StampaPeriodica ,
Vi
sono
ancora
delle
signore
le
quali
si
presentano
nelle
cerimonie
fasciste
facendo
delle
esposizioni
personali
di
sgargianti
vestiti
e
capricciosi
cappellini
con
penne
lunghe
magari
mezzo
metro
,
e
poi
nascondono
sotto
la
volpe
argentata
il
distintivo
fascista
.
Questo
ho
dovuto
notare
più
volte
in
dette
cerimonie
,
fra
le
massaie
rurali
,
dignitose
e
corrette
,
col
loro
fazzoletto
allacciato
al
collo
.
Ebbene
,
noi
massaie
rurali
,
noi
fasciste
,
non
permettiamo
che
dove
si
esige
serietà
,
semplicità
,
cameratismo
,
si
ostenti
una
inopportuna
distinzione
di
categoria
sociale
come
per
dire
:
"
Lo
vedi
quanto
sono
elegante
?
"
Meno
goffaggini
e
più
solidarietà
.
E
la
divisa
fascista
appena
è
possibile
.
Nelle
cerimonie
è
l
'
unica
moda
che
ci
piace
.
StampaPeriodica ,
Tutti
i
giornali
hanno
minutamente
diffuso
con
foto
o
descrizioni
il
gesto
del
Duce
che
,
fermo
a
un
passaggio
a
livello
,
guarda
con
mite
compiacenza
la
famiglia
del
cantoniere
,
ricca
di
ben
nove
figliuoletti
e
la
regala
d
'
un
segno
tangibile
della
sua
generosità
.
Il
gesto
inquadra
la
sagoma
d
'
un
grande
Condottiero
,
d
'
un
grandissimo
Uomo
di
Stato
.
Il
Duce
che
si
dispone
,
come
nel
sullodato
episodio
,
a
ispezionare
un
imponente
ammassamento
di
armati
,
non
ritiene
stridere
la
ferrea
visione
con
il
sorriso
dell
'
infanzia
.
Fondamentale
ragione
di
questa
guerra
è
lo
spazio
vitale
.
Da
questa
ragione
deve
scaturire
anche
la
misura
della
ricchezza
.
Altri
discutano
sulla
base
-
oro
o
sulla
base
-
lavoro
:
siccome
per
il
lavoro
occorrono
braccia
,
è
evidente
che
la
vera
misura
della
ricchezza
sia
il
numero
dei
figli
:
figli
robusti
,
figli
sani
,
figli
praticamente
religiosi
.
La
terra
si
conceda
sulla
base
degli
elementi
che
se
ne
devono
servire
,
l
'
officina
sulla
base
dei
figli
e
delle
donne
feconde
che
ne
devono
ritrarre
i
mezzi
di
vita
.
Le
Nazioni
che
non
vogliono
essere
feconde
non
hanno
diritto
a
ricchezze
,
perché
non
possono
nemmeno
misurare
le
ricchezze
.
Chi
ha
ricondotto
l
'
umanità
a
tali
semplicissime
concezioni
è
il
Duce
con
il
movimento
fascista
,
è
il
Fiihrer
con
la
sua
lotta
contro
i
crocifissori
di
Cristo
,
è
Franco
che
libera
la
sua
Patria
insanguinata
da
un
'
orda
di
farisei
.
Su
queste
tre
Nazioni
,
con
la
loro
particolare
fisionomia
religioso
-
politico
-
amministrativa
,
si
impernia
il
divenire
dell
'
Europa
e
del
mondo
.
A
loro
spetta
travolgere
nel
fango
il
dio
-
oro
realizzando
il
governo
più
perfetto
che
la
storia
registri
.
StampaPeriodica ,
Per
il
Fascismo
la
guerra
sarà
,
nel
mondo
,
finché
vivrà
il
male
,
e
questo
è
parte
essenziale
della
natura
umana
,
tanto
rilevante
,
dato
che
esiste
,
quanto
il
bene
,
ed
altrettanto
indispensabile
come
momento
dialettico
dello
spirito
.
Soltanto
chi
crede
nella
instaurazione
sulla
terra
della
Città
di
Dio
,
può
postulare
teleologicamente
la
pace
perpetua
come
sistemazione
definitiva
del
genere
umano
.
La
guerra
è
dunque
lo
strumento
formativo
e
riformativo
delle
gerarchie
storiche
.
Tale
formulazione
è
però
accettabile
solo
se
si
postula
la
validità
di
una
gerarchia
tra
i
popoli
.
È
in
questo
punto
preciso
che
,
nell
'
ambito
della
dottrina
fascista
,
il
fattore
guerra
si
incontra
con
un
altro
fattore
ugualmente
importante
:
il
razzismo
.
Secondo
la
nuova
concezione
del
mondo
che
il
razzismo
porta
con
sé
,
concezione
che
per
la
sua
necessaria
esplorazione
nel
tempo
si
addentra
anche
nella
storia
antica
e
nella
preistoria
,
l
'
umanità
,
il
genere
umano
concepito
come
"
genus
,
"
con
caratteri
di
omogeneità
,
è
una
astratta
finzione
.
