StampaPeriodica ,
...
Ecco
un
argomento
che
non
è
inutile
ricordare
:
la
paglia
.
La
crisi
di
questa
industria
che
è
uno
dei
cespiti
maggiori
delle
industrie
e
delle
maestranze
della
nostra
regione
fiorentina
,
non
è
certamente
sortita
dalla
grave
crisi
a
tutti
nota
anche
dopo
che
si
è
chiusa
la
settimana
di
propaganda
...
Bisogna
non
stancarsi
:
bisogna
insistere
...
OCCORRE
COMPRARE
E
ADOPRARE
CAPPELLI
DI
PAGLIA
all
'
infuori
di
ogni
abitudine
-
di
ogni
snobismo
straniero
al
disopra
di
ogni
moda
di
importazione
.
Ecco
un
preciso
dovere
di
oggi
:
per
la
vita
e
l
'
interesse
nostro
,
per
la
Nazione
!
StampaPeriodica ,
Vale
la
pena
di
dire
due
parole
sull
'
argomento
;
servono
per
chiarire
un
concetto
e
per
delineare
un
orientamento
.
Le
recenti
prove
sportive
per
gerarchi
,
svoltesi
al
Foro
Mussolini
sotto
la
direzione
del
Segretario
del
Partito
,
debbono
dare
il
senso
di
una
nuova
situazione
psicologica
e
sopratutto
del
nuovo
ambiente
che
dominano
in
tutta
l
'
Italia
.
Siamo
convinti
di
interpretare
in
pieno
tutto
il
valore
della
manifestazione
se
diciamo
d
'
esser
certi
che
non
si
tratta
per
niente
di
una
prova
sporadica
o
soltanto
di
un
esempio
ai
giovani
.
Si
tratta
di
una
scuola
per
tutti
i
gerarchi
,
giovani
d
'
età
o
meno
.
Per
noi
queste
prove
sportive
stanno
a
significare
come
sia
assolutamente
indispensabile
che
il
gerarca
,
qualunque
e
dovunque
esso
sia
,
debba
essere
in
condizioni
anche
fisiche
perfette
.
Questo
non
tanto
per
esibizione
retorica
e
puramente
formale
,
quanto
per
rendere
in
pieno
quell
'
equilibrio
tra
spirito
e
materia
,
tra
cervello
e
fisico
,
tra
nervi
e
muscoli
,
assolutamente
indispensabile
per
l
'
azione
di
comando
.
Il
comando
è
equilibrio
,
e
l
'
equilibrio
dev
'
essere
in
tutto
.
Perciò
l
'
azione
che
il
Partito
esplica
anche
in
questo
settore
,
merita
d
'
esser
segnalata
.
Senza
d
'
altro
lato
commettere
l
'
errore
inverso
di
giustificare
un
gerarca
soltanto
perché
può
essere
un
perfetto
campione
sportivo
.
I
pantofolisti
son
padroni
di
trarne
le
illazioni
che
vogliono
;
la
sostanza
di
tutto
è
che
non
si
può
oggi
,
anno
XVI
,
tollerare
nel
nostro
Paese
,
con
azione
di
responsabilità
o
di
comando
,
chi
non
sia
,
o
non
sia
stato
in
grado
di
prendere
le
armi
.
StampaPeriodica ,
C
'
è
un
carattere
che
negli
italiani
è
specificamente
inconfondibile
:
la
prontezza
e
la
vivacità
di
espressione
,
di
pensiero
,
di
capacità
.
Queste
notevolissime
doti
si
sono
troppo
spesso
confuse
con
l
improvvisazione
e
con
l
'
incostanza
nell
'
operare
.
Si
è
così
tirato
il
cliché
dell
'
italiano
spensierato
,
facilone
,
sognatore
impenitente
e
iperbolico
.
Era
ora
di
finirla
!
E
più
ancora
che
all
'
estero
era
ora
di
finirla
all
'
interno
,
fra
noi
italiani
medesimi
.
Abbiamo
bisogno
,
vogliamo
un
bagno
di
dura
e
positiva
ostinatezza
,
desideriamo
ribadire
col
ritmo
più
scandito
e
regolare
le
nostre
più
solari
verità
,
abbiamo
voluto
imporci
la
regola
più
dura
appunto
perché
siamo
certi
di
mantenerla
.
Tutto
questo
significa
il
passo
romano
che
noi
sentiamo
e
vogliamo
usare
nelle
nostre
sfilate
.
