StampaPeriodica ,
Ad
ogni
estate
il
calcio
prende
le
sue
vacanze
,
e
tanto
più
meritate
sono
quest
'
anno
in
quanto
ha
sostenuto
anche
la
fatica
e
gloriosamente
risposto
all
'
impegno
della
difesa
e
della
riconferma
del
massimo
titolo
mondiale
.
Ma
sono
vacanze
più
apparenti
che
sostanziali
.
La
parentesi
è
tale
per
il
pubblico
che
non
ha
più
di
che
gridare
e
gesticolare
dalle
scalee
degli
stadi
,
ed
intanto
si
pasce
di
quel
che
accade
o
si
presume
nei
retroscena
delle
trattative
e
delle
cessioni
.
La
parentesi
è
poi
piuttosto
relativa
per
squadre
e
giuocatori
,
che
sì
e
no
hanno
un
mese
di
autentico
intervallo
,
e
gli
attori
di
Coppa
Europa
anche
meno
.
Non
esiste
poi
affatto
per
dirigenti
di
società
e
federali
,
poiché
hanno
tanto
di
quel
lavoro
a
tavolino
e
in
viaggio
che
neanche
un
«
brasseur
d
'
affaires
»
di
trust
bancario
.
Del
resto
,
in
cassetti
e
cartelle
,
federali
o
sociali
che
siano
,
circolano
e
ballano
milioni
ad
oltranza
...
A
sostegno
,
dobbiamo
pure
riconoscerlo
,
di
vasti
e
chiari
interessi
sportivi
.
La
Federazione
Italiana
Giuoco
Calcio
lavora
con
lena
anche
sotto
la
canicola
e
soltanto
sotto
Ferragosto
si
permette
il
lusso
di
riprendere
un
po
'
di
fiato
.
Per
contro
,
quest
'
anno
le
squadre
di
Nazionale
A
e
B
hanno
già
fissato
la
diana
della
raccolta
con
i
primi
di
agosto
.
Nessun
rispetto
più
per
la
tradizione
!
Si
comincia
presto
adesso
con
la
preparazione
fisica
,
tecnica
e
morale
per
l
'
individuo
e
per
la
compagine
.
Del
resto
a
che
servivano
certi
ozii
estivi
in
piena
indipendenza
personale
e
senza
alcun
controllo
?
A
far
tornare
in
sede
,
un
mese
prima
dell
'
inizio
del
campionato
,
degli
atleti
che
per
troppe
settimane
dedicatisi
alla
spensieratezza
se
non
alla
pazza
gioia
,
apparivano
in
condizioni
fisiche
tutt
'
altro
che
brillanti
o
addirittura
deplorevoli
e
tali
da
compromettere
sin
dall
'
inizio
utilità
di
allenamento
ed
efficienza
futura
di
giuocatori
e
di
squadra
.
Il
rimedio
acconcio
,
è
stato
trovato
dal
Presidente
del
Napoli
,
una
delle
squadre
più
esposte
alle
traditrici
lusinghe
delle
vacanze
estive
.
Ha
già
radunato
,
con
da
fine
di
luglio
,
i
suoi
«
polli
»
e
confinatili
in
un
suo
delizioso
eremo
,
dove
tra
esercizi
...
spirituali
e
atletici
e
lo
studio
assiduo
dei
segreti
della
sfera
di
cuoio
avranno
modo
di
che
corroborarsi
a
dovere
e
presentarsi
alla
competizione
forti
di
un
accumulo
di
energie
vergini
e
squillanti
come
mai
per
il
passato
.
E
,
posto
che
la
compagine
è
stata
seriamente
rinforzata
di
elementi
,
quali
giovani
e
quali
di
carriera
,
chi
sa
che
questa
volta
il
Napoli
non
riesca
a
correre
la
giostra
in
qualità
di
temibile
aspirante
al
titolo
.
Tuttavia
l
'
esempio
del
Comandante
Lauro
non
resta
isolato
.
Anche
le
altre
quindici
squadre
fanno
lo
stesso
:
tutto
sta
a
vedere
quale
saprà
farlo
con
maggiore
e
più
fedele
convinzione
.
Ma
torniamo
ai
nostri
bravi
dirigenti
federali
.
Che
prima
di
riprendere
il
fiato
accennato
lo
sappiamo
,
sì
e
no
,
per
i
rituali
tre
giorni
del
mezz
'
agosto
-
hanno
provveduto
alla
riunione
dei
Presidenti
di
Nazionale
A
e
B
nella
sede
del
C.O.N.I.
per
esposizione
e
considerazione
di
problemi
generali
,
del
regolamento
organico
e
varie
cosa
questa
mai
fatta
in
passato
di
«
varie
»
e
per
la
compilazione
del
calendario
,
che
questa
volta
è
stato
formato
col
procedimento
della
estrazione
a
sorte
.
Sarà
stato
indovinato
questo
ricorrere
alla
sorte
?
Ai
fini
del
crescente
interesse
del
torneo
forse
no
;
ma
d
'
altra
parte
la
scelta
degli
incontri
secondo
un
criterio
selettivo
previsionale
aveva
suscitato
recriminazioni
e
malcontenti
.
Ora
se
non
le
recriminazioni
,
i
malcontenti
sia
pure
postumi
,
ci
saranno
lo
stesso
;
ma
insomma
la
buona
fede
resta
fuori
causa
,
come
certamente
doveva
essere
ineccepibile
anche
per
l
'
innanzi
.
In
ogni
modo
,
arrivederci
dal
17
settembre
in
poi
.
L
'
altra
cosa
fatta
importantissima
è
la
sistemazione
delle
iscrizioni
per
la
Serie
C
:
107
squadre
avremo
quest
'
anno
in
lizza
,
suddivise
in
8
gironi
di
14
squadre
.
Nuove
energie
...
E
bene
si
è
fatto
a
rinunziare
al
«
goal
-
average
»
nei
casi
di
parità
in
classifica
finale
e
tornare
alla
disputa
delle
qualificazioni
:
si
eviterà
così
di
spegnere
anzi
tempo
entusiasmi
e
appassionamento
,
di
rinunziare
a
notevoli
incassi
e
nel
contempo
sarà
rispettato
il
principio
sportivo
assoluto
del
risultato
sul
campo
.
Deliberazione
di
Direttorio
questa
che
fa
parte
di
tutto
un
complesso
importantissimo
trattato
e
definito
subito
dopo
le
succitate
assemblee
di
A
e
B
.
Un
complesso
invero
di
vasta
portata
,
e
colmo
di
un
soffio
vitale
fresco
e
rinnovatore
.
Si
è
incominciato
col
ricordare
che
la
Federazione
è
al
400
anno
di
vita
quasi
mezzo
secolo
di
autentica
storia
sportiva
,
per
mille
guise
addentellata
e
ingranante
con
quella
della
Nazione
!
anniversario
che
la
seconda
vittoria
ai
Campionati
del
mondo
ha
degnamente
,
e
senza
altre
cerimonie
che
l
'
innalzamento
del
tricolore
italiano
sullo
Stadio
di
Parigi
celebrato
.
Per
suo
conto
la
Federazione
ha
voluto
dare
una
prova
di
clemenza
,
dimostrando
che
non
si
vuole
la
morte
del
...
peccatore
,
ma
il
suo
ravvedimento
e
ha
concesso
un
condono
di
due
anni
per
le
punizioni
a
tempo
indeterminato
e
la
riammissione
nelle
file
federali
dopo
un
intervallo
di
quattro
anni
degli
squalificati
a
vita
.
E
forse
sarà
un
condono
che
ridurrà
all
'
ovile
molte
pecore
pentite
,
ferma
restando
però
in
noi
la
convinzione
della
necessità
di
mai
deflettere
a
parte
eccezionalità
di
ben
fausti
eventi
da
processo
di
epurazione
sempre
in
permanenza
,
sempre
il
più
oculato
e
rigoroso
possibile
.
Il
calcio
come
tutti
gli
sport
è
per
i
galantuomini
...
In
tema
di
attività
internazionale
,
la
prossima
stagione
vedremo
i
nostri
azzurri
impegnati
con
Svizzera
,
Ungheria
,
Francia
e
Germania
;
non
sarebbe
troppo
,
ma
sono
in
programma
altri
incontri
per
la
B
ed
uno
,
il
28
maggio
,
per
la
Nazionale
A
da
disputarsi
all
'
estero
.
Fosse
questa
volta
con
la
Nazionale
inglese
!
E
'
pur
necessario
identificare
a
che
punto
la
squadra
Campione
del
Mondo
si
trovi
oggi
in
fatto
di
potenzialità
e
di
tecnica
precisamente
espresse
nei
confronti
dei
maestri
d
'
oltre
Manica
che
dalla
massima
competizione
mondiale
si
sono
finora
astenuti
...
Fa
parte
dell
'
attività
internazionale
anche
la
Coppa
Europa
,
di
cui
parliamo
a
parte
in
questa
breve
scorribanda
sul
calcio
estivo
;
ma
pare
che
una
certa
domenica
di
luglio
l
'
Ambrosiana
,
Campione
d
'
Italia
,
se
ne
fosse
dimenticata
,
recandosi
a
Praga
ad
incontrarvi
in
Coppa
Europa
lo
Slavia
forse
con
la
stessa
disposizione
con
cui
si
giuoca
una
partita
amichevole
con
una
squadra
...
balneare
.
L
'
ondata
di
goal
ricevuta
a
Praga
è
certo
un
infortunio
,
tanto
che
lo
Slavia
a
Milano
dovette
poi
incassare
a
sua
volta
una
sconfitta
,
molto
meno
vistosa
ma
assai
più
probativa
circa
la
reale
forza
delle
due
compagini
.
Ciò
che
rappresenta
azione
di
rinnovamento
e
di
rassodamento
e
anche
di
chiarificazione
amministrativa
sono
l
'
adozione
per
le
società
di
un
libro
amministrativo
contabile
,
fornito
e
bollato
dalla
stessa
Federazione
:
è
un
controllo
amministrativo
in
piena
regola
specificamente
normativo
,
che
in
molti
casi
sarà
utile
alle
stesse
società
nei
confronti
dei
loro
stipendiati
.
Si
è
pensato
finalmente
anche
alla
tenuta
in
ordine
dei
campi
di
giuoco
,
sia
del
terreno
,
sia
degli
annessi
.
Sarà
preferibile
per
tutti
provvedere
a
sistemazioni
complete
piuttosto
che
vedersi
decurtati
ogni
volta
gli
incassi
per
maggiorazione
percentuale
a
società
ospiti
a
disagio
su
campo
non
in
ordine
...
E
speriamo
che
nella
definizione
e
non
in
ordine
n
rientri
lo
stato
di
terreni
troppo
duri
e
sconnessi
,
così
esiziali
per
gli
arti
dei
giuocatori
.
Degne
di
rilievo
,
inoltre
,
modifiche
a
carattere
moralizzatore
,
quali
la
limitazione
della
percentuale
spettante
al
giocatore
in
caso
di
passaggio
di
società
(
avremo
un
po
'
meno
passaggi
desiderati
e
architettati
dal
giocatore
!
)
;
e
invece
consentimento
alle
società
di
migliorare
le
condizioni
ai
giuocatori
che
dimostrino
attaccamento
alla
propria
società
:
veri
e
propri
premi
di
fedeltà
che
varranno
a
rendere
felici
molti
bravi
atleti
,
a
rinforzare
le
compagini
e
stabilire
sempre
più
cordiali
rapporti
tra
giuocatori
,
società
e
pubblico
.
Si
è
inoltre
ribadito
il
divieto
di
trattative
o
cessioni
durante
il
Campionato
;
tassativamente
vietate
trattative
dirette
con
giocatori
e
soltanto
riservate
tra
le
società
;
e
per
i
militari
non
più
automaticamente
il
diritto
alla
lista
di
trasferimento
,
ma
prima
nulla
osta
della
società
di
appartenenza
.
Incidenti
e
casi
diversi
verranno
così
eliminati
.
E
'
stato
delimitato
al
31
marzo
precedente
l
'
inizio
del
Campionato
il
periodo
di
residenza
fisica
per
i
giocatori
provenienti
da
Federazione
estera
.
Quanto
mai
interessante
la
revisione
delle
norme
regolanti
i
rapporti
tra
società
e
giuocatori
.
Insomma
la
F.I.G.C.
insiste
e
con
chiarezza
di
vedute
e
precisione
di
provvedimenti
su
un
processo
di
normalizzazione
e
di
epurazione
psicologica
e
condizionale
del
calcio
come
sport
,
come
spettacolo
,
come
organizzazione
e
come
organizzati
;
intende
ottenere
la
completa
sanità
dell
'
ambiente
,
la
serenità
e
l
'
equilibrio
in
tutte
le
sue
manifestazioni
,
dove
entusiasmo
e
passione
devono
aver
sì
libero
corso
,
ma
dentro
argini
ben
definiti
e
solidi
.
Opera
da
quarant
'
anni
bene
intrapresa
e
d
'
anno
in
anno
,
di
giorno
in
giorno
sempre
meglio
condotta
e
vigilata
.
Ed
ora
uno
sguardo
alla
Coppa
Europa
,
dove
il
Milan
cominciava
col
trovare
nella
compagine
romena
del
Ripensia
uno
squadrone
dal
quale
s
'
è
fatto
sorprendere
senza
possibilità
di
riscatto
.
Ma
dove
l
'
Ambrosiana
ha
giuocato
quel
brutto
scherzo
che
tutti
sanno
.
Non
è
autentica
squadra
da
combattimento
,
si
dice
;
non
è
da
Coppa
Europa
;
troppa
tecnica
e
anche
troppa
classe
...
Per
noi
è
anche
squadra
da
combattimento
,
altrimenti
non
avrebbe
guadagnato
il
titolo
di
fronte
a
compagini
gladiatorie
oltre
che
tecniche
,
tipo
Juventus
,
Bologna
,
Genova
.
ecc
.
Gli
è
che
troppo
presto
si
è
smobilitata
nello
spirito
e
nel
regime
atletico
.
In
piena
efficienza
non
avrebbe
defezionato
da
un
trio
dove
sarebbe
stata
la
compagna
della
Juventus
e
del
Genova
.
Gagliardamente
s
'
è
invece
comportata
la
Juventus
,
la
cui
prima
linea
è
tuttavia
in
gestazione
e
in
seconda
il
miracolo
della
resurrezione
di
Monti
non
sappiamo
quanto
durerà
.
Forse
quanto
la
stagione
estiva
,
che
è
di
solito
propizia
ai
giuocatori
anziani
?
Quest
'
uomo
sta
ripetendo
nel
calcio
il
fenomeno
Facelli
in
atletica
.
