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Il proclama di Hitler e la dichiarazione di guerra dell ' Asse alla Russia fanno cessare un ' incognita e precisano una volta di più il carattere della nostra guerra ... Cadrà , così , il velo dietro cui il bolscevismo ha vivacchiato sinora , e come regime e come complesso dirigente , e l ' Europa saprà tutte le verità sul preteso comunismo moscovita , sulle sue discordie intestine , sui suoi rapporti col giudaismo e con le plutocrazie , sui suoi misfatti e sulle sue vergogne , interne e internazionali . Inoltre , questa guerra alla Russia , che dovrebbe veramente e più propriamente chiamarsi guerra al bolscevismo , perché il popolo russo ci entra fino a un certo punto , precisa e chiarisce una volta di più il carattere e le ragioni ideali della grande battaglia dell ' Asse . Il Fascismo e il Nazionalsocialismo sono due Rivoluzioni del secolo ventesimo , che rappresentano il superamento delle vecchie concezioni politiche e sociali create dalla rivoluzione del 1789 : a queste concezioni il bolscevismo si era invece fermato , limitandosi ad esasperarle , portando la lotta di classe al valor bianco dell ' odio e dello sterminio , mentre nel campo dei rapporti con gli altri popoli , era rimasto fisso al vecchio programma marxista dell ' internazionale , con qualche leggera variante provocata dai piccoli scismi interni , più per gelosia di uomini che per contrasto effettivo di idee . Era e costituiva , cioè , né più né meno che il rovescio della medaglia sul cui diritto stanno impresse le formule del capitalismo borghese : non una rivoluzione nuova ma una degenerazione dell ' antica . Oggi la guerra dell ' Asse acquista nuovo e più profondo carattere di guerra rivoluzionaria per l ' ordine nuovo , fra i popoli e nei popoli : non è più e soltanto guerra antiplutocratica , è anche guerra antibolscevica : guerra , cioè contro entrambi i poli della falsa civiltà delle democrazie , guerra totalitaria per la fondazione di una civiltà nuova che del passato riconsacri i valori reali e accanto ad essi affermi i nuovi principi . La lotta è senza quartiere . L ' idra democratica , con la plutocrazia e il bolscevismo , ne riporterà schiacciate entrambe le teste .
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Al carattere umano e all ' aspetto morale dell ' istintiva ed antica repulsione italiana e fascista di fronte al livellamento assurdo e inumano del comunismo si aggiungono e si sommano l ' aspetto sociale ed il movente rivoluzionario del nostro antibolscevismo . Anche questi caratteri erano insiti dalle origini nel movimento fascista e lo facevano tale da non potere essere confuso con altri movimenti antibolscevici ; tuttavia essi dovevano farsi sempre più manifesti e divenire senz ' altro prevalenti solo in questi ultimi anni , quando più acuto e vivo si rivela in Europa e nel mondo il conflitto tra le rivoluzioni di ispirazione fascista la nostra e la germanica sopra tutte e la reazione plutocratica coperta dall ' etichetta democratica . Il Fascismo e per esso il suo Duce avvertiva e denunciava in modo esplicito non soltanto l ' intima solidarietà tra bolscevismo e plutocrazia , ma anche la sostanziale identità tra due aspetti d ' una medesima crisi , la crisi della società capitalistica . La lotta intrapresa sul fronte dell ' Est contro il regime inumano dei Sovieti discende dallo stesso presupposto rivoluzionario , dalla stessa direttiva che ha portato alla lotta tra le forze della plutocrazia internazionale e le forze , associate , del Fascismo e del Nazismo . Tanto l ' individuo astratto ed il supercapitalismo privato della formula liberale - democratica quanto la rivoluzione mondiale e lo Stato capitalista della formula socialcomunista hanno condotto e conducono ad un eguale asservimento dell ' uomo , ad un ' eguale supremazia opaca e grigia dell ' economia e della ricchezza sopra la dignità morale e sociale dell ' uomo . Contro questa servitù , contro questa supremazia il Fascismo ha condotto e conduce dalle origini la sua lotta .
