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ADELAIDE CAIROLI BONO - NECROLOGIA ( BECCARI GUALBERTA ALAIDE , 1874 )
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In generale le madri non comprendono il vasto significato di questo nome , che le somiglia a Dio . Non furono educate a comprenderlo . Esse insegnano al figlio quanto fu loro appreso , senza discuterlo ; e di qui la causa , di quella lotta del vero col falso , del bene col male che dura da secoli , e anche oggi impedisce all ' uomo di trionfare (...) . Oh madre ... Spezza i ceppi che costringono il tuo pensiero entro i limiti angusti ; esci dalle strettoie del pregiudizio , corri incontro all ' avvenire , e crea l ' accordo fra la tua famiglia e il progresso dell ' idea umanitaria . Attingi alla scienza del cuore , che precorre quella dell ' intelletto , e pianta nell ' animo del figlio i germi della virtù , divinando col tuo intuito meraviglioso , quali sono i nuovi doveri che la società domanda all ' uomo . Qualsiasi la tua condizione , è sempre eguale il tuo compito , tu devi formare l ' uomo morale , e formarlo quale i tempi lo esigono . Non ti dico di farti maestra al figlio di questa o quella disciplina ; ben più sublime è il tuo ministero . Devi attendere non alla sua istruzione , sibbene alla sua educazione . Quella illumina la mente , sviluppa la ragione ; questa dà il dovuto indirizzo alle facoltà dell ' anima . V ' ha un campo , quello del sentimento , in cui l ' uomo non può stare di fronte alla donna ; e se la donna vi si colloca , circondandosi della luce che spande il progresso , vi regnerà regina , e l ' uomo , marito o figlio , padre o fratello , là dovrà inchinare e adorarla . Ma se il sentimento non avrà a guida la verità , se negherà i risultati della scienza , se vorrà trincerarsi nell ' errore , allora avverranno le tristi conseguenze cui prima ho descritto . Oh no , tu devi crescere il figlio a quel sentimento , padre del bene , acerrimo nemico del male ; padre del sacrificio , mortale nemico dell ' egoismo ; padre dell ' amore , nemico dell ' odio ; a quel sentimento che s ' ingigantisce mano a mano che la mente va guardando sul campo della scienza ; a quel sentimento che ha principio da Dio , e attraverso l ' umanità , in Dio s ' appunta (...) .
OPERAI E CONTADINI ( GRAMSCI ANTONIO , 1920 )
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La produzione industriale deve essere controllata direttamente dagli operai organizzati per azienda ; l ' attività di controllo deve essere unificata e coordinata attraverso organismi sindacali puramente operai ; gli operai e i socialisti non possono concepire come utile ai loro interessi e alle loro aspirazioni un controllo sull ' industria esercitato dai funzionari ( corrotti , venali , non revocabili ) dello Stato capitalista , una forma di controllo sull ' industria che altro non può significare che un risorgere dei comitati di mobilitazione industriale utile solo al parassitismo capitalista . Il motto " la terra ai contadini " deve essere inteso nel senso che le aziende agricole e le fattorie moderne devono essere controllate dagli operai agricoli organizzati per azienda agricola e per fattoria , deve significare che le terre a cultura estensiva devono essere amministrate dai Consigli dei contadini poveri dei villaggi e delle borgate agricole ; gli operai agricoli , i contadini poveri rivoluzionari , e i socialisti consapevoli non possono concepire come utili ai loro interessi e alle loro aspirazioni , non possono concepire come utile ai fini dell ' educazione proletaria , indispensabile per una repubblica comunista , la propaganda per le " terre incolte o mal coltivate " . Questa propaganda non può non avere per risultato che una mostruosa diffamazione del socialismo . Cosa ottiene un contadino povero invadendo una terra incolta o mal coltivata ? Senza macchine , senza abitazione sul luogo del lavoro , senza credito per attendere il tempo del raccolto , senza istituzioni cooperative che acquistino il raccolto stesso ( se il contadino arriva al raccolto senza prima essersi impiccato al più forte arbusto delle boscaglie , o al meno tisico fico selvatico , della terra incolta ! ) e lo salvino dalle grinfie degli usurai , cosa può ottenere un contadino