Il
nostro
entusiasmo
salirebbe
al
colmo
se
ci
fosse
dato
di
vedere
Monti
funzionare
in
pieno
anche
nel
prossimo
inverno
...
Intanto
Monti
e
la
sua
squadra
,
agli
ordini
di
un
Rosetta
che
fremerebbe
tuttavia
di
tornare
in
campo
,
è
già
molto
quello
che
hanno
fatto
.
Purtroppo
l
'
infortunio
e
l
'
assenza
di
Gabetto
al
centro
dell
'
attacco
hanno
compromesso
le
ulteriori
possibilità
dei
secondi
campioni
d
'
Italia
.
E
sì
che
la
vittoria
di
Torino
,
per
3-2
sul
Ferencvaros
,
benchè
di
minimo
scarto
,
è
stata
invero
augurale
.
Ancor
più
gladiatorio
e
rispondente
allo
spirito
di
Coppa
è
stato
il
comportamento
del
Genova
,
la
cui
compagine
ormai
,
oltre
alle
qualità
tecniche
,
dispone
di
risorse
atletico
-
agonistiche
di
primissimo
ordine
.
A
Genova
lo
Slavia
è
stato
battuto
per
4-2
:
andamento
di
semifinale
quindi
a
pieno
favore
dei
rosso
-
bleu
della
Superba
.
Gli
incontri
di
ritorno
sul
terreno
avversario
hanno
dato
i
risultati
che
sappiamo
.
Siamo
ora
in
attesa
della
finale
,
il
cui
esito
non
si
potrà
sapere
che
a
...
settembre
.
Ma
intanto
ricordiamoci
che
alla
Coppa
Europa
non
ci
si
può
andare
alla
stracca
.
E
'
un
durissimo
torneo
dove
le
squadre
d
'
Europa
centrale
si
giuocano
ogni
anno
il
loro
diritto
all
'
esistenza
...
E
'
per
gli
incassi
di
essa
,
e
con
tanto
maggior
profitto
per
semifinaliste
e
iînaliste
,
che
esse
si
assicurano
la
vita
per
l
'
inverno
.
Per
le
nostre
compagini
la
mentalità
non
è
la
medesima
;
ma
al
torneo
devono
partecipare
,
e
alla
sua
durezza
abituarsi
se
vogliono
corazzarsi
contro
tutte
le
sorprese
del
magnifico
sì
ma
severo
giuoco
del
calcio
ed
ai
fini
stessi
del
sempre
aggiornato
attrezzamento
fisico
e
morale
agli
incontri
internazionali
,
ivi
compresi
quelli
che
interessano
il
titolo
di
Campione
del
Mondo
.
StampaPeriodica ,
In
tutta
Italia
è
un
fiorire
di
campi
,
di
piscine
,
di
palestre
,
di
impianti
sportivi
del
Regime
.
Sono
del
Regime
nello
spirito
,
nei
fini
e
nella
struttura
.
Superfluo
dire
il
perché
sono
fascisti
nello
spirito
e
nei
fini
.
Quanto
alla
loro
impostazione
e
costruzione
è
noto
come
esista
un
modello
fisso
di
campi
sportivi
del
Littorio
,
della
massima
economicità
e
praticità
,
del
tutto
rispondenti
alle
specifiche
esigenze
tecniche
.
Modello
al
quale
ogni
nuova
costruzione
si
attiene
ed
ogni
precedente
man
mano
si
uniforma
.
Per
le
organizzazioni
della
G.I.L.
e
del
Dopolavoro
,
vi
si
annettono
impianti
che
oltre
all
'
atletica
,
al
calcio
,
alla
pallacanestro
,
consentano
altre
attività
di
palestra
,
schermistiche
,
pugilistiche
,
lotta
,
pesi
,
ecc
.
sino
agli
specchi
d
'
acqua
,
coperti
o
scoperti
,
che
stanno
sorgendo
anch
'
essi
in
ogni
parte
d
'
Italia
e
che
tra
pochi
anni
trasformeranno
un
popolo
di
camminatori
come
il
nostro
,
anche
in
un
popolo
di
nuotatori
.
Pare
una
favola
?
...
Sarà
una
realtà
,
e
a
scadenza
più
rapida
che
non
si
pensi
.
Miracoli
dell
'
era
nuova
.
Anzi
,
perché
miracoli
?
Conseguenza
logica
di
mentalità
trasformata
,
di
azione
irresistibile
.
Dobbiamo
rilevare
che
anche
ad
uno
sport
che
poteva
ritenersi
dal
tempo
e
dai
mezzi
meccanici
superato
,
l
'
ippica
cioè
,
ci
si
dedichi
con
vero
entusiasmo
e
su
scala
assai
vasta
.
Il
cavallo
è
un
prezioso
elemento
di
sport
,
di
educazione
fisica
e
militare
,
di
fiero
e
gentile
spirito
cavalleresco
.
E
tutti
possono
dedicarsi
al
culto
dell
'
ippica
.
Non
diciamo
di
quella
che
attrae
le
folle
intorno
agli
steccati
degli
ippodromi
e
ai
picchetti
degli
allibratori
,
che
ha
anch
'
essa
ragion
di
vita
,
ma
ove
restasse
isolata
e
fine
a
se
stessa
,
sarebbe
davvero
un
guaio
grosso
,
indicazione
certa
di
decadenza
.
Parliamo
dello
sport
«
equitazione
»
,
per
cui
chiunque
,
atleta
specializzato
o
sportivo
generico
,
maschio
o
femmina
,
adulto
o
adolescente
,
può
mettersi
in
sella
e
convenientemente
addestrarsi
a
tutti
i
passi
e
gli
esercizi
di
maneggio
,
a
tutte
le
varietà
di
ostacoli
che
un
avveduto
pilotaggio
del
nobile
animale
può
consentire
.
Scuola
di
coraggio
,
di
misura
,
di
sensibilità
,
l
'
equitazione
.
Una
volta
pareva
riservato
privilegio
delle
classi
nobiliari
o
di
alta
borghesia
,
lo
sport
del
cavallo
.
Infatti
non
era
alla
portata
delle
medie
possibilità
economiche
.
Oggi
,
attraverso
la
G.I.L.
,
la
Milizia
e
il
C
.
O
.
N
.
I
.
gli
accessi
all
'
equitazione
sono
ampi
ed
agevoli
,
tanto
vero
che
gli
adepti
si
sono
moltiplicati
al
punto
che
si
è
reso
necessario
di
pensare
ad
un
aumento
o
ad
un
ampliamento
,
ovunque
,
dei
terreni
e
degli
impianti
per
l
'
esercizio
sempre
più
diffuso
dell
'
equitazione
.
Che
ancora
,
per
esempio
,
nel
suo
giuoco
tipico
,
il
polo
a
cavallo
ha
,
nel
senso
propagandistico
,
molta
strada
da
fare
,
e
tuttavia
,
tecnicamente
,
da
parte
dei
suoi
cultori
ha
raggiunto
un
elevato
livello
internazionale
.
Ma
in
quanto
a
campi
,
alla
frequenza
in
essi
e
al
numero
degli
appassionati
,
l
'
equitazione
in
Italia
marcia
a
grandi
tappe
verso
le
mete
più
luminose
.
Basta
del
resto
tener
dietro
all
'
aumento
delle
richieste
di
soggetti
presso
i
nostri
allevamenti
,
sempre
più
fiorenti
,
e
che
sono
per
l
'
appunto
intesi
oggi
a
produrre
il
cavallo
«
tipo
sport
»
.
L
'
Urbe
ha
dato
un
esempio
egregio
per
la
istituzione
di
un
centro
di
equitazione
modello
.
E
per
diretto
incitamento
delle
alte
gerarchie
del
Partito
e
per
pronta
e
feconda
comprensione
di
dirigenti
e
tecnici
della
Società
Romana
di
Equitazione
.
Esisteva
già
dalla
...
nascita
di
Villa
Borghese
il
trotter
famoso
,
dalla
parte
di
Porta
Pinciana
,
riservato
a
semplici
passeggiate
e
moderate
galoppate
della
mondanità
sportiva
romana
,
e
di
quella
straniera
ospite
dell
'
Urbe
.
Romanticismo
,
in
verità
.
E
tale
lo
ricordiamo
ancora
non
troppi
anni
addietro
.
Lungo
l
'
arborato
e
fresco
anello
di
sabbia
,
dallo
sviluppo
di
circa
1200
metri
si
caracollava
con
composta
serietà
(
cavalieri
,
amazzoni
,
ufficiali
,
scudieri
,
attendenti
;
un
imponente
maestro
di
equitazione
seguito
da
un
gentile
codazzo
di
apprendiste
)
e
si
suonava
l
'
allarme
quando
qualche
raro
spericolato
al
gran
galoppo
chiedeva
strada
.
Nel
mezzo
del
prato
,
giuochi
vari
,
compreso
il
calcio
,
tra
un
gruppo
e
l
'
altro
di
mucche
ruminanti
,
con
un
trapelare
qua
e
là
,
di
tra
l
'
erba
e
i
fossatelli
,
di
amori
ancillari
...
Una
prima
trasformazione
quel
prato
la
subì
qualche
anno
fa
.
Fu
diviso
in
mezzo
da
uno
steccato
,
metà
rimase
al
pubblico
,
e
l
'
altra
,
munita
di
siepi
e
modesti
ostacoli
,
fu
riservata
agli
amanti
del
vivere
pericolosamente
,
mentre
alle
cavalcature
e
ai
cavalcatori
di
buon
carattere
rimaneva
sempre
il
circuito
deambulatorio
.
Ma
insomma
le
esigenze
dei
frequentatori
crescevano
giorno
per
giorno
.
Gli
annuali
concorsi
ippici
di
Piazza
di
Siena
mettevano
il
pepe
su
molte
selle
e
l
'
argento
vivo
nelle
vene
di
quella
che
è
la
gioventù
del
Littorio
,
anche
se
qualche
alto
esponente
di
questa
sta
mettendo
i
capelli
bianchi
e
occupa
posti
di
comando
e
poltrone
che
in
relazione
ai
tempi
nemmeno
esse
vogliono
essere
più
tali
e
stanno
tra
il
seggiolino
della
carlinga
,
una
sella
di
motocicletta
,
l
'
insellatura
di
un
puledro
e
un
cavallo
da
palestra
da
saltarsi
a
volo
radente
...
Non
poteva
andare
avanti
col
tran
-
tran
dei
tempi
del
cardinal
Borghese
quel
galoppatoio
.
nè
soddisfaceva
più
quell
'
aggiunta
degli
ostacoli
a
scartamento
ridotto
.
E
nemmeno
,
più
tardi
,
sino
a
pochi
mesi
or
sono
,
quel
pur
razionale
campo
di
ostacoli
messo
su
in
un
primo
tempo
dalla
Società
Romana
di
Equitazione
.
Si
è
voluto
alfine
dal
Presidente
della
Società
stessa
,
il
Ministro
Segretario
del
Partito
,
un
impianto
sportivo
,
equestre
,
del
Regime
,
degno
in
tutto
e
per
tutto
dell
'
Urbe
e
delle
fiere
esigenze
dell
'
equitazione
nazionale
quale
oggi
si
presenta
.
E
poiché
non
è
detto
che
tutti
possano
avere
per
il
dovuto
esercizio
libere
proprio
le
ore
del
giorno
,
si
è
pensato
anche
alle
ore
della
notte
.
Illuminazione
.
Illuminazione
a
giorno
.
E
poi
nella
stagione
estiva
,
chi
avrebbe
avuto
cuore
di
cimentare
la
cavalcatura
sotto
il
solleone
?
Ecco
invece
risolto
il
problema
,
come
a
Villa
Glori
e
come
in
tutti
gli
Ippodromi
attrezzati
per
le
«
notturne
»
.
Con
la
differenza
che
qui
ci
si
specializza
nell
'
esercizio
del
maneggio
e
nella
ostacolistica
.
La
visibilità
è
perfetta
.
L
'
inaugurazione
,
alla
presenza
del
Ministro
Segretario
del
Partito
,
fu
un
trionfo
.
E
una
maravigliosa
soddisfazione
di
ogni
sera
è
recarsi
a
questo
campo
ostacoli
,
unico
del
genere
,
dove
chi
non
ha
a
disposizione
le
prime
ore
del
mattino
e
quelle
del
tardo
pomeriggio
,
utilizza
quelle
della
notte
,
che
forse
per
l
'
innanzi
sprecava
in
guise
inconsistenti
.
A
che
vale
descrivere
minutamente
questo
campo
?
E
'
un
terreno
d
'
equitazione
assolutamente
perfetto
,
a
cui
su
d
'
un
aereato
ed
accogliente
terrapieno
a
terrazzo
si
aggiunge
un
luogo
di
ritrovo
(
musica
,
danza
,
servizio
di
bar
)
da
formare
la
delizia
di
chi
al
severo
costume
sportivo
sa
accoppiare
con
la
dovuta
misura
le
signorili
abitudini
e
le
lecite
soddisfazioni
del
mondo
elegante
.
Poiché
sport
,
educazione
fisica
,
preparazione
militare
in
regime
fascista
non
sono
certo
musoneria
,
astinenza
aggrondata
,
rinunzia
vuota
.
E
'
disciplina
fisica
e
morale
,
ma
anche
sorriso
e
gioia
,
è
vita
vivente
.
StampaPeriodica ,
Pochi
avvenimenti
di
saliente
interesse
vivificano
la
cronaca
ippica
del
mese
di
luglio
.
Esaurito
il
ciclo
dei
grandi
premi
di
galoppo
,
spenta
la
eco
delle
significative
affermazioni
di
Nearco
e
Bistolfi
in
campo
internazionale
,
messi
a
riposo
i
grossi
calibri
in
vista
delle
future
grandi
contese
dell
'
autunno
;
la
storia
ippica
estiva
si
tesse
in
tono
minore
mentre
le
piste
«
dal
sol
di
luglio
affocate
»
offrono
,
specie
al
galoppo
,
incontri
compensativi
per
la
media
classe
.
In
questi
periodi
,
che
sono
anche
nel
campo
ippico
quelli
della
saldatura
,
per
dirla
con
una
parola
del
gergo
economico
-
finanziario
,
si
abbozzano
i
bilanci
delle
conseguite
risultanze
e
si
proiettano
sul
bianco
schermo
della
pagina
del
domani
,
progetti
e
proponimenti
.
Profittiamo
anche
noi
della
sosta
per
gettare
uno
sguardo
panoramico
sui
risultati
di
Agnano
e
sulle
riunioni
in
pieno
sviluppo
a
Villa
Glori
.
