StampaPeriodica ,
Indro
Montanelli
?
Questo
nome
davvero
non
m
'
era
nuovo
.
O
dove
diavolo
l
'
avevo
letto
?
Ah
sì
,
ricordo
:
su
"
L
'
Universale
,
"
un
quindicinale
che
usciva
a
Firenze
in
un
formato
assai
ridotto
,
ma
con
un
contenuto
proprio
denso
e
succoso
,
e
,
che
,
iniziatasi
appena
la
guerra
per
la
conquista
dell
'
Impero
,
aveva
gloriosamente
chiuso
i
battenti
,
preferendo
il
suo
Direttore
(
Berto
Ricci
)
e
i
suoi
redattori
lasciar
la
penna
sul
tavolo
per
correre
ad
imbracciare
il
moschetto
.
E
fra
quei
redattori
Indro
Montanelli
più
di
tutti
mi
piaceva
:
per
i
suoi
articoli
senza
fronzoli
,
lisci
e
politi
,
stesi
con
una
vena
sincera
e
diritta
,
senza
vane
ciancie
e
storta
rettorica
.
Acquistai
subito
"
XX
Battaglione
"
...
"
Ecco
un
giovane
che
arriverà
lontano
,
ecco
un
libro
che
veramente
merita
d
'
esser
letto
!
"
Sicché
non
mi
meravigliai
affatto
quando
,
in
Italia
,
vidi
su
per
i
giornali
(
due
colonne
di
S
.
E
.
Ojetti
persino
su
"
Il
Corriere
della
Sera
"
!
)
la
larga
eco
di
consensi
che
aveva
accolto
l
'
apparizione
del
"XX."
Mi
maravigliai
invece
che
il
libro
non
ricevesse
un
adeguato
riconoscimento
da
parte
di
qualche
nostro
più
importante
Premio
Letterario
:
dal
Premio
Viareggio
,
ad
esempio
,
tanto
per
citarne
uno
fra
i
più
in
vista
.
Ma
a
quel
Premio
,
ricordo
,
il
Montanelli
si
dovette
accontentare
della
solita
segnalazione
,
sia
pure
brillante
,
ancora
una
volta
ad
un
giovane
preferendosi
un
"
arrivato
"
o
quasi
!
Accanto
ai
consensi
m
'
occorse
tuttavia
di
afferrare
qua
e
là
qualche
voce
,
per
così
dire
,
malintenzionata
.
Questa
,
ad
esempio
:
che
il
Montanelli
se
s
'
era
messo
,
quale
scrittore
,
in
luce
,
lo
doveva
unicamente
al
fatto
Africa
.
Opinione
che
non
ha
cessato
di
far
capolino
neppure
in
occasione
della
recente
pubblicazione
dell
'
ultimo
libro
del
Montanelli
che
qui
recensiamo
.
Anzi
,
in
proposito
,
si
è
soggiunto
che
l
'
Autore
in
questione
con
questo
suo
"
Guerra
e
Pace
in
A.O.
"
altro
non
ha
fatto
che
ricalcare
le
orme
del
precedente
volume
,
con
diversa
salsa
ammannendoci
quello
stesso
piatto
che
tanto
favore
aveva
incontrato
presso
i
buongustai
...
Che
poi
il
Montanelli
,
appoggiandosi
quasi
esclusivamente
sul
successo
conseguito
da
"
XX
,
"
abbia
con
questo
suo
Guerra
e
Pace
in
A.O.
,
a
detta
dei
molti
,
nessun
altro
risultato
ottenuto
se
non
una
cattiva
copia
del
precedente
fortunato
volume
,
qui
l
'
opinione
ci
trova
in
parte
consenzienti
.
In
parte
ho
detto
,
ché
il
fatto
stesso
che
l
'
Autore
si
sia
giovato
per
questo
suo
nuovo
libro
dei
medesimi
elementi
che
già
gli
valsero
il
successo
del
primo
,
porta
con
sé
,
quale
immediata
conseguenza
,
che
anche
qui
si
ritrovino
intatti
quei
non
comuni
pregi
che
fanno
del
Montanelli
un
narratore
agile
,
nervoso
e
immediato
,
negatore
della
frase
fatta
per
l
'
affermazione
sua
propria
e
particolare
di
una
frase
in
cui
gli
stati
d
'
animo
,
l
'
indagine
psicologica
dei
tipi
e
dei
caratteri
,
la
sequenza
tutta
quanta
del
racconto
,
siano
chiusi
e
conchiusi
in
un
respiro
quanto
più
breve
ed
efficace
possibile
,
in
un
tumulto
e
in
una
sensazione
nella
loro
descrizione
ed
espressione
concisi
e
serrati
,
lungi
dal
funambulismo
parolaio
di
tanti
rinomati
(
oh
,
imperscrutabili
misteri
del
destino
!
)
grafomani
!
E
non
foss
'
altro
,
per
questo
Montanelli
ci
piace
,
anche
se
qualcuno
sussurra
che
egli
tutt
'
al
più
arriva
a
fare
della
pura
e
semplice
cronaca
,
mai
dell
'
arte
.
