StampaPeriodica ,
Rimasto
a
lungo
nella
sfera
della
teoria
sotto
specie
di
critica
dottrinale
,
inane
contro
la
espansiva
vitalità
del
regime
,
il
concetto
di
decadenza
della
democrazia
sembra
entrare
ora
nel
quadro
della
realtà
.
Malfido
sintomo
,
lo
bandisce
la
moda
.
A
darle
,
in
apparenza
,
il
tracollo
in
certa
ampia
zona
grigia
superficiale
della
coscienza
comune
,
è
stata
la
delusione
della
guerra
democratica
"
:
democratica
anche
la
pace
,
con
la
parlamentarizzazione
dello
stato
"
militare
"
tedesco
,
con
la
dissoluzione
della
monarchia
"
antinazionale
"
di
Asburgo
;
lo
stesso
suo
precipitoso
realizzarsi
formale
nei
paesi
che
ne
erano
rimasti
fuori
sembrò
tradire
una
febbrilità
di
motus
in
fine
velocior
;
e
poi
lo
zenit
del
sole
di
Versaglia
ha
messo
in
luce
pei
semplici
una
sua
essenza
insospettata
:
ha
cioè
permesso
loro
di
ravvisare
,
nei
tratti
dell
'
ambigua
madre
,
i
"
due
gemelli
feroci
"
:
nazionalismo
e
socialismo
.
A
lungo
irresoluto
e
ambiguo
,
quest
'
ultimo
,
che
ne
era
apparso
,
ai
cuori
teneri
,
l
'
umanitario
continuatore
,
le
si
dichiara
,
ora
,
nemico
.
La
formula
dell
'
ordine
nuovo
,
tanto
ansiosamente
cercata
,
è
trovata
,
è
duramente
antitetica
:
dittatura
di
classe
.
Un
'
immensa
terra
,
tutto
un
mondo
,
la
applica
,
in
un
esperimento
che
non
vuol
finire
.
Dagli
istituti
alle
ideologie
,
dal
parlamento
al
concetto
di
libertà
,
è
in
crisi
tutto
quello
che
è
suo
.
Patrie
,
classi
,
razze
,
realtà
e
miti
,
tutte
le
antitesi
ch
'
essa
sembrava
tendere
ingenuamente
a
confondere
,
o
astutamente
a
dissimulare
,
si
polarizzano
.
Tramonta
essa
veramente
?
e
che
tramonta
con
lei
,
con
questo
nome
famoso
?
L
'
abbia
o
no
sentita
come
religione
che
ebbe
la
sua
chiesa
,
la
massoneria
,
ed
i
suoi
santi
,
laici
,
la
coscienza
comune
intuiva
la
democrazia
come
alcunché
di
confuso
,
un
concetto
che
altri
,
pure
in
sé
vaghi
,
concorrono
a
determinare
:
in
cui
,
accanto
al
trinomio
dell'89
che
la
Francia
scrive
ancor
oggi
sulle
sue
monete
,
vengono
evocati
scienza
con
positivismo
ed
anticlericalismo
,
repubblica
con
parlamentarismo
e
antimilitarismo
,
principio
di
nazionalità
con
diritto
naturale
;
e
pacifismo
,
e
umanitarismo
.
A
concretarla
e
poetizzarla
,
il
nome
prestigioso
dei
sacerdoti
:
Mazzini
e
Garibaldi
e
Victor
Hugo
,
Gambetta
e
Gladstone
,
Darwin
e
Häeckel
.
Con
altri
enti
la
parentela
è
più
oscura
,
ma
,
se
pur
controversa
,
vale
a
precisare
.
Col
capitalismo
dissimulata
o
negata
;
col
liberalismo
e
individualismo
dubbia
;
col
principio
di
autorità
,
e
con
lo
Stato
,
occasionale
,
e
recente
,
sotto
la
spinta
del
sovietismo
.
Tutto
questo
,
ed
altro
,
è
democrazia
.
Scorcio
della
storia
di
un
secolo
e
della
preparazione
ideologica
di
un
altro
che
si
assomma
nel
suo
simbolo
principe
:
ampia
identificazione
assimilativa
,
cui
devesi
l
'
immensa
eco
del
nome
.
Ideologia
.
Da
quando
,
col
marxismo
il
materialismo
storico
è
nato
,
è
troppo
naturale
e
necessario
,
non
fermarsi
ad
essa
,
non
ravvisarvi
l
'
essenza
,
e
nemmeno
la
quintessenza
,
del
fenomeno
democrazia
,
ma
preoccuparsi
delle
realtà
di
altra
indole
,
economico
-
sociale
,
operanti
alla
radice
,
o
dissimulate
sotto
la
maschera
dei
famigerati
"
ideali
"
.
Il
grandioso
fenomeno
,
concomitante
e
correlativo
,
esteso
,
a
tutto
l
'
Occidente
ma
con
centro
sismico
in
Francia
,
del
brusco
o
graduale
avvento
di
un
regime
atomistico
-
rappresentativo
in
cui
,
disciolta
la
figura
giuridica
e
stremata
la
forza
reale
di
caste
e
corporazioni
preesistenti
,
nulla
più
rimaneva
a
mediare
i
rapporti
tra
individuo
e
Stato
,
la
sovranità
ed
il
governo
del
quale
passava
ai
parlamenti
;
e
,
più
profondo
e
importante
ancora
della
forma
politica
,
il
fatto
sociale
per
cui
sulla
finzione
del
governo
di
maggioranza
venivano
ad
assumere
funzioni
dirigenti
,
in
luogo
delle
antiche
caste
,
retoricamente
chiuse
ed
ereditarie
,
comunque
di
carattere
aristocratico
-
ecclesiastico
-
militare
,
gruppi
in
principio
e
in
fatto
più
facilmente
accessibili
,
a
tinta
culturale
-
finanziaria
-
professionale
:
ecco
il
motore
unico
,
e
la
base
di
tutto
,
nel
concetto
della
scuola
che
dispone
in
ordine
di
decrescente
importanza
gli
aspetti
economico
-
sociale
,
politico
,
ideologico
dei
fatti
umani
,
e
scorge
nel
primo
la
determinante
del
secolo
,
e
l
'
ispirazione
del
terzo
.
Non
è
qui
luogo
a
discutere
come
del
materialismo
storico
siasi
iniziato
,
con
Croce
,
Pareto
,
Sorel
,
un
processo
di
revisione
che
porterà
lontano
.
Limitiamoci
a
constatare
che
,
ormai
,
solo
più
al
grosso
polemismo
socialista
è
lecito
,
confondendo
il
sincero
con
l
'
opportunistico
e
il
contingente
col
duraturo
,
riducendo
insomma
,
a
semplice
quel
che
è
complesso
,
presentare
gli
ideali
di
un
'
epoca
come
la
maschera
degl
'
interessi
del
gruppo
dominante
,
e
,
col
plauso
dei
neo
-
aristocratici
,
rifare
,
senza
rispetto
della
cronologia
,
la
storia
scettica
del
trinomio
dell'89
additando
l
'
inganno
del
capitalismo
nell
'
idea
-
forza
di
uguaglianza
,
politica
e
non
economica
,
e
però
lustra
pei
proletari
,
come
,
a
suo
tempo
,
arma
contro
gli
ex
dei
parvenus
borghesi
;
e
in
quella
di
libertà
travisato
pei
gonzi
il
regime
atomistico
che
,
spezzando
la
forza
delle
corporazioni
,
lascia
libero
il
campo
all
'
astuzia
degli
speculatori
.
Però
su
altre
posizioni
s
'
insiste
:
e
non
si
dice
che
convenga
recederne
,
ma
che
occorre
chiarirle
.
Il
concetto
di
classe
domina
il
pensiero
del
nostro
tempo
.
Lotta
di
classe
,
politica
di
classe
:
la
democrazia
come
ideologia
di
classe
della
borghesia
.
Questa
formula
corrente
bisogna
approfondirla
.
Presentata
così
,
sembra
implicare
il
mistico
agire
di
una
coscienza
di
classe
,
che
non
è
reale
.
Che
non
è
totalmente
reale
nemmeno
oggi
,
e
pel
proletariato
;
che
tanto
meno
lo
fu
per
la
borghesia
.
Essa
,
intanto
,
non
ha
operato
alle
origini
,
non
ad
essa
è
dovuto
il
fiat
democratico
.
La
borghesia
si
è
assai
più
educata
e
formata
alla
scuola
dei
precursori
,
che
non
abbia
contribuito
a
suscitarli
,
con
la
suggestione
oscura
dei
suoi
interessi
,
tanto
oscura
che
non
si
comprende
.
Il
fenomeno
delle
azioni
e
influenze
reciproche
fra
Terzo
Stato
e
filosofi
è
certo
d
'
interdipendenza
,
alla
Pareto
,
ma
,
per
una
volta
tanto
,
sembra
che
l
'
ideologia
pura
abbia
primée
di
classe
.
È
anzi
il
colore
storico
tradizionale
del
secolo
,
forse
non
è
esatto
negarlo
.
Sorel
è
risalito
,
munito
di
lente
marxistica
,
e
del
suo
grande
acume
,
fino
agli
scorci
del
'600
per
cogliere
le
origini
dell
'
ideologia
di
classe
,
ma
dove
e
quando
le
ha
trovate
ispirate
,
o
anche
solo
deterministicamente
congiunte
a
caratteri
somatici
ben
definiti
della
classe
nascente
?
che
ha
potuto
concludere
,
fuori
di
una
tendenza
astrattistica
della
"
classe
di
commessi
"
francese
,
opposta
al
prudente
empirismo
della
"
classe
di
padroni
"
britannica
?
e
in
ciò
non
vi
è
forse
più
razza
che
classe
?
Egli
parla
più
spesso
di
borghesia
educantesi
che
di
borghesia
formatrice
.
C
'
è
,
naturalmente
,
un
fondo
di
verità
nella
veduta
classistica
,
e
la
conciliazione
del
fatto
incontrovertibile
della
fioritura
autonoma
delle
ideologie
con
l
'
asserita
influenza
di
classe
si
compie
attraverso
il
meccanismo
di
selezione
naturale
per
cui
,
fra
le
tante
,
viene
in
fama
,
dilaga
,
s
'
impone
quella
che
è
più
in
accordo
coi
sentimenti
e
interessi
del
gruppo
sociale
dominante
,
o
in
ascesa
:
per
cui
,
ad
esempio
,
restando
all
'
epoca
che
qui
c
'
interessa
,
il
volterianesimo
distanzia
di
tanto
,
nella
sua
fortuna
,
la
vita
grama
del
quasi
contemporaneo
giansenismo
.
Sensualità
,
amoralità
,
scetticismo
dominanti
nelle
classi
elette
del
tempo
,
in
confronto
dello
sparuto
gruppo
di
eredi
e
affini
di
Port
Royal
:
ma
perché
tutto
ciò
colato
nelle
forme
antireligiose
,
politicheggianti
dell
'
Enciclopedia
,
mentre
il
pietismo
aveva
permesso
benissimo
alla
galanteria
del
'600
,
cioè
all
'
immanente
residuo
sessuale
,
di
conciliarsi
ipocritamente
con
la
religione
?
