StampaPeriodica ,
Un
atto
di
barbarie
inaudita
si
commette
in
questo
momento
in
Russia
.
Una
giovane
donna
,
Jessa
Helfmann
,
condannata
a
morte
dal
tribunale
dello
Czar
,
non
aspetta
che
di
sgravarsi
per
porgere
il
collo
delicato
alla
corda
dello
strangolatore
.
Le
angosce
,
gli
strazi
ineffabili
di
quella
madre
,
per
la
quale
il
primo
vagito
del
figlio
suonerà
lugubre
come
la
morte
,
quelle
angosce
,
quegli
strazi
hanno
un
'
eco
in
ogni
cuore
gentile
,
che
non
sia
complice
dello
Czar
e
de
'
suoi
carnefici
.
Le
donne
italiane
,
che
validamente
perorarono
,
sebbene
invano
!
pel
giovane
caporale
Barsanti
,
le
madri
,
che
sentono
agitarsi
in
seno
il
frutto
delle
viscere
loro
,
quelle
che
furono
,
quelle
che
saranno
madri
,
levino
la
voce
contro
il
capestro
di
Alessandro
III
!
Domandino
esigano
unanimi
la
liberazione
di
Jessa
Helfmann
!
Noi
invitiamo
le
società
femminili
,
le
società
operaie
,
tutti
i
giornali
e
tutti
gli
uomini
di
cuore
,
che
non
parteggiano
per
lo
Czar
e
pel
carnefice
,
a
far
eco
alla
nostra
chiamata
.
Lasciar
impiccare
Jessa
Helfmann
mantenerla
più
a
lungo
in
quelle
torture
senza
protestare
d
'
orrore
,
sarebbe
un
'
onta
per
tutta
l
'
Europa
civile
.
Imola
,
5
maggio
1881
.
StampaPeriodica ,
Comando
Generale
Fascista
Proclama
Fascisti
!
Italiani
!
L
'
ora
della
battaglia
decisiva
è
suonata
.
Quattro
anni
fa
,
l
'
Esercito
nazionale
scatenò
di
questi
giorni
la
suprema
offensiva
che
lo
condusse
alla
vittoria
:
oggi
,
l
'
esercito
delle
Camicie
Nere
riafferra
la
Vittoria
mutilata
e
,
puntando
disperatamente
su
Roma
,
la
riconduce
alla
gloria
del
Campidoglio
.
Da
oggi
Principi
e
Triari
sono
mobilitati
.
La
legge
marziale
del
Fascismo
entra
in
pieno
vigore
.
Dietro
ordine
del
Duce
i
poteri
militari
,
politici
e
amministrativi
della
Direzione
del
Partito
vengono
riassunti
da
un
Quadrumvirato
Segreto
d
'
Azione
con
mandato
dittatoriale
.
L
'
Esercito
,
riserva
e
salvaguardia
suprema
della
Nazione
non
deve
partecipare
alla
lotta
.
Il
Fascismo
rinnova
la
sua
altissima
ammirazione
all
'
Esercito
di
Vittorio
Veneto
.
Né
contro
gli
agenti
della
forza
pubblica
marcia
il
Fascismo
,
ma
contro
una
classe
politica
di
imbelli
e
di
deficienti
che
in
quattro
lunghi
anni
non
ha
saputo
dare
un
governo
alla
Nazione
.
Le
classi
che
compongono
la
borghesia
produttiva
sappiano
che
il
Fascismo
vuole
imporre
una
disciplina
sola
alla
Nazione
e
aiutare
tutte
le
forze
che
ne
aumentino
l
'
espansione
economica
e
il
benessere
.
Le
genti
del
lavoro
,
quelle
dei
campi
e
delle
officine
,
quelle
dei
trasporti
e
dell
'
impiego
,
nulla
hanno
da
temere
dal
potere
fascista
.
I
loro
giusti
diritti
saranno
lealmente
tutelati
.
Saremo
generosi
con
gli
avversari
inermi
.
Inesorabili
con
gli
altri
.
Il
Fascismo
snuda
la
sua
spada
per
tagliare
i
troppi
nodi
di
Gordio
che
irretiscono
e
intristiscono
la
vita
italiana
.
Chiamiamo
Iddio
e
lo
spirito
dei
nostri
cinquecentomila
Morti
a
testimoni
che
un
solo
impulso
ci
spinge
,
una
sola
volontà
ci
raccoglie
,
una
passione
sola
ci
infiamma
:
contribuire
alla
salvezza
e
alla
grandezza
della
Patria
.
Fascisti
di
tutta
Italia
!
Tendete
romanamente
gli
spiriti
e
le
forze
.
Bisogna
vincere
.
Vinceremo
.
Viva
L
'
Italia
!
Viva
il
Fascismo
!
Il
Quadrumvirato
StampaPeriodica ,
Una
notizia
tragica
nel
suo
laconismo
ci
giunge
da
Lipari
.
Il
confinato
Filipic
Giuseppe
,
di
Nlovac
(
Istria
)
,
giovane
robustissimo
e
aitante
,
è
morto
il
20
gennaio
in
seguito
a
polmonite
traumatica
causatagli
da
una
violentissima
bastonatura
dei
militi
.
Egli
fu
uno
dei
tanti
colpiti
nella
prova
generale
di
massacro
che
ebbe
luogo
a
Lipari
il
29
e
30
dicembre
u
.
s
.
Gli
eroi
dell
'
Era
Nuova
gli
fracassarono
varie
costole
coi
calci
dei
moschetti
,
determinando
una
fatale
lesione
ai
polmoni
.
Ai
confinati
venne
fatto
assoluto
divieto
di
partecipare
ai
funerali
.
Avendo
qualcuno
protestato
la
milizia
intervenne
con
nuove
violenze
.
Il
povero
Filipic
fu
così
accompagnato
al
cimitero
dai
suoi
bastonatoci
.
Filipic
era
un
irredento
.
Il
popolo
italiano
,
per
liberare
lui
e
i
suoi
fratelli
istriani
dalla
tirannide
austriaca
ha
lasciato
il
fiore
della
sua
giovinezza
nelle
trincee
.
Ora
il
bastone
fascista
,
in
nome
dell
'
Italia
imperiale
,
lo
uccide
.
Quale
tragica
rivoltante
ironia
...
Fino
a
quando
permetteremo
a
quest
'
orda
di
briganti
di
usurpare
il
governo
del
nostro
paese
?
StampaPeriodica ,
31
giugno
1881
Sono
tumulti
,
sommosse
isolate
,
o
è
il
principio
della
rivoluzione
?
Tal
è
la
domanda
che
si
fa
involontariamente
chi
legge
le
notizie
,
che
giungono
ogni
giorno
dalla
Russia
.
