StampaPeriodica ,
Fino
a
qualche
anno
addietro
,
in
quella
aristocratica
Via
Po
che
è
una
delle
più
caratteristiche
della
Roma
d
'
oggi
-
anche
perché
hanno
potuto
sbizzarrirsi
,
però
senza
insopportabili
eccessi
,
i
giovani
architetti
contemporanei
-
un
muro
di
cinta
-
dal
quale
un
enorme
ciuffo
di
palme
usciva
come
dai
margini
di
un
vaso
-
stava
a
segnare
una
area
fabbricabile
in
paziente
attesa
di
aumento
del
suo
prezzo
a
metro
quadrato
.
Tutt
'
intorno
si
costruiva
febbrilmente
a
preparare
le
dimore
signorili
dello
stupendo
quartiere
romano
limitato
da
due
ville
celebrate
:
la
Villa
Borghese
e
la
Villa
Albani
,
sull
'
area
ove
gli
sterri
delle
vaste
fondazioni
rivelavano
ogni
giorno
di
più
e
con
maggiore
sicurezza
,
l
'
esistenza
in
antico
di
una
necropoli
dei
pretoriani
.
Ma
l
'
area
rimaneva
ostinatamente
abbandonata
,
rivelando
appena
qualche
traccia
di
chi
l
'
aveva
avuta
in
proprietà
,
come
i
Torlonia
e
un
allevatore
di
cavalli
piemontese
,
il
vecchio
cav
.
Bertoni
,
il
cui
nome
resta
legato
all
'
inizio
dello
sviluppo
ippico
nella
capitale
.
Un
bel
giorno
,
il
muro
di
cinta
fu
chiuso
a
sua
volta
da
uno
steccato
che
,
insieme
alle
chiome
cupe
dei
lecci
superstiti
e
delle
palme
ondeggianti
,
celò
al
pubblico
per
un
paio
d
'
anni
ciò
che
si
faceva
là
dentro
.
Finché
apparve
il
...
ninnolo
di
Villa
Giorgina
.
Un
fortunato
quanto
intelligente
industriale
piemontese
,
il
comm
.
Isaia
Levi
-
cavaliere
del
lavoro
-
benemerito
anche
per
aver
disposto
a
sue
spese
il
razionale
e
magnifico
restauro
del
celebre
Palazzo
Madama
di
Torino
sede
del
primo
parlamento
italiano
-
incontratosi
con
un
giovane
architetto
di
noto
buon
gusto
,
gli
aveva
detto
semplicemente
:
-
Ho
acquistato
l
'
area
di
via
Po
per
costruirvi
una
villa
dedicata
alla
memoria
della
mia
figliuola
quindicenne
immaturamente
perduta
.
Faccia
lei
!
Fortuna
singolare
,
incarico
lusinghiero
,
ma
anche
denso
di
responsabilità
,
che
tuttavia
fu
accettato
senza
esitazione
,
anzi
con
piena
coscienza
di
assolverlo
,
dall
'
architetto
Clemente
Busiri
,
figliuolo
degnissimo
di
quel
Carlo
Busiri
che
diede
magnifiche
prove
del
suo
valore
,
specialmente
al
servizio
di
casate
principesche
come
la
Doria
Pamphilj
e
in
edifici
moderni
di
Roma
,
come
in
sapienti
ricostruzioni
seicentesche
.
Il
Busiri
si
propose
di
creare
sull
'
area
messa
a
disposizione
del
suo
talento
,
appunto
uno
di
quegli
ambienti
del
Seicento
,
una
di
quelle
caratteristiche
ville
romane
che
videro
soprattutto
il
fasto
del
tempo
papale
espresso
architettonicamente
dal
Vignola
,
dal
Borromini
e
dal
Bernini
.
Per
far
ciò
,
avendo
in
mente
fin
dal
principio
una
netta
visione
del
risultato
da
conseguire
,
l
'
architetto
si
diede
ad
una
ricerca
paziente
quanto
fortunata
di
un
cospicuo
materiale
antico
di
cui
avrebbe
con
discernimento
curato
a
suo
tempo
l
'
impiego
,
per
le
necessità
decorative
;
e
si
accinse
alla
sua
bella
fatica
con
fervido
entusiasmo
,
fiancheggiato
e
sorretto
dal
fiducioso
buon
gusto
dei
padroni
di
casa
i
quali
gli
ripetevano
ogni
tanto
il
fatidico
"
Faccia
lei
!
"
.
Oggi
la
Villa
Giorgina
è
una
deliziosa
realtà
che
allieta
col
sorriso
di
un
piccolo
ma
stupendo
parco
,
uno
dei
quartieri
più
eleganti
della
nuova
Roma
e
che
aduna
tra
le
sue
mura
una
quantità
cospicua
di
cose
belle
,
forse
destinate
altrimenti
ad
andare
purtroppo
disperse
.
StampaPeriodica ,
Il
sistema
di
costruzione
adottato
a
Francoforte
sul
Meno
-
sistema
d
'
altronde
brevettato
-
risponde
alle
esigenze
normali
di
complessi
di
piccole
abitazioni
ed
ha
quindi
potuto
essere
utilizzato
con
efficacia
nella
costituzione
di
agglomerati
architettonici
di
uno
,
due
e
tre
piani
.
Onde
evitare
l
'
ingombro
della
città
e
,
per
mezzo
di
comunicazioni
rapide
,
procurare
all
'
impiegato
ed
all
'
operaio
la
possibilità
di
lavorare
in
centri
industriali
o
commerciali
pur
risiedendo
in
campagna
,
nei
dintorni
immediati
di
Francoforte
vennero
così
edificate
in
breve
tempo
parecchie
città
-
giardino
o
"
città
di
scorta
"
(
Trabantetnstädte
)
:
Praunheim
,
Ginnheim
,
Heddernheim
,
Niederrad
,
Oberrad
,
Ellerhof
,
ecc
.