Esso
è
duro
e
ostinato
:
come
i
nostri
principi
e
la
nostra
educazione
.
Coreografia
?
Ma
certo
!
Della
migliore
e
più
spontanea
coreografia
;
poiché
in
essa
è
il
nostro
spirito
che
si
plasma
nel
più
sincero
dei
modi
.
Marciando
col
passo
romano
il
nostro
corpo
si
tende
:
come
la
nostra
volontà
.
E
che
nessuno
ci
contrasti
!
StampaPeriodica ,
Una
cosa
è
bene
innanzitutto
premettere
nel
parlare
del
problema
del
meticciato
nel
nostro
Impero
africano
:
in
questo
momento
esso
si
può
dire
non
esista
.
Ma
il
fenomeno
si
presenta
possibile
nell
'
avvenire
con
tale
cruda
evidenza
,
e
si
mostra
così
difficile
a
prevenire
e
tanto
più
a
eliminare
poi
,
che
esso
è
uno
dei
fondamentali
tra
i
tanti
che
l
'
Italia
si
trova
a
dover
affrontare
in
A
.
O
.
I
.
Le
altre
Potenze
colonizzatrici
non
hanno
fatto
nulla
per
impedire
la
commistione
del
sangue
bianco
con
quello
di
colore
e
tutte
,
tranne
l
'
Inghilterra
,
si
son
trovate
di
fronte
al
fenomeno
del
meticciato
...
Se
gli
italiani
possono
spontaneamente
restare
esenti
da
questo
fenomeno
non
c
'
è
da
farsi
illusioni
.
Basta
infatti
dare
uno
sguardo
al
passato
:
in
Eritrea
,
secondo
statistiche
del
1921
,
su
soli
3.500
residenti
bianchi
vi
erano
più
di
mille
meticci
.
Nel
1926
troviamo
dati
quasi
identici
e
in
seguito
certo
il
numero
dei
meticci
non
è
diminuito
...
Lo
stabilirsi
in
questi
anni
in
A
.
O
.
di
centinaia
di
migliaia
di
italiani
,
che
presto
saranno
milioni
,
ha
eliminato
d
'
un
tratto
il
problema
presente
del
meticciato
,
per
farlo
però
risorgere
ancor
più
imponente
come
possibilità
del
futuro
.
Quel
migliaio
di
meticci
dell
'
Eritrea
sono
un
'
entità
trascurabile
nella
massa
di
bianchi
che
ora
si
trova
in
A
.
O
.
,
ma
il
loro
numero
è
,
come
abbiamo
visto
,
una
chiara
dimostrazione
di
quel
che
potrebbe
avvenire
adesso
che
le
proporzioni
si
sono
più
volte
moltiplicate
.
Ammessa
dunque
la
certezza
che
lasciando
le
cose
come
erano
prima
,
il
fenomeno
del
meticciato
assumerebbe
in
A
.
O
.
sempre
più
vaste
proporzioni
,
bisogna
vedere
se
esso
sia
veramente
un
pericolo
,
un
danno
...
In
A
.
O
.
I
.
c
'
è
una
popolazione
indigena
,
che
forma
la
maggioranza
,
e
una
popolazione
italiana
,
il
cui
numero
,
per
ora
in
minoranza
,
va
sempre
più
aumentando
:
queste
due
entità
possono
e
debbono
vivere
separate
;
tra
esse
deve
vivere
non
soltanto
una
gerarchia
politica
,
ma
anche
una
gerarchia
di
razza
.
Le
altre
Nazioni
hanno
la
necessità
di
riempire
i
loro
vuoti
e
possono
guardare
forse
anche
con
compiacimento
qualsiasi
apporto
di
nuove
forze
,
l
'
Italia
non
ha
questo
bisogno
e
vuole
che
il
suo
popolo
sia
integro
nella
sua
unità
razziale
.
Non
c
'
è
dubbio
che
la
nostra
razza
in
A
.
O
.
deve
comandare
:
non
è
solo
per
diritto
di
conquista
,
è
per
naturale
,
evidente
superiorità
:
su
questo
non
v
'
è
certo
da
discutere
.
Ma
se
vuol
comandare
essa
deve
mantenersi
superiore
all
'
altra
,
deve
evitare
con
questa
ogni
confusione
.
Netta
separazione
dunque
in
A
.
O
.