POLIZIA RIVOLUZIONARIA ( MARCA , 1926 )
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Molti reclamano , a gran voce , l ' istituzione di un nuovo Ministero : quello della Polizia Politica . Dopo l ' attentato al nostro Duce , le richieste si fanno più vivaci , più insistenti . Altri chiedono , semplicemente , la separazione della polizia dall ' altra : quella normale per intendersi . Francamente la polizia ha oggi un compito molto grave , molto arduo da assolvere : salvaguardare l ' Uomo Formidabile che ogni Nazione ci invidia , e che nella rinnovata grandezza della Patria rappresenta la Patria stessa . La storia , grande maestra della vita , si ripete sempre . Ogni rivoluzione ha avuto i suoi emigrati . La Grande Rivoluzione francese ebbe : gli Emigrati di Coblenza ; la Rivoluzione russa : Judenic , Kolciak , Wrangel , Denikin . La Rivoluzione Fascista ... Inutile ripetere i nomi dei fuorusciti , sono sulla bocca di tutti , e ognuno di noi li disprezza , specialmente coloro che beneficiati dalla magnanima generosità del Presidente , giurarono di essergli amici fedeli e devoti e lo tradirono vilmente , bassamente , senza attenuanti di sorta . Valorosi fuorusciti , è facile cosa inviare degli allucinati , degli esaltati , dei pazzi , a colpire il Capo del Governo , standosene tranquillamente indisturbati nel comodo quartiere generale di Parigi . Lo sappiamo che ogni attentato al Duce è preparato all ' estero dai fuorusciti ed è perfezionato in Italia dai loro compagni di tradimento oppure è preparato da loro in Italia ed è perfezionato all ' estero dai fuorusciti ! Compito della nostra polizia , dunque , quello di tagliare netto le comunicazioni tra i traditori di Parigi ed i traditori d ' Italia . Occorre operare risolutamente , prontamente , in difesa della Patria , del Duce , della Grande Rivoluzione Fascista . I mezzi ed i fini di una polizia politica sono molto differenti da quelli di una polizia comune . Il delinquente politico non ha nessun punto di contatto col delinquente volgare né fisicamente né intellettualmente . Occorre un ' altra preparazione psicologica per riconoscerlo , per comprenderlo , per impadronirsene , ridurlo all ' impotenza . Impossibile porlo di fronte ad i soliti agenti , che pure essendo abili , sono subito in condizioni di inferiorità . Diamine , si riconoscono subito per ... agenti ! E questo anche senza avere nessun conto da rendere almeno alla giustizia ... umana . Altri agenti , dunque , per salvaguardare il nostro Mussolini ! Quanto al Capo della Polizia Politica per comprendere i derivati della Rivoluzione deve , necessariamente , essere un uomo della Rivoluzione .
CHI LO SA E CHI NO ( VILLANI LEONIDA , 1941 )
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Le demoplutocrazie sono il regno di Israele cioè il regno della massoneria che ne rappresenta l ' incarnazione . Ottenuto il permesso di libera circolazione dalla Rivoluzione ottantanovesca ( che è un fenomeno massonico , quindi ebraico ) , il giudío si presenta nella storia moderna con due ricette alla mano : una per puntellare le casseforti dei ricchi ( teorica capitalistica dell ' ebreo Ricardo ) , ed un ' altra per ingannare le ansie dei poveri ( teorica livellatrice dell ' ebreo Marx ) . Della prima usa per sé , della seconda per gli altri . Il fine : l ' umanità spaccata in mezzo ; da una parte l ’ internazionale dell ' oro , dall ' altra l ' internazionale della miseria . Per facilitare il processo dissociativo aggiunge un afrodisiaco : la teoria anarchica dell ' ebreo Stirner . Il successo di questo piano parve quasi assicurato alla fine della guerra mondiale quando la massoneria insediò sulle placide sponde del Lemano quel Sinedrio ginevrino che doveva stroncare ogni velleità di risorgimento nazionale . Dal momento in cui l ' Italia disobbedì a questo Superstato giudeo - massonico e rifiutò l ' ordo judaicus affidato ai quattordici punti che il fratello massone Wilson aveva imposto all ' Europa , sotto dettatura dell ' ebreo massone Lippman , durante quella Versaglia che era stata diabolicamente ispirata dall ' ebreo massone Wise ; da quando il Fascismo denunciò l ' infame trucco col quale le potenze occulte somministrando il sonnifero della democrazia e l ' illusione della libertà , facevano più pingue il sacco e più sicuro il dominio della plutocrazia ebraica internazionale , la guerra , questa guerra ci attendeva . Contro la nostra marcia , da 18 anni , la giudeo - massoneria puntava la minaccia delle pistole . Essa era inevitabile ... Quando ci metteremo a fiutare insieme l ' ebreo , a scovarlo , a smascherarlo , di sotto la politica mondiale come nelle minute relazioni giornaliere , nella politica come nell ' arte , nella filosofia come nel diritto , nella morale come nell ' economia in cui egli , vigile sulla nostra distrazione , spietato sulla nostra generosità , con le armi sue sottilissime attenta alla Vittoria che con la nostra fede e le nostre armi , contro lui di casa e di fuori , vogliamo finalmente conseguire ?