Contro
il
mito
egualitaristico
e
livellatore
portato
dalla
cultura
enciclopedica
il
razzismo
afferma
,
quale
dato
originario
,
la
diseguaglianza
,
la
differenziazione
che
trova
l
'
espressione
sua
più
tangibile
nella
varietà
delle
razze
e
dei
popoli
.
...
La
disuguaglianza
dei
sangui
e
dei
popoli
presuppone
la
necessità
di
una
gerarchia
,
e
l
'
inevitabile
sviluppo
ascensionale
o
volto
alla
decadenza
di
ogni
singolo
popolo
presuppone
per
la
gerarchia
la
necessità
di
rinnovarsi
.
StampaPeriodica ,
In
diciassette
anni
,
il
regime
fascista
ha
spazzato
molti
rimasugli
di
vita
borghese
,
presuntuosi
capitelli
di
debolezza
e
di
elasticità
.
Va
sparendo
il
"
lei
,
"
sgradita
espressione
di
epoche
servili
ed
il
vocabolario
della
Rivoluzione
non
perderà
nulla
mandando
in
pensione
una
etichetta
che
sa
troppo
di
terza
persona
,
ultimo
relitto
di
tempi
che
furono
:
"
Sua
Eccellenza
.
"
Gli
uomini
chiamati
dal
Duce
ai
più
alti
posti
di
comando
sono
l
'
aristocrazia
di
una
vigilia
eroica
temprata
da
tre
guerre
vittoriose
che
non
sente
il
bisogno
di
tale
appellativo
.
Può
benissimo
stare
unito
ai
luminari
democratici
,
figure
panciute
o
chilometriche
col
tubo
di
stufa
,
ma
non
è
indispensabile
agli
energici
esecutori
degli
ordini
mussoliniani
.
E
come
,
senza
rimpianto
,
se
n
'
è
andato
"
l
'
onorevole
,
"
può
benissimo
eliminarsi
"
l
'
eccellenza
"
di
giustiana
memoria
.
Dire
:
Tal
dei
Tali
,
Ministro
del
tale
dicastero
,
Prefetto
della
tal
'
altra
provincia
è
sufficiente
ai
gerarchi
del
Fascismo
che
sanno
andare
verso
il
popolo
anche
senza
il
"
S
.
E
.
"
StampaPeriodica ,
Senza
dubbio
uno
sbarco
in
territorio
nemico
è
sempre
un
'
operazione
difficile
;
e
può
darsi
che
sia
difficilissima
in
Inghilterra
;
ma
non
è
impossibile
.
Che
cosa
lo
rese
impossibile
dal
giorno
in
cui
fu
disfatta
l
'
Invincibile
Arrnada
fino
alla
guerra
mondiale
?
Il
fatto
che
l
'
Inghilterra
tenne
sempre
il
dominio
del
mare
.
Per
invadere
l
'
Inghilterra
bisognava
battere
la
flotta
inglese
;
e
la
flotta
inglese
fu
per
tre
secoli
e
mezzo
invincibile
.
Che
cosa
lo
rende
possibile
oggi
?
Il
fatto
che
la
flotta
inglese
non
riesce
più
a
tenere
il
mare
in
prossimità
di
coste
nemiche
.
La
minaccia
terribile
dell
'
arma
aerea
ha
reso
per
essa
inabitabile
proprio
quel
mare
che
fu
per
secoli
il
suo
immediato
dominio
,
proprio
quel
mare
in
cui
si
deve
decidere
la
sorte
dell
'
Inghilterra
.
Se
si
vuole
,
si
può
ancora
dire
che
essa
domina
i
mari
,
nel
senso
che
non
esiste
,
oggi
,
altra
flotta
che
possa
tenere
testa
ad
essa
.
Ma
è
una
strana
dominatrice
,
codesta
flotta
,
che
è
condannata
a
starsene
rintanata
nei
suoi
rifugi
,
sotto
pena
di
subire
perdite
spaventose
appena
tenti
di
uscirne
.
Subito
dopo
l
'
avvento
al
potere
del
nazionalsocialismo
,
la
Germania
cominciò
a
ricostruire
la
sua
aviazione
.
Due
anni
fa
,
all
'
epoca
di
Monaco
,
si
seppe
che
aveva
raggiunto
una
schiacciante
superiorità
aerea
sulle
due
Potenze
occidentali
messe
insieme
.
Ciò
non
ostante
,
mai
il
pubblico
inglese
.
Oggi
le
demo
-
plutocrazie
biascicano
prosternate
ai
piedi
dell
'
altare
della
"
forza
"
le
più
untuose
preghiere
,
ripugnanti
ed
inutili
.
Gli
Stati
totalitari
invece
battono
col
martello
della
"
violenza
"
sulla
incudine
della
gloria
.
Là
una
eterea
speranza
di
difendere
con
accanimento
ciò
che
si
vuoi
conservare
e
non
si
vuoi
perdere
:
qui
un
'
incrollabile
fede
di
combattere
con
ardore
e
baldanza
contro
chi
è
indegno
di
additare
la
strada
ai
popoli
.