povero dall ' invasione ? Egli soddisfa , in un primo momento , i suoi istinti di proprietario , sazia la sua primitiva avidità di terra ; ma in un secondo momento , quando s ' accorge che le braccia non bastano per scassare una terra che solo la dinamite può squarciare , quando s ' accorge che sono necessarie le sementi e i concimi e gli strumenti di lavoro , e pensa che nessuno gli darà tutte queste cose indispensabili , e pensa alla serie futura dei giorni e delle notti da passare in una terra senza casa , senza acqua , con la malaria , il contadino sente la sua impotenza , la sua solitudine , la sua disperata condizione , e diventa un brigante , non un rivoluzionario , diventa un assassino dei " signori " , non un lottatore per il comunismo . Perciò gli operai e i contadini rivoluzionari e i socialisti consapevoli non hanno visto un riflesso dei loro interessi e delle loro aspirazioni nelle iniziative parlamentari per il controllo dell ' industria e per le terre " incolte o mal coltivate " ; hanno visto in queste iniziative solo il " cretinismo " parlamentare , l ' illusione riformista e opportunista , hanno visto la controrivoluzione . Eppure l ' azione parlamentare avrebbe potuto essere utile : avrebbe potuto servire per informare tutti gli operai e tutti i contadini dei termini esatti del problema industriale e agricolo e dei mezzi necessari e sufficienti per risolverlo . Avrebbe potuto servire per far conoscere alla grande massa dei contadini di tutta Italia che la soluzione del problema agricolo può essere attuata solo dagli operai urbani dell ' Italia settentrionale , può essere attuata solo dalla dittatura proletaria . La borghesia settentrionale ha soggiogato l ' Italia meridionale e le isole e le ha ridotte a colonie di sfruttamento ; il proletariato settentrionale , emancipando se stesso dalla schiavitù capitalistica , emanciperà le masse contadine settentrionali asservite alla banca e all ' industrialismo parassitario del Settentrione . La rigenerazione economica e politica dei contadini non deve essere ricercata in una divisione delle terre incolte o mal coltivate , ma nella solidarietà del proletariato industriale , che ha bisogno , a sua volta , della solidarietà dei contadini , che ha " interesse " acché il capitalismo non rinasca economicamente dalla proprietà terriera e ha interesse acché l ' Italia meridionale e le isole non diventino una base militare di controrivoluzione capitalista . Imponendo il controllo operaio sull ' industria , il proletariato rivolgerà l ' industria alla produzione di macchine agricole per i contadini , di stoffe e calzature per i contadini , di luce elettrica per i contadini , impedirà che l ' industria e la banca sfruttino i contadini e li soggioghino come schiavi alle casseforti . Spezzando l ' autocrazia nella fabbrica , spezzando l ' apparato oppressivo dello Stato capitalista , instaurando lo Stato operaio che soggioghi i capitalisti alla legge del lavoro utile , gli operai spezzeranno tutte le catene che tengono avvinghiato il contadino alla sua miseria , alla sua disperazione ; instaurando la dittatura operaia , avendo in mano le industrie e le banche , il proletariato rivolgerà l ' enorme potenza dell ' organizzazione statale per sostenere i contadini nella loro lotta contro i proprietari e contro la natura e contro la miseria ; darà il credito ai contadini , istituirà le cooperative , garantirà la sicurezza personale e dei beni contro i saccheggiatori , farà le opere pubbliche di risanamento e di irrigazione . Farà tutto questo perché è suo interesse dare incremento alla produzione agricola , perché è suo interesse rivolgere la produzione industriale a lavoro utile di pace e di fratellanza tra città e campagna , tra Settentrione e Mezzogiorno . In questo senso gli operai e i contadini consapevoli devono volere sia rivolta l ' azione parlamentare socialista : a compiere opera di educazione rivoluzionaria nelle grandi masse , a unificare i sentimenti e le aspirazioni delle grandi masse nella comprensione del programma comunista , a diffondere incessantemente la persuasione che i problemi attuali dell ' economia industriale e agricola possono essere risolti solo fuori del Parlamento , contro il Parlamento , dallo Stato operaio .