StampaPeriodica ,
La
esistenza
delle
razze
umane
non
è
già
una
astrazione
del
nostro
spirito
,
ma
risponde
a
una
realtà
fenomenica
,
materiale
,
percepibile
con
i
nostri
sensi
È
tempo
che
gli
italiani
si
proclamino
francamente
razzisti
Tutta
l
'
opera
che
finora
ha
fatto
il
Regime
in
Italia
è
in
fondo
del
razzismo
.
Frequentissimo
è
stato
sempre
nei
discorsi
del
Capo
il
richiamo
ai
concetti
di
razza
.
La
questione
del
razzismo
in
Italia
deve
essere
trattata
da
un
punto
di
vista
puramente
biologico
,
senza
intenzioni
filosofiche
o
religiose
.
La
concezione
del
razzismo
in
Italia
deve
essere
essenzialmente
italiana
e
l
'
indirizzo
ariano
-
nordico
.
Questo
non
vuoi
dire
però
introdurre
in
Italia
le
teorie
del
razzismo
tedesco
come
sono
,
o
affermare
che
gli
italiani
e
gli
scandinavi
sono
la
stessa
cosa
,
ma
vuole
soltanto
additare
agli
italiani
un
modello
fisico
e
soprattutto
psicologico
di
razza
umana
che
per
i
suoi
caratteri
puramente
europei
si
stacca
completamente
da
tutte
le
razze
extraeuropee
;
questo
vuol
dire
elevare
l
'
italiano
ad
un
ideale
di
superiore
coscienza
di
se
stesso
e
di
maggiore
responsabilità
...
Gli
ebrei
non
appartengono
alla
razza
italiana
Dei
semiti
che
nel
corso
dei
secoli
sono
approdati
sul
sacro
suolo
della
nostra
Patria
nulla
in
generale
è
rimasto
.
Anche
l
'
occupazione
araba
della
Sicilia
nulla
ha
lasciato
all
'
infuori
del
ricordo
di
qualche
nome
e
del
resto
il
processo
di
assimilazione
fu
sempre
rapidissimo
in
Italia
.
Gli
ebrei
rappresentano
l
'
unica
popolazione
che
non
si
è
mai
assimilata
in
Italia
,
perché
essa
è
costituita
da
elementi
razziali
non
europei
,
diversi
in
modo
assoluto
dagli
elementi
che
hanno
dato
origine
agli
italiani
.
I
caratteri
fisici
e
psicologici
puramente
europei
degli
italiani
non
debbono
essere
alterati
in
nessun
modo
L
'
unione
è
ammissibile
solo
nell
'
ambito
delle
razze
europee
,
nel
qual
caso
non
si
deve
parlare
di
vero
e
proprio
ibridismo
,
dato
che
queste
razze
appartengono
ad
un
ceppo
comune
e
differiscono
solo
per
alcuni
caratteri
,
mentre
sono
uguali
per
moltissimi
altri
.
Il
carattere
puramente
europeo
degli
italiani
viene
alterato
dall
'
incrocio
di
qualsiasi
razza
extraeuropea
e
portatrice
di
una
civiltà
diversa
dalla
millenaria
civiltà
degli
ariani
.
StampaPeriodica ,
Ormai
la
polemica
sulla
razza
condotta
dagli
organi
ufficiali
cattolici
è
uscita
dai
binari
delle
elucubrazioni
teoriche
per
entrare
in
una
vera
e
propria
fase
di
propaganda
antifascista
.
Non
vi
è
ormai
più
alcuna
differenza
tra
gli
atteggiamenti
e
lo
stile
del
famigerato
don
Sturzo
e
quanto
alcuni
altissimi
prelati
hanno
creduto
di
poter
impunemente
dire
o
fare
in
questi
ultimi
tempi
.
E
il
più
vile
tradimento
viene
perpetrato
proprio
da
quello
stupido
e
zelante
clero
minore
che
con
spirito
carrieristico
aggrava
maggiormente
uno
stato
insostenibile
di
cose
.
Non
erano
forse
gli
stessi
pulpiti
,
gli
stessi
altari
quelli
dinanzi
ai
quali
le
camicie
nere
e
i
legionari
genuflessi
hanno
ascoltato
la
preghiera
e
ricevuta
la
benedizione
prima
di
partire
verso
il
supremo
sacrificio
per
difendere
la
Chiesa
e
il
Cattolicesimo
contro
il
bolscevismo
che
ha
ripreso
a
crocefiggere
i
prelati
?
Ebbene
quegli
stessi
pulpiti
e
quegli
stessi
altari
risuonano
oggi
delle
più
insinuose
menzogne
intese
ad
avvelenare
le
coscienze
dei
semplici
.
Non
si
può
quindi
impunemente
trincerarsi
dietro
finzioni
dottrinarie
che
trovano
sempre
la
loro
pratica
esplicazione
non
già
in
una
attività
solamente
antirazzistica
ma
sostanzialmente
antiromana
e
antifascista
...
Sia
detto
una
volta
per
sempre
che
il
problema
della
razza
è
un
inderogabile
imperativo
categorico
della
Rivoluzione
fascista
,
che
è
e
deve
essere
.
Tale
imperativo
non
ha
inciso
,
né
deve
incidere
sulla
coscienza
cattolica
degli
italiani
.
Perciò
fare
dell
'
antirazzismo
diretto
oppure
fare
delle
ibride
e
false
confusioni
tra
razzismo
fascista
e
altri
razzismi
perché
combattendo
quelli
si
può
combattere
il
primo
,
significa
essere
antifascisti
.