Là
l
'
estrema
illusione
che
la
civiltà
sia
"
una
"
ed
infinitamente
progressiva
;
qui
l
'
inconcussa
fiducia
che
il
mondo
è
lo
sfacelo
di
una
civiltà
sotto
i
colpi
messianici
di
una
nuova
.
Là
,
in
conclusione
,
l
'
impeto
dominato
dalla
intelligenza
che
diviene
spesso
brutalità
senza
intelligenza
:
qui
l
'
impeto
violento
che
è
intelligenza
.
L
'
esito
della
guerra
che
infiamma
ora
il
mondo
non
è
per
noi
dubbio
.
Giunti
a
quello
che
i
fisici
chiama
-
no
il
punto
morto
,
non
si
poteva
troppo
a
lungo
procrastinare
la
soluzione
che
s
'
imponeva
in
termini
perentori
,
soluzione
raggiungibile
con
"
lo
spintone
della
violenza
"
e
che
ha
questo
nome
:
vittoria
degli
Stati
totalitari
...
StampaPeriodica ,
Quando
si
dice
pittura
greca
si
pensa
subito
a
certe
forme
asciutte
e
fredde
,
a
certe
apparizioni
piatte
e
"
fantasmiche
"
,
ed
allo
stile
geroglifico
che
orna
le
patere
e
i
vasi
.
Noi
non
possiamo
conoscere
bene
tale
pittura
.
Né
possiamo
sapere
con
esattezza
quali
furono
i
diversi
suoi
aspetti
secondo
i
secoli
ne
'
quali
fiorì
,
conoscere
bene
il
suo
primitivismo
e
la
sua
decadenza
.
Possiamo
tuttavia
intuirne
il
demone
osservando
gli
affreschi
di
Pompei
,
quei
pochi
frammenti
di
pitture
murali
che
si
conservano
a
Roma
,
e
poi
anche
i
disegni
e
le
pitture
dei
vasi
greci
di
cui
fortunatamente
si
conserva
gran
copia
nei
musei
d
'
Europa
.
Il
demone
della
pittura
greca
è
anzitutto
demone
lineare
;
egli
si
rivela
ancora
nella
pittura
italiana
del
quattrocento
e
poi
fa
qualche
rara
apparizione
in
tutte
l
'
epoche
e
in
diversi
paesi
.
Anche
in
questi
ultimi
tempi
potremmo
osservare
alcune
rapide
apparizioni
di
esso
.
Poiché
,
dopo
i
tempi
durante
i
quali
il
demone
lineare
influì
maggiormente
sull
'
arte
degli
uomini
,
seguirono
epoche
di
decadenza
più
o
meno
grande
e
di
più
o
meno
grande
confusione
,
dobbiamo
conchiudere
che
pure
il
demone
del
classicismo
è
demone
lineare
,
di
"
segno
"
o
di
"
stile
"
.
Nella
pittura
greca
è
dalla
linea
e
dal
segno
che
si
rivela
l
'
emozione
d
'
un
che
d
'
inspiegabile
che
va
dritto
alla
meta
,
oppure
si
spezza
per
via
,
tracciando
nei
punti
fatalmente
prefissi
,
gli
angoli
necessari
e
le
necessarie
curve
.
Pertanto
possiamo
dire
che
come
Ingres
e
i
quattrocentisti
italiani
,
così
i
pittori
della
Grecia
antica
vedevano
solo
nel
disegno
il
fondo
d
'
ogni
grande
arte
.
In
questa
specie
di
misticismo
della
linea
,
che
caratterizza
un
'
arte
veramente
classica
,
si
può
scorgere
l
'
avversione
per
l
'
insieme
delle
masse
inutili
,
per
la
soda
polposità
,
estranea
a
ogni
sottigliezza
spirituale
,
e
la
tendenza
a
ridursi
solo
all
'
alfabeto
religioso
dei
segni
che
formano
il
contorno
d
'
una
figura
,
o
d
'
un
oggetto
.
Il
profilo
d
'
un
piede
,
tracciato
da
Douris
o
da
Botticelli
,
non
è
il
profilo
d
'
un
piede
come
lo
possiamo
vedere
nella
natura
;
è
lo
spettro
d
'
un
piede
;
è
la
parte
demoniaca
di
quest
'
arto
che
l
'
artista
classico
ci
rivela
,
segnandola
per
l
'
eternità
sulla
terracotta
d
'
un
vaso
,
sulla
superficie
d
'
una
parete
,
o
sulla
tavola
ingessata
.
Diremmo
quasi
che
ogni
aspetto
della
natura
,
ingannevolmente
cangiante
e
passeggero
,
possiede
,
riguardo
al
mondo
delle
cose
eterne
,
il
suo
particolare
segno
o
simbolo
,
ed
è
appunto
tale
segno
o
simbolo
,
o
perlomeno
,
parte
d
'
esso
,
che
l
'
artista
classico
scopre
.