Gli
effetti
dell
'
uniformità
,
spauracchio
di
vecchi
conservatori
refrattari
ad
oltranza
ad
ogni
innovazione
nel
campo
architettonico
,
non
appaiono
assolutamente
nelle
città
-
giardino
di
Francoforte
sul
Meno
,
ove
la
standardizzazione
non
motiva
case
in
serie
di
un
dato
ed
unico
tipo
,
ma
risiede
abilmente
nello
studio
di
un
procedimento
costruttivo
avente
per
fine
di
realizzare
i
più
varii
edifici
con
elementi
identici
,
normalizzati
.
In
quanto
all
'
estetica
che
può
valersi
anche
della
policromia
,
la
quale
in
certi
casi
accusa
armoniosamente
gruppi
o
parti
di
costruzioni
,
essa
trae
dai
principi
dell
'
architettura
meccanizzata
e
dalla
restrizione
voluta
delle
forme
e
degli
elementi
,
una
purezza
nei
volumi
,
una
sobrietà
nelle
linee
che
solo
possono
raggiungere
le
nuove
espressioni
dell
'
architettura
moderna
.
StampaPeriodica ,
Tutti
sanno
che
l
'
arte
d
'
oggi
in
genere
,
e
più
specialmente
quella
decorativa
,
tende
(
per
reazione
al
superdecorativismo
dello
stile
floreale
ed
ispirandosi
all
'
estetica
della
macchina
)
ad
una
estrema
semplificazione
,
ed
è
propensa
-
tanto
nell
'
arredo
quanto
nell
'
architettura
-
ad
affidare
il
valore
estetico
del
prodotto
alla
non
più
mascherata
evidenza
dei
valori
utilitari
.
Si
dice
cioè
:
ciò
che
risponde
a
un
'
esigenza
costruttiva
può
rispondere
altresì
a
un
'
esigenza
estetica
.
Ma
anche
qui
occorre
andare
molto
cauti
.
Se
infatti
un
architetto
,
portando
all
'
estremo
l
'
ideologia
corrente
,
ridurrà
,
come
ora
qualcuno
non
esiterebbe
a
fare
,
una
casa
a
un
cubo
sforacchiato
da
finestre
,
avrà
,
con
la
sua
iperbole
,
depauperato
il
concetto
architettonico
del
presupposto
stesso
di
creazione
artistica
per
ridurlo
a
sinonimo
di
un
concetto
di
pura
e
semplice
utilità
.
Avrà
cioè
alzato
dei
muri
,
ma
non
creato
arte
.
Così
se
viceversa
un
progettista
di
mobili
,
sempre
per
seguire
l
'
odierno
indirizzo
"
razionale
"
dell
'
architettura
e
della
decorazione
,
disegnando
una
poltrona
o
una
seggiola
ne
vedrà
le
gambe
ed
i
bracciuoli
in
funzione
soltanto
utilitaria
,
e
scambiando
questa
funzione
con
una
finalità
estetica
la
tradurrà
in
sagome
inutilmente
tozze
,
mostruosamente
goffe
e
pesanti
(
ed
è
cosa
che
si
vede
sfogliando
qualsiasi
rivista
d
'
arte
decorativa
)
,
non
soltanto
farà
opera
"
irrazionale
"
-
perché
assioma
"
razionalistico
"
è
che
l
'
oggetto
,
o
la
parte
di
esso
,
sia
assolutamente
adeguato
all
'
uso
-
ma
cadrà
nello
stesso
assurdo
dell
'
artista
barocco
,
il
quale
esagerava
,
ingigantiva
,
esasperava
fino
all
'
enfasi
il
motivo
decorativo
appunto
perché
il
decorativismo
,
come
finalità
suprema
dell
'
arte
,
era
proprio
dello
spirito
del
tempo
.
Basi
dunque
della
vitalità
di
ogni
forma
artistica
sono
anzitutto
l
'
equilibrio
e
l
'
armonia
;
e
quella
perfetta
misura
che
risulta
da
un
'
altrettanto
perfetta
comprensione
,
assimilazione
e
critica
degli
elementi
stilistici
caratteristici
di
una
epoca
,
che
,
tradotti
in
creazione
originale
d
'
arte
,
riescono
espressione
squisita
di
un
"
gusto
"
.
STILE ( PERSICO EDOARDO , 1930 )
StampaPeriodica ,
Un
ritratto
di
antenato
ed
una
fotografia
dei
nostri
giorni
,
una
stampa
ottocentesca
ed
una
circolare
industriale
stabiliscono
per
contrasto
definitivamente
l
'
esistenza
di
uno
stile
moderno
,
cioè
di
un
mezzo
di
espressione
che
corrisponde
allo
spirito
ideale
ed
ai
bisogni
pratici
di
un
mondo
nuovo
.
I
dubbi
e
le
esitazioni
di
molta
gente
di
fronte
a
questo
stile
moderno
sono
sconfitti
dovunque
:
in
casa
,
dove
ci
serviamo
di
oggetti
che
sarebbero
parsi
incomprensibili
a
nostro
nonno
;
in
strada
,
con
i
mezzi
di
trasporto
;
al
cinematografo
,
che
è
una
rappresentazione
nuova
del
nostro
mondo
morale
;
sui
campi
di
foot
-
ball
,
dove
i
giocatori
e
le
folle
si
aggruppano
secondo
nuove
armonie
.
La
creazione
di
uno
stile
non
è
mai
l
'
impegno
di
uno
sforzo
solitario
,
ma
la
collaborazione
vivente
di
tutta
un
'
epoca
.
L
'
impiegato
che
sale
al
mattino
in
un
tram
,
l
'
operaio
che
manovra
una
leva
,
la
signora
che
va
a
passeggio
,
l
'
elegantone
che
accende
una
sigaretta
creano
,
senza
volerlo
,
un
modo
di
esprimersi
;
cioè
,
un
modo
di
essere
.