DEL DISTINTIVO MEZZE TINTE ALLA SBARRA ( PETRANGELI PAPINI FRANCESCO , 1941 )
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È ora di sfatare la leggenda che taluni fascisti , non portando il distintivo del Partito all ' occhiello , compiano un atto di indisciplina o di semplice menefreghismo . Compiono invece un atto di vera e mera viltà , inquantoché nel contempo non rinunciano , e non rinuncerebbero per la pelle , al possesso della tessera che loro serve egregiamente per il posto , per la tranquillità e per ogni opportunissima evenienza . Sono come quei fedeli che trovano prudente stare in pace con Dio e vanno a confessarsi prima di giorno , alla chetichella , passando dalla sagrestia . Anche alla storiella del distintivo lasciato sull ' altra giacca non credono più neppure ... le giacche : fate bene attenzione e vi accorgerete e convincerete che chi soffre di tali dimenticanze è sempre un fascista " all ' acqua di rose . " Nel cervello di uno squadrista , di un vero fascista certe lacune mnemoniche non si riscontrano mai . Strano , del resto , come quelli che dimenticano il distintivo , siano gli stessi che si scordano di indossare la camicia nera nelle solennità fasciste e di intervenire puntualmente alle adunate . Un altro fascista , redarguito per la stessa ragione , dichiarava con tono cattedratico che la fede non è nel distintivo , ma nel cuore . Chi può contraddirlo ? Sa bene l ' amico che non è stata ancora inventata la radioscopia per le ulcere dello spirito ... Quanta brava gente perde involontariamente il suo distintivo ! Bisognerà che i sarti si decidano a ridurre le misure delle asole nei risvolti delle giacche . Con queste asole di grosso calibro i distratti vanno incontro ad un ' infinità di seccature ...
FEMMINILITÀ E CULTURA FEMMINILE ( PENDE NICOLA , 1941 )
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Noi non siamo di quelli che credono alla inferiorità cerebrale della donna . Ma è indiscutibile che il cervello femminile è qualitativamente diverso dal maschile . La donna può fare tutto quello che può fare l ' intelligenza maschile , ma fino ad una certa misura media , più che sufficiente però per i compiti per i quali la donna è stata creata . I migliori e più obiettivi psicologi ammettono che molto di rado la donna è capace di assurgere alla celebrità in quei campi del pensiero che richiedono potenza di pensiero astratto e di senso di proporzioni od invenzione originale . Tali sono le arti creative ed astratte , come la composizione musicale e l ' architettura , le scienze , la filosofia , la storia , il diritto . Su 150 donne celebri nella storia del pensiero , raccolte e studiate dal Pieraccini dal XII al XIX secolo in Italia , solo undici donne figurano come celebri nel campo di tali discipline creative ed astratte . Più frequente è il numero delle donne celebri nel campo della pittura , della poesia , dell ' arte narrativa : ma in 27 su 48 pittrici celebri esisteva una ereditarietà diretta , cioè esse erano figlie di artisti . È pur interessante ricordare che la più grande scrittrice italiana dal XII al XIX secolo è una Santa , S . Caterina da Siena ; e la più grande pittrice nel secolo d ' oro della pittura , il '400 , è pure una Beata , la Beata Caterina da Bologna . Sembra dunque che una fortuna ereditaria speciale od una grazia divina siano necessarie per la creazione di vere donne di genio ! Ma ciò non attenua affatto il valore dell ' intelligenza femminile : in questa esistono qualità che sono tesori incalcolabili per la grandezza di una Nazione e di una razza nazionale : queste qualità sono la grande facilità di assimilazione , la potenza dell ' intuizione , che spesso giunge ad una divinazione del vero , e poi l ' ordine mentale , la precisione , la pazienza , la minuziosità : qualità queste che noi vediamo brillare nelle donne veramente superiori , e caratterizzare anche le donne di certe razze umane civili , per esempio la germanica : qualità di precisione , di ordine , di disciplina mentale , di intuizione pratica , che mancano spesso , precisamente , proprio nell ' uomo di genio , per cui questi avrebbe sempre bisogno di avere a fianco un ' intelligenza femminile , soprattutto ben coltivata , per completare ed arricchire la sua organizzazione psichica eccezionale . È noto che quando mancano queste qualità di precisione , di ordine , di disciplina e di intuizione pratica , in una donna che deve governare una famiglia , questa famiglia va incontro facilmente a squilibri economici e morali , logorata dalla piaga dell ' arrangiamento e dell ' anarchia spirituale ... Ed ora noi possiamo tirare le fila di tutto quanto abbiamo detto sulle caratteristiche della femminilità , e possiamo facilmente comprendere come la cultura della donna non può che essere adattata a tali caratteristiche sessuali , e non può in nessun modo essere pari alla cultura maschile . Non solo si oppone a ciò il grande principio della divisione del lavoro tra uomo e donna , e della necessità , oggi più che mai proclamata e sancita nella nostra nuova legislazione scolastica , che ogni cittadino , uomo o donna , sia razionalmente orientato verso la carriera ed il tipo di lavoro i più confacenti alle sue attitudini motorie e psichiche . Ma al pareggiamento delle due culture , maschile e femminile , si oppone un altro grande principio : quello che una cultura fisica o morale od intellettuale che pareggi la donna all ' uomo e metta in non cale i requisiti specifici della femminilità , finisce con l ' alterare questa femminilità , ora atrofizzandone i lati più necessari alle funzioni di sposa e di madre e di collaboratrice tenera e comprensiva del lavoro dell ' uomo , ora deformandola in senso maschile , così dal lato fisico come dal lato psichico . Io ritengo giunto il momento che sia senz ' altro modificato profondamente l ' attuale ordinamento della Istruzione superiore , limitando alla donna quelle professioni liberali per le quali sappiamo che il cervello femminile non è per natura sufficientemente preparato : come sono le carriere delle scienze , delle matematiche , della filosofia , della storia , dell ' ingegneria , dell ' architettura . Io vorrei vedere sorgere una Facoltà Universitaria femminile , nella quale una donna possa approfondire le proprie conoscenze ed addottorarsi in quella che possiamo chiamare scienza della donna , del fanciullo , della casa e dei lavori femminili . In questa Facoltà i programmi dovrebbero consistere in almeno un biennio di studi in biologia , psicologia , igiene della donna ; biologia , psicologia e igiene del fanciullo ; pedagogia intellettuale e morale ; ed in un secondo biennio di studi , che riguardino l ’ amministrazione della casa , l ' ornamentazione della casa , e tutta la tecnica orientativa e direttiva dei vari lavori femminili domestici ed extradomestici ; infine la tecnica scientifica dell ' assistenza igienica e sociale in genere di chi soffre e lavora ( profilassi , vigilanza dei lavoratori e lavoratrici , assistenza degli in - fermi ) ... Concluderò che la cultura femminile da me proposta mira a dare un ideale vero e concreto e produttivo alla donna di oggi , un ideale che non sia soltanto quello legato ai fini della sessualità ...
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In questi due anni di vita la Mostra della Rivoluzione ha presentato a uno stragrande numero di italiani il quadro sintetico una specie di bilancio consuntivo di ciò che il Fascismo ha operato negli anni tormentosi della vigilia , dalle prime lotte per l ' intervento e per la guerra a Vittorio Veneto , dalla fondazione dei Fasci alla Marcia su Roma , e ha pòrto agli stranieri di buona fede l ' occasione di esprimersi sull ’ imponente movimento creato dallo spirito preveggente , dall ' intuizione politica e dalla tenace azione di un Uomo ... Come è naturale il più autorevole appassionato e minuzioso visitatore della Mostra è stato Mussolini che tutte le fasi del movimento da lui creato ha intensamente vissuto come tribuno , combattente , agitatore , polemista , Condottiero d ' insorti , Capo del Governo , Duce . Egli visitò la Mostra due volte prima dell ' inaugurazione esaminando attentamente cimeli e documenti , facendo osservazioni , dando consigli ed esprimendo infine il suo compiacimento agli organizzatori e agli artisti che hanno saputo creare nella Mostra un ' atmosfera tumultuosa , lirica , epica e splendente , lontana dalla freddezza statica e grigia del museo . Il Duce partecipò naturalmente all ' inaugurazione ufficiale e visitò altre volte la Mostra anche in via privata , nelle prime ore mattutine . Una volta venne riconosciuto , proprio nella sala di Fiume , da alcune donne fiumane , le quali lo circondarono improvvisando una calorosa manifestazione . Il Duce , dopo di essersi intrattenuto affabilmente con le visitatrici , disse loro : " State tranquille ché Fiume è sempre nel mio cuore . " All ' ingresso della Mostra hanno montato abitualmente la guardia i militi della M.V.S.N. , in un atteggiamento impeccabilmente marziale . Ogni giorno il cambio della guardia era atteso come uno spettacolo estetico di disciplina e di energia . Una volta un generale dell ' esercito , ammirato da questo spettacolo , si irrigidí sull ' attenti e usci in queste parole : " Non avevo mai visto una bellezza militare così viva e così perfetta . " Il milite coll ' elmetto nero si trovava di servizio in ogni sala , nei corridoi , in ogni passaggio ; immobile , silenzioso e severo lo si ritrovava nel Sacrario dei Martiri , dove i Caduti per la Rivoluzione , celebrati nei gironi lungo le pareti circolari in un ambiente altamente mistico e solenne , rispondono " presente " alla tacita evocazione dei vivi . Nel servizio d ' onore si sono alternati i rappresentanti di tutte le organizzazioni del Partito , dai componenti il Direttorio con a capo il Segretario on . Starace agli Avanguardisti e ai Balilla , e poi senatori , deputati , giornalisti , professionisti di ogni categoria , militari di tutte le armi , medaglie d ' oro , insegnanti di tutti i gradi , studenti , italiani all ' estero , dopolavoristi , operai , contadini . Tutta l ' Italia nelle sue rappresentanze più significative e nelle sue forze più vive ...