Ad
Agnano
,
la
riunione
concentrata
in
un
ristretto
numero
di
giornate
,
ha
presentato
una
caratteristica
prevalente
:
l
'
alta
media
giornaliera
offerta
in
premi
e
cioè
in
ottantamila
lire
al
giorno
.
II
concorso
delle
scuderie
è
stato
notevole
,
ma
forse
non
compiutamente
adeguato
alla
veramente
cospicua
signorilità
delle
dotazioni
offerte
dalla
benemerita
società
di
Agnano
.
Ben
è
vero
che
più
pesante
che
mai
si
è
fatta
sentire
la
concomitanza
con
le
riunioni
di
Milano
e
Torino
,
come
assai
incidente
lo
sviluppato
programma
livornese
che
ha
tenuto
ferme
in
attesa
dell
'
Ardenza
,
tutte
le
scuderie
toscane
.
Il
nutritissimo
complesso
di
prove
offerto
a
San
Siro
,
con
quattro
convegni
settimanali
,
ha
calamitato
anche
parte
del
materiale
delle
scuderie
romane
che
,
in
genere
,
dovrebbero
logicamente
orientarsi
verso
Napoli
,
e
di
conseguenza
si
è
un
po
'
risentito
,
sul
numero
,
il
contraccolpo
della
crisi
di
effettivi
che
imperversa
in
Italia
.
Ad
onta
di
ciò
il
programma
si
è
svolto
in
maniera
superba
,
e
le
varie
contese
sono
sboccate
in
una
serie
di
risultati
regolarissimi
e
ricchi
di
ammaestramenti
e
di
indicazioni
tecniche
.
Sopratutto
nel
campo
giovanile
le
corse
napoletane
hanno
messo
in
eccellente
evidenza
un
gruppo
di
ottimi
soggetti
.
Una
innovazione
è
stata
attuata
quest
'
anno
in
merito
alle
distanze
delle
corse
dei
puledri
:
esse
infatti
si
sono
uniformemente
svolte
sul
chilometro
ad
eccezione
di
quattro
corse
sugli
800
metri
.
Probabilmente
nel
prossimo
anno
si
ritornerà
all
'
antico
sistema
di
far
disputare
delle
corse
anche
su
1200
e
1300
metri
:
ne
acquisterà
un
senso
di
novità
ogni
contesa
e
sarà
possibile
realizzare
quelle
interessanti
deduzioni
tecniche
che
con
la
ripetizione
in
serie
di
corse
non
è
stato
possibile
catalogare
.
Una
eccellente
impressione
ha
suscitato
nei
tecnici
Sesella
,
una
magnifica
puledra
da
Sandra
Botticelli
della
scuderia
Maino
,
affermatasi
galoppatrice
di
mezzi
eccezionali
.
Sulle
tre
corse
disputate
ha
realizzato
due
successi
facilissimi
;
e
una
sconfitta
non
ingloriosa
,
perché
dopo
una
pessima
partenza
,
non
si
ritrovava
sul
percorso
con
la
monta
di
un
allievo
e
finiva
al
terzo
posto
.
Fra
gli
altri
soggetti
giovanili
che
ci
hanno
molto
bene
impressionati
ad
Agnano
ricorderemo
Sociantino
,
Zurigo
,
Adda
,
Obertenga
e
Montecuccoli
.
Il
programma
riservato
ai
cavalli
giovani
è
stato
quello
che
ha
offerto
il
più
significativo
complesso
di
attrattive
.
Noi
riteniamo
che
sull
'
elemento
giovanile
debba
nei
programmi
estivi
di
Napoli
intelaiarsi
la
parte
preponderante
delle
contese
di
massimo
rilievo
.
Il
Premio
città
di
Napoli
che
nelle
scorse
edizioni
aveva
visto
per
tre
volte
trionfare
i
gloriosi
colori
di
Dormello
è
sboccato
quest
'
anno
in
usa
corsa
magnifica
,
combattuta
strenuamente
dalla
partenza
all
'
arrivo
e
risoltasi
proprio
sulla
linea
del
traguardo
in
un
arrivo
fra
Prode
,
Pizzo
di
Sevo
,
Califfo
che
solo
la
cinematografia
ha
potuto
decifrare
in
favore
del
3a
.
della
Razza
del
Soldo
che
si
affermava
per
la
più
corta
delle
teste
sui
due
tenacissimi
rivali
finiti
in
parità
.
La
prova
di
appello
al
città
di
Napoli
,
una
grossa
periziata
dotata
di
50
mila
lire
e
disputata
l
'
ultimo
giorno
della
Riunione
,
non
vedeva
all
'
arrivo
né
Pizzo
né
Califfo
che
erano
stati
i
brillanti
protagonisti
della
settimana
precedente
.
Califfo
poteva
solo
assicurarsi
il
terzo
posto
mentre
Pizzo
di
Sevo
rimaneva
ai
nastri
e
la
vittoria
era
appannaggio
di
uno
dei
pesi
minimi
:
Ferruccio
,
montato
con
bell
'
impegno
dall
'
anziano
,
ma
energico
Alessi
.
Le
riunioni
di
galoppo
ad
Agnano
si
svolgono
nelle
più
contrastanti
e
complicate
stagioni
dell
'
anno
:
o
quando
il
solleone
imperversa
o
quando
l
'
inverno
incrudisce
con
tutti
i
suoi
rigori
.
Ad
onta
di
ciò
appassionata
,
totalitaria
,
cooperante
si
manifesta
la
simpatia
e
l
'
adesione
:
lei
napoletani
.
Se
però
per
le
riunioni
invernali
non
è
possibile
concretare
provvidenze
particolari
per
meglio
assecondare
la
passione
degli
sportivi
partenopei
,
per
le
riunioni
estive
i
dinamici
dirigenti
di
Agnano
hanno
già
approntato
studii
e
progetti
per
realizzare
l
'
impianto
di
illuminazione
ed
organizzare
così
i
convegni
serali
.
Fin
dalla
prossima
estate
,
pertanto
,
sarà
forse
possibile
organizzare
le
corse
al
galoppo
di
sera
.
Non
v
'
è
chi
non
veda
quale
formidabile
contributo
ad
una
sana
e
fervida
propaganda
porterebbe
la
realizzazione
del
grandioso
progetto
al
quale
il
gr
.
uff
.
Salvatore
Spinelli
sta
dando
lo
slancio
della
sua
fervida
e
dinamica
propulsione
.
Non
sveliamo
un
segreto
infornando
che
gli
studii
sono
già
stati
tutti
compiuti
e
ultimati
e
che
è
anche
stato
esaminato
un
particolarissimo
e
nuovo
sistema
di
illuminazione
che
rappresenterà
il
«
non
plus
ultra
»
dei
modernissimi
ritrovati
in
tale
campo
.
Non
ci
rimane
che
formulare
l
'
augurio
di
una
pronta
e
brillante
realizzazione
e
quello
ancora
più
fervido
di
un
pieno
successo
della
iniziativa
.
A
Villa
Glori
i
convegni
serali
si
susseguono
con
un
ritmo
di
costante
successo
.
Il
civettuolo
ippodromo
che
con
assidua
cura
i
dirigenti
incessantemente
migliorano
e
abbelliscono
,
è
diventato
il
convegno
di
più
alta
mondanità
e
di
più
saliente
attrattiva
fra
quanti
arricchiscono
l
'
Urbe
in
questa
particolare
stagione
dell
'
anno
.
Ogni
sera
la
falange
degli
assidui
si
infittisce
di
nuove
schiere
di
appassionati
e
nelle
serate
dei
grandi
premi
il
movimento
è
quasi
inceppato
dal
nutrito
affollarsi
degli
appassionati
.
Invero
ogni
studio
è
stato
diligentemente
fatto
per
integrare
le
attrattive
tecniche
insite
nelle
serrate
contese
,
attrattive
di
particolare
richiamo
spettacolare
e
mondano
.
Sul
dinamismo
realizzatore
di
Salvatore
Spinelli
si
è
inserito
quello
propulsivo
dell
'
on
.
Lando
Ferretti
:
è
quindi
facile
augurare
che
l
'
avvenire
riserverà
alle
fortune
e
alle
realizzazioni
dello
sport
del
trotto
nella
capitale
i
più
luminosi
orizzonti
.
Una
prova
tangibile
l
'
abbiamo
avuta
proprio
in
questi
giorni
con
la
licitazione
alla
stampa
del
nuovo
programma
della
Società
Villa
Glori
per
la
seconda
Riunione
di
Estate
che
si
inizierà
il
2
agosto
per
conchiudersi
il
18
settembre
attraverso
19
giornate
di
corse
.
Per
tale
periodo
,
nonostante
la
particolare
incidenza
stagionale
,
la
società
ha
mantenuto
inalterata
rispetto
alla
prima
riunione
la
dotazione
giornaliera
che
si
aggira
sulle
50
mila
lire
,
per
un
complesso
di
900
mila
lire
per
le
19
giornate
.
La
Riunione
si
impernia
sul
Premio
del
Littorio
che
assurge
ad
un
particolare
risalto
per
la
significativa
offerta
di
un
Trofeo
d
'
oro
che
S
.
E
.
il
Capo
del
Governo
ha
graziosamente
concesso
agli
organizzatori
.
Questa
corsa
che
ben
può
qualificarsi
come
la
più
significativa
contesa
di
trotto
che
si
disputa
in
Italia
ha
una
dotazione
di
50
mila
lire
e
sarà
disputata
l
'
ultimo
giorno
della
riunione
,
il
18
settembre
,
per
consentire
la
totalitaria
partecipazione
dei
migliori
soggetti
internazionali
che
prima
di
tale
epoca
saranno
impegnati
all
'
estero
.
La
corsa
è
aperta
ai
cavalli
di
3
anni
ed
oltre
di
ogni
paese
sulla
distanza
di
2140
metri
.
Una
penalità
di
20
m
.
colpisce
i
cavalli
con
velocità
di
1,16
o
migliore
,
abbuoni
di
m
.
20
sono
concessi
alle
cavalle
estere
con
velocità
di
1,18
o
peggiore
,
di
m
.
20
agli
indigeni
che
non
vinsero
500
mila
lire
nella
carriera
,
di
m
.
20
agli
indigeni
di
4
anni
e
oltre
con
velocità
di
1,21
o
peggiore
e
che
non
vinsero
nell
'
annata
L
.
100
mila
e
di
m
.
20
agli
indigeni
di
3
anni
.
Proposizione
un
po
'
complessa
ma
meditatamente
studiata
per
permettere
una
combattiva
ed
equilibrata
partecipazione
dei
migliori
indigeni
nei
confronti
degli
assi
e
delle
regine
americani
.
Il
programma
,
anche
nei
riflessi
delle
altre
corse
aperte
agli
internazionali
,
ha
tenuto
conto
delle
attuali
contingenze
di
fatto
e
ha
logicamente
tenuto
nella
dovuta
considerazione
i
cavalli
indigeni
.
Le
corse
di
allevamento
offrono
una
caratteristica
innovatrice
che
sarà
certo
accolta
col
più
largo
favore
dai
tecnici
e
dagli
interessati
:
cioè
nelle
varie
proposizioni
non
esiste
ricorso
alle
velocità
conseguite
ma
solo
alle
somme
vinte
,
da
un
determinato
periodo
,
nella
misura
,
nell
'
annata
o
nella
carriera
.
I
dirigenti
la
Villa
Glori
in
sostanza
hanno
anticipato
e
fatto
loro
il
voto
espresso
recentemente
dal
Comitato
Tecnico
dell
'E.N.C
.
T
.
Naturalmente
fissata
tale
norma
tutte
le
proposizioni
di
corse
,
e
non
solo
quelle
di
allevamento
rispecchiano
e
si
uniformano
a
tale
direttiva
.
In
complesso
il
recente
programma
segna
una
evoluzione
e
si
adegua
con
preciso
senso
realistico
alle
condizioni
generali
che
attraversa
lo
sport
del
trotto
in
Italia
.
È
un
bene
,
ci
sembra
,
che
i
delineatisi
orientamenti
tecnici
trovino
proprio
in
Roma
quella
pratica
impostazione
destinata
poi
a
fissare
in
avvenire
quella
struttura
generale
alla
quale
tutti
i
compilatori
di
programmi
dovranno
attenersi
.
L
'
esperimento
nuovo
,
ma
già
accolto
con
spiccata
simpatia
,
merita
di
essere
seguito
con
fiducia
e
con
attenzione
,
perché
è
solo
al
vaglio
della
realtà
che
è
possibile
trarre
norme
precise
ed
istruttive
per
l
'
avvenire
.
Noi
siamo
convinti
che
la
via
da
battere
è
precisamente
quella
che
i
dirigenti
la
Villa
Glori
hanno
oggi
meditatamente
e
diligentemente
prescelto
.
La
realtà
,
non
mancherà
di
confermare
pienamente
le
nostre
previsioni
.
StampaPeriodica ,
Chi
conosce
Venezia
solo
nel
quadro
,
ormai
oleografico
,
dei
rii
silenti
con
le
gondole
accoglienti
che
i
vogatori
discreti
conducono
sotto
il
chiaro
di
luna
di
tra
l
'
ombre
oblunghe
dei
vecchi
palazzi
patrizi
,
non
può
avere
idea
di
una
Venezia
vestita
a
nuovo
per
la
festa
dei
motori
.
Ma
anche
così
,
con
questo
suo
sfondo
vitale
per
quanto
meno
romantico
,
Venezia
è
pur
sempre
bella
,
vorremmo
anzi
dire
ch
'
essa
è
più
bella
per
quest
'
altra
malia
men
nota
che
ha
il
Bacino
in
fragore
.
I
vecchi
veneziani
che
vivono
solo
per
la
loro
città
dalla
vita
quieta
,
hanno
aperto
tanto
d
'
occhi
vedendo
sorgere
le
tribune
imponenti
sulla
nuova
Riva
dell
'
Impero
,
poi
loro
che
non
si
fermano
mai
a
leggere
i
manifesti
murali
-
han
visto
caracollare
sulle
acque
del
Bacino
alcuni
infernali
piccoli
scafi
che
borbottavano
una
strana
canzone
metallica
.
In
Canalazzo
intanto
son
finite
le
chiazze
oleose
perse
da
quei
piccoli
mostriciattoli
tonanti
,
chiazze
che
sono
andate
sin
nei
rii
più
nascosti
a
dar
notizia
di
vigilia
del
Gran
Premio
Motonautico
.
E
sulla
Riva
dell
'
Impero
,
al
sole
d
'
un
luglio
estroso
,
è
stato
levato
un
piccolo
pavese
di
bandiere
dei
Paesi
presenti
alle
prove
veneziane
,
alle
due
giornate
di
passione
sportiva
vissuta
nel
nome
della
Serenissima
.