Bisognerebbe
guardare
attentamente
,
non
solo
come
voleva
Leonardo
nelle
macchie
che
fa
l
'
umidità
sui
muri
o
nelle
nuvole
,
ma
al
gesto
istintivo
che
facciamo
per
raccattare
il
guanto
ad
una
signora
,
alla
linea
che
disegna
una
donna
quando
si
mette
il
cappello
.
Lo
stile
è
determinato
,
così
,
da
un
complesso
di
prove
:
si
tratta
,
in
seguito
,
di
promuovere
l
'
evidenza
allo
stato
di
creazione
.
Innalzare
l
'
apparenza
alla
sfera
della
poesia
.
Gli
aspetti
del
tempo
sono
una
specie
di
evocazione
segreta
e
lo
stile
nasce
piuttosto
per
l
'
improvvisa
adesione
ad
un
mistero
plastico
,
che
per
una
ricerca
specifica
.
La
più
piccola
traccia
di
ricerca
è
un
errore
:
una
linea
nel
gesto
di
una
figura
,
come
una
parola
in
un
discorso
annullano
per
sempre
lo
stile
.
Non
è
tanto
la
materia
,
o
la
volontà
,
che
determina
la
forma
;
ma
il
segreto
accordo
con
le
cose
come
esse
si
presentano
nella
realtà
:
si
tratta
per
lo
piú
,
di
uno
scambio
di
segni
convenzionali
.
È
soltanto
attraverso
questo
accordo
che
la
forma
può
suggellare
un
contenuto
vivo
,
perché
lo
stile
è
un
effetto
,
non
un
fine
.
Nelle
etichette
dei
profumi
,
l
'
alterigia
del
signore
d
'
Orsay
ci
è
indifferente
e
quasi
ostile
,
mentre
comprendiamo
benissimo
la
poesia
di
un
nudo
di
Archipenko
,
paragonandola
all
'
immagine
di
una
signora
al
ballo
;
o
il
valore
di
un
colore
di
Boccioni
se
pensiamo
ai
cancelli
di
un
opificio
,
o
alle
piastre
di
un
treno
veloce
.
StampaPeriodica ,
Non
è
ora
il
caso
di
illustrare
quale
sia
stata
l
'
importanza
teorica
del
futurismo
,
che
rappresenta
in
fondo
un
tentativo
di
evasione
dalle
estetiche
positiviste
dell
'
ottocento
;
ma
conviene
stabilire
che
nelle
idee
,
e
nei
progetti
di
Sant
'
Elia
sono
chiariti
i
principii
fondamentali
di
quella
che
sarà
,
in
Europa
,
a
distanza
di
anni
,
e
contro
l
'
avversione
di
un
mondo
a
cavallo
fra
due
epoche
,
la
nuova
architettura
.
Questi
principii
si
possono
sintetizzare
così
:
1
.
Abolizione
del
decorativismo
di
stili
sovrapposti
.
2
.
Razionalità
della
fabbrica
,
per
la
corrispondenza
dello
scopo
con
la
forma
.
3
.
Equilibrio
plastico
della
massa
con
la
pianta
.
4
.
Utilizzazione
dei
nuovi
materiali
costruttivi
.
L
'
architettura
europea
ha
talmente
fatto
suoi
questi
principii
,
che
non
la
si
potrebbe
pensare
contenuta
in
altre
regole
.
Ma
il
valore
di
Sant
'
Elia
non
è
,
in
fondo
,
nell
'
aver
intuito
e
disegnato
un
sistema
nuovo
di
costruzione
:
consiste
piuttosto
nel
modo
con
cui
ha
sentito
l
'
impostazione
del
problema
di
un
'
architettura
moderna
,
ed
il
fine
a
cui
essa
è
indirizzata
.
Come
in
tutti
i
precursori
,
in
lui
contano
piú
i
motivi
dell
'
azione
,
che
l
'
azione
stessa
.
Questo
progetto
di
Sant
'
Elia
è
un
'
anticipazione
dei
grattacieli
a
terrazze
,
nel
tempo
in
cui
gli
americani
costruivano
i
grattacieli
gotici
o
veneziani
di
Cass
.
Gilbert
;
o
quest
'
altro
è
una
sistemazione
prodigiosamente
"
moderna
"
di
una
città
nuova
,
pensata
nella
Milano
borghese
a
cui
parve
convenire
soltanto
lo
stile
della
nuova
stazione
:
ma
queste
,
e
tante
altre
anticipazioni
resterebbero
la
fatica
solitaria
e
melanconica
di
uno
sterile
sognatore
,
se
non
fossero
sorrette
e
giustificate
da
quello
spirito
nuovo
che
ha
creato
l
'
Europa
dei
nostri
giorni
.
La
polemica
di
Sant
'
Elia
contro
i
plagiarii
ed
i
pasticcieri
sottointende
principii
di
onestà
morale
e
di
dignità
dell
'
opera
d
'
arte
che
sono
identici
a
quelli
che
gli
architetti
moderni
oppongono
ai
costruttori
di
vecchio
stile
:
questa
opposizione
che
sembrerebbe
,
a
prima
vista
,
un
mero
fatto
di
tecnica
è
nel
suo
contenuto
maggiore
una
controversia
morale
nei
cui
termini
è
la
lotta
di
un
mondo
giovane
,
pieno
di
iniziative
e
di
volontà
,
contro
un
altro
che
scade
fatalmente
giorno
per
giorno
.
Le
case
nuove
per
gli
uomini
nuovi
:
non
è
una
formula
estetica
,
è
un
presupposto
morale
.
Sant
'
Elia
ha
posto
i
termini
di
questo
problema
con
una
intransigenza
che
giustifica
in
pieno
il
giudizio
che
certi
tedeschi
danno
sul
futurismo
,
considerandolo
come
una
scuola
essenzialmente
sociale
.
La
città
futurista
"
simile
ad
un
immenso
cantiere
tumultuante
,
agile
,
mobile
,
dinamico
in
ogni
sua
parte
"
presuppone
una
civiltà
di
produttori
,
educati
alla
disciplina
del
mondo
moderno
.