DEGLI ATTENTATI ( - , 1927 )
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Si chiedono urgenti notizie di attentati al " Duce " ( magnifico , etc ) . Si fa rilevare che , col presente , son ben dieci mesi che nessuno attenta più al " Duce " ( magnifico , etc ) . Tutto ciò è sfacciatamente contrario al protocollo . La regola porta che il " Duce " ( magnifico , etc ) deve ricevere un attentato , almeno , ogni quattro mesi ; ma è ammesso anche che l ' attentato abbia luogo ogni quindici giorni . Secondo le convenienze . L ' anno scorso ( quello napoleonico ) gli " attentati " si seguivano come le ciliegie ... Dopo la Gibson , Lucetti ; dopo Lucetti , quel di Bologna ( con lo scempio di un fanciullo quindicenne ) . E ad ogni attentato : eccoti un cinematografo di leggi repressive , preventive , e cosi via , sino a quelle ultime di novembre , la vergogna di ogni civiltà . Ma , vergogna e ludibrio ! gli attentati cessano . Perché cessano ? C ' erano tante altre cose da fare ! Benito imperatore , console , e cancelliere , o carceriere di tutta Italia . E tu ti fermi a novembre , e il cadavere straziato di quel povero fanciullo innocente , sacrificato alla paura di Benito , sbarra la strada a tutti gli altri attentati . Che roba è questa ? Se non ci date un attentato , non lo possiamo far console , o imperatore , o impiccatore , cancelliere , carceriere d ' Italia . Le promozioni di Benito sono fabbricate sugli attentati . Senza Zaniboni , niente legge sul primo Ministro ; senza Gibson , non si sciolgono le associazioni sovversive ; senza Lucetti , c ' è ancora una opposizione in Parlamento ; e senza Bologna , non si giunge alla tirannia . Ogni attentato è un gradino della scala , che porta al nodo scorsoio . La forca del fascismo è costruita cogli attentati . Urgono attentati . La mancanza degli attentati è una confessione di decadenza , perché chi non sale , scende ; e se Benito non è che Primo Ministro , che cosa lo distingue più dal suo collega albanese ? Tutti e due , soltanto primi ministri ? Ma di Benito vogliamo fare qualche cosa di grosso , di più massiccio , di più consistente , di più celebre , di più eccelso . Dittatore soltanto , come un messicano Porfirio Diaz o un imperatore del Sahara ? L ' amor proprio nazionale si ribella , insorge , si rivolta , tumultua . Lo vogliamo più su . Dovete tirarlo più sopra di Gennarino , ad esempio , del nostro impareggiabile Sovrano . Ora la regola comanda che , per promuovere Benito , ci vuole l ' attentato . Senza l ' attentato , Benito rimane giù in basso , in asso , nel fosso ; fa l ' albanese , il romagnolo , il predappiese o il milanese , non il romano o il faraone egiziano . Oggi non ha in testa che una feluca , la feluca di Facta , lui il successore di Facta . Una feluca è una inezia , anche con le penne di struzzo e le sottopatte ricamate in oro . Incoroniamo Benito . Molte corone a Benito , larghe , alte , svarianti , ricche di ori e di gemme . Lavoriamo ad incoronare Benito . Ma ci vuole un attentato ... signor direttore generale della P.S. ! Animo ... , un po ' d ' iniziativa , specialmente adesso che avete Ricciotti in Italia !
UN DOVERE IMPRESCINDIBILE ( BECCARI GUALBERTA ALAIDE , 1875 )
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Sì , un dovere imprescindibile ci appella , o sorelle ; tale che lasciandolo inadempiuto , noi ci macchieremmo di colpa . Deh , che trascinate da un sentimento cui forse si vorrebbe dar nome di onestà , voi non abbiate da rimaner sorde alla sua voce (...) . (...) È in nome del pudore , non falso , non illusorio o derisore , che il nostro periodico entra oggi a pronunciarsi sopra un argomento , serio , grave , che ci tocca da vicino , o mie care sorelle , ben da vicino e che sarebbe stato vergognoso ch ' esso non avesse avuto il coraggio di trattare poi che lo scopo cui tende è : la riabilitazione della donna per mezzo dell ' educazione riformatrice de ' costumi . Come si avrebbe potuto tacere quando una voce generosa si è alzata a domandare pietà per le povere cadute , che la colpa , sotto vesti seducenti , che abbagliano le inesperte , avvolse nelle sue spire fatali e trascinò nel baratro dell ' ignominia , senza che , forse , esse stesse potessero rendersi ragione di avere spruzzata di fango la candida stola dell ' innocenza , perduta per sempre la loro aureola di purezza ? Per quelle sciagurate che prive di un appoggio , orfane de ' genitori , o co ' genitori stanchi delle fatiche sostenute , affievoliti nella salute , incapaci di guadagnarsi ormai un pane ; o con un marito disoccupato e dedito alla crapula e circondate da numerosa figliolanza , o vedove e ricche solo di prole e di miseria , poi che tutte le vie hanno tentato dell ' onesto lavoro , vendono la propria bellezza , per sopperire non a ' loro ma a ' bisogni delle creature che da esse attendono l ' esistenza , come si avrebbe potuto tacere , ripeto , e non far eco a questa voce ch ' era di donna e alla quale risposero mille e mille voci d ' uomo ? L ' uomo causa prima di tanta sventura , che pesa come una maledizione sul nostro sesso ; l ' uomo causa principale , che resta immacolato di quel fango che getta a piene mani sulla vittima delle sue crudeli follie . No , non si poteva rimanere indifferenti in mezzo al movimento benefico che si iniziò da qualche tempo per correggere , per cancellare l ' ingiustizia delle leggi che puniscono l ' essere meno colpevole e più degno di misericordia e di perdono (...) . Noi , sorelle delle cadute , noi che , sarebbe stoltezza non riconoscerlo , partecipiamo alla loro vergogna ... oh ! , non mi dite ch ' io esagero ; chi assevera il vero , chi assevera un vero doloroso come questo , può benissimo venire tacciato di esagerazione ; ma o non temo le accuse , non mi preoccupo di quel che potreste pensare di me ; se trattasi di un bene comune , non mi curo del danno che al mio individuo potrebbe derivarne ; e vi ripeto , sì , noi siamo sorelle delle cadute ; la vergogna che pesa su di loro , pesa pure su di noi , pesa sulle nostre famiglie , che non ponno prosperare poi che la fonte della morale è attossicata , e per esse , tanto avvilite , alle quali si crede non doversi più riguardo alcuno , ma disprezzo , ma insulti , ma umiliazioni ; e questo disprezzo , questi insulti , queste umiliazioni continue , scemano quel rispetto al quale ha diritto la donna onesta , perché solidale nella colpa con le sventurate ludibrio delle passioni che disonorano l ' uomo (...) .