Meravigliosamente
sentirono
i
greci
la
magia
della
linea
,
Nel
paradiso
dell
'
arte
il
loro
spirito
chiedeva
alla
linea
perfettamente
diritta
o
dolcemente
curva
,
o
ancora
rivolta
esattamente
a
spirale
come
il
ricciolo
d
'
una
dea
,
quell
'
ineffabile
frescura
ch
'
è
refrigerio
dolcissimo
alle
torride
ventate
ond
'
è
riscaldata
questa
vita
faticosa
e
macchiata
dal
peccato
.
Non
si
preoccupavano
d
'
altro
;
non
in
altre
forme
cercavano
gioia
e
ristoro
.
Perciò
il
pittore
greco
attribuiva
importanza
alla
finezza
del
suo
pennello
,
che
per
lui
assumeva
il
valore
d
'
uno
strumento
magico
.
Avere
il
pennello
più
perfetto
era
per
l
'
artista
greco
la
somma
felicità
.
Lo
amava
e
lo
curava
,
come
il
guerriero
amava
e
curava
la
sua
spada
;
era
il
suo
stile
,
il
suo
arco
di
Filottete
.
Fatti
con
piume
di
beccaccia
attaccate
a
una
lunga
cannuccia
,
oppure
con
un
solo
crine
di
seta
,
i
pennelli
dei
pittori
greci
esigevano
un
'
abilità
particolare
per
essere
maneggiati
,
ma
permettevano
altresì
di
tracciare
linee
finissime
e
aventi
per
tutta
la
loro
lunghezza
uguale
spessore
.
Tali
linee
sono
per
l
'
occhio
del
riguardante
gioia
e
sorpresa
.
Ciò
dunque
che
caratterizza
ogni
classicismo
pittorico
,
è
la
sottigliezza
e
la
purezza
della
sensazione
lineare
,
è
l
'
assenza
completa
d
'
ogni
aspetto
del
gigantesco
e
del
voluminoso
.
Si
giunge
così
a
una
misteriosa
interpretazione
della
natura
,
che
pigliando
come
prima
e
ultima
lettera
del
suo
alfabeto
quella
forma
enigmatica
e
simbolica
ch
'
è
l
'
uomo
,
sviluppa
e
moltiplica
all
'
infinito
gli
aspetti
di
tale
forma
.
In
tal
guisa
trovansi
gli
uomini
allo
stesso
livello
degli
dei
,
e
viceversa
.
Le
statue
stanno
su
piedistalli
bassi
;
Hermes
stanco
,
;
poggiato
sull
'
anca
,
insegna
la
grazia
della
curva
e
della
linea
spezzata
.
Questi
strani
e
commoventi
aspetti
del
classicismo
greco
li
,
vediamo
anche
nella
architettura
.
I
templi
dedicati
a
Pallade
vergine
o
a
Giove
Olimpico
,
stanno
al
livello
dei
mortali
.
Sotto
le
loro
colonne
non
si
ha
mai
l
'
impressione
del
mostruoso
,
dell
'
inafferrabile
e
dell
'
infinito
,
come
accade
presso
altri
popoli
meno
astuti
e
in
altre
epoche
più
confuse
;
ad
esempio
:
nell
'
arte
egizia
e
nella
gotica
.
Il
tempio
greco
è
a
portata
di
mano
;
sembra
che
lo
si
possa
pigliare
e
portar
via
,
come
un
giocattolo
posato
sopra
un
tavolo
.
Senso
mirabile
che
doveva
riapparire
tanti
secoli
dopo
nell
'
architettura
toscana
.
A
questo
si
pensa
,
a
Firenze
,
guardando
il
Battistero
e
il
Duomo
col
suo
campanile
.
E
ripetiamo
ancora
essere
il
demone
del
classicismo
demone
di
segno
e
di
linea
.
Diceva
Federico
Nietzsche
che
la
potenza
intellettiva
di
un
uomo
si
misura
dalla
dose
di
spirito
(
ironia
)
ch
'
egli
può
usare
.
Parimenti
possiamo
dire
che
la
potenza
classica
d
'
un
pittore
si
misura
dall
'
intelligenza
e
dalla
commozione
della
sua
linea
.
Vi
sono
emozioni
primigenie
che
non
si
possono
smarrire
senza
correre
il
grave
rischio
di
uscire
da
ogni
via
di
classicismo
.
Così
l
'
emozione
del
troglodita
che
traccia
sulle
pareti
della
caverna
il
profilo
del
bisonte
,
è
classica
,
come
classica
è
l
'
emozione
d
'
un
Douris
,
d
'
un
Apelle
o
d
'
un
Polignoto
,
e
più
vicino
a
noi
quella
d
'
un
Botticelli
o
d
'
un
Ghirlandaio
,
d
'
un
Holbein
e
d
'
un
Dürer
.
Per
un
fenomeno
strano
il
demone
lineare
del
classicismo
ellenico
riapparve
nell
'
opera
dei
nostri
grandi
quattrocentisti
.
Questi
infatti
rivissero
le
medesime
emozioni
di
linea
e
di
segno
che
i
.
Greci
.