La
casa
"
senza
pittura
,
senza
scultura
"
,
è
già
,
in
progetto
,
l
'
abitazione
moderna
di
quelli
che
hanno
rinunziato
ai
piccoli
agi
ed
ai
piccoli
divertimenti
della
borghesia
ottocentesca
,
per
ritrovarsi
in
un
ambiente
parallelo
a
quello
che
determina
l
'
atmosfera
e
la
consuetudine
puritana
della
fabbrica
.
La
"
machine
à
habiter
"
di
Le
Corbusier
,
che
crea
i
piani
regolatori
delle
città
nuove
,
è
presentita
da
Sant
'
Elia
come
la
"
casa
futurista
simile
ad
una
macchina
gigantesca
"
,
nel
quadro
dell
'
Europa
moderna
.
Questo
è
la
maggior
originalità
di
Sant
'
Elia
:
il
coraggio
delle
idee
precise
,
e
il
rigore
di
restarvi
fedele
ad
ogni
costo
.
"
L
'
architettura
si
stacca
dalla
tradizione
.
Si
ricomincia
da
capo
per
forza
"
.
Perché
fra
le
estetiche
antiche
e
il
mondo
di
Sant
'
Elia
stanno
,
com
'
egli
dice
,
la
scoperta
di
nuove
leggi
naturali
,
e
nuovi
usi
scientifici
:
cioè
il
fondamento
moderno
dell
'
arte
.
StampaPeriodica ,
Centinaia
di
milioni
si
sono
spesi
per
monumenti
ai
caduti
,
per
edifici
pubblici
,
per
scuole
,
per
l
'
arredamento
di
piroscafi
e
per
case
popolari
,
ma
ben
pochi
edifici
costruiti
hanno
aggiunto
una
sola
linea
a
quello
che
già
era
stato
fatto
dai
nostri
antenati
.
Tuttavia
,
mentre
il
campo
ufficiale
dell
'
architettura
rappresentativa
è
pienamente
dominato
da
tali
concetti
volutamente
e
rigorosamente
antiprogressisti
,
esiste
in
Italia
una
minoranza
di
pubblico
,
di
critici
e
d
'
artisti
che
,
a
costo
di
sembrar
iconoclasti
,
comprendono
,
difendono
e
propagandano
le
forme
moderne
.
Osteggiata
dai
quotidiani
,
scansata
dai
"
benpensanti
"
,
tollerata
tutt
'
al
più
come
fenomeno
"
futurista
"
(
sostituendo
con
questa
parola
il
vocabolo
"
pazzoide
"
)
,
questa
minoranza
ha
trovata
in
se
stessa
la
forza
di
operare
e
di
agire
.
Attiva
ed
entusiasta
,
ha
dato
il
meglio
all
'
Esposizione
di
Monza
,
ha
costruito
edifici
che
giornali
e
riviste
ed
esposizioni
estere
hanno
spontaneamente
illustrati
e
lodati
,
ha
fatto
sí
che
almeno
nelle
nostre
riviste
di
architettura
più
serie
non
sieno
ospitati
quei
lavori
che
non
hanno
alcun
rapporto
con
gli
ideali
della
vita
moderna
.
Ma
questo
basta
?
Viene
il
momento
in
cui
la
continua
polemica
stanca
e
avvilisce
.
Anche
l
'
uomo
più
sicuro
di
sé
vien
preso
dall
'
amarezza
quando
si
sente
qualificare
per
traditore
delle
tradizioni
.
L
'
architettura
non
vive
nei
progetti
:
essa
ha
bisogno
di
essere
realizzata
.
E
se
l
'
opinione
pubblica
è
aizzata
con
tanta
spavalderia
contro
questi
sforzi
,
ne
risulta
per
l
'
artista
uno
stato
di
insofferenza
,
di
disagio
,
di
ostilità
che
non
contribuiscono
certo
alla
serenità
e
alla
gioia
delle
sue
creazioni
.
Disagio
e
sofferenza
tanto
più
dannose
quando
si
osserva
come
,
fuori
dai
nostri
confini
,
dalla
Turchia
all
'
Olanda
,
dall
'
Albania
agli
Stati
Uniti
,
le
forme
della
modernità
vestono
ormai
tutta
l
'
architettura
ufficiale
in
corso
di
attuazione
.
Ma
tutto
questo
,
Eccellenza
,
sarebbe
facilmente
sopportabile
perché
la
fede
è
troppo
grande
per
fermarsi
di
fronte
a
queste
amarezze
,
se
non
avessi
ascoltato
da
un
direttore
di
un
grande
quotidiano
queste
testuali
parole
:
"
È
ordine
del
Governo
di
ostacolare
ogni
forma
di
architettura
novecentista
"
.
Io
non
posso
credere
a
tale
assurdità
.
La
mia
fede
fascista
si
ribella
al
pensiero
che
si
voglia
costringere
la
nostra
Nazione
a
diventare
il
museo
di
se
stessa
.
È
bene
od
è
riprovevole
propagandare
ed
eseguire
architettura
moderna
in
Italia
?
Se
è
male
lo
si
dica
chiaramente
e
si
chiudano
le
esposizioni
,
e
non
ci
si
inviti
più
con
le
"
nostre
opere
più
modernamente
significative
"
a
rappresentare
l
'
Italia
all
'
estero
.
Se
è
bene
,
si
dia
finalmente
un
lavoro
,
uno
solo
dei
cento
milioni
recentemente
stanziati
,
a
un
architetto
chiaramente
moderno
e
non
si
pretenda
che
l
'
architettura
nasca
dalle
scrivanie
dei
disegnatori
del
genio
civile
o
dalle
tarlate
fantasie
degli
archeologi
.
Sul
mio
gagliardetto
era
scritto
"
marciare
non
marcire
"
.
Vale
anche
in
architettura
?
