StampaPeriodica ,
Mentre
tante
ragioni
ci
fanno
tener
dietro
,
con
attenzione
vivissima
,
alle
varie
fasi
del
movimento
cattolico
,
nella
stampa
nostra
che
lo
riflette
talora
così
poveramente
,
ed
in
tutte
le
altre
manifestazioni
collettive
e
isolate
che
ci
indicano
un
passo
innanzi
,
il
nostro
occhio
si
rivolge
con
speciale
sollecitudine
ai
venturi
,
e
già
vicini
,
congressi
di
Padova
,
di
Fiesole
,
di
Orvieto
.
Non
che
da
quei
congressi
,
e
parlo
specialmente
di
quello
di
Fiesole
,
ci
sia
da
attendersi
un
nuovo
impulso
vigoroso
alla
azione
cattolica
in
Italia
,
un
indirizzo
nuovo
del
movimento
stesso
,
o
energie
,
attitudini
,
persone
nuove
;
e
non
che
dalle
poche
o
molte
,
buone
od
ottime
decisioni
che
quei
congressi
possano
prendere
si
sperino
frutti
abbondanti
,
quasi
che
fosse
possibile
il
tradurle
subito
appresso
in
atto
,
almeno
in
piccola
parte
.
Quella
prima
cosa
pare
a
me
che
ci
sia
poco
finora
da
desiderarla
o
da
sperarla
,
poiché
il
movimento
cattolico
italiano
è
tuttavia
alla
sua
prima
fase
di
reazione
impulsiva
e
di
preparazione
,
direi
quasi
,
generale
e
sommaria
;
quanto
alla
seconda
,
sperarla
oggi
ormai
sarebbe
vano
,
poiché
i
congressi
hanno
efficacia
direttamente
pratica
solo
quando
essi
rappresentino
una
parte
o
l
'
altra
dell
'
autorità
sociale
,
ossia
quando
quelli
stessi
che
fanno
i
voti
o
quelli
che
essi
rappresentano
per
delegazione
abbiano
poi
volontà
o
forza
di
metter
mano
all
'
attuazione
dei
programmi
adottati
.
Ora
,
il
laicato
cattolico
non
ha
,
pel
momento
,
alcuna
parte
di
questa
autorità
.
Ma
altro
c
'
è
da
aspettarsi
,
per
ora
almeno
,
dai
congressi
cattolici
.
C
'
è
da
aspettarsi
cioè
che
pei
molti
(
numericamente
nei
congressi
d
'
azione
,
qualitativamente
nei
congressi
di
studio
)
i
quali
intervengono
ai
lavori
,
questi
sieno
come
un
modo
di
intendersi
,
di
raffervorarsi
e
di
ottenere
quella
simiglianza
di
vedute
e
di
scopi
che
è
necessaria
in
un
partito
così
disgregato
e
disforme
come
è
ancora
il
partito
nazionale
cattolico
presso
di
noi
;
che
da
quei
centri
il
movimento
si
propaghi
,
per
via
di
contatti
e
correnti
spirituali
,
raccogliendo
nel
suo
circuito
anime
e
menti
nuove
;
che
delle
idee
buone
,
utili
,
feconde
,
raccolte
di
fra
la
discussione
e
raffermate
poi
e
perfezionate
per
via
di
selezione
naturale
,
sieno
intese
,
diffuse
,
illustrate
ed
aggiungano
nuova
lena
ed
aprano
nuovi
orizzonti
all
'
azione
;
che
,
infine
,
il
contarci
,
il
vederci
numerosi
,
l
'
osservar
più
da
vicino
i
problemi
e
i
modi
,
la
necessità
di
risolverli
,
aiuti
il
sorgere
fra
noi
di
quella
coscienza
tenace
,
audace
,
luminosa
che
hanno
sempre
i
partiti
giovani
e
che
dovrebbe
specialmente
avere
un
partito
al
quale
come
al
nostro
si
presenta
una
così
bella
missione
e
si
promette
un
così
fecondo
avvenire
.
Questo
in
generale
.
E
vengo
ora
a
parlare
più
particolarmente
di
ciascuno
dei
tre
congressi
.
Il
primo
è
quello
di
Padova
.
Ha
un
programma
tutto
di
studio
,
limitato
ed
opportunissimo
.
L
'
illustre
prof
.
Toniolo
di
Pisa
,
che
tante
benemerenze
ha
già
e
tanto
maggiori
ne
va
acquistando
man
mano
che
l
'
opera
sua
acquista
conoscitori
ed
allievi
,
prepara
il
congresso
col
suo
tenace
lavoro
di
apostolo
,
e
noi
speriamo
che
esso
risponda
intieramente
alle
sue
cure
.
Della
opportunità
e
dei
vantaggi
sperati
da
questo
congresso
sarebbe
lungo
il
dire
.
Con
le
speciali
questioni
che
si
tratteranno
,
esso
si
propone
di
dare
al
lavoro
dei
cattolici
vedute
e
norme
chiare
ed
esatte
in
uno
dei
suoi
campi
più
delicati
e
più
fecondi
,
il
credito
;
affinché
nelle
molteplici
iniziative
che
vanno
sorgendo
in
esso
si
abbia
sempre
quella
chiara
intuizione
dei
principi
teorici
e
quella
certa
notizia
delle
norme
morali
cristiane
che
solo
possono
assicurare
ad
esse
il
buon
esito
finanziario
e
sociale
.
Ma
oltre
a
questo
scopo
già
di
per
sé
importantissimo
,
altri
di
interesse
più
vasto
e
più
intimo
ci
è
dato
vagheggiare
,
gl
'
interessi
del
risveglio
intellettuale
nel
clero
e
nel
laicato
nostro
,
dello
sviluppo
della
scienza
sociale
e
cristiana
,
specialmente
nel
ramo
economico
-
morale
,
e
poi
anche
in
tutti
gli
altri
rami
della
scienza
e
del
sapere
moderno
.
Non
ostante
le
poche
lodi
che
ci
capita
di
ricevere
dal
partito
avversario
e
quelle
,
meno
poche
,
dirò
così
,
che
ci
diamo
da
noi
,
è
certo
che
in
filosofia
,
in
scienze
sociali
,
naturali
,
giuridiche
,
in
letteratura
specialmente
,
noi
siamo
salvo
poche
tanto
più
lodevoli
eccezioni
enormemente
indietro
.
Ed
è
naturale
che
se
non
ci
sono
in
questi
diversi
rami
gli
uomini
di
scienza
che
si
richiederebbero
,
anche
il
livello
generale
di
coltura
,
specialmente
nel
suo
lato
politico
-
morale
-
religioso
,
è
generalmente
assai
basso
.
E
d
'
altra
parte
io
ho
la
certezza
evidente
così
potessero
averla
tanti
de
'
nostri
colleghi
d
'
azione
che
il
movimento
cattolico
non
fiorirà
,
non
prospererà
,
non
entrerà
nella
via
definitiva
delle
rivendicazioni
che
sono
la
sua
essenza
,
sinché
esso
non
possa
crescere
e
svolgersi
in
un
ambiente
intellettuale
più
elevato
;
sinché
,
privi
come
siamo
d
'
una
qualsiasi
tradizione
scientifica
,
al
di
fuori
delle
scienze
ecclesiastiche
,
noi
non
poniamo
le
basi
de
'
nostri
nuovi
indirizzi
scientifici
;
sinché
infine
scienza
,
letteratura
,
critica
non
sieno
diventate
nelle
nostre
mani
armi
potenti
di
propaganda
e
di
combattimento
.
E
nel
dir
questo
io
non
voglio
disgustare
nessuno
,
neanche
la
piccola
o
grande
stampa
cattolica
(
così
benemerita
anche
essa
,
poverina
)
;
né
fo
paragoni
,
né
penso
a
quel
che
sono
altri
popoli
;
io
guardo
in
avanti
e
dico
anche
solo
:
avanti
,
benché
in
tante
cose
particolari
questo
avanti
significhi
semplicemente
incominciamo
.
Viene
poi
l
'
altro
congresso
,
quello
di
Fiesole
.
Quel
che
io
pensi
e
speri
di
questo
congresso
,
quel
che
io
pensi
in
genere
del
movimento
cattolico
italiano
,
volevo
esporlo
,
prima
dell
'
ultimo
agosto
prossimo
,
in
un
opuscoletto
che
fosse
una
specie
di
riflessione
cosciente
e
pensata
,
di
esame
critico
sulla
genesi
e
sulle
condizioni
storiche
fra
le
quali
si
è
svolta
sinora
l
'
azione
cattolica
,
e
su
ciò
che
dallo
stato
attuale
di
essa
si
può
pensare
e
prevedere
nel
suo
prossimo
divenire
.
Ma
il
congresso
sarà
incominciato
e
finito
e
l
'
opuscolo
non
avrà
essere
altro
che
nella
mia
mente
,
ancora
;
e
non
sarà
forse
male
,
giacché
studi
ed
osservazione
mi
renderanno
più
facile
il
dar
corpo
alle
idee
che
vado
vagheggiando
su
questo
argomento
,
carissimo
,
dell
'
azione
cattolica
italiana
.
Ed
io
spero
anche
che
alcune
idee
che
adesso
parrebbero
un
poco
audaci
o
audacemente
dette
o
nuove
,
fra
pochi
anni
,
quando
il
compito
che
io
credo
spetti
alla
generazione
che
entra
ora
nel
movimento
,
di
gettare
le
basi
(
solamente
questo
)
di
un
vero
e
saldo
partito
nazionale
cosa
che
alcuni
,
ingenuamente
e
malignamente
,
credono
o
dicono
sarebbe
stata
possibile
sin
venticinque
anni
addietro
,
e
che
sarebbe
impossibile
anche
oggi
quando
quel
compito
,
dico
,
sarà
veduto
ed
inteso
,
sembreranno
semplici
e
naturali
.
