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PER JESSA HELFMANN ( LA RED. DELL'« AVANTI! » , 1881 )
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Un atto di barbarie inaudita si commette in questo momento in Russia . Una giovane donna , Jessa Helfmann , condannata a morte dal tribunale dello Czar , non aspetta che di sgravarsi per porgere il collo delicato alla corda dello strangolatore . Le angosce , gli strazi ineffabili di quella madre , per la quale il primo vagito del figlio suonerà lugubre come la morte , quelle angosce , quegli strazi hanno un ' eco in ogni cuore gentile , che non sia complice dello Czar e de ' suoi carnefici . Le donne italiane , che validamente perorarono , sebbene invano ! pel giovane caporale Barsanti , le madri , che sentono agitarsi in seno il frutto delle viscere loro , quelle che furono , quelle che saranno madri , levino la voce contro il capestro di Alessandro III ! Domandino esigano unanimi la liberazione di Jessa Helfmann ! Noi invitiamo le società femminili , le società operaie , tutti i giornali e tutti gli uomini di cuore , che non parteggiano per lo Czar e pel carnefice , a far eco alla nostra chiamata . Lasciar impiccare Jessa Helfmann mantenerla più a lungo in quelle torture senza protestare d ' orrore , sarebbe un ' onta per tutta l ' Europa civile . Imola , 5 maggio 1881 .
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Comando Generale Fascista Proclama Fascisti ! Italiani ! L ' ora della battaglia decisiva è suonata . Quattro anni fa , l ' Esercito nazionale scatenò di questi giorni la suprema offensiva che lo condusse alla vittoria : oggi , l ' esercito delle Camicie Nere riafferra la Vittoria mutilata e , puntando disperatamente su Roma , la riconduce alla gloria del Campidoglio . Da oggi Principi e Triari sono mobilitati . La legge marziale del Fascismo entra in pieno vigore . Dietro ordine del Duce i poteri militari , politici e amministrativi della Direzione del Partito vengono riassunti da un Quadrumvirato Segreto d ' Azione con mandato dittatoriale . L ' Esercito , riserva e salvaguardia suprema della Nazione non deve partecipare alla lotta . Il Fascismo rinnova la sua altissima ammirazione all ' Esercito di Vittorio Veneto . Né contro gli agenti della forza pubblica marcia il Fascismo , ma contro una classe politica di imbelli e di deficienti che in quattro lunghi anni non ha saputo dare un governo alla Nazione . Le classi che compongono la borghesia produttiva sappiano che il Fascismo vuole imporre una disciplina sola alla Nazione e aiutare tutte le forze che ne aumentino l ' espansione economica e il benessere . Le genti del lavoro , quelle dei campi e delle officine , quelle dei trasporti e dell ' impiego , nulla hanno da temere dal potere fascista . I loro giusti diritti saranno lealmente tutelati . Saremo generosi con gli avversari inermi . Inesorabili con gli altri . Il Fascismo snuda la sua spada per tagliare i troppi nodi di Gordio che irretiscono e intristiscono la vita italiana . Chiamiamo Iddio e lo spirito dei nostri cinquecentomila Morti a testimoni che un solo impulso ci spinge , una sola volontà ci raccoglie , una passione sola ci infiamma : contribuire alla salvezza e alla grandezza della Patria . Fascisti di tutta Italia ! Tendete romanamente gli spiriti e le forze . Bisogna vincere . Vinceremo . Viva L ' Italia ! Viva il Fascismo ! Il Quadrumvirato
ASSASSINI! ( - , 1930 )
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Una notizia tragica nel suo laconismo ci giunge da Lipari . Il confinato Filipic Giuseppe , di Nlovac ( Istria ) , giovane robustissimo e aitante , è morto il 20 gennaio in seguito a polmonite traumatica causatagli da una violentissima bastonatura dei militi . Egli fu uno dei tanti colpiti nella prova generale di massacro che ebbe luogo a Lipari il 29 e 30 dicembre u . s . Gli eroi dell ' Era Nuova gli fracassarono varie costole coi calci dei moschetti , determinando una fatale lesione ai polmoni . Ai confinati venne fatto assoluto divieto di partecipare ai funerali . Avendo qualcuno protestato la milizia intervenne con nuove violenze . Il povero Filipic fu così accompagnato al cimitero dai suoi bastonatoci . Filipic era un irredento . Il popolo italiano , per liberare lui e i suoi fratelli istriani dalla tirannide austriaca ha lasciato il fiore della sua giovinezza nelle trincee . Ora il bastone fascista , in nome dell ' Italia imperiale , lo uccide . Quale tragica rivoltante ironia ... Fino a quando permetteremo a quest ' orda di briganti di usurpare il governo del nostro paese ?