Si
dice
passione
sportiva
perché
una
folla
enorme
di
spettatori
s
'
è
affollata
sulle
tribune
e
durante
il
sabato
e
durante
la
domenica
delle
gare
.
Tutta
Venezia
s
'
è
riversata
qui
,
dagli
ospiti
cosmopoliti
agli
sportivi
locali
;
solo
i
colombi
,
quei
vecchi
tranquilli
colombi
delle
Procuratie
si
sono
spaventati
a
tanto
rumore
e
si
sono
rannicchiati
sotto
i
volti
dei
palazzi
e
delle
chiese
istoriate
.
Ma
i
colombi
non
sono
abbisognati
per
riempire
le
tribune
affollate
d
'
un
pubblico
che
sapeva
perfettamente
il
valore
delle
competizioni
in
programma
.
Si
trattava
infatti
di
una
prova
per
il
campionato
mondiale
e
di
quattro
gare
per
il
campionato
italiano
.
Complesso
di
manifestazioni
quindi
di
sommo
interesse
essendo
di
scena
non
solo
fuoribordo
di
tre
diverse
classi
,
ma
pure
motoscafi
da
corsa
di
400
,
800
e
1.200
chili
.
E
'
specialmente
quest
'
ultima
categoria
quella
che
ha
portato
alla
ribalta
del
mondo
sportivo
la
gara
di
Venezia
in
quanto
la
competizione
a
carattere
intercontinentale
è
stata
,
tra
l
'
altro
,
dotata
anche
di
Coppe
del
Re
Imperatore
e
del
Duce
.
Tale
gara
di
motoscafi
da
corsa
da
1.200
chili
o
,
come
più
comunemente
si
dice
,
da
12
litri
è
stata
un
po
'
il
fulcro
della
riunione
veneziana
rivestendo
essa
il
carattere
di
prima
prova
per
il
campionato
mondiale
della
categoria
.
Valore
eccezionale
quindi
di
una
competizione
che
da
sola
ha
valso
a
richiamare
la
folla
cosmopolita
del
Lido
,
quella
sportiva
di
ogni
centro
della
Penisola
e
sovrattutto
un
temibilissimo
concorrente
d
'
oltre
Oceano
.
John
Rutherford
,
infatti
,
accogliendo
l
'
invito
del
suo
amico
conte
Theo
Rossi
,
ha
voluto
venir
a
correre
la
bella
avventura
sulle
acque
della
Laguna
movimentando
così
particolarmente
una
già
bellissima
riunione
,
anche
se
alla
resa
dei
conti
i
risultai
sono
stati
tutt
'
altro
che
pari
alle
previsioni
.
Diciamo
così
per
le
basse
medie
raggiunte
e
anche
perché
nelle
due
prove
è
mancata
completamente
la
lotta
,
non
solo
,
ma
in
entrambi
i
casi
si
è
finito
per
avere
una
semplice
corsa
ad
uno
.
Impossibilitati
ad
intervenire
i
due
francesi
,
Barrère
e
Piquerez
,
senza
notizie
del
tedesco
Mayenburg
,
hanno
preso
il
«
via
»
nella
prima
prova
del
Gran
Premio
Motonautico
di
Venezia
prova
del
campionato
mondiale
i
soli
Rutherford
,
Cattaneo
e
Rossi
.
Senonché
la
battaglia
a
tre
è
stata
brevissima
con
un
Cattaneo
costretto
al
ritiro
già
al
primo
giro
e
con
lo
«
Juno
»
immobilizzato
al
nono
.
Come
se
non
bastasse
tuttavia
il
risultato
si
è
ripetuto
nella
seconda
prova
,
questa
volta
però
ai
danni
di
Theo
Rossi
costretto
a
vedere
l
'
indisturbata
vittoria
dell
'
americano
.
Ha
vinto
il
migliore
?
Se
lo
son
chiesto
tanti
degli
spettatori
mentre
è
inutile
parlare
,
discutere
sulla
superiorità
di
uno
o
dell
'
altro
perché
sono
eloquenti
le
velocità
raggiunte
dai
due
diversi
scafi
.
Escluso
a
priori
l
'
«
Asso
»
che
seppur
accusante
velocità
superiore
non
ha
dimostrato
praticamente
il
suo
valore
,
l
'
«
Alagi
»
di
Rossi
ha
reso
a
ragion
veduta
molto
di
più
dello
«
Juno
»
se
non
altro
almeno
perchè
l
'
italiano
ha
realizzato
una
media
generale
di
99,923
ed
una
sul
giro
di
112,970
contro
93,732
e
100
dell
'
americano
.
Sarebbe
stato
tuttavia
interessante
vedere
,
in
confronto
diretto
e
completo
,
i
due
avversari
che
così
non
hanno
potuto
rendere
a
dovere
come
ebbe
a
dire
dopo
la
prima
prova
vittoriosa
-
al
gen
.
Vaccaro
il
conte
Rossi
:
u
Non
spingevo
perchè
mi
sentivo
troppo
solo
»
.
Allo
scafo
di
Rutherford
deve
del
resto
aver
nuociuto
,
come
ci
faceva
personalmente
osservare
poche
ore
avanti
della
gara
lo
stesso
conte
Ravizza
,
la
lunga
traversata
ed
il
celerissimo
trasporto
terrestre
(
un
giorno
da
Napoli
a
Venezia
)
senza
dare
possibilità
al
pilota
di
provare
il
motore
prima
della
competizione
.
Si
aggiunga
che
Rutherford
ha
corso
sempre
con
tanto
di
compressore
e
vedrete
poi
se
egli
non
doveva
venir
considerato
inizialmente
come
disponente
di
un
motore
inferiore
.
Di
contro
i
nostri
spettatori
hanno
potuto
rendersi
esatto
conto
della
stabilità
notevole
dello
scafo
americano
che
sembrava
non
subire
minimamente
le
influenze
...
sussultorie
del
movimentato
percorso
-
circuito
.
La
tendenza
alla
stabilità
nelle
costruzioni
americane
è
provata
del
resto
pure
dal
«
Baby
Juno
»
,
lo
scafo
con
il
quale
Maud
Rutherford
la
bionda
compagna
del
vincitore
della
Coppa
del
Duce
si
è
piazzata
al
secondo
posto
tra
i
motoscafi
da
corsa
400
e
800
chili
.
La
questione
si
può
basare
tutta
sul
sistema
italiano
che
sinora
ha
teso
sempre
ad
ottenere
barche
atte
a
correre
per
superare
primati
.
Oggi
pertanto
,
specie
nella
classe
dei
400
chili
,
abbiamo
degli
scafi
velocissimi
,
velocità
però
accresciuta
procurando
una
riduzione
di
dimensioni
a
tutto
detrimento
della
stabilità
dell
'
imbarcazione
.
Ecco
perché
tanto
indovinato
è
tale
indirizzo
per
quanto
si
riferisce
a
scafi
speciali
per
superare
,
su
basi
misurate
e
tranquille
,
primati
di
categoria
quanto
esso
è
errato
per
correre
in
circuito
dove
le
acque
mosse
richiedono
sufficienti
doti
di
stabilità
.
È
questo
il
caso
tipico
del
primatista
romano
Franco
Venturi
che
,
pur
dopo
la
magnifica
sua
prodezza
di
Sabaudia
(
km
.
83,230
sulle
24
miglia
)
,
malgrado
una
prova
eccellente
di
coraggio
ed
abilità
non
ha
saputo
resistere
al
treno
regolarissimo
imposto
da
Passarin
.
Ma
l
'
ennesimo
«
Mariella
»
,
questa
volta
vittorioso
,
senza
metter
da
parte
lo
scopo
primo
,
«
velocità
»
,
ha
donato
il
suo
bravo
peso
a
quell
'
altro
elemento
basilare
che
è
la
«
stabilità
»
.
È
merito
completo
di
Passarin
questo
di
aver
voluto
fare
una
imbarcazione
da
circuito
,
vale
a
dire
una
imbarcazione
che
,
ospitando
i
330
cavalli
di
un
motore
«
Alfa
Romeo
»
,
può
poggiare
sempre
su
criteri
razionali
di
costruzione
,
criteri
sinora
non
seguiti
per
alcun
altro
motoscafo
da
400
chili
.
Proprio
qui
,
cioè
nella
stabilità
ridotta
,
vanno
ricercate
le
ragioni
degli
incidenti
di
Moretti
,
Lapeyre
,
Roncoroni
e
Franco
Venturi
il
quale
ultimo
attuale
primatista
di
categoria
ha
fatto
per
breve
tempo
pensare
che
,
grazie
all
'
audacia
ed
alla
abilità
personali
,
la
vittoria
potesse
finire
in
...
Campidoglio
.
Se
la
poca
stabilità
ha
prodotto
tali
conseguenze
fra
i
motoscafi
,
vale
a
dire
tra
imbarcazioni
che
se
anche
più
veloci
possono
pur
sempre
contare
su
una
maggiore
superficie
di
immersione
e
di
galleggiamento
,
lasciamo
ai
lettori
pensare
ai
danni
subiti
dai
fuoribordo
che
,
passando
sulle
acque
scompigliate
dalle
scie
,
sembravano
in
qualche
momento
invasati
dalla
misteriosa
forza
che
produce
il
non
meno
famigerato
ballo
di
San
Vito
.
Dopo
una
gara
di
queste
fuoribordo
da
corsa
di
classe
«
C
»
vedemmo
infatti
una
sequenza
di
imbarcazioni
(
sei
o
sette
)
rimorchiate
da
una
gondola
,
senza
contare
i
concorrenti
attraccati
alle
«
briccole
»
o
naviganti
a
...
remi
,
spettacolo
curioso
di
un
raduno
di
motori
.
Salvo
questo
inconveniente
,
del
resto
la
gara
è
stata
ottima
sotto
ogni
rapporto
anche
perché
animata
dallo
splendido
inseguimento
di
Guerini
il
quale
però
ha
finito
per
rimanere
vittima
della
sua
stessa
generosa
condotta
di
gara
.
La
competizione
è
stata
pertanto
appannaggio
di
un
pilota
dalle
pretese
limitate
e
sfruttanti
la
situazione
creatasi
con
i
ritiri
di
Guerini
e
Pedrali
-
Noy
.
Si
tratta
tuttavia
d
'
un
buon
corridore
accorto
e
abile
,
il
cremonese
Sabatucci
che
ha
avuto
come
avversari
più
duri
da
piegare
il
consocio
Morosi
,
il
napoletano
Scalero
ed
altri
ancora
tra
cui
il
francese
Mayet
.
Gara
giudiziosa
quella
del
vincitore
,
malgrado
ciò
però
si
sono
registrati
dei
discreti
risultati
tecnici
,
in
primo
piano
il
giro
più
veloce
di
Guerini
(
km
.
67,331
)
.
Se
appassionante
,
agli
effetti
di
una
affermazione
dell
'
industria
e
dei
piloti
nazionali
,
è
stata
la
prova
dei
fuoribordo
di
classe
«
C
»
,
entusiasmante
addirittura
è
risultata
la
competizione
di
classe
«
A
»
,
dove
la
Luchini
ha
gareggiato
con
generosità
non
certo
inferiore
a
quella
di
Guerini
;
peccato
che
la
prova
sia
stata
tanto
bella
quanto
sfortunata
giacché
la
gentile
guidatrice
è
stata
costretta
a
ritirarsi
dopo
aver
guidato
per
parecchi
giri
.
Sfortuna
nera
,
«
pegola
»
come
dicono
i
triestini
e
lacrimuccie
femminili
perché
si
è
dovuto
dar
via
libera
a
quegli
altri
che
potevano
rincorrere
quella
chimera
pur
donna
che
è
la
«
vittoria
»
e
che
a
Venezia
ha
voluto
donarsi
solo
ai
cavalieri
dell
'
acqua
.
Il
rito
nuziale
(
!
)
della
categoria
è
stato
celebrato
per
Carlo
Toselli
,
un
pilota
che
non
si
è
peritato
di
superare
...
anticavallerescamente
ma
in
modo
sportivissimo
la
signorina
Lombardi
che
ha
vendicato
l
'
amica
Luchini
facendo
tirar
il
collo
al
vincitore
e
lasciandosi
dietro
la
poppa
molti
altri
uomini
.
Piccole
vendette
del
debole
sesso
che
conquista
ormai
tanto
spavaldamente
le
poltrone
sportive
che
un
tempo
eran
riserbate
solo
agli
uomini
.
In
tutte
le
gare
veneziane
(
nella
prima
prova
dei
12
litri
la
Rutherford
ha
corso
con
il
compagno
)
all
'
infuori
di
una
-
sono
state
presenti
le
donne
;
solo
nei
fuoribordo
da
corsa
di
classe
«
X
»
infatti
non
ci
sono
state
signorine
e
la
competizione
(
che
le
gentili
piloti
siano
come
la
famosa
coda
del
diavolo
?
)
è
stata
l
'
unica
ad
andar
via
senza
sussulti
anche
se
Sestini
ha
tentato
di
soffiar
forte
nel
fuoco
con
quei
suoi
80
km
.
sul
giro
.
La
gara
infatti
l
'
ha
vinta
comodamente
Augusto
Romani
regolante
senza
molta
difficoltà
Scalero
e
Forni
quando
ormai
gli
«
ossi
»
,
tipo
Casalini
,
Schiller
,
Segurini
,
erano
stati
liquidati
per
incidenti
o
bagni
involontari
.
Gara
piana
insomma
.
«
Ma
se
c
'
eravamo
noi
...
»
ha
detto
una
signorina
lasciandoci
la
conclusione
.
Sì
,
se
c
'
eran
le
donne
sarebbero
stati
dolori
perché
son
loro
che
hanno
un
diavolo
per
capello
(
o
per
cappello
?
)
e
si
buttan
nella
lotta
peggio
degli
uomini
anche
se
ora
,
mentre
qualche
ritardatario
continua
a
girare
in
bacino
col
fuori
bordo
tonante
,
anche
se
ora
ripetiamo
una
di
loro
è
seduta
sulle
tribune
,
intenta
a
passarsi
il
rossetto
sulle
labbra
arse
dalla
salsedine
.
Poco
lungi
,
quel
vecchietto
brontolone
che
non
legge
mai
i
manifesti
murali
e
che
ama
Venezia
quieta
è
ritornato
a
sedersi
sulla
panchina
della
Riva
dell
'
Impero
,
proprio
sotto
alle
tribune
quasi
vuote
.