Io
ammiro
e
venero
coloro
che
sino
ad
oggi
hanno
lavorato
e
lavorano
ancora
attivamente
nel
campo
nostro
:
ammiro
e
venero
,
in
senso
ancora
più
stretto
,
l
'
autorità
pontificia
e
le
maniere
onde
essa
ha
influito
ancora
e
influisce
sul
movimento
cattolico
italiano
;
io
ho
una
intuizione
chiara
,
evidente
,
della
immensa
opportunità
della
astensione
sino
ad
oggi
e
sino
a
del
tempo
ancora
ed
in
questo
,
giudice
supremo
il
papa
dalla
vita
politica
:
astensione
che
sola
poteva
render
possibile
la
preparazione
ad
un
movimento
politico
serio
e
cosciente
.
E
di
questi
miei
sentimenti
e
di
questi
miei
giudizi
sarebbe
l
'
illustrazione
oggettiva
e
critica
l
'
opuscolo
che
io
annunziavo
,
il
quale
vorrebbe
insieme
entrare
più
addentro
che
non
si
faccia
comunemente
nella
analisi
dei
fatti
,
per
cercare
di
rendersi
conto
esatto
del
movimento
cattolico
,
delle
sue
origini
,
delle
sue
condizioni
presenti
,
de
'
suoi
scopi
impliciti
ed
essenziali
.
Esso
vorrebbe
,
insomma
,
essere
un
primo
tentativo
qualunque
poi
che
fosse
per
essere
il
suo
valore
intrinseco
di
mutare
il
movimento
,
autogenetico
ed
impulsivo
che
ci
ha
mossi
ognora
,
in
un
movimento
riflesso
e
cosciente
:
in
un
movimento
di
azione
e
di
idee
al
quale
il
riflesso
scientifico
avesse
preparato
un
metodo
di
azione
e
degli
scopi
finali
manifesti
e
accessibili
a
tutti
e
pieni
di
virtù
d
'
impulso
e
di
propaganda
.
Tale
cosa
,
che
esposta
a
questo
modo
,
e
non
molto
felicemente
forse
,
può
parere
complicata
,
sarebbe
del
resto
semplicissima
:
sarebbe
la
progressiva
conquista
delle
menti
e
del
sapere
fatta
dalla
verità
cattolica
e
dai
suoi
nuovissimi
aspetti
sociali
,
così
largamente
svolti
e
illustrati
fuori
d
'
Italia
,
ad
uno
scopo
di
azione
e
di
lotta
diretta
ad
impossessarsi
della
vita
pubblica
e
del
governo
politico
d
'
Italia
.
StampaPeriodica ,
L
'
enorme
influenza
del
diritto
romano
sulla
vita
dell
'
Occidente
non
salta
fuori
in
niente
,
più
che
in
questo
:
che
dappertutto
sono
i
giuristi
,
i
dotti
nel
diritto
romano
,
i
figli
spirituali
della
curia
,
i
Zanardelli
e
i
Fera
di
tutti
i
tempi
che
sono
i
portatori
e
i
promotori
instancabili
dello
Stato
nazionale
;
cioè
dello
Stato
in
cui
l
'
attività
economica
è
indipendente
;
e
i
trasporti
mistici
sono
dichiarati
affari
estranei
alla
pubblica
amministrazione
.
La
grande
scuola
per
lo
Stato
"
razionale
"
è
il
procedimento
processuale
:
la
procedura
è
l
'
allenamento
migliore
per
gli
affari
di
Stato
.
Dallo
studio
del
diritto
romano
nelle
università
italiane
,
germina
un
ceto
politico
ben
distinto
:
i
giuristi
e
i
pratici
patentati
delle
Università
.
Accanto
al
chiericato
,
alla
casta
dei
letterati
e
degli
umanisti
,
alla
nobiltà
di
corte
,
e
alla
"
Gentry
"
inglese
,
essi
costituiscono
la
aristocrazia
politica
dell
'
Occidente
.
I
Potestà
italiani
,
i
canonisti
e
i
teologi
del
Conciliatorismo
,
i
giuristi
di
corte
dei
principi
del
Continente
,
i
teorici
monarcomachi
dei
Paesi
Bassi
,
la
"
noblesse
de
robe
"
dei
parlamenti
del
re
di
Francia
,
gli
avvocati
della
rivoluzione
francese
:
ecco
i
rappresentanti
del
razionalismo
giuridico
imparato
sulle
Pandette
e
applicato
alla
politica
,
cioè
a
formare
lo
Stato
razionale
:
ecco
i
gloriosi
-
sì
,
propriamente
gloriosi
-
antenati
degli
avvocatissimi
Zanardelli
e
Fera
.
Se
passiamo
in
rassegna
l
'
elenco
dei
membri
della
Convenzione
-
eletta
a
suffragio
universale
-
troviamo
:
un
proletario
,
unico
e
solo
:
pochissimi
imprenditori
borghesi
:
e
poi
avvocati
in
massa
,
di
tutte
le
specie
.
Dalla
Convenzione
in
poi
,
"
avvocato
"
e
"
democrazia
"
sono
indissolubili
.
La
democrazia
politica
è
l
'
incubatrice
degli
avvocati
,
e
la
ideologia
democratica
costituisce
il
loro
paradiso
terrestre
.
Quando
,
bene
o
male
l
'
Italia
rientrò
nella
corrente
della
civiltà
occidentale
e
capitalistica
,
gli
avvocati
,
naturalmente
,
si
impadronirono
dello
Stato
e
si
insediarono
a
Roma
.
Ma
Roma
è
una
preda
che
non
si
digerisce
.
Roma
,
la
Roma
più
potente
,
la
Roma
del
papa
,
aveva
due
ceti
politici
,
peculiarmente
sviluppati
:
i
chierici
e
i
letterati
.
Nel
Piemonte
o
a
Napoli
si
imparavano
le
Pandette
,
per
diventare
deputato
o
ministro
e
governare
la
plebe
:
negli
Stati
del
Papa
si
imparava
a
cantar
messa
o
a
scrivere
versi
latini
per
diventare
legato
,
e
-
ugualmente
-
governare
la
plebe
.
Quando
la
Monarchia
si
installò
a
Roma
,
gli
avvocati
che
la
accompagnarono
in
nome
dell
'
unità
nazionale
,
del
progresso
,
della
democrazia
,
ecc
.
risentirono
l
'
influenza
della
Roma
del
Papa
:
anch
'
essi
si
misero
a
imparare
a
cantar
messa
e
a
poetare
:
e
l
'
Italia
ebbe
un
ceto
che
si
occupava
di
politica
,
di
formazione
prevalentemente
giuridica
,
ma
con
infiltrazioni
di
sacrestia
e
di
Arcadia
:
fenomeni
come
il
Giornale
d
'
Italia
e
il
sen
.
Alfredo
Baccelli
non
si
spiegano
infatti
che
con
questo
trapianto
del
ceto
legale
,
diffuso
in
tutto
l
'
Occidente
,
in
terra
di
preti
.
Questa
classe
dirigente
universitaria
,
avvocatesca
,
letteratoide
,
assicurò
alle
masse
la
democrazia
politica
.
Ma
la
moltitudine
domanda
qualche
cosa
di
più
della
scheda
.
Essa
domanda
di
imitare
,
di
copiare
,
di
seguire
le
passioni
,
le
abitudini
sociali
,
lo
stile
di
vita
caratteristica
dei
ceti
governanti
.
Esempio
:
In
Francia
,
il
dominio
degli
avvocati
è
stato
fortemente
temperato
dall
'
influenza
della
nobiltà
di
Corte
.
Tutta
la
vita
pratica
di
tutti
i
francesi
subisce
ancora
oggi
gli
effetti
dell
'
imitazione
dell
'
"
esprit
de
salon
"
della
aristocrazia
francese
:
le
forme
e
le
convenzioni
sociali
di
tutti
i
francesi
,
anche
di
quelli
degli
strati
più
disgraziati
della
imitazione
del
"
geste
cavalier
"
del
XVII
secolo
:
tutta
la
Francia
di
oggi
imita
le
passioni
,
le
abitudini
,
lo
stile
dell
'
antico
regime
.
Quello
che
vi
stupirà
in
un
caporaluccio
francese
,
in
un
operaio
francese
,
per
quanto
umile
e
misero
,
sarà
la
disinvoltura
,
la
sicurezza
di
sé
,
l
'
aplomb
di
uomo
di
mondo
:
questo
sarà
sempre
ciò
che
i
tedeschi
e
gli
italiani
segretamente
invidieranno
ai
francesi
:
e
i
francesi
lo
sanno
,
perché
le
passioni
,
le
abitudini
e
lo
stile
dell
'
antica
aristocrazia
si
sono
diffuse
,
per
un
fenomeno
di
capillarità
,
fino
ai
più
umili
francesi
.
Ecco
un
esempio
di
democrazia
,
non
politica
,
ma
culturale
.
Un
altro
esempio
:
In
Inghilterra
,
il
dominio
degli
avvocati
è
stato
fortemente
temperato
dall
'
influenza
di
un
altro
ceto
politico
:
la
gentry
,
costituitasi
sul
cadere
del
medioevo
da
una
singolare
fusione
di
gentiluomeria
campagnola
e
di
notabili
cittadini
.
Tutta
la
vita
pratica
degli
inglesi
di
oggi
è
pervasa
da
convenzioni
,
pregiudizi
e
preconcetti
che
risalgono
all
'
imitazione
della
gentry
,
che
fin
dal
XVII
secolo
fu
il
ceto
"
che
dava
il
tòno
"
.
Oggi
,
quando
voi
incontrate
per
il
mondo
la
fredda
,
inesorabile
e
austera
prepotenza
britannica
,
sia
pure
incarnata
nell
'
ultimo
marinaio
della
Marina
di
sua
maestà
,
gli
è
perché
tutti
gli
inglesi
,
da
secoli
,
imitano
passioni
,
abitudini
e
stile
della
gentry
,
cioè
dei
loro
ceti
governanti
:
cioè
fanno
della
democrazia
culturale
.
I
tratti
essenziali
dunque
della
classe
dirigente
francese
o
in
quella
inglese
,
sono
facilmente
imitabili
,
cioè
facilmente
"
democratizzabili
"
.
Ma
che
cosa
possono
imitare
le
plebi
dalla
classe
dirigente
italiana
!
Non
si
imita
l
'
erudizione
giuridica
o
letteratoide
.
I
giuristi
non
hanno
la
corazza
delle
convenzioni
,
del
"
cant
"
propria
della
gentry
britannica
.