Non
importa
esser
ottimisti
,
basta
conoscere
alquanto
le
condizioni
,
in
cui
versano
attualmente
i
contadini
,
gli
operai
e
tutte
le
classi
della
società
in
Russia
,
per
considerare
la
situazione
tragica
attuale
come
il
principio
d
'
un
soqquadro
generale
delle
istituzioni
e
dello
stato
attuale
di
cose
.
Alessandro
III
,
il
quale
non
mira
in
tutti
i
suoi
«
ukasi
»
che
alla
guerra
contro
gli
elementi
«
sovversivi
»
,
come
quelli
che
turbano
la
tranquillità
dello
stato
e
soprattutto
la
sua
,
non
s
'
avvede
,
naturalmente
,
che
se
il
suo
trono
si
trova
bensì
in
pericolo
pei
colpi
portatigli
dal
partito
rivoluzionario
,
pericolo
ben
maggiore
sta
nella
marea
che
sale
da
tutt
'
altro
lato
,
marea
popolare
che
annegherà
lui
ed
il
suo
trono
.
Tutto
ciò
che
avviene
oggi
in
Russia
fa
intravedere
un
89
russo
nel
senso
della
distruzione
della
monarchia
assoluta
e
del
feudalesimo
dei
signori
;
ma
sarà
naturalmente
,
diverso
dal
francese
per
le
conseguenze
positive
,
dipendendo
esse
dallo
spirito
particolare
del
popolo
russo
e
dai
progressi
dei
tempi
moderni
,
rappresentati
dalla
gioventù
socialista
e
dalla
società
colta
democratica
da
un
lato
,
e
dall
'
altro
dalla
piena
assenza
della
borghesia
come
classe
organizzata
e
composta
.
Sì
,
senza
farsi
illusioni
,
si
può
ritenere
la
Russia
alla
vigilia
d
'
un
'89
:
tutto
ciò
che
ivi
succede
lo
conferma
.
La
carestia
sevisce
in
20
governi
della
Russia
orientale
,
centrale
e
meridionale
.
I
contadini
,
in
massa
lasciano
le
campagne
e
si
recano
nelle
città
in
cerca
di
lavoro
e
d
'
elemosina
.
Tutto
quel
po
'
di
bene
che
hanno
avuto
,
l
'
ha
venduto
il
governo
per
pagarsi
delle
imposte
,
che
i
contadini
non
poterono
pagare
;
e
questi
,
spogliati
,
derubati
,
non
avendo
più
che
pelle
ed
ossa
,
vanno
di
casa
in
casa
stracciati
,
scalzi
,
colle
teste
scoperte
,
chiedendo
un
tozzo
di
pane
;
e
,
non
trovandolo
,
si
nutrono
di
pezzi
di
cuoio
,
d
'
ossa
,
di
cose
putrefatte
,
che
trovano
nelle
spazzature
.
E
questi
sono
ancora
fortunati
.
Nei
governi
orientali
,
le
madri
vendono
i
loro
figli
maschi
per
3
rubli
e
lasciano
le
femmine
al
cimitero
per
non
vedere
la
loro
agonia
.
In
altri
luoghi
,
le
madri
danno
i
loro
figli
a
chi
li
vuole
prendere
per
non
vederli
morire
di
fame
.
Un
bambino
,
leggiamo
nello
«
Slovo
»
,
si
è
roso
un
dito
del
piede
dalla
fame
,
e
n
'
è
morto
.
Il
tifo
,
la
difterite
e
la
peste
or
ora
scoppiata
nella
Russia
meridionale
,
conseguenze
tutte
della
carestia
,
devastano
le
campagne
.
Nei
centri
industriali
,
il
salario
è
ridotto
ad
un
minimo
incredibile
:
gli
uomini
ricevono
da
5
a
7
rubli
al
mese
,
e
le
donne
non
più
di
un
rublo
.
Ma
nemmeno
questa
misera
condizione
è
sicura
.
Le
fabbriche
,
a
cagione
della
crisi
generale
,
diminuiscono
la
quantità
del
lavoro
,
e
il
«
Nuovo
tempo
»
dice
che
nel
governo
di
Kostroma
4000
operai
si
trovano
ora
senza
lavoro
e
nella
più
squallida
miseria
.
Ecco
le
condizioni
delle
popolazioni
in
Russia
:
esse
chiariscono
le
sommosse
contro
gli
ebrei
,
che
si
son
estese
ora
anche
contro
i
signori
russi
,
come
l
'
annunziano
le
ultime
notizie
della
Piccola
Russia
,
ove
i
contadini
s
'
impadronirono
delle
terre
signorili
,
prendendole
in
possesso
comunale
,
secondo
le
tradizioni
patriarcali
del
contadino
russo
.
Del
resto
fin
dal
principio
c
'
era
da
prevedere
che
i
tumulti
principali
contro
gli
ebrei
non
si
fermerebbero
lì
,
ma
andrebbero
più
oltre
.
Dalle
numerosissime
corrispondenze
,
di
cui
sono
pieni
i
giornali
russi
,
come
il
«
Golos
»
,
il
«
Poriadok
»
,
il
«
Novoe
Vremia
»
,
il
«
Telegrafo
»
di
Mosca
,
e
dalle
relazioni
dei
giornali
meridionali
,
si
deduce
chiaramente
che
non
fu
solo
il
fanatismo
religioso
che
spinse
il
popolo
contro
gli
ebrei
.
Il
fanatismo
religioso
fu
un
'
occasione
,
un
pretesto
che
giustificava
il
popolo
a
'
suoi
occhi
stessi
per
gli
atti
che
commetteva
;
ma
la
cagione
delle
sommosse
furono
principalmente
economiche
.
La
miseria
,
la
mancanza
di
lavoro
,
il
caro
de
'
viveri
,
la
rivendita
de
'
quali
si
trova
generalmente
nelle
mani
degli
ebrei
,
spinsero
il
popolo
contro
questi
ultimi
,
come
loro
nemici
più
vicini
ed
evidenti
.
Quando
a
Odessa
le
autorità
intimarono
al
popolo
di
sciogliersi
,
minacciandolo
del
carcere
,
della
Siberia
ed
anche
della
morte
,
si
udirono
molte
voci
gridare
:
«
È
lo
stesso
,
peggio
di
così
non
si
può
stare
»
.
Ma
la
sanzione
morale
ottenuta
col
fare
degli
atti
«
grati
a
Dio
»
,
sterminando
«
gl
'
infedeli
»
,
non
bastò
:
allo
spirito
popolare
occorreva
una
sanzione
legale
;
e
,
secondo
le
sue
tradizioni
di
tanti
secoli
di
schiavitù
,
l
'
ha
trovata
nei
pretesi
«
ukasi
»
del
governo
,
bollati
e
mandati
dappertutto
,
che
ordinavano
di
«
sterminare
gli
ebrei
»
.