Un
colombo
curioso
è
venuto
forse
a
vedere
se
è
finito
quell
'
inferno
di
motori
che
è
durato
due
giorni
e
che
non
ha
lasciato
dormire
un
attimo
l
'
acqua
del
Bacino
;
i
compagni
di
questo
ficcanaso
hanno
intanto
ripreso
i
loro
voli
intorno
all
'
angelo
del
«
campaniel
»
mentre
le
ragazze
d
'
ogni
paese
son
tornate
al
Lido
per
arrostire
quelle
loro
belle
schiene
al
sole
d
'
Italia
.
StampaPeriodica ,
...
Ma
occorreva
anche
un
Duce
magnifico
che
nella
sua
spregiudicatezza
di
italiano
moderno
volgesse
l
'
animo
a
qualcosa
di
eroico
,
ad
un
superamento
gravido
di
avvenire
,
accettasse
ogni
alito
di
vita
nuova
,
avesse
tutto
il
coraggio
della
concreta
attuazione
dello
stato
organico
e
della
nazione
corporativa
,
tanto
più
meritevole
in
quanto
la
sua
mentalità
e
la
sua
sensibilità
in
origine
non
furono
sindacalistiche
ma
piuttosto
blanquistiche
e
romantiche
,
ossia
,
nel
senso
estetico
-
dinamico
,
come
solo
la
politica
poteva
essere
rispettabile
.
Ma
Benito
Mussolini
è
insieme
un
uomo
di
azione
impareggiabile
ed
un
sensorio
squisito
,
uno
strumento
di
precisione
delicatissimo
,
uno
psicologo
delle
masse
in
-
superato
,
dotato
di
un
intuito
geniale
a
divinare
ed
occorrendo
a
seguire
(
che
è
forse
maggiore
virtù
)
tutti
gli
atteggiamenti
e
tutta
la
passione
del
popolo
italiano
,
e
ad
accogliere
ogni
dottrina
feconda
,
il
che
costituisce
proprio
la
qualità
opposta
alla
mummificazione
del
dottrinario
,
il
quale
non
può
scostarsi
dalla
sua
dottrina
,
che
si
fa
apriorismo
,
domma
infecondo
,
cecità
ed
incomprensione
.
Occorreva
infine
il
giurista
mistico
e
puro
,
un
Rocco
,
mente
giuridica
di
primo
ordine
,
che
travedesse
di
colpo
la
importanza
di
tutte
codeste
materie
caotiche
,
di
codesto
amalgama
ardente
in
fusione
a
fucinarlo
in
sostanza
di
diritto
,
a
dargli
corpo
ed
anima
,
forma
di
legge
e
di
ordina
-
mento
,
e
riducesse
a
comando
ed
a
sistema
quello
che
era
ancora
fiotto
di
idee
,
tendenza
storica
e
rinascita
di
un
pensiero
politico
originario
nella
stirpe
.
Tutto
questo
occorreva
,
e
tralasciamo
i
particolari
,
perché
il
miracolo
potesse
compiersi
,
e
lo
stato
corporativo
italiano
potesse
sorgere
,
ricco
di
una
sua
vita
autonoma
,
capace
di
un
'
indefinita
evoluzione
di
idee
e
di
fatti
sul
terreno
sperimentale
delle
formazioni
concrete
.
Perché
cadrebbe
in
grave
errore
chi
supponesse
che
tutto
fosse
oramai
definito
e
che
l
'
attuale
sistema
dovesse
rimanere
immobile
,
condannato
ad
un
autoammirazione
infeconda
.
Il
diritto
nello
stato
è
vita
,
è
movimento
,
è
specificazione
,
è
divenire
hegeliano
che
ha
già
trovato
un
suo
assetto
,
che
è
sintesi
,
ma
non
come
punto
di
arrivo
,
bensì
come
punto
di
partenza
per
le
ulteriori
evoluzioni
tendenti
a
sintesi
superiori
e
più
vaste
...
StampaPeriodica ,
Della
dispersione
dell
esercito
meridionale
,
dei
modi
come
eseguita
,
e
della
guisa
con
che
la
intristirono
quelli
stessi
che
ne
avrebbero
dovuto
lenire
la
crudescenza
ne
tratterò
altra
volta
:
che
io
non
mi
dimentico
d
essere
stato
io
stesso
un
garibaldino
nella
mia
evangelica
capacità
,
e
non
mi
vergogno
di
avere
appartenuto
all
armata
liberatrice
dell
Italia
meridionale
,
e
di
avere
servito
all
immenso
Garibaldi
;
e
ciò
per
meritare
i
sorrisi
ed
i
ciondoli
dei
novellamente
arrivati
.
Mio
tema
presente
è
la
mostruosa
ingratitudine
di
che
furono
pagati
i
feriti
dell
esercito
meridionale
.
Dico
dunque
che
i
prodi
dell
eroico
Garibaldi
battezzati
sui
campi
nel
sangue
delle
loro
ferite
,
e
consacrati
in
ospedali
dai
crismi
del
dolore
e
della
infermità
,
alle
mani
del
nuovo
governo
furono
e
sono
trattati
peggio
che
cani
.
E
sì
che
ragion
volea
di
carezzarli
alla
Beniamino
.
Imperocché
se
il
Governo
Farini
e
il
Ministero
Fanti
non
ne
sentiano
l
inclinazione
da
natura
,
la
doveano
almeno
simular
per
politica
:
ché
in
questo
caso
l
essere
inumani
per
calcolo
era
lo
stesso
che
scapitarne
il
cento
per
uno
.
Quando
si
rifletta
che
all
esercito
garibaldino
soltanto
si
deve
l
affrancamento
delle
due
Sicilie
,
il
loro
voto
per
Vittorio
Emmanuele
,
e
l
annessione
loro
alle
altre
provincie
d
Italia
:
la
gratitudine
italiana
si
cangia
in
dovere
,
quella
dei
nuovi
signori
in
obbligo
di
giustizia
e
di
coscienza
.
Sareste
voi
qui
,
se
non
era
per
Garibaldi
ed
i
suoi
?
Vi
conveniva
dunque
essere
loro
grati
,
almeno
per
prudenza
.
Non
ne
avreste
sanguinato
al
cuor
di
corame
,
intantoché
vi
sareste
buscata
riputazione
non
vostra
di
onesti
.
Ma
voi
avete
preferito
al
plauso
immeritato
la
svergognata
rinomanza
d
ingrati
;
e
di
essere
trombettati
al
mondo
intiero
per
francamente
e
generosamente
inumani
.
Di
che
io
vi
lodo
,
sbugiardeggiando
così
la
vostra
fama
che
sapete
mentire
,
e
provandovi
a
questo
popolo
di
affetti
meridionali
,
nell
eroico
coraggio
della
crudeltà
.
Una
volta
che
in
massima
fu
determinato
di
finirla
coll
esercito
garibaldino
,
non
fuvvi
maniera
di
tristizia
che
si
risparmiasse
ai
suoi
malati
,
ai
suoi
feriti
.
Parlerò
di
due
principali
,
né
con
altro
scopo
che
fruttino
ai
loro
autori
l
infamia
che
le
seconda
.
Conoscendosi
in
pratica
che
nulla
tanto
giova
al
pronto
ristabilimento
dei
convalescenti
,
quanto
il
cangiar
di
locale
,
di
aria
,
di
trattamento
,
erasi
fino
da
sotto
il
dittatore
stabilito
di
formare
a
tant
uopo
un
adatto
valetudinario
:
e
si
decretò
la
Conocchia
,
siccome
il
luogo
più
conveniente
per
ospitar
tal
fatta
di
pazienti
.
E
dal
dirlo
al
farlo
,
fu
in
questo
caso
un
solo
atto
:
ché
in
corto
di
giorni
quella
gesuitica
spelonca
,
già
predata
e
guasta
da
suoi
ruffianeschi
loiolei
,
fu
trasmutata
in
bellissimo
ospizio
per
ricevere
i
convalescenti
.
E
ripeto
bellissimo
ospizio
,
dacché
niuno
degli
ospedali
della
metropoli
avrebbe
potuto
competere
col
nuovo
valetudinario
a
semplicità
,
mondezza
,
sufficienza
e
bontà
di
fornitura
e
di
stoviglie
.
Qual
aria
,
qual
vista
,
quale
salute
vi
si
goda
,
io
nol
dirò
ai
Napolitani
,
per
non
parere
di
portar
nottole
ad
Atene
.
Or
bene
,
quando
il
direttore
di
quel
provvido
ospizio
con
reiterate
istanze
dimandò
al
ministero
i
convalescenti
dell
esercito
meridionale
,
per
restituirli
a
sanezza
;
gli
fu
reiteratamente
risposto
,
che
i
garibaldini
non
dovevano
avere
convalescenza
,
che
nei
casi
più
speciali
la
farebbero
nei
loro
ospedali
,
che
del
resto
dovevano
il
più
presto
che
possibile
sgomberare
da
Napoli
.
Ed
ecco
gli
uomini
che
sono
al
comando
di
piazza
,
all
intendenza
militare
,
al
Ministero
della
guerra
,
alla
luogotenenza
per
le
fatiche
,
le
infermità
,
le
ferite
dei
garibaldini
,
che
niegano
a
questi
otto
giorni
di
opportuna
convalescenza
,
rubando
ad
essi
,
per
quanto
è
da
loro
,
l
aria
,
l
aria
balsamica
di
questa
Napoli
che
di
loro
egoismo
ci
vennero
a
contaminare
!
Per
tal
crudele
misura
,
molti
si
viddero
forzati
a
rimpatriare
con
anche
le
aperte
ferite
,
benché
li
aspettassero
nel
loro
tragitto
per
alle
patrie
,
il
duro
pancato
di
una
terza
classe
,
e
la
negazione
di
ogni
cibo
.
Ed
intanto
la
Conocchia
che
costò
già
allo
Stato
non
poche
migliaia
per
ridurla
a
comodi
,
anzi
pure
alle
delizie
di
valetudinario
italiano
,
in
oggi
rimane
al
tutto
oziosa
ed
inutile
:
nell
atto
che
cento
e
cento
lingue
dì
e
notte
bestemmiano
negli
infetti
ospedali
il
duro
stato
di
quei
che
non
più
infermi
non
sono
tuttavia
sani
;
maledicendo
coi
dialetti
di
venti
italiche
provincie
alla
barbara
parsimonia
dei
vecchi
e
nuovi
divoratori
.
E
che
!
Hanno
dunque
i
Gesuiti
ancora
tanta
pecunia
in
Napoli
,
che
come
già
in
novembre
il
senile
comando
della
Guardia
Nazionale
presso
la
femminesca
pro
-
dittatura
poté
conservare
ai
mascherati
loioleschi
la
chiesa
del
Gesù
Nuovo
,
ora
lo
squarquoio
ispettorato
degli
ospedali
militari
possa
presso
la
sconsigliata
luogotenenza
preservare
agli
erranti
Tartuffi
la
loro
piacevole
casineggiatura
della
Conocchia
?
Oh
quando
finirà
mai
questa
tristissima
razza
di
Gesuiti
,
e
di
gesuitanti
?
Che
accadde
in
seguito
di
questa
bizzarria
di
crudeltà
?
I
feriti
garibaldini
dei
differenti
ospedali
(
eccetto
i
pochi
casi
non
rimovibili
)
furono
accalcati
nelle
sale
dei
Santi
Apostoli
,
già
piene
a
ribocco
per
rigurgito
degli
ammalati
.
Da
ciò
la
condizione
di
questi
bravi
è
divenuta
delle
più
miserande
.
Si
badi
bene
a
questa
verità
;
che
il
locale
dei
Santi
Apostoli
è
dei
tanti
il
meno
adattato
per
essere
ospedal
militare
:
e
non
fu
tollerabile
nell
autunno
che
per
la
bontà
della
stagione
,
e
le
gentili
maniere
e
la
caritatevole
energia
del
suo
nuovo
comandante
.
Oggidì
le
quattro
sale
,
ossia
i
quattro
corridoi
ove
sono
ammontichiati
i
feriti
presentano
un
aspetto
di
tristizia
che
ti
serra
al
cuore
,
perché
umidi
,
perché
freddi
,
perché
mefitici
,
perché
irrespirabili
.
È
forse
per
piacere
ai
nuovi
signori
che
colà
entro
tutto
debba
camminare
alla
peggio
?
Il
lerciume
dei
letti
è
cosa
intolleranda
.
La
mancanza
di
ventilazione
ributta
il
visitatore
che
a
quei
canili
volesse
ministrare
il
sollievo
o
la
consolazione
.
Il
cibo
mette
colmo
alle
miserie
di
colà
entro
.
Caduti
i
liberatori
di
Napoli
sotto
le
cure
di
un
nuovo
capo
medico
,
che
sarà
certamente
delle
antiche
risme
borboniche
,
il
cibo
dei
feriti
è
stato
pressocché
livellato
a
quello
dell
albergo
dei
poveri
.
So
che
si
griderà
alla
esagerazione
,
so
che
chi
cerca
pretesti
per
iscusarsi
dalla
carità
vorrà
non
credere
al
mio
detto
,
so
che
il
governo
e
ì
suoi
mirmidoni
troveranno
una
colluvie
di
panegiristi
per
laudarne
l
umanità
a
fior
fiore
di
Borboniani
e
di
carnefici
:
ma
ciò
nulla
manco
i
fatti
saranno
pur
sempre
quali
io
qui
li
narro
.
Si
è
tolta
anche
ai
più
dilicati
e
necessitosi
(
ne
hanno
in
quell
ospedale
alcuni
compassionevolissimi
casi
)
la
porzione
di
pollo
;
per
sostituirvi
l
impossibile
bue
.
Come
,
pollo
ai
garibaldini
?
Pollo
agli
uomini
che
hanno
procurato
alle
mense
della
luogotenenza
,
e
del
ministero
le
pernici
e
i
fagiani
,
insaporandole
delle
cacciagioni
e
delle
selvaggine
le
più
prelibate
?
Ohibò
,
ohibò
!
Bue
,
bue
,
e
sempre
bue
:
anzi
perché
non
ci
prendano
il
verso
,
adusandosi
così
alle
delizie
di
ospedale
da
non
più
volerlo
abbandonare
,
il
capo
medico
ha
stimato
prudente
che
il
bue
sia
della
peggior
qualità
,
a
tale
da
rassembrar
piuttosto
ad
un
ciarpame
di
ciabattino
,
anziché
ad
un
boccone
per
uomini
.
E
giacché
per
nove
decimi
quei
garibaldini
sono
delle
provincie
settentrionali
,
ove
si
costuma
più
che
altro
il
riso
per
minestra
,
la
loro
minestra
sarà
per
borbonica
prescrizione
pasta
,
pasta
,
e
sempre
pasta
.
