Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
> categoria_s:"StampaPeriodica"
StampaPeriodica ,
... Ecco un argomento che non è inutile ricordare : la paglia . La crisi di questa industria che è uno dei cespiti maggiori delle industrie e delle maestranze della nostra regione fiorentina , non è certamente sortita dalla grave crisi a tutti nota anche dopo che si è chiusa la settimana di propaganda ... Bisogna non stancarsi : bisogna insistere ... OCCORRE COMPRARE E ADOPRARE CAPPELLI DI PAGLIA all ' infuori di ogni abitudine - di ogni snobismo straniero al disopra di ogni moda di importazione . Ecco un preciso dovere di oggi : per la vita e l ' interesse nostro , per la Nazione !
GERARCHIA E SPORT ( ARA , 1938 )
StampaPeriodica ,
Vale la pena di dire due parole sull ' argomento ; servono per chiarire un concetto e per delineare un orientamento . Le recenti prove sportive per gerarchi , svoltesi al Foro Mussolini sotto la direzione del Segretario del Partito , debbono dare il senso di una nuova situazione psicologica e sopratutto del nuovo ambiente che dominano in tutta l ' Italia . Siamo convinti di interpretare in pieno tutto il valore della manifestazione se diciamo d ' esser certi che non si tratta per niente di una prova sporadica o soltanto di un esempio ai giovani . Si tratta di una scuola per tutti i gerarchi , giovani d ' età o meno . Per noi queste prove sportive stanno a significare come sia assolutamente indispensabile che il gerarca , qualunque e dovunque esso sia , debba essere in condizioni anche fisiche perfette . Questo non tanto per esibizione retorica e puramente formale , quanto per rendere in pieno quell ' equilibrio tra spirito e materia , tra cervello e fisico , tra nervi e muscoli , assolutamente indispensabile per l ' azione di comando . Il comando è equilibrio , e l ' equilibrio dev ' essere in tutto . Perciò l ' azione che il Partito esplica anche in questo settore , merita d ' esser segnalata . Senza d ' altro lato commettere l ' errore inverso di giustificare un gerarca soltanto perché può essere un perfetto campione sportivo . I pantofolisti son padroni di trarne le illazioni che vogliono ; la sostanza di tutto è che non si può oggi , anno XVI , tollerare nel nostro Paese , con azione di responsabilità o di comando , chi non sia , o non sia stato in grado di prendere le armi .
IL PASSO ROMANO ( ARA , 1938 )
StampaPeriodica ,
C ' è un carattere che negli italiani è specificamente inconfondibile : la prontezza e la vivacità di espressione , di pensiero , di capacità . Queste notevolissime doti si sono troppo spesso confuse con l ’ improvvisazione e con l ' incostanza nell ' operare . Si è così tirato il cliché dell ' italiano spensierato , facilone , sognatore impenitente e iperbolico . Era ora di finirla ! E più ancora che all ' estero era ora di finirla all ' interno , fra noi italiani medesimi . Abbiamo bisogno , vogliamo un bagno di dura e positiva ostinatezza , desideriamo ribadire col ritmo più scandito e regolare le nostre più solari verità , abbiamo voluto imporci la regola più dura appunto perché siamo certi di mantenerla . Tutto questo significa il passo romano che noi sentiamo e vogliamo usare nelle nostre sfilate . Esso è duro e ostinato : come i nostri principi e la nostra educazione . Coreografia ? Ma certo ! Della migliore e più spontanea coreografia ; poiché in essa è il nostro spirito che si plasma nel più sincero dei modi . Marciando col passo romano il nostro corpo si tende : come la nostra volontà . E che nessuno ci contrasti !