Tali
voci
si
ripetevano
in
tutti
i
luoghi
della
Russia
meridionale
.
I
contadini
si
rivolgevano
ai
consigli
provinciali
,
chiedendo
loro
di
far
vedere
«
l
'
ukas
dello
Czar
che
ordinava
di
uccidere
gli
ebrei
»
.
Ad
Olviopol
gli
operai
si
recarono
dal
Sindacato
per
chiedergli
«
la
carta
bollata
»
,
ma
il
più
bello
è
l
'
interpretazione
che
dà
il
popolo
all
'
ultimo
ukas
dello
Czar
,
ove
egli
si
rivolge
alla
società
,
perché
questa
lo
aiuti
nella
guerra
che
sostiene
cogli
elementi
«
anarchici
-
sovversivi
»
(
kramolniki
)
.
Gli
ukasi
dello
Czar
si
leggono
generalmente
ai
contadini
nelle
chiese
,
di
modo
che
il
popolo
ha
interpretato
i
«
kramolniki
»
a
modo
suo
,
cioè
che
sono
i
commercianti
,
(
kramorniki
)
i
signori
,
gli
sfruttatori
provenuti
dal
popolo
stesso
(
kulaki
)
,
gli
ebrei
ed
i
funzionari
pubblici
.
Alle
autorità
che
si
oppongono
a
queste
voci
,
che
vanno
sempre
aumentando
,
il
popolo
risponde
come
a
traditori
venduti
agli
ebrei
ed
ai
signori
.
A
Elisabetgrad
venne
lapidato
a
morte
un
officiale
dei
cosacchi
,
allorquando
volle
soffocare
il
movimento
del
popolo
sollevato
,
e
a
Odessa
la
medesima
sorte
toccò
ad
un
ispettore
di
quartiere
.
I
governatori
generali
fanno
affiggere
in
tutte
le
grandi
città
delle
circolari
per
ismentire
le
dicerie
popolari
,
e
nel
medesimo
tempo
i
governatori
militari
annunziano
pure
per
circolari
e
affissi
che
adopreranno
la
forza
armata
nel
caso
della
continuazione
dei
tumulti
;
ma
le
autorità
civili
e
militari
temono
esse
stesse
il
popolo
,
il
che
spiega
la
loro
piena
inattività
nei
primi
giorni
dei
tumulti
.
E
poi
,
come
dice
il
«
Nuovo
tempo
»
,
il
popolo
sollevato
offre
l
'
aspetto
di
un
vero
esercito
disciplinato
,
avente
a
capo
gli
uomini
più
intelligenti
,
energici
e
decisivi
,
i
quali
indovinano
la
volontà
popolare
;
e
se
sentono
di
non
essere
più
capaci
di
dirigere
,
svaniscono
nelle
file
dei
semplici
combattenti
,
cedendo
il
loro
posto
a
persone
più
atte
a
guidare
il
popolo
.
Gl
'
insorti
d
'
un
governo
vanno
nei
governi
vicini
.
L
'
incendio
spento
in
un
luogo
comincia
in
un
altro
;
ed
in
tutta
la
Russia
centrale
:
Orci
,
Kursk
,
Cernigoff
e
Carkoff
si
aspettano
dei
fatti
simili
a
quelli
della
Russia
meridionale
ed
occidentale
.
Tutta
la
stampa
russa
si
preoccupa
molto
di
questi
movimenti
popolari
,
e
cerca
d
'
indagarne
le
cagioni
;
tutti
i
giornali
,
eccetto
quelli
del
genere
della
«
Gazzetta
di
Mosca
»
li
attribuiscono
alle
malattie
sociali
gravissime
,
da
cui
sono
affette
tutte
le
istituzioni
dello
stato
;
e
,
chi
alludendo
,
chi
dicendo
chiaro
,
vedono
tutti
un
solo
modo
di
riparare
i
mali
sociali
,
ed
è
per
mezzo
di
una
costituzione
e
di
riforme
politiche
ed
economiche
,
che
possono
alquanto
migliorare
le
finanze
dello
stato
,
le
quali
soffrono
disavanzi
tali
,
che
c
'
è
da
temere
una
piena
crisi
finanziaria
.
Tutti
escludono
che
vi
siano
state
delle
provocazioni
da
parte
dei
socialisti
rivoluzionari
.
I
socialisti
,
è
vero
,
prendono
parte
ai
movimenti
scoppiati
dappertutto
,
ma
per
dar
ad
essi
un
carattere
più
generale
,
indicano
nei
proclami
al
popolo
,
che
non
sono
i
soli
ebrei
quelli
contrai
quali
si
deve
insorgere
,
ma
che
si
deve
insorgere
contro
tutti
gli
oppressori
e
sfruttatori
,
ebrei
o
cristiani
,
e
contro
le
autorità
.
Con
tali
proclami
addosso
furono
arrestati
parecchi
socialisti
travestiti
da
pellegrini
o
da
guardie
rurali
,
e
fu
pure
arrestata
,
in
campagna
,
una
donna
che
diffondeva
tali
manifesti
.
Ignatieff
e
lo
Czar
vogliono
invece
far
credere
che
la
cagione
unica
di
tutti
i
turbamenti
sociali
siano
i
socialisti
,
come
lo
disse
il
primo
ministro
di
stato
nelle
circolari
spedite
ai
governatori
generali
delle
provincie
,
e
lo
Czar
stesso
nell
'
udienza
ch
'
ebbe
col
barone
ebreo
Ghinzburg
,
il
quale
venne
per
conferire
con
lui
come
delegato
degli
ebrei
.
E
le
persecuzioni
e
gli
arresti
dei
socialisti
corrispondono
appunto
alle
vedute
dello
Czar
e
del
governo
.
Le
persone
le
più
energiche
delle
frazioni
del
«
Ciornî
Perediel
»
e
della
«
Narodnaia
Volia
»
(
Terroristi
)
vengono
arrestati
ogni
giorno
.
L
'
ufficiale
di
marina
Sucanoff
e
i
suoi
compagni
,
una
donna
molto
notevole
del
partito
rivoluzionario
,
furono
pure
arrestati
giorni
sono
,
come
complici
dell
'
uccisione
e
degli
attentati
commessi
contro
Alessandro
II
.
Essi
saranno
processati
nel
mese
di
giugno
in
un
con
Trigoni
,
Micailoff
ed
altri
terroristi
.
Tutti
si
aspettano
che
al
boia
Froloff
non
manchi
l
'
occasione
di
esercitare
il
suo
officio
,
forse
anche
prima
che
venga
la
parte
di
Jessa
Helfmann
.
