StampaQuotidiana ,
Prima
di
giudicare
i
motivi
che
hanno
indotto
il
Reich
alla
inattesa
e
clamorosa
iniziativa
di
sabato
scorso
,
e
di
valutare
conseguentemente
la
gravità
dell
'
attuale
tensione
europea
è
necessario
avere
una
esatta
nozione
degli
impegni
ai
quali
la
Germania
,
con
iniziativa
unilaterale
,
intende
rinunciare
.
Le
azioni
diplomatiche
e
societarie
dei
prossimi
giorni
verteranno
sulle
seguenti
infrazioni
:
1
)
Trattato
di
Versailles
(
sezione
III
)
.
L
'
art
.
42
prescrive
:
«
È
interdetto
alla
Germania
mantenere
o
costruire
fortificazioni
sia
sulla
riva
sinistra
del
Reno
,
sia
sulla
riva
destra
ad
ovest
di
una
linea
tracciata
a
50
km
ad
est
di
questo
fiume
»
.
L
'
art
.
43
aggiunge
:
«
Sono
ugualmente
interdetti
nella
zona
definita
dall
'
art
.
42
lo
stanziamento
o
il
concentramento
di
forze
armate
,
sia
a
titolo
permanente
,
sia
a
titolo
temporaneo
,
nonché
tutte
le
manovre
militari
,
di
qualsiasi
natura
,
ed
il
mantenimento
di
ogni
opera
di
mobilitazione
»
.
Infine
l
'
art
.
44
prevede
:
«
Nel
caso
in
cui
la
Germania
contravvenga
,
in
qualsiasi
maniera
,
alle
disposizioni
degli
articoli
42
e
43
,
essa
sarà
considerata
come
commettente
un
atto
ostile
contro
le
potenze
firmatarie
del
presente
trattato
e
come
provocatrice
di
turbamento
della
pace
del
mondo
»
.
2
)
Patto
di
Locarno
.
I
predetti
articoli
del
trattato
di
Versailles
sono
esplicitamente
richiamati
dal
Patto
di
Locarno
che
mira
appunto
a
fornire
garanzie
nell
'
osservanza
di
tali
impegni
.
L
'
art
.
1
del
Patto
di
Locarno
prescrive
:
«
Le
Alte
parti
contraenti
garantiscono
individualmente
e
collettivamente
,
come
è
stipulato
negli
articoli
seguenti
,
il
mantenimento
dello
statu
quo
territoriale
risultante
dalle
frontiere
fra
la
Germania
ed
il
Belgio
,
fra
la
Germania
e
la
Francia
,
e
la
inviolabilità
delle
dette
frontiere
come
sono
state
fissate
da
od
in
esecuzione
del
trattato
di
pace
firmato
a
Versailles
il
28
giugno
1919
,
nonché
l
'
osservanza
delle
disposizioni
dell
'
art
.
42
,
43
del
detto
trattato
riguardanti
la
zona
demilitarizzata
»
.
L
'
art
.
8
stabilisce
:
«
Il
presente
trattato
sarà
registrato
presso
la
Società
delle
Nazioni
in
conformità
del
Patto
della
Società
.
Esso
resterà
in
vigore
fino
a
che
,
su
domanda
di
una
delle
Alte
parti
contraenti
,
notificata
alle
altre
potenze
firmatarie
tre
mesi
prima
,
il
Consiglio
,
votando
alla
maggioranza
di
due
terzi
almeno
,
constati
che
la
Società
delle
Nazioni
assicura
alle
Alte
parti
contraenti
delle
garanzie
sufficienti
,
ed
il
trattato
cesserà
allora
i
suoi
effetti
allo
spirare
del
termine
di
un
anno
»
.
Dunque
per
ciò
che
riguarda
la
sostanza
(
ingresso
delle
truppe
nella
zona
smilitarizzata
)
si
avrebbe
un
'
infrazione
degli
articoli
42
e
43
del
trattato
di
Versailles
e
dell
'
art
.
1
del
Patto
di
Locarno
,
per
ciò
che
riguarda
la
procedura
della
denuncia
del
Patto
di
Locarno
si
avrebbe
un
'
infrazione
dell
'
art
.
8
di
detto
Patto
,
nonché
dell
'
art
.
3
che
prescrive
di
sottoporre
le
controversie
a
procedure
arbitrali
e
di
conciliazione
.
Nel
caso
delle
predette
infrazioni
quali
procedimenti
sono
previsti
dal
Patto
di
Locarno
?
Anzitutto
l
'
art
.
2
stabilisce
che
le
parti
non
stipulano
un
impegno
di
«
non
ricorso
»
alla
guerra
per
il
caso
in
cui
sia
necessaria
«
un
'
azione
immediata
»
di
carattere
militare
provocata
da
un
concentramento
di
forze
armate
nella
zona
smilitarizzata
.
In
secondo
luogo
si
determina
(
art
.
4
)
che
una
delle
parti
può
portare
immediatamente
la
controversia
davanti
al
Consiglio
della
Lega
,
il
quale
,
quando
avrà
constatato
che
una
tale
violazione
è
stata
commessa
,
ne
darà
avviso
alle
Potenze
firmatarie
del
trattato
le
quali
si
impegnano
di
prestare
immediata
assistenza
alla
Potenza
i
cui
interessi
sono
lesi
dall
'
infrazione
.
Tali
sono
i
termini
giuridici
della
controversia
.
In
realtà
la
questione
è
ben
più
ampia
,
e
va
,
con
i
suoi
aspetti
politici
e
militari
,
assai
oltre
queste
determinazioni
di
Patti
.