E
siccome
la
rivoluzione
ha
liquidato
don
Sturzo
e
i
suoi
indegni
proseliti
col
manganello
e
con
l
'
olio
di
ricino
,
non
ci
rimane
che
concludere
con
un
memento
a
tutti
gli
sturziani
che
credessero
di
poter
rinascere
nientemeno
che
nell
'
anno
diciassettesimo
dell
'
Era
Fascista
.
StampaPeriodica ,
Quando
,
alcuni
anni
or
sono
,
una
Voce
elevatissima
nominò
,
per
la
prima
volta
,
il
"
teatro
per
ventimila
,
"
tale
frase
fu
interpretata
come
il
cànone
fondamentale
di
una
nuova
estetica
teatrale
.
E
fu
,
per
lungo
tempo
un
lungo
e
agitato
discorrere
di
teatro
di
masse
e
teatro
per
masse
,
di
masse
-
attori
e
masse
spettatori
,
di
teatro
politico
,
e
di
teatro
collettivistico
:
tutta
una
ridda
di
teoriche
e
programmi
,
con
i
quali
si
voleva
aprire
un
nuovo
capitolo
della
storia
dell
'
arte
drammatica
.
Né
mancarono
tentativi
di
realizzazione
pratica
:
tentativi
di
cui
è
rimasto
il
ricordo
come
di
esperienze
negative
,
utili
appunto
perché
negative
,
in
quanto
per
mezzo
di
esse
ci
si
poté
persuadere
dell
'
assoluta
inutilità
e
dell
'
assurdità
insita
nella
pretesa
di
volere
fare
un
teatro
di
cui
fosse
protagonista
la
collettività
.
L
'
errore
originario
,
che
diede
origine
a
tanta
confusione
di
idee
,
consistette
nella
interpretazione
estetica
data
a
quella
che
era
soltanto
una
direttiva
politica
.
Avvicinare
al
teatro
tutti
coloro
che
,
per
ragioni
pratiche
,
erano
costretti
a
viverne
lontani
,
restituire
alla
universalità
originaria
quello
che
pareva
essersi
ridotto
un
monopolio
di
pochi
favoriti
dalla
sorte
:
ecco
l
'
unico
vero
significato
della
formula
mussoliniana
:
"
teatro
per
ventimila
.
"
Difatti
,
quando
si
tacquero
le
polemiche
e
le
teorie
;
quando
gli
esperimenti
cominciarono
a
perdersi
nell
'
oblio
;
quando
sui
progetti
,
più
o
meno
macchinosi
,
cominciò
ad
ammucchiarsi
la
polvere
;
allora
,
quasi
senza
che
ce
ne
accorgessimo
,
il
teatro
di
masse
cominciò
ad
essere
realtà
.
Prima
,
l
'
istituzione
del
sabato
teatrale
,
riapri
le
porte
degli
antichi
teatri
ad
un
pubblico
che
del
teatro
aveva
,
sin
'
allora
,
ignorata
l
'
esistenza
:
poi
,
vennero
le
prime
rappresentazioni
all
'
aperto
:
una
,
due
per
ogni
città
,
nelle
scorse
estati
:
quasi
un
modesto
tentativo
,
quasi
una
prova
:
finalmente
,
in
questa
estate
dell
'
Anno
sedicesimo
,
le
grandi
,
trionfali
stagioni
liriche
all
'
aperto
;
le
antiche
piazze
italiane
,
i
cortili
storici
,
le
rovine
millenarie
:
eccoli
,
i
teatri
per
ventimila
,
già
pronti
.
E
il
cielo
estivo
è
la
cupola
più
bella
e
fastosa
,
per
questi
nuovissimi
teatri
.
Il
repertorio
più
popolare
,
nel
senso
migliore
della
parola
,
lo
si
è
trovato
nel
melodramma
.
Né
si
può
dire
vi
sia
,
in
Italia
,
spettacolo
che
abbia
più
immediata
ed
universale
risonanza
.
Ma
non
si
può
dire
che
esso
,
da
solo
fosse
sufficiente
.
Era
necessario
il
teatro
,
quello
autentico
.
Molto
opportunamente
,
si
è
colmata
questa
lacuna
:
spettacoli
di
prosa
si
alterneranno
con
i
melodrammi
,
sin
da
questa
stagione
.
E
,
negli
anni
venturi
,
sarà
fatta
parte
uguale
,
nei
programmi
,
alla
prosa
ed
alla
lirica
.
Ne
c
'
è
da
preoccuparsi
,
come
qualcuno
ha
mostrato
di
credere
,
che
il
repertorio
attualmente
esistente
non
sia
adeguato
per
degli
spettacoli
di
massa
.
Non
esiste
un
teatro
per
pochi
e
un
teatro
per
molti
.
Esiste
solo
l
'
arte
,
che
è
universale
,
e
tutto
ciò
che
arte
non
è
.
Per
riportare
il
popolo
a
teatro
,
basterà
selezionare
le
opere
d
'
arte
,
esse
sole
,
eliminando
tutto
il
resto
,
come
scoria
inutile
e
dannosa
.