I
.
tra
italiani
ed
elemento
indigeno
;
e
ciò
non
per
instaurare
un
razzismo
pieno
di
odi
ed
esclusivismi
,
ma
per
trovare
un
sistema
di
convivenza
che
sia
,
e
per
noi
e
per
gli
indigeni
,
di
reciproco
vantaggio
...
StampaPeriodica ,
Lo
Stato
fascista
,
che
investe
e
potenzia
ogni
aspetto
della
vita
nazionale
,
non
avrebbe
potuto
non
recare
il
segno
inconfondibile
della
sua
personalità
,
il
soffio
animatore
della
sua
vita
,
nella
scuola
,
custode
dell
'
avvenire
del
popolo
;
il
Regime
,
sorto
da
una
Rivoluzione
non
soltanto
e
troppo
facilmente
sovvertitrice
di
concezioni
sociali
,
ma
creatrice
di
un
nuovo
ordine
su
nuove
leggi
,
non
poteva
più
oltre
tollerare
,
seppure
rabberciato
o
in
mille
modi
rimesso
a
nuovo
,
un
organismo
qual
fu
la
vecchia
scuola
che
aveva
potuto
servire
,
almeno
nella
sua
struttura
,
all
'
Italia
democratica
e
liberale
.
In
essa
e
nei
suoi
schemi
culturalistici
,
astratti
,
lontani
dalla
vita
,
il
nuovo
spirito
del
Fascismo
si
trovava
come
costretto
e
limitato
nella
sua
possibilità
di
produrre
e
di
marciare
;
ed
essendo
,
allora
,
questo
spirito
rivoluzionario
,
curatore
di
una
dottrina
sociale
ch
'
è
modo
di
vita
,
già
in
se
stesso
fortemente
educatore
,
su
di
esso
doveva
necessariamente
basarsi
la
scuola
educatrice
per
eccellenza
e
per
definizione
.
Identificandosi
poi
Fascismo
e
Corporativismo
,
essa
non
poteva
essere
che
scuola
corporativa
.
Il
corporativismo
,
come
tale
,
è
pertanto
l
'
elemento
veramente
rivoluzionario
del
nuovo
ordine
scolastico
e
quello
che
imposta
con
chiarezza
e
con
carattere
di
definitività
,
l
'
unitaria
molteplicità
delle
riforme
.
Vita
e
scuola
,
problema
sociale
e
problema
pedagogico
vengono
ad
identificarsi
nel
corporativismo
,
risolvente
l
'
attività
del
singolo
nel
superiore
interesse
dello
Stato
:
l
'
individuo
si
trova
perciò
di
fronte
allo
Stato
,
nell
'
identica
posizione
,
nella
scuola
e
nella
società
,
poiché
attua
sia
nel
primo
che
nel
secondo
momento
un
"
dovere
sociale
.
"
La
coincidenza
di
età
scolastica
e
di
età
politica
,
il
porre
su
un
unico
piano
scuola
,
G.I.L.
e
G.U.F.
non
fanno
che
ribadire
l
'
identità
fondamentale
di
Fascismo
e
di
Corporativismo
...
All
'
uguaglianza
degli
immortali
principii
del
liberalismo
individualista
,
all
'
assurda
concezione
livellatrice
del
comunismo
si
sostituisce
la
uguaglianza
dell
'
uomo
di
fronte
al
lavoro
che
,
fondandosi
su
una
reale
gerarchia
di
valori
,
potenzia
,
nella
scuola
,
il
cittadino
dello
stato
fascista
...
StampaPeriodica ,
L
uomo
non
può
proporsi
programmi
fissi
,
schemi
da
attuare
.
Il
risultato
dell
'
azione
è
destinato
a
trascenderla
come
fosse
opera
di
una
realtà
obiettiva
.
Non
da
ricercare
adunque
in
lontane
parentele
filosofiche
o
teologiche
è
l
'
antintellettualismo
ed
antirazionalismo
del
misticismo
fascista
.
Esso
nasce
soprattutto
dal
principio
che
i
valori
dello
spirito
si
generano
e
si
pongono
nell
'
azione
e
per
l
'
azione
e
che
adunque
la
sua
dottrina
è
la
sua
azione
,
e
,
quando
se
ne
formula
o
se
ne
vuole
dedurre
una
,
essa
deve
tenersi
legata
al
fatto
che
una
filosofia
o
una
dottrina
fascista
è
,
come
il
misticismo
di
cui
andiamo
parlando
,
un
atto
di
vita
.