IN VACANZE ( EINAUDI LUIGI , 1922 )
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Mussolini à parlato tre volte da quando è capo del Governo . E l ' ultimo suo discorso , ai senatori , è stato ancor più forte , à più ancora impressionato l ' opinione pubblica . E ’ stato polemico , chiaro , decisivo : conciso ed esauriente : ardito e pur misurato : energico fino all ' irriverenza , ed esplicito per molte questioni che tanto appassionano in questi giorni gli italiani . Lo squadrismo , per esempio ; quanti avversari non lo desideravano " vaporizzato " ? Ora sono serviti . Lo squadrismo rimane a salvaguardia non del Fascismo soltanto , ma della Nazione . " Non avevo 300 mila tessere : sibbene 300 mila fucili ! " ... Quando si parla così franchi , così rudi , in tono tanto imperativo , certo resta poco a ridire , certo la funzione parlamentare viene assai menomata . Ma è poi un male ? Noi apprezziamo nel suo giusto valore il regime costituzionale moderno ; quel regime che l ' Italia copiò di sana pianta dall ' Inghilterra , dove ha fatto per sì lunghi secoli una prova tanto felice . Sappiamo quali siano i suoi vantaggi , i suoi pregi , i suoi meriti . Il parlamento : Un ' accolta di valori tecnici morali culturali ; un pacifico raduno di rappresentanti di tutta la popolazione , che si riunisce serenamente a legiferare , e addita al governo le vie da seguire , gli esprime la volontà popolare , lo coadiuva nel grave compito di reggere le sorti d ' una grande nazione ; e il deputato meridionale prospetta la soluzione del problema demografico ; e il deputato d ' un ' isola propone un sistema di viabilità per la sua isola ; e il deputato dei marinai chiede costruzione e ingrandimenti per questo o quel porto prosperoso . Apprezziamo e abbiamo accettato il sistema parlamentare . " Chi mi impediva di chiudere il parlamento ? Chi mi impediva di proclamare una dittatura di due o tre o cinque persone ? Dove era qualcuno che mi potesse resistere ? " E così abbiamo avuto la breve nonché inutile sessione or ora finita . Con relativo indecente stomachevole spettacolo di servilità . Né poteva accadere diversamente . L ' organo parlamentare fu istituito per tempi normali e deve funzionare osservando lo spirito per cui esiste . Altrimenti si cade nella parodia . In un momento eccezionale , in condizioni eccezionali , con un uomo che domina così sicuro la situazione , il parlamento s ' annulla , inevitabilmente . Il parlamento presume una certa parità di forze , una certa uguaglianza tra i deputati , un senso d ' arrendevolezza reciproco . Quando s ' erge un dominatore , il parlamento diviene un giocattolo nelle sue mani , e per l ' opinione pubblica uno zimbello . Questa volta l ' uomo ch ' è salito al potere è di tal razza da non consentire le estenuanti diatribe , le elucubrazioni faragginose . Mussolini giovine , volitivo , accentratore , lavoratore , insofferente di freni , capace d ' imperio non può essere che un dittatore . Camuffate pure fin che vi piace la realtà . Lasciate pure vivacchiare ancora a lungo quella innocua larva di parlamento che è la 26.a legislatura . Ma l ' unica , solare verità è questa : che mentre è al comando Mussolini , il solo responsabile è lui , il solo capo è lui , il padrone è lui . Perché ormai bisogna riconoscerlo : stavolta a Roma hanno trovato un padrone . E allora a che pro tenere in vita un organo ingombrante , maneggiare delle marionette , perder tempo in compagnia d ' un branco d ' insufficienti ? Gli scopi di Mussolini sono chiari . Ha riaperto la Camera ( certo d ' averla ai suoi piedi , poi che le femmine adorano la maschia prepotenza ) onde servirsi della tribuna parlamentare per far sapere bene a tutti quel che si prefigge e che conseguirà . L ' ha riaperta per gettare l ' offa della regolarità , della legalità , della libertà , nelle tremebonde gole dei gelosi custodi dell ' ordine costituzionale ; e per ottenere i pieni poteri . La