Giotto
che
traccia
il
circolo
perfetto
,
Cimabue
che
traccia
la
retta
perfetta
,
Apelle
e
Protogene
che
,
simili
a
due
atleti
.
nello
stadio
,
vanno
gareggiando
né
loro
affreschi
e
ne
'
loro
quadri
a
chi
traccerà
la
linea
più
perfetta
e
più
sostenuta
,
Holbein
,
che
eseguisce
il
semplice
disegno
lineare
d
'
una
testa
,
e
fiducioso
in
quel
disegno
come
un
navigatore
nella
sua
bussola
,
elabora
in
base
ad
esso
pitture
perfette
,
senza
più
riguardare
la
natura
,
più
che
aneddoti
e
leggende
di
discutibile
verità
storica
,
più
che
luoghi
comuni
,
sono
simboli
della
commozione
spirituale
d
'
un
artista
e
d
'
un
periodo
d
'
arte
.
L
'
uomo
veramente
grande
non
si
perde
mai
nell
'
inutilità
.
Tra
la
massa
di
forme
e
volumi
che
ingombrano
il
nostro
pianeta
,
egli
fa
una
scelta
minuziosa
e
un
'
accurata
selezione
.
Riguardando
con
occhio
di
classica
astuzia
alla
passata
arte
italiana
,
dove
poseremo
noi
lo
sguardo
?
Già
sappiamo
che
tutti
i
panneggiamenti
e
i
gonfaloni
sbattuti
dal
vento
e
le
nubi
e
le
stoffe
straripanti
dell
'
arte
veneziana
,
che
tutto
quel
rigoglio
non
farà
mai
passare
sul
nostro
spirito
l
'
alito
d
'
astuzia
e
di
profonda
finezza
che
sanno
darci
certe
curve
e
certi
geroglifici
contorni
screzianti
la
veste
della
donna
che
regge
il
drappo
nella
Nascita
di
Venere
di
Sandro
Botticelli
.
Più
che
un
problema
d
'
aggiunta
,
il
fatto
del
classicismo
è
un
problema
di
sfrondatura
e
potatura
.
Ridurre
il
fenomeno
,
la
prima
apparizione
,
al
suo
scheletro
,
al
suo
segno
,
al
simbolo
della
sua
inspiegabile
esistenza
.
Se
un
pittore
greco
o
uno
italiano
del
quattrocento
avesse
potuto
avere
tra
le
mani
una
pittura
d
'
un
'
epoca
decadente
in
cui
è
svanito
ogni
senso
di
segno
e
di
linea
,
ogni
sottigliezza
d
'
emozione
artistica
,
col
compito
di
correggerla
e
classicizzarla
,
la
prima
cosa
che
avrebbe
fatto
sarebbe
stato
di
pulire
,
chiarificare
,
sopprimere
masse
e
forme
inutili
,
per
rendere
appariscente
il
contorno
dello
spettro
.
L
'
ultimo
grande
italiano
nel
quale
visse
il
classicismo
con
tutti
i
suoi
segni
e
i
suoi
misteriosi
simboli
è
stato
Michelangelo
.
Non
per
nulla
è
chiamato
"
demoniaco
"
,
solo
che
in
coloro
che
gli
conferirono
tale
appellativo
vi
fu
errore
profondo
e
profondo
malinteso
.
Demoniaco
sì
,
ma
in
"
altro
senso
"
.
Ciò
si
vede
più
che
nei
suoi
affreschi
e
tavole
,
nei
disegni
,
alcuni
dei
quali
giungono
a
una
profondità
e
sottigliezza
di
segno
cui
solo
poteva
giungere
un
greco
nato
nell
'
ombra
del
Partenone
.
Gli
uomini
distratti
,
miopi
e
arruffoni
non
scorsero
questo
sottile
fenomeno
;
impressionati
della
mole
dei
suoi
affreschi
e
di
alcune
sue
sculture
,
come
il
Mosè
e
il
Davide
,
lo
chiamarono
"
il
titanico
"
,
mentre
altri
,
ancor
meno
furbi
,
(
esteti
d
'
origine
nordica
)
vollero
scoprire
il
Michelangelo
dolorante
,
che
rivela
l
'
affanno
della
vita
,
il
dilemma
dell
'
esistenza
ecc
.
Nessuno
pensò
al
vero
Michelangelo
,
al
Michelangelo
"
anacreontico
"
.
Raffaello
,
spirito
spaventosamente
assimilatore
,
intuì
anch
'
egli
il
classicismo
e
il
mistero
della
linea
.
Meno
di
Michelangelo
,
però
,
che
infatti
ove
egli
è
più
demoniacamente
classico
è
nelle
prime
opere
,
in
quelle
del
periodo
peruginesco
;
verso
la
fine
della
sua
brava
esistenza
sembra
avere
smarrito
tale
senso
.
Le
ultime
sue
pitture
preludiano
già
a
quel
crepuscolo
che
doveva
poi
scendere
sull
'
arte
e
che
perdura
ancora
.
Ma
il
demone
del
classicismo
non
è
sparito
.
Ancor
oggi
,
nella
grande
confusione
dell
'
arte
contemporanea
,
appare
qua
e
là
.