E
di
opere
d
'
arte
,
e
grandissime
,
il
teatro
di
tutti
i
tempi
ha
grande
abbondanza
:
opere
che
hanno
in
sé
elementi
di
eternità
e
di
universalità
tali
che
tutti
gli
uomini
,
di
tutti
i
tempi
,
di
tutti
i
paesi
,
di
tutte
le
categorie
sociali
,
possono
in
essi
riconoscersi
e
ritrovarsi
.
StampaPeriodica ,
Quando
il
Fascismo
rivelò
la
sua
forza
,
notammo
nella
Massoneria
due
tendenze
,
l
'
una
dissidente
,
l
'
altra
carezzevole
.
Il
rito
simbolico
si
accorse
ben
presto
che
il
novello
spirito
contrastava
alle
sue
viete
formule
,
e
non
indugiò
a
spiegare
la
più
acerba
ostilità
.
Il
rito
scozzese
invece
parve
si
volesse
fregiare
dello
scudetto
fascista
.
L
'
una
e
l
'
altra
,
però
,
con
espedienti
diversi
,
tentavano
di
attirare
nell
'
orbita
massonica
questa
fresca
energia
per
assorbirla
,
come
avevan
fatto
di
altre
istituzioni
,
della
Croce
Rossa
,
della
Dante
Alighieri
efinalmente
di
quel
Partito
Popolare
che
fu
servo
della
Massoneria
in
Parlamento
;
epoi
fedelmente
l
'
accompagnò
fin
sull
'
Aventino
.
Palazzo
Giustiniani
ostentò
,
come
sempre
,
onnipotenza
;
non
volle
dar
segno
di
debolezza
,
chiamò
a
raccolta
i
suoi
quotidiani
a
gridare
allo
scandalo
delle
libertà
conculcate
,
della
lesa
costituzione
,
e
mobilitò
le
consorelle
straniere
per
protestare
contro
il
risoluto
e
sprezzante
innovatore
.
L
'
altra
parte
,
quella
di
Piazza
del
Gesù
,
usò
tattica
differente
.
Sperò
a
lungo
,
blandì
a
lungo
,
strisciò
a
lungo
,
e
,
ricordando
la
sua
origine
britannica
,
e
gli
interessi
che
l
'
Italia
avrebbe
dovuto
liquidare
con
l
'
Inghilterra
e
con
l
'
America
inglese
,
pensò
che
il
Duce
ne
avrebbe
ambite
le
grazie
.
N
'
ebbe
invece
un
reciso
rifiuto
,
né
per
tanto
si
corrucciò
,
anzi
continuò
a
simulare
la
sua
affabilità
,
come
il
buffone
delle
antiche
Corti
,
che
ghignava
alle
scherzose
ma
doloranti
scudisciate
del
suo
Signore
.
Ma
qualunque
sia
il
rito
e
la
forma
,
la
Massoneria
è
un
corpo
solo
,
un
'
anima
sola
,
ha
una
sola
origine
,
una
sola
tendenza
;
e
tra
Massoneria
e
Fascismo
vi
è
non
soltanto
incompatibilità
,
ma
antitesi
,
contraddizione
...
StampaPeriodica ,
Quando
il
lavoro
si
concepisce
come
una
manifestazione
dello
spirito
,
e
nella
sua
disciplina
è
alimentato
da
una
fede
,
si
può
innalzare
sulle
ali
dell
'
eroismo
.
La
coscienza
di
una
politica
totalitaria
che
,
come
quella
mussoliniana
,
tenda
in
tutta
la
sua
genialità
al
raggiungimento
di
una
sua
più
alta
giustizia
sociale
,
incide
nella
coscienza
operaia
italiana
con
la
più
semplice
certezza
che
la
tutela
è
nella
comprensione
e
il
diritto
nella
disciplina
.
Ove
l
'
operaio
alza
il
pugno
a
salutare
l
'
autorità
disfattista
di
un
ideale
,
l
'
abuso
più
anarchico
autorizza
gli
espedienti
più
tragici
delle
casse
da
morto
per
le
vie
cittadine
,
o
i
più
grotteschi
atteggiamenti
di
resistenza
passiva
,
ingombrando
i
crocicchi
di
cialtroni
sdraiati
per
terra
,
quando
la
maggioranza
dei
casi
non
si
scopra
nelle
più
vili
e
criminali
manifestazioni
,
dinamite
incendi
bombe
ad
orologeria
sui
trams
o
nelle
officine
.
La
più
sfrenata
ignoranza
distillata
dalle
ideologie
d
'
invenzione
comunista
autorizza
ogni
individuale
atto
negativo
a
tentare
invano
una
giustizia
che
è
senso
invece
di
catastrofe
.
Non
sul
lavoro
fascista
che
è
il
ritmo
normale
di
diciassette
anni
di
Rivoluzione
,
sintesi
di
disciplina
e
di
orgoglio
,
dura
muraglia
ove
l
'
internazionale
democratica
avrà
i
colpi
infamanti
della
fucilazione
la
sbandata
classe
operaia
d
'
oltralpe
dovrebbe
riflettere
,
ma
nella
riprova
eroica
che
risulta
da
questa
nostra
intima
serenità
di
lavoro
:
di
quell
'
operaio
di
Guidonia
,
medaglia
d
'
oro
al
valore
civile
,
caduto
nelle
stesse
fiamme
dell
'
apparecchio
da
dove
eroicamente
tentava
di
trarre
il
pilota
;
di
quelle
decine
di
operaie
ed
operai
periti
nell
'
incidente
dello
stabilimento
di
Colleferro
e
che
un
encomio
solenne
del
Bollettino
militare
,
indica
alla
riconoscenza
della
Nazione
come
militi
caduti
sulla
breccia
di
un
perenne
orizzonte
di
civiltà
.