Il
"
commendatore
"
romano
,
tipica
espressione
della
nostra
classe
dirigente
,
è
spregiudicato
,
non
ha
passioni
perché
è
figlio
di
preti
:
le
sue
abitudini
si
sono
formate
sui
banchi
di
scuola
,
e
sui
banchi
di
scuola
e
di
università
si
diventa
scettici
e
pedanti
,
come
sui
divani
rossi
dei
postriboli
si
diventa
lazzaroni
.
Un
abisso
lo
separa
dal
resto
dei
mortali
:
la
laurea
;
una
montagna
lo
disgiunge
dalla
moltitudine
:
il
concorso
.
Cosa
possono
imitare
le
moltitudini
dei
ceti
dirigenti
?
Non
si
imita
la
formazione
mentale
giuridica
,
non
si
imita
il
gesto
avvocatesco
.
Fra
un
contadino
di
qualunque
regione
italiana
e
un
commendatore
o
onorevole
della
Capitale
,
v
'
è
una
differenza
nel
vedere
il
mondo
assai
maggiore
di
quella
che
vi
può
essere
fra
un
contadino
francese
e
il
Ministro
Poincaré
.
Il
tipo
di
cultura
proprio
della
classe
dirigente
italiana
,
e
maturato
perfettamente
in
Roma
fra
l
'
incenso
delle
sacristie
e
il
lezzo
delle
anticamere
,
non
è
imitabile
,
non
è
democratizzabile
.
L
'
unico
fatto
nuovo
,
innegabilmente
apportato
dal
Fascismo
nella
vita
italiana
,
è
questo
:
che
contro
a
questa
aristocrazia
di
avvocati
incapaci
di
farsi
imitare
,
il
fascismo
ha
presentato
qualche
diecina
di
migliaia
di
uomini
formatisi
,
non
sulla
panche
delle
università
,
ma
in
guerra
:
e
dotati
di
passioni
,
di
abitudini
e
di
costumi
che
impressionano
,
e
che
le
moltitudini
possono
imitare
con
estrema
facilità
.
Di
fronte
a
qualche
diecina
di
migliaia
di
giuristi
,
ha
suscitato
qualche
diecina
di
migliaia
di
guerrieri
.
Il
successo
di
imitazione
non
poté
essere
dubbio
.
Ma
l
'
aver
presentato
un
nucleo
sociale
di
guerrieri
non
giustifica
affatto
la
pretesa
del
Fascismo
di
aver
creato
finalmente
quella
classe
politica
,
che
mancò
finora
all
'
Italia
.
StampaPeriodica ,
Da
un
articolo
circolare
pubblicato
nei
giornali
del
regime
:
Arnaldo
Mussolini
,
giornalista
,
è
stata
una
delle
più
grandi
rivelazioni
del
fascismo
;
giornalisticamente
,
anzi
,
la
più
grande
rivelazione
.
Il
porco
che
scrive
.
L
'
anti
-
grammatico
Farinacci
ha
fatto
rappresentare
un
suo
dramma
"
Redenzione
"
con
grande
successo
.
L
'
asino
drammatico
.
Mario
Missiroli
[
toh
,
chi
si
rivede
!
]
ha
pubblicato
un
libercolo
:
Quota
90
.
Nel
libercolo
si
leggono
frasi
come
queste
:
Coloro
che
hanno
messo
insieme
un
modesto
gruzzolo
debbono
benedire
il
Presidente
del
Consiglio
...
Quando
Mussolini
avrà
vinta
anche
questa
battaglia
già
vinta
per
tre
quarti
,
la
stessa
gloria
di
Sella
sarà
oscurata
...
Il
presidente
del
Consiglio
,
con
l
'
intuizione
del
vero
uomo
di
Stato
...
L
'
on
.
Mussolini
sarà
salutato
un
giorno
come
il
fondatore
della
nuova
democrazia
e
il
grande
pacificatore
degli
italiani
...
Il
ministro
Belluzzo
[
i
competenti
lo
chiamano
"
Bestiuzzo
"
N.d.R.
]
con
l
'
autorità
che
gli
è
universalmente
riconosciuta
...
I
lucidi
articoli
di
Arnaldo
Mussolini
...
Le
benemerenze
dei
fratelli
Perrone
e
del
Comm
.
Pogliani
...
Il
discorso
impressionante
dell
'
on
.
Frisoni
...
Il
prof
.
Del
Vecchio
,
l
'
eminente
economista
...
A
.
O
.
Olivetti
,
il
più
vigoroso
scrittore
socialista
che
abbia
l
'
Italia
...
La
carta
del
lavoro
racchiude
alcuni
articoli
di
infinita
saviezza
...
Un
articolo
dell
'
on
.
De
Stefani
,
ecco
finalmente
una
parola
onesta
,
una
buona
azione
...
Dichiarazioni
dell
'
on
.
Bottai
,
di
una
portata
incalcolabile
,
e
che
suggeriscono
molti
problemi
di
un
interesse
ardente
...
E
così
di
seguito
per
85
pagine
.
Volete
sputare
?
...
Usate
la
faccia
di
Missiroli
!
Missiroli
fa
sapere
che
è
pronto
ad
inserirsi
per
non
essere
tagliato
fuori
al
non
lontano
volgere
a
sinistra
della
situazione
.
Missiroli
,
infatti
,
è
sinistro
.
StampaPeriodica ,
Ci
preoccupa
lo
studio
delle
condizioni
presenti
del
nostro
movimento
cattolico
,
e
ci
preoccupano
i
ritardi
e
i
deviativi
e
le
difficoltà
di
ogni
sorta
che
esso
incontra
nelle
sue
evoluzioni
,
questioni
interne
delle
quali
gli
avversari
conoscono
poco
,
e
dalle
quali
pure
ci
distrae
,
molto
inopportunamente
,
il
loro
schiamazzo
.
E
su
queste
anche
in
mezzo
al
rumore
delle
gazzarre
nelle
quali
affermano
e
ritemprano
la
loro
debole
fede
,
noi
raccogliamo
l
'
attenzione
nostra
e
richiamiamo
quella
dei
colleghi
di
parte
.
Bisogna
ricordare
le
origini
prime
del
movimento
cattolico
per
bene
comprenderne
lo
stato
presente
;
poiché
esso
ha
ancora
nei
nervi
un
poco
della
irritazione
reattiva
contro
tutto
quello
,
il
bene
e
il
male
promiscuamente
,
che
ci
venne
dal
lavoro
delle
generazioni
passate
,
e
nel
sangue
quelle
tradizioni
di
sussiego
sdegnoso
d
'
aristocratico
offeso
e
debole
,
che
determinarono
la
politica
,
sola
possibile
allora
,
della
astensione
.
Ma
,
da
quando
gli
ultimi
uomini
politici
di
parte
cattolica
si
ritirarono
dal
movimento
innanzi
al
viaggio
trionfatore
delle
idee
liberali
,
assai
cose
sono
mutate
.
Cacciata
fuori
la
Chiesa
,
dagli
interessi
economici
che
mascherava
l
'
odio
razionalista
,
dalle
sue
posizioni
politiche
,
molte
passioni
diedero
giù
;
molti
pregiudizi
e
timori
e
malintesi
ha
dissipato
la
riflessione
,
e
,
mano
mano
che
il
tempo
passava
,
s
'
andavano
presso
gli
uni
obliterando
le
ragioni
messe
speciosamente
innanzi
per
combattere
la
Chiesa
,
e
si
incominciava
ad
accettare
dagli
altri
,
o
come
acquisizione
nuova
de
'
progressi
della
vita
pubblica
o
come
spediente
temporaneo
necessario
,
molte
cose
venuteci
dagli
avversari
;
sicché
dello
stato
di
animi
e
delle
passioni
politiche
della
metà
del
secolo
,
riferiteci
così
vivamente
dalla
letteratura
patriottica
del
tempo
,
già
quasi
dimenticata
,
poco
rimane
più
,
meno
che
nell
'
odio
cieco
di
alcuni
uomini
ed
associazioni
superstiti
;
il
risveglio
di
qualche
anno
addietro
pareva
un
'
aurora
ed
era
un
tramonto
;
e
gli
avanzi
di
queste
ire
politiche
contro
la
Chiesa
li
avrebbe
soffocati
il
ridicolo
,
ultima
condanna
delle
cose
vecchie
,
se
non
fosse
l
'
irreligione
che
persiste
e
fiorisce
tenacissima
presso
i
dotti
ed
i
colti
,
e
di
là
si
riflette
,
naturalmente
,
nel
pensiero
politico
dei
nostri
avversari
.
Così
anche
,
mentre
dall
'
una
parte
a
'
vizi
gravissimi
che
si
vanno
manifestando
del
regime
liberale
borghese
e
allo
sgomento
che
destano
i
partiti
estremi
ai
quali
esso
ha
aperto
la
via
si
unisce
lo
svanire
doloroso
di
tante
illusioni
che
accompagnarono
il
risorgimento
precipitato
e
fittizio
d
'
Italia
,
dall
'
altra
invece
,
accettando
in
parte
i
dati
del
diritto
nuovo
e
con
l
'
assimilazione
del
pensiero
moderno
,
ritardata
spesso
,
tuttavia
,
da
prevenzioni
eccessive
,
disciplinando
l
'
intelletto
a
ricerche
nuove
sulle
verità
antiche
,
si
è
venuta
formando
in
parecchi
,
e
si
diffonde
ora
,
una
concezione
grandiosa
della
vita
pubblica
da
instaurare
;
il
fondo
della
quale
concezione
è
puramente
religioso
,
ma
si
colora
nelle
forme
esteriori
di
un
programma
politico
sociale
ammirabile
;
e
la
coscienza
riacquistata
del
proprio
valore
e
le
speranze
nuove
ringiovaniscono
la
propaganda
sociale
e
politica
del
cattolicesimo
;
e
,
per
mezzo
ad
una
trasformazione
non
molto
evidente
ma
rapida
,
si
va
formando
lo
spirito
e
la
coscienza
di
un
partito
nuovo
la
cui
vitalità
intravista
spaventa
già
gli
avversari
e
la
cui
forza
di
espansione
imbarazza
i
calcoli
ponderati
e
prudenti
degli
uomini
del
primo
periodo
di
preparazione
inconscia
e
segreta
del
movimento
.