StampaPeriodica ,
Il
22
ottobre
si
ebbe
la
telefonata
d
'
avviso
;
e
la
sera
stessa
si
partì
,
Franco
Alfano
da
Torino
,
Ildebrando
Pizzetti
,
Alceo
Toni
,
Renzo
Rossi
ed
io
,
da
Milano
.
Se
qualcuno
incontrando
la
nostra
carovana
ci
avesse
chiesto
:
Quo
vaditis
?
,
-
Petimus
Romam
,
si
sarebbe
risposto
;
all
'
incirca
come
Cristo
a
San
Pietro
.
Perché
ci
si
sentiva
veramente
-
in
quanto
si
rappresentava
la
compagnia
di
credenti
più
trascurata
da
un
mondo
orribilmente
pagano
:
quella
dei
compositori
di
musica
-
come
dei
poveri
Cristi
;
e
si
andava
a
Roma
per
conquistare
,
fra
tanti
altari
,
un
santo
patrocinatore
alla
nostra
causa
.
Il
Presidente
aveva
fissato
l
'
udienza
per
le
11
del
giorno
23
.
Alle
10.30
ci
trovammo
nella
sala
d
'
aspetto
di
Palazzo
Chigi
.
Quando
siamo
entrati
,
al
grande
tavolo
di
lavoro
,
in
un
angolo
vicino
ad
una
finestra
,
era
il
Duce
;
in
piedi
,
un
po
'
chino
,
appoggiando
il
gomito
sinistro
sul
tavolo
e
la
fronte
alla
mano
;
e
sfogliava
i
quaderni
di
un
libro
ancora
intonso
.
Alceo
Toni
,
il
più
familiare
all
'
on
.
Mussolini
per
essere
stato
con
lui
al
Popolo
d
'
Italia
,
ha
fatto
le
presentazioni
.
E
Benito
Mussolini
,
che
al
nostro
apparire
si
era
drizzato
nella
persona
,
tendeva
ora
il
braccio
verso
ciascuno
di
noi
ripetendo
man
mano
i
cognomi
;
e
sorrideva
lievemente
,
e
ci
guardava
con
certi
occhi
che
pareva
volessero
fotografarci
.
Aveva
letto
il
nostro
rapporto
sulle
condizioni
e
le
necessità
dell
'
arte
lirica
in
Italia
;
era
informato
della
mostra
musicale
del
'900;
volle
sapere
perché
si
fosse
scelta
come
sede
per
la
prima
manifestazione
la
città
di
Bologna
;
chiese
,
sul
carattere
,
i
limiti
,
le
finalità
della
mostra
,
più
ampie
notizie
.
Le
sue
domande
erano
brevi
e
precise
;
dopo
averle
enunciate
,
il
Duce
alzava
il
capo
e
lo
rovesciava
un
po
'
indietro
,
spalancando
gli
occhi
neri
sull
'
interrogato
.
E
quando
parlava
,
la
sua
voce
era
pacata
e
dolce
,
e
il
tono
era
così
semplice
,
che
solo
da
una
certa
energia
della
pronuncia
e
dalla
convinzione
che
animava
le
parole
era
dato
riconoscere
l
'
impetuoso
tribuno
dominatore
di
folle
.
-
"
Sì
,
mi
piace
l
'
idea
di
questa
esposizione
auditiva
che
può
rappresentare
il
parallelo
delle
esposizioni
visive
di
pittura
e
scultura
.
È
una
specie
di
rassegna
delle
attuali
forze
musicali
italiane
,
che
volete
fare
.
È
molto
opportuna
.
Bisogna
risvegliare
l
'
interesse
del
pubblico
intorno
alla
musica
nuova
;
esso
,
ormai
,
non
ama
più
che
la
musica
verticale
:
intendo
quella
che
si
suona
nelle
strade
,
coi
piani
a
manovella
.
E
'
necessario
che
il
pubblico
apprezzi
ed
impari
ad
amare
anche
la
musica
che
non
sa
a
memoria
.
Ma
siccome
,
per
ciò
che
riguarda
la
divulgazione
,
la
musica
da
concerto
non
arriva
alle
grandi
folle
,
e
quella
da
teatro
sì
,
è
la
musica
da
teatro
che
bisogna
far
rinascere
prima
di
tutto
...
Queste
le
parole
,
quasi
testuali
,
di
Benito
Mussolini
ai
musicisti
italiani
:
parole
quanto
mai
confortanti
,
e
starei
per
dire
,
preziose
.
StampaPeriodica ,
Walter
Gropius
è
il
fondatore
del
Bauhaus
,
di
quel
Bauhaus
che
oggi
sopravvive
come
scuola
d
'
arte
con
altro
andamento
da
quello
che
ebbe
sino
alla
presenza
del
suo
fondatore
.
Egli
,
che
da
Dessau
si
è
trasferito
da
qualche
anno
a
Berlino
,
è
uno
dei
precursori
che
hanno
saputo
vedere
con
maggiore
chiarezza
quali
sviluppi
avrebbe
preso
nel
tempo
l
'
architettura
in
cammino
di
rinnovamento
.
Mentre
altri
architetti
sono
partiti
da
presupposti
estetici
,
cercando
nuove
vie
attraverso
lo
studio
formale
delle
costruzioni
per
correggersi
più
tardi
,
passando
dal
formalismo
al
razionalismo
,
(
Poelzig
,
Mendelsohn
,
ecc
.
)
il
Gropius
è
partito
subito
da
un
'
aspirazione
costruttiva
,
quale
si
vede
sin
dalle
opere
del
1912
(
Faguswerk
in
Alfed
)
e
dagli
uffici
e
le
fabbriche
della
Werkbundausstellung
di
Colonia
(
anno
1914
)
.
Opere
nelle
quali
-
nascosta
fra
timidezze
di
soluzioni
non
trovate
e
reminiscenze
inevitabili
di
Jugendstil
-
si
manifesta
però
già
chiara
la
tendenza
al
razionalismo
costruttivo
.
