StampaQuotidiana ,
I
precipitosi
avvenimenti
austriaci
richiedono
un
'
ordinata
e
chiarificatrice
esposizione
dei
fatti
mediati
ed
immediati
che
hanno
portato
l
'
Europa
di
fronte
all
'
improvvisa
situazione
odierna
.
In
questi
ultimi
anni
la
situazione
interna
della
Repubblica
austriaca
presentava
un
'
incognita
nelle
forze
di
parte
più
efficienti
e
quindi
sulle
sue
sorti
specialmente
in
rapporto
alle
aspirazioni
germaniche
nazistiche
:
un
sol
popolo
e
un
solo
Reich
.
Se
il
pubblico
potere
aveva
potuto
fronteggiare
le
correnti
socialiste
e
comuniste
,
quelle
naziste
non
erano
mai
state
nettamente
dominate
sempre
per
rispetto
al
potente
vicino
che
non
aveva
lasciato
occasione
per
dichiarare
che
dalle
condizioni
che
sarebbero
state
create
ai
suoi
amici
austriaci
,
dipendevano
i
buoni
rapporti
con
la
Germania
e
la
sua
condotta
verso
il
secondo
piccolo
Stato
tedesco
.
Lo
stesso
assassinio
di
Dollfuss
se
aveva
potuto
imprimere
una
maggiore
energia
ai
tutori
dell
'
indipendenza
austriaca
,
non
aveva
però
,
per
l
'
intervento
diplomatico
del
Reich
,
posto
l
'
Austria
su
un
definitivo
e
pacifico
terreno
a
questo
riguardo
.
Mentre
in
Europa
la
causa
austriaca
,
che
in
quell
'
ora
tragica
sembrava
essere
tornata
al
primo
piano
delle
intangibili
situazioni
territoriali
create
dalla
guerra
,
rientrava
nelle
incertezze
e
nelle
alternative
delle
varie
gare
e
combinazioni
politiche
,
si
accreditava
sempre
più
all
'
estero
l
'
idea
che
le
forze
preponderanti
nella
Repubblica
fossero
naziste
e
soprattutto
fra
i
giovani
.
Il
cancellierato
del
dr
.
Schuschnigg
si
volse
ad
una
progressiva
normalizzazione
delle
condizioni
interne
,
riunendo
nel
governo
tutto
il
controllo
della
vita
pubblica
e
,
quali
si
fossero
le
reali
proporzioni
delle
correnti
politiche
,
cercando
di
convogliarle
mediante
un
Fronte
patriottico
che
doveva
associare
coloro
,
che
,
quale
ne
fosse
il
particolare
pensiero
,
erano
tuttavia
per
la
Patria
indipendente
e
cristiana
.
Indubbiamente
questo
pur
faticoso
sforzo
dovette
riuscir
proficuo
,
se
la
Germania
si
decise
all
'
incontro
di
Berchtesgaden
,
soccorrendo
il
nazismo
austriaco
,
incapace
di
ostacolare
l
'
opera
unificatrice
del
cancelliere
.
Nel
colloquio
,
è
noto
,
si
chiese
in
modo
che
il
rappresentante
del
piccolo
Stato
non
poté
rifiutare
che
i
nazisti
fossero
ammessi
nel
Fronte
patriottico
e
nel
governo
,
e
libera
fosse
la
loro
propaganda
,
sebbene
non
come
azione
di
partito
.
L
'
influenza
che
essi
avrebbero
d
'
ora
in
poi
potuto
spiegare
e
conquistare
inserendosi
nel
Fronte
patriottico
,
non
rendeva
questa
azione
più
necessaria
.
In
questi
termini
si
segnò
la
«
pace
tedesca
»
che
Hitler
al
Reichstag
e
Schuschnigg
a
Vienna
illustrarono
,
con
una
certa
uniformità
di
linguaggio
,
pur
lasciando
trasparire
in
quello
del
cancelliere
austriaco
la
persuasione
che
l
'
esperimento
,
cui
aveva
dovuto
accedere
,
poteva
essere
ancora
fecondo
di
risultati
positivi
per
l
'
indipendenza
dell
'
Austria
;
soprattutto
per
la
indubbia
reazione
suscitata
all
'
interno
e
all
'
estero
.
All
'
interno
anzi
,
si
manifestò
la
netta
preponderanza
del
Fronte
patriottico
.