L
'
iniziativa
germanica
:..,
rimesso
sul
tappeto
,
in
una
forma
clamorosa
,
la
validità
non
solo
del
trattato
di
pace
che
nel
discorso
di
Hitler
viene
definito
«
funesto
»
,
«
insensato
»
,
«
odioso
»
,
«
irragionevole
»
,
ecc
.
ma
anche
di
un
Patto
,
quale
è
quello
di
Locarno
,
che
le
parti
hanno
volontariamente
e
liberamente
sottoscritto
.
Anzi
,
di
tale
Patto
fu
appunto
Stresemann
l
'
iniziatore
,
mentre
da
parte
franco
-
inglese
non
mancarono
titubanze
e
riserve
,
almeno
inizialmente
.
Lo
stesso
Hitler
riconfermava
la
volontà
di
rispettare
questo
accordo
negoziato
su
un
piede
di
uguaglianza
.
Il
trattato
franco
-
sovietico
,
non
ancora
ratificato
da
ambedue
i
rami
del
Parlamento
francese
,
viene
considerato
dalla
Germania
come
disse
Hitler
un
'
alleanza
militare
antitedesca
:
tale
sarebbe
stato
il
motivo
della
denuncia
del
Patto
di
Locarno
.
La
stampa
francese
fa
presente
come
una
parte
non
abbia
libertà
di
rinunciare
agli
impegni
se
non
secondo
le
procedure
che
prevedono
il
ricorso
a
Ginevra
,
il
deferimento
all
'
arbitrato
di
ogni
eventuale
controversia
,
il
perdurare
degli
effetti
del
Patto
fino
ad
un
anno
dopo
l
'
abrogazione
che
deve
essere
effettuata
non
dalle
parti
ma
dalla
Lega
(
art
.
8
)
.
Per
queste
ragioni
l
'
opinione
francese
considera
il
gesto
germanico
non
una
denuncia
ma
una
violazione
,
e
,
come
risulta
dalle
dichiarazioni
di
Sarraut
,
l
'
esame
delle
nuove
proposte
germaniche
viene
posposto
alla
questione
fondamentale
e
preliminare
di
trarre
le
conseguenze
contro
la
violazione
,
secondo
quanto
prevede
il
Patto
.
Passa
quindi
in
seconda
linea
la
questione
della
compatibilità
del
Patto
franco
-
russo
col
Patto
di
Locarno
,
sulla
quale
questione
del
resto
il
governo
francese
si
era
dichiarato
disposto
di
adire
alla
Corte
dell
'
Aja
davanti
alla
quale
la
Germania
avrebbe
potuto
far
valere
le
sue
argomentazioni
.
Quindi
da
parte
francese
come
ha
esplicitamente
detto
Sarraut
viene
rifiutata
ogni
trattativa
sulle
proposte
tedesche
e
sul
Patto
franco
-
sovietico
.
Il
punto
di
partenza
d
'
ogni
azione
della
Lega
,
alla
quale
la
Francia
si
è
rivolta
,
sarà
un
giudizio
sul
fatto
compiuto
della
militarizzazione
della
Renania
e
sul
fatto
compiuto
del
ripudio
unilaterale
dei
trattati
.
Le
riunioni
di
domani
a
Parigi
e
di
venerdì
a
Ginevra
verteranno
su
tali
argomenti
.
Prescindendo
dai
vari
e
complessi
motivi
extra
-
giuridici
che
hanno
determinata
l
'
iniziativa
tedesca
e
che
sono
presentati
sul
piano
di
imprescindibili
rivendicazioni
dell
'
onore
nazionale
,
si
assiste
con
preoccupazione
assai
viva
all
'
eclisse
di
quel
Patto
di
Locarno
il
quale
,
nella
foresta
delle
convenzioni
internazionali
,
si
poteva
considerare
il
principale
punto
di
orientamento
e
la
principale
garanzia
della
pace
.
Con
tale
Patto
veniva
posto
fine
alle
controversie
territoriali
in
quella
zona
renana
che
fu
sempre
motivo
di
penosi
turbamenti
,
ed
il
reciproco
riconoscimento
dei
confini
fra
la
Francia
,
il
Belgio
e
la
Germania
veniva
posto
sotto
la
garanzia
dell
'
Italia
e
dell
'
Inghilterra
.
Nessuna
soluzione
più
rispondente
alle
necessità
di
un
riavvicinamento
franco
-
germanico
,
di
una
cooperazione
anglo
-
italiana
poteva
essere
trovata
in
vista
di
un
assetto
della
pace
europea
sulla
base
di
una
sicurezza
veramente
«
collettiva
»
.
Collettivismo
pratico
e
positivo
,
non
rettorico
ed
astratto
.
A
Locarno
un
passo
gigantesco
era
stato
fatto
,
ma
l
'
ombra
del
trattato
di
Versailles
è
rimasta
proiettata
sugli
articoli
del
Patto
.
Oggi
il
rinato
nazionalismo
germanico
dà
alle
costruzioni
giuridiche
e
contrattuali
una
scossa
che
Hitler
ritiene
«
finale
nella
lotta
per
l
'
uguaglianza
dei
diritti
della
Germania
»
,
mentre
si
chiamano
gli
uomini
e
le
donne
del
Reich
a
«
fare
il
giuramento
di
non
retrocedere
davanti
ad
alcuna
misura
di
forza
per
ristabilire
l
'
onore
del
popolo
»
.
È
questa
la
strada
che
conduce
alla
ricostruzione
della
«
famiglia
europea
»
auspicata
da
Hitler
?
Troppo
odio
avvelena
il
mondo
mentre
la
parola
data
perde
il
suo
carattere
sacro
.