L
'
involucro
esteriore
di
questo
partito
che
va
divenendo
nella
vita
italiana
contemporanea
spesso
è
vecchio
,
vecchio
come
qualche
colonna
aristocratica
della
«
Voce
della
Verità
»
o
,
più
,
più
ancora
,
del
«
Vero
Guelfo
»
,
mentre
il
contenuto
è
giovane
,
giovanissimo
.
E
nell
'
involucro
noi
non
consideriamo
solo
quello
che
ora
resta
di
reazionario
e
di
stantio
;
ahi
quanta
arcadia
,
quanta
sonnolenza
,
quanto
dilettantismo
,
ancora
,
nei
novelli
del
movimento
e
nelle
masse
che
muovono
dietro
a
stento
!
Ma
in
questo
complesso
di
nuovo
e
di
tradizionale
,
in
questa
irrequietezza
crescente
,
in
queste
antitesi
profonde
tra
lo
spirito
religioso
che
riapparisce
,
e
sembra
una
fioritura
nuova
,
nella
delusione
delle
classi
che
il
disagio
presente
colpisce
e
la
borghesia
razionalistica
,
esautorata
dall
'
immortalità
nella
vita
pubblica
e
da
una
forte
corrente
di
idealismo
nella
vita
intellettuale
,
si
va
delineando
pei
cattolici
un
compito
nuovo
e
l
'
operosità
loro
fiancheggiata
da
interessi
di
diversa
natura
ma
avviati
per
lo
stesso
sentiero
incomincia
ad
affrontare
il
problema
di
una
riscossa
politica
.
Sotto
la
varietà
indefinita
dell
'
indole
dei
risvegli
locali
e
in
mezzo
all
'
enorme
divario
di
tradizioni
,
di
idee
,
di
propositi
,
un
bisogno
vago
spontaneo
di
stringersi
e
di
darsi
uno
scopo
pratico
e
definito
si
va
propagando
;
e
non
è
dubbio
che
un
giorno
,
non
importa
quando
,
queste
forze
nuove
si
faranno
innanzi
sul
campo
stesso
che
il
regime
borghese
ha
preparato
alle
lotte
civili
e
combatteranno
.
Saranno
disfatti
ma
la
sconfitta
è
un
passo
innanzi
per
un
partito
in
formazione
che
ha
una
solida
base
nella
vita
economica
e
morale
del
paese
.
E
il
movimento
cattolico
l
'
ha
solidissima
.
La
coscienza
di
questo
compito
nelle
menti
de
'
cattolici
pone
per
essi
la
questione
politica
.
Sinora
però
,
poiché
si
è
solo
al
principio
,
cotesta
questione
politica
è
spesso
malintesa
,
fraintesa
,
diversamente
intesa
da
tanti
,
e
numerosi
sono
gli
interessi
,
varii
e
talora
discordi
,
che
vi
soffiano
dentro
.
Dall
'
estrema
sinistra
dei
democratici
cristiani
,
su
su
per
il
bravo
radicalismo
di
don
Albertario
,
su
per
il
grosso
centro
che
è
l
'
Opera
dei
congressi
,
per
la
destra
conservatrice
e
dissenziente
,
sino
all
'
estrema
destra
,
gli
ultimi
della
quale
riesce
difficile
distinguere
dai
primi
di
destra
liberale
(
poverini
,
ai
quali
le
cose
non
vanno
a
partito
,
come
narrano
le
patetiche
lamentazioni
del
piissimo
parroco
della
«
Rassegna
Nazionale
»
)
,
quanta
varietà
di
tinte
e
di
pose
!
Di
questo
problema
politico
che
è
in
fondo
a
tutto
il
resto
,
e
che
soprattutto
importa
studiare
agitare
e
cercare
di
risolvere
,
molti
si
ostinano
a
non
parlarne
in
termini
espressi
.
Si
parli
,
domandano
questi
antichi
buoni
,
di
questione
religiosa
,
di
questione
morale
.
Come
se
a
molti
,
specialmente
alla
folla
,
importasse
proprio
assai
di
questioni
religiose
e
morali
;
come
se
bastasse
mutare
il
nome
per
far
mutare
indole
alla
cosa
;
come
se
per
prepararsi
a
fare
della
buona
politica
il
miglior
modo
fosse
allontanarsi
quanto
è
possibile
dalla
scuola
vera
della
discussione
e
dell
'
esperienza
.
Oh
timidi
interpreti
di
una
santa
parola
!
Altri
,
o
forse
gli
stessi
,
vanno
poi
all
'
estremo
opposto
identificando
il
problema
politico
col
puro
problema
religioso
,
non
intendono
come
insieme
agli
interessi
religiosi
,
e
diremo
così
,
papali
,
vi
sieno
tanti
altri
interessi
,
nazionali
,
regionali
e
di
partito
,
i
quali
integrano
con
quello
primo
la
questione
politica
;
interessi
economici
,
agrari
,
amministrativi
,
cui
rispondono
punti
di
programma
determinati
,
necessità
speciali
che
facilmente
rimangono
indietro
,
parte
perché
il
tempo
non
è
maturo
ancora
,
parte
perché
nell
'
organizzazione
noi
portiamo
spesso
idee
fatte
,
tendenze
antidemocratiche
,
timori
ingombranti
.
Ma
anche
questo
dell
'
identificazione
del
problema
politico
nazionale
col
problema
religioso
il
quale
è
,
nel
senso
più
stretto
della
parola
,
solo
una
parte
di
quello
;
è
stato
sinora
,
più
che
un
errore
,
un
industre
e
ragionevole
spediente
che
viene
ancora
abilmente
sfruttato
;
e
non
sarà
forse
possibile
fare
a
meno
di
esso
se
non
quando
tutti
quegli
altri
interessi
,
inavvertiti
o
trascurati
sinora
,
saranno
pervenuti
,
nella
consapevolezza
dell
'
animo
nostro
,
a
quella
maturità
che
modificando
in
parte
i
giudizii
,
modificherà
anche
la
tattica
e
i
termini
immediati
dell
'
agitazione
.
Ed
alle
divergenze
di
metodo
si
uniscono
,
anche
più
gravi
benché
meno
osservate
e
sentite
sinora
,
divergenze
profonde
nelle
idee
politiche
e
nei
programmi
di
azione
se
non
espressi
,
almeno
tacitamente
seguiti
.
Pochi
si
fanno
un
'
idea
giusta
delle
nuove
necessità
costituzionali
della
vita
pubblica
,
e
dal
regime
viziato
del
parlamentarismo
si
passa
all
'
assolutismo
russo
,
poco
meno
che
vagheggiato
;
altri
,
mossi
dalle
tradizioni
e
dagli
interessi
locali
,
s
'
adagiano
in
una
condotta
politica
che
,
se
è
lecita
ad
essi
,
si
oppone
poi
alle
esigenze
comuni
di
parte
cattolica
;
i
più
audaci
si
professano
repubblicani
federalisti
,
e
il
numero
loro
cresce
ogni
giorno
;
ma
l
'
idea
,
o
per
la
difficoltà
del
parlare
liberamente
,
o
per
l
'
esagerazione
dei
doveri
dei
cattolici
di
fronte
al
potere
costituito
,
non
si
propaga
come
forse
potrebbe
.
Quindi
è
che
la
necessaria
unione
di
pensiero
e
di
indirizzo
in
tutti
i
cattolici
militanti
s
'
è
dovuto
cercarla
sinora
,
non
nell
'
affrontare
direttamente
le
origini
prime
della
divisione
,
delle
quali
una
libera
e
vigorosa
letteratura
politica
ridurrà
immensamente
il
numero
e
la
importanza
,
ma
piuttosto
nel
tacere
,
nell
'
evitare
l
'
urto
degli
istituti
diversi
,
e
nel
ritenere
coloro
che
minacciano
di
escire
dai
limiti
ristrettissimi
stabiliti
.
Così
avviene
che
,
in
tanta
discordanza
di
idee
,
si
avversa
fieramente
il
delinearsi
di
gruppi
speciali
,
il
dibattito
di
questioni
delicate
ed
appassionanti
quanto
vitali
;
e
non
si
pensa
a
quello
che
pur
dovrebbe
precedere
ogni
movimento
ed
esserne
la
base
più
solida
,
la
cultura
,
lo
studio
delle
questioni
tattiche
e
di
principio
,
il
formare
una
coscienza
uniforme
di
partito
.
Alle
libere
,
franche
voci
,
è
chiusa
la
via
,
in
tanta
folla
di
incertezze
,
di
timori
,
di
compromessi
.
Né
perciò
è
meraviglia
che
i
nostri
movimenti
sieno
così
poco
elastici
e
così
timidamente
schivi
,
a
simiglianza
degli
atti
di
persona
che
diffida
di
sé
e
non
conosce
coloro
in
mezzo
ai
quali
si
trova
:
immaturità
di
mente
e
di
forze
che
nessuno
potrebbe
,
d
'
un
tratto
,
superare
.
Si
vuole
l
'
unità
,
ed
è
una
santa
cosa
,
specialmente
per
incominciare
,
una
cosa
di
cui
dobbiamo
esser
lieti
,
perché
non
potremmo
farne
a
meno
,
nel
campo
dell
'
organizzazione
politico
-
religiosa
;
ma
non
si
pensa
poi
forse
abbastanza
a
contemperarla
con
i
grandi
bisogni
di
una
certa
divisione
e
libertà
autonoma
di
movimento
,
e
con
l
'
immediatezza
di
impulso
,
necessaria
nei
vari
luoghi
.
Vedete
la
differenza
delle
regioni
.