Le
notizie
sparse
sul
conto
suo
dall
'
Intransigeant
non
vengono
confermate
da
alcuna
altra
parte
;
perciò
essendo
la
fonte
da
cui
provengono
assai
incerta
,
non
si
può
saper
nulla
di
determinato
sulla
sua
sorte
.
Dall
'
altra
parte
,
il
giornale
officiale
russo
annunzia
che
dei
professori
privati
,
Balandin
e
Slavians
,
non
addetti
alla
prigione
,
i
quali
la
visitarono
nel
carcere
preventivo
,
ma
non
nella
fortezza
di
Pietro
e
Paolo
,
trovarono
che
il
suo
stato
non
inspira
alcun
timore
d
'
aborto
.
È
vero
che
anche
questa
fonte
è
altrettanto
poco
sicura
quanto
quella
dell
'
Intransigeant
.
Del
resto
,
la
situazione
di
Jessa
Helfmann
è
già
tanto
triste
da
far
inorridire
chiunque
abbia
un
po
'
di
sentimento
umano
;
e
non
c
'
è
bisogno
di
aggiungere
di
più
per
isvegliare
lo
sdegno
e
l
'
orrore
di
tutte
le
società
civili
.
StampaPeriodica ,
Dopo
la
nostra
adunata
si
nota
un
certo
equivoco
senso
di
insofferenza
e
di
dispetto
che
non
ci
sfugge
all
'
attenzione
ma
che
non
ci
preoccupa
soverchiamente
.
Però
è
pacifico
DIFFIDARE
chi
ci
comprende
facilmente
,
perché
le
nostre
azioni
saranno
energiche
e
risolutive
.
Conosciamo
certi
piani
e
abbiamo
i
nomi
di
coloro
che
si
prefiggono
d
'
attuarli
.
Da
oggi
chi
rusca
busca
!
Le
responsabilità
non
saranno
nostre
.
Con
le
mani
nella
cintola
non
ci
faremo
trovare
certamente
.
Le
donne
,
le
isteriche
,
se
non
sanno
cosa
fare
stiano
in
casa
a
rattoppare
.
I
bimbi
,
gli
innocenti
,
siano
tenuti
è
molto
meglio
a
studiare
il
sillabario
.
Gli
uomini
,
i
responsabili
,
pensino
un
poco
a
curare
le
loro
famiglie
e
i
loro
affari
,
e
i
GIOVANOTTI
,
gli
esperti
,
a
convincersi
ch
'
è
tardi
e
che
non
c
'
è
più
nulla
da
sperare
.
PER
UNO
LA
PAGANO
TUTTI
E
...
I
TUTTI
SONO
ELENCATI
!
Chi
non
sa
ancora
adattarsi
sa
come
fare
a
rimediarvi
;
cambii
paese
e
...
buon
viaggio
.
Per
noi
è
indifferente
!
In
un
modo
o
in
un
altro
la
nostra
strada
dobbiamo
batterla
:
chi
ci
ostacola
e
ci
insidia
non
può
aspettarsi
che
il
fatto
suo
.
Siamo
chiari
e
concisi
per
non
ripeterci
inutilmente
.
Gli
interessati
ci
intendano
.
Il
Direttorio
.
StampaPeriodica ,
Il
complotto
antifascista
annunziato
in
tutti
i
giornali
e
in
tutte
le
agenzie
come
una
spaventevole
opera
contro
il
regime
,
si
è
risoluto
in
un
infame
complotto
fascista
,
organizzato
da
Roma
,
forse
dallo
stesso
Mussolini
per
opera
di
un
suo
fiduciario
,
certo
Menapace
,
che
simulava
a
Parigi
un
frenetico
antifascismo
e
che
era
spia
e
agente
provocatore
.
Gli
italiani
ricordano
le
notizie
spettacolose
pubblicate
nei
primi
giorni
di
gennaio
soprattutto
dalla
stampa
italiana
.
Due
giornalisti
liberali
,
Alberto
Tarchiani
e
Alberto
Cianca
insieme
all
'
ex
deputato
Giuseppe
Sardelli
,
su
denunzia
dell
'
Ambasciata
d
'
Italia
,
erano
stati
arrestati
a
Parigi
.
Secondo
i
giornali
fascisti
si
proponevano
,
di
accordo
con
elementi
rivoluzionari
,
di
commettere
attentati
al
re
del
Belgio
,
alla
Società
delle
nazioni
,
ai
ministri
italiani
,
ecc
.
Bombe
erano
state
scoperte
in
molti
luoghi
,
soprattutto
a
Le
Cannet
nel
sud
della
Francia
.
In
casa
di
Alberto
Cianca
era
stato
trovato
un
pacchetto
di
cheddite
,
cioè
di
un
esplosivo
usato
dai
minatori
.
Tutta
la
stampa
fascista
partì
in
guerra
,
annunziando
le
cose
più
terribili
e
chiedendo
alla
Francia
,
al
Belgio
,
alla
Svizzera
l
'
espulsione
degli
emigrati
italiani
e
sopra
tutto
...
la
soppressione
del
Becco
Giallo
.
Abbiamo
già
detto
che
il
raggiro
infame
fu
subito
sventato
.
Il
governo
belga
e
il
governo
svizzero
dichiaravano
esplicitamente
la
verità
.
Tutto
il
complotto
antifascista
risultò
un
complotto
fascista
organizzato
da
Menapace
,
di
accordo
con
le
ambasciate
.
Ora
Alberto
Tarchiani
e
l
'
on
.
Sardelli
sono
stati
liberati
.
Cianca
non
dovrà
rispondere
che
di
contravvenzione
.
È
risultato
che
la
cheddite
proviene
da
Menapace
,
cioè
dai
fascisti
e
che
è
stata
depositata
in
casa
Cianca
con
inganno
.
I
soli
responsabili
sono
dunque
Mussolini
e
il
Fascismo
e
di
fronte
all
'
opinione
internazionale
essi
non
sono
che
dei
delinquenti
,
che
per
opera
di
agenti
provocatori
cercano
di
compromettere
i
migliori
italiani
.
La
magistratura
belga
e
la
magistratura
svizzera
agiscono
intanto
contro
lo
stesso
socio
di
Mussolini
,
E
.
Menapace
,
che
è
irreperibile
e
si
trova
senza
dubbio
in
Italia
.
Ha
agito
troppo
scioccamente
e
i
fascisti
non
gli
devono
essere
molto
grati
.
È
un
criminale
inabile
.
Se
fosse
riuscito
,
Mussolini
probabilmente
lo
avrebbe
nominato
ministro
come
nominò
De
Bono
,
dopo
l
'
assassinio
di
Matteotti
e
Balbo
,
dopo
l
'
assassinio
di
don
Minzoni
.
Annunziando
la
liberazione
di
Tarchiani
e
Sardelli
i
giornali
italiani
sono
stati
di
una
laconicità
impressionante
.