StampaPeriodica ,
Qualche
considerazione
sul
ballo
...
Il
ballo
di
per
se
stesso
non
è
immorale
.
La
coscienza
più
puritana
non
potrà
mai
proibire
in
buona
fede
che
i
giovani
ballino
ogni
tanto
.
Molto
di
rado
però
,
perché
in
questo
campo
è
l
'
abitudine
che
genera
l
'
immoralità
.
Orbene
,
sono
parecchie
le
donne
italiane
(
è
specie
delle
donne
che
qui
intendiamo
parlare
)
che
ballano
almeno
una
volta
la
settimana
e
frequentano
ambienti
in
cui
la
vanità
più
vuota
,
il
pettegolezzo
,
la
facile
ironia
e
la
cafoneria
,
per
non
dire
altro
,
sono
diventati
un
modo
di
vivere
.
I
"
luoghi
di
danza
"
è
pura
realtà
sono
focolai
perenni
di
corruzione
,
sono
generatori
di
gente
che
s
'
atteggia
a
vissuta
,
di
mentalità
irreducibilmente
dongiovannesche
,
sono
demolitori
implacabili
di
ogni
squisitezza
e
spontaneità
di
sentimenti
.
In
questi
ultimi
vent
'
anni
poi
il
ballo
ha
preso
morbosa
diffusione
anche
fra
il
popolo
.
Non
ci
meraviglieremmo
se
andando
alle
origini
,
si
scoprisse
l
'
azione
speculativa
giudaica
quale
concausa
principale
di
tale
diffusione
che
ora
è
veramente
imponente
e
si
va
introducendo
anche
nelle
campagne
.
È
un
fatto
che
molte
società
sportive
esplicano
tutta
la
loro
attività
nel
campo
delle
danze
e
che
altrettanti
circoli
di
cultura
coltivano
i
propri
soci
esclusivamente
con
veglie
settimanali
.
Ogni
pretesto
è
buono
per
ballare
.
Piuttosto
ci
si
chiede
con
curiosità
quali
dimensioni
abbiano
i
cervelli
di
quelle
certe
madri
che
"
sorvegliano
"
le
loro
figlie
mentre
si
strofinano
contro
dei
maschi
al
suono
del
cosiddetto
"lambethwalk."
Difesa
della
razza
?
A
noi
che
non
siamo
certo
stinchi
di
santo
viene
spontanea
la
risposta
:
chiudiamo
le
sale
da
ballo
.
Se
non
tutte
,
almeno
quelle
che
hanno
sempre
i
battenti
aperti
.
Così
è
avvenuto
.
StampaPeriodica ,
Da
qualche
tempo
nelle
colonne
del
Leonardo
,
con
ammirevole
disprezzo
per
i
pregiudizi
degli
spregiudicati
,
e
con
scandalo
dei
religiosi
,
si
parla
di
misticismo
,
di
Cristo
,
di
Dio
,
di
Uomo
-
Dio
,
di
religione
cattolica
;
si
cita
S
.
Teresa
e
S
.
Giovanni
della
Croce
,
Maestro
Eckehart
e
Sebastiano
Franck
...
Ci
interessiamo
e
stimiamo
il
fenomeno
religioso
di
qualunque
sorta
esso
sia
,
e
tanto
che
ci
pare
uno
dei
gravi
difetti
dell
'
Italia
averne
fatto
soltanto
o
un
soggetto
di
retorica
o
un
soggetto
di
caricatura
o
un
soggetto
di
indifferenza
;
ma
non
abbiamo
nessuna
speciale
predilezione
o
inclinazione
per
una
più
che
per
un
'
altra
religione
,
o
se
parliamo
più
di
Cristo
che
di
Buddha
o
Mosè
,
o
del
Papa
più
che
del
Sultano
o
del
Dalai
Lama
,
dipende
soltanto
dal
naturale
riconoscimento
.
che
come
italiani
dobbiamo
fare
,
di
una
maggiore
importanza
personale
del
cattolicismo
nel
problema
religioso
;
giacché
del
cattolicismo
abbiamo
vicini
templi
,
sacerdoti
,
credenti
,
e
nella
varia
esperienza
,
dalla
politica
alla
letteraria
,
ne
ritroviamo
tradizione
e
traccie
...
Noi
intendiamo
la
religione
come
un
campo
di
esperienze
personali
;
e
se
studiamo
e
ammettiamo
anche
che
vi
siano
,
per
queste
esperienze
,
delle
grandi
case
di
produzione
e
di
coltura
,
con
dei
metodi
speciali
,
e
delle
organizzazioni
particolari
(
cioè
,
le
varie
religioni
,
e
per
noi
principalmente
,
il
cattolicismo
)
,
ammettiamo
anche
e
studiamo
tutti
i
tentativi
particolari
e
individuali
di
esperienza
religiosa
,
che
si
sono
prodotti
nel
passato
e
si
possono
ora
e
nel
futuro
produrre
.