DALLA RUSSIA ( A. K. , 1881 )
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31 giugno 1881 Sono tumulti , sommosse isolate , o è il principio della rivoluzione ? Tal è la domanda che si fa involontariamente chi legge le notizie , che giungono ogni giorno dalla Russia . Non importa esser ottimisti , basta conoscere alquanto le condizioni , in cui versano attualmente i contadini , gli operai e tutte le classi della società in Russia , per considerare la situazione tragica attuale come il principio d ' un soqquadro generale delle istituzioni e dello stato attuale di cose . Alessandro III , il quale non mira in tutti i suoi « ukasi » che alla guerra contro gli elementi « sovversivi » , come quelli che turbano la tranquillità dello stato e soprattutto la sua , non s ' avvede , naturalmente , che se il suo trono si trova bensì in pericolo pei colpi portatigli dal partito rivoluzionario , pericolo ben maggiore sta nella marea che sale da tutt ' altro lato , marea popolare che annegherà lui ed il suo trono . Tutto ciò che avviene oggi in Russia fa intravedere un 89 russo nel senso della distruzione della monarchia assoluta e del feudalesimo dei signori ; ma sarà naturalmente , diverso dal francese per le conseguenze positive , dipendendo esse dallo spirito particolare del popolo russo e dai progressi dei tempi moderni , rappresentati dalla gioventù socialista e dalla società colta democratica da un lato , e dall ' altro dalla piena assenza della borghesia come classe organizzata e composta . Sì , senza farsi illusioni , si può ritenere la Russia alla vigilia d ' un '89 : tutto ciò che ivi succede lo conferma . La carestia sevisce in 20 governi della Russia orientale , centrale e meridionale . I contadini , in massa lasciano le campagne e si recano nelle città in cerca di lavoro e d ' elemosina . Tutto quel po ' di bene che hanno avuto , l ' ha venduto il governo per pagarsi delle imposte , che i contadini non poterono pagare ; e questi , spogliati , derubati , non avendo più che pelle ed ossa , vanno di casa in casa stracciati , scalzi , colle teste scoperte , chiedendo un tozzo di pane ; e , non trovandolo , si nutrono di pezzi di cuoio , d ' ossa , di cose putrefatte , che trovano nelle spazzature . E questi sono ancora fortunati . Nei governi orientali , le madri vendono i loro figli maschi per 3 rubli e lasciano le femmine al cimitero per non vedere la loro agonia . In altri luoghi , le madri danno i loro figli a chi li vuole prendere per non vederli morire di fame . Un bambino , leggiamo nello « Slovo » , si è roso un dito del piede dalla fame , e n ' è morto . Il tifo , la difterite e la peste or ora scoppiata nella Russia meridionale , conseguenze tutte della carestia , devastano le campagne . Nei centri industriali , il salario è ridotto ad un minimo incredibile : gli uomini ricevono da 5 a 7 rubli al mese , e le donne non più di un rublo . Ma nemmeno questa misera condizione è sicura . Le fabbriche , a cagione della crisi generale , diminuiscono la quantità del lavoro , e il « Nuovo tempo » dice che nel governo di Kostroma 4000 operai si trovano ora senza lavoro e nella più squallida miseria . Ecco le condizioni delle popolazioni in Russia : esse chiariscono le sommosse contro gli ebrei , che si son estese ora anche contro i signori russi , come l ' annunziano le ultime notizie della Piccola Russia , ove i contadini s ' impadronirono delle terre signorili , prendendole in possesso comunale , secondo le tradizioni patriarcali del contadino russo . Del resto fin dal principio c ' era da prevedere che i tumulti principali contro gli ebrei non si fermerebbero lì , ma andrebbero più oltre . Dalle numerosissime corrispondenze , di cui sono pieni i giornali russi , come il « Golos » , il « Poriadok » , il « Novoe Vremia » , il « Telegrafo » di Mosca , e dalle relazioni dei giornali meridionali , si deduce chiaramente che non fu solo il fanatismo religioso che spinse il popolo contro gli ebrei . Il fanatismo religioso fu un ' occasione , un pretesto che giustificava il popolo a ' suoi occhi stessi per gli atti che commetteva ; ma la cagione delle sommosse furono principalmente economiche . La miseria , la mancanza di lavoro , il caro de ' viveri , la rivendita de ' quali si trova generalmente nelle mani degli ebrei , spinsero il popolo contro questi ultimi , come loro nemici più vicini ed evidenti . Quando a Odessa le autorità intimarono al popolo di sciogliersi , minacciandolo del carcere , della Siberia ed anche della morte , si udirono molte voci gridare : « È lo stesso , peggio di così non si può stare » . Ma la sanzione morale ottenuta col fare degli atti « grati a Dio » , sterminando « gl ' infedeli » , non bastò : allo spirito popolare occorreva una sanzione legale ; e , secondo le sue tradizioni di tanti secoli di schiavitù , l ' ha trovata nei pretesi « ukasi » del governo , bollati e mandati dappertutto , che ordinavano di « sterminare gli ebrei » . Tali voci si ripetevano in tutti i luoghi della Russia meridionale . I contadini si rivolgevano ai consigli provinciali , chiedendo loro di far vedere « l ' ukas dello Czar che ordinava di uccidere