Perché
nel
frattempo
un
moto
prettamente
ideologico
,
il
razionalismo
,
vale
a
dire
l
'
estensione
,
più
o
meno
arbitraria
,
al
campo
etico
e
politico
delle
sconfitte
che
altrove
la
fisica
infliggeva
alla
teologia
e
al
principio
di
autorità
,
aveva
fatto
strada
.
Interessante
fenomeno
della
variazione
dei
sentimenti
,
o
di
quelli
che
Pareto
chiama
residui
,
e
delle
loro
cause
,
attraverso
cui
l
'
efficacia
delle
ideologie
può
forse
riapparire
cospicua
.
Qui
è
tutta
quistione
d
'
interpretazione
.
Non
si
vuoi
certo
negare
che
la
monarchia
francese
,
favorendo
commessi
e
parlamenti
,
rinforzando
,
cioè
,
la
borghesia
amministrativo
-
giudiziaria
,
e
,
più
remota
,
la
scienza
attivando
la
produzione
,
abbiano
creato
le
condizioni
del
divenire
democratico
,
come
la
grande
industria
ha
posto
quelle
del
socialismo
,
per
considerar
questo
e
quello
opera
di
pochi
pensatori
e
demiurgi
:
però
la
coscienza
di
tali
enti
non
è
determinata
a
priori
,
e
dire
che
tendono
a
imporsi
non
implica
ancora
in
qual
modo
.
La
loro
forza
espansiva
porta
al
loro
fiorire
,
ma
essi
non
recano
con
sé
,
dall
'
origine
,
univoca
,
la
loro
forma
:
assorbono
fermenti
e
impulsi
estranei
,
il
loro
sfruttar
gli
eventi
è
casuale
.
Così
il
punto
di
vista
classistico
non
toglie
alle
grandi
correnti
ideologiche
,
volteriana
e
rousseauiana
,
il
loro
valore
di
fattori
della
formazione
democratica
,
risalenti
per
vie
proprie
alla
scienza
sperimentale
e
alla
riforma
,
Lutero
e
Galileo
,
cioè
a
impulsi
ben
autonomi
,
per
quanto
nella
storia
possa
esistere
autonomia
,
dalla
formazione
borghese
:
e
nemmeno
il
terzo
affluente
ideologico
,
la
scuola
economica
,
Smith
e
i
fisiocrati
,
rivela
interi
gli
estremi
della
concezione
di
classe
.
Sorel
,
qui
interprete
di
tutta
la
tradizione
marxistica
,
ha
ben
ragione
di
dire
che
,
non
le
cosidette
"
idee
dominanti
"
,
ma
interessi
e
sentimenti
sono
i
veri
moventi
degli
atti
umani
,
ma
in
quanto
atti
dei
singoli
:
negli
atti
collettivi
,
invece
-
come
quelli
che
determinano
il
variare
degli
istituti
,
del
regime
-
,
la
percezione
dell
'
interesse
di
gruppo
,
cioè
la
coscienza
di
classe
,
non
è
poi
così
chiara
,
anche
perché
non
è
poi
così
certa
,
risultante
un
po
'
mitica
di
sentimenti
e
interessi
particolari
dissimili
.
Per
questo
tramite
,
un
'
ideologia
autonoma
può
benissimo
imporsi
,
con
un
meccanismo
in
cui
,
concediamo
ciò
di
buon
grado
al
materialismo
,
non
tanto
lo
splendore
disinteressato
dell
'
idea
quanto
proprio
interessi
e
sentimenti
di
singoli
,
più
o
meno
traditori
del
gruppo
,
gusto
di
popolarità
,
opportunismo
dell
'
immediato
,
faciloneria
,
leggerezza
concorrono
.
L
'
umanità
nel
suo
complesso
,
è
più
miope
di
quel
che
non
si
creda
.
Fare
delle
classi
esseri
volontari
,
antiveggenti
è
falsare
,
con
visione
preconcetta
,
la
storia
.
L
'
interesse
di
classe
si
manifesta
assai
più
nella
politica
spicciola
,
annonaria
o
doganale
,
in
cui
il
governo
concede
prebende
ai
gruppi
che
lo
sostengono
,
che
non
nelle
riforme
politiche
a
contenuto
generico
e
a
portata
remota
.
Sorel
osserva
che
in
Francia
era
assai
più
lecito
(
perché
in
apparenza
più
innocuo
)
parlare
dei
diritti
dell
'
uomo
che
della
gabella
sul
sale
:
ma
poi
quelli
han
spazzato
questa
e
coloro
che
ne
fruivano
:
potere
temibile
dell
'
ideologia
.
Né
uomini
,
né
tanto
meno
gruppi
prevedono
a
lunga
scadenza
;
anzi
,
nemmeno
l'89
prevede
il
'93
:
l
'
après
nous
le
déluge
è
,
in
forma
meno
apocalittica
,
norma
regolatrice
.
Parlatemi
d
'
imboscamenti
bellici
,
o
di
scandali
di
oli
e
formaggi
post
-
bellici
,
e
riconoscerò
il
governo
borghese
,
come
domani
,
nei
privilegi
ai
sindacati
,
il
socialista
:
ma
la
concessione
del
suffragio
universale
non
è
stata
un
interesse
della
borghesia
,
né
quella
della
proporzionale
del
partito
liberale
.
Concessioni
e
sintomi
di
decadenza
?
quella
decadenza
borghese
di
cui
tanto
si
parla
?
La
storia
ha
visto
,
certo
,
anche
inflessibili
governi
unilaterali
di
classi
e
gruppi
,
ma
più
in
periodi
primitivi
,
e
per
parte
di
vere
caste
,
od
oligarchie
ereditarie
.
La
borghesia
,
per
l
'
ideologia
su
cui
si
è
formata
,
per
la
sua
struttura
di
classe
aperta
,
a
composizione
assai
varia
,
non
ha
mai
praticato
ciò
,
la
sua
aspirazione
a
superare
le
classi
fu
sincera
.
Certo
,
l
'
abolizione
dei
ceti
privilegiati
era
un
interesse
di
tutti
coloro
che
non
vi
appartenevano
:
ma
perché
dei
borghesi
piuttosto
che
degli
artigiani
?
o
diremo
che
abolendo
insieme
nobiltà
e
corporazioni
d
'
arti
e
mestieri
in
quelle
deliberazioni
della
Costituente
che
furono
il
vero
atto
di
nascita
della
democrazia
,
essa
ha
voluto
definire
e
proteggere
d
'
ambo
le
parti
le
sue
frontiere
?
Ciò
avrebbe
del
mitico
:
è
più
conforme
alla
realtà
ravvisare
i
fattori
nei
teorici
della
ideologia
,
i
quali
pensavano
davvero
in
universale
e
in
astratto
,
e
nei
realizzatori
giacobini
,
borghesi
dubbi
,
che
,
parte
con
disinteresse
parte
no
,
tradussero
l
'
ideologia
negli
istituti
quando
l
'
ambiente
diventò
propizio
.
I
miti
della
democrazia
non
sono
classistici
né
come
realtà
né
come
trucco
né
come
illusione
.
Così
il
concetto
della
"
volontà
generale
"
è
definito
in
Rousseau
senza
preoccupazioni
,
non
diciamo
esplicite
,
ma
nemmeno
inconscie
,
degli
interessi
del
Terzo
Stato
:
e
non
furono
certo
più
rousseauiani
i
fermiers
généraux
dei
visconti
o
degli
avvocati
.
L
'
uomo
astratto
cui
si
riferisce
ed
applica
la
costituzione
democratica
è
,
dicono
,
l
'
uomo
del
Terzo
Stato
.
Certo
non
è
il
Pelle
Rossa
né
il
profeta
ebreo
,
è
un
estratto
dell
'
umanità
del
suo
tempo
,
ma
dove
sono
in
esso
i
caratteri
del
magistrato
o
del
commesso
piuttosto
che
del
nobile
illuminato
,
o
dell
'
artigiano
?
no
,
è
proprio
un
uomo
astratto
,
è
il
"
cittadino
"
:
il
socialismo
lo
ripudia
,
in
questo
periodo
più
,
in
altri
meno
,
per
la
sostituzione
di
un
'
ideologia
economica
a
quella
politica
del
Settecento
:
ma
,
ripetiamolo
,
i
quadri
,
teorici
e
pratici
,
della
democrazia
furono
realizzati
con
notevole
indipendenza
dal
concetto
di
classe
in
quella
che
ne
fu
l
'
efficace
preistoria
.
Una
più
precisa
e
vasta
determinazione
classicistica
si
è
voluto
,
e
si
sarebbe
potuto
attribuire
al
gran
fenomeno
che
s
'
iniziò
con
l
'
Ottocento
:
l
'
industrialismo
.
Ad
esso
,
anzi
,
e
all
'
élite
che
ha
formato
,
non
ai
remoti
avi
,
si
riferisce
la
polemica
socialista
quando
parla
di
regime
capitalistico
e
di
borghesia
:
è
incline
,
magari
,
ad
ammettere
la
buona
fede
di
quelli
:
ma
da
quando
le
aule
di
Westminster
e
di
Palais
Bourbon
cominciarono
a
riempirsi
dei
"
direttori
di
ferrovie
"
che
tanto
odiava
Treitschke
,
e
di
padroni
di
miniere
e
banchieri
,
comincia
per
essa
l
'
irreducibile
antitesi
.
In
realtà
,
s
'
inizia
!
soprattutto
il
proletariato
,
col
suo
bisogno
di
differenziazione
,
e
la
nascente
volontà
di
conquista
.
L
'
industrialismo
ha
assai
più
formato
e
dotato
di
coscienza
rigida
il
proletariato
che
non
la
classe
capitalistica
.
È
una
constatazione
storica
,
non
una
deduzione
a
priori
.
Il
Marx
dei
plutocrati
non
è
mai
nato
,
e
si
comprende
:
ma
nemmeno
il
Napoleone
;
gli
statisti
dell
'
Occidente
non
furono
solo
loro
mandatari
,
e
identificarlo
con
Rothschild
o
con
Rockfeller
non
sembra
esatto
.
C
'
è
bene
il
mito
dell
'
Alta
Banca
direttrice
occulta
,
e
definirla
senz
'
altro
favola
sarebbe
certo
avventato
.
Ma
a
giudicar
dai
fatti
,
a
interpretarli
,
la
sua
influenza
non
sembra
sia
stata
universale
,
né
decisiva
.
L
'
ideologia
di
libertà
e
di
nazionalità
,
a
origine
non
capitalistica
,
ha
nutrito
la
borghesia
,
e
informato
la
storia
,
per
due
buoni
terzi
dell
'
Ottocento
.