riaprirà perché ingoi il rospo del sistema elettorale maggioritario , che deve ucciderla e rinnovarla . Col nuovo sistema elettorale il partito più forte conquista un ' enorme preponderanza . Quindi se le elezioni amministrative di queste domeniche non sono chimere nella Camera che verrà eletta la futura estate o in autunno , i fascisti si conteranno a centinaia . Quando i deputati non dovranno più chiedere favori a nome di servi , quando il cittadino ridivenuto uomo libero , nulla temendo e nulla sperando , volgerà nel rispetto dello Stato il pensiero ai grandi interessi nazionali , soltanto allora si sarà creato lo Stato che un tempo dicevasi liberale e oggi ha nome di fascista ; ma a cui un unico semplice titolo veramente spetta : Stato .
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L ' uomo , sentendosi più forte , s ' immaginò che l ' intelligenza procedesse di pari passo colla forza e crescesse in ragione diretta di questa , cosicché si credette anche più intelligente e come tale , destinato a dirigere ogni cosa e ad imperare sovra tutti gli esseri , compresavi la sua compagna . Stimandola tanto a sé inferiore pensò che fosse nata per il solo piacere suo e non avesse com ' esso il diritto di disporre di sé , di vivere e regolarsi secondo la propria volontà ed inclinazione . Si arrogò tutti i diritti e le impose tutti i doveri . In seguito , trovando nella diversità , nel contrasto delle cose alcun che di armonico , di piacevole , volle avere pella donna un essere che totalmente da esso differenziasse e diresse la sua educazione in questo senso . Parvegli molto opportuna cosa l ' accrescere la naturale differenza di forza , aumentando la propria col continuo esercizio che gli offrivano le frequenti guerre , le lunghe marcie ; colla ginnastica , col pugilato , coi lavori dei campi , ecc . , e diminuendo quella della donna , costringendola ad una vita sedentaria , anche nell ' infanzia ( l ' età in cui è tanto necessario il moto per acquistare una vigorosa salute ) condannandola al monotono lavoro dell ' ago , continuamente seduta nel vano di una finestra , dall ' alba sino alla sera . Coll ' andare del tempo quest ' educazione portò i suoi frutti . La donna divenne più debole ; la sua costituzione fisica si alterò ; si fece più delicata , più sensibile . Dalla debolezza nacque la timidità , qualità di cui l ' uomo assai si compiacque , perché offriva alla nature grossolane e brutali , che sono per necessità tanto numerose , i mezzi di abusare sempre più del loro potere , ed alle nature generose , che sono sempre rare , porgeva occasione di protezione , la quale genera per solito la riconoscenza e l ' amore . A questa educazione fisica deprimente , tenne dietro un ' analoga educazione intellettuale e morale . Dapprincipio nulla doveva la donna conoscere ; non le s ' insegnava né a scrivere né a leggere . Più tardi imparò dell ' alfabeto quant ' era necessario alla lettura delle sue preghiere , ed annotare gli oggetti di biancheria che consegnava al bucato . Con tal genere d ' istruzione negativa era facilissimo farle credere tutto quello che si voleva . Allora s ' inventò per uso della donna , una morale tutta speciale . Si crearono delle virtù maschili e delle virtù femminili . Le prime furono il coraggio spinto sino alla temerità , sino alla baldanza ; la fierezza ; la rigidità del carattere ! l ' ostinazione che si chiamò fermezza ; la nobile ambizione di distinguersi , di empire il mondo della propria fama ; il dignitoso sentire di sé stesso ... Infine , tutto ciò che lusingava l ' amar proprio dell ' uomo , che secondava le sue inclinazioni dominatrici , il suo istinto belligero fu stimato virtù maschile e , per contro , la timidezza , la rassegnazione , la dolcezza e pieghevolezza del carattere , l ' obbedienza , la sommissione al volere altrui , la modestia , il pudore , il silenzio , la disposizione al sacrifizio , si dissero virtù che convenivano