gli ebrei » . Ad Olviopol gli operai si recarono dal Sindacato per chiedergli « la carta bollata » , ma il più bello è l ' interpretazione che dà il popolo all ' ultimo ukas dello Czar , ove egli si rivolge alla società , perché questa lo aiuti nella guerra che sostiene cogli elementi « anarchici - sovversivi » ( kramolniki ) . Gli ukasi dello Czar si leggono generalmente ai contadini nelle chiese , di modo che il popolo ha interpretato i « kramolniki » a modo suo , cioè che sono i commercianti , ( kramorniki ) i signori , gli sfruttatori provenuti dal popolo stesso ( kulaki ) , gli ebrei ed i funzionari pubblici . Alle autorità che si oppongono a queste voci , che vanno sempre aumentando , il popolo risponde come a traditori venduti agli ebrei ed ai signori . A Elisabetgrad venne lapidato a morte un officiale dei cosacchi , allorquando volle soffocare il movimento del popolo sollevato , e a Odessa la medesima sorte toccò ad un ispettore di quartiere . I governatori generali fanno affiggere in tutte le grandi città delle circolari per ismentire le dicerie popolari , e nel medesimo tempo i governatori militari annunziano pure per circolari e affissi che adopreranno la forza armata nel caso della continuazione dei tumulti ; ma le autorità civili e militari temono esse stesse il popolo , il che spiega la loro piena inattività nei primi giorni dei tumulti . E poi , come dice il « Nuovo tempo » , il popolo sollevato offre l ' aspetto di un vero esercito disciplinato , avente a capo gli uomini più intelligenti , energici e decisivi , i quali indovinano la volontà popolare ; e se sentono di non essere più capaci di dirigere , svaniscono nelle file dei semplici combattenti , cedendo il loro posto a persone più atte a guidare il popolo . Gl ' insorti d ' un governo vanno nei governi vicini . L ' incendio spento in un luogo comincia in un altro ; ed in tutta la Russia centrale : Orci , Kursk , Cernigoff e Carkoff si aspettano dei fatti simili a quelli della Russia meridionale ed occidentale . Tutta la stampa russa si preoccupa molto di questi movimenti popolari , e cerca d ' indagarne le cagioni ; tutti i giornali , eccetto quelli del genere della « Gazzetta di Mosca » li attribuiscono alle malattie sociali gravissime , da cui sono affette tutte le istituzioni dello stato ; e , chi alludendo , chi dicendo chiaro , vedono tutti un solo modo di riparare i mali sociali , ed è per mezzo di una costituzione e di riforme politiche ed economiche , che possono alquanto migliorare le finanze dello stato , le quali soffrono disavanzi tali , che c ' è da temere una piena crisi finanziaria . Tutti escludono che vi siano state delle provocazioni da parte dei socialisti rivoluzionari . I socialisti , è vero , prendono parte ai movimenti scoppiati dappertutto , ma per dar ad essi un carattere più generale , indicano nei proclami al popolo , che non sono i soli ebrei quelli contrai quali si deve insorgere , ma che si deve insorgere contro tutti gli oppressori e sfruttatori , ebrei o cristiani , e contro le autorità . Con tali proclami addosso furono arrestati parecchi socialisti travestiti da pellegrini o da guardie rurali , e fu pure arrestata , in campagna , una donna che diffondeva tali manifesti . Ignatieff e lo Czar vogliono invece far credere che la cagione unica di tutti i turbamenti sociali siano i socialisti , come lo disse il primo ministro di stato nelle circolari spedite ai governatori generali delle provincie , e lo Czar stesso nell ' udienza ch ' ebbe col barone ebreo Ghinzburg , il quale venne per conferire con lui come delegato degli ebrei . E le persecuzioni e gli arresti dei socialisti corrispondono appunto alle vedute dello Czar e del governo . Le persone le più energiche delle frazioni del « Ciornî Perediel » e della « Narodnaia Volia » ( Terroristi ) vengono arrestati ogni giorno . L ' ufficiale di marina Sucanoff e i suoi compagni , una donna molto notevole del partito rivoluzionario , furono pure arrestati giorni sono , come complici dell ' uccisione e degli attentati commessi contro Alessandro II . Essi saranno processati nel mese di giugno in un con Trigoni , Micailoff ed altri terroristi . Tutti si aspettano che al boia Froloff non manchi l ' occasione di esercitare il suo officio , forse anche prima che venga la parte di Jessa Helfmann . Le notizie sparse sul conto suo dall ' Intransigeant non vengono confermate da alcuna altra parte ; perciò essendo la fonte da cui provengono assai incerta , non si può saper nulla di determinato sulla sua sorte . Dall ' altra parte , il giornale officiale russo annunzia che dei professori privati , Balandin e Slavians , non addetti alla prigione , i quali la visitarono nel carcere preventivo , ma non nella fortezza di Pietro e Paolo , trovarono che il suo stato non inspira alcun timore d ' aborto . È vero che anche questa fonte è altrettanto poco sicura quanto quella dell ' Intransigeant . Del resto , la situazione di Jessa Helfmann è già tanto triste da far inorridire chiunque abbia un po ' di sentimento umano ; e non c ' è bisogno di aggiungere di più per isvegliare lo sdegno e l ' orrore di tutte le società civili .