MUSSOLINI AVIATORE ( REDAELLI CESARE , 1934 )
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Nel luglio 1920 ebbi la fortuna di vedermi presentare il professore Mussolini ... Egli intende volare , vuole subito inscriversi alla scuola di pilotaggio da me diretta ad Arcore . Il 20 luglio hanno inizio le lezioni : fra le correzioni e i consigli per poter vincere le contrarietà degli elementi atmosferici alternavamo anche discussioni di carattere politico e dai suoi discorsi non potevo che restar preso dalla sua generosità , dal gran senso di comprensione dei bisogni del popolo italiano , dalla commozione e riconoscenza ch ' Egli provava per i caduti dell ' ultima guerra . I progressi del mio Allievo mi stupivano : sempre ansioso di conoscere , mai distratto , con una forza d ' attenzione superiore ad ogni altra . Ne è prova la lezione sul magnete . Gli chiesi se , sapendo già guidare l ' automobile , conoscesse il magnete . La risposta fu negativa . Presi un magnete , lo smontai e glie ne descrissi ogni pezzo . Benito Mussolini ritornò dopo una settimana senza aver avuto il tempo di pensare all ' argomento . Alle mie domande di parlarmi dell ' ultima lezione così come se ne ricordava , quale non fu la mia meraviglia nel sentire il mio eccezionale Allievo ripetere la descrizione esatta e il funzionamento preciso dei singoli pezzi del magnete . Un ' altra volta venne al campo accompagnato da un ardito . Aveva premura perché ad una data ora doveva allontanarsi per un duello . Gli feci subito la mia lezione : anche quel giorno mi serbava una sorpresa ; mai Egli si era dimostrato tanto pronto , tanto abile . Il pensiero di misurarsi con un altro uomo armato Lo eccitava , rendendolo oltremodo lucido e sveglio . Sul campo Egli portava sempre la sua innata vivacità che si manifestava in subitanee risoluzioni . Anche coloro che gli erano ostili sentivano il fascino della sua superiorità . Ormai era corsa la voce che Benito Mussolini veniva ad Arcore per le lezioni di volo e i nemici scelsero questo luogo per un attentato di ostilità . Si sparpagliarono per il campo coll ' intenzione di impedire qualsiasi decollo . Si cercò di persuadere ; visto inutile si passò ai fatti , ma questi provocarono una reazione pericolosa . Immediatamente fummo oggetto di una sassaiuola furiosa da metterci in serio pericolo . L ' impotenza a difenderci mi toglie il lume della ragione : preso da un ' ira sorda , una forza terribile mi pervade e mi spinge ad agire . Entro nell ' hangar aperto e balzo sull ' apparecchio ; lo tengo con fermezza ad una quota minima . Sento il colpo di un sasso sull ' ala . Punto deciso sulle persone e mi lancio ad una diabolica caccia all ' uomo . I tristi si sbandano terrorizzati : chi si getta nel fosso , chi contro la siepe , chi verso gli hangar ; fu una fuga pazza che lasciò il campo completamente sgombro . All ' approssimarsi del doloroso anniversario di Tullo Morgagni , Mussolini che era ormai progredito nelle lezioni di doppio comando mi chiese se era possibile andare col mio apparecchio sino a Verona per la commemorazione dei diciassette caduti . Egli voleva con questo volo reagire contro i negatori dell ' aviazione italiana . Lo assicurai e la partenza fu decisa . Il viaggio fu difficile per il vento contrario . Ricorderò sempre il gesto di Mussolini nel gettare un fascio di fiori sulla lapide dei Caduti del 2 agosto 1919 . L ' amico , il collega voleva onorare le vittime con un atto di solidarietà , percorrendo la stessa rotta che a loro era costata la vita , per dimostrare a tutti gli Italiani che un disgraziato incidente non doveva costituire l ' arresto dell ' ala italiana , ma un doloroso sacrificio inevitabile in tutte le conquiste , in tutte le ascese umane . Durante la semplice e commovente commemorazione Mussolini mi volle sempre con sé e allora mi raccontò che un caso fortuito lo aveva trattenuto all ' ultima ora dal prendere parte al tragico volo . Nel marzo 1921 una sgradita sorpresa ci era riservata per un atto di sabotaggio compiuto da ignoti malfattori . Dopo un primo felice volo il mio eccezionale Allievo stava compiendo il secondo quando m ' accorgo che il regime del motore si abbassa ; gli strappo i comandi di mano tentando di compiere un viraggio , ma l ’ apparecchio scivola incastrandosi nel terreno con l ' estremità dell ' ala sinistra e col motore . Mi alzo semintontito con una sola preoccupazione : Lui . Il timore che ho sul suo conto si aggrava quando lo vedo col volto rigato di sangue . Ha una ferita alla fronte e al ginocchio . Potei poi verificare la causa dell ' incidente : una delle tubazioni di passaggio dell ' acqua dal radiatore al motore , era otturata con un fiore di pino . Dei vili avevano corrotto il personale addetto alla manutenzione degli apparecchi procurando il doloroso incidente . Questo pericolo non affievolì l ' entusiasmo di Mussolini al volo , ma Egli ritornò ad Arcore e spaziò ancora nei cieli dimostrando quella forza e tenacia , quell ' ardimento e quella fermezza , quello sprezzo del pericolo senza cui non è possibile intraprendere nessuna opera audace . E come sempre , anche allora attuò il suo motto sul modo di servire la patria , e cioè : " Fare della vita un ' ininterrotta severa milizia , amare il rischio con le sue incognite , il pericolo con le sue seduzioni , la solitudine coi suoi silenzi che pongono finalmente l ' uomo a contatto con l ’ essenziale e l 'eterno." Parole che risvegliano echi lontani e che troveranno nella gioventù nuova non solo la piena approvazione e l ' intera comprensione , ma anelito febbrile per essere concretate in opere di vita , per una continua ascesa verso la potenza , il progresso e la conquista .