StampaPeriodica ,
Una cosa è bene innanzitutto premettere nel parlare del problema del meticciato nel nostro Impero africano : in questo momento esso si può dire non esista . Ma il fenomeno si presenta possibile nell ' avvenire con tale cruda evidenza , e si mostra così difficile a prevenire e tanto più a eliminare poi , che esso è uno dei fondamentali tra i tanti che l ' Italia si trova a dover affrontare in A . O . I . Le altre Potenze colonizzatrici non hanno fatto nulla per impedire la commistione del sangue bianco con quello di colore e tutte , tranne l ' Inghilterra , si son trovate di fronte al fenomeno del meticciato ... Se gli italiani possono spontaneamente restare esenti da questo fenomeno non c ' è da farsi illusioni . Basta infatti dare uno sguardo al passato : in Eritrea , secondo statistiche del 1921 , su soli 3.500 residenti bianchi vi erano più di mille meticci . Nel 1926 troviamo dati quasi identici e in seguito certo il numero dei meticci non è diminuito ... Lo stabilirsi in questi anni in A . O . di centinaia di migliaia di italiani , che presto saranno milioni , ha eliminato d ' un tratto il problema presente del meticciato , per farlo però risorgere ancor più imponente come possibilità del futuro . Quel migliaio di meticci dell ' Eritrea sono un ' entità trascurabile nella massa di bianchi che ora si trova in A . O . , ma il loro numero è , come abbiamo visto , una chiara dimostrazione di quel che potrebbe avvenire adesso che le proporzioni si sono più volte moltiplicate . Ammessa dunque la certezza che lasciando le cose come erano prima , il fenomeno del meticciato assumerebbe in A . O . sempre più vaste proporzioni , bisogna vedere se esso sia veramente un pericolo , un danno ... In A . O . I . c ' è una popolazione indigena , che forma la maggioranza , e una popolazione italiana , il cui numero , per ora in minoranza , va sempre più aumentando : queste due entità possono e debbono vivere separate ; tra esse deve vivere non soltanto una gerarchia politica , ma anche una gerarchia di razza . Le altre Nazioni hanno la necessità di riempire i loro vuoti e possono guardare forse anche con compiacimento qualsiasi apporto di nuove forze , l ' Italia non ha questo bisogno e vuole che il suo popolo sia integro nella sua unità razziale . Non c ' è dubbio che la nostra razza in A . O . deve comandare : non è solo per diritto di conquista , è per naturale , evidente superiorità : su questo non v ' è certo da discutere . Ma se vuol comandare essa deve mantenersi superiore all ' altra , deve evitare con questa ogni confusione . Netta separazione dunque in A . O . I . tra italiani ed elemento indigeno ; e ciò non per instaurare un razzismo pieno di odi ed esclusivismi , ma per trovare un sistema di convivenza che sia , e per noi e per gli indigeni , di reciproco vantaggio ...
StampaPeriodica ,
Lo Stato fascista , che investe e potenzia ogni aspetto della vita nazionale , non avrebbe potuto non recare il segno inconfondibile della sua personalità , il soffio animatore della sua vita , nella scuola , custode dell ' avvenire del popolo ; il Regime , sorto da una Rivoluzione non soltanto e troppo facilmente sovvertitrice di concezioni sociali , ma creatrice di un nuovo ordine su nuove leggi , non poteva più oltre tollerare , seppure rabberciato o in mille modi rimesso a nuovo , un organismo qual fu la vecchia scuola che aveva potuto servire , almeno nella sua struttura , all ' Italia democratica e liberale . In essa e nei suoi schemi culturalistici , astratti , lontani dalla vita , il nuovo spirito del Fascismo si trovava come costretto e limitato nella sua possibilità di produrre e di marciare ; ed essendo , allora , questo spirito rivoluzionario , curatore di una dottrina sociale ch ' è modo di vita , già in se stesso fortemente educatore , su di esso doveva necessariamente basarsi la scuola educatrice per eccellenza e per definizione . Identificandosi poi Fascismo e Corporativismo , essa non poteva essere che scuola corporativa . Il corporativismo , come tale , è pertanto l ' elemento veramente rivoluzionario del nuovo ordine scolastico e quello che imposta con chiarezza e con carattere di definitività , l ' unitaria molteplicità delle riforme . Vita e scuola , problema sociale e problema pedagogico vengono ad identificarsi nel corporativismo , risolvente l ' attività del singolo nel superiore interesse dello Stato : l ' individuo si trova perciò di fronte allo Stato , nell ' identica posizione , nella scuola e nella società , poiché attua sia nel primo che nel secondo momento un " dovere sociale . " La coincidenza di età scolastica e di età politica , il porre su un unico piano scuola , G.I.L. e G.U.F. non fanno che ribadire l ' identità fondamentale di Fascismo e di Corporativismo ... All ' uguaglianza degli immortali principii del liberalismo individualista , all ' assurda concezione livellatrice del comunismo si sostituisce la uguaglianza dell ' uomo di fronte al lavoro che , fondandosi su una reale gerarchia di valori , potenzia , nella scuola , il cittadino dello stato fascista ...