StampaPeriodica ,
Dopo la nostra adunata si nota un certo equivoco senso di insofferenza e di dispetto che non ci sfugge all ' attenzione ma che non ci preoccupa soverchiamente . Però è pacifico DIFFIDARE chi ci comprende facilmente , perché le nostre azioni saranno energiche e risolutive . Conosciamo certi piani e abbiamo i nomi di coloro che si prefiggono d ' attuarli . Da oggi chi rusca busca ! Le responsabilità non saranno nostre . Con le mani nella cintola non ci faremo trovare certamente . Le donne , le isteriche , se non sanno cosa fare stiano in casa a rattoppare . I bimbi , gli innocenti , siano tenuti è molto meglio a studiare il sillabario . Gli uomini , i responsabili , pensino un poco a curare le loro famiglie e i loro affari , e i GIOVANOTTI , gli esperti , a convincersi ch ' è tardi e che non c ' è più nulla da sperare . PER UNO LA PAGANO TUTTI E ... I TUTTI SONO ELENCATI ! Chi non sa ancora adattarsi sa come fare a rimediarvi ; cambii paese e ... buon viaggio . Per noi è indifferente ! In un modo o in un altro la nostra strada dobbiamo batterla : chi ci ostacola e ci insidia non può aspettarsi che il fatto suo . Siamo chiari e concisi per non ripeterci inutilmente . Gli interessati ci intendano . Il Direttorio .
StampaPeriodica ,
Il complotto antifascista annunziato in tutti i giornali e in tutte le agenzie come una spaventevole opera contro il regime , si è risoluto in un infame complotto fascista , organizzato da Roma , forse dallo stesso Mussolini per opera di un suo fiduciario , certo Menapace , che simulava a Parigi un frenetico antifascismo e che era spia e agente provocatore . Gli italiani ricordano le notizie spettacolose pubblicate nei primi giorni di gennaio soprattutto dalla stampa italiana . Due giornalisti liberali , Alberto Tarchiani e Alberto Cianca insieme all ' ex deputato Giuseppe Sardelli , su denunzia dell ' Ambasciata d ' Italia , erano stati arrestati a Parigi . Secondo i giornali fascisti si proponevano , di accordo con elementi rivoluzionari , di commettere attentati al re del Belgio , alla Società delle nazioni , ai ministri italiani , ecc . Bombe erano state scoperte in molti luoghi , soprattutto a Le Cannet nel sud della Francia . In casa di Alberto Cianca era stato trovato un pacchetto di cheddite , cioè di un esplosivo usato dai minatori . Tutta la stampa fascista partì in guerra , annunziando le cose più terribili e chiedendo alla Francia , al Belgio , alla Svizzera l ' espulsione degli emigrati italiani e sopra tutto ... la soppressione del Becco Giallo . Abbiamo già detto che il raggiro infame fu subito sventato . Il governo belga e il governo svizzero dichiaravano esplicitamente la verità . Tutto il complotto antifascista risultò un complotto fascista organizzato da Menapace , di accordo con le ambasciate . Ora Alberto Tarchiani e l ' on . Sardelli sono stati liberati . Cianca non dovrà rispondere che di contravvenzione . È risultato che la cheddite proviene da Menapace , cioè dai fascisti e che è stata depositata in casa Cianca con inganno . I soli responsabili sono dunque Mussolini e il Fascismo e di fronte all ' opinione internazionale essi non sono che dei delinquenti , che per opera di agenti provocatori cercano di compromettere i migliori italiani . La magistratura belga e la magistratura svizzera agiscono intanto contro lo stesso socio di Mussolini , E . Menapace , che è irreperibile e si trova senza dubbio in Italia . Ha agito troppo scioccamente e i fascisti non gli devono essere molto grati . È un criminale inabile . Se fosse riuscito , Mussolini probabilmente lo avrebbe nominato ministro come nominò De Bono , dopo l ' assassinio di Matteotti e Balbo , dopo l ' assassinio di don Minzoni . Annunziando la liberazione di Tarchiani e Sardelli i giornali italiani sono stati di una laconicità impressionante . Ora non osano più parlare del complotto e nemmeno della soppressione del Becco Giallo . Ma ora siamo noi che abbiamo bisogno di andare in fondo a questa faccenda . Noi dobbiamo vedere quale sia la responsabilità delle ambasciate d ' Italia a Parigi e a Bruxelles , in tutto questo intrigo criminoso .