Nel
razionalismo
del
Gropius
si
trovano
tuttavia
frequenti
concessioni
estetiche
come
per
esempio
nella
parete
esterna
di
vetro
della
Werkstattbau
di
Dessau
,
la
quale
rigorosamente
misurata
,
risulta
proiettata
nell
'
irrazionale
di
una
trattazione
esclusivamente
estetica
dei
nuovi
mezzi
e
materiali
costruttivi
.
Ma
l
'
architettura
è
un
'
arte
e
quando
non
si
tratti
di
edifici
economici
,
nei
quali
la
questione
finanziaria
tiranneggia
,
non
va
controllata
esclusivamente
in
cifre
e
bilanci
.
Ciò
che
importa
dal
punto
di
vista
stilistico
è
che
la
novità
di
espressione
sia
autentica
e
non
sostituita
da
rielaborazioni
di
vecchi
stili
o
da
forme
personali
bizzarre
e
manierate
.
Oltre
al
Bauhaus
con
le
relative
abitazioni
degli
insegnanti
,
il
Gropius
ha
costruito
a
Dessau
le
Siedlungen
di
Toerten
,
e
nelle
altre
città
della
Germania
ville
,
scuole
,
locali
sportivi
,
e
specialmente
Siedlungen
,
delle
quali
le
più
importanti
sono
quelle
di
Francoforte
sul
Meno
e
della
Siemensstadt
alla
periferia
di
Berlino
,
alla
costruzione
della
quale
hanno
partecipato
anche
gli
architetti
Scharoun
,
Haering
,
Forbat
,
Bartning
e
l
'
ing
.
Mengeringhausen
.
StampaPeriodica ,
Non
vuolsi
in
veruna
guisa
disprezzare
l
educazione
,
come
quella
che
fra
le
bellissime
cose
è
la
prima
che
forma
gli
uomini
eccellenti
.
PLATONE
L
educazione
deve
dirigere
,
correggere
,
emendare
le
tendenze
umane
,
emancipare
l
uomo
dalla
servitù
del
male
per
renderlo
capace
di
praticare
il
bene
.
TOMMASEO
Mentre
vediamo
tuttodì
moltiplicare
il
numero
dei
giornali
d
ogni
genere
e
colore
per
soddisfare
ai
bisogni
della
nuova
vita
politica
,
nessuno
ancora
,
che
per
noi
si
sappia
,
in
queste
nostre
meridionali
provincie
pose
esclusivamente
l
ingegno
intorno
a
quei
grandi
interessi
d
ordine
morale
che
in
sé
racchiudono
le
speranze
del
nostro
avvenire
.
La
libertà
inaugurata
dalla
religione
,
promossa
dalla
eletta
schiera
dei
forti
e
generosi
intelletti
,
preparata
coll
esilio
,
col
carcere
,
col
patibolo
,
conquistata
col
sangue
dei
prodi
non
sarà
consolidata
sul
trono
d
Italia
finché
la
condizione
intellettiva
e
morale
delle
masse
,
che
il
passato
dispotismo
tenne
in
una
brutale
ignoranza
e
nella
più
raffinata
corruzione
,
non
sia
mutata
.
Essa
dee
rispettare
l
autorità
,
poiché
,
come
disse
un
valente
pedagogista
,
l
una
è
limite
dell
altra
,
e
dall
accordo
dialettico
di
questi
due
contrari
risulta
appunto
l
armonia
cosmica
e
l
armonia
sociale
.
Ma
l
accordo
di
questi
due
grandi
principi
è
il
frutto
di
una
conveniente
ed
illuminata
educazione
,
la
quale
mentre
svolge
il
pensiero
nel
conoscimento
del
vero
,
informa
e
piega
la
volontà
al
bene
,
in
breve
la
rigenera
colla
luce
dell
amore
,
la
ritempera
colla
sapienza
della
virtù
.
Con
una
conveniente
ed
illuminata
educazione
potremo
solo
rialzare
il
nostro
popolo
alla
cognizione
dei
suoi
diritti
confiscati
dall
ignoranza
o
rintuzzati
dal
despotismo
,
e
confortarlo
all
esercizio
dei
doveri
religiosi
e
sociali
,
che
furono
in
esso
oscurati
da
un
cieco
fanatismo
,
o
falsati
da
una
stupida
indifferenza
.
È
tempo
ormai
che
una
lotta
razionale
e
sapiente
si
sostenga
contro
a
vieti
pregiudizi
che
falsavano
e
falsano
le
più
belle
istituzioni
trovate
per
indirizzare
l
uomo
ai
suoi
destini
.
È
tempo
ormai
che
si
conosca
da
quanti
hanno
fede
nelle
eterne
ed
indestruttibili
leggi
del
progresso
che
la
scuola
non
deve
più
far
divorzio
dalla
vita
,
non
più
incatenare
in
aride
formole
le
intelligenze
dei
fanciulli
,
ma
vuol
essere
intenta
a
formare
uomini
capaci
coscienziosi
,
a
cui
la
patria
sia
una
religione
,
una
legge
il
dovere
l
abnegazione
e
il
sacrifizio
,
un
bisogno
la
fede
e
l
onore
,
senza
cui
non
si
rigenera
una
nazione
da
secoli
schiava
.
È
necessario
di
più
che
le
scuole
siano
tante
in
numero
quanto
lo
esige
la
cifra
della
popolazione
ragguagliata
con
quella
dei
fanciulli
d
ambo
i
sessi
.
Che
le
scuole
siano
informate
ai
più
sacri
principî
di
morale
e
dirette
secondo
i
consigli
delle
esperimentate
teorie
didascaliche
.
Ma
un
sistema
di
istruzione
e
di
educazione
popolare
trova
il
suo
primo
anello
nell
istituzione
di
asili
infantili
,
il
secondo
nell
ampliamento
delle
scuole
elementari
,
il
terzo
nella
diffusione
di
scuole
serali
,
festive
per
gli
adulti
di
ambo
i
sessi
,
il
quarto
nelle
scuole
di
arti
e
mestieri
.