PRESUPPOSTI E CARATTERI DEL MISTICISMO FASCISTA ( ROMANO FRANCESCO SALVATORE , 1940 )
StampaPeriodica ,
L ’ uomo non può proporsi programmi fissi , schemi da attuare . Il risultato dell ' azione è destinato a trascenderla come fosse opera di una realtà obiettiva . Non da ricercare adunque in lontane parentele filosofiche o teologiche è l ' antintellettualismo ed antirazionalismo del misticismo fascista . Esso nasce soprattutto dal principio che i valori dello spirito si generano e si pongono nell ' azione e per l ' azione e che adunque la sua dottrina è la sua azione , e , quando se ne formula o se ne vuole dedurre una , essa deve tenersi legata al fatto che una filosofia o una dottrina fascista è , come il misticismo di cui andiamo parlando , un atto di vita . Misticismo ed antirazionalismo da vedere adunque in rapporto a quelle " venature pragmatiche del Fascismo , " che lo accostano alla volontà di potenza , al voler essere , e quindi ad una posizione positiva di fronte al fatto violenza , al mito della rivoluzione e alla mistica dell ' agire .
StampaPeriodica ,
Certo misticismo dell ' azione , che imperversa nella filosofia e nella prassi d ' oltralpe e d ' oltreoceano , nasce , come quello di cui si è fatto cenno , da un dispregio di ogni coerenza razionale e di ogni disciplina ideale . Radicato anch ' esso nei fondi ancestrali dell ' inconscio e nutrito d ' impulsi istintivi , pretende sollecitare la vita ad affermazioni energiche e costruttive , riducendo il pensiero ad un ' accessoria funzione di controllo per la riuscita dell ' impresa : impresa il cui successo non viene calcolato in base ad una direttiva morale o ideale , ma commisurato sull ' utilità ch ' essa arreca . Anche questo misticismo come l ' altro congeniale del passato legittima l ' arbitrio individuale e nasconde sotto la dignità del nome la sostanza vera d ' una democrazia nutrita di edonismo e di utilitarismo . Contro di esso bisogna salvare lo stile di un misticismo a noi affidato dalla tradizione italica . Non è impossibile rintracciare la coerenza di questo stile attraverso le inevitabili influenze ed intrusioni che intaccano un organismo secolare . Ma , discorrendo di vetta in vetta e congiungendo con sguardo sintetico i vertici della nostra spiritualità , si coglie una costante storica , la persistenza d ' un carattere inconfondibile per cui il nostro misticismo , più che da un dispettoso rifiuto della razionalità , nasce da una riforma del concetto stesso di ragione . La razionalità , non estrinseca nell ' atto e quindi alla passione umana , vi appare invece la coerenza dell ' atto umano , integro di veggenza , di volizione e di passione : secondo la parola del DUCE del Fascismo , " atto di vita , " nel quale la vita si gode , si possiede e , nello stesso tempo , si disciplina , salvandosi dall ' arbitrio e dalla dispersione . L ' affetto , tutto compreso nella pienezza dell ' atto , non ha bisogno di sfrenarsi capricciosamente fuori di esso , ma vi si nutre e si soddisfa . Da questo punto di vista se il vigore del pensiero resta intrinseco al nostro misticismo , come suo nerbo è possibile parlare di antirazionalismo e di un antintellettualismo della nostra tradizione , in quanto si pensa alla diffida data costantemente alla ragione che gira su se stessa , battendo il vuoto delle astrazioni , invece di macinare il buon grano dell ' esperienza ; e all ' intelletto quale capacità specchiale di riflettere la realtà nell ' inerzia e nell ' apatia dello spirito .