Il
contenuto
prevalentemente
economico
della
politica
estera
degli
ultimi
tempi
,
ed
il
protezionismo
,
sono
i
segni
più
certi
di
quell
'
influsso
,
sebbene
la
guerra
abbia
lasciato
il
dubbio
,
che
bisognerà
sciogliere
,
se
sia
stata
l
'
economia
,
il
mercantilismo
imperialistico
,
a
scatenar
le
passioni
,
o
non
,
piuttosto
,
antagonismi
secolari
a
diversa
origine
si
siano
giovati
del
contenuto
novello
.
La
grande
funzione
capitalistica
fu
di
organizzare
la
produzione
,
e
,
deprecata
conseguenza
,
i
produttori
.
Ma
in
politica
,
ma
nel
campo
sociale
la
potenza
creativa
è
stata
scarsa
:
ha
accettato
le
forme
democratiche
,
che
vi
nacquero
estranee
,
senza
recarvi
gran
mutamento
,
fuori
di
una
maggior
corruzione
del
regime
parlamentare
.
Per
questo
,
oltre
che
per
le
ragioni
storiche
dette
,
e
per
ragioni
attuali
,
di
cui
diremo
,
l
'
identificazione
di
democrazia
con
capitalismo
è
sforzata
.
Il
volo
plutocratico
ebbe
ali
modeste
:
forse
al
tempo
di
Marx
,
in
Inghilterra
,
in
America
,
a
giudicare
dai
ferrei
padroni
di
miniere
e
sfruttatori
di
petrolio
,
prometteva
di
più
:
anche
Sorel
riconosce
ciò
,
ma
la
chiama
la
"
decadenza
borghese
a
causa
della
pace
"
,
mentre
,
a
parte
la
degenerazione
di
taluni
clans
cosmopoliti
dell
'
altaborghesia
,
sembra
più
esatto
parlare
di
mancata
egemonia
capitalistica
,
che
ha
impedito
a
questa
,
poi
al
suo
principio
antitetico
,
ilsocialismo
,
di
unificare
la
storia
contemporanea
,
smentendo
il
rigido
sviluppo
marxistico
degli
avvenimenti
.
Né
l
'
uno
né
l
'
altro
dei
due
avversari
vinse
intera
la
sua
partita
:
non
hanno
potuto
superare
due
ostacoli
immani
sul
loro
cammino
,
due
eredità
della
storia
,
che
non
sono
stati
da
tanto
da
assorbire
e
annullare
:
le
patrie
,
e
,
in
ciascuna
di
queste
,
le
classi
medie
.
Questo
nostro
Occidente
è
parti
colarista
:
come
già
l
'
Internazionale
monarchica
,
la
Santa
Alleanza
,
così
l
'
Internazionale
plutocratica
e
l
'
Internazionale
proletaria
non
sono
riuscite
.
Le
classi
medie
,
che
qui
comprendono
la
maggior
parte
dei
contadini
,
sono
solide
.
Tutti
gli
sforzi
polemici
per
identificare
democrazia
e
plutocrazia
demagogica
,
che
sarebbe
ben
comodo
pel
socialismo
,
restano
disperatamente
vani
,
perché
la
democrazia
è
anche
l
'
opinione
delle
classi
medie
.
Lo
è
come
determinazione
negativa
,
quieto
vivere
,
conservazione
quand
même
dell
'
ordine
esistente
,
ma
in
parte
anche
positiva
,
perché
le
forme
rappresentative
,
e
l
'
uguaglianza
politica
teorica
sono
abbastanza
nello
spirito
di
amplissimi
strati
umani
,
non
famelici
,
discretamente
istruiti
e
coscienti
,
e
però
alieni
da
dittature
,
sufficientemente
provvisti
di
educazione
politica
e
di
senso
sociale
,
così
da
non
rendere
totalmente
illusorio
il
concetto
di
governo
di
maggioranza
.
È
il
deprecato
,
deriso
,
temuto
spirito
piccolo
-
borghese
.
Fa
ridere
vedere
quanto
lo
odiano
.
Per
esso
la
vita
sociale
odierna
conserva
una
certa
stabilità
,
una
tendenza
alla
regolazione
automatica
che
nemmeno
,
sembra
,
la
guerra
è
riuscita
a
scuotere
:
per
esso
,
e
per
le
patrie
,
la
storia
resta
varia
,
indeterminata
,
non
avviata
esclusivamente
sulle
rotaie
della
lotta
di
classe
.
Con
le
classi
inedie
si
può
fare
un
calcolo
di
probabilità
,
della
politica
:
non
_
sono
sorde
ai
richiami
del
senso
economico
,
alla
collaborazione
:
per
questo
gli
economisti
,
commossi
,
proclamano
la
piccola
borghesia
il
sale
della
terra
.
Credo
si
debba
tener
conto
di
ciò
per
capire
la
politica
contemporanea
senza
ricorrere
ai
romanzi
d
'
appendice
dei
dominii
o
o
dei
patti
segreti
.
La
plutocrazia
demagogica
non
saprebbe
impedirla
,
ma
le
classi
medie
non
vogliono
la
rivoluzione
.
In
Italia
,
Giolitti
,
anziché
capo
del
sindacato
degli
speculatori
-
nome
che
spetterebbe
,
se
mai
,
a
più
recenti
uomini
-
si
può
ben
più
giustamente
definire
l
'
esponente
delle
classi
medie
.
L
'
alta
borghesia
,
progenie
dei
banchieri
ugonotti
e
dei
grandi
capi
d
'
industria
,
non
ha
saputo
diventare
una
vera
aristocrazia
politica
,
forse
nemmeno
in
Inghilterra
e
in
Francia
:
è
la
"
decadenza
borghese
"
di
Sorel
;
gli
speculatori
,
la
plutocrazia
demagogica
,
parvenus
dell
'
élite
borghese
,
senza
tradizioni
,
senza
stile
,
esistono
,
ma
si
limitano
a
praticare
,
ai
margini
dei
trattati
di
commercio
e
dei
bilanci
statali
,
una
politica
di
colpi
di
mano
e
di
pirati
:
mi
sembrano
lontani
dal
dirigere
tutto
,
secondo
un
'
opinione
oggi
diffusa
.
Le
classi
medie
contano
,
pesano
,
è
vano
negarlo
come
piace
agli
apocalittici
e
come
un
tempo
suppose
la
teoria
marxista
,
sperano
forse
di
proletarizzarle
:
la
loro
reazione
alla
disgregazione
plutocratica
e
alla
violenza
massimalista
è
vivace
ovunque
nell
'
Occidente
,
specie
in
Francia
,
subito
prima
e
ben
più
dopo
la
guerra
,
e
perfino
in
Italia
,
a
veder
quel
che
è
successo
negli
ultimi
mesi
.
Lo
spirito
piccolo
-
borghese
riconosce
patria
e
democrazia
.
Perfino
il
nazionalismo
vi
può
trovar
qualche
base
sentimentale
:
la
drogheria
impazzata
,
di
cui
parlano
alcuni
.
I
governi
suoi
esponenti
sono
sinceri
quando
dicono
di
non
volere
una
politica
di
classe
:
ampia
zona
grigia
,
esso
è
il
mediatore
dei
gruppi
avversi
.
Accudisce
ai
propri
affari
,
non
è
classe
politica
,
ma
esige
l
'
ordine
e
la
pace
sociale
:
tollera
,
o
meglio
non
avverte
le
spinte
evoluzioniste
,
per
quanto
audaci
,
delle
minoranze
:
si
lascia
imprimere
delle
accelerazioni
,
ma
reagisce
all
'
urto
.
Espressioni
piccolo
-
borghesi
sono
il
radicalismo
,
il
riformismo
,
il
socialismo
parlamentare
,
e
,
in
Italia
,
il
partito
popolare
:
piccolo
-
borghese
è
,
in
buona
parte
,
la
politica
europea
interna
,
ed
anche
estera
,
contemporanea
.
Tutte
le
procellarie
della
civiltà
occidentale
prescindono
dall
'
influenza
stabilizzatrice
delle
classi
medie
.
Guardato
con
occhio
non
mistico
,
ma
politico
,
il
socialismo
s
'
inserisce
in
questa
realtà
come
un
fattore
imponente
,
ma
non
esclusivo
:
e
ciò
corrisponde
,
ed
equivale
,
a
non
ravvisare
nell
'
industrialismo
la
forma
unica
di
una
civiltà
tanto
più
varia
ed
antica
.
Esso
è
,
storicamente
,
aumento
d
'
importanza
delle
classi
operaie
urbane
,
che
tende
a
variare
la
composizione
dei
gruppi
dirigenti
,
accedendovi
l
'
élite
proletaria
o
chi
,
alquanto
demagogicamente
,
si
prefigge
di
rappresentarla
:
ma
in
questa
,
che
è
la
sua
base
,
è
anche
la
sua
limitazione
,
ché
,
quanto
al
suo
dominio
assoluto
,
all
'
assorbimento
o
assoggettamento
di
tutto
il
resto
,
sembra
sia
un
altro
paio
di
maniche
.
Potrebbe
fornirgli
un
alleato
potente
l
'
industrializzazione
dell
'
agricoltura
:
ma
qui
si
ha
un
fattore
specifico
,
la
piccola
proprietà
,
che
pare
tenda
ad
estendersi
:
essa
è
bensì
la
realizzazione
del
possesso
,
da
parte
del
produttore
,
di
uno
degli
strumenti
della
produzione
agricola
,
la
terra
-
l
'
altro
,
la
macchina
,
ove
realmente
l
'
industrializzazione
procede
,
potendo
pensarsi
possesso
comune
di
corporazioni
contadine
-
;
ma
è
realizzazione
speciale
,
e
ben
poco
socialista
.
Lo
è
tanto
poco
che
il
massimalismo
morde
il
freno
davanti
alla
piccola
proprietà
e
che
,
ad
esempio
,
in
Italia
i
popolari
sono
una
realtà
solida
,
e
opposta
,
in
grazia
appunto
di
essa
.
La
quale
si
oppone
a
quella
"
instabilità
"
delle
masse
che
rende
così
grave
l
'
arte
di
governo
ai
politici
del
nostro
tempo
.
Ci
vorrebbe
il
latifondo
,
e
la
torma
dei
salariati
,
ma
sembra
poco
probabile
,
a
guardar
quanto
accade
,
che
le
cose
debbano
procedere
in
questo
senso
,
à
rebours
.
Del
resto
,
non
è
facile
scorgere
che
cosa
di
originale
l
'
antidemocrazia
possa
,
oggi
,
creare
nelle
forme
politiche
e
sociali
.
Per
chi
creda
alla
genesi
ed
attualità
classistica
della
democrazia
,
certo
la
formola
:
dittatura
del
proletariato
-
sia
pure
,
come
giustamente
si
osserva
,
dittatura
sul
proletariato
-
,
ne
è
la
risoluta
negazione
,
in
quanto
distrugge
la
classe
avversa
.
Ma
chi
la
considera
invece
come
la
forma
di
tutta
quanta
la
fase
attuale
della
civiltà
,
cerca
le
novità
positive
e
durevoli
che
il
fatto
effimero
della
dittatura
tenderebbe
a
instaurare
,
e
in
cui
sarebbe
la
sua
giustificazione
.