ORO E FERRO ( - , 1935 )
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Stanotte alla Federazione Fascista di Milano hanno vegliato sino all ' alba per controllare e pesare gli ultimi cento chili d ' oro raccolti nella serata . Il lavoro di verifica è il più paziente e meticoloso ; la coppetta del bilancino non è più grande di una mano , perciò bisogna pesare coi grammi . E grammo su grammo si son fatti due quintali e mezzo in tre giornate . È storia e sembra leggenda . Siamo a Milano o in California al tempo dei cercatori ? A notte alta continuano ad arrivare braccialetti , orologi , catene . Sono piene d ' oro casse e ceste e il tavolo è ingombro di oggetti preziosi del secolo scorso come quello di un gioielliere del risorgimento . Ecco i cammei napoleonici che portavano le donne di Hayez , le coccarde d ' oro zecchino , le tabacchiere con la miniatura di Garibaldi , le fedi dell ' Unità d ' Italia . Le nonne ne hanno fatto un bel cartoccio . Ecco i trofei e gli emblemi degli ufficiali della Guardia Nazionale , le spalline e gli alamari dei bersaglieri di Lamarmora , l ' elsa d ' oro di una sciabola appartenuta a chissà quale ammiraglio della marina veneta . I vecchi soldati hanno tolto dai medaglieri le decorazioni della prima Campagna d ' Africa : " Tenete anche queste , son ben meritate e valgono la pena di essere fuse per l ' Italia di Mussolini . " In una bustina assieme a un braccialetto c ' è la medaglia d ' oro della presa di Gorizia col motto : Ovunque e sempre . È un artigliere del 52° Reggimento che entrò a Gorizia 1'8 agosto del 1916 : " Non mi addolora staccarmi dal più caro ricordo della mia vita per donarlo alla Patria e al Duce . " Ecco le medaglie della Terza Armata col ritratto del Duca d ' Aosta : " È il solo ricordo che avevo del mio unico figlio caduto eroicamente sulla strada di Monfalcone : è venuto a trovarmi nel sonno e mi ha detto di consegnarvele tutte ... " Poi vengono le medaglie delle Esposizioni industriali grandi come piattini da caffè : Bruxelles 1905 . " È tutta oro e pesa trecentocinquanta grammi , vi prego di fonderla subito . " Attori , attrici , cantanti , hanno offerto le medaglie d ' oro delle serate d ' onore ricevute in omaggio dagli ammiratori del Perù e del Brasile . Una lettera dice : " Ho perduto la voce : queste medaglie possono cantare ancora nelle mitragliatrici dei nostri legionari d 'Africa." Intorno a un orologio è legato un biglietto con un nastro tricolore : " Questo orologio appartenne ad Alessandrina Ravizza Mazzini , e segnò tutte le ore travagliate della sua inesauribile attività filantropica . Lo offre per la necessità della Patria , lo spirito eletto di colei che in vita tutto diede per il bene altrui . " Una catenina con un minuscolo San Francesco è accompagnata da queste parole : " È poca cosa ma l ' ho tolta dal collo del mio bambino . È stato lui che mi ha incoraggiata a portarvela : vai mamma , servirà lo stesso . Basterà per una cartuccia . Un giorno quando saremo ricchi ne regaleremo una bella . " I più commoventi sono gli oggetti che valgono meno ; le fogliette d ' oro ricavate da un vecchio orecchino , i ciondoli di dodici carati , il cucchiaino d ' argento ricordo di una prima comunione . Oggetti raccolti grammo per grammo con un lento lavorio di formiche . Bottoni da polso rinvenuti in chissà quale cassa dimenticata . Vi sono fedi saldate dieci volte , anfore senza manico , braccialetti in cui la sabbia scorre come nelle conchiglie dei fiumi in secca . " Io sono povero e per l ' Italia non ho che questo piccolo oggetto da offrire : l ' unica ricchezza di casa mia . " In una grossa scatola di cartone un servizio di posate per dodici . E coppe , e anfore , e una fruttiera sbalzata . Il bilancino non basta , si prende la bilancia . Sedici chili d ' argento : il donatore è anonimo . È anonimo anche il signore straniero che ha fatto pervenire il suo portasigarette d ' oro massiccio . E non è il solo , e non è l ' ultimo . Nuova pioggia di sterline : in una sola busta ve ne sono trentaquattro . E dieci napoleoni d ' oro in un ' altra . La Regina Vittoria continua a sorridere . Gli orologi non si contano più : qualcuno è fermo da un quarto di secolo e al posto del quadrante ha una fotografia ingiallita ; qualche altro batte ancora , è vivo : " Fedele ai sentimenti ispiratimi dal mio defunto padre offro alla mia Patria quanto di più caro ho in questo momento ... " Giù , nel salone della