Alcune
,
pronte
,
fremono
già
di
impazienza
di
misurarsi
con
gli
avversari
nelle
ultime
e
definitive
lotte
politiche
,
altre
si
scuotono
appena
ora
;
e
però
la
direzione
unitaria
,
dall
'
una
parte
spinge
,
sprona
;
dall
'
altra
deprime
,
rattiene
,
condanna
;
non
può
,
per
gl
'
interessi
dell
'
integrità
d
'
organizzazione
e
della
concordia
,
lasciar
libera
agli
uni
la
parola
,
non
sa
a
queste
energie
libere
e
forti
trovare
in
qualche
modo
il
lavoro
che
le
quieti
;
non
riescendo
a
giungere
a
tutto
,
perché
non
trova
opportuno
allargarsi
troppo
,
lascia
quasi
nell
'
abbandono
parecchie
provincie
che
pur
sarebbero
pronte
e
aspettano
la
chiamata
;
accumula
iniziative
,
e
,
benché
moltiplicando
l
'
attività
,
non
riesce
a
condurle
tutte
.
Non
raccoglie
l
'
attenzione
che
dovrebbe
e
sin
anche
si
teme
da
molti
la
scienza
,
perché
giunge
con
l
'
occhio
là
dove
altri
non
giunge
,
e
se
ne
avversa
lo
sviluppo
o
almeno
non
lo
si
favorisce
,
trascurando
così
una
forza
della
quale
nessuna
oggi
più
potente
per
avvivare
o
diffondere
il
movimento
.
Quando
sorgono
istituzioni
nuove
destinate
,
se
ben
rette
,
a
un
grande
avvenire
,
la
direzione
unitaria
del
movimento
le
chiama
a
sé
,
le
incorpora
,
le
allinea
,
le
dirige
,
per
aiutarle
ed
esserne
aiutata
:
sicché
esse
,
perdendo
nella
libertà
di
movimento
quel
che
guadagnano
nella
fratellanza
più
intima
con
altre
opere
,
e
l
'
efficacia
di
quella
unicità
di
lavoro
che
sarebbe
necessaria
nei
direttori
immediati
,
fanno
meno
bene
di
quel
che
dovrebbero
e
non
si
evolgono
come
dovrebbero
;
non
in
forza
di
quella
unione
;
che
può
anzi
essere
utilissima
,
ma
per
la
difficoltà
di
conservare
,
in
tanto
complesso
di
idee
e
di
cose
,
quel
carattere
e
quello
spirito
peculiare
che
dovrebbe
essere
l
'
anima
e
la
forza
dell
'
istituto
;
e
citiamo
ad
esempio
il
movimento
pratico
del
credito
popolare
e
rurale
e
le
necessità
agrarie
dei
piccoli
proprietari
,
che
meriterebbero
di
far
capo
a
grandi
società
di
credito
,
distinte
se
non
indipendenti
;
e
,
più
ancora
,
lo
sviluppo
dello
studio
e
della
discussione
scientifica
,
in
perfetta
indipendenza
,
questo
,
dalle
vedute
e
dagli
spedienti
dell
'
azione
,
come
anteriori
ad
essi
per
sua
natura
;
ma
la
tattica
in
voga
rende
difficile
o
ritarda
,
talora
inconsciamente
,
lo
sviluppo
autonomo
di
altre
opere
;
quella
tattica
che
all
'
unione
deve
sacrificare
il
progresso
più
rapido
dei
pionieri
,
perché
teme
per
istinto
di
conservazione
o
per
una
prudenza
non
sempre
felice
,
i
pericoli
della
libertà
e
della
lotta
,
o
parte
anche
perché
non
trova
ancora
e
non
riesce
a
suscitare
uomini
eguali
ai
compiti
altissimi
.
Conseguenza
di
tale
indirizzo
è
poi
anche
,
che
le
linee
generali
del
movimento
e
le
loro
successive
modificazioni
,
essendo
determinate
,
non
dal
processo
costante
dell
'
esperienza
collettiva
,
per
mezzo
della
propaganda
diretta
delle
idee
nella
discussione
,
ma
dal
calcolo
meditato
di
pochi
,
che
alternativamente
o
resiste
alla
pressione
delle
idee
comuni
,
molto
imperfettamente
manifestate
,
o
ne
prescinde
o
la
subisce
,
si
presentano
all
'
occhio
di
un
osservatore
diligente
come
incerte
e
manchevoli
non
di
rado
;
e
anche
fra
gli
empiristi
uomini
di
azione
non
ce
n
'
è
forse
uno
a
cui
non
dispiaccia
l
'
una
o
l
'
altra
delle
cose
che
si
fanno
nel
suo
partito
ed
a
nome
di
esso
;
e
da
ciò
parecchi
prendono
,
purtroppo
,
pretesto
di
trarsene
fuori
,
scontenti
e
sfiduciati
.
Questa
precedenza
del
pensiero
di
pochi
è
così
evidente
che
talora
atti
di
gravità
eccezionale
,
veri
giri
di
bordo
,
ai
quali
torna
opportuno
p
.
e
.
dar
l
'
importanza
di
voti
di
assemblee
numerose
,
si
fanno
decidere
così
a
sghimbescio
,
abilmente
rapitane
l
'
approvazione
all
'
adunanza
sorpresa
:
essa
avrebbe
certo
,
in
altra
maniera
,
approvato
egualmente
:
ma
non
importa
,
avrebbe
discusso
.
Ora
da
ciò
si
temono
sorprese
e
contrattempi
che
s
'
ha
gran
cura
di
evitare
,
e
però
queste
grandi
assemblee
non
sono
il
pensiero
collettivo
del
partito
che
studia
e
dispone
,
ma
il
pensiero
di
pochi
,
abilmente
preparato
,
che
si
riflette
in
una
assemblea
passiva
e
plaudente
.
E
ciò
è
forse
più
opportuno
,
per
ora
,
che
non
l
'
intolleranza
de
'
capi
del
partito
socialista
,
presso
il
quale
la
discussione
non
ha
ritegni
;
più
opportuno
,
e
da
certi
punti
di
vista
giustificabile
.
E
,
giacché
ci
è
capitato
scrivere
di
passaggio
questa
parola
,
notiamo
,
di
passaggio
anche
,
che
andrebbe
assai
lungi
dal
vero
chi
trovasse
nelle
nostre
parole
dei
biasimi
:
quel
che
si
è
fatto
e
si
fa
potrebbe
essere
stato
ed
essere
l
'
ottimo
fattibile
,
e
noi
avremmo
egualmente
ragione
di
scoprire
e
indicare
necessità
prima
non
avvertite
a
cui
,
da
ora
,
importa
provvedere
.
Del
resto
né
programma
di
partito
al
mondo
può
includere
qualsiasi
forma
di
ignoranza
da
essere
ufficialmente
professata
da
'
seguaci
,
né
disciplina
di
partito
al
mondo
può
imporre
i
criteri
e
i
metodi
di
indagini
critiche
e
polemiche
sulla
vita
sociale
in
cui
si
muove
;
meno
di
tutti
un
partito
che
si
ispira
direttamente
al
cattolicismo
e
meno
che
in
ogni
tempo
oggi
che
una
grande
rivoluzione
intellettuale
riconduce
la
società
ad
intendere
ed
apprezzare
la
dottrina
e
la
vita
storica
del
cattolicismo
,
e
spiana
la
via
all
'
azione
nuova
della
Chiesa
nel
mondo
.
Si
dirà
che
la
nostra
critica
impaziente
precorre
i
tempi
e
le
cose
;
ebbene
,
noi
lo
facciamo
appunto
di
proposito
deliberato
;
giacché
lontano
da
noi
è
il
pensiero
di
biasimare
il
presente
,
e
dar
consiglio
a
coloro
ai
quali
dobbiamo
solo
venerazione
e
gratitudine
;
ma
vogliamo
solo
invece
scrivere
per
quelli
ai
quali
l
'
avvenire
è
presente
nel
cuore
e
nei
segreti
propositi
giovanili
.
Noi
abbiamo
costantemente
,
da
tre
anni
a
questa
parte
,
sentito
e
vissuto
l
'
agitazione
cattolica
in
Italia
,
con
una
intensità
di
affetto
che
pochi
possono
immaginare
e
che
è
la
cagione
sola
del
nostro
scrivere
.
Di
questa
agitazione
noi
potremmo
parlare
in
due
modi
:
o
commisurandola
alle
condizioni
storiche
e
al
processo
della
vita
politica
,
intellettuale
,
morale
del
nostro
paese
in
mezzo
al
quale
essa
si
svolge
,
e
allora
noi
non
faremmo
che
lodarci
altamente
di
quel
che
si
è
fatto
sinora
e
delle
persone
che
l
'
hanno
fatto
;
o
commensurarla
alle
vibrazioni
quasi
dell
'
animo
nostro
che
presentano
e
precorrono
le
fasi
nuove
del
partito
traverso
il
suo
lento
e
laborioso
divenire
,
e
allora
la
nostra
è
una
critica
,
critica
non
nel
senso
pedante
e
malevolo
della
parola
,
ma
in
un
senso
migliore
e
più
comune
oggi
nel
mondo
colto
:
vale
a
dire
una
comparazione
analitica
fra
un
dato
lavoro
o
momento
storico
e
le
forme
assolute
o
almeno
le
forme
più
progredite
,
esistenti
in
noi
,
del
vero
e
del
buono
.
Ed
è
per
questo
che
scriviamo
per
i
giovani
,
solo
i
quali
,
e
non
tutti
possono
essere
in
uno
stato
d
'
animo
che
permetta
loro
di
intendere
il
nostro
.
Del
resto
troppa
coscienza
abbiamo
della
rettitudine
delle
nostre
intenzioni
e
del
nostro
zelo
perché
ci
disturbi
troppo
il
timore
di
essere
fraintesi
e
severamente
giudicati
.
Pe
'
giovani
adunque
ai
quali
,
in
mezzo
a
tanta
multiformità
di
giudizi
,
deve
esser
difficile
cosa
aver
l
'
occhio
a
tutto
insieme
il
movimento
cattolico
in
Italia
,
e
farsi
chiaro
il
concetto
di
alcuni
criteri
generali
di
direzione
,
noi
scriviamo
qui
,
brevemente
,
senza
pretese
,
opportune
importune
,
critiche
e
deduzioni
sommarie
.
I
criteri
pratici
che
ci
sembra
poter
dedurre
dalle
cose
dette
sinora
sono
:
In
linea
generale
e
come
spirito
di
partito
:
distinguiamo
con
esattezza
,
nelle
menti
,
la
pura
questione
religiosa
,
che
è
,
in
diversi
modi
,
di
tutti
i
tempi
,
dalla
attuale
questione
politica
e
da
altre
questioni
particolari
.