Supremazia
esplicita
delle
minoranze
attive
sulla
finzione
di
maggioranza
,
attraverso
la
prevalenza
dei
mandati
operai
sui
contadini
nei
soviet
,
appare
la
più
notevole
:
ma
ciò
è
sempre
accaduto
pei
regimi
nuovi
,
e
anche
le
origini
democratiche
sono
nei
clubs
giacobini
,
è
quistione
,
non
di
principii
né
di
forme
nuove
,
bensì
di
forze
in
gioco
,
_
e
di
loro
astuzie
,
nei
paesi
dove
,
per
ragioni
specifiche
,
la
rivoluzione
è
maturata
.
Affermandosi
,
i
regimi
diventano
tolleranti
:
in
questo
caso
tramite
dell
'
addolcimento
potrebbe
essere
proprio
l
'
altra
famosa
formola
:
chi
non
lavora
non
mangia
,
in
cui
taluno
che
torna
di
Russia
ravvisa
l
'
essenza
del
novus
ordo
:
ch
'
essa
trionfi
,
e
vedrete
che
razza
di
bolscevichi
diventeranno
i
nostri
bravi
borghesi
,
tanto
più
che
,
già
essendovi
ultimamente
tollerati
i
tecnici
e
gl
'
intellettuali
,
non
tendono
a
restarne
esclusi
che
pochi
amministratori
di
società
anonime
.
Principio
elezionistico
,
sia
nei
soviet
,
sia
nei
parlamenti
,
classe
dirigente
aperta
,
sia
élite
borghese
,
sia
élite
proletaria
,
le
forme
democratiche
permangono
,
salvo
il
fatto
personale
,
e
russo
-
Lenin
-
,
che
se
mai
ha
riscontro
democratico
in
Napoleone
.
Noi
non
andiamo
,
questo
è
il
punto
,
verso
un
'
aristocrazia
ereditaria
in
nessuna
parte
del
mondo
bianco
,
e
,
pare
,
nemmeno
del
giallo
.
La
proprietà
privata
,
checché
sembri
,
non
forma
oggetto
di
controversia
:
la
riconobbe
la
democrazia
,
la
subirà
il
socialismo
;
si
tratta
solo
,
a
ogni
rivoluzione
,
di
trapassi
e
nuove
ripartizioni
:
nessuno
,
in
Russia
,
toglierà
più
la
terra
ai
mugiki
.
Gli
è
che
,
per
quanto
si
tenti
,
non
vi
è
opposizione
intrinseca
fra
le
due
concezioni
:
il
socialismo
,
nella
sua
parte
positiva
,
tende
,
in
omaggio
alla
produzione
,
alla
organizzazione
tecnica
della
società
:
ma
poiché
questa
,
una
forma
,
una
vita
politica
,
sia
pure
ridotte
,
dovrà
sempre
averle
,
affibbiate
a
tale
aspetto
politico
del
"
produttore
"
il
nome
democratico
di
"
cittadino
"
,
e
l
'
ideologia
democratica
rientra
pari
pari
nel
quadro
socialista
,
con
repubblica
,
forme
rappresentative
,
uguaglianza
.
Dottrinalmente
,
la
conciliazione
è
perfetta
;
non
per
nulla
Lazzari
,
ancora
al
Congresso
di
Bologna
del
'19
,
diceva
:
io
sono
un
vecchio
democratico
.
Solo
la
moda
esaspera
certe
antitesi
:
la
democrazia
non
si
è
mai
sognata
di
dire
che
il
cittadino
non
dovesse
essere
un
produttore
,
anzi
i
suoi
fermenti
etici
originari
sono
già
in
tal
senso
;
dal
canto
suo
,
il
socialismo
non
osa
negare
l
'
uguaglianza
dei
produttori
.
La
"
spinta
all
'
uguaglianza
"
in
cui
,
quasi
un
secolo
fa
,
Tocqueville
riconosceva
l
'
essenza
del
fenomeno
democratico
,
con
imponenti
caratteri
di
necessità
,
non
è
scemata
,
schiattino
pure
i
superuomini
.
Anche
Treitschke
la
odiava
,
ma
è
questione
d
'
intendersi
,
di
non
trasferire
nel
campo
spirituale
dell
'
individualità
,
dove
l
'
aristocrazia
resta
irreducibile
,
una
tendenza
sociale
a
garantire
un
minimo
di
parità
e
di
diritti
a
tutti
i
socialmente
utili
.
Socialdemocrazia
:
formola
del
prossimo
futuro
politico
dell
'
Occidente
,
conciliazione
dei
due
termini
nella
logica
integrazione
di
un
'
ideologia
politica
con
una
economica
sopravvenuta
.
Praticamente
,
storicamente
,
poi
,
socialdemocrazia
sarà
,
oltre
la
limitazione
della
spinta
operaia
,
riconoscimento
da
parte
del
socialismo
possibilista
,
di
quelle
entità
storiche
-
stato
,
patria
,
organizzazione
militare
-
,
che
nemmeno
la
democrazia
pòstula
,
ma
che
accettò
,
come
condizioni
della
realtà
,
quando
ascese
al
governo
;
e
realizzazione
di
taluni
capisaldi
del
tecnicismo
socialista
e
popolare
:
monarchia
costituzionale
,
o
addirittura
repubblica
,
nelle
officine
,
parlamento
del
lavoro
,
cooperative
,
trasformazione
professionale
del
Senato
,
surrogati
democratici
occidentali
del
soviettismo
,
che
tendono
a
far
succedere
l
'
èra
dei
produttori
all
'
èra
della
produzione
.
Senonché
,
la
politica
non
è
sola
a
fare
la
storia
.
Bisogna
tenere
conto
dello
spirito
rivoluzionario
nel
mondo
.
Contro
l
'
"
imbastardimento
"
socialdemocratico
,
contro
lo
sforzo
politico
per
la
pace
,
insorgono
uomini
fra
i
più
cospicui
del
socialismo
,
e
intere
frazioni
dell
'
Internazionale
:
insorge
ciò
che
in
questo
moto
confluisce
di
etico
,
mistico
e
religioso
cui
sembra
che
esso
rinunci
,
per
un
piatto
di
lenticchie
,
la
sua
primogenitura
.
Le
ragioni
positive
che
taluni
di
questi
irreducibili
i
politici
dell
'
estremismo
,
danno
del
loro
atteggiamento
:
vittoria
integrale
del
proletariato
,
affinché
nemmeno
una
briciola
della
torta
resti
agli
sfruttatori
,
non
sono
le
più
sincere
,
almeno
,
non
sono
le
più
reali
.
Contro
di
essi
hanno
buon
gioco
il
senso
storico
,
di
avvertire
che
tutto
nella
realtà
è
transazione
,
specie
trattandosi
di
sostituire
modi
secolari
e
spontanei
della
produzione
-
e
gli
economisti
borghesi
,
di
osservare
che
la
percentuale
prelevata
dagli
imprenditori
sul
frutto
del
lavoro
,
relativamente
minima
,
nulla
se
ripartita
fra
la
massa
,
funziona
invece
come
molla
essenziale
del
meccanismo
produttivo
,
eccitando
l
'
impulso
attivo
dei
pochi
veramente
capaci
di
organizzare
e
dirigere
.
Niun
dubbio
.
Nessuno
più
della
borghesia
industriale
è
,
oggi
come
oggi
,
capace
di
assicurare
il
benessere
materiale
dei
lavoratori
.
Ma
gli
è
che
quelle
ragioni
speciose
mascherano
forze
di
altra
natura
;
gli
è
che
non
di
solo
pane
vive
l
'
uomo
.
Accanto
al
gusto
del
domani
certo
e
del
quieto
vivere
,
all
'
inerzia
persuaditrice
della
routine
,
grande
forza
di
conservazione
sociale
,
esiste
,
come
secondo
elemento
costitutivo
di
umanità
,
la
sazietà
dell
'
attuale
e
del
monotono
,
la
fobia
dell
'
imposto
,
il
senso
dell
'
à
quoi
bon
?
:
qualcosa
che
non
è
economico
,
che
non
è
positivo
,
che
non
è
classistico
se
non
perché
un
universale
psicologico
tenta
incarnarsi
di
preferenza
,
oltreché
negli
intellettuali
dispersi
,
nell
'
aggruppamento
umano
che
,
per
suggestioni
varie
di
ambiente
,
vi
è
più
predisposto
.
Un
processo
di
saturazione
dell
'
immane
fare
meccanico
moderno
,
sempre
più
scarso
di
fedi
,
affiora
di
quando
in
quando
pur
all
'
anima
popolare
,
diventando
così
forza
sociale
,
non
sappiamo
quanto
potente
.
È
il
tragico
disamore
al
lavoro
,
imponderabile
estraeconomico
,
notato
pur
dai
più
acuti
economisti
,
quel
che
valuta
Sorel
quando
dice
che
solo
attraverso
il
mito
dello
sciopero
generale
può
balenare
all
'
operaio
l
'
ideale
di
una
libera
officina
ed
accendersi
qualche
entusiasmo
per
il
lavoro
.
Ingenuamente
bisognoso
di
giustificazioni
positive
,
l
'
operaio
sorvola
sulla
negazione
pura
,
sull
'
essenza
religiosa
del
suo
stato
d
'
animo
,
e
la
coordina
e
integra
con
la
brama
dei
paradisi
che
gli
colora
il
cinematografo
,
compiendosi
così
,
nella
spinta
all
'
azione
distruttiva
,
il
processo
rivoluzionario
.
Su
questa
tetra
insazietà
e
disvolere
fanno
leva
i
mistici
della
palingenesi
e
i
furbi
pescatori
nel
torbido
,
con
ben
maggiore
efficacia
che
non
i
severi
etici
dell
'
estremismo
-
Sorel
-
,
propugnanti
virtù
borghesi
nella
cerchia
dei
sindacati
,
allo
scopo
di
creare
,
fuor
di
contatti
e
compromissioni
,
ma
pur
sempre
nei
modi
dell
'
azione
costruttiva
sociale
,
una
cultura
e
civiltà
proletarie
originali
:
modo
quest
'
ultimo
,
che
sfocia
anch
'
esso
,
nolente
,
nella
socialdemocrazia
,
come
si
vede
ai
giorni
di
crisi
,
quando
,
la
società
minacciata
,
la
collaborazione
di
tutti
i
costruttori
s
'
impone
:
e
la
redime
la
serietà
di
Turati
;
mentre
il
socialismo
integrale
,
se
sarà
,
sarà
come
vasta
distruzione
ed
impoverimento
.
Sì
,
la
Rivoluzione
è
rovina
e
miseria
,
il
proletariato
dovrà
soffrire
-
avvertono
,
con
mezza
sincerità
,
gli
uomini
di
Mosca
,
incitando
i
compagni
di
Occidente
;
e
dovrebbero
aggiungere
,
a
rendere
l
'
esatto
stato
d
'
animo
mistico
:
ma
andiamo
avanti
lo
stesso
,
sarà
quel
che
sarà
.