Federazione , la giornata riprende . La prima ad entrare è una popolana . Ha con sé due involti che spiega timidamente sul banco d ' accettazione : Tre anelli e una collana . Domani porterò il resto . E il salone a poco a poco si riempie . Le bambine prima di andare a scuola vi depongono gli anelli e le stilografiche d ' oro . I vecchi signori con molta dignità staccano l ' orologio dalla catena , lo guardano per l ' ultima volta e con fierezza lo lasciano sulla bilancia . Due giovani sposi offrono i loro anelli nuziali uniti ad un nastrino tricolore . Una domestica ha una valigia piena di posate d ' argento : I miei padroni da oggi hanno deciso di mangiare con le forchette di stagno ... Poi togliendosi l ' unico anello che ha al dito aggiunge : Questo è mio . È di vero oro . Un direttore di farmacia dona anelli , spille , un portasigarette d ' oro , duecento lire in monete estere e si obbliga di versare cento lire al mese per un anno : Niente sacrifici , amici miei ; devo farmi un soprabito nuovo , ne faccio volentieri a meno ... Un ex ufficiale degli arditi , grande mutilato , consegna due medaglie d ' argento , una croce di guerra e un pugnale : È ferro buono e può essere usato ancora . Se avessi le gambe lo porterei io stesso a destinazione ... e sarei sicuro di non sbagliarmi . E la schiera dei donatori si moltiplica . Oro , argento , ferro , bronzo . Un suddito tedesco toglie da un vecchio tascapane due elmetti inglesi arrugginiti . La folla preme da tutte le parti . La signora anziana abbraccia una statuetta di bronzo e un candeliere : Le ho portate da Porta Ticinese a piedi ... Qualcuna ha gli occhi lucidi dalla commozione e senza parlare toglie da un astuccio una borsetta d ' oro e la depone affianco al più modesto servizio di cucchiaini . Le offerte non si contano , sono migliaia e migliaia . In questo stesso momento in tutta l ’ Italia serpeggia una vena d ' oro . La ricchezza non è soltanto nelle miniere . La ricchezza è nel cuore degli uomini , è nel cuore stesso della civiltà . E l ' Italia sta dando al mondo la più grande lezione di storia .
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Anche noi siamo d ' accordo sul valore “ esplorativo ” che si è attribuito a questi ludi primaverili della intelligenza dei giovani . Non si trattava è stato detto di assistere alla rivelazione di ragazzi prodigi ma di saggiare fino a che punto , nella coscienza della nostra gioventù , la temperatura spirituale dei tempi nuovi sia riuscita a bruciare le vecchie scorie dell ’ accademismo , dell ' eloquenza e dell ' indifferenza ai valori morali della civiltà nostra . Il valore della manifestazione che , al secondo anno di vita , si è perfezionata nella struttura organica , non è da ricercarsi solo nel numero imponente dei partecipanti ma nella constatazione della intima armonia tra l ' etica fascista e la volontà dei migliori . Alfonso Gatto , Littore della prosa per l ' anno XIII , era noto per un libro di poesie , stampate alla macchia qualche anno fa da una tipografia napoletana . Con questo libriccino smilzo egli era riuscito a ottenere il consenso dei pochi critici autorizzati in Italia a parlare di poesia e la stima dei pochi " chierici " votati alle Muse . Ha vinto quest ' anno il primo premio con una prosa Ottotteo che ha scritto il presidente della Commissione è tutta in rilievo e ogni parola ha un proprio valore significativo . " Ci rappresenta le vicende della sua famiglia , i paesi e le città dove essa vive , nel clima fantastico della primissima infanzia , dal giorno che egli fu concepito al giorno ch ' egli ebbe la parola : ardimento davvero straordinario per uno scrittore , come il Gatto , che non ama il linguaggio scientifico degli psicologi né quello ambiguo dei psicoanalisti . " Ernesto Caballo si è aggiudicato il titolo di Littore della Poesia , con una breve canzone ai balilla , dove persino certe inesperienze sintattiche vengono a vantaggio della fresca ispirazione : " Camminar coi balilla , nell ' alito del Dio , per queste tenere montagne : serenamente si sfiorano i dirupi . I corpi dei balilla hanno un aroma nuovo che la nostra infanzia non seppe : il loro canto negli abissi diventa terribile . Vanno col sentimento della patria a cercar nuovi miti e fontane . " Roberto Zerboni , ha vinto il concorso col suo soggetto cinematografico Vita di Sole dove son messi a fuoco gli episodi di una squadra di calcio . Al convegno di critica letteraria