Ciò
ci
servirà
anche
per
intender
meglio
lo
spirito
,
che
sembra
talora
discorde
,
di
illustri
persone
e
per
coordinare
,
con
maggior
giustezza
e
profitto
,
le
diverse
forme
di
azione
;
raccolgano
i
migliori
di
noi
tutta
la
loro
attenzione
sul
problema
politico
che
è
il
più
urgente
e
il
più
capace
di
interessarci
e
di
render
fruttuosa
la
propaganda
,
se
abilmente
maneggiato
;
si
cerchi
tuttavia
di
integrare
il
programma
dell
'
azione
pubblica
con
solide
e
pratiche
proposte
di
provvedimenti
per
le
altre
forme
di
crisi
,
sociale
,
agraria
,
industriale
,
letteraria
,
morale
che
travagliano
il
paese
e
di
integrare
l
'
azione
con
iniziative
dirette
ad
attuare
quei
provvedimenti
;
vediamo
di
isolarci
da
ogni
parte
dagli
avversari
e
di
estendere
ed
assodare
la
capacità
,
intellettuale
e
di
carattere
,
alla
vita
pubblica
,
molto
limitata
e
deficiente
,
sinora
,
nella
massa
del
partito
;
guardiamoci
dal
fare
della
politica
isolata
e
parziale
,
guardiamoci
dalla
politica
impulsiva
e
di
sentimento
,
da
connubi
infelici
,
da
iniziative
incerte
,
da
intemperanze
.
Tentiamo
di
superare
gli
interessi
,
le
tradizioni
,
le
maniere
locali
,
per
renderci
possibile
una
cultura
,
una
letteratura
di
partito
,
una
intesa
nazionale
.
Ma
soprattutto
tentiamo
di
liberarci
da
questo
fatale
spirito
borghese
,
o
aristocratico
,
conservatore
che
sterilizza
il
lavoro
de
'
cattolici
nelle
nazioni
latine
e
che
è
anche
oggi
il
più
grave
ostacolo
ai
nostri
liberi
movimenti
nel
campo
politico
:
moltiplichiamo
i
congressi
di
studio
,
le
pubblicazioni
,
le
conferenze
,
tutto
quello
che
serva
a
favorire
l
'
intesa
comune
e
trovare
la
media
via
fra
lo
spirito
democratico
impetuoso
di
alcuni
e
la
deploranda
lentezza
e
il
dispetto
degli
altri
;
se
siamo
lontani
ancora
dal
poter
aspirare
alla
conquista
del
potere
,
aspiriamo
e
prepariamoci
a
fondare
su
basi
solide
,
quando
la
Santa
Sede
crederà
giunta
l
'
ora
,
ora
cui
la
nostra
lentezza
nel
prepararci
non
permette
forse
chiamar
vicina
,
un
partito
solido
,
colto
,
concorde
in
un
patto
fondamentale
da
difendere
nella
vita
pubblica
.
StampaPeriodica ,
Sotto
il
titolo
:
"
Un
nuovo
atto
di
clemenza
dell
'
on
.
Mussolini
"
i
giornali
fascisti
hanno
pubblicato
:
"
Il
ventiseienne
Vittorio
Guidi
era
stato
inviato
al
confino
nelle
isole
Lipari
:
alla
fine
del
novembre
scorso
una
sua
bimba
si
ammalava
gravemente
ed
egli
inviava
una
supplica
all
'
on
.
Mussolini
perché
gli
permettesse
di
andare
per
due
settimane
a
Bologna
.
Il
capo
del
governo
accoglieva
benignamente
la
supplica
,
ma
il
confinato
ritornava
a
Bologna
dopo
che
la
sua
bimba
era
morta
.
Scaduti
i
15
giorni
egli
si
apprestava
a
far
ritorno
alle
Lipari
,
quando
riceveva
comunicazione
che
l
'
on
.
Mussolini
,
con
un
nuovo
gesto
di
clemenza
,
lo
graziava
definitivamente
.
Egli
ha
spedito
al
capo
del
governo
un
messaggio
di
commossa
gratitudine
.
"
Gli
scribi
fascisti
hanno
evidentemente
perduto
ogni
senso
di
pudore
umano
,
se
compiono
l
'
abbominevole
tentativo
di
sfruttare
,
a
vantaggio
del
regime
,
questo
nuovo
episodio
di
crudeltà
e
di
cinismo
.
Ecco
che
cosa
significa
il
domicilio
coatto
!
Non
bastano
le
privazioni
,
le
umiliazioni
,
la
clausura
,
l
'
odiosa
sorveglianza
oppressiva
degli
sgherri
in
camicia
nera
:
la
sofferenza
dei
deportati
è
acuita
dalla
preoccupazione
dei
genitori
,
delle
spose
,
dei
figli
che
la
ferocia
dei
dominatori
tiene
divisi
e
lontani
,
come
bersagli
ed
ostaggi
.
E
quando
al
coatto
arriva
la
notizia
che
una
sua
bimba
è
malata
,
egli
deve
degradarsi
per
rivederla
ed
assisterla
:
deve
inviare
una
"
supplica
"
al
tiranno
che
,
come
un
nuovo
Caligola
,
si
compiace
barbaramente
dell
'
agonia
morale
della
vittima
genuflessa
.
Ma
la
"
licenza
,
"
per
ottener
la
quale
l
'
angoscia
del
padre
ha
vinto
la
fierezza
dell
'
uomo
,
non
viene
elargita
se
non
quando
la
piccina
,
fatta
orfana
dalla
niquizia
di
un
despota
,
è
già
morta
.
E
mentre
il
padre
,
che
non
ha
potuto
baciare
neppure
la
fredda
spoglia
della
sua
creatura
,
pensa
,
nella
sua
muta
disperazione
,
al
ritorno
nell
'
isola
maledetta
,
la
sposa
ed
i
figli
gli
si
stringono
alle
ginocchia
e
lo
supplicano
di
restare
:
di
restare
ad
ogni
costo
,
perché
li
spaventa
la
solitudine
,
di
fronte
all
'
atrocità
del
loro
destino
.
Allora
,
sulla
soglia
della
casa
desolata
,
si
profila
il
ghigno
tentatore
del
falso
amico
,
dell
'
agente
provocatore
che
il
fascismo
corruttore
ha
dovunque
ai
suoi
servigi
,
come
la
spia
.
Egli
assicura
che
il
"
duce
clemente
"
farà
grazia
se
il
deportato
confesserà
semplicemente
il
proprio
errore
in
un
"
messaggio
di
commossa
gratitudine
.
"
La
resistenza
dell
'
uomo
è
sopraffatta
ancora
una
volta
dalle
implorazioni
dei
figli
superstiti
e
dal
martoriato
amore
del
padre
.
Il
patto
è
stipulato
:
lo
sciagurato
sottoscrive
la
propria
condanna
morale
;
e
,
mentre
l
'
agente
intasca
il
prezzo
della
sua
mediazione
,
il
tiranno
agita
,
dalle
colonne
della
stampa
asservita
,
il
"
messaggio
"
di
umiliazione
come
un
trofeo
di
vittoria
e
come
un
'
attestazione
della
propria
magnanimità
.
Ma
la
piccola
bara
rimane
incontaminata
.
E
la
luce
di
pietà
che
si
irradia
dal
sacrificio
dell
'
innocente
,
investe
il
volto
repugnante
della
belva
umana
dietro
la
maschera
della
falsa
clemenza
.
StampaPeriodica ,
Non
dobbiamo
passare
sotto
silenzio
una
novella
istituzione
,
nata
da
poco
tempo
nel
Belgio
,
per
impulso
di
monsignor
Doutreloux
,
vescovo
di
Liegi
,
ch
'
è
uno
degli
apostoli
più
ardenti
della
santa
crociata
che
mira
a
ricondurre
l
'
operaio
ed
il
lavoro
nell
'
orbita
dell
'
economia
cristiana
.
Il
Belgio
così
ricco
,
colla
sua
popolazione
densa
,
industre
,
ha
sentito
acuta
e
turbolenta
l
'
azione
degli
agitatori
socialisti
:
gli
scioperi
colossali
,
avvenuti
a
più
riprese
nei
bacini
carboniferi
,
hanno
rivelato
alle
persone
di
senno
la
gravità
del
problema
che
diventa
.
più
imperioso
spesso
là
dove
è
maggiore
il
contrasto
tra
la
ricchezza
dei
capitalisti
e
l
'
affluenza
degli
operai
,
colla
richiesta
della
mano
d
'
opera
.
E
i
cattolici
,
sempre
pronti
al
riparo
,
sono
scesi
in
campo
e
vanno
contrastando
palmo
a
palmo
il
terreno
alla
propaganda
socialista
.
In
molte
delle
principali
città
del
Belgio
sono
sorte
istituzioni
intese
a
ricondurre
nel
mondo
del
lavoro
il
principio
cristiano
:
circoli
,
società
,
patronati
,
sindacati
misti
,
borse
del
lavoro
;
sicché
s
'
è
determinata
una
vera
corrente
di
democrazia
cristiana
,
la
quale
ha
già
un
peso
e
un
valore
nei
fatti
,
e
dimostrò
la
sua
potenza
nelle
ultime
elezioni
municipali
,
ed
eziandio
nelle
politiche
.
Il
movimento
operaio
cristiano
nel
Belgio
dimostra
quanto
possa
essere
fecondo
di
ottimi
frutti
,
e
come
perseverando
si
possa
giungere
a
creare
una
vera
atmosfera
cristiana
fra
gli
operai
,
sottraendoli
alle
agitazioni
dei
mestatori
anarchici
.
I
cattolici
a
Bruxelles
,
a
Lovanio
,
in
Aversa
,
a
Liegi
specialmente
,
lavorano
con
fortuna
in
questo
difficile
arringo
,
e
molte
istituzioni
che
diventerebbero
pericoloso
fomite
di
discordie
ove
fossero
lasciate
in
esclusiva
balia
dei
socialisti
,
sono
da
essi
avvivate
ed
innovate
nello
spirito
cristiano
.