Le
quali
potendosi
alcune
per
carità
di
privati
cittadini
istituire
e
governare
,
dovendosi
altre
per
debito
dei
municipi
fondare
ampliare
e
migliorare
,
tutte
essere
affidate
ad
istitutori
probi
ed
esperti
nell
arte
dell
insegnare
,
ad
istitutrici
illuminate
e
pie
,
e
gli
uni
e
le
altre
da
buoni
libri
,
da
saggi
consigli
indirizzati
ognun
vede
l
importante
e
vastissimo
campo
di
una
parte
del
giornalismo
.
Noi
non
crediamo
sì
robusti
gli
omeri
nostri
per
resistere
all
enormità
del
peso
,
dichiariamo
però
sentire
il
debito
nostro
di
portare
la
nostra
pietruzza
al
colossale
edifizio
della
rigenerazione
della
patria
,
consacrando
la
nostra
penna
e
il
nostro
ingegno
a
dar
saggio
di
voler
occuparci
:
1
.
della
diffusione
di
tutte
le
buone
idee
che
si
attengono
alla
sana
educazione
del
popolo
e
degli
asili
infantili
e
del
come
la
carità
dei
cittadini
possa
e
debba
fondarli
;
2
.
dei
doveri
che
incombono
ai
municipi
di
provvedere
alacremente
all
istruzione
maschile
e
femminile
delle
masse
;
3
.
della
necessità
di
creare
scuole
magistrali
per
formare
buoni
maestri
e
buone
maestre
;
4
.
degli
atti
governativi
che
concernano
l
istruzione
popolare
,
non
dimenticando
né
la
critica
bibliografica
,
né
la
cronologia
dei
fatti
che
si
collegano
all
istruzione
pubblica
,
né
altre
notizie
che
potranno
sembrarci
di
giovamento
.
Parchi
nelle
promesse
,
nutriamo
fiducia
di
poter
essere
più
larghi
nell
attendere
,
e
fin
d
ora
mentre
dichiariamo
volere
il
bene
,
rivolgiamo
preghiera
a
tutti
i
buoni
di
esserci
benigni
di
consiglio
e
di
aiuto
nel
difficile
cammino
,
peculiarmente
ci
rivolgiamo
ai
periodici
educativi
che
già
hanno
prospera
vita
nelle
altre
provincie
d
Italia
,
perché
ci
consiglino
e
ci
aiutino
.
Possano
le
fatiche
che
intraprendiamo
fruttare
un
po
di
bene
a
questa
parte
d
Italia
e
i
nostri
voti
saranno
bastantemente
appagati
.
StampaPeriodica ,
Ascendimus
ascensiones
in
corde
et
cantamus
canticum
graduum
.
Interior
intimo
meo
et
superior
summo
meo
.
Omni
luce
clarior
,
sed
omni
secreto
interior
.
Cibus
sum
grandium
:
cresce
et
manducabis
me
;
nec
tu
me
in
te
mutabis
sicut
cibum
carnis
tuae
sed
tu
mutaberis
in
me
.
S
.
AGOSTINO
SURSUM
CORDA
Gli
fu
domandato
quale
fosse
l
'
oggetto
della
sua
contemplazione
allorquando
alla
messa
intonava
il
Sursum
corda
;
però
che
queste
parole
uscivano
dalla
sua
bocca
così
ardenti
che
infiammavano
a
devozione
tutti
coloro
che
le
udivano
.
Egli
con
un
interno
sospiro
rispose
:
«
Cantando
io
"
Sursum
corda
"
,
accade
spesso
che
una
divina
passione
e
un
divino
desiderio
s
'
impadroniscano
della
mia
anima
;
e
allora
di
solito
sorgono
e
mi
rapiscono
tre
sorta
di
sublimi
visioni
,
or
una
,
or
due
,
or
tutte
e
tre
in
una
volta
:
mi
rapiscono
in
Dio
e
per
me
e
con
me
tutte
le
creature
.
Questa
è
la
prima
contemplazione
.
Io
raccolgo
dinanzi
al
mio
occhio
interno
me
medesimo
con
il
corpo
,
con
l
'
anima
e
con
ogni
mia
potenza
,
e
intorno
a
me
tutte
le
creature
che
Iddio
ha
create
e
crea
nei
cieli
,
sulla
terra
e
in
tutti
gli
elementi
,
ciascuna
col
suo
proprio
nome
,
siano
uccelli
dell
'
aria
,
fiere
della
foresta
,
pesci
dell
'
acqua
,
alberi
ed
erba
della
terra
,
e
l
'
arena
innumerevole
dei
fondi
marini
,
e
il
pulviscolo
che
splende
nei
raggi
del
sole
,
e
tutte
le
piccole
gocciole
d
'
acqua
che
mai
caddero
o
cadano
dalla
rugiada
,
dalla
neve
e
dalla
pioggia
;
e
vorrei
che
tutte
fossero
come
un
dolce
suono
di
corde
,
mosse
dall
'
intimo
palpito
del
mio
cuore
,
e
così
tutte
insieme
innalzassero
un
nuovo
cantico
senza
fine
all
'
amoroso
Iddio
.
E
allora
mirabilmente
si
stendono
e
allargano
braccia
dell
'
anima
delle
innumerevoli
creature
,
e
mi
par
che
tutte
le
fecondi
il
mio
amore
,
ed
io
sono
verso
di
loro
come
un
libero
e
animoso
corifeo
che
infiamma
ed
esalta
una
immensa
moltitudine
di
cantori
.
Or
ecco
l
'
altra
contemplazione
.