E
se
a
modo
di
medicina
a
qualcuno
si
consentirà
la
minestra
di
riso
:
il
cuoco
la
condisca
a
intingolo
di
cimici
,
che
di
meglio
non
meritano
i
garibaldini
!
E
questi
sono
fatti
:
né
il
comandante
ci
può
rimediare
,
avendo
in
preciso
i
nuovi
suoi
ordini
.
Ma
Garibaldi
in
sullo
esular
per
Caprera
,
non
lasciò
forse
un
capo
che
facesse
le
veci
di
padre
a
questi
infelici
?
Dove
è
questo
padre
,
che
fa
?
Io
non
lo
cercherò
certamente
nell
autore
dei
nauseosi
proclami
che
quando
a
quando
deturpano
i
muri
di
Napoli
,
invitando
i
prodi
dell
esercito
meridionale
all
ordine
,
alla
quiete
che
ei
neppur
sognano
disturbare
.
Queste
puerili
scempiaggini
non
mi
rivelerebbero
già
il
padre
di
gloriose
reliquie
,
ma
il
lurido
cicaraio
che
con
lanternino
in
mano
fruga
gli
angoli
delle
regie
sale
per
pizzicarvi
un
cencio
di
ricamo
,
o
un
rimasuglio
di
croce
!
Invece
io
lo
vorrei
trovare
in
questi
pestilenti
corridoi
dei
Santi
Apostoli
per
veder
da
se
stesso
tanta
miseria
,
tanta
ingiustizia
tanta
perversità
:
e
reclamare
un
termine
a
nome
della
gratitudine
e
della
umanità
.
Quand
anche
non
fossero
fratelli
quei
che
tanto
vi
soffrono
,
quand
anche
non
fossero
Italiani
:
il
pensiero
che
è
ad
essi
,
ad
essi
,
ad
essi
soltanto
che
il
governo
costituzionale
di
Vittorio
Emmanuele
va
debitore
della
sua
proclamazione
e
del
suo
installamento
,
dovrebbe
più
che
bastare
per
ottenere
loro
alfine
un
qualche
riguardo
dalla
gratitudine
governativa
.
StampaPeriodica ,
Confesso
pubblicamente
la
mia
decadenza
senza
scusarmene
:
da
solitario
creatore
e
distruttore
di
miti
vo
diventando
propagandista
e
apostolo
delle
genti
.
Vado
verso
gli
uomini
.
Salgo
o
scendo
?
Non
so
né
voglio
sapere
.
Non
posso
disobbedire
alla
voce
che
mi
spinge
verso
coloro
che
io
disprezzai
con
gagliarde
risa
e
turbai
con
parole
oscure
..
Sento
-
come
un
mazziniano
degli
antichi
giorni
-
ch
'
io
posso
avere
una
missione
nel
mio
paese
e
che
debbo
far
di
tutto
perché
l
'
Italia
diventi
meno
sorda
,
meno
cieca
,
meno
vile
.
Sarò
chiamato
una
volta
di
più
Don
Chisciotte
.
Ma
da
chi
?
Dalla
tribù
dei
Sancio
Pancia
.
Le
sorti
d
'
Italia
son
quelle
del
mondo
Mazzini
,
Scritti
,
VII
,
181
Il
mio
programma
rispetto
all
'
Italia
è
tanto
semplice
che
ai
soliti
molti
sembrerà
assurdo
:
Io
voglio
che
alcune
centinaia
di
giovani
italiani
perdano
certe
qualità
e
ne
acquistino
certe
altre
...
Il
mio
scopo
è
dunque
ben
preciso
:
non
si
tratta
di
un
moto
politico
o
religioso
,
ma
puramente
spirituale
e
interno
...
Mi
bastano
pochi
uomini
che
sappiano
e
sentano
ciò
ch
'
io
voglio
.
Col
loro
contagio
essi
cambieranno
l
'
aria
morale
di
un
paese
,
e
il
contagio
di
questo
paese
potrà
cambiare
il
mondo
.
Nella
cultura
,
come
nella
politica
,
i
meno
tirano
i
più
.
Basta
volere
con
forza
e
agire
con
ostinazione
e
a
tutto
si
arriva
...
La
mia
è
...
una
campagna
"
morale
"
(
nel
senso
non
kantiano
della
parola
)
ma
bisogna
risolversi
a
usare
per
la
propaganda
"
morale
"
anche
quei
mezzi
che
oggi
si
adoperano
soltanto
per
le
campagne
elettorali
e
per
la
propaganda
delle
chiese
e
dei
partiti
...
Quelli
che
hanno
compreso
lo
spirito
di
questa
mia
campagna
vorranno
conoscere
subito
quali
sono
i
mutamenti
spirituali
ch
'
io
medito
.
Eccoli
:
Bisogna
fare
qualcosa
d
'
importante
Far
sentire
prima
di
tutto
che
non
val
la
pena
di
continuare
la
vita
mediocre
e
abituale
che
conducono
la
maggior
parte
degli
uomini
...
Far
sentire
la
necessità
di
fare
qualcosa
d
'
importante
perché
la
nostra
vita
abbia
un
senso
e
qualche
bellezza
...
Per
noialtri
giovani
italiani
del
secolo
XX
quale
può
essere
la
cosa
importante
da
compiere
?
Un
nuovo
rinascimento
ideale
dell
'
Italia
.
Far
dell
'
Italia
un
grande
centro
di
cultura
,
e
di
alcuni
italiani
i
generali
di
nuove
conquiste
dello
spirito
.
Ridare
alla
Italia
il
primato
intellettuale
poiché
non
può
riavere
né
quello
politico
né
quello
economico
.
Roma
ha
sempre
avuto
una
missione
universale
e
dominatrice
.
In
lei
sedettero
l
'
Imperatore
e
il
Papa
a
dominare
e
organizzare
il
mondo
.
Oggi
,
a
Roma
,
l
'
Impero
è
rappresentato
da
un
buon
padre
di
famiglia
,
numismatico
e
automobilista
,
ed
il
Papato
da
un
buon
curato
di
campagna
,
ignorante
ed
esitante
...
La
terza
Roma
ideale
deve
nascere
dalla
nostra
volontà
e
dalla
nostra
opera
e
se
i
miei
compagni
non
cominciano
col
sentir
fortemente
questa
necessità
possono
lasciarmi
senz
'
altro
.
Osate
esser
pazzi
!
Abbiate
del
coraggio
,
dell
'
audacia
,
della
temerarietà
e
della
pazzia
...
L
'
Italia
è
vile
:
da
molti
anni
,
subito
dopo
che
ebbe
rimessi
insieme
i
suoi
pezzi
,
si
è
data
alla
"
politica
del
raccoglimento
"
.
Che
cosa
abbia
raccolto
da
questo
raccoglimento
non
si
vede
bene
,
ma
è
chiaro
che
il
popolo
italiano
s
'
è
dato
alla
umiltà
,
alla
modestia
,
alla
paura
,
alla
rassegnazione
con
una
buona
volontà
spaventosa
...
In
politica
ci
siamo
fatti
sconfiggere
per
timidezza
;
negli
affari
abbiamo
ottenuto
il
pareggio
a
forza
di
economie
esagerate
;
nella
vita
comune
abbiamo
un
timore
inverosimile
del
grandioso
,
del
pazzamente
ed
assurdamente
grandioso
,
e
un
rispetto
beghinesco
degli
scopi
misurati
e
degli
ideali
a
breve
scadenza
.
Ma
bisogna
che
tutto
ciò
cambi
e
che
l
'
amore
del
rischio
,
della
ventura
,
dello
sbaraglio
,
della
carica
a
fondo
,
dei
sogni
enormi
e
dei
programmi
eterni
entri
nell
'
anima
di
una
parte
dei
giovani
d
'
Italia
.
Solo
a
questo
patto
noi
potremo
fondare
la
nuova
civiltà
italica
;
il
secondo
Rinascimento
degli
spiriti
.
Ogni
rettorica
deve
morire
Un
'
altra
qualità
degli
italiani
ch
'
io
voglio
fare
sparire
è
l
'
amore
esagerato
delle
parole
inutili
...
La
rettorica
-
cioè
la
non
sincerità
e
lo
sfoggio
inutile
-
è
sempre
viva
dappertutto
.
Confrontate
un
discorso
o
una
lettera
di
un
anglosassone
con
quella
di
un
italiano
e
vedrete
quante
più
parole
più
bugie
ci
sono
in
quel
che
scrive
quest
'
ultimo
...
E
ci
fosse
soltanto
la
rettorica
delle
immagini
!
C
'
è
purtroppo
,
anche
la
rettorica
dei
concetti
ed
è
,
quasi
sempre
la
filosofia
.
Ci
sono
di
quelli
che
si
divertono
seriamente
a
combinare
insieme
delle
frasi
senza
significato
,
ma
ben
congegnate
e
piene
di
parole
grandi
e
grosse
,
col
pretesto
di
risolvere
problemi
che
non
esistono
...
Poche
parole
,
precise
,
chiare
,
sincere
e
che
dicano
qualche
cosa
;
ecco
ciò
ch
'
io
tendo
di
ottenere
da
me
e
dagli
altri
.
Scegliamo
di
essere
semplici
ed
energici
villani
,
invece
che
ipocriti
e
cascanti
parolai
.
Cerchiamo
i
problemi
terribili
!
Noi
conosciamo
poco
la
nostra
anima
e
non
pensiamo
abbastanza
a
noi
stessi
,
non
al
me
piccoletto
che
cerca
l
'
impiego
o
la
moglie
,
ma
al
grande
me
che
non
è
più
di
questa
casa
e
di
questa
città
,
ma
pensa
e
ripensa
al
mondo
ed
al
suo
significato
,
alla
vita
e
al
suo
fine
.
Noi
dobbiamo
scoprire
noi
stessi
e
quando
ci
saremo
scoperti
potremo
forse
cambiare
la
nostra
direzione
.
Per
far
ciò
il
coraggio
,
e
un
grande
coraggio
,
è
necessario
.
Scendendo
in
noi
stessi
ci
troviamo
dinanzi
a
problemi
che
possono
farci
inorridire
più
di
un
rettile
o
di
un
abisso
.
Guai
a
chi
non
ha
forte
il
cuore
contro
le
paure
di
se
stesso
!
Riflettendo
a
noi
stessi
e
al
nostro
destino
,
siamo
forzati
a
riflettere
al
mondo
e
al
destino
del
mondo
.
Vi
sono
alcuni
problemi
ai
quali
gli
uomini
temono
di
accostarsi
.
Vi
sono
veramente
dei
morti
?
Il
mondo
sarà
annientato
o
qualche
immaginabile
forma
di
esistenza
succederà
alla
nostra
?
Potremo
noi
rifare
il
mondo
oppure
dobbiamo
continuare
ad
essere
degli
animaletti
obbedienti
e
rassegnati
?
Questi
problemi
o
non
si
pongono
o
si
cerca
di
scordarli
.
Enigmi
troppo
grandi
?
Domande
troppo
pazze
?
Tentazioni
troppo
paurose
?
A
noi
giovani
Italiani
liberati
dalla
viltà
e
innamorati
dei
"
folli
voli
"
,
questi
problemi
non
debbono
far
paura
.
Dobbiamo
,
anzi
,
trovarne
ancora
altri
e
suscitare
nei
nostri
compagni
di
vita
il
bisogno
di
averli
sempre
dinanzi
e
di
risolverli
.
Soltanto
volgendo
la
mente
verso
di
essi
potremo
temprare
una
nuova
anima
e
preparare
una
nuova
vita
.
StampaPeriodica ,
Eravamo
tutti
contenti
ed
orgogliosi
,
quando
Mino
fu
chiamato
a
Milano
:
ed
in
verità
fa
sempre
piacere
che
per
un
lavoro
importante
,
com
'
era
quello
,
avessero
scelto
proprio
uno
di
noi
,
della
provincia
,
la
provincia
che
tante
energie
ha
dato
alla
città
,
alla
nazione
,
senza
nulla
ricevere
o
chiedere
in
cambio
.
Così
,
appunto
,
diceva
Mino
,
ogni
volta
che
la
discussione
(
e
capitava
spesso
)
cadeva
su
questo
punto
.
Poi
ci
dispiacque
,
perché
il
vuoto
era
incolmabile
.
Ora
chi
avrebbe
ricevuto
gli
intellettuali
,
quelli
di
Firenze
o
di
Roma
,
quando
venivano
per
una
conferenza
,
per
esempio
?
Chi
ci
avrebbe
organizzato
,
in
poche
parole
,
la
vita
culturale
?
Mino
era
stato
un
personaggio
,
in
città
,
fin
dagli
anni
del
ginnasio
;
al
liceo
addirittura
riuscì
a
fondare
una
rivista
,
con
un
bel
nome
etrusco
sulla
copertina
,
che
faceva
un
bell
'
effetto
.
Una
volta
,
ricordo
,
non
avevo
i
soldi
per
comprare
il
numero
due
,
della
rivista
.
Andai
alla
redazione
,
che
era
in
casa
di
un
certo
Bianchi
,
chiesi
se
me
la
prestavano
,
ma
loro
dissero
che
non
avevano
tempo
da
perdere
con
i
ragazzi
(
avevano
tutti
tre
o
quattro
anni
più
di
me
)
e
che
me
ne
andassi
.
Mino
,
invece
,
il
giorno
dopo
mi
fermò
e
mi
disse
:
«
Scusa
,
per
ieri
sera
,
sai
,
e
passa
da
me
,
verso
le
quattro
.
Vedremo
se
si
può
fare
qualcosa
»
.
Così
tutti
gli
volevano
bene
,
anche
perché
era
serio
,
opportuno
,
attento
a
quel
che
diceva
;
mai
apriva
bocca
a
caso
.
Il
sindaco
lo
stimava
,
e
si
faceva
scrivere
da
lui
i
manifesti
di
maggior
impegno
,
quelli
per
la
festa
degli
alberi
,
per
esempio
.
Il
federale
anche
,
sebbene
non
fosse
ignoto
a
nessuno
l
'
antifascismo
dottrinario
di
Mino
.
«
È
un
bravo
ragazzo
»
,
diceva
il
federale
,
«
e
poi
,
culturalmente
,
è
un
valore
.
Bisogna
lasciarli
un
po
'
stare
questi
intellettuali
.
»
Così
era
ovvio
che
,
morendo
il
vecchio
prete
bibliotecario
,
il
posto
,
una
volta
laureato
,
toccava
a
lui
;
ed
anche
qui
Mino
si
distinse
,
le
riviste
specializzate
gli
chiedevano
la
collaborazione
,
ai
congressi
non
mancava
mai
e
prendeva
ogni
volta
la
parola
,
preciso
,
puntuale
,
breve
.