L
'
uno
e
l
'
altro
,
notiamolo
,
sono
sforzi
per
sfruttare
una
condizione
psicologica
e
una
situazione
sociale
fecondabili
;
per
eleggere
una
classe
,
riluttante
e
ignara
,
a
veicolo
e
martire
di
un
'
idea
:
altro
che
determinismo
classistico
delle
ideologie
!
Comunque
,
io
ravviso
qui
l
'
unica
forza
reale
antidemocratica
della
società
contemporanea
.
E
lo
è
,
non
per
ragioni
specifiche
,
ma
solo
in
quanto
negazione
di
.
tutta
la
forma
attuale
di
civiltà
.
Appunto
per
questa
sua
troppo
vasta
portata
,
non
è
probabile
per
ora
,
vale
a
dire
per
molto
tempo
,
che
possa
prevalere
.
Lo
squilibrio
interiore
,
il
disgusto
del
fare
sono
ancora
troppo
sporadici
,
vasti
strati
sociali
,
su
cui
fermammo
l
'
attenzione
,
troppo
sani
e
gretti
:
pur
dopo
l
'
immane
crisi
bellica
,
per
quanto
bisogni
andar
cauti
e
tender
sempre
l
'
orecchio
,
il
popolo
sembra
stia
rientrando
nei
ranghi
.
Del
resto
,
queste
forze
etico
-
mistiche
raramente
trionfano
sole
,
abbisognano
di
sostegni
,
di
veicoli
esterni
:
in
difetto
di
invasioni
barbariche
,
oggi
vi
sarebbero
,
ma
a
portata
remota
,
le
frequenti
guerre
o
quell
'
impoverimento
progressivo
cui
l
'
èra
dei
produttori
,
successa
a
quella
della
produzione
,
potrebbe
portare
.
Anche
la
forma
in
cui
,
faute
de
mieux
,
s
'
inseriscono
,
cioè
il
socialismo
,
è
sfavorevole
,
e
,
appunto
perché
è
forma
materialistica
,
non
sa
eccitare
abbastanza
sentimenti
assoluti
di
devozione
,
di
sacrificio
:
è
troppo
scarsa
la
religiosità
,
troppo
priva
di
trascendenza
,
troppo
lontana
dal
cristianesimo
,
per
abbattere
,
oggi
come
oggi
,
e
rinnovare
un
uomo
.
Così
la
democrazia
ha
buon
gioco
,
pur
nel
campo
etico
,
coi
suoi
ideali
equivalenti
,
e
forse
superiori
:
le
patrie
;
così
le
forze
dominanti
nella
società
rimangono
oggi
politiche
anziché
mistiche
-
possibiliste
,
realistiche
,
evoluzioniste
;
e
,
come
tali
,
da
qualunque
classe
provengano
,
nell
'
orbita
della
democrazia
.
StampaPeriodica ,
a
Giuliano
.
Solo
chi
ci
vive
dentro
dovrebbe
sapere
che
la
famiglia
è
povera
.
Perché
i
figlioli
non
possono
andare
a
bottega
dove
si
riscote
il
sabato
,
ma
frequentano
le
scuole
che
costano
tanto
:
le
tasse
in
due
rate
,
aprile
e
luglio
,
i
libri
scolastici
che
alla
fine
dell
'
anno
si
vendon
per
nulla
e
al
principio
costano
un
occhio
.
"
Il
professore
vuole
l
'
ultima
edizione
:
sai
,
vuol
proprio
vederla
e
controlla
il
millesimo
"
.
In
questa
casa
tutti
lavorano
a
prolungare
la
vita
delle
cose
vecchie
,
a
moltiplicare
nel
tempo
l
'
utilità
delle
cose
buone
comprate
nei
negozi
dove
ora
non
s
'
entra
più
.
Le
cose
vecchie
hanno
delle
malattie
che
voglion
riguardi
.
Quando
uno
accende
il
lume
a
petrolio
va
guardingo
e
ascolta
mordere
la
meccanica
sulla
calza
:
io
non
vorrei
esser
quello
che
una
sera
sente
che
i
denti
non
attaccano
più
e
rimane
di
sasso
col
fiammifero
scottante
fra
le
dita
.
Oh
!
-
uno
dei
fratelli
è
stato
scoperto
alla
credenza
dove
non
deve
andare
nessuno
e
sopra
un
cucchiaino
c
'
era
l
'
appiccicaticcio
della
conserva
.
Hanno
regalato
dei
colletti
,
un
fascio
di
colletti
d
'
uno
ch
'
era
militare
;
ma
il
fratello
che
va
al
ginnasio
non
li
vorrebbe
mettere
:
sono
larghi
,
sfilaccicati
e
scempi
,
mentre
la
moda
,
che
cammina
come
se
non
ci
fossero
poveri
,
li
impone
doppi
.
È
quasi
peccato
che
i
ragazzi
crescano
e
scoprano
che
i
colletti
debbono
avere
una
misura
in
relazione
con
quella
del
collo
.
Anche
sui
vestiti
trova
da
ripetere
.
Sono
vestiti
scalati
dai
più
grandi
ai
più
piccoli
,
di
stoffe
fini
,
di
quando
si
andava
a
comprare
dei
tagli
d
'
abito
nei
negozi
perbene
e
si
prendevano
le
misure
e
si
faceva
la
prova
.
Ora
una
donnina
con
un
occhio
di
vetro
che
viene
a
lavorare
a
giornata
in
casa
(
bisogna
volerle
bene
perché
non
se
ne
trovano
più
)
accudisce
ai
vestiti
per
le
due
stagioni
dell
'
anno
:
inverno
-
estate
.
I
giorni
che
viene
in
casa
s
'
aprono
i
cassoni
dell
'
andito
e
quello
di
stanza
da
pranzo
che
ha
il
materassino
e
due
guanciali
imbottiti
di
crine
vegetale
-
così
duri
-
che
possono
servire
anche
di
letto
.
L
'
aria
è
drogata
di
naftalina
:
i
ragazzi
tornando
da
scuola
inciampano
nei
rotoli
di
cenci
,
ritagli
,
scampoli
che
datan
dalla
nascita
della
famiglia
,
serbati
,
custoditi
gelosamente
fin
a
uno
.
La
donnina
che
ispeziona
curvandosi
sempre
dalla
parte
dell
'
occhio
buono
e
palpando
colle
sue
mani
prensili
e
unghiute
ha
ingegno
e
passione
:
anche
la
bazza
tentennante
come
fosse
articolata
a
un
elastico
logoro
,
pare
frughi
con
lei
.
Fa
delle
scoperte
.
"
Per
il
maggiorino
,
vede
benedizione
,
si
possono
scorcire
questi
pantaloni
del
babbo
e
farglieli
abbottonati
,
come
costuma
ora
"
.
"
Già
;
ma
le
fodere
non
son
buone
con
queste
gore
di
sudato
....
"
.
"
Che
,
che
,
lo
so
,
ma
io
penso
a
quelle
della
sua
sottana
a
pippolini
....
"
.
"
Qui
si
fa
un
gallone
che
copra
l
'
occhiellatura
e
dietro
si
aggeggia
una
finta
"
.
"
Eh
!
se
non
fosse
tanto
difficile
!
ma
trova
sempre
qualcosa
da
ridire
"
.
Sì
,
trova
sempre
da
ridire
e
non
ha
accettato
il
dogma
di
casa
che
le
stoffe
hanno
due
facce
e
si
rivoltano
come
i
fogli
di
carta
quando
c
'
è
scritto
su
una
.
S
'
è
fatto
l
'
occhio
a
scuola
dove
i
compagni
s
'
accorgono
che
i
calzoni
dovevan
esser
lunghi
se
non
li
avesse
strozzati
lì
al
ginocchio
l
'
ostacolo
della
miseria
.
Così
quando
viene
la
sera
mentre
la
mamma
si
lusinga
d
'
aver
provveduto
e
la
donnina
che
ha
fatto
tardi
sguscia
con
soddisfazione
il
suo
occhio
lacrimoso
dall
'
orbita
vuota
per
riporlo
in
un
bicchier
d
'
acqua
tiepida
sul
comodino
,
lui
morde
il
lenzuolo
e
medita
la
ribellione
dell
'
indomani
.
Oh
!
i
vestiti
complicati
che
si
debbon
portare
con
tante
cautele
,
che
son
passabili
in
una
sola
posizione
.
Bisogna
salare
la
lezione
di
ginnastica
.
A
tredici
anni
il
mondo
è
già
tutto
fatto
di
negazioni
:
il
tiro
a
segno
che
costa
tre
lire
,
il
gruppo
fotografico
di
fine
d
'
anno
,
la
passeggiata
ginnastica
dove
bisogna
pagarsi
il
tranvai
.
Il
giorno
in
cui
venne
all
'
uscio
l
'
esattore
del
gioco
del
calcio
bisognò
pure
chiamare
la
mamma
e
la
mamma
disse
ancora
,
di
nuovo
,
sempre
,
ch
'
era
una
povera
vedova
con
sei
figliuoli
e
non
poteva
rispondere
dei
debiti
di
un
minorenne
.
C
'
è
di
più
.
La
famiglia
ha
serbato
relazione
con
quella
di
un
collega
del
babbo
.
È
un
signore
forestiero
ricco
e
pio
.
Si
vedono
,
in
chiesa
,
la
domenica
.
La
mamma
non
manca
mai
di
salutarlo
circondata
dalla
sua
coorte
di
figlioli
.
Anzi
li
dispone
per
la
parata
affinché
nessuno
manchi
ai
convenevoli
e
il
signore
abbia
una
veduta
d
'
insieme
.
Questo
signore
ha
una
figlia
;
la
mamma
la
chiama
la
signorina
.
Ma
per
il
ragazzo
che
fa
il
ginnasio
è
una
fanciulla
.
Sapete
cosa
può
essere
una
fanciulla
per
un
ragazzo
povero
che
fa
il
ginnasio
?
È
tanto
carina
con
quell
'
incarnato
di
miele
selvatico
,
gli
occhi
ignari
stellanti
sotto
l
'
arco
puro
dei
sopraccigli
,
i
capelli
arricciolati
,
spioventi
giù
per
le
spalle
.
A
volte
li
scuote
da
sventatella
come
un
carico
un
po
'
molesto
.
È
ancora
"
in
corto
"
come
si
dice
e
se
corre
l
'
orlo
bianco
smerlato
della
sottana
di
sotto
spumeggia
sopra
il
ginocchio
.
Tanto
carina
sì
;
e
aggraziata
nelle
mosse
:
quando
si
siede
con
garbo
per
non
sciupar
le
gonnelle
pieghettate
,
spianate
,
ripassate
al
ferro
caldo
;
quando
saltella
colle
gambine
secche
,
chiuse
nella
ragna
leggera
delle
calze
:
gambine
di
merlo
che
picchiettan
la
terra
come
due
bacchette
col
tacco
degli
scarpini
accollati
precisi
.
di
poche
parole
perché
non
sa
la
lingua
,
ma
il
ragazzo
la
trova
misteriosa
,
fantastica
di
qualche
grande
segreto
nella
sua
vita
e
trova
simpatiche
anche
le
sue
piccole
ritrosie
di
canto
scozzese
che
non
le
hanno
impedito
di
prendergli
la
mano
,
quando
imparavano
gl
'
inni
per
Natale
dell
'
"
Arpa
Evangelica
"
e
ricoverarla
nel
tepore
del
manicotto
.