StampaPeriodica ,
Il pensiero italiano non è rimasto mai chiuso e non lo resterà mai alla cultura di altri popoli , ma è rimasto e resterà sempre attaccato alla propria tradizione culturale , che è romana e cattolica . È antirazionalista , quando il razionalismo significa autonomia assoluta della ragione e schematizzazione geometrica e deterministica della realtà ; è antiintellettualità quando intellettualismo significa concezione astratta del reale , ma è intellettualista quando l ' antiintellettualismo importa la dissoluzione di ogni verità e di ogni legge nel dialettismo , il far tabula rasa di Dio , dell ' uomo e della natura . È storicista quando , come con il Vico la storia è cristianamente e spiritualisticamente concepita come lo svolgersi del piano della Provvidenza divina e l ' attuarsi di un ordine morale nella vita . È antistoricista quando la Storia si adora come Dio , quando le leggi di questa nuova pagana religione diventano gli impulsi economici e la guerra eterna fra gli uomini ; o quando la storia presume di chiudere tutta la realtà nel suo circolo magico . Le verità e i valori morali non nascono dalla storia , ma sono prima e dirigono la storia , come la legge non nasce dalle nostre azioni , sia individuali che collettive , ma dirige dall ' interno della nostra coscienza , come lume datoci da Dio , la nostra vita individuale e sociale .
LECTURAE DUCIS ( COSTA FLAMINIO , 1940 )
StampaPeriodica ,
Alla nuova civiltà del Fascismo aveva volta la mente il giovine camerata Angelo Maria Carati quando si pose allo studio di questa importantissima attività della Scuola di Mistica Fascista " Sandro Italico Mussolini " in Milano . Nuova civiltà del Fascismo e quindi nuova civiltà mondiale sono una geniale creazione indissolubile dalla mente del suo creatore : Benito Mussolini . Dalla mente , dalla figura , dalla volontà del Duce . Non vi può essere civiltà senza una dottrina che la informi e le infonda sempre più gagliarda e feconda vita , senza una dottrina che sia unitario e totale concetto , che sia fervida scaturigine di fresca polla . Ed è così : tutto procede , tutto discende , tutto sorge dalla mente del Duce . Ed è nel vero la scolpita affermazione di quello straniero amico , secondo il quale nel periodo dalla costituzione dell ' Asse al 10 giugno XVIII si è svolta una grande battaglia fra tutte le plutocrazie e un cervello : il cervello di Mussolini , che ha combattuto per tutti e per tutti ha vinto ...
OLTRE L'UMANO ( ROBBIANO LUCA , 1934 )
StampaPeriodica ,
Il fascismo è una rivoluzione che non deve esaurirsi in meno di tre secoli perché è una civiltà e tutte le civiltà della storia non hanno vissuto da meno . Perché questa Rivoluzione non perisca al ventesimo od al cinquantesimo anno è necessario che il popolo e l ' umanità migliorino e salgano sempre più vicino alle stelle . Per compiere questo viaggio cento volte più difficile di quello di Ulisse e per toccare questa vittoria che è mille volte più grande della scoperta di Galileo , è necessario ritornare nel grembo di Dio , credere in Lui , credere che a premio della nostra fatica oltre che la grandezza della Patria e la soddisfazione del dovere compiuto esiste un ' incrollabile ed eterna medaglia celeste che , appuntata al nostro petto di legionari , ci potrà rendere felici per sempre . Diversamente spunteremo invano tutta la nostra fede e tutta la nostra volontà contro una barriera mortale che non può cedere ad armi mortali : la nostra miserabile carne .