Ed
intanto
preparava
il
saggio
.
E
poi
partì
per
Milano
.
Ed
era
naturale
:
gente
come
lui
non
può
restare
qui
,
e
poi
lassù
si
sarebbe
fatto
una
posizione
,
certamente
.
«
Faglielo
vedere
,
tu
»
,
gli
dicemmo
alla
stazione
,
«
che
gente
nasce
in
provincia
.
»
Ogni
tanto
vedo
Mino
,
ed
ormai
son
passati
cinque
o
sei
anni
da
quando
se
ne
andò
.
Ogni
volta
lo
trovo
più
pingue
,
stempiato
,
ma
in
fondo
è
sempre
lo
stesso
.
Lo
incontro
,
di
solito
,
negli
atri
degli
alberghi
dove
si
tengono
conferenze
culturali
,
dibattiti
,
convegni
,
premi
letterari
.
Mi
riconosce
subito
,
e
mi
viene
incontro
,
sorridente
,
con
la
mano
tesa
:
«
Ciao
,
caro
»
,
mi
dice
sempre
,
«
come
va
?
Cosa
fai
di
bello
?
E
laggiù
da
voi
cosa
fate
?
»
.
Io
gli
spiego
tutto
per
filo
e
per
segno
,
e
lui
mi
sta
ad
ascoltare
,
assentendo
col
capo
.
E
quando
mi
lascia
mi
stringe
ancora
la
mano
:
«
Ciao
,
caro
,
scusami
ma
ho
da
fare
.
Ci
vediamo
dopo
.
E
scrivimi
qualche
volta
»
.
Io
gli
scrivo
,
infatti
,
lunghe
lettere
dove
gli
racconto
quel
che
succede
in
provincia
,
e
gli
chiedo
consigli
,
per
una
iniziativa
,
o
gli
propongo
di
venire
a
fare
qualche
conferenza
,
su
Graham
Greene
,
per
esempio
,
o
su
Moravia
.
E
lui
risponde
sempre
.
Scusandosi
perché
è
tanto
occupato
,
ha
da
fare
.
Prepara
il
saggio
.
Di
lui
sento
parlar
bene
da
tutti
:
«
È
un
giovane
critico
su
cui
possiamo
contare
.
Prenderà
il
posto
di
Pancrazi
»
.
L
'
ho
ritrovato
quest
'
estate
in
un
albergo
balneare
,
dove
assegnavano
un
premio
:
era
nella
giuria
.
Mi
venne
incontro
lui
,
anche
questa
volta
,
sorridente
e
con
la
mano
tesa
:
«
Ciao
,
caro
,
come
va
?
Tua
moglie
?
Avete
bambini
?
E
cosa
fate
,
laggiù
da
voi
?
»
.
Io
gli
rispondevo
puntualmente
:
sto
bene
,
anche
lei
sta
bene
,
sì
ne
abbiamo
uno
di
cinque
anni
.
E
laggiù
,
si
sa
,
la
solita
vita
,
la
provincia
;
almeno
fosse
tornato
lui
,
qualche
volta
,
a
farci
una
bella
conferenza
su
Moravia
o
su
Graham
Greene
.
«
Eh
,
caro
,
cosa
vuoi
farci
,
gli
impegni
,
il
lavoro
.
Anzi
,
scusami
,
ho
da
fare
,
ci
vediamo
dopo
»
.
Rimasi
lì
tre
giorni
,
e
lo
vedevo
sempre
affaccendato
per
l
'
atrio
dell
'
albergo
,
guardandosi
attorno
,
sorridente
.
Prima
di
partire
mi
chiamò
:
era
con
Diego
V
.
«
Permetti
,
Diego
»
disse
,
«
ti
presento
questo
giovane
,
un
bravo
giovane
,
un
certo
...
»
e
dopo
una
breve
pausa
disse
il
mio
nome
.
Mi
fece
anche
un
sacco
di
elogi
,
ed
io
un
po
'
,
per
la
verità
,
mi
vergognavo
e
tenevo
gli
occhi
bassi
.
«
È
un
bravo
giovane
,
che
vive
in
provincia
,
ha
fatto
molto
bene
,
laggiù
.
»
E
continuava
gli
elogi
.
«
Eh
,
caro
Diego
,
noi
spesso
abbiamo
il
torto
di
ignorarlo
,
un
grosso
torto
,
ma
in
provincia
si
fanno
tante
cose
belle
,
veramente
»
.
StampaPeriodica ,
La
situazione
natatoria
italiana
nei
confronti
internazionali
è
quale
risulta
dai
nostri
piazzamenti
ai
campionati
europei
di
Londra
:
pressoché
zero
nelle
prove
sia
di
nuoto
che
di
tuffi
;
due
risultati
incoraggianti
nella
pallanuoto
,
quali
il
5-3
ottenuto
sulla
squadra
inglese
e
il
2-I
su
quella
belga
;
nonché
il
3-4
conseguito
nei
confronti
della
squadra
olandese
.
E
ci
siamo
piazzati
,
al
quinto
posto
,
dinanzi
alla
Francia
.
Eppure
questa
situazione
di
inferiorità
denunziata
da
cifre
che
parrebbero
inoppugnabili
non
può
né
deve
uniformarsi
a
rigore
matematico
.
Essa
,
anzitutto
,
riflette
uno
stato
di
cose
ormai
sorpassato
.
I
nostri
rappresentanti
invitati
a
Londra
sono
ancora
l
'
espressione
d
'
uno
sport
allo
stato
empirico
,
frazionario
,
discontinuo
che
come
ovunque
del
resto
caratterizza
tutti
gli
inizi
.
Non
sono
questi
gli
elementi
che
possono
avere
assimilato
e
mai
assimileranno
la
quintessenza
della
tecnica
natatoria
più
perfezionata
quale
oggi
,
sotto
l
'
egida
federale
,
da
allenatori
valenti
si
insegna
nelle
nostre
piscine
,
ormai
non
più
rare
e
sperdute
come
per
il
passato
.
Magnifici
atleti
alcuni
,
non
possono
più
cancellare
dai
loro
muscoli
,
dalla
loro
mentalità
di
sforzo
e
di
lotta
quei
tali
errori
di
meccanica
natatoria
che
s
'
innestarono
sin
dall
'
inizio
della
carriera
.
A
compiuto
sviluppo
fisico
,
a
fissazione
ormai
inveterata
di
un
dato
automatismo
di
movimenti
non
è
più
possibile
tornare
indietro
,
e
,
cancellando
memoria
ed
abitudini
,
ricominciare
tutto
da
capo
,
riassorbendo
in
piena
verginità
di
sensazioni
e
di
cognizioni
,
i
canoni
della
tecnica
perfetta
,
le
rifiniture
dello
stile
impeccabile
,
superredditizio
.
Ciò
non
è
nelle
possibilità
umane
nel
senso
fisiologico
.
Annullarsi
per
entrare
in
un
clima
di
perfezione
?
Ciò
può
verificarsi
nei
campi
dello
spirito
.
Ma
sul
terreno
della
formazione
scheletrica
,
dallo
sviluppo
e
della
plastica
muscolare
,
della
tecnicità
inesorabile
del
movimento
di
traslazione
in
acqua
dai
riflessi
d
'
un
immediatezza
e
d
'
una
delicatezza
decisivi
agli
effetti
della
padronanza
e
della
velocità
nel
liquido
elemento
,
nessuna
radicale
trasformazione
è
possibile
.
Cosicché
dai
pur
magnifici
atleti
che
noi
possediamo
,
ma
non
più
giovanissimi
e
tanto
meno
neofiti
al
primo
contatto
con
l
'
acqua
delle
piscine
,
noi
non
possiamo
attenderci
né
pretendere
nulla
,
più
di
quello
che
finora
hanno
fatto
.
Coloro
che
finora
ci
hanno
reso
come
massimo
del
loro
rendimento
tempi
di
1'3
"
sui
cento
metri
stile
libero
,
non
scenderanno
mai
al
disotto
del
già
tanto
agognato
tra
noi
1'
netto
;
e
così
,
in
relazione
negli
altri
stili
e
sugli
altri
percorsi
.
Perché
non
mandare
allora
i
nostri
giovanissimi
?
Perché
siamo
in
processo
di
formazione
.
Sono
frutti
acerbi
che
attendono
con
le
dovute
cure
alla
loro
maturazione
.
E
faremo
in
tempo
a
presentare
i
nostri
prodotti
alla
Olimpiade
di
Helsinski
,
cioè
fra
un
anno
e
dieci
mesi
?
Qualcuno
forse
sì
.
Siamo
ottimisti
in
proposito
.
Ci
incoraggia
a
questo
ottimismo
,
non
eccessivo
,
ma
neanche
facile
,
il
fatto
che
attraverso
le
organizzazioni
della
Gil
e
del
Dopolavoro
miriadi
di
giovanissimi
,
di
ragazzi
e
di
bambini
dell
'
uno
e
dell
'
altro
sesso
,
si
dedicano
al
nuoto
in
tutti
gli
specchi
d
'
acqua
possibili
,
e
nelle
piscine
di
cui
il
numero
si
va
accrescendo
dovunque
.
E
tra
i
giovanissimi
i
progressi
sono
più
che
rapidi
.
Un
insegnamento
tecnico
razionale
,
che
eviti
gli
errori
di
un
empirismo
che
ci
ha
rovinato
magnifici
elementi
,
esercitato
a
profitto
di
ragazzi
digiuni
sino
a
ieri
di
nuoto
,
ma
dal
fisico
ben
predisposto
,
può
benissimo
darci
fra
un
paio
di
anni
qualche
elemento
da
Olimpiade
.
Anche
se
si
tratterà
di
un
sedicenne
.
Ed
a
proposito
di
giovanissimi
campioni
come
alle
volte
ci
parlano
taluni
risultati
dell
'
estero
vogliamo
rilevare
che
certi
risultati
apparentemente
sbalorditivi
quali
si
ottengono
in
Danimarca
,
in
Germania
,
negli
Stati
Uniti
sono
invece
il
prodotto
rigorosamente
logico
di
questi
fattori
:
1
)
il
grandissimo
numero
di
praticanti
le
piscine
;
2
)
la
giovanissima
età
della
maggior
parte
di
questi
praticanti
,
dei
quali
non
pochi
,
ad
appena
cinque
o
sei
anni
,
già
sfoggiano
una
perfezione
ammirabile
di
movimenti
;
3
)
l
'
insegnamento
veramente
razionale
e
scientifico
di
cui
sono
oggetto
gli
allievi
.
E
,
infine
,
l
'
ambiente
di
entusiasmo
e
di
passione
in
cui
tutti
questi
«
delfini
»
,
maschi
e
femmine
,
si
muovono
,
crescono
e
si
abituano
alle
gare
,
educando
,
temperando
ed
affinando
senso
agonistico
,
e
corazzando
il
loro
sistema
nervoso
contro
tutte
le
sorprese
,
di
gara
,
di
acqua
e
di
ambiente
.
Da
noi
non
è
ancora
così
.
Comincia
adesso
ad
essere
così
.
Ci
troviamo
in
forte
svantaggio
di
tempo
,
di
quantità
e
di
qualità
.
Ma
è
anche
uno
svantaggio
che
può
recuperarsi
rapidamente
,
secondo
le
ben
conosciute
doti
di
prontezza
e
di
elasticità
fisiologiche
e
psicologiche
della
razza
.
Già
un
esempio
palmare
in
argomento
lo
abbiamo
avuto
negli
stessi
recenti
campionati
europei
a
Londra
.
Dove
siamo
regolarmente
rimasti
eliminati
nelle
prove
di
percorso
a
cui
abbiamo
partecipato
;
e
nelle
prove
di
tuffi
abbiamo
conseguito
soltanto
un
settimo
posto
,
che
,
del
resto
,
dato
il
valore
dei
concorrenti
non
è
da
disprezzarsi
.
Però
,
nella
pallanuoto
,
anche
se
abbiamo
dovuto
registrare
un
pesante
9-0
inflittoci
dall
'
Ungheria
maestra
assoluta
del
giuoco
abbiamo
tuttavia
conseguito
tre
risultati
(
due
vittorie
ed
una
sconfitta
già
innanzi
citate
)
che
denunziano
non
indifferenti
possibilità
nostre
,
allo
stato
latente
è
vero
,
ma
che
altro
non
chiedono
che
di
essere
raccolte
,
concentrate
e
fuse
nel
dovuto
modello
e
strumento
di
battaglia
.
E
tali
onorevoli
risultati
non
sono
proprio
l
'
esponente
di
cognizioni
tecniche
e
di
abilità
di
manovra
apprese
negli
allenamenti
e
nelle
partite
in
casa
e
qualche
volta
rara
volta
fuori
casa
,
ma
lì
per
lì
,
sul
posto
,
sul
terreno
stesso
,
o
meglio
sull
'
acqua
,
della
competizione
di
campionato
.
Sono
andate
male
le
prime
uscite
,
ma
ci
si
è
ambientati
e
perfezionati
subito
,
e
si
sono
sfoggiati
numeri
e
punteggi
senza
dubbio
sorprendenti
.
C
'
è
da
scommettere
che
se
fosse
dato
di
ricominciare
da
capo
il
torneo
di
pallanuoto
,
il
«
sette
»
azzurro
giuocherebbe
senz
'
altro
un
ruolo
di
prim
'
ordine
.
E
allora
se
tanto
si
può
ottenere
in
sede
stessa
di
campionato
,
in
un
giuoco
è
vero
dove
oltre
la
velocità
,
hanno
loro
importanza
anche
il
guizzo
,
l
'
estro
,
l
'
intelligenza
agonistica
e
cioè
qualità
innate
degli
«
azzurri
»
,
qualche
cosa
di
effettivamente
buono
si
potrà
anche
ottenere
in
questi
due
anni
di
sempre
più
intensa
e
sempre
meglio
organizzata
attività
natatoria
.
Qualche
cosa
,
si
intende
,
rappresentata
da
qualche
prodotto
che
ad
Helsinski
possa
ottenere
piazzamenti
utili
ai
fini
di
un
punteggio
generale
,
eliminando
il
netto
passivo
che
per
noi
il
nuoto
ha
rappresentato
nelle
precedenti
Olimpiadi
.
E
-
dato
che
l
'
elemento
femminile
nel
nuoto
si
è
decisamente
confermato
più
precoce
di
quello
maschile
-
con
particolare
riferimento
alle
possibilità
delle
nostre
ondine
.