Oh
!
quanto
vorrebbe
far
figura
presso
di
lei
!
Distinguersi
da
tutti
gli
altri
ragazzi
!
Ma
come
si
fa
colla
pettorina
della
marinara
che
s
'
ingoffa
al
colletto
come
se
nascondesse
i
gattoni
?
Tribolazione
delle
mattine
di
Domenica
piene
di
campane
e
di
preparativi
!
I
più
sottili
ritrovati
dell
'
esperienza
di
lustrascarpe
si
rivelano
impotenti
di
fronte
all
'
opposizione
della
spazzola
veterana
,
quasi
calva
,
unica
per
la
mota
,
per
la
polvere
,
per
la
tinta
.
Le
calze
lunghe
,
le
calze
nere
,
distinte
,
arricciano
una
pelurie
rossigna
dalle
grandi
strusciate
.
E
nella
casa
della
fanciulla
praticano
dei
floridi
ragazzi
inglesi
colle
calze
da
ciclista
pomellate
in
bianco
e
grigio
.
Potersi
almeno
ravviare
i
capelli
,
quei
bei
capelli
lunghi
,
ondulati
,
docili
;
-
c
'
è
una
sola
spazzola
in
casa
,
inglese
,
di
pelo
di
cignale
,
buona
,
unica
:
e
la
Domenica
mattina
è
impegnata
presso
la
mamma
,
le
sorelle
.
Tribolazione
delle
mattine
di
Domenica
piene
di
campane
e
di
preparativi
!
Rimarrebbe
far
figura
coll
'
intelligenza
;
ma
qui
interviene
la
mamma
:
"
sì
,
i
punti
son
discreti
,
ma
non
c
'
è
merito
,
non
studia
mai
"
.
I
punti
son
brutti
?
"
per
forza
,
non
fa
mai
nulla
;
è
così
svagato
e
svogliato
"
.
La
mamma
non
permette
di
far
figura
in
nessun
modo
.
Il
signore
forestiero
,
d
'
altronde
,
è
un
filantropo
.
Ora
un
filantropo
è
un
uomo
che
fa
del
bene
alle
persone
che
corrispondono
alle
sue
idee
.
La
mamma
gli
presenta
appunto
la
famiglia
secondo
le
sue
idee
.
Se
il
filantropo
non
sente
che
è
una
povera
vedova
con
dei
figlioli
egoisti
sì
,
disubbidienti
,
ma
che
però
ascoltano
le
prediche
;
perversi
,
ma
con
ravvedimento
,
come
potrà
fare
del
bene
?
La
mamma
è
vivace
nel
raccontare
:
colorisce
spigliata
e
franca
,
s
'
accende
parlando
e
il
signore
si
diverte
un
mondo
;
sganascia
le
mascelle
dal
gran
ridere
(
il
minore
gli
conta
quanti
denti
d
'
oro
vero
)
quando
sente
la
storia
dei
vestiti
,
i
furti
alla
credenza
,
i
preparativi
della
Domenica
mattina
.
La
fanciulla
assiste
come
a
un
divertimento
dato
anche
un
poco
in
suo
onore
.
Ma
il
ragazzo
suda
e
trema
,
si
fa
torvo
e
aggrondato
e
non
parla
più
a
sua
madre
per
tutto
il
giorno
.
Come
si
fa
a
metter
tutte
le
loro
povere
cose
in
piazza
come
quando
si
sgombera
!
Allora
è
stupido
quando
ci
son
delle
visite
chiuder
tutte
le
porte
per
nascondere
la
sfilata
delle
stanze
squallide
.
Intanto
la
fanciulla
si
è
fatta
più
riservata
:
cresce
.
Il
ragazzo
trascina
la
sua
irrequieta
mestizia
di
domenica
in
domenica
,
finché
apprende
che
parte
.
Allora
si
esalta
,
prepara
la
lettera
che
deve
dirle
tutto
:
cosa
è
stata
per
lui
,
come
vuol
vivere
per
arrivare
alla
sua
altezza
e
perfezione
.
E
se
il
portiere
del
palazzo
si
rifiutasse
di
ricever
la
lettera
?
No
,
il
portiere
l
'
ha
presa
e
sale
a
portarla
subito
,
strisciando
il
suo
passo
tardo
per
gli
scalini
agevoli
del
palazzo
.
Ah
!
ecco
la
nota
d
'
organo
del
campanello
interno
,
il
fruscio
della
cameriera
così
corretta
,
lo
scricchiolio
dell
'
uscio
che
si
richiude
,
accompagnato
,
senza
rumore
.
Ma
ahimè
,
chi
risponde
è
il
padre
:
la
lettera
rimase
dimenticata
in
fondo
alla
paniera
della
biancheria
;
è
naturale
che
,
ritrovandola
,
la
fanciulla
ben
educata
l
'
abbia
consegnata
al
padre
.
E
il
padre
è
un
filantropo
:
ora
un
filantropo
è
un
uomo
che
fa
del
bene
alle
persone
corrispondenti
alle
sue
idee
,
e
le
sue
idee
sull
'
orfano
dabbene
sono
quelle
dello
Smiles
:
"
Il
Carattere
"
.
È
scandaloso
che
un
orfano
con
cinque
fratelli
minori
manifesti
delle
tendenze
alla
leggerezza
e
alla
sensualità
.
Il
ragazzo
non
ha
il
senso
di
aver
commesso
un
'
azione
cattiva
,
ma
rimane
come
un
mendicante
che
ha
infilato
il
viale
d
'
un
parco
pieno
di
promesse
e
si
ritrova
contro
il
divieto
d
'
un
cancello
altissimo
cifrato
d
'
oro
.
Bisogna
ritornare
sulle
strade
comuni
:
nel
mondo
aperto
tutti
i
giorni
e
non
solo
la
domenica
come
una
chiesa
protestante
,
nel
mondo
tumultuoso
che
non
bastano
a
spiegarlo
i
versetti
della
Bibbia
,
le
storie
dei
tre
nella
fornace
,
Elia
sul
carro
di
fuoco
,
e
la
parola
ch
'
era
in
principio
.
Le
cose
da
fanciullo
sono
dismesse
,
abbandonate
,
passate
al
crogiolo
di
fuoco
della
pubertà
che
s
'
avanza
.
S
'
avanza
la
pubertà
ch
'
è
una
revisione
del
corpo
e
dello
spirito
,
una
seconda
nascita
senza
ministerio
materno
,
una
matrice
da
cui
la
creatura
esce
con
una
sensibilità
nuova
e
attonita
come
il
crostaceo
molle
che
ha
spogliato
il
suo
tegumento
calcareo
.
Bisogna
abbandonare
tutte
le
idee
ricevute
,
pesare
il
mondo
coi
propri
pesi
,
fare
delle
esperienze
.
Così
la
pensa
Martino
,
il
compagno
di
scuola
che
è
socialista
rivoluzionario
,
è
per
il
libero
amore
e
per
tutte
le
libertà
.
Martino
è
figliolo
d
'
un
magnano
di
campagna
;
sa
di
terra
,
di
sudore
,
di
limatura
di
ferro
;
è
un
costolone
traverso
,
sanguigno
,
con
un
viso
colorito
da
parer
dipinto
e
una
rastrelliera
di
denti
sani
,
aguzzi
che
schizzano
fuor
degli
alveoli
.
La
callotta
bruna
dei
suoi
capelli
rasi
si
varia
qua
e
là
di
ritrose
animalesche
.
Martino
è
istintivo
,
brutale
,
ingordo
di
godimenti
;
sopra
tutto
ha
diciassett
'
anni
e
la
domenica
al
suo
paese
ha
coricato
delle
donne
e
le
ha
tenute
ferme
nell
'
erba
alta
.
Questo
gli
dà
importanza
.
Del
resto
è
un
compagno
sincero
e
franco
che
suda
a
ficcare
nel
suo
testone
di
popolano
la
cultura
classica
e
arde
di
simpatia
e
di
curiosità
per
la
figura
distinta
del
ragazzo
rivelatrice
d
'
una
lunga
tradizione
di
intelligenza
.
Non
bisogna
preoccuparsi
delle
idee
ma
riuscire
con
ogni
mezzo
al
piacere
,
pare
scritto
nel
musetto
di
faina
del
primo
della
classe
,
squarciato
da
un
'
enorme
bocca
sensuale
umida
e
verdigna
.
Sta
una
casa
tetra
,
puzzolente
di
vecchie
imbottiture
,
una
casa
volgare
dove
è
adorato
come
un
genio
e
sono
appese
in
cornice
e
dentro
quadri
di
velluto
stinto
tutte
le
menzioni
e
le
medaglie
conseguite
a
scuola
.
Nella
casa
tetra
c
'
è
una
serva
che
si
fa
tastare
le
poppe
per
un
soldo
.
Non
è
mistero
che
il
padre
s
'
alza
la
notte
dal
letto
diviso
col
figliolo
e
poi
rientra
al
buio
,
guardingo
come
un
ladro
.
Il
ragazzo
va
in
quella
casa
a
far
le
versioni
latine
ed
è
tormentato
dalle
conversazioni
lascive
,
dalle
imagini
,
dai
desideri
lubrichi
che
gli
s
'
infocolano
e
fermentano
dentro
-
come
una
lievitazione
malsana
.
Gli
altri
compagni
sono
stupidi
.
-
Frequenta
questi
due
perché
è
troppo
giovane
per
stare
solo
con
tante
interrogazioni
nuove
;
ma
ci
sono
dei
giorni
di
disgusto
in
cui
ha
bisogno
di
appartarsi
.
Sebbene
rifiuti
il
passato
,
le
idee
del
passato
,
le
idee
morte
sono
con
lui
,
vivono
in
lui
come
una
protezione
.
Dietro
le
sue
spalle
ribelli
ci
sono
le
nonne
calviniste
coi
capelli
lisci
spartiti
intorno
al
viso
austero
;
ci
sono
i
pastori
che
s
'
alzavano
sul
pulpito
rigidi
nella
toga
nera
e
lasciavan
cadere
sull
'
assemblea
genuflessa
l
'
invocazione
sicura
:
Notre
aide
est
au
nom
de
Dieu
.
La
fatica
delle
anime
loro
frutta
anche
nel
suo
sangue
.
Ci
sono
delle
ore
che
ha
bisogno
di
appartarsi
:
riaprendo
il
suo
Testamento
sul
comodino
,
si
atterrisce
d
'
essere
tanto
malvagio
,
ritorna
ai
racconti
morali
dove
c
'
è
sempre
uno
che
si
sacrifica
;
bagna
di
lacrime
il
suo
guanciale
,
solo
nel
nero
della
notte
e
i
fratelli
che
gli
dormono
accanto
si
spaventano
dei
suoi
singhiozzi
soffocati
.