Ora
non
osano
più
parlare
del
complotto
e
nemmeno
della
soppressione
del
Becco
Giallo
.
Ma
ora
siamo
noi
che
abbiamo
bisogno
di
andare
in
fondo
a
questa
faccenda
.
Noi
dobbiamo
vedere
quale
sia
la
responsabilità
delle
ambasciate
d
'
Italia
a
Parigi
e
a
Bruxelles
,
in
tutto
questo
intrigo
criminoso
.
StampaPeriodica ,
19
settembre
1881
Pare
che
né
gli
intrighi
del
Ministro
dell
'
interno
,
Ignatieff
,
né
lo
zelo
dell
'
ex
-
prefetto
di
Pietroburgo
,
Baranoff
,
siano
stati
sufficienti
a
persuadere
lo
Czar
,
impaurito
sino
al
ridicolo
,
che
la
autocrazia
russa
possa
lottare
,
colle
sole
sue
forze
,
contr
'
al
Socialismo
rivoluzionario
.
La
paura
,
che
ha
lo
Czar
,
del
Socialismo
,
dev
'
essere
stata
ben
grande
,
se
poté
vincere
l
'
odio
che
nutriva
profondo
per
la
Germania
,
e
deciderlo
a
stendere
la
mano
per
aiuto
al
principe
di
Bismarck
.
Il
convegno
di
Danzica
,
che
attrae
,
ora
,
l
'
opinione
pubblica
di
tutta
Europa
,
si
deve
,
in
gran
parte
certamente
,
alle
questioni
interne
di
ambedue
gli
stati
,
l
'
uno
travagliato
dai
Socialisti
rivoluzionari
,
l
'
altro
dai
Socialisti
democratici
.
L
'
iniziativa
del
convegno
appartiene
al
gran
Cancelliere
,
il
quale
ha
capito
bene
che
l
'
estirpazione
delle
tendenze
rivoluzionarie
,
comuni
ai
due
imperi
,
era
l
'
espediente
più
efficace
per
entrare
in
relazioni
amichevoli
con
uno
stato
assai
temibile
e
per
frenare
,
pel
momento
almeno
,
anche
l
'
agitazione
panslavistica
.
Del
resto
,
è
difficile
prevedere
qual
direzione
verrà
assumendo
il
governo
nella
sua
attività
interna
.
Il
ministero
attuale
d
'
Ignatieff
e
di
Pobiedonoszeff
,
non
sarà
di
lunga
durata
;
almeno
la
stampa
russa
lo
pensa
;
ma
a
chi
possa
essere
,
dallo
Czar
,
affidato
il
governo
dopo
il
loro
,
non
si
sa
,
sebbene
si
parli
di
Sciuvaloff
,
capo
della
gendarmeria
sotto
Alessandro
II
.
La
società
russa
sta
sempre
aspettando
delle
riforme
,
che
non
vengono
mai
.
Le
riforme
militari
,
promulgate
ultimamente
,
fanno
sperare
la
stampa
officiosa
che
molte
altre
riforme
seguano
a
queste
;
ma
,
per
dire
la
verità
,
la
condizione
attuale
della
Russia
non
può
essere
espressa
meglio
che
da
un
punto
interrogativo
.
I
socialisti
rivoluzionari
stessi
pare
che
stiano
aspettando
e
si
domandino
quel
che
sarà
,
sebbene
non
isperino
,
certo
,
in
riforme
di
qualunque
siasi
specie
.
L
'
ultimo
numero
della
«
Volontà
del
popolo
»
,
stampato
clandestinamente
a
Pietroburgo
,
non
contiene
,
infatti
,
alcun
cenno
sul
da
farsi
;
ma
,
uscito
dopo
quasi
sei
mesi
di
sospensione
,
fa
soltanto
il
riassunto
di
tutti
i
fatti
successi
in
questi
ultimi
tempi
,
presenta
una
lista
degli
arrestati
e
la
ricevuta
di
varie
offerte
,
che
ammontano
a
6000
rubli
.
Parlando
dei
risultati
del
13
di
marzo
,
cioè
della
morte
di
Alessandro
II
,
si
dice
che
superarono
tutte
le
aspettative
e
che
il
vero
uccisore
dello
Czar
fu
un
Polacco
,
già
russificato
,
certo
Chrenivezky
.
Segue
,
poscia
,
l
'
enumerazione
dei
Proclami
,
pubblicati
dal
Comitato
esecutivo
,
incominciando
dal
1°
(
13
)
di
marzo
sino
ad
ora
;
in
fine
,
si
mettono
in
guardia
i
compagni
contro
una
spia
,
di
cui
si
dànno
i
connotati
ed
il
nome
.
Si
vede
che
i
Socialisti
stanno
aspettando
anch
'
essi
quel
che
può
dare
ancora
Alessandro
III
.
Minacciando
pur
sempre
lo
Czar
ed
il
suo
despotismo
,
stanno
probabilmente
preparandosi
a
qualche
nuovo
atto
d
'
audacia
,
che
commetteranno
,
tosto
che
vedano
che
l
'
aspettare
non
conduce
a
nulla
.
I
contadini
patiranno
la
fame
quest
'
anno
,
come
la
patirono
negli
anni
antecedenti
,
sebbene
i
raccolti
siano
assai
migliori
:
il
che
,
per
altro
,
non
è
loro
di
giovamento
alcuno
,
sopraffatti
,
come
sono
,
sia
dalle
imposte
presenti
e
da
quelle
,
che
non
poterono
pagare
negli
anni
di
carestia
.
Di
riforme
economiche
,
si
discorre
qua
e
là
sui
giornali
,
ma
sono
voti
platonici
dell
'
opinione
pubblica
liberale
.
Altrettanto
platonici
sono
i
voti
,
che
si
fanno
per
la
libertà
di
stampa
,
che
gli
stessi
giornali
reazionari
cominciano
ad
invocare
caldamente
.
L
'
attività
politica
e
sociale
del
governo
,
che
si
verrà
maggiormente
determinando
ne
'
prossimi
mesi
,
determinerà
,
altresì
,
l
'
attività
dei
Terroristi
,
i
quali
stanno
sempre
all
'
erta
e
sapranno
approffittarne
.
Il
processo
dei
50
e
più
terroristi
arrestati
,
che
doveva
aver
luogo
nel
passato
luglio
,
è
stato
rimandato
chi
sa
a
quando
;
e
il
numero
dei
giudicabili
è
ridotto
a
6
,
fra
cui
si
trova
il
noto
Trigoni
,
arrestato
in
un
con
Giliaboff
,
Morosoff
ed
altri
notissimi
terroristi
.