Senza
venir
fuori
con
belle
definizioni
e
circoscrizioni
verbali
,
smaltate
di
dotta
pedanteria
e
mosaicizzate
per
maggior
sicurezza
,
con
termini
scolastici
e
tecnici
delle
industrie
religiose
e
filosofiche
,
basterà
ad
esprimere
la
nostra
posizione
,
un
'
immagine
:
noi
non
apparteniamo
ai
professori
di
religione
,
e
li
combattiamo
,
come
abbiamo
combattuto
i
professori
di
filosofia
.
Potremmo
,
cioè
,
a
proposito
della
religione
,
ripetere
quello
che
abbiamo
detto
di
spesso
nella
filosofia
:
che
essa
non
è
un
abbaco
e
non
s
'
impara
con
l
'
ingoiare
lezioni
.
Non
bastano
i
dogmi
a
fare
un
religioso
,
e
sapere
molta
dottrina
non
avvicina
alla
santità
.
Come
a
noi
pare
spesso
più
filosofo
chi
vive
fuori
dei
sistemi
che
chi
s
'
adatta
a
queste
logiche
prigioni
,
così
ci
sembra
più
religioso
chi
vive
fuori
dei
dogmi
che
chi
cerca
di
slogarsi
per
vestirli
.
Stimiamo
più
religioso
anche
chi
non
appartiene
a
nessuna
religione
riconosciuta
.
Se
può
giungere
da
solo
dove
gli
altri
arrivano
,
e
talora
non
arrivano
,
con
la
guida
degli
intermediari
...
Le
anime
non
studiano
religione
,
e
i
professori
di
questa
s
'
aspettano
a
cacciare
dai
loro
orti
le
più
originali
e
maleducate
,
che
si
ostinano
a
non
produrre
i
frutti
che
stanno
disegnati
sui
libri
,
e
le
confinano
in
vasi
di
separazione
,
con
sopra
scritto
:
eresie
.
Noi
abbiamo
invece
per
gli
"
eretici
"
una
straordinaria
simpatia
...
I
santi
sono
pure
stati
,
quasi
tutti
,
eretici
,
almeno
quelli
che
piacciono
a
noi
.
Sono
stati
eretici
fortunati
,
come
gli
eretici
non
sono
che
santi
sfortunati
.
Gli
uni
sono
riusciti
ad
entrare
nei
canoni
,
e
gli
altri
no
;
forse
perché
i
primi
erano
stati
meno
chiari
e
più
malleabili
...
La
Chiesa
Cattolica
ha
accettato
molti
santi
,
più
per
forza
di
necessità
,
che
per
naturale
simpatia
;
li
ha
accettati
perché
eran
potenze
che
meglio
valeva
trasformare
in
amiche
che
soffrire
per
concorrenti
.
Ma
in
fondo
in
fondo
,
il
sacerdozio
ha
sempre
veduto
di
mal
occhio
il
santo
.
Morto
,
lo
ha
naturalmente
sfruttato
;
ma
vivo
ne
ha
sempre
diffidato
.
Ha
dato
il
singolare
spettacolo
d
'
un
controllo
delle
forze
divine
,
da
parte
di
persone
che
ne
erano
escluse
.
I
santi
sono
stati
provati
e
riprovati
;
Santa
Teresa
e
San
Francesco
hanno
subìto
gli
esami
dei
teologi
e
le
prove
dei
politici
;
e
il
Borgia
,
il
Borgia
stesso
,
grazioso
spettacolo
,
ha
voluto
esaminare
in
persona
la
realtà
delle
estasi
e
dei
digiuni
della
Beata
Colomba
di
Perugia
,
già
messa
a
prova
da
due
frati
domenicani
,
come
ora
due
naturalisti
studierebbero
il
Succi
o
la
Eusapia
Paladino
...
Il
clero
e
soprattutto
l
'
alto
clero
,
è
nemico
delle
iniziative
religiose
individuali
,
e
vede
di
mal
occhio
e
cerca
di
sorvegliare
il
laico
che
si
interessa
a
cose
religiose
,
più
in
là
dell
'
obbedienza
,
dell
'
osservanza
eterna
...
La
libera
concorrenza
lo
spaventa
per
il
suo
trust
,
e
a
questo
proposito
è
veramente
ridicola
la
paura
mostrata
per
il
Protestantesimo
in
Italia
,
come
se
in
Italia
quattro
botteghini
da
lotto
ben
scialbati
e
un
paio
di
discorsi
nasali
per
settimana
potessero
prendere
il
posto
che
per
gli
italiani
hanno
l
'
organo
,
il
coro
,
le
processioni
,
l
'
incenso
,
le
vetriate
a
colori
,
le
vergini
e
tutta
la
mitologia
cattolica
.
Ma
non
siete
dunque
nemmeno
protestanti
!
Lettore
poco
intelligente
,
no
,
non
siamo
nemmeno
protestanti
...
Anzitutto
non
ci
muoviamo
nel
solito
ambito
cristiano
,
e
poi
ci
sembra
che
,
ben
fatti
i
conti
,
il
protestantesimo
valga
il
cattolicismo
.
Anzi
val
meno
.