Ma
il
giorno
ritorna
un
ragazzo
:
che
è
una
gran
forza
intatta
operante
da
sola
,
un
ragazzo
di
sangue
buono
,
riconosciuto
da
tutti
per
capitano
quando
al
gioco
della
sbarra
scatta
per
liberare
i
prigionieri
sulla
ghiaia
dei
giardini
pubblici
.
LA
MADRE
La
madre
che
guida
questa
famiglia
appartiene
a
un
'
altra
generazione
.
L
'
idea
della
sua
generazione
riguardo
ai
figlioli
era
che
essi
nascessero
per
esser
la
consolazione
dei
genitori
e
non
per
addentar
per
conto
loro
con
tanta
ingordigia
la
polpa
acerba
del
mondo
.
Ora
i
figlioli
,
invece
vogliono
esser
capiti
perché
hanno
scoperto
ch
'
è
corto
il
passo
tra
la
cosa
capita
,
la
cosa
ragionevole
,
la
cosa
ammessa
.
Si
lamentano
di
non
esser
capiti
.
Ma
la
madre
,
ch
'
è
una
madre
all
'
antica
,
non
le
importa
di
capire
,
ma
di
mandar
avanti
la
famiglia
e
perciò
le
sue
qualità
son
qualità
d
'
opposizione
,
le
qualità
di
un
principale
;
perché
una
famiglia
di
sei
figlioli
è
anzitutto
un
'
amministrazione
.
D
'
altronde
i
figlioli
che
voglion
esser
capiti
,
che
cosa
capiscono
alla
lor
volta
i
figlioli
che
vogliono
esser
capiti
?
I
figlioli
ignorano
che
quando
tutti
dormono
le
ore
buone
della
mattina
,
la
madre
ha
già
acceso
il
fuoco
,
aperto
al
lattaio
,
stabilito
il
suo
piano
strategico
per
la
giornata
;
che
è
tornata
di
mercato
colla
borsa
stivata
di
provviste
da
indolenzirle
il
braccio
,
dopo
aver
speso
tanti
sorrisi
e
tanto
fiato
,
per
tirar
nelle
compre
,
dopo
aver
resistito
tutta
la
via
alla
tentazione
di
salire
in
tranvai
,
perché
il
tranvai
costa
e
annulla
il
guadagno
.
Per
i
figlioli
trovar
la
tavola
apparecchiata
è
cosa
naturale
;
perché
si
dovrebbe
particolarmente
esserne
grati
?
La
tavola
apparecchiata
è
un
'
immancabile
necessità
.
Eh
!
-
han
l
'
aria
di
pensare
quando
la
madre
insinua
i
suoi
diritti
di
benemerenza
-
le
gioie
cominciano
oltre
il
cibo
!
Anzi
l
'
esplicazione
di
queste
virtù
domestiche
li
trova
spesso
freddi
e
riottosi
.
Spesso
la
madre
quando
porta
in
tavola
,
dopo
tanto
arrovellarsi
ai
fornelli
,
spia
,
trepidando
,
l
'
impressione
del
primo
boccone
e
aspetta
una
parola
:
ma
ecco
:
il
ragazzo
s
'
è
intestato
a
tener
aperto
vicino
alla
scodella
il
testo
latino
e
alterna
un
distico
a
un
morso
,
distrattamente
,
da
uomo
superiore
;
gli
altri
non
si
interessano
che
quando
fa
le
parti
:
allora
a
quello
non
piace
il
callo
,
l
'
altro
è
disgustato
del
grasso
e
le
imputa
di
non
essersene
ricordata
,
il
terzo
fa
il
delicato
e
le
raccomanda
:
poco
,
poco
....
come
se
un
brincello
di
pietanza
di
più
dovesse
rovinarlo
.
E
quando
manca
qualcosa
:
-
Le
frutta
,
oggi
non
c
'
è
frutta
-
E
quasi
non
bastasse
,
attaccano
perfino
i
capisaldi
su
cui
poggia
l
'
approvvigionamento
e
la
preparazione
del
desinare
:
secondo
loro
il
desinare
dovrebbe
esser
basato
non
su
quello
che
è
conveniente
,
non
su
quello
che
fa
comparita
,
non
su
quello
che
sazia
,
ma
su
quello
che
piace
.
-
Su
quello
che
piace
.
Al
posto
dell
'
uniformità
dei
gusti
avanzano
il
diritto
al
cibo
individuale
e
il
ragazzo
fa
sfoggio
di
cultura
per
sostituire
lo
zucchero
-
alimento
,
allo
zucchero
di
famiglia
,
condimento
festivo
,
condimento
domenicale
.
Hanno
sempre
una
lezione
da
ripassare
quando
c
'
è
da
apparecchiare
....
e
quando
c
'
è
da
sparecchiare
han
da
far
la
cartella
.
Questi
sono
i
figlioli
che
voglion
esser
capiti
.
Poi
filano
a
scuola
,
vuotano
la
casa
e
la
madre
rimane
triste
,
poggiando
i
gomiti
sulla
tavola
disordinata
,
da
disfare
come
la
mostra
d
'
un
negozio
l
'
estate
.
Valeva
la
pena
di
prodigar
le
cose
migliori
!
Triste
rimane
,
di
quel
suo
perpetuo
fare
e
disfare
senza
soddisfazione
,
e
le
riesce
più
pesante
rimettersi
in
cammino
.
Sopratutto
rigovernare
.
La
cucina
è
opprimente
nelle
ore
pomeridiane
:
invasa
dai
fumi
,
dagli
odori
nauseabondi
che
salgono
dai
piani
di
sotto
per
il
cortiletto
comune
:
di
vivande
,
di
orine
riscaldate
,
di
lenzuola
sordide
penzolanti
a
rifascio
dalla
finestra
del
malato
che
s
'
alza
a
mezzogiorno
.
Eppure
bisogna
rigovernare
:
per
rigovernare
è
necessario
immergere
le
mani
nel
ranno
bollente
che
irruvidisce
la
pelle
e
poi
la
screpola
lasciandoci
le
sue
morsure
nere
.
Ci
vorrebbero
i
guanti
per
Domenica
,
ma
i
denari
per
i
guanti
non
ci
sono
.
Dunque
bisogna
rigovernare
-
l
'
acquaio
ammorba
colle
sue
tanfate
di
lezzo
rancido
.
Ahimè
!
che
bisogna
proprio
rigovernare
,
bisogna
sempre
rifarsi
da
capo
ogni
giorno
:
risciacquare
i
tegami
,
risbucciare
le
patate
,
rinettare
i
legumi
,
rirosolare
i
soffritti
,
riapparecchiare
,
riportare
in
tavola
col
sorriso
sulle
labbra
.
E
poi
rigovernare
ancora
:
ma
perfino
i
tegami
stanchi
non
rendono
più
,
e
traverso
le
screpolature
delle
vernici
bevono
gl
'
intingoli
;
lo
smalto
vetrino
delle
cazzeruole
s
'
è
scheggiato
in
piaghe
rugginose
,
la
dentiera
della
grattugia
è
rada
:
e
quei
figlioli
così
sconoscenti
non
capiscono
che
per
andar
avanti
ci
vuole
a
volte
una
parola
buona
come
a
un
cavallo
avvilito
.
Certamente
se
la
mamma
avesse
più
tempo
finirebbe
per
immergersi
negli
abissi
della
disperazione
.
Ma
la
provvidenza
ha
disposto
che
i
poveri
abbiano
poco
tempo
.
Ecco
lo
squillo
del
campanello
:
presto
a
aprire
alla
sorella
maggiore
che
se
rimane
giù
sulla
porta
nella
vampa
dei
muri
che
ribollono
,
si
sente
venir
meno
dopo
essersi
sgolata
tante
ore
a
far
lezione
.
Ha
poca
salute
la
sorella
maggiore
:
fa
le
scale
sostando
a
ogni
rampa
e
chi
la
vedesse
allora
rimarrebbe
impressionato
dei
suoi
occhi
così
cerchiati
,
delle
gote
esangui
,
della
dentatura
trasparente
nelle
gencive
sbiadite
e
più
dell
'
accorata
rassegnazione
del
viso
.
Ma
quando
s
'
accosta
all
'
uscio
di
casa
si
rasserena
per
incanto
,
compone
un
sorriso
incoraggiante
per
la
mamma
che
è
corsa
ad
aprirle
,
previene
il
suo
ansioso
:
come
va
,
informandosi
invece
di
lei
.
È
la
sorella
vestita
di
scuro
,
silenziosa
e
fiera
che
capisce
tutta
la
vita
della
casa
,
che
quando
scrive
al
fratello
sul
mare
gli
manda
a
dire
:
"
le
cose
qui
vanno
benino
"
.
È
confidente
della
mamma
e
le
dorme
accanto
in
uno
dei
gemelli
del
letto
matrimoniale
:
la
sera
ragionano
fitto
fitto
per
delle
ore
di
tutti
gli
interessi
di
casa
:
fanno
i
preventivi
dei
soldi
in
rapporto
ai
giorni
(
ahimè
i
soldi
finiscono
e
i
giorni
avanzan
sempre
)
discutono
le
inclinazioni
e
il
carattere
dei
ragazzi
e
pregano
insieme
.
È
la
sorella
che
segna
sulla
tastiera
ingiallita
del
vecchio
pianoforte
di
casa
gli
accordi
di
musica
sacra
che
pacificano
lo
spirito
inquieto
del
ragazzo
come
un
bagno
tiepido
distende
le
membra
rotte
da
una
marcia
.
Non
gli
dice
che
è
privilegiato
di
poter
studiare
,
non
gli
fa
sentire
che
si
aspetta
in
casa
la
sua
licenza
come
un
buono
d
'
acquisto
sul
mercato
del
mondo
.
Ma
sopratutto
è
la
sorella
che
capisce
la
madre
:
la
madre
che
ha
preso
una
casa
fuori
barriera
dove
ci
son
pochi
lampioni
e
pochi
marciapiedi
,
ma
l
'
aria
,
la
luce
e
l
'
esempio
della
vita
dura
di
chi
lavora
;
madre
che
seguita
a
mescere
nella
pentola
fumante
anche
la
manciata
di
minestra
dei
figlioli
lontani
,
che
lesina
il
centesimo
fino
a
farli
tremare
in
viaggio
che
non
ne
abbia
abbastanza
da
pagare
il
ritorno
,
madre
che
non
capisce
i
suoi
figlioli
,
ma
li
alleva
ripartendo
i
compiti
con
durezza
come
un
capitano
che
non
tien
conto
se
il
soldato
dormente
in
garretta
è
innamorato
.
Perché
una
famiglia
povera
con
sei
figlioli
è
sopratutto
un
'
amministrazione
.
IL
FRATELLO
MOZZO
Il
fratello
che
hanno
mandato
mozzo
a
quattordici
anni
perché
svoltava
male
,
è
arrivata
una
sua
lettera
con
un
francobollo
verde
del
Canadà
e
il
bollo
:
Bathurst
.