La
proposta
per
altro
,
di
ridurre
a
6
i
giudicabili
non
è
stata
ancora
sanzionata
dallo
Czar
:
venne
fatto
soltanto
dai
ministri
dell
'
interno
e
della
giustizia
.
Poco
tempo
fa
,
uscì
un
nuovo
numero
del
Ciornî
perediel
(
Divisione
nera
)
organo
della
frazione
socialistica
,
che
si
propone
sopra
tutto
la
propaganda
fra
il
popolo
.
StampaPeriodica ,
Il
Fascismo
mobilizza
le
sue
forze
per
imporre
la
propria
volontà
ad
un
parlamento
di
insufficienti
,
di
rammolliti
e
di
inetti
.
FASCISTI
!
Per
la
suprema
salute
della
Patria
siete
tutti
mobilizzati
.
Date
tutti
la
vostra
fede
,
date
tutti
la
vostra
passione
e
soprattutto
date
prova
di
disciplina
assoluta
,
d
'
ubbidienza
illimitata
.
StampaPeriodica ,
I
movimenti
dello
spirito
si
accelerano
sempre
più
,
come
i
movimenti
della
materia
;
un
determinato
ciclo
di
idee
non
si
è
ancora
affermato
nelle
anime
e
nelle
opere
di
una
razza
che
già
un
altro
si
prepara
a
contendergli
il
dominio
,
e
un
prossimo
si
feconda
per
sbalzare
ambedue
dalla
vita
.
Il
romanticismo
,
come
orientamento
della
creazione
letteraria
,
non
è
ancora
scomparso
oggi
dalla
scena
del
mondo
,
e
,
prima
reazione
,
gli
si
parò
contro
il
classicismo
,
come
mezzo
di
passaggio
all
'
altra
più
potente
reazione
che
fu
il
verismo
.
Questo
non
si
era
per
anco
rivelato
in
un
solo
nome
,
lo
Zola
,
che
già
nei
giovini
era
un
fremere
,
un
agitarsi
,
un
delinearsi
di
tendenze
nuove
.
La
seconda
reazione
si
elaborava
,
e
pochi
anni
non
trascorsero
che
essa
,
né
pure
organizzata
in
sistema
,
tanto
che
a
noi
che
vi
assistemmo
rimase
ignoto
l
'
insieme
,
sotto
varie
forme
spiritualismo
,
decadentismo
,
simbolismo
,
misticismo
,
semplicismo
diede
le
prime
battaglie
.
I
lottanti
erano
però
quasi
tutti
uomini
nati
prima
del
70
,
tanto
in
Francia
dove
il
movimento
si
accennò
,
quanto
in
Italia
dove
più
tardi
,
vale
a
dire
ai
nostri
giorni
,
fu
seguito
.
Queste
prime
lotte
presero
a
svolgersi
dal
90
e
,
aiutati
i
novatori
da
un
corrispondente
movimento
che
si
operava
in
altri
campi
,
nella
scienza
e
nella
politica
,
parvero
proprio
in
questi
ultimi
anni
trionfare
,
specie
con
l
'
aiuto
di
tutta
una
coorte
di
combattenti
scesi
dal
Nord
per
dare
il
colpo
di
grazia
all
'
antico
immenso
genio
latino
.
Parvero
per
un
istante
rinnovarsi
le
epoche
nefaste
quando
i
fratelli
contro
i
fratelli
chiamavano
in
soccorso
lo
straniero
:
per
questo
la
folla
,
cioè
lo
strato
primitivo
della
razza
,
non
si
accordò
simpaticamente
ai
nuovi
,
ma
parteggiò
con
i
vecchi
,
non
tanto
,
come
noi
credemmo
,
per
avversione
ai
recenti
ideali
,
quanto
per
solidarietà
inconscia
con
le
tradizioni
etniche
con
lo
spirito
nazionale
,
di
cui
i
vecchi
apparvero
i
depositari
e
i
difensori
.
I
giovani
simbolisti
,
mistici
ecc
.
,
non
considerarono
questo
elemento
di
debolezza
che
avevano
in
sé
,
anzi
quasi
a
bella
posta
esagerarono
nel
cosmopolitismo
.
La
vittoria
appariva
vicina
:
le
schiere
ausiliarie
scese
dal
Nord
sotto
grandi
capitani
,
Wagner
,
Ibsen
,
Tolstoi
,
ecc
.
,
occupavano
le
capitali
latine
,
gli
iniziatori
del
movimento
avevano
raggiunto
la
celebrità
,
i
critici
o
applaudivano
,
o
erano
ridotti
al
silenzio
;
gli
oppositori
,
forse
per
inattitudine
nulla
creavano
più
di
buono
,
apparivano
come
maligni
o
come
invidiosi
del
successo
delli
altri
,
ma
la
razza
,
la
folla
,
la
nazione
non
era
convinta
,
anzi
era
ostile
.
Questo
lo
stato
delle
cose
del
ieri
,
a
cui
niuno
finora
,
specialmente
in
Italia
,
pose
mente
.
Da
una
parte
perché
i
fatti
essendo
troppo
vicini
,
parlo
del
1896
,
impediscono
all
'
osservatore
di
coglierne
la
significazione
sintetica
,
dall
'
altra
perché
distratti
in
questioncelle
piccine
e
personali
,
autori
e
critici
si
perdono
dietro
Tizio
e
Caio
,
non
vedendo
quanto
si
matura
sotto
gli
occhi
loro
.
E
poi
come
potevano
fare
i
nostri
autori
o
i
nostri
critici
a
sentire
questi
ultimi
palpiti
della
coscienza
artistica
quando
eglino
ragionano
e
discutono
ancora
sopra
movimenti
e
lotte
di
più
che
dieci
anni
addietro
?
Gabriele
d
'
Annunzio
è
a
pena
giunto
ora
a
quel
grado
di
evoluzione
artistica
cui
altrove
si
era
pervenuti
prima
del
90
,
e
i
suoi
corifei
da
una
parte
vanno
in
estasi
,
per
quelle
novità
stantie
,
mentre
gli
avversari
gridano
dall
'
altra
esterrefatti
al
pazzo
iconoclasta
;
in
Francia
ormai
è
anche
scomparsa
la
memoria
delle
cause
che
qui
producono
ora
l
'
agitazione
.
Gli
altri
poi
sono
ancora
a
trastullarsi
nell
'
altalena
del
romanticismo
e
del
verismo
,
e
buon
pro
lor
faccia
.
Come
tutta
questa
gente
arretrata
,
che
vede
ancora
al
pari
di
un
'
alba
turbatrice
e
ignota
gli
ideali
spiritualistici
,
simbolici
etc
.
,
poteva
mai
avvedersi
,
che
questo
movimento
di
reazione
,
già
altrove
affermatosi
,
conteneva
in
sé
il
seme
della
propria
decadenza
,
seme
che
a
punto
comincia
a
svilupparsi
in
una
terza
reazione
?