DALLA RUSSIA ( A.K. , 1881 )
StampaPeriodica ,
19 settembre 1881 Pare che né gli intrighi del Ministro dell ' interno , Ignatieff , né lo zelo dell ' ex - prefetto di Pietroburgo , Baranoff , siano stati sufficienti a persuadere lo Czar , impaurito sino al ridicolo , che la autocrazia russa possa lottare , colle sole sue forze , contr ' al Socialismo rivoluzionario . La paura , che ha lo Czar , del Socialismo , dev ' essere stata ben grande , se poté vincere l ' odio che nutriva profondo per la Germania , e deciderlo a stendere la mano per aiuto al principe di Bismarck . Il convegno di Danzica , che attrae , ora , l ' opinione pubblica di tutta Europa , si deve , in gran parte certamente , alle questioni interne di ambedue gli stati , l ' uno travagliato dai Socialisti rivoluzionari , l ' altro dai Socialisti democratici . L ' iniziativa del convegno appartiene al gran Cancelliere , il quale ha capito bene che l ' estirpazione delle tendenze rivoluzionarie , comuni ai due imperi , era l ' espediente più efficace per entrare in relazioni amichevoli con uno stato assai temibile e per frenare , pel momento almeno , anche l ' agitazione panslavistica . Del resto , è difficile prevedere qual direzione verrà assumendo il governo nella sua attività interna . Il ministero attuale d ' Ignatieff e di Pobiedonoszeff , non sarà di lunga durata ; almeno la stampa russa lo pensa ; ma a chi possa essere , dallo Czar , affidato il governo dopo il loro , non si sa , sebbene si parli di Sciuvaloff , capo della gendarmeria sotto Alessandro II . La società russa sta sempre aspettando delle riforme , che non vengono mai . Le riforme militari , promulgate ultimamente , fanno sperare la stampa officiosa che molte altre riforme seguano a queste ; ma , per dire la verità , la condizione attuale della Russia non può essere espressa meglio che da un punto interrogativo . I socialisti rivoluzionari stessi pare che stiano aspettando e si domandino quel che sarà , sebbene non isperino , certo , in riforme di qualunque siasi specie . L ' ultimo numero della « Volontà del popolo » , stampato clandestinamente a Pietroburgo , non contiene , infatti , alcun cenno sul da farsi ; ma , uscito dopo quasi sei mesi di sospensione , fa soltanto il riassunto di tutti i fatti successi in questi ultimi tempi , presenta una lista degli arrestati e la ricevuta di varie offerte , che ammontano a 6000 rubli . Parlando dei risultati del 13 di marzo , cioè della morte di Alessandro II , si dice che superarono tutte le aspettative e che il vero uccisore dello Czar fu un Polacco , già russificato , certo Chrenivezky . Segue , poscia , l ' enumerazione dei Proclami , pubblicati dal Comitato esecutivo , incominciando dal 1° ( 13 ) di marzo sino ad ora ; in fine , si mettono in guardia i compagni contro una spia , di cui si dànno i connotati ed il nome . Si vede che i Socialisti stanno aspettando anch ' essi quel che può dare ancora Alessandro III . Minacciando pur sempre lo Czar ed il suo despotismo , stanno probabilmente preparandosi a qualche nuovo atto d ' audacia , che commetteranno , tosto che vedano che l ' aspettare non conduce a nulla . I contadini patiranno la fame quest ' anno , come la patirono negli anni antecedenti , sebbene i raccolti siano assai migliori : il che , per altro , non è loro di giovamento alcuno , sopraffatti , come sono , sia dalle imposte presenti e da quelle , che non poterono pagare negli anni di carestia . Di riforme economiche , si discorre qua e là sui giornali , ma sono voti platonici dell ' opinione pubblica liberale . Altrettanto platonici sono i voti , che si fanno per la libertà di stampa , che gli stessi giornali reazionari cominciano ad invocare caldamente . L ' attività politica e sociale del governo , che si verrà maggiormente determinando ne ' prossimi mesi , determinerà , altresì , l ' attività dei Terroristi , i quali stanno sempre all ' erta e sapranno approffittarne . Il processo dei 50 e più terroristi arrestati , che doveva aver luogo nel passato luglio , è stato rimandato chi sa a quando ; e il numero dei giudicabili è ridotto a 6 , fra cui si trova il noto Trigoni , arrestato in un con Giliaboff , Morosoff ed altri notissimi terroristi . La proposta per altro , di ridurre a 6 i giudicabili non è stata ancora sanzionata dallo Czar : venne fatto soltanto dai ministri dell ' interno e della giustizia . Poco tempo fa , uscì un nuovo numero del Ciornî perediel ( Divisione nera ) organo della frazione socialistica , che si propone sopra tutto la propaganda fra il popolo .