Vorremmo
citare
dei
nomi
,
a
rischio
di
sembrare
paradossali
.
Vorremmo
dire
che
un
barlume
di
classicismo
si
può
vedere
perfino
in
certi
disegni
di
Gaetano
Previati
.
Perfino
in
Segantini
che
,
malgrado
la
sua
pittura
mancata
,
la
sua
natura
ibrida
e
la
sua
mentalità
d
'
alpinista
,
in
alcuni
ultimi
disegni
,
in
certe
figure
di
donna
,
volanti
nella
notte
dei
cieli
,
fu
oscuratamente
tentato
dal
dèmone
del
classicismo
.
E
frugando
ancora
se
ne
potrebbe
trovare
altri
,
tanto
nel
nostro
che
negli
altri
paesi
.
Ma
trattasi
sempre
di
apparizioni
talmente
fugaci
e
confuse
che
non
mette
conto
di
parlarne
.
Una
forte
corrente
di
misticismo
è
indispensabile
alla
formazione
d
'
artisti
classici
.
I
pittori
greci
e
i
grandi
artisti
italiani
l
'
ebbero
dalla
religione
.
Non
dimentichiamo
che
i
"
misteri
"
fiorivano
ai
tempi
di
Polignoto
e
non
saranno
stati
estranei
all
'
essenza
del
suo
disegno
severo
e
colmo
d
'
emozione
,
a
quell
'
ethos
che
avvolgeva
le
sue
figure
,
a
quella
idealità
tanto
elogiata
da
Aristotile
.
Oggi
noi
speriamo
d
'
essere
ancora
abbastanza
mistici
per
una
rinascita
del
classicismo
.
Al
nostro
misticismo
hanno
contribuito
fattori
diversi
,
ma
non
importa
.
Troppo
abbiamo
aspettato
,
troppa
scontentezza
,
oscurità
e
confusione
hanno
coperto
il
mondo
,
premendo
con
particolare
insistenza
sull
'
Italia
.
Ma
ecco
che
,
in
compenso
,
sulla
nostra
terra
,
prima
ancora
che
su
altre
,
il
demone
del
classicismo
torna
a
tentare
gli
uomini
,
ad
adescarli
con
la
promessa
di
nuovi
segni
e
di
scheletri
più
perfetti
.
Noi
,
senza
scompiglio
né
orgasmo
,
seguiremo
il
richiamo
,
insistendo
nell
'
opera
con
sempre
maggior
chiaroveggenza
e
amore
.
StampaPeriodica ,
Il
proclama
di
Hitler
e
la
dichiarazione
di
guerra
dell
'
Asse
alla
Russia
fanno
cessare
un
'
incognita
e
precisano
una
volta
di
più
il
carattere
della
nostra
guerra
...
Cadrà
,
così
,
il
velo
dietro
cui
il
bolscevismo
ha
vivacchiato
sinora
,
e
come
regime
e
come
complesso
dirigente
,
e
l
'
Europa
saprà
tutte
le
verità
sul
preteso
comunismo
moscovita
,
sulle
sue
discordie
intestine
,
sui
suoi
rapporti
col
giudaismo
e
con
le
plutocrazie
,
sui
suoi
misfatti
e
sulle
sue
vergogne
,
interne
e
internazionali
.
Inoltre
,
questa
guerra
alla
Russia
,
che
dovrebbe
veramente
e
più
propriamente
chiamarsi
guerra
al
bolscevismo
,
perché
il
popolo
russo
ci
entra
fino
a
un
certo
punto
,
precisa
e
chiarisce
una
volta
di
più
il
carattere
e
le
ragioni
ideali
della
grande
battaglia
dell
'
Asse
.
Il
Fascismo
e
il
Nazionalsocialismo
sono
due
Rivoluzioni
del
secolo
ventesimo
,
che
rappresentano
il
superamento
delle
vecchie
concezioni
politiche
e
sociali
create
dalla
rivoluzione
del
1789
:
a
queste
concezioni
il
bolscevismo
si
era
invece
fermato
,
limitandosi
ad
esasperarle
,
portando
la
lotta
di
classe
al
valor
bianco
dell
'
odio
e
dello
sterminio
,
mentre
nel
campo
dei
rapporti
con
gli
altri
popoli
,
era
rimasto
fisso
al
vecchio
programma
marxista
dell
'
internazionale
,
con
qualche
leggera
variante
provocata
dai
piccoli
scismi
interni
,
più
per
gelosia
di
uomini
che
per
contrasto
effettivo
di
idee
.
Era
e
costituiva
,
cioè
,
né
più
né
meno
che
il
rovescio
della
medaglia
sul
cui
diritto
stanno
impresse
le
formule
del
capitalismo
borghese
:
non
una
rivoluzione
nuova
ma
una
degenerazione
dell
'
antica
.