Ormai
le
scipite
discussioni
sopra
quelli
che
i
critici
italiani
chiamano
i
folli
tentativi
dei
simbolisti
,
dei
mistici
,
e
le
ancor
più
sciocche
o
invide
irrisioni
dei
giornaletti
o
dei
vecchi
autori
per
quei
giovani
letterati
nostri
,
che
hanno
il
coraggio
oggi
di
far
del
nuovo
accogliendo
tendenze
divenute
fuori
di
qui
oggetti
da
museo
,
è
a
sperare
che
cambino
solfa
.
Questi
agitatori
novatori
del
ieri
sono
finalmente
vecchi
,
poiché
di
fronte
a
loro
sorge
un
'
insegna
novella
,
per
cui
loro
s
'
impone
o
la
trasformazione
o
il
passaggio
fra
i
conservatori
.
È
la
terza
reazione
che
si
forma
e
chi
la
imprende
sono
anime
nuove
;
una
data
profonda
,
assai
più
distaccante
che
non
quella
che
segna
la
fine
di
un
secolo
,
le
separa
dalle
anime
precedenti
:
Il
70
.
E
la
reazione
è
diretta
contro
tutto
quell
'
insieme
di
tendenze
artistiche
che
dal
90
al
96
si
esplicarono
nella
letteratura
europea
rivolte
specialmente
contro
il
verismo
;
è
diretta
quindi
contro
il
simbolismo
,
contro
il
decadentismo
,
contro
il
misticismo
per
tutta
quella
parte
di
artificiosità
in
cui
si
è
esagerato
la
tendenza
primitiva
e
vera
di
ognuna
di
quelle
scuole
;
è
diretta
contro
l
'
indeterminatezza
,
la
nebulosità
,
la
negazione
della
forza
e
della
vita
;
è
diretta
contro
la
posa
,
la
preziosità
,
l
'
alterazione
dell
'
anima
e
delle
cose
;
è
diretta
infine
contro
lo
straniero
,
contro
le
falangi
nordiche
che
mediante
l
'
adito
letterario
oggi
stavano
per
opprimere
la
latinità
di
un
più
pesante
servaggio
che
non
le
orde
barbariche
sul
suolo
di
Roma
,
che
non
i
soldati
austriaci
le
pianure
di
Lombardia
,
che
non
le
schiere
germaniche
la
capitale
della
Francia
.
La
terza
reazione
si
incarna
nelle
pure
fonti
eterne
e
solenni
dell
'
arte
nazionale
,
nella
semplicità
,
nella
forza
,
nell
'
anima
e
nella
terra
natale
.
Nati
dopo
il
70
,
tanto
in
Francia
come
in
Italia
due
grandi
fatti
hanno
dato
una
impronta
peculiare
all
'
anime
nostre
;
impronta
che
non
può
a
meno
di
farci
sentire
e
pensare
in
un
modo
a
fatto
diverso
da
quello
della
generazione
che
ci
precedette
anche
di
un
solo
anno
.
In
Francia
la
sconfitta
,
in
Italia
la
conquista
di
Roma
.
Noi
siamo
nati
quando
questi
due
eventi
si
erano
compiuti
,
il
ricordo
oscuramente
adunghia
la
coscienza
nostra
,
su
di
noi
pesa
il
fato
che
da
essi
deriva
e
che
si
riassume
nella
risurrezione
del
sentimento
nazionale
,
nel
culto
della
forza
e
della
terra
nostra
,
nella
visione
del
robusto
eroe
latino
che
accenda
la
gloria
futura
di
nostra
gente
.
I
giovani
francesi
sono
portati
a
questi
sentimenti
dall
'
onta
patita
,
dal
desiderio
incommensurabile
della
rivincita
.
Nati
in
uno
spasimo
di
dolore
e
d
'
ira
,
eglino
fin
sulla
loro
culla
hanno
sentito
insieme
al
sacro
ricordo
delli
eroi
morti
valorosamente
nella
sconfitta
,
insieme
all
'
urlo
di
esecrazione
per
i
vincenti
,
le
parole
della
rivincita
;
e
il
fiero
proposito
che
fa
della
Francia
un
'
anima
sola
è
sangue
del
loro
sangue
,
carne
della
loro
carne
.
Adulti
hanno
assistito
al
riassodarsi
delle
forze
nazionali
,
hanno
inteso
che
la
rivincita
era
a
prezzo
di
una
ricostruzione
dell
'
edificio
gallico
da
opporre
a
quello
germanico
;
niuna
infiltrazione
,
niuna
debolezza
doveva
apparire
nella
coscienza
nazionale
,
bisognava
essere
più
francesi
di
prima
.
Potevano
i
giovani
letterati
avere
un
'
anima
diversa
?
No
,
dunque
ecco
la
reazione
.
Nella
letteratura
dei
ventenni
,
nulla
di
straniero
anzitutto
,
non
si
combattono
ancora
battaglie
ma
si
creano
dei
poemi
,
dove
tutto
l
'
interno
concitamento
aspirante
alla
nuova
gloria
della
razza
,
prorompe
magnificamente
violento
,
splendido
e
felice
in
lode
delle
feste
dell
'
uomo
,
nell
'
esaltazione
della
forza
civile
e
nazionale
che
muove
le
ricchezze
della
patria
,
che
feconda
il
suolo
della
patria
,
che
conduce
in
pastorizia
le
greggi
della
patria
.
E
così
cantano
e
così
scrivono
i
nuovi
autori
francesi
dal
loro
capo
Saint
-
Georges
de
Bouhélier
ai
gregari
Michel
Abadie
,
André
Gide
,
Paul
Fort
,
ecc
.
Noi
giovani
italiani
che
nascemmo
nel
Regno
nostro
illuminato
dalla
face
eterna
di
Roma
nostra
,
sentiamo
pure
dall
'
anima
prorompere
la
reazione
.
A
differenza
della
gioventù
francese
noi
fummo
concepiti
in
una
esplosione
di
gioia
in
una
rinnovazione
gioconda
della
coscienza
nazionale
;
ma
nella
nostra
infanzia
,
leggende
più
eroiche
delle
antiche
,
ascoltammo
dovunque
il
racconto
delle
opere
dei
padri
.
Ogni
frammento
di
cosa
che
i
nostri
occhi
nuovi
contemplavano
conservava
l
'
aureola
della
temeraria
epopea
!
Ma
ben
presto
nelle
anime
giovinette
si
fece
luce
il
dovere
superbo
,
genitura
del
fato
di
Roma
,
il
dovere
di
dare
alla
patria
sentimento
di
sé
.
