Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
> categoria_s:"StampaQuotidiana"
AL POSTO! ( - , 1924 )
StampaQuotidiana ,
Consentiamo pienamente nell ' articolo che Arnaldo Mussolini ha pubblicato sui Popolo d ' Italia . Già , nei giorni scorsi , una chiarificazione , e non una polemica , avvenuta su queste colonne tra Ugo d ' Andrea e Umberto Guglielmotti , ci ha fatto , diciamo così , anticipare il nostro consenso alle osservazioni chiare e tranquille del direttore del giornale fascista . Noi infatti , pur non facendo alcuna confusione , come quella di cui giustamente si lamenta l ' on . Bottai nella lettera che più oltre pubblichiamo , indicavamo nettamente il pericolo e il danno di una polemica che , partendo da posizioni dottrinali e meritevoli senza dubbio di esame , per il momento , per il modo e per inevitabili inserzioni deviatrici , avrebbe piuttosto nociuto che recato bene all ' opera di assestamento del partito all ' indomani delle elezioni . La nostra indicazione , chiaramente espressa e che deve aver convinto anche quello che pareva il nostro contraddittore , non era certo avventata e infondata , se certo oggi , tra interviste , commenti , articoli , contrasti largamente sfruttati dalla stampa d ' opposizione o di certo filofascismo cirioleggiante e deluso , peggiore della stessa opposizione ; ci troviamo , fumante e appetitoso per tutti gli oziosi politicanti italiani , il solito pasticcio di chiacchiere , dove c ' è tutto : Hegel , l ' Antiriforma , il liberalismo protestante , l ' incompatibilità , lo squadrismo , il sindacalismo integrale , gl ' industriali , gli attacchi a membri del Governo ; e chi più ne ha più ne metta . Dobbiamo riconoscere con amarezza che la prosa abbondante e irrequieta dell ' on . Massimo Rocca si è trovata ad essere , magari contro le intenzioni dell ' autore ribadite in alcune dichiarazioni di risposta al direttore del Popolo d ' Italia , la colla di questo enorme pasticcio che gli avversari affettano con la gioia di chi può sfamarsi a così buon mercato . Ebbene mettiamolo da parte , una buona volta , e veniamo al sodo . C ' è dissenso sull ' opera di governo , condotta dal Duce con una energia e una chiaroveggenza , cui risponde sempre più e lo attesta il viaggio di Sicilia il consenso fiducioso e reverente di tutto un popolo , in tutti i suoi ceti , senza distinzioni di classi e di fittizi inquadramenti di partito ? No . L ' opera di governo , e cioè la massima espressione del Fascismo , è salda , incontestabile ; e , per la prima volta , è raccolta nelle mani di un Capo formidabile , che non ha bisogno di campagne giornalistiche per giudicare i particolari di quest ' opera e l ' azione dei suoi collaboratori . C ' è dissenso nell ' azione fondamentale del partito ? Nemmeno . La polemica sulla incompatibilità deliberata dal Gran Consiglio è già risoluta . Ha potuto avere qualche apparenza di indisciplina su una sostanza di sincera passione , ma è risoluta . Si esegue . Né del resto poteva sollevare divisioni o i cosiddetti urti di tendenze , ben noti storia degli altri partiti . Il partito esce or ora dalla lotta elettorale , in cui ha dato indubbie prove di forza e di compattezza . Cerca ora il suo assetto gerarchico , di quadri e di gregari , ancora commosso dalla lotta stessa . Lo raggiungerà sicuramente , senza melanconie di diverbi dottrinari e senza affatto rifiutare quell ' alta elaborazione spirituale , che sarà il segno intellettuale della nuova civiltà fascista . C ' è dissenso fondamentale sull ' azione delle Corporazioni , sulla funzione della Milizia , sulle direttive fondamentali di quello che è il regime fascista , la cui normalizzazione non ha proprio niente a che fare con la normalizzazione liberaloide di certi filofascisti ? Nemmeno questo . La fraseologia , accolta a torto da qualche fascista , e che vuoi significare , su certa stampa , un contrasto tra Roma e la provincia , tra normalizzatori e cosiddetti « selvaggi » , è una balordaggine giornalistica ; una applicazione al Fascismo del solito gergo , che trionfava un tempo nelle cronache dei corridoi di Montecitorio . C ' è dissenso in questa vigilia parlamentare ? Niente affatto . C ' è consenso , c ' è volontà decisa di cambiar costume parlamentare ; di far giustizia di un passato che , oltre tutto , è stato un passato di vera e propria indegnità parlamentare . E allora ? Vogliamo ricadere nell ' errore della prima campagna revisionistica , che si impasticciò proprio quando il Fascismo avrebbe dovuto dimostrare coscienza dell ' opera del Duce , impegnato , proprio in quei giorni , nella vertenza con la Grecia , che fu vertenza per il prestigio d ' Italia in Europa ? Tirate le somme , anche allora le chiacchiere lasciarono il posto a poca sostanza . Guardiamoci dall ' errore di allora e ciascuno trovi , guardando all ' esempio del Duce , il suo posto di lavoro per il Fascismo . E lo tenga come una consegna , guardando che anche le parole siano azione , inquadrata e disciplinata , e non critica sterile e politicante . Ecco tutto .