eminentemente alla donna ; e tanto si perdurò in questo sistema da far parere naturale , non solo agli occhi del volgo ma a quelli pur anco delle persone colte , ciò che altro non è se un mero effetto della educazione . Si riuscì , per tal modo , ad avere nella donna e nello uomo due contrasti viventi ; due nature direi quasi eterogenee ; due tipi opposti , come l ' acqua e il fuoco , lo spirito e la materia , la gioia e il dolore , e via dicendo ; il cui stato normale è una lotta continua che la stessa mutua attrazione è impotente a spegnere . La donna fu la poesia , l ' ideale ; l ' uomo fu la prosa , il reale . La donna rappresentò la passività , l ' uomo l ' attività (...) . (...) L ' uomo cammina a fronte alta in qualsiasi luogo ed in ogni circostanza , la donna deve camminare cogli occhi bassi come una colpevole , ché la modestia gliene fa un dovere . È permesso all ' uomo di farsi ammirare , di uscire dalla folla e mettersi in evidenza salendo sovra un piedestallo ; la donna deve eclissarsi , evitare che si parli di lei , sia in male che in bene ; deve tenersi celata , occupare il minore spazio possibile , onde l ' uomo possa meglio muoversi in tutto suo agio . In verità si direbbe che il nascer donna sia un disonore , un ' onta , una colpa da doversi espiare a forza di umiliazioni , di rassegnazione , di pazienza , e senza potervi mai riuscire (...) . (...) Non v ' è bisogno alcuno di essere forte , o intelligente , o dotto , o saggio , o educato , per aver diritto alla libertà . Tutti gli uomini , dal più degno al più tristo , sono liberi ed eguali tra loro . Le donne devono , allo stesso titolo , esser libere e sovra un piede di perfetta eguaglianza cogli uomini , per questo solo motivo , ché sono anch ' esse dotate di volontà , di spontaneità , al paro di tutti gli altri esseri viventi ; perché la libertà è un bisogno e quando una volontà non è libera , è vincolata da un ' altra , vi è un individuo che soffre ed un altro che si arroga più che non gli spetta . Ogni individuo a qualunque classe appartenga , deve avere la sua giusta , eguale dose di libertà , limitata soltanto da quella di un altro ; la sua dose di responsabilità , senza la quale non vi può essere né moralità , né onore , né dignità , né virtù di sorta . La donna ha diritto al pieno e legittimo possesso della sua persona perché è un individuo distinto e completo , che può stare da sé , senza unirsi all ' uomo e vivere , ciò non di meno , felice , rendersi utile alla patria , alla società , alla umanità , come l ' uomo può stare ed è un individuo completo anche senza unirsi alla donna , del che abbiamo numerosi esempi . La donna ha diritto quanto l ' uomo alla scienza , alla conoscenza del vero perché è quanto l ' uomo intelligente , morale e ragionevole . Ha diritto a tutto ciò cui ha diritto l ' uomo , perché una sola è la morale , una la giustizia , una la ragione , uno l ' onore . Tutto ciò che è permesso all ' uomo deve esserlo parimente alla donna , come tutto ciò che è vietato alla donna , se veramente giusto è il divieto , lo deve essere anche all ' uomo . Il male ed il bene , sì fisico che morale , non hanno , non conoscono , non sono d ' alcun sesso . Tutto ciò che merita davvero il nome di virtù conviene ad entrambi e ciò che è riconosciuto immorale , se propriamente è tale , non se lo devono permettere né l ' uno né l ' altro . È tempo , ormai , che si cessi dall ' usare due pesi e due misure , e qualora si persistesse a credere necessaria una distinzione tra i sessi ( cosa che noi non possiamo in verun modo ammettere ) la giustizia esigerebbe assolutamente che le prerogative , i riguardi , le preferenze , la maggiore tolleranza della legge , come della società , fossero in favore del più debole e la severità , il rigore dei Codici , dei Tribunali , della pubblica opinione , si adoperassero contro il più forte e non già tutto il contrario , come si è sempre praticato ed ancora si pratica .