E
per
noi
pure
si
impose
la
necessità
di
ringagliardire
lo
spirito
nazionale
,
di
ricostruire
moralmente
la
razza
in
una
organica
unità
etnica
che
grado
grado
raggiungesse
nell
'
Europa
se
non
il
primato
certo
uno
dei
posti
maggiori
.
Quindi
non
solo
il
bisogno
di
mantenerci
puri
,
ma
di
far
rifecondare
nell
'
intimo
del
cuore
quei
mirabili
germi
della
Latinità
,
che
soltanto
la
mancanza
di
indipendenza
e
personalità
avean
tenuto
prima
infruttiferi
,
ma
pronti
ora
a
rifiorire
,
come
quei
grani
di
frumento
che
dopo
6000
anni
dalle
tombe
egiziane
fruttificarono
il
pane
sotto
il
nuovo
sole
.
A
noi
più
ancora
che
ai
giovani
francesi
si
infiamma
nell
'
anima
rigogliosa
il
grande
mistero
della
razza
millenaria
da
tutelare
,
l
'
incommensurabile
virtù
dell
'
eroe
latino
da
celebrare
,
la
sovrumana
bellezza
della
terra
nostra
da
lodare
;
e
noi
più
ancora
che
i
francesi
la
data
della
nostra
concezione
,
avvenuta
dopo
il
1870
separa
con
più
nitido
segno
dai
nati
anteriori
.
Non
solo
perché
l
'
ideale
della
raggiunta
unità
romana
è
ben
più
attivo
che
non
quello
di
una
rivincita
,
ma
per
l
'
enorme
significato
che
Roma
,
usbergo
e
speranza
nostra
,
diffuse
sulle
nostre
future
azioni
.
È
indubbio
quindi
che
quelli
fra
noi
che
oggi
si
sono
dati
alla
letteratura
debbano
sentire
e
operare
in
un
modo
tutto
a
fatto
speciale
e
loro
proprio
,
così
da
costituire
con
la
loro
attività
una
reazione
letteraria
alli
ideali
precedenti
:
reazione
all
'
invasione
straniera
,
reazione
a
tutto
ciò
che
tenta
di
deviare
o
di
sminuire
la
reintegrazione
della
nostra
genialità
nazionale
.
Finora
noi
procedemmo
con
timidi
conati
singolari
,
l
'
ora
nostra
non
era
giunta
;
adesso
nella
gagliarda
fioritura
della
nostra
giovinezza
immune
da
ogni
traccia
antica
,
dobbiamo
riunirci
,
conoscerci
,
avanzare
nella
vita
e
operare
a
seconda
di
quello
spirito
nuovo
e
personale
che
speciali
contingenze
ci
hanno
dato
.
Io
rivolgo
l
'
appello
da
queste
colonne
scevre
di
vecchie
debolezze
a
tutti
coloro
che
nacquero
nelle
albe
novelle
dopo
la
grande
data
,
i
quali
sentono
fortemente
la
gloria
della
loro
giovine
individualità
nuova
e
staccata
da
tutte
le
forme
letterarie
vigenti
e
che
hanno
volontà
di
affermarla
potentemente
e
originalmente
nelle
creazioni
del
genio
latino
.
Io
so
che
questa
voce
non
sarà
perduta
,
mille
anime
vibrano
di
impazienza
come
la
mia
fra
tutti
questi
artifici
di
simboli
,
di
forme
estetiche
ormai
passati
;
noi
vediamo
sulla
vetta
massima
dell
'
alpe
la
fiamma
intatta
della
bellezza
nostra
.
StampaPeriodica ,
Sono
sincero
;
prendere
la
penna
in
mano
per
descrivere
una
rivoluzione
appena
compiuta
e
chiusasi
con
la
più
travolgente
delle
vittorie
,
è
un
compito
inadeguato
ed
arduo
,
al
quale
non
ci
si
può
porre
senza
avere
la
presunzione
di
essere
soprannaturali
.
Ecco
perché
io
tento
solamente
di
tratteggiare
il
gigantesco
movimento
che
in
quarantotto
ore
ha
capovolta
e
rinnovata
la
situazione
nazionale
.
L
'
Italia
di
Vittorio
Veneto
si
erge
maestosa
e
magnifica
;
essa
tiene
sulle
braccia
tese
i
denudati
di
Magnaboschi
coi
trucidati
di
SciaraSciat
e
SirTobras
,
e
li
offre
,
sublime
olocausto
,
ai
nostri
morti
di
questa
santa
rivoluzione
,
perché
ad
essi
sono
intimamente
uniti
,
di
essi
sono
profondamente
degni
.
L
'
Italia
oggi
è
in
mani
salde
e
sicure
;
nelle
mani
di
coloro
che
la
difesero
per
quattro
anni
nelle
pietraie
del
Carso
e
negli
acquitrini
del
Piave
,
nelle
mani
dell
'
Esercito
che
mordendosi
a
sangue
le
labbra
convulse
ha
dovuto
abbandonare
le
posizioni
non
mai
perdute
,
e
fuggire
accanto
alle
mandre
dei
profughi
piangenti
e
lagrimanti
,
carichi
di
bimbi
e
di
fardelli
,
per
colpa
di
tutti
i
politicanti
di
tutte
le
sette
politiche
,
per
colpa
dei
predicatori
dell
'
inutile
strage
e
del
non
più
un
inverno
in
trincea
.
L
'
Italia
di
Vittorio
Veneto
è
in
mano
ai
fanti
"
scalcinati
"
che
ornarono
come
statue
di
creta
il
fango
del
fiume
italianissimo
.
Dopo
quattro
anni
dalla
Vittoria
,
oggi
il
nostro
popolo
ne
ottiene
i
frutti
.
C
'
è
stato
bisogno
che
assaporasse
il
tallone
russo
e
la
vergogna
di
governi
deboli
e
antinazionali
,
perché
questo
popolo
trovasse
la
forza
meravigliosa
per
la
quindicesima
battaglia
.
I
titani
hanno
vinto
.
Vittoria
più
grande
non
poteva
ottenere
nessun
popolo
,
nessun
esercito
;
solo
gli
italiani
,
solo
la
nostra
razza
è
capace
di
tali
prodigi
.
È
questa
ora
la
prova
del
fuoco
.
Quaranta
milioni
di
italiani
attendono
da
noi
la
nuova
vita
.
Non
è
certo
il
messia
che
giunge
:
sono
uomini
nuovi
con
nuovi
programmi
.
Abbiamo
promesso
:
dobbiamo
mantenere
.
Il
popolo
deve
avere
il
suo
governo
e
la
sua
pace
.
È
stato
il
popolo
a
crearselo
questo
governo
:
sarà
il
popolo
a
giudicarlo
.
Io
sono
certo
che
il
Mussolini
di
Roma
sarà
degno
del
Mussolini
di
Milano
.