Perché
mentre
il
cattolicismo
è
fondato
sopra
un
'
idea
a
noi
molto
simpatica
(
e
in
modo
speciale
,
come
è
stata
svolta
del
Newmann
)
,
quella
di
una
progressiva
determinazione
dei
dogmi
,
in
modo
che
la
fede
d
'
oggi
,
pur
essendo
in
sostanza
identica
,
sia
però
in
forma
quasi
irriconoscibile
agli
occhi
di
un
Cristiano
del
primo
secolo
dopo
Cristo
,
il
Protestantesimo
è
fondato
sopra
uno
stupido
ancorarsi
alla
lettera
e
non
voler
dipartirsi
da
quella
.
Alla
infallibilità
papale
oppone
l
'
infallibilità
dello
scritto
,
e
tirannia
per
tirannia
,
preferiamo
quella
di
un
uomo
che
le
vicende
storiche
hanno
mostrato
spesso
abilmente
consigliato
,
a
quella
di
un
libro
che
le
vicende
storiche
hanno
mostrato
pieno
di
passi
di
pericolosa
interpretazione
...
Il
progresso
era
il
cattolicismo
e
non
la
Riforma
...
È
appunto
perché
era
e
tende
a
non
essere
più
,
che
abbiamo
una
seconda
ragione
per
non
amarlo
troppo
,
come
è
ora
.
Fino
al
Concilio
di
Trento
,
questo
compreso
,
il
cattolicismo
si
impernia
sul
programma
tacito
di
un
progresso
reale
,
accompagnato
da
una
fissità
apparente
;
c
'
è
in
lui
progresso
interno
e
fissità
esterna
;
progresso
nell
'
azione
,
fissità
nella
dottrina
.
Il
suo
sviluppo
è
continuo
svecchiarsi
,
perenne
cangiar
di
pelle
lasciando
intatto
lo
scheletro
,
modificarsi
secondo
i
bisogni
del
suo
ampliamento
,
trarre
giovamento
dalle
sue
stesse
perdite
,
prendere
il
lato
buono
degli
avversari
,
sapienza
nell
'
utilizzare
e
immedesimare
le
critiche
a
lui
rivolte
e
le
riforme
a
lui
chieste
,
pur
non
avendo
mai
l
'
aria
di
concedere
o
di
imparare
;
in
breve
una
meravigliosa
sapienza
di
adattamento
a
tutti
i
tempi
e
a
tutti
i
luoghi
.
In
nessuna
religione
si
trova
un
potere
di
modificazione
così
abile
e
lento
,
in
mezzo
a
genti
così
mutevoli
e
bizzarre
e
nervose
,
e
avendo
il
proprio
centro
,
proprio
dove
più
rapido
.
e
turbato
da
crisi
repentine
è
stato
lo
sviluppo
dell
'
intelligenza
.
Nessun
moto
vitale
mondiale
è
stato
trascurato
dal
cattolicismo
,
anche
quando
pareva
contraddirlo
,
e
forse
soprattutto
quando
pareva
contraddirlo
...
Ma
con
lo
stesso
Concilio
finiva
il
moto
assimilativo
del
cattolicismo
.
Il
Concilio
di
Trento
ha
fissato
il
costume
,
la
liturgia
,
la
gerarchia
ecclesiastica
,
ma
ha
tolto
con
ciò
ogni
capacità
d
'
evoluzione
.
...
Da
più
di
due
secoli
ciò
che
è
vita
e
mondo
non
appartiene
più
al
cattolicismo
.
Sembra
che
al
Vaticano
si
sia
perduto
l
'
antico
segreto
.
L
'
unica
attività
che
vi
si
mostri
è
di
spengere
ogni
baleno
di
nuova
vita
,
è
di
invitare
al
suicidio
ogni
anima
gravida
d
'
un
futuro
...
Il
cattolicismo
dunque
che
abbiamo
lodato
,
è
quello
che
ora
non
è
più
;
e
il
protestantesimo
che
ci
sarebbe
piaciuto
,
quello
mistico
e
individualista
,
non
è
riescito
ad
esistere
.
Di
questo
,
come
di
altre
religioni
noi
non
siamo
seguaci
,
ma
non
vogliamo
neppure
come
pretenderebbero
i
rivoluzionari
all
'
antica
,
disinteressarcene
e
spezzarle
totalmente
.
Noi
intendiamo
solamente
:
utilizzarle
...
StampaPeriodica ,
Non
sono
,
stamane
,
le
strade
di
Roma
sospese
sull
'
odore
dei
lauri
?
Che
luce
è
quella
corale
delle
cento
fontane
,
o
che
inno
?
E
non
risuona
il
Campidoglio
sotto
la
corsa
dei
cavalli
trionfali
?
L
'
anima
,
in
un
vortice
,
è
rapida
aria
sul
tempo
di
Roma
eternato
...
Io
sono
l
'
Orgoglio
di
tutta
la
mia
terra
per
Te
,
io
sono
l
'
Amore
di
tutta
la
mia
gente
per
Te
,
io
sono
la
Dedizione
di
tutto
il
mio
popolo
a
Te
!
Tu
sei
il
mio
premio
,
Duce
!
La
mia
anima
si
esalta
alla
vista
di
Te
come
una
selva
risvegliata
dall
'
alba
.
Il
tuo
sorriso
mi
fa
bello
di
passione
nuova
,
di
volontà
nuova
,
di
energia
nuova
.