si è parlato degli scritti del Duce , di Oriani , di Corradini , di Slataper , di Serra , degli scrittori della “ Voce ” , dei futuristi e di D ' Annunzio , di tutti coloro che furono coscienti durante e dopo la guerra della necessità della nostra rivoluzione . Si è chiarita l ' antitesi tra vecchio e nuovo , si è compreso quale sia il valore del Fascismo nella storia d ' Italia e quale sarà nel futuro la civiltà fascista . Al convegno di critica d ' arte , molti hanno espresso chiaro il concetto che la tradizione deve intendersi come ricerca di una continuità spirituale nella nostra storia ; che le influenze straniere non sono da trascurarsi , perché servono a riconoscere , per reazione , quali sono i caratteri fondamentali ed eterni del nostro spirito e che non soltanto trattando temi fascisti , o celebrando episodi eroici , ma specialmente esprimendo la volontà di chiarezza , di semplicità , di essenzialità della vita dei nostri giorni e della nostra intimità , si può aspirare ad un ' arte veramente nuova e resistente nel tempo . Sui " caratteri del cinema fascista " si è discusso accanitamente : ma un nucleo di intransigenti ha concluso nella maniera più giusta l ' animata discussione : il cinema fascista deve rispecchiare il nostro tempo non nei fatti , ma nello stile , e che in fondo più di tutto conta la fantasia dell ' artista . Nella critica musicale i nostri scapigliati melomani ne hanno dette di tutti i colori : alcune proposte tradizionaliste ebbero accoglienze tempestose da parte dei più . Più sereni , meno focosi , si sono svolti i convegni di studi politici . I " caratteri dell ' economia corporativa " , " il Fascismo nel mondo " , " l ' amministrazione tecnica e amministrativa di un quotidiano " erano i temi all ' ordine del giorno . È stato investito in pieno il problema della stampa fascista : chi vorrebbe affidare l ' amministrazione di tutti i giornali allo Stato , chi vorrebbe abolire tutti i giornali di provincia e istituire un grande giornale nazionale . Quest ' anno alle gare littoriali delle Arti figurative sono stati chiamati anche gli artigiani : la mostra ha guadagnato in freschezza , in solidità , in fantasia . Noi conosciamo troppo le insidie dell ' intelligenza per non manifestare simpatia a certe opere , come ce n ’ erano tante in questa mostra , in cui il sentimento prevale a scapito della grazia . Quella che era la necessaria eloquenza dei temi è stata tradotta da molti in periodi estrosi , popolareschi , in associazioni di figure così avventate da far pensare a quella che è l ' ossatura ritmica di certa antica poesia cavalleresca . Certo i più disposti a tradurre in espressione i temi del nostro tempo , della nostra nuova civiltà , sono appunto i giovani , cresciuti in questo clima e per i quali l ' aderenza al tempo è un problema di naturale sincerità e non di appassionata retorica , di modo che nelle loro opere è più difficile saggiare l ' arte che la fede . Di conseguenza i pregi sono qui tutti di intenzione e i difetti son da ricercarsi nello stile . A giovani poco più che ventenni non si possono chiedere le esperienze di " forma " , diciamo pure di " tecnica " , in cui si vincola e si svincola da tempo l ' arte europea . C ' è in tutti un prevalere dell ' esclamazione sul semplice recitativo e pochi , difatti , riescono a risolvere in termini lirici , nel tono o nella chiusa calma del piano , il loro sentimento . Forse è la severità dei temi , legati alla storia di questi nostri anni carichi di eventi e di cronache memorabili , che ha portato tutti questi giovani a cimentarsi con delle esigenze più complesse dei soliti espedienti : essi hanno voluto comporre delle storie anziché definirsi in frammenti . Ne son risultati affreschi come quelli ispirati al tempo fascista , ricchi di errori , ma gonfi di linfa , quadri sbagliati nei toni , ma sinceri e genuini nei gesti e nelle figure , bassorilievi slegati nel ritmo eppure a volte densi di dramma , statue modellate con estro , anche se difettose di equilibrio e di misura . Per capire certi errori e le qualità più epidermiche , basterebbe riferirsi alle provenienze di scuola . Ma non vogliamo fare qui il processo ai maestri . Chiudiamo invece il bilancio con una frase di Baudelaire che vorrei questi giovani meditassero a lungo : dell ' arte bisogna riuscire a fare la sola abitudine della propria vita perché " l ' inspiration n ' est que le travail de tous les jours . "