Io
considero
il
mio
cuore
ed
i
cuori
di
tutti
gli
uomini
e
mi
raffiguro
la
gioia
e
l
'
allegrezza
,
l
'
amore
e
la
pace
che
godono
coloro
i
quali
unicamente
a
Dio
consacrano
il
loro
cuore
,
e
,
dall
'
altro
lato
,
il
dolore
,
l
'
amarezza
e
la
inquietudine
che
l
'
amore
delle
cose
effimere
ingenera
in
coloro
che
ne
son
schiavi
;
e
grido
allora
con
spasimato
desiderio
al
mio
ed
a
tutti
i
cuori
,
dovunque
siano
,
sino
agli
estremi
confini
del
mondo
:
Sorgete
,
o
cuori
prigionieri
,
svelletevi
dai
ceppi
del
fallace
amore
!
Su
,
su
,
cuori
dormienti
,
dalla
morte
del
peccato
!
Su
,
cuori
pigri
,
dalla
vergogna
della
vostra
vita
così
bassa
e
cieca
!
In
alto
,
con
un
grande
unico
sforzo
,
all
'
amoroso
Iddio
!
Finalmente
la
terza
contemplazione
è
un
fraterno
appello
à
tutti
gli
uomini
di
buona
volontà
,
ma
che
ancora
incerti
vanno
errando
in
sé
medesimi
e
non
sono
né
per
Iddio
né
per
le
creature
perché
i
loro
cuori
,
che
pur
hanno
sentito
l
'
invito
divino
,
sono
ancora
dispersi
nel
tempo
.
A
costoro
ed
a
me
stesso
io
grido
:
Coraggio
,
all
'
impresa
suprema
,
a
un
assoluto
distacco
da
noi
stessi
e
da
tutte
le
creature
!
»
.
Questo
era
l
'
oggetto
della
sua
contemplazione
,
mentre
intonava
:
Sursum
corda
!
HEINRICH
SUSO
,
detto
Amandus
Di
nessuna
benché
minima
cosa
possiamo
arrivare
al
fondo
né
scrutarne
tutta
la
magnificenza
.
Le
cose
materiali
sono
fuori
le
une
dalle
altre
;
non
così
le
cose
spirituali
.
Ciascun
angelo
con
tutta
la
sua
gioia
e
la
sua
beatitudine
è
in
ogni
altro
angelo
perfettamente
come
in
sé
medesimo
;
e
ogni
angelo
è
parimenti
in
me
e
Dio
stesso
in
me
con
tutta
la
sua
gloria
.
O
nobile
anima
,
cammina
,
cammina
:
al
di
là
di
ogni
creatura
,
al
di
là
del
tuo
proprio
intelletto
,
sopra
tutti
i
cori
degli
angeli
,
sopra
la
luce
che
ti
fortifica
,
nell
'
intimo
cuore
d
'
Iddio
,
dove
sarai
tutto
in
tutto
e
nascosta
a
tutte
le
cose
.
Chi
per
migliaia
d
'
anni
domandasse
alla
vita
:
"
Perché
vivi
?
"
-
se
la
vita
dovesse
rispondere
,
non
potrebbe
dir
altro
che
così
:
"
Vivo
perché
vivo
"
.
Essa
infatti
ha
in
sé
stessa
il
suo
principio
e
scaturisce
dal
suo
proprio
fondo
;
onde
non
ha
perché
,
vivendo
per
sé
medesima
.
Così
,
chi
domandasse
a
un
uomo
schietto
,
che
opera
dal
suo
proprio
fondo
:
"
Perché
operi
?
"
-
costui
,
a
dire
il
vero
,
non
potrebbe
rispondere
altro
:
Opero
perché
opero
"
.
Il
mio
occhio
è
una
cosa
sola
con
ciò
che
egli
vede
.
L
'
uomo
che
sempre
corre
ed
è
tuttavia
in
pace
,
io
lo
chiamo
un
uomo
divino
.
Il
riposo
dell
'
anima
è
sulle
ali
dei
venti
.
Iddio
non
è
in
alcun
luogo
.
Di
ciò
che
è
più
piccolo
in
Dio
è
piena
ogni
creatura
,
e
ciò
che
è
più
grande
in
Lui
non
è
in
alcun
luogo
.
L
'
intima
natura
di
ogni
grano
richiama
il
frumento
e
ogni
metallo
l
'
oro
e
ogni
nascita
l
'
uomo
.
Per
questo
esiste
tutta
la
Scrittura
,
per
questo
furon
create
tutte
le
cose
del
mondo
:
che
Dio
nasca
nell
'
anima
e
l
'
anima
rinasca
in
Dio
.
O
un
solo
maestro
di
vita
piuttosto
che
mille
maestri
in
dottrina
!
Uomini
,
che
cercate
voi
fra
le
morte
ossa
?
Perché
non
bevete
alla
divina
sorgente
che
sola
può
darvi
la
vita
eterna
?
I
morti
nulla
danno
né
ricevono
.
MAESTRO
ECKHART
Non
mi
basta
,
Signore
,
di
servirti
come
gli
angeli
,
non
mi
basta
di
essere
ai
tuoi
occhi
perfetto
come
un
Dio
;
ciò
è
troppo
piccola
e
meschina
cosa
per
il
mio
spirito
:
chi
a
te
vuol
servire
veracemente
conviene
che
sia
più
che
divino
.
Io
vo
in
un
deserto
al
di
sopra
d
'
Iddio
.
Iddio
è
in
me
il
fuoco
ed
io
in
lui
lo
splendore
:
quale
unione
più
intima
?
Io
sono
grande
come
Iddio
,
egli
piccolo
come
me
;
egli
non
può
essere
sopra
me
né
io
sotto
di
lui
.
Nascesse
Cristo
anche
mille
volte
in
Bethlehem
,
se
non
nasce
in
te
sei
perduto
in
eterno
.
Iddio
si
è
fatto
uomo
;
se
tu
stesso
non
ti
fai
Dio
,
disprezzi
la
sua
nascita
,
e
fai
oltraggio
alla
sua
morte
.
Tu
dici
che
c
'
è
un
sole
nel
firmamento
,
ma
io
dico
che
ce
ne
sono
molte
migliaia
.
ANGELUS
SILESIUS