Vorrei
essere
tutto
il
Tuo
popolo
,
per
muovermi
io
solo
al
Tuo
cenno
,
per
ringraziarti
io
solo
di
tutte
le
opere
grandi
e
forti
e
belle
,
che
Tu
hai
spante
per
tutta
la
mia
terra
,
rinnovata
come
in
questa
mattina
il
mio
spirito
.
Vorrei
parlarti
:
vorrei
dirti
che
farò
più
e
farò
meglio
,
che
faremo
di
più
e
faremo
di
meglio
,
che
non
faremo
per
noi
,
ma
per
l
'
Italia
,
come
Tu
ci
hai
insegnato
a
fare
.
Dal
mio
cuore
fa
impeto
l
'
inno
delle
tue
legioni
giovani
:
I
gagliardetti
al
vento
,
tutti
verremo
a
te
!
Snuda
la
spada
,
quando
Tu
lo
vuoi
!
Per
i
combattimenti
della
guerra
di
fuoco
e
per
l
'
eterna
guerra
che
ci
purifica
nelle
opere
dei
giorni
,
noi
siamo
intorno
a
te
,
Duce
!
Comanda
!
StampaPeriodica ,
Vent
'
anni
di
lotta
e
di
battaglie
!
Vent
'
anni
di
glorie
!
Il
Fascismo
sta
creando
una
nuova
Europa
.
Il
23
marzo
del
1919
ha
detto
il
Duce
agli
Squadristi
radunati
a
Roma
noi
innalzammo
la
bandiera
nera
della
Rivoluzione
fascista
,
anticipatrice
del
rinnovamento
europeo
.
Attorno
a
questa
bandiera
si
raccolsero
le
vostre
Squadre
,
formate
da
veterani
delle
trincee
e
da
giovanissimi
,
decisi
tutti
a
marciare
contro
Governi
imbelli
e
contro
teorie
orientali
dissolvitrici
per
liberare
il
popolo
dal
nefasto
influsso
del
mondo
ottantanovesco
.
Attorno
a
questa
bandiera
caddero
combattendo
da
eroi
,
nel
significato
più
romano
della
parola
,
migliaia
di
camerati
,
nelle
strade
e
nelle
piazze
d
'
Italia
,
in
terra
d
'
Africa
e
di
Spagna
,
camerati
di
cui
la
memoria
è
sempre
viva
e
presente
nei
nostri
cuori
...
Può
darsi
che
qualcuno
nel
frattempo
si
sia
posto
a
sedere
,
ma
gli
uomini
delle
Squadre
sono
in
piedi
,
pronti
a
imbracciare
il
moschetto
,
a
saltare
sul
camion
,
come
facevate
nelle
spedizioni
di
un
tempo
.
L
'
uomo
delle
Squadre
dice
a
colui
che
si
attarda
dietro
le
persiane
che
la
Rivoluzione
non
è
finita
,
ma
,
dal
punto
di
vista
del
costume
,
del
carattere
,
delle
distanze
sociali
,
è
appena
incominciata
.
E
il
grande
colloquio
del
Duce
con
gli
uomini
della
sua
fede
così
continuava
,
con
una
travolgente
,
infiammata
coralità
:
Desiderate
degli
onori
?
Delle
ricompense
?
La
vita
comoda
?
Esiste
per
voi
l
'
impossibile
?
Ad
ogni
schiettissimo
"
no
"
che
si
alzava
dalla
massa
nera
,
ad
ogni
"
no
"
della
"
Carta
del
lavoro
"
ha
il
suo
più
insigne
monumento
giuridico
:
esse
rispecchiano
la
disciplinata
e
consapevole
vita
nazionale
.
Educato
il
suo
popolo
e
richiamatone
lo
spirito
alle
alte
idealità
per
cui
è
bello
combattere
e
sacrificarsi
,
l
'
Italia
ha
dimostrato
al
mondo
quanto
valgano
le
virtù
civili
contro
un
assedio
economico
,
mentre
,
con
la
compiuta
maturità
politica
e
nazionale
,
la
concezione
anti
-
borghese
della
vita
ha
avuta
la
sua
consacrazione
sui
campi
di
battaglia
d
'
Africa
e
di
Spagna
.
Gli
avversari
d
'
oltre
Alpe
dovrebbero
infine
comprendere
che
l
'
Impero
non
si
tonda
né
sull
'
ambizione
dittatoriale
(
come
in
Napoleone
)
,
né
soltanto
sulla
forza
economica
,
ma
innanzi
tutto
sulla
salda
coscienza
dell
'
intero
popolo
,
e
che
è
stato
un
gravissimo
errore
rifiutare
le
amichevoli
e
sincere
condizioni
di
pace
da
Mussolini
spesso
offerte
con
sapienza
e
generosità
veramente
latine
,
poiché
le
rivendicazioni
italiane
,
che
non
sono
soltanto
d
'
ordine
economico
ma
anche
morali
e
storiche
,
sono
sorrette
dalla
coscienza
imperiale
del
nuovo
popolo
romano
.
Questo
Impero
italiano
è
tale
da
superare
uomini
ed
eventi
ostili
,
perché
sopratutto
fondato
su
basi
etiche
:
ma
Roma
ha
provato
già
di
potere
con
le
sue
legioni
liberare
i
popoli
da
false
ideologie
o
da
egoistici
interessi
,
qualora
il
suo
monito
non
venisse
compreso
,
come
ha
già
tatto
in
Spagna
ed
Albania
.