Ecco
ora
sorgere
una
vera
congregazione
religiosa
che
si
dedica
alla
cura
degli
operai
,
come
un
dì
nella
Chiesa
sorsero
gli
ordini
ospedalieri
,
quelli
per
la
redenzione
degli
schiavi
,
quelli
per
l
'
evangelizzazione
de
'
barbari
,
quelli
per
attendere
all
'
istruzione
della
gioventù
.
È
un
nuovo
raggio
della
varietate
in
unitate
,
che
splende
nella
Chiesa
.
I
cappellani
del
lavoro
son
un
raggio
di
questa
benefica
luce
multicolore
,
che
adatta
meravigliosamente
il
soccorso
al
bisogno
,
il
rimedio
al
male
,
l
'
azione
viva
e
diretta
dopo
la
teoria
lucida
e
opportuna
.
In
Francia
abbiamo
la
Madonna
dell
'
officina
,
che
gli
operai
venerano
ed
invocano
.
Nel
Belgio
ecco
farsi
avanti
les
aumoniers
du
travail
,
che
,
istituiti
,
non
or
molto
tempo
,
a
Liegi
,
sotto
gli
auspici
di
quel
vescovo
insigne
,
hanno
di
già
mostrata
quanta
sia
la
loro
pratica
efficacia
in
mezzo
agli
operai
.
Nei
grandi
centri
industriali
,
dove
affluiscono
numerosi
gli
operai
colle
loro
famiglie
,
è
sentito
il
bisogno
di
un
amico
disinteressato
del
popolo
,
di
un
avvocato
dei
suoi
interessi
,
di
un
consigliere
,
che
sia
nel
tempo
stesso
intermediario
di
pace
fra
l
'
operaio
e
il
padrone
,
che
colla
giustizia
del
suo
operare
si
acquisti
la
confidenza
dell
'
uno
e
dell
'
altro
,
per
recare
l
'
armonia
nelle
frequenti
questioni
che
possono
insorgere
.
Questo
uffizio
fanno
i
cappellani
del
lavoro
.
Sono
sacerdoti
che
si
dedicano
esclusivamente
ai
bisogni
spirituali
,
morali
e
materiali
dell
'
operaio
,
che
vivono
nei
centri
del
lavoro
,
che
all
'
opera
spirituale
del
ministero
sacerdotale
congiungono
quella
,
non
meno
necessaria
,
d
'
indole
civile
e
sociale
.
I
cappellani
sono
coadiuvati
da
secolari
,
e
vengono
così
a
formare
una
vera
congregazione
che
ha
i
fratelli
laici
vicino
ai
sacerdoti
.
Tutta
la
loro
attività
è
in
pro
degli
operai
,
fra
i
quali
vivono
,
pei
quali
lavorano
.
Essi
sono
nelle
officine
,
nelle
società
,
nei
circoli
,
nelle
scuole
,
nelle
famiglie
,
nelle
botteghe
.
Studiano
i
problemi
del
lavoro
,
e
istruiscono
gli
operai
con
conferenze
,
relative
alle
arti
,
alle
industrie
.
Si
tengono
al
corrente
delle
scoperte
,
dei
sistemi
agricoli
,
industriali
e
commerciali
,
per
renderne
consapevoli
gli
operai
ed
anche
i
padroni
;
illuminano
i
loro
amici
sulle
migliori
istituzioni
di
previdenza
,
di
cooperazione
,
di
beneficenza
,
e
di
quant
'
altro
può
riuscire
vantaggioso
alla
classe
operaia
.
Vicino
all
'
azione
esterna
vanno
parallele
la
religiosa
e
la
morale
.
Nella
loro
casa
è
la
cappella
,
dove
l
'
operaio
sente
la
parola
cristiana
e
dove
impara
la
retta
uguaglianza
e
la
nobiltà
del
lavoro
nel
codice
divino
;
sonvi
sale
di
lettura
,
di
ricreazione
,
di
istruzione
nel
profitto
artistico
;
v
'
ha
una
biblioteca
di
libri
,
di
giornali
,
di
pubblicazioni
utili
agli
operai
;
v
'
ha
ancora
un
refettorio
dove
l
'
operaio
e
la
sua
famiglia
hanno
,
con
modico
prezzo
,
un
cibo
frugale
,
sano
e
abbondante
.
Tutto
quanto
la
carità
industriosa
e
delicata
di
un
cuore
cristiano
ha
saputo
trovare
,
questi
ammirabili
preti
l
'
hanno
offerto
agli
operai
con
apostolica
fratellanza
.
I
giornali
belgi
recavano
,
or
sono
pochi
giorni
,
commoventi
relazioni
di
questa
nuova
istituzione
cristiana
;
e
noi
tosto
abbiamo
voluto
pubblicarne
la
notizia
.
L
'
opera
santa
di
questi
sacerdoti
,
essendo
già
scesa
dalla
teoria
alla
pratica
,
ogni
giorno
più
si
fortifica
ed
ottiene
il
plauso
degli
economisti
,
che
ne
sono
ammirati
.
Nell
'
adunanza
generale
tenuta
testè
a
Liegi
,
l
'
abate
Reyn
,
superiore
di
questa
veramente
caritatevole
società
,
ha
letto
un
resoconto
dal
quale
risulta
l
'
incremento
che
va
prendendo
l
'
istituzione
,
con
vantaggio
grandissima
del
ceto
operaio
.
E
noi
mandiamo
un
saluto
ai
nostri
fratelli
del
Belgio
,
che
con
tanto
vigore
e
virtù
seguono
gl
'
insegnamenti
del
papa
.
I
cappellani
del
lavoro
pensano
all
'
anima
ed
al
corpo
degli
operai
,
strappano
al
vizio
ed
alla
taverna
i
lavoratori
,
li
istruiscono
religiosamente
e
civilmente
e
diminuiscono
le
vittime
della
propaganda
anarchica
.
Il
popolo
a
questi
angeli
pietosi
ha
già
dato
il
vero
nome
:
les
bons
pères
des
ouvriers
.
StampaPeriodica ,
Se
ne
impara
una
tutti
i
giorni
.
Una
volta
si
credeva
che
l
'
ordine
non
fosse
né
vecchio
,
né
nuovo
,
né
passato
,
né
futuro
,
l
'
ordine
era
...
l
'
ordine
:
una
verità
matematica
,
non
suscettibile
di
trasformazioni
.
Ed
ecco
che
ora
dei
nuovi
filosofi
,
armati
di
falce
e
martello
,
ci
apprendono
che
c
'
è
un
ordine
nuovo
in
stridente
contrasto
con
l
'
ordine
antico
.
Qualche
rapido
cenno
basterà
a
chiarire
ai
pazienti
lettori
in
che
consista
il
contrasto
.
Ecco
qui
:
l
'
ordine
vecchio
diceva
,
per
esempio
,
di
rispettare
la
roba
altrui
.
L
'
ordine
nuovo
vuole
invece
che
il
furto
sia
regola
comune
e
vuole
che
tale
regola
sia
riconosciuta
e
sanzionata
dalla
legge
.
L
'
ordine
vecchio
proclamava
sacra
la
vita
altrui
.
L
'
ordine
nuovo
,
invece
,
eleva
l
'
assassinio
all
'
apoteosi
dell
'
apostolato
,
dell
'
eroismo
.
L
'
ordine
vecchio
insegnava
la
temperanza
.
L
'
ordine
nuovo
,
invece
,
che
pone
ogni
idealità
nel
ventre
,
si
fa
banditore
dello
sperpero
e
dell
'
orgia
.
L
'
ordine
vecchio
riconosceva
ad
ogni
cittadino
il
diritto
di
pensare
con
la
propria
testa
.
L
'
ordine
nuovo
,
invece
,
non
riconosce
altra
libertà
,
che
di
adorare
il
verbo
del
profeta
Lenin
.
Concludendo
:
l
'
ordine
vecchio
predicava
l
'
amore
,
quello
nuovo
predica
l
'
odio
.
Su
queste
basi
è
sorto
un
giornale
che
s
'
intitola
appunto
:
L
'
Ordine
nuovo
.
Ma
che
nuovo
?
È
vecchio
quanto
Caino
,
da
cui
discende
per
li
rami
.
StampaPeriodica ,
Pare
ormai
accertato
che
l
'
autore
della
bomba
di
Milano
,
per
effetto
della
quale
le
mutande
del
Re
sono
state
dichiarate
monumento
nazionale
,
sia
stato
Mario
Giampaoli
.
Teniamo
scommessa
che
se
si
proseguissero
le
indagini
si
scoprirebbe
che
il
mandante
è
Mussolini
.
Come
sempre
quando
c
'
è
da
compiere
un
delitto
.
Il
...
generale
Starace
,
incaricato
dell
'
inchiesta
al
Fascio
di
Milano
,
ha
fatto
mettere
in
galera
tutto
lo
stato
maggiore
di
Mario
Giampaoli
.
Lo
stesso
Giampaoli
è
agli
arresti
di
fortezza
.
Rubavano
tutti
.
Una
prossima
inchiesta
avrà
come
naturale
epilogo
l
'
arresto
di
tutto
lo
stato
maggiore
del
...
generale
Starace
.
Lo
stesso
Starace
andrà
agli
arresti
di
fortezza
.
Per
aver
rubato
.
L
'
incaricato
della
inchiesta
sulla
gestione
del
...
generale
Starace
sarà
a
sua
volta
arrestato
insieme
al
suo
stato
maggiore
.
Per
aver
rubato
.
Poi
verrà
il
turno
di
Arnaldo
Mussolini
.
E
finalmente
quello
del
"Duce."
Allora
tutti
ripeteranno
:
L
'
ho
sempre
detto
che
erano
volgari
delinquenti
,
briganti
di
strada
nuova
,
ladri
di
portafogli
.
Per
intanto
lo
dicono
di
Giampaoli
.
Il
...
generale
Starace
lo
ricordiamo
,
morto
di
fame
,
davanti
il
caffè
Aragno
,
alla
caccia
di
un
biglietto
di
cinque
lire
per
andare
a
colazione
.
Vestiva
con
i
calzoni
grigio
-
verde
,
residuo
del
pacco
vestiario
ed
esibiva
le
sue
medaglie
per
meglio
stoccare
i
passanti
.
