell ' educazione riformatrice de ' costumi . Come si avrebbe potuto tacere quando una voce generosa si è alzata a domandare pietà per le povere cadute , che la colpa , sotto vesti seducenti , che abbagliano le inesperte , avvolse nelle sue spire fatali e trascinò nel baratro dell ' ignominia , senza che , forse , esse stesse potessero rendersi ragione di avere spruzzata di fango la candida stola dell ' innocenza , perduta per sempre la loro aureola di purezza ? Per quelle sciagurate che prive di un appoggio , orfane de ' genitori , o co ' genitori stanchi delle fatiche sostenute , affievoliti nella salute , incapaci di guadagnarsi ormai un pane ; o con un marito disoccupato e dedito alla crapula e circondate da numerosa figliolanza , o vedove e ricche solo di prole e di miseria , poi che tutte le vie hanno tentato dell ' onesto lavoro , vendono la propria bellezza , per sopperire non a ' loro ma a ' bisogni delle creature che da esse attendono l ' esistenza , come si avrebbe potuto tacere , ripeto , e non far eco a questa voce ch ' era di donna e alla quale risposero mille e mille voci d ' uomo ? L ' uomo causa prima di tanta sventura , che pesa come una maledizione sul nostro sesso ; l ' uomo causa principale , che resta immacolato di quel fango che getta a piene mani sulla vittima delle sue crudeli follie . No , non si poteva rimanere indifferenti in mezzo al movimento benefico che si iniziò da qualche tempo per correggere , per cancellare l ' ingiustizia delle leggi che puniscono l ' essere meno colpevole e più degno di misericordia e di perdono (...) . Noi , sorelle delle cadute , noi che , sarebbe stoltezza non riconoscerlo , partecipiamo alla loro vergogna ... oh ! , non mi dite ch ' io esagero ; chi assevera il vero , chi assevera un vero doloroso come questo , può benissimo venire tacciato di esagerazione ; ma o non temo le accuse , non mi preoccupo di quel che potreste pensare di me ; se trattasi di un bene comune , non mi curo del danno che al mio individuo potrebbe derivarne ; e vi ripeto , sì , noi siamo sorelle delle cadute ; la vergogna che pesa su di loro , pesa pure su di noi , pesa sulle nostre famiglie , che non ponno prosperare poi che la fonte della morale è attossicata , e per esse , tanto avvilite , alle quali si crede non doversi più riguardo alcuno , ma disprezzo , ma insulti , ma umiliazioni ; e questo disprezzo , questi insulti , queste umiliazioni continue , scemano quel rispetto al quale ha diritto la donna onesta , perché solidale nella colpa con le sventurate ludibrio delle passioni che disonorano l ' uomo (...) .