StampaPeriodica ,
Il Fascismo mobilizza le sue forze per imporre la propria volontà ad un parlamento di insufficienti , di rammolliti e di inetti . FASCISTI ! Per la suprema salute della Patria siete tutti mobilizzati . Date tutti la vostra fede , date tutti la vostra passione e soprattutto date prova di disciplina assoluta , d ' ubbidienza illimitata .
StampaPeriodica ,
I movimenti dello spirito si accelerano sempre più , come i movimenti della materia ; un determinato ciclo di idee non si è ancora affermato nelle anime e nelle opere di una razza che già un altro si prepara a contendergli il dominio , e un prossimo si feconda per sbalzare ambedue dalla vita . Il romanticismo , come orientamento della creazione letteraria , non è ancora scomparso oggi dalla scena del mondo , e , prima reazione , gli si parò contro il classicismo , come mezzo di passaggio all ' altra più potente reazione che fu il verismo . Questo non si era per anco rivelato in un solo nome , lo Zola , che già nei giovini era un fremere , un agitarsi , un delinearsi di tendenze nuove . La seconda reazione si elaborava , e pochi anni non trascorsero che essa , né pure organizzata in sistema , tanto che a noi che vi assistemmo rimase ignoto l ' insieme , sotto varie forme – spiritualismo , decadentismo , simbolismo , misticismo , semplicismo – diede le prime battaglie . I lottanti erano però quasi tutti uomini nati prima del 70 , tanto in Francia dove il movimento si accennò , quanto in Italia dove più tardi , vale a dire ai nostri giorni , fu seguito . Queste prime lotte presero a svolgersi dal 90 e , aiutati i novatori da un corrispondente movimento che si operava in altri campi , nella scienza e nella politica , parvero proprio in questi ultimi anni trionfare , specie con l ' aiuto di tutta una coorte di combattenti scesi dal Nord per dare il colpo di grazia all ' antico immenso genio latino . Parvero per un istante rinnovarsi le epoche nefaste quando i fratelli contro i fratelli chiamavano in soccorso lo straniero : per questo la folla , cioè lo strato primitivo della razza , non si accordò simpaticamente ai nuovi , ma parteggiò con i vecchi , non tanto , come noi credemmo , per avversione ai recenti ideali , quanto per solidarietà inconscia con le tradizioni etniche con lo spirito nazionale , di cui i vecchi apparvero i depositari e i difensori . I giovani simbolisti , mistici ecc . , non considerarono questo elemento di debolezza che avevano in sé , anzi quasi a bella posta esagerarono nel cosmopolitismo . La vittoria appariva vicina : le schiere ausiliarie scese dal Nord sotto grandi capitani , Wagner , Ibsen , Tolstoi , ecc . , occupavano le capitali latine , gli iniziatori del movimento avevano raggiunto la celebrità , i critici o applaudivano , o erano ridotti al silenzio ; gli oppositori , forse per inattitudine nulla creavano più di buono , apparivano come maligni o come invidiosi del successo delli altri , ma la razza , la folla , la nazione non era convinta , anzi era ostile . Questo lo stato delle cose del ieri , a cui niuno finora , specialmente in Italia , pose mente . Da una parte perché i fatti essendo troppo vicini , parlo del 1896 , impediscono all ' osservatore di coglierne la significazione sintetica , dall ' altra perché distratti in questioncelle piccine e personali , autori e critici si perdono dietro Tizio e Caio , non vedendo quanto si matura sotto gli occhi loro . E poi come potevano fare i nostri autori o i nostri critici a sentire questi ultimi palpiti della coscienza artistica quando eglino ragionano e discutono ancora sopra movimenti e lotte di più che dieci anni addietro ? Gabriele d ' Annunzio è a pena giunto ora a quel grado di evoluzione artistica cui altrove si era pervenuti prima del 90 , e i suoi corifei da una parte vanno in estasi , per quelle novità stantie , mentre gli avversari gridano dall ' altra esterrefatti al pazzo iconoclasta ; in Francia ormai è anche scomparsa la memoria delle cause che qui producono ora l ' agitazione . Gli altri poi sono ancora a trastullarsi nell ' altalena del romanticismo e del verismo , e buon pro lor faccia . Come tutta questa gente arretrata , che vede ancora al pari di un ' alba turbatrice e ignota gli ideali spiritualistici , simbolici etc . , poteva mai avvedersi , che questo movimento di reazione , già altrove affermatosi , conteneva in sé il seme della propria decadenza , seme che a punto comincia a svilupparsi in una terza reazione ? Ormai le scipite discussioni sopra quelli che i critici italiani chiamano i folli tentativi dei simbolisti , dei mistici , e le ancor più sciocche o invide