Cui
deve
pur
sorridere
la
eventualità
di
allori
olimpionici
vista
la
fortuna
che
essi
hanno
portato
a
tutte
le
ragazze
vincitrici
di
Giuochi
Olimpici
...
Fortuna
meritata
e
che
poco
ha
di
inferiore
ai
grandi
premi
che
si
possono
conseguire
nel
regno
dell
'
arte
,
della
scienza
,
tanto
più
che
non
sarà
mai
il
nuoto
,
positivamente
praticato
,
a
togliere
nulla
alla
cultura
:
con
in
più
la
prerogativa
di
aggiungere
molto
alla
bellezza
,
al
vigore
fisico
nonché
alla
capacità
procreativa
del
sesso
.
Ma
un
altro
argomento
prettamente
tecnico
che
strettamente
interessa
l
'
intera
questione
del
nuoto
in
Italia
,
come
sport
in
genere
e
come
titolo
qualitativo
delle
prestazioni
dei
suoi
praticanti
e
dei
suoi
campioni
in
particolare
,
un
altro
prezioso
fattore
di
successo
bisogna
curare
:
quello
della
assidua
,
pur
se
in
apparenza
temeraria
,
partecipazione
alle
gare
all
'
estero
,
anche
le
più
ardue
,
dove
convengono
i
campioni
della
più
eccelsa
classe
internazionale
.
È
accaduto
già
per
il
canottaggio
e
per
la
scherma
due
anni
or
sono
ne
scrivemmo
in
proposito
che
si
inviavano
i
nostri
esponenti
all
'
estero
solo
dopo
accurato
calcolo
di
nostre
probabilità
di
successo
.
L
'
esito
di
questi
calcoli
troppo
prudenziali
in
fatto
di
sport
,
fu
che
diradammo
via
via
le
nostre
presenze
fuori
casa
e
presto
ai
successi
,
nonostante
tutti
i
calcoli
,
seguirono
le
cosidette
sorprese
e
le
sconfitte
.
Bastò
che
cambiassimo
sistema
,
perché
dopo
un
certo
periodo
di
difficoltà
canottieri
e
schermidori
azzurri
tornassero
a
brillare
dell
'
antica
luce
.
E
certe
competizioni
internazionali
furono
inoltre
affrontate
con
elementi
giovanissimi
,
tratti
da
leve
recentissime
,
dopo
nemmeno
due
anni
di
insegnamento
e
di
tirocinio
...
Del
resto
è
arciprovato
che
si
apprende
assai
più
in
una
lezione
di
tecnica
e
di
combattimento
sportivo
ricevuta
sul
terreno
in
mezzo
a
grandi
campioni
che
in
anni
di
preparazione
casalinga
.
Così
deve
essere
nel
nuoto
.
I
nostri
pallanuotisti
hanno
imparato
più
nelle
loro
giornate
londinesi
che
in
anni
di
carriera
.
Per
i
nostri
nuotatori
e
tuffisti
è
stato
certamente
altrettanto
.
E
se
ormai
e
età
e
carriera
a
taluno
di
essi
non
consentiranno
più
miglioramenti
a
vista
,
consentiranno
però
spiegare
molte
cose
ai
loro
compagni
rimasti
in
Italia
.
Bisogna
andarli
a
cercare
certi
confronti
.
Sono
le
lezioni
più
efficaci
.
E
più
se
ne
ricevono
e
più
se
ne
farà
tesoro
.
L
'
elemento
per
trarne
profitto
non
ci
manca
davvero
.
Ma
classe
e
possibilità
naturali
resteranno
pressoché
inespresse
se
gli
atleti
non
vengono
lanciati
nel
più
vivo
della
giostra
.
Del
resto
il
pedaggio
del
noviziato
tutti
debbono
pagarlo
e
nessuno
può
non
riconoscere
che
il
nostro
nuoto
,
per
l
'
appunto
,
si
trova
in
tale
periodo
.
Ed
infine
le
sconfitte
sportive
(
quando
poi
si
sa
che
si
sta
lavorando
seriamente
per
migliorare
e
proprio
per
questo
si
affrontano
paragoni
anche
ardui
per
vedere
ed
imparare
)
non
compromettono
nessuna
reputazione
.
Ed
un
rilievo
ancora
,
importantissimo
:
nel
nuoto
gli
effetti
dell
'
emozione
,
dell
'
incertezza
nelle
proprie
risorse
,
dell
'
ambiente
diverso
se
non
avverso
,
in
connubio
col
freddo
si
sentono
assai
più
che
in
altri
sport
,
e
per
la
necessaria
assuefazione
è
condizione
fondamentale
essere
degli
assidui
delle
frigide
e
ardue
piscine
del
nord
Europa
,
dove
per
d
'
appunto
si
tiene
per
ora
accademia
di
eccellenza
.
In
tempo
più
breve
del
supponibile
,
stile
,
rendimento
,
disinvoltura
e
temperamento
dei
nostri
«
tritoni
»
e
delle
nostre
e
ondine
e
si
porteranno
al
livello
necessario
per
battersi
ad
armi
pari
con
maestri
e
dominatori
di
oggi
.
StampaPeriodica ,
Quando
nei
primi
giorni
del
marzo
scorso
,
durante
le
regate
genovesi
,
ci
vedemmo
involata
la
bella
«
Coppa
Italia
»
,
pensammo
e
con
noi
tutti
gli
amatori
dello
sport
velico
se
non
fosse
giunto
il
momento
doloroso
dell
'
offuscamento
della
nostra
vittoria
olimpionica
.
Per
noi
non
potevano
infatti
valere
i
successi
ottenuti
nella
«
Duca
degli
Abruzzi
»
,
nella
«
Pozzani
»
,
nella
«
Direzione
R
.
Y
.
C
.
I
.
»
e
nelle
altre
competizioni
che
facendo
corona
alla
nostra
sconfitta
segnarono
altrettante
affermazioni
azzurre
.
Ma
ecco
che
per
ogni
sconfitta
lo
sport
italiano
leva
contro
dieci
vittorie
e
mentre
son
noti
i
provvedimenti
presi
dalla
R.F.I.V.
per
poter
tentare
la
riconquista
materiale
della
«
Coppa
»
involata
,
provvedimenti
cui
accenneremo
più
compiutamente
altra
volta
,
la
nostra
marina
velica
da
diporto
corre
sulle
acque
d
'
ogni
paese
per
vendicar
l
'
insuccesso
.
Si
potrà
dire
che
le
vittorie
del
«
Miranda
II
»
a
Mentone
,
a
Monaco
,
a
Juan
les
Pins
,
a
Cannes
non
possono
valere
il
riscatto
,
ma
ecco
la
serie
di
premi
collezionati
dal
«
Bona
»
nella
riviera
francese
ed
ancora
i
successi
a
ripetizione
di
Mario
Perretti
con
la
sua
fragile
stella
«
O
sole
mio
II
»
,
tutti
allori
strappati
in
acque
straniere
e
che
possono
in
un
qualche
modo
,
se
non
proprio
completamente
,
dolcificare
il
molto
amaro
trangugiato
dopo
le
regate
genovesi
del
marzo
ultimo
.
Quello
che
fa
più
piacere
tuttavia
è
il
constatare
come
i
nostri
velisti
,
lungi
dall
'
abbattersi
per
la
sconfitta
subita
nella
importantissima
competizione
,
sono
stati
in
questi
ultimi
tempi
d
'
una
attività
addirittura
eccezionale
.
Dal
napoletano
alla
riviera
Ligure
,
al
golfo
veneto
-
giuliano
è
stato
tutto
un
continuo
veleggiare
,
un
continuo
succedersi
di
regate
che
hanno
animato
senza
posa
gli
specchi
d
'
acqua
d
'
ogni
regione
.
A
Chioggia
poi
s
'
è
corsa
una
bella
interessantissima
regata
che
ha
raccolto
-
suddivise
in
tre
distinte
categorie
di
bragozzi
,
bragozzetti
e
battelli
a
pizzo
qualcosa
come
duecento
barche
da
pesca
che
han
finito
la
loro
gara
nel
veneziano
bacino
San
Marco
parato
a
festa
e
vivo
di
luminarie
.
Ma
a
noi
oltre
che
rilevare
l
'
attività
della
nostra
marina
interessa
molto
rievocare
quelle
che
sono
state
le
affermazioni
maggiori
delle
vele
azzurre
che
contano
oggi
fra
mezzo
a
loro
il
«
campione
europeo
delle
stelle
»
.
Straulino
infatti
,
l
'
abilissimo
tenente
di
vascello
Agostino
Straulino
dello
Sport
Velico
della
Regia
Marina
,
è
riuscito
-
con
la
sua
imbarcazione
di
completa
costruzione
italiana
a
conquistare
il
titolo
di
«
campione
europeo
delle
stelle
S
.
I
.
»
.
Il
titolo
,
che
fu
già
nostro
per
merito
di
Federico
Giannini
(
1934
)
e
Guido
Postiglione
(
1935
)
,
ritorna
ora
a
noi
dopo
che
la
Germania
lo
ha
posseduto
per
due
anni
consecutivi
grazie
alle
prodezze
di
Hütschler
prima
e
Bischoff
poi
.
La
vittoria
è
tanto
più
significativa
in
quanto
nella
specialità
essa
rimette
in
testa
la
nostra
marina
che
si
è
aggiudicata
il
titolo
in
tutto
tre
volte
contro
due
della
Germania
ed
una
ciascuna
della
Francia
e
della
Spagna
.
Che
Straulino
andasse
forte
del
resto
lo
si
sapeva
anche
fuori
d
'
Italia
giacché
nei
primi
giorni
di
luglio
,
durante
le
regate
di
Hankow
,
con
il
suo
«
Vega
II
»
era
riuscito
a
strappare
una
significativa
vittoria
classificandosi
nelle
quattro
prove
rispettivamente
terzo
,
primo
e
settimo
e
primo
ancora
risultando
perciò
vincitore
netto
davanti
alle
più
veloci
imbarcazioni
tedesche
e
norvegesi
tra
le
quali
ultime
era
il
«
Norna
»
del
principe
Olav
.
Il
successo
di
Kiel
,
venuto
a
breve
distanza
dall
'
alloro
di
Hankow
,
ha
riconfermato
in
pieno
perciò
la
indiscussa
superiorità
dell
'
italiano
su
tutti
i
piloti
europei
in
quanto
al
raduno
tedesco
erano
presenti
ben
18
barche
rappresentanti
sei
nazioni
.
Avendo
a
manovratore
il
sottotenente
di
vascello
Flaminio
Micheli
,
il
«
Polluce
»
guidato
da
Straulino
ha
iniziato
quietamente
con
un
terzo
posto
nella
prima
regata
dietro
all
'
olandese
Maas
ed
al
francese
De
Kerviller
e
precedendo
l
'
altro
pilota
italiano
Salata
.
Nella
seconda
prova
,
però
,
le
qualità
dei
nostri
piloti
sono
subito
rifulse
con
un
secondo
di
Salata
ed
un
terzo
di
Straulino
,
classifiche
portanti
in
testa
i
nostri
due
rappresentanti
alla
pari
col
francese
De
Kerviller
e
del
tedesco
Hütschler
,
già
campione
europeo
e
vincitore
della
seconda
prova
.
Sfavorevole
agli
azzurri
è
stata
invece
la
terza
prova
,
con
un
settimo
posto
di
Straulino
ed
un
ottavo
di
Salata
,
malgrado
essa
permettesse
ad
un
altro
italiano
Fago
di
mettersi
in
luce
piazzandosi
al
terzo
posto
.
Dopo
questa
prova
la
classifica
generale
portava
i
nostri
due
maggiori
velisti
rispettivamente
dietro
all
'
olandese
Maas
che
guidava
con
appena
un
punto
di
distacco
.
La
ripresa
piena
è
venuta
però
nella
quarta
prova
durante
la
quale
Straulino
con
un
secondo
posto
e
Salata
con
un
quarto
avevano
la
possibilità
di
passare
a
guidare
la
classifica
generale
.
Il
successo
italiano
era
pertanto
ormai
delineato
e
con
l
'
ultima
prova
Straulino
,
piazzatosi
al
terzo
posto
,
concludeva
vittoriosamente
il
campionato
europeo
.
Vittoria
netta
che
non
ammette
discussioni
e
che
da
sola
vale
a
ripagarci
delle
amarezze
primaverili
anche
perché
il
successo
di
Straulino
è
stato
completato
da
un
significativo
terzo
posto
di
Salata
.
Tra
i
nostri
due
rappresentanti
è
riuscito
ad
incunearsi
infatti
solo
l
'
olandese
Maas
mentre
i
tedeschi
,
già
dominatori
incontrastati
,
hanno
dovuto
accontentarsi
di
dividere
il
terzo
posto
di
Hütschler
con
il
nostro
Salata
piazzatosi
dietro
ai
due
Weiss
.
È
questa
la
vittoria
della
volontà
,
ma
è
anche
la
vittoria
della
scuola
giacché
la
nostra
è
stata
una
superiorità
non
certo
individuale
ma
una
superiorità
di
indirizzo
non
fosse
altro
anche
almeno
per
il
fatto
che
pure
nella
disputa
della
cc
IV
Coppa
Internazionale
delle
marine
da
guerra
»
,
ove
era
in
palio
tra
undici
nazioni
il
«
Premio
Hindemburg
»
offerto
da
Hitler
,
la
nostra
vela
anche
non
vincendo
si
è
affermata
in
modo
davvero
brillante
.
La
barca
italiana
infatti
,
con
a
bordo
la
coppia
Salata
-
Maggi
,
dopo
essersi
piazzata
tre
volte
al
secondo
posto
,
una
volta
al
quinto
ed
una
al
primo
,
ha
finito
per
risultare
seconda
dietro
alla
Germania
e
precedendo
nell
'
ordine
:
Inghilterra
,
Francia
,
Olanda
,
Svezia
e
barche
di
altre
cinque
marine
.
Sono
queste
le
affermazioni
dei
nostri
velisti
,
affermazioni
colte
contro
avversari
d
'
ogni
paese
e
correndo
sulle
acque
poco
conosciute
di
altre
marine
,
vittorie
che
hanno
quindi
il
crisma
della
volontà
tutta
fascista
che
anima
ormai
compiutamente
tutti
gli
atleti
italiani
.
Ed
è
per
questa
certezza
che
in
noi
la
riconquista
della
«
Coppa
Italia
»
è
più
di
una
speranza
,
per
voi
piloti
azzurri
l
'
imperativo
dev
'
esser
categorico
perché
accanto
alle
affermazioni
più
luminose
si
realizzi
la
grande
riconquista
.