Oggi
la
guerra
dell
'
Asse
acquista
nuovo
e
più
profondo
carattere
di
guerra
rivoluzionaria
per
l
'
ordine
nuovo
,
fra
i
popoli
e
nei
popoli
:
non
è
più
e
soltanto
guerra
antiplutocratica
,
è
anche
guerra
antibolscevica
:
guerra
,
cioè
contro
entrambi
i
poli
della
falsa
civiltà
delle
democrazie
,
guerra
totalitaria
per
la
fondazione
di
una
civiltà
nuova
che
del
passato
riconsacri
i
valori
reali
e
accanto
ad
essi
affermi
i
nuovi
principi
.
La
lotta
è
senza
quartiere
.
L
'
idra
democratica
,
con
la
plutocrazia
e
il
bolscevismo
,
ne
riporterà
schiacciate
entrambe
le
teste
.
StampaPeriodica ,
Al
carattere
umano
e
all
'
aspetto
morale
dell
'
istintiva
ed
antica
repulsione
italiana
e
fascista
di
fronte
al
livellamento
assurdo
e
inumano
del
comunismo
si
aggiungono
e
si
sommano
l
'
aspetto
sociale
ed
il
movente
rivoluzionario
del
nostro
antibolscevismo
.
Anche
questi
caratteri
erano
insiti
dalle
origini
nel
movimento
fascista
e
lo
facevano
tale
da
non
potere
essere
confuso
con
altri
movimenti
antibolscevici
;
tuttavia
essi
dovevano
farsi
sempre
più
manifesti
e
divenire
senz
'
altro
prevalenti
solo
in
questi
ultimi
anni
,
quando
più
acuto
e
vivo
si
rivela
in
Europa
e
nel
mondo
il
conflitto
tra
le
rivoluzioni
di
ispirazione
fascista
la
nostra
e
la
germanica
sopra
tutte
e
la
reazione
plutocratica
coperta
dall
'
etichetta
democratica
.
Il
Fascismo
e
per
esso
il
suo
Duce
avvertiva
e
denunciava
in
modo
esplicito
non
soltanto
l
'
intima
solidarietà
tra
bolscevismo
e
plutocrazia
,
ma
anche
la
sostanziale
identità
tra
due
aspetti
d
'
una
medesima
crisi
,
la
crisi
della
società
capitalistica
.
La
lotta
intrapresa
sul
fronte
dell
'
Est
contro
il
regime
inumano
dei
Sovieti
discende
dallo
stesso
presupposto
rivoluzionario
,
dalla
stessa
direttiva
che
ha
portato
alla
lotta
tra
le
forze
della
plutocrazia
internazionale
e
le
forze
,
associate
,
del
Fascismo
e
del
Nazismo
.
Tanto
l
'
individuo
astratto
ed
il
supercapitalismo
privato
della
formula
liberale
-
democratica
quanto
la
rivoluzione
mondiale
e
lo
Stato
capitalista
della
formula
socialcomunista
hanno
condotto
e
conducono
ad
un
eguale
asservimento
dell
'
uomo
,
ad
un
'
eguale
supremazia
opaca
e
grigia
dell
'
economia
e
della
ricchezza
sopra
la
dignità
morale
e
sociale
dell
'
uomo
.
Contro
questa
servitù
,
contro
questa
supremazia
il
Fascismo
ha
condotto
e
conduce
dalle
origini
la
sua
lotta
.
StampaPeriodica ,
Molti
reclamano
,
a
gran
voce
,
l
'
istituzione
di
un
nuovo
Ministero
:
quello
della
Polizia
Politica
.
Dopo
l
'
attentato
al
nostro
Duce
,
le
richieste
si
fanno
più
vivaci
,
più
insistenti
.
Altri
chiedono
,
semplicemente
,
la
separazione
della
polizia
dall
'
altra
:
quella
normale
per
intendersi
.
Francamente
la
polizia
ha
oggi
un
compito
molto
grave
,
molto
arduo
da
assolvere
:
salvaguardare
l
'
Uomo
Formidabile
che
ogni
Nazione
ci
invidia
,
e
che
nella
rinnovata
grandezza
della
Patria
rappresenta
la
Patria
stessa
.
La
storia
,
grande
maestra
della
vita
,
si
ripete
sempre
.
Ogni
rivoluzione
ha
avuto
i
suoi
emigrati
.
La
Grande
Rivoluzione
francese
ebbe
:
gli
Emigrati
di
Coblenza
;
la
Rivoluzione
russa
:
Judenic
,
Kolciak
,
Wrangel
,
Denikin
.
La
Rivoluzione
Fascista
...
Inutile
ripetere
i
nomi
dei
fuorusciti
,
sono
sulla
bocca
di
tutti
,
e
ognuno
di
noi
li
disprezza
,
specialmente
coloro
che
beneficiati
dalla
magnanima
generosità
del
Presidente
,
giurarono
di
essergli
amici
fedeli
e
devoti
e
lo
tradirono
vilmente
,
bassamente
,
senza
attenuanti
di
sorta
.
Valorosi
fuorusciti
,
è
facile
cosa
inviare
degli
allucinati
,
degli
esaltati
,
dei
pazzi
,
a
colpire
il
Capo
del
Governo
,
standosene
tranquillamente
indisturbati
nel
comodo
quartiere
generale
di
Parigi
.