Ragazzi
,
tirate
fuori
l
'
atlante
.
Svoltava
male
perché
è
pericoloso
quando
ci
si
è
dati
a
scuola
-
esperimento
in
classe
-
camminare
contemporaneamente
sulla
banchina
del
fiume
.
Ora
cammina
scalzo
sulla
plancia
scabra
di
un
barco
genovese
a
tre
alberi
,
a
vela
.
un
tre
alberi
che
fa
acqua
,
un
tre
alberi
con
turno
alle
pompe
.
Ma
gli
è
che
il
ragazzo
svoltava
veramente
male
perché
anche
nel
fondaco
di
un
droghiere
svizzero
evangelico
dove
nel
sottosuolo
si
fabbrica
Marsala
e
Miele
delle
Alpi
,
è
disonesto
riscuotere
delle
fatture
per
andare
in
bicicletta
.
La
lettera
dice
:
"
il
bastimento
ha
preso
un
fortunale
....
"
Alla
prima
traversata
.
una
lettera
lunga
,
di
tanti
fogli
(
lui
che
non
passava
la
paginetta
di
componimento
)
,
chiazzata
di
lacrime
gialle
coll
'
orlo
d
'
inchiostro
americano
.
Tutti
i
fratelli
sono
ritti
intorno
alla
mamma
ad
ascoltar
la
lettura
:
-
Oh
mamma
,
riprendimi
e
sarò
buono
-
dice
tante
volte
come
in
un
penso
.
-
Allora
il
più
piccinuccio
(
che
cosa
può
capire
il
più
piccinuccio
?
)
rompe
in
singhiozzi
e
riversa
il
capo
in
grembo
alla
mamma
.
-
Anche
le
sorelle
piangono
flebilmente
.
-
I
lucciconi
silenziosi
rigano
il
viso
contratto
del
ragazzo
.
Eh
!
sui
bastimenti
si
fanno
tante
cose
-
rigovernare
,
spazzare
,
lavare
la
biancheria
coll
'
acqua
salmastra
crostosa
-
cose
che
non
son
dette
nei
libri
di
Salgari
,
ma
piuttosto
nelle
lettere
alle
mamme
.
Ecco
perché
la
mamma
non
poteva
prender
sonno
le
notti
di
vento
dal
pensiero
di
lui
,
solo
"
sulla
distesa
delle
acque
"
.
Cosa
faranno
,
sui
bastimenti
,
ai
mozzi
che
non
sanno
arrampicare
?
Perché
lui
,
il
mio
,
era
il
meno
rampichino
di
tutti
e
quella
volta
rimase
infilato
nella
forca
dei
rami
di
ciliegio
.
La
lettera
dice
ancora
che
ha
attaccato
sulla
sua
cuccetta
il
ritratto
del
babbo
morto
-
un
ritratto
buio
sur
una
lastrina
di
latta
,
fatto
per
scherzo
in
una
fiera
-
che
legge
la
Bibbia
tutte
le
sere
e
prega
avanti
di
addormentarsi
.
Questo
dice
la
lettera
che
ha
messo
molto
a
arrivare
:
e
intanto
il
mozzo
ha
imparato
a
reggersi
in
equilibrio
fino
in
cima
al
bompresso
sospeso
sull
'
acqua
nera
,
per
andar
a
fare
quel
che
fanno
i
marinai
in
cima
al
bompresso
.
E
ha
assaggiato
i
porti
:
Pensacola
-
Florida
-
e
Montevideo
dove
in
rada
a
incontrare
il
bastimento
viene
una
scialuppa
di
puttane
di
tutte
le
razze
-
anche
le
more
untuose
coi
labbroni
a
cul
di
gallina
che
fanno
dei
gestri
laidi
dietro
un
parasole
rosso
.
-
Vengono
per
l
'
acqua
febbrosa
in
una
scialuppa
di
nolo
,
prima
che
altre
scremino
gli
avventori
;
salgono
a
bordo
mentre
il
capitano
fa
i
fogli
al
consolato
,
per
sentir
se
i
marinai
si
vogliono
divertire
.
E
i
marinai
imbestiati
eccitano
il
mozzo
e
voglion
fargli
la
visita
.
I
porti
:
dove
gl
'
incettatori
di
mano
d
'
opera
per
le
fabbriche
dimostrano
che
se
in
America
il
dollaro
vale
una
lira
,
ritorna
cinque
lire
portato
in
Italia
.
Anche
il
mozzo
aveva
fissato
di
disertare
appena
si
chiudessero
le
cortine
basse
della
notte
oceanica
:
aveva
calato
una
cima
lungo
la
murata
,
sentito
battere
i
piedi
dell
'
ultimo
sul
ponte
caricatore
,
buttato
loro
i
sacchi
-
ma
poi
s
'
era
attopato
dietro
un
mucchio
di
cordami
tappandosi
gli
orecchi
per
non
sentire
i
richiami
di
quelli
di
sotto
.
È
tornato
,
dopo
trenta
mesi
di
navigazione
chiarificato
come
l
'
acqua
smeraldina
dei
grandi
fondi
.
C
'
è
una
grande
protezione
nella
carezza
delle
sue
mani
arrotate
dalle
sartie
,
quando
porta
a
spasso
il
piccinuccio
.
È
taciturno
e
sbanda
quando
cammina
;
a
volte
rimane
come
incantato
davanti
alla
finestra
passandosi
sulle
labbra
un
sonino
a
fiato
.
Ha
portato
cinquecento
lire
,
la
paga
di
trenta
mesi
;
ha
messo
in
casa
,
naturalmente
,
cinquecento
lire
,
la
paga
di
trenta
mesi
,
lui
che
non
ha
goduto
i
beni
della
casa
,
che
sta
sopra
una
casa
che
cammina
.
Sa
le
tre
lingue
del
mare
:
l
'
inglese
,
lo
spagnolo
,
il
genovese
;
sa
fare
una
cassa
di
teck
,
di
pitch
-
pine
,
tutta
legata
a
coda
di
rondine
,
senza
un
chiodo
,
intarsiata
dentro
di
stelle
,
arabescata
di
intagli
fantastici
;
la
cassa
che
è
apparsa
sulle
spalle
del
facchino
,
dietro
di
lui
quando
sulla
soglia
come
un
uomo
forestiero
,
come
un
uomo
di
tutti
i
giorni
ha
chiesto
,
entrando
,
a
suo
fratello
sbigottito
:
....
c
'
è
....
c
'
è
la
signora
?
I
QUATTRO
FRATELLI
A
mia
madre
.
Si
ritrovano
i
quattro
fratelli
-
nella
camera
a
infiorescenze
marrone
,
-
stampinate
su
fondo
rosa
.
E
ripiegano
-
i
quattro
fratelli
-
la
stinta
rovescia
cifrata
-
e
aprendo
bocca
ai
letti
,
-
riscoprono
i
lisi
lenzoli
.
Ridon
coi
verdi
visi
-
nella
vecchia
spera
appannata
.
Il
marinaio
ripone
-
nella
cassetta
sganasciata
.
Si
ritrovano
:
tutto
ritorna
nella
casa
rianimata
.
Marinaio
,
non
più
cuccetta
-
materasso
di
lana
cedente
completa
stesa
di
corpo
-
;
tabacco
a
portata
di
mano
.
Marinaio
,
non
più
rullìo
;
non
più
campana
d
'
alba
-
non
più
balzar
tra
gli
sfagli
:
in
coperta
.
Ma
dolce
sonno
-
a
volontà
-
tra
fresche
lenzuola
-
,
reliquiario
,
-
corredo
materno
-
Impacchetta
le
sue
robe
,
se
le
stiva
in
quattro
,
in
sei
,
-
le
dispone
come
vuole
-
Mentre
il
magro
intellettuale
,
arcangelo
esiliato
,
-
dai
suoi
panni
in
mucchietto
è
già
sguisciato
.
Nessuno
stato
malato
?
E
il
minore
quanto
ha
di
torace
?
Era
un
bebe
-
boccole
d
'
oro
-
gran
bisticci
a
portarselo
fuori
-
ora
cela
l
'
inguine
ombrato
.
Si
guardano
i
corpi
cresciuti
,
-
come
naufraghi
scampati
.
Chi
più
bravo
saltatore
?
-
Chi
al
braccio
di
ferro
migliore
?
Poi
nei
letti
che
accolgono
bene
-
letti
dei
sei
parti
felici
-
si
stendono
sudati
e
fieri
-
"
Quanto
sei
stato
a
tornare
-
al
tuo
posto
in
casa
serbato
-
"
"
Penso
a
voi
quando
cresce
il
mare
-
Allora
,
se
avessi
studiato
....
Ma
i
miei
fratelli
si
fanno
onore
-
Vi
conoscono
sul
vapore
"
E
attaccano
,
quattro
voci
,
-
i
loro
salmi
,
compagni
di
vita
.
"
Signor
da
questo
mondo
rio
"
"
Vo
,
recinto
d
'
insidie
funeste
"
Quattro
voci
nel
buio
si
cercano
,
-
e
si
stringono
come
mani
:
il
cupo
basso
di
stiva
-
il
soprano
campana
filata
-
il
contralto
,
ombra
rassegnata
d
'
irraggiungibile
nota
.
-
I
I
3
-
Alo
my
baby
O
yes
Alo
my
baby
O
o
yes
Pull
on
top
my
baby
O
yes
Pull
on
top
may
baby
O
o
yes
Mille
piroscafi
e
velieri
-
nella
baia
frescofogliuta
,
-
si
dondolano
a
pancia
vuota
.
Là
,
niente
città
,
sapete
,
né
campanili
gugliati
che
sballottino
a
galla
di
nebbia
,
-
niente
segnale
al
pilota
.
Baracconi
di
deposito
,
magazzini
stipati
,
mille
aspettanti
partite
di
tronchi
numerati
-
squadre
che
smontano
e
montano
di
boscaioli
e
segatori
.
Niente
città
,
sapete
,
che
elettrici
bars
sputacchiati
-
dove
tracannano
fuoco
-
principio
di
giornata
-
e
ritracannano
fuoco
-
giornata
finita
-
Musica
nottegiorno
di
seghe
circolari
,
calabroni
infuriati
.
Poi
il
nostro
rosso
gregge
di
tronchi
cavicchiati
,
-
che
sottobordo
per
mare
ci
arriva
,
Cantilena
di
stivatori
-
agli
sportelli
imboccati
:
Port
side
my
baby
O
yes
!
Port
side
my
baby
O
o
yes
.
Starboard
side
my
baby
O
yes
Starboard
side
my
baby
O
o
yes
Così
cantano
i
quattro
fratelli
-
nella
camera
a
infiorescenze
marrone
,
stampinate
su
fondo
rosa
.
E
origlia
all
'
uscio
la
madre
stupita
,
-
di
averli
proprio
lei
rilevati
,
-
così
grandi
,
-
forti
alla
vita
.
Very
well
my
baby
O
o
yes