SALVEMINI ( SETTIMELLI EMILIO , 1922 )
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Si è combinato un indirizzo di simpatie per Gaetano Salvemini . È roboante e sgrammaticato . Vi si parla di altezza morale , di dovere di coscienza , di coltura europea e termina con questa frase che non sta in piedi neppure coi puntelli : " L ' opera politica di Gaetano Salvemini , anche chiunque in buona fede ne dissenta , è stata sempre un esempio mirabile di austerità , di disinteresse , di coraggio . " A tutta questa roba fessa , ma solenne , mi piace opporre un malthusiano che dieci o dodici anni or sono nacque nel cenacolo futurista fiorentino e che meglio definisce il Salvemini : È Salvemini la cosa che ti porta il pipistrello a vederlo non è bello quando parla poi fa schif . No , signori dell ' indirizzo simpatico : Gaetano Salvemini non è che un malinconico buffone . Noi che possiamo vantare una coerenza formidabile e che fiutammo i prezzolini a distanze oceaniche , abbiamo definito da molti anni la disonorante figura del rinunciatario . Inutile gonfiarlo , è una vescica bucata . Inutile tentare di farlo divenire ... fascinoso . Tutti lo conoscono per un monumentale iettatore . Questo omettino giallo e sbilenco , che ha per uniforme il pipistrello , quasi che avesse la potenza , circolando , di far piovere nelle giornate serene , ha più nociuto all ' Italia di un esercito di vandali .
A RATE ( - , 1927 )
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L ' abbonamento al " Becco Giallo " à di cinquanta franchi . Non tutti i nostri amici sono in condizioni di poter spendere cinquanta franchi per abbonarsi al " Becco Giallo . " Come fare allora ? Questa domanda che ci viene da parecchie parti , ci ha indotti ad un provvedimento che , riteniamo , dovrà conciliare il desiderio dei nostri amici più poveri di non privarsi del " Becco Giallo " con le tiranniche leggi dell ' economia ... domestica . Cinquanta lire in una volta sola sono troppe ; ebbene si divida ... il male in due rate di venticinque franchi e tutto sarà salvo . Se poi anche venticinque franchi sono troppi , si divida il male in ... cinque rate bimensili di dieci franchi e tutto sarà In regola . Riassumendo , dunque , l ' abbonamento al " Becco Giallo " può pagarsi in una rata di cinquanta franchi ; in due rate di venticinque franchi ; in cinque rate di dieci franchi . Ognuno scelga la forma di pagamento più conveniente di abbonamento e si affretti a spedire l ' importo all ' amministrazione del " Becco Giallo , " rue Ledion , 5 , Paris ( 14' ) . Coloro i quali non intendono abbonarsi sono pregati di respingere il giornale che a titolo di saggio hanno finora ricevuto . Gli amici che ricevono il giornale in Italia possono inviarci l ' importo dell ' abbonamento ( cento franchi ) indirizzandolo a qualche loro conoscente all ' estero con la preghiera di rimettercelo , o incaricando di questo versamento qualcuno che abbia la possibilità di recarsi fuori dell ' Italia .
StampaPeriodica ,
Lasciando , per ora , d ' indagare quanto vi possa essere di vero in questa sentenza : La speciale missione della donna è la maternità , come accade , domando io , che una donna divenuta madre senza essere maritata , è disprezzata da tutti , e talmente disprezzata , che si trova nella dura necessità di nascondersi per dare la vita alla sua creatura , o rassegnarsi ad una vita di disonore , di disprezzo , d ' umiliazione e di miseria (...) . (...) Mi risponde : Per essere madre onorata la donna deve prima maritarsi . Bene , sia pure . Ma può la donna maritarsi come , quando e con chi vuole ? No ; deve aspettare di essere chiesta in moglie . E se nessuno la chiede ? In tal caso si conservi zitella . Ma allora che diviene la vostra massima : la donna è nata per essere madre ? E poi , conservarsi casta per tutta la vita è presto detto , ma credete che sia cosa tanto facile , non dico per tutte , ma per molte e molte ? Tuttavia date loro , o Signori , l ' esempio e sono sicura che tutte sapranno imitarvi . Come oserete parlar loro di castità assoluta mentre voi , o Signori , date al mondo continue prove che la credete una virtù impossibile ? Voi sembrate persuasi che la donna può , anzi deve esser casta , ma per vostro conto la castità sembra che la consideriate , non più una virtù necessaria , ma una vera impossibilità e nello stesso tempo una ridicolaggine , direi quasi , una vergogna . Tutti i filosofi , siano spiritualisti ovvero materialisti , si accordano nel dire che l ' amore è un bisogno del cuore umano . Or come soddisferanno a questo bisogno le donne che non si maritano ? Mi si potrebbe rispondere : Vi è l ' amor platonico e di questo forse intendono parlare i filosofi . Nessuno al mondo più di me rispetta ed ammira l ' amor platonico , ma perché fosse possibile bisognerebbe trovare uomini che se ne contentassero . E , dopo tutto , mi sia