irrisioni dei giornaletti o dei vecchi autori per quei giovani letterati nostri , che hanno il coraggio oggi di far del nuovo accogliendo tendenze divenute fuori di qui oggetti da museo , è a sperare che cambino solfa . Questi agitatori novatori del ieri sono finalmente vecchi , poiché di fronte a loro sorge un ' insegna novella , per cui loro s ' impone o la trasformazione o il passaggio fra i conservatori . È la terza reazione che si forma e chi la imprende sono anime nuove ; una data profonda , assai più distaccante che non quella che segna la fine di un secolo , le separa dalle anime precedenti : Il 70 . E la reazione è diretta contro tutto quell ' insieme di tendenze artistiche che dal 90 al 96 si esplicarono nella letteratura europea rivolte specialmente contro il verismo ; è diretta quindi contro il simbolismo , contro il decadentismo , contro il misticismo per tutta quella parte di artificiosità in cui si è esagerato la tendenza primitiva e vera di ognuna di quelle scuole ; è diretta contro l ' indeterminatezza , la nebulosità , la negazione della forza e della vita ; è diretta contro la posa , la preziosità , l ' alterazione dell ' anima e delle cose ; è diretta infine contro lo straniero , contro le falangi nordiche che mediante l ' adito letterario oggi stavano per opprimere la latinità di un più pesante servaggio che non le orde barbariche sul suolo di Roma , che non i soldati austriaci le pianure di Lombardia , che non le schiere germaniche la capitale della Francia . La terza reazione si incarna nelle pure fonti eterne e solenni dell ' arte nazionale , nella semplicità , nella forza , nell ' anima e nella terra natale . Nati dopo il 70 , tanto in Francia come in Italia due grandi fatti hanno dato una impronta peculiare all ' anime nostre ; impronta che non può a meno di farci sentire e pensare in un modo a fatto diverso da quello della generazione che ci precedette anche di un solo anno . In Francia la sconfitta , in Italia la conquista di Roma . Noi siamo nati quando questi due eventi si erano compiuti , il ricordo oscuramente adunghia la coscienza nostra , su di noi pesa il fato che da essi deriva e che si riassume nella risurrezione del sentimento nazionale , nel culto della forza e della terra nostra , nella visione del robusto eroe latino che accenda la gloria futura di nostra gente . I giovani francesi sono portati a questi sentimenti dall ' onta patita , dal desiderio incommensurabile della rivincita . Nati in uno spasimo di dolore e d ' ira , eglino fin sulla loro culla hanno sentito insieme al sacro ricordo delli eroi morti valorosamente nella sconfitta , insieme all ' urlo di esecrazione per i vincenti , le parole della rivincita ; e il fiero proposito che fa della Francia un ' anima sola è sangue del loro sangue , carne della loro carne . Adulti hanno assistito al riassodarsi delle forze nazionali , hanno inteso che la rivincita era a prezzo di una ricostruzione dell ' edificio gallico da opporre a quello germanico ; niuna infiltrazione , niuna debolezza doveva apparire nella coscienza nazionale , bisognava essere più francesi di prima . Potevano i giovani letterati avere un ' anima diversa ? No , dunque ecco la reazione . Nella letteratura dei ventenni , nulla di straniero anzitutto , non si combattono ancora battaglie ma si creano dei poemi , dove tutto l ' interno concitamento aspirante alla nuova gloria della razza , prorompe magnificamente violento , splendido e felice in lode delle feste dell ' uomo , nell ' esaltazione della forza civile e nazionale che muove le ricchezze della patria , che feconda il suolo della patria , che conduce in pastorizia le greggi della patria . E così cantano e così scrivono i nuovi autori francesi dal loro capo Saint - Georges de Bouhélier ai gregari Michel Abadie , André Gide , Paul Fort , ecc . Noi giovani italiani che nascemmo nel Regno nostro illuminato dalla face eterna di Roma nostra , sentiamo pure dall ' anima prorompere la reazione . A differenza della gioventù francese noi fummo concepiti in una esplosione di gioia in una rinnovazione gioconda della coscienza nazionale ; ma nella nostra infanzia , leggende più eroiche delle antiche , ascoltammo dovunque il racconto delle opere dei padri . Ogni frammento di cosa che i nostri occhi nuovi contemplavano conservava l ' aureola della temeraria epopea ! Ma ben presto nelle anime giovinette si fece luce il dovere superbo , genitura del fato di Roma , il dovere di dare alla patria sentimento di sé . E per noi pure si impose la necessità di ringagliardire lo spirito nazionale , di ricostruire moralmente la razza in una organica