Misticismo
ed
antirazionalismo
da
vedere
adunque
in
rapporto
a
quelle
"
venature
pragmatiche
del
Fascismo
,
"
che
lo
accostano
alla
volontà
di
potenza
,
al
voler
essere
,
e
quindi
ad
una
posizione
positiva
di
fronte
al
fatto
violenza
,
al
mito
della
rivoluzione
e
alla
mistica
dell
'
agire
.
StampaPeriodica ,
Certo
misticismo
dell
'
azione
,
che
imperversa
nella
filosofia
e
nella
prassi
d
'
oltralpe
e
d
'
oltreoceano
,
nasce
,
come
quello
di
cui
si
è
fatto
cenno
,
da
un
dispregio
di
ogni
coerenza
razionale
e
di
ogni
disciplina
ideale
.
Radicato
anch
'
esso
nei
fondi
ancestrali
dell
'
inconscio
e
nutrito
d
'
impulsi
istintivi
,
pretende
sollecitare
la
vita
ad
affermazioni
energiche
e
costruttive
,
riducendo
il
pensiero
ad
un
'
accessoria
funzione
di
controllo
per
la
riuscita
dell
'
impresa
:
impresa
il
cui
successo
non
viene
calcolato
in
base
ad
una
direttiva
morale
o
ideale
,
ma
commisurato
sull
'
utilità
ch
'
essa
arreca
.
Anche
questo
misticismo
come
l
'
altro
congeniale
del
passato
legittima
l
'
arbitrio
individuale
e
nasconde
sotto
la
dignità
del
nome
la
sostanza
vera
d
'
una
democrazia
nutrita
di
edonismo
e
di
utilitarismo
.
Contro
di
esso
bisogna
salvare
lo
stile
di
un
misticismo
a
noi
affidato
dalla
tradizione
italica
.
Non
è
impossibile
rintracciare
la
coerenza
di
questo
stile
attraverso
le
inevitabili
influenze
ed
intrusioni
che
intaccano
un
organismo
secolare
.
Ma
,
discorrendo
di
vetta
in
vetta
e
congiungendo
con
sguardo
sintetico
i
vertici
della
nostra
spiritualità
,
si
coglie
una
costante
storica
,
la
persistenza
d
'
un
carattere
inconfondibile
per
cui
il
nostro
misticismo
,
più
che
da
un
dispettoso
rifiuto
della
razionalità
,
nasce
da
una
riforma
del
concetto
stesso
di
ragione
.
La
razionalità
,
non
estrinseca
nell
'
atto
e
quindi
alla
passione
umana
,
vi
appare
invece
la
coerenza
dell
'
atto
umano
,
integro
di
veggenza
,
di
volizione
e
di
passione
:
secondo
la
parola
del
DUCE
del
Fascismo
,
"
atto
di
vita
,
"
nel
quale
la
vita
si
gode
,
si
possiede
e
,
nello
stesso
tempo
,
si
disciplina
,
salvandosi
dall
'
arbitrio
e
dalla
dispersione
.
L
'
affetto
,
tutto
compreso
nella
pienezza
dell
'
atto
,
non
ha
bisogno
di
sfrenarsi
capricciosamente
fuori
di
esso
,
ma
vi
si
nutre
e
si
soddisfa
.
Da
questo
punto
di
vista
se
il
vigore
del
pensiero
resta
intrinseco
al
nostro
misticismo
,
come
suo
nerbo
è
possibile
parlare
di
antirazionalismo
e
di
un
antintellettualismo
della
nostra
tradizione
,
in
quanto
si
pensa
alla
diffida
data
costantemente
alla
ragione
che
gira
su
se
stessa
,
battendo
il
vuoto
delle
astrazioni
,
invece
di
macinare
il
buon
grano
dell
'
esperienza
;
e
all
'
intelletto
quale
capacità
specchiale
di
riflettere
la
realtà
nell
'
inerzia
e
nell
'
apatia
dello
spirito
.
StampaPeriodica ,
Il
pensiero
italiano
non
è
rimasto
mai
chiuso
e
non
lo
resterà
mai
alla
cultura
di
altri
popoli
,
ma
è
rimasto
e
resterà
sempre
attaccato
alla
propria
tradizione
culturale
,
che
è
romana
e
cattolica
.