Lo
sappiamo
che
ogni
attentato
al
Duce
è
preparato
all
'
estero
dai
fuorusciti
ed
è
perfezionato
in
Italia
dai
loro
compagni
di
tradimento
oppure
è
preparato
da
loro
in
Italia
ed
è
perfezionato
all
'
estero
dai
fuorusciti
!
Compito
della
nostra
polizia
,
dunque
,
quello
di
tagliare
netto
le
comunicazioni
tra
i
traditori
di
Parigi
ed
i
traditori
d
'
Italia
.
Occorre
operare
risolutamente
,
prontamente
,
in
difesa
della
Patria
,
del
Duce
,
della
Grande
Rivoluzione
Fascista
.
I
mezzi
ed
i
fini
di
una
polizia
politica
sono
molto
differenti
da
quelli
di
una
polizia
comune
.
Il
delinquente
politico
non
ha
nessun
punto
di
contatto
col
delinquente
volgare
né
fisicamente
né
intellettualmente
.
Occorre
un
'
altra
preparazione
psicologica
per
riconoscerlo
,
per
comprenderlo
,
per
impadronirsene
,
ridurlo
all
'
impotenza
.
Impossibile
porlo
di
fronte
ad
i
soliti
agenti
,
che
pure
essendo
abili
,
sono
subito
in
condizioni
di
inferiorità
.
Diamine
,
si
riconoscono
subito
per
...
agenti
!
E
questo
anche
senza
avere
nessun
conto
da
rendere
almeno
alla
giustizia
...
umana
.
Altri
agenti
,
dunque
,
per
salvaguardare
il
nostro
Mussolini
!
Quanto
al
Capo
della
Polizia
Politica
per
comprendere
i
derivati
della
Rivoluzione
deve
,
necessariamente
,
essere
un
uomo
della
Rivoluzione
.
StampaPeriodica ,
Le
demoplutocrazie
sono
il
regno
di
Israele
cioè
il
regno
della
massoneria
che
ne
rappresenta
l
'
incarnazione
.
Ottenuto
il
permesso
di
libera
circolazione
dalla
Rivoluzione
ottantanovesca
(
che
è
un
fenomeno
massonico
,
quindi
ebraico
)
,
il
giudío
si
presenta
nella
storia
moderna
con
due
ricette
alla
mano
:
una
per
puntellare
le
casseforti
dei
ricchi
(
teorica
capitalistica
dell
'
ebreo
Ricardo
)
,
ed
un
'
altra
per
ingannare
le
ansie
dei
poveri
(
teorica
livellatrice
dell
'
ebreo
Marx
)
.
Della
prima
usa
per
sé
,
della
seconda
per
gli
altri
.
Il
fine
:
l
'
umanità
spaccata
in
mezzo
;
da
una
parte
l
internazionale
dell
'
oro
,
dall
'
altra
l
'
internazionale
della
miseria
.
Per
facilitare
il
processo
dissociativo
aggiunge
un
afrodisiaco
:
la
teoria
anarchica
dell
'
ebreo
Stirner
.
Il
successo
di
questo
piano
parve
quasi
assicurato
alla
fine
della
guerra
mondiale
quando
la
massoneria
insediò
sulle
placide
sponde
del
Lemano
quel
Sinedrio
ginevrino
che
doveva
stroncare
ogni
velleità
di
risorgimento
nazionale
.
Dal
momento
in
cui
l
'
Italia
disobbedì
a
questo
Superstato
giudeo
-
massonico
e
rifiutò
l
'
ordo
judaicus
affidato
ai
quattordici
punti
che
il
fratello
massone
Wilson
aveva
imposto
all
'
Europa
,
sotto
dettatura
dell
'
ebreo
massone
Lippman
,
durante
quella
Versaglia
che
era
stata
diabolicamente
ispirata
dall
'
ebreo
massone
Wise
;
da
quando
il
Fascismo
denunciò
l
'
infame
trucco
col
quale
le
potenze
occulte
somministrando
il
sonnifero
della
democrazia
e
l
'
illusione
della
libertà
,
facevano
più
pingue
il
sacco
e
più
sicuro
il
dominio
della
plutocrazia
ebraica
internazionale
,
la
guerra
,
questa
guerra
ci
attendeva
.
Contro
la
nostra
marcia
,
da
18
anni
,
la
giudeo
-
massoneria
puntava
la
minaccia
delle
pistole
.
Essa
era
inevitabile
...
Quando
ci
metteremo
a
fiutare
insieme
l
'
ebreo
,
a
scovarlo
,
a
smascherarlo
,
di
sotto
la
politica
mondiale
come
nelle
minute
relazioni
giornaliere
,
nella
politica
come
nell
'
arte
,
nella
filosofia
come
nel
diritto
,
nella
morale
come
nell
'
economia
in
cui
egli
,
vigile
sulla
nostra
distrazione
,
spietato
sulla
nostra
generosità
,
con
le
armi
sue
sottilissime
attenta
alla
Vittoria
che
con
la
nostra
fede
e
le
nostre
armi
,
contro
lui
di
casa
e
di
fuori
,
vogliamo
finalmente
conseguire
?