unità etnica che grado grado raggiungesse nell ' Europa se non il primato certo uno dei posti maggiori . Quindi non solo il bisogno di mantenerci puri , ma di far rifecondare nell ' intimo del cuore quei mirabili germi della Latinità , che soltanto la mancanza di indipendenza e personalità avean tenuto prima infruttiferi , ma pronti ora a rifiorire , come quei grani di frumento che dopo 6000 anni dalle tombe egiziane fruttificarono il pane sotto il nuovo sole . A noi più ancora che ai giovani francesi si infiamma nell ' anima rigogliosa il grande mistero della razza millenaria da tutelare , l ' incommensurabile virtù dell ' eroe latino da celebrare , la sovrumana bellezza della terra nostra da lodare ; e noi più ancora che i francesi la data della nostra concezione , avvenuta dopo il 1870 separa con più nitido segno dai nati anteriori . Non solo perché l ' ideale della raggiunta unità romana è ben più attivo che non quello di una rivincita , ma per l ' enorme significato che Roma , usbergo e speranza nostra , diffuse sulle nostre future azioni . È indubbio quindi che quelli fra noi che oggi si sono dati alla letteratura debbano sentire e operare in un modo tutto a fatto speciale e loro proprio , così da costituire con la loro attività una reazione letteraria alli ideali precedenti : reazione all ' invasione straniera , reazione a tutto ciò che tenta di deviare o di sminuire la reintegrazione della nostra genialità nazionale . Finora noi procedemmo con timidi conati singolari , l ' ora nostra non era giunta ; adesso nella gagliarda fioritura della nostra giovinezza immune da ogni traccia antica , dobbiamo riunirci , conoscerci , avanzare nella vita e operare a seconda di quello spirito nuovo e personale che speciali contingenze ci hanno dato . Io rivolgo l ' appello da queste colonne scevre di vecchie debolezze a tutti coloro che nacquero nelle albe novelle dopo la grande data , i quali sentono fortemente la gloria della loro giovine individualità nuova e staccata da tutte le forme letterarie vigenti e che hanno volontà di affermarla potentemente e originalmente nelle creazioni del genio latino . Io so che questa voce non sarà perduta , mille anime vibrano di impazienza come la mia fra tutti questi artifici di simboli , di forme estetiche ormai passati ; noi vediamo sulla vetta massima dell ' alpe la fiamma intatta della bellezza nostra .
StampaPeriodica ,
Sono sincero ; prendere la penna in mano per descrivere una rivoluzione appena compiuta e chiusasi con la più travolgente delle vittorie , è un compito inadeguato ed arduo , al quale non ci si può porre senza avere la presunzione di essere soprannaturali . Ecco perché io tento solamente di tratteggiare il gigantesco movimento che in quarantotto ore ha capovolta e rinnovata la situazione nazionale . L ' Italia di Vittorio Veneto si erge maestosa e magnifica ; essa tiene sulle braccia tese i denudati di Magnaboschi coi trucidati di SciaraSciat e SirTobras , e li offre , sublime olocausto , ai nostri morti di questa santa rivoluzione , perché ad essi sono intimamente uniti , di essi sono profondamente degni . L ' Italia oggi è in mani salde e sicure ; nelle mani di coloro che la difesero per quattro anni nelle pietraie del Carso e negli acquitrini del Piave , nelle mani dell ' Esercito che mordendosi a sangue le labbra convulse ha dovuto abbandonare le posizioni non mai perdute , e fuggire accanto alle mandre dei profughi piangenti e lagrimanti , carichi di bimbi e di fardelli , per colpa di tutti i politicanti di tutte le sette politiche , per colpa dei predicatori dell ' inutile strage e del non più un inverno in trincea . L ' Italia di Vittorio Veneto è in mano ai fanti " scalcinati " che ornarono come statue di creta il fango del fiume italianissimo . Dopo quattro anni dalla Vittoria , oggi il nostro popolo ne ottiene i frutti . C ' è stato bisogno che assaporasse il tallone russo e la vergogna di governi deboli e antinazionali , perché questo popolo trovasse la forza meravigliosa per la quindicesima battaglia . I titani hanno vinto . Vittoria più grande non poteva ottenere nessun popolo , nessun esercito ; solo gli italiani , solo la nostra razza è capace di tali prodigi . È questa ora la prova del fuoco . Quaranta milioni di italiani attendono da noi la nuova vita . Non è certo il messia che giunge : sono uomini nuovi con nuovi programmi . Abbiamo promesso : dobbiamo mantenere . Il popolo deve avere il suo governo e la sua pace . È stato il popolo a crearselo questo governo : sarà il popolo a giudicarlo . Io sono certo che il Mussolini di Roma sarà degno del Mussolini di Milano .