permesso il dirlo , la natura fisica ha pure le sue esigenze , che sono tanto legittime quanto quelle della natura morale e senza le quali l ' umanità si estinguerebbe . Sapreste dirmi , o Signori , in cortesia perché , quando trattasi del vostro sesso , voi considerate l ' amor fisico quale un bisogno e ne fate una questione di salute , e quando trattasi del nostro il bisogno e la salute scompaiono ad un tratto e più nessuno ne parla ? Se mai vi figurate che le donne non hanno gli stessi bisogni vostri rivolgetevi ad un medico , che sia anche filosofo , e sentirete quali terribili sconcerti la castità forzata produce nella salute di quelle sventurate che si rinchiudono nei chiostri . Tutti compiangono la misera sorte di quelle povere sacrificate che , illuse da un falso concetto religioso , credettero non poter salvare l ' anima se non a patto di martoriare il corpo , e tale compianto è giusto , è generoso , ma come poi conciliare questo lodevole senso di simpatia per quelle infelici che finalmente si sono , dobbiamo supporlo , volontariamente immolate , colla pretensione che ha la società d ' imporre a tutte le donne non maritate quella medesima castità assoluta che si deplora nelle monache ? Non dipende sempre dalla donna il maritarsi ; sono anzi biasimate , criticate , messe in ridicolo le giovani che si industriano per trovare un marito , ( che si pretende d ' altronde tanto necessario ) e si vuole che non amino , che non diventino madri se non unite in legittimo matrimonio ! (...) . (...) Ogni qual volta io sento parlare nei termini più obbrobriosi di donne perdute , da uomini che le superano spesso in dissolutezze ; ogni volta che li sento , ipocritamente o ingenuamente , deplorare la crescente demoralizzazione femminile , mi par di sentire un ' orribile stuonatura . Suppongo che ben pochi debbano essere gli uomini che non siano stati , almeno una volta nella loro vita , in qualche casa di tolleranza , potendolo fare impunemente . Non sono soltanto gli uomini libertini , scostumati , rotti ad ogni vizio ; non sono soltanto gli uomini delle basse classi che frequentano , più o meno assiduamente , tali luoghi . Quelle donne affermano che uomini d ' ogni rango , d ' ogni classe , d ' ogni condizione , d ' ogni età ; celibi , ammogliati , rispettabili padri di famiglia , si recano a visitarle , e non si sanno persuadere perché esse debbano essere un oggetto d ' esecrazione per tutti , mentre gli uomini che frequentano le loro case sono tuttavia stimati onesti , degni , persone ammodo e come si deve . Io lo confesso , in questo non posso dar loro torto (...) . (...) Per me , non lo nascondo , vi è qualche cosa di ben più vile , di ben più abbietto , di ben più ignobile di una donna perduta . È l ' uomo che confessa averne bisogno , la considera necessaria , l ' avvicina e la disprezza ! (...) .
DAL PROFILO DI MUSSOLINI ( SETTIMELLI EMILIO , 1922 )
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È un vero sollievo di pensare che Mussolini , creatore e duce del Fascismo , di questo grande movimento , abbia soltanto trentasette anni e ami tutto lo sport . Con la stessa elegante disinvoltura con la quale scrive i suoi articoli sprizzanti ironie aristocratiche e paradossi felici , eccolo volare nel cielo di Milano , oppure guidare una potente automobile , o anche semplicemente inforcare una bicicletta . Finalmente ! Pareva che in Italia non si potesse essere autorevoli uomini politici senza avere per mezzo di locomozione la barella o la bara ! Oh poter aver a riscatto di tutti i senilismi un Presidente del Consiglio che approdi al Viminale con un aeroplano da lui stesso pilotato ! Trentasette anni ! Ancora venti anni di intensa vita politica . Chi può misurare il suo volo aquilino ? ... Deputati , ministri e senatori , che mi ero trovato fra i piedi , non mi avevano inspirato altro che compassione e disprezzo . E così forsennato amante delle lontane figure di guerrieri legislatori e tribuni , avevo dovuto accontentarmi di sognarmele rievocate dalle pagine di un libro di storia . E rimaneva , dinanzi alla mia anima scettica e beffarda , un enigma , il vantato fascino dei condottieri ... La conoscenza di Mussolini mi ha dato la chiave per capire questi uomini giganteschi che riuscirono a dominare e a sconvolgere . Il suo magnetismo personale è enorme . Sta dinanzi a chi gli parla come un blocco di sicurezza , di coraggio e di energia . La sua fronte romana costruita come una vòlta geniale è fatta per il pensiero , i suoi occhi che vi sparano addosso degli sguardi magnetici sono fatti per il comando , le sue mascelle quadre chiudono con la più salda armonia un volto indescrivibile . Intorno a lui tutte le cose sembrano fragili e transitorie , gli uomini creature di un ' altra razza inferiore . Egli è un italico seme doppio scoppiato prodigiosamente fra tante scempiezze . Ci dà la quercia sublime