È
antirazionalista
,
quando
il
razionalismo
significa
autonomia
assoluta
della
ragione
e
schematizzazione
geometrica
e
deterministica
della
realtà
;
è
antiintellettualità
quando
intellettualismo
significa
concezione
astratta
del
reale
,
ma
è
intellettualista
quando
l
'
antiintellettualismo
importa
la
dissoluzione
di
ogni
verità
e
di
ogni
legge
nel
dialettismo
,
il
far
tabula
rasa
di
Dio
,
dell
'
uomo
e
della
natura
.
È
storicista
quando
,
come
con
il
Vico
la
storia
è
cristianamente
e
spiritualisticamente
concepita
come
lo
svolgersi
del
piano
della
Provvidenza
divina
e
l
'
attuarsi
di
un
ordine
morale
nella
vita
.
È
antistoricista
quando
la
Storia
si
adora
come
Dio
,
quando
le
leggi
di
questa
nuova
pagana
religione
diventano
gli
impulsi
economici
e
la
guerra
eterna
fra
gli
uomini
;
o
quando
la
storia
presume
di
chiudere
tutta
la
realtà
nel
suo
circolo
magico
.
Le
verità
e
i
valori
morali
non
nascono
dalla
storia
,
ma
sono
prima
e
dirigono
la
storia
,
come
la
legge
non
nasce
dalle
nostre
azioni
,
sia
individuali
che
collettive
,
ma
dirige
dall
'
interno
della
nostra
coscienza
,
come
lume
datoci
da
Dio
,
la
nostra
vita
individuale
e
sociale
.
StampaPeriodica ,
Alla
nuova
civiltà
del
Fascismo
aveva
volta
la
mente
il
giovine
camerata
Angelo
Maria
Carati
quando
si
pose
allo
studio
di
questa
importantissima
attività
della
Scuola
di
Mistica
Fascista
"
Sandro
Italico
Mussolini
"
in
Milano
.
Nuova
civiltà
del
Fascismo
e
quindi
nuova
civiltà
mondiale
sono
una
geniale
creazione
indissolubile
dalla
mente
del
suo
creatore
:
Benito
Mussolini
.
Dalla
mente
,
dalla
figura
,
dalla
volontà
del
Duce
.
Non
vi
può
essere
civiltà
senza
una
dottrina
che
la
informi
e
le
infonda
sempre
più
gagliarda
e
feconda
vita
,
senza
una
dottrina
che
sia
unitario
e
totale
concetto
,
che
sia
fervida
scaturigine
di
fresca
polla
.
Ed
è
così
:
tutto
procede
,
tutto
discende
,
tutto
sorge
dalla
mente
del
Duce
.
Ed
è
nel
vero
la
scolpita
affermazione
di
quello
straniero
amico
,
secondo
il
quale
nel
periodo
dalla
costituzione
dell
'
Asse
al
10
giugno
XVIII
si
è
svolta
una
grande
battaglia
fra
tutte
le
plutocrazie
e
un
cervello
:
il
cervello
di
Mussolini
,
che
ha
combattuto
per
tutti
e
per
tutti
ha
vinto
...
StampaPeriodica ,
Il
fascismo
è
una
rivoluzione
che
non
deve
esaurirsi
in
meno
di
tre
secoli
perché
è
una
civiltà
e
tutte
le
civiltà
della
storia
non
hanno
vissuto
da
meno
.
Perché
questa
Rivoluzione
non
perisca
al
ventesimo
od
al
cinquantesimo
anno
è
necessario
che
il
popolo
e
l
'
umanità
migliorino
e
salgano
sempre
più
vicino
alle
stelle
.
Per
compiere
questo
viaggio
cento
volte
più
difficile
di
quello
di
Ulisse
e
per
toccare
questa
vittoria
che
è
mille
volte
più
grande
della
scoperta
di
Galileo
,
è
necessario
ritornare
nel
grembo
di
Dio
,
credere
in
Lui
,
credere
che
a
premio
della
nostra
fatica
oltre
che
la
grandezza
della
Patria
e
la
soddisfazione
del
dovere
compiuto
esiste
un
'
incrollabile
ed
eterna
medaglia
celeste
che
,
appuntata
al
nostro
petto
di
legionari
,
ci
potrà
rendere
felici
per
sempre
.
Diversamente
spunteremo
invano
tutta
la
nostra
fede
e
tutta
la
nostra
volontà
contro
una
barriera
mortale
che
non
può
cedere
ad
armi
mortali
:
la
nostra
miserabile
carne
.