Domandiamo
una
inchiesta
per
accertare
l
'
attuale
patrimonio
del
...
generale
Starace
.
E
quello
dei
suoi
parenti
più
stretti
.
Perché
come
Arnaldo
anche
il
...
generale
Starace
ruba
per
tutta
la
famiglia
.
Un
nuovo
ordinamento
costituirà
il
Partito
Fascista
in
tre
grandi
categorie
:
quelli
che
hanno
rubato
;
quelli
che
rubano
;
quelli
che
ruberanno
.
Arnaldo
a
quale
categoria
sarà
assegnato
?
A
tutte
e
tre
.
StampaPeriodica ,
1
.
Noi
vogliamo
l
'
organizzazione
graduale
della
società
in
associazioni
professionali
corporative
,
autonome
,
generale
ed
ufficiali
.
Tutti
i
cittadini
appartenenti
alla
stessa
professione
o
a
gruppi
di
professioni
analoghe
si
riuniscano
insieme
,
conservando
individualmente
la
loro
funzione
economica
(
padroni
o
imprenditori
,
operai
,
impiegati
,
apprendisti
,
disposti
in
gruppi
distinti
,
e
organicamente
collegati
per
mezzo
di
commissioni
miste
in
parti
eguali
o
proporzionali
)
per
trattare
insieme
e
regolare
i
rapporti
reciproci
e
tutelare
gli
interessi
comuni
.
Perciò
chiediamo
che
lo
Stato
e
tutti
gli
enti
pubblici
minori
favoriscano
in
tutti
i
modi
questa
tendenza
all
'
organizzazione
corporativa
,
specialmente
lasciando
piena
libertà
e
dando
il
riconoscimento
giuridico
alle
Unioni
professionali
che
sotto
l
'
azione
dell
'
iniziativa
privata
verranno
formandosi
.
2
.
Noi
vogliamo
la
rappresentanza
proporzionale
dei
partiti
nei
consigli
dei
comuni
e
della
nazione
,
come
forma
superiore
di
lealtà
politica
e
come
avviamento
alla
rappresentanza
proporzionale
degli
interessi
,
che
sarà
la
portata
dell
'
organizzazione
sociale
corporativa
.
3
.
Noi
vogliamo
il
referendum
e
il
diritto
d
'
iniziativa
popolare
.
4
.
Noi
vogliamo
un
largo
decentramento
amministrativo
come
avviamento
all
'
effettiva
autonomia
comunale
e
regionale
contemperata
colle
esigenze
strettamente
nazionali
dello
Stato
.
5
.
Noi
vogliamo
una
legislazione
efficacemente
protettrice
del
lavoro
:
la
limitazione
del
lavoro
notturno
e
del
lavoro
delle
donne
e
dei
fanciulli
;
il
riposo
festivo
obbligatorio
;
l
'
assicurazione
contro
gli
infortuni
,
per
le
malattie
e
la
vecchiaia
;
la
determinazione
della
giornata
massima
di
lavoro
e
del
minimum
di
salario
.
Noi
chiediamo
che
l
'
applicazione
pratica
di
queste
regole
generali
stabilite
dalla
legislazione
,
la
disciplina
effettiva
e
tecnica
del
lavoro
,
siano
affidate
ai
corpi
professionali
corporativi
.
6
.
Noi
vogliamo
una
seria
tutela
ed
un
efficace
sviluppo
delle
classi
e
degli
interessi
agricoli
;
della
piccola
proprietà
,
anche
con
la
creazione
di
beni
di
famiglia
,
di
monti
frumentari
,
ecc
.
,
delle
proprietà
collettive
e
specialmente
comunali
;
una
legislazione
razionale
sui
contratti
agrari
;
la
diffusione
dell
'
istruzione
agraria
;
l
'
istituzione
di
camere
d
'
agricoltura
e
di
un
probivirato
agricolo
.
7
.
Noi
vogliamo
una
seria
tutela
ed
un
efficace
sviluppo
delle
classi
e
degli
interessi
industriali
e
commerciali
;
dell
'
istruzione
professionale
popolare
;
delle
istituzioni
cooperative
di
produzione
,
di
consumo
,
di
credito
;
delle
associazioni
di
mutuo
soccorso
e
per
la
costruzione
di
case
operaie
.
Chiediamo
la
creazione
di
un
ministero
del
Lavoro
e
di
camere
professionali
,
nonché
lo
sviluppo
del
probivirato
industriale
.
Vogliamo
la
tutela
e
lo
sviluppo
della
Marina
mercantile
e
la
creazione
di
sbocchi
al
commercio
.
8
.
Noi
vogliamo
una
forte
diminuzione
progressiva
delle
spese
militari
e
degli
altri
oneri
pubblici
;
economie
in
tutti
i
servizi
improduttivi
della
burocrazia
amministrativa
.
9
.
Noi
vogliamo
una
riforma
tributaria
conforme
alle
esigenze
della
giustizia
distributiva
e
il
sollievo
all
'
attuale
esauriente
regime
fiscale
;
l
'
abolizione
dei
dazi
di
consumo
e
la
riduzione
dei
dazi
protettivi
nei
limiti
strettamente
richiesti
dai
bisogni
economici
nazionali
,
e
l
'
abolizione
o
lo
sgravio
delle
imposte
reali
;
l
'
istituzione
di
una
imposta
personale
moderatamente
progressiva
;
l
'
esenzione
da
imposte
del
minimum
d
'
esistenza
.
10
.
Noi
vogliamo
la
repressione
dell
'
usura
,
dei
giochi
di
borsa
e
delle
speculazioni
capitalistiche
improduttive
e
dannose
alla
società
;
la
riduzione
dell
'
interesse
legale
del
denaro
.
11
.
Noi
vogliamo
la
tutela
delle
libertà
civili
e
politiche
:
d
'
insegnamento
,
di
stampa
,
di
associazione
,
di
riunione
,
di
coalizione
;
la
libertà
e
l
'
allargamento
del
suffragio
;
lo
sviluppo
della
cultura
nazionale
e
dell
'
educazione
religiosa
e
civile
popolare
.
12
.
Noi
vogliamo
il
disarmo
generale
progressivo
,
la
fratellanza
dei
popoli
e
l
'
arbitrato
internazionale
.
Tutto
questo
noi
vogliamo
come
democratici
cristiani
,
perché
le
riforme
che
noi
domandiamo
corrispondono
insieme
alle
aspirazioni
di
una
vera
democrazia
e
ai
principi
sociali
del
cristianesimo
.
Democrazia
cristiana
vuol
dire
applicazione
integrale
del
cristianesimo
,
ossia
del
cattolicismo
,
a
tutta
la
vita
privata
e
pubblica
moderna
e
a
tutte
le
sue
forme
di
progresso
.
Come
democratici
cristiani
italiani
poi
vogliamo
che
cessi
l
'
antagonismo
esistente
fra
le
istituzioni
politiche
e
civili
del
nostro
paese
e
la
Chiesa
cattolica
e
il
pontificato
romano
,
che
sono
il
centro
storico
morale
e
politico
della
nazione
italiana
.
Noi
vogliamo
la
libertà
,
l
'
indipendenza
e
ogni
bene
civile
dell
'
Italia
unito
con
la
libertà
e
indipendenza
della
Chiesa
.
Noi
invochiamo
perciò
nella
coscienza
nazionale
una
trasformazione
che
la
conduca
a
vedere
la
propria
missione
e
la
garanzia
migliore
della
propria
grandezza
e
prosperità
avvenire
là
dove
essa
è
realmente
:
nel
farsi
centro
e
cooperatrice
col
pontificato
di
un
rinnovamento
universale
dell
'
umanità
in
senso
cristiano
e
in
senso
popolare
,
nel
promuovere
cioè
l
'
avvento
di
quella
democrazia
cristiana
internazionale
che
in
forza
di
impellenti
ascensioni
sociali
sarà
la
gloria
del
secolo
ventesimo
.
Finché
una
simile
trasformazione
dello
spirito
pubblico
italiano
non
sia
avviata
e
finché
duri
il
divieto
pontificio
dell
'
accesso
alle
urne
politiche
,
i
democratici
cristiani
italiani
,
organizzati
nell
'
astensione
politica
,
si
ripromettono
con
un
'
efficace
opera
estraparlamentare
di
promuovere
questa
nuova
coscienza
nel
paese
e
di
educare
ed
organizzare
il
popolo
per
la
propria
redenzione
morale
,
politica
ed
economica
e
pel
rinnovamento
di
tutta
la
vita
pubblica
moderna
.
StampaPeriodica ,
Dacché
è
cominciato
il
caos
agrario
nel
cremonese
,
c
'
è
spesso
accaduto
di
udire
degli
individui
,
che
ignorano
del
tutto
il
nostro
programma
,
dire
:
siamo
fascisti
!
Oh
sì
,
il
fascismo
agrario
!
Il
fascismo
vero
è
una
forza
spontanea
composta
di
persone
che
al
di
sopra
di
tutto
e
di
tutti
vogliono
il
benessere
della
nazione
e
della
collettività
.
Non
può
esistere
un
fascismo
d
'
occasione
composto
di
agrari
puri
...
E
accaduto
in
questi
giorni
che
gruppi
di
agrari
servendosi
del
nome
fascismo
si
son
presentati
nelle
cascine
a
reclamare
ciò
che
dai
popolari
era
stato
loro
tolto
.
Questo
atto
lo
troviamo
giusto
,
ma
preghiamo
gli
agrari
a
non
servirsi
del
nostro
nome
...
In
virtù
di
questo
postulato
i
fascisti
possono
intervenire
contro
la
violenza
,
ma
occorre
che
le
azioni
siano
guidate
dai
singoli
segretari
politici
...
Perciò
dichiariamo
agli
agrari
i
quali
hanno
delle
questioni
in
pendenza
che
non
potranno
usufruire
mai
del
nostro
intervento
come
paceri
nelle
due
parti
in
conflitto
e
come
giudici
in
caso
di
violenze
da
parte
delle
masse
miglioline
,
se
non
sono
iscritti
regolarmente
al
fascio
e
conosciuti
dal
segretario
politico
...