Di
qui
,
subito
,
un
atteggiamento
di
reazione
dei
nazisti
o
per
una
più
larga
interpretazione
sulle
attività
loro
concesse
,
o
addirittura
contro
la
«
pace
tedesca
»
basata
sullo
statu
quo
della
preponderanza
dell
'
autorità
e
delle
forze
governative
.
Il
discorso
del
nuovo
ministro
dell
'
Interno
Seyss
Inquart
a
Linz
si
può
dire
l
'
indice
più
significativo
di
codesto
stato
di
animo
,
mentre
quello
del
ministro
Zernatto
,
segretario
del
Fronte
patriottico
,
alla
radio
di
Vienna
,
rappresentò
il
pensiero
del
cancelliere
secondo
le
intese
conchiuse
.
La
«
pace
tedesca
»
era
già
ai
due
fronti
,
l
'
uno
contro
l
'
altro
armati
.
Ad
affrontare
con
sicura
coscienza
e
in
piena
responsabilità
il
compito
che
così
si
delineava
,
cioè
l
'
attuazione
dei
patti
di
Berchtesgaden
nella
premessa
inviolabile
dell
'
indipendenza
austriaca
,
decise
il
cancelliere
al
plebiscito
.
Le
forze
naziste
si
schierarono
immediatamente
alla
opposizione
,
affermando
la
sorpresa
della
deliberazione
e
la
sua
illegalità
.
Ma
mentre
il
loro
centro
di
Graz
inviava
in
questo
senso
una
protesta
al
presidente
della
Repubblica
,
per
ottenere
almeno
un
rinvio
,
le
dimostrazioni
per
le
vie
di
Graz
,
di
Vienna
,
di
Linz
si
svolgevano
al
grido
di
:
viva
Hitler
,
un
sol
popolo
,
un
solo
Reich
.
Evidente
segno
che
la
«
pace
tedesca
»
non
era
stata
accettata
sulla
base
e
con
il
fine
dell
'
indipendenza
austriaca
;
che
comunque
vi
si
era
scorto
solo
il
cavallo
di
Troia
,
per
portare
entro
la
riproclamata
indipendenza
dell
'
Austria
l
'
unione
con
la
Germania
il
solo
führer
e
il
solo
Reich
d
'
un
solo
popolo
;
che
infine
queste
intenzioni
e
tendenze
potevan
essere
frustrate
dal
plebiscito
impostato
sull
'
Austria
libera
e
tedesca
,
indipendente
e
sociale
,
cristiana
e
unita
.
In
verità
il
plebiscito
non
era
cosa
nuova
.
Per
suo
conto
nel
discorso
di
Innsbruck
il
dr
.
Schuschnigg
,
in
cui
l
'
annunciava
,
aveva
ricordato
come
da
anni
lo
si
chiedesse
.
D
'
altra
parte
le
correnti
naziste
l
'
avevano
sempre
preconizzato
così
che
l
'
Europa
prevedeva
il
«
mezzo
legale
»
con
cui
si
sarebbe
arrivato
all
'
Anschluss
;
e
l
'
avrebbero
reclamato
improrogabilmente
quando
fossero
giunte
alla
possibilità
o
alla
persuasione
di
averlo
favorevole
.
Per
ciò
che
riguarda
la
illegalità
bisogna
precisare
che
,
in
questo
caso
,
il
significato
della
parola
«
plebiscito
»
era
letterale
,
in
quanto
era
un
appello
al
popolo
ma
non
nel
senso
giuridico
e
politico
,
assegnatogli
dalle
tradizioni
e
dalle
Costituzioni
.
Qui
si
trattava
di
una
consultazione
popolare
che
il
cancelliere
del
governo
austriaco
intendeva
di
fare
per
ragioni
non
differenti
dalle
ragioni
di
un
qualsiasi
capo
di
governo
,
che
voglia
consultare
il
Parlamento
.
Ogni
qualvolta
un
voto
di
fiducia
può
confortare
il
suo
atteggiamento
e
i
suoi
intendimenti
o
comunque
indicargli
la
via
da
seguire
,
la
consultazione
dei
rappresentanti
del
popolo
rientra
neI
campo
di
una
normale
prudenza
,
utile
alle
stesse
opposizioni
,
e
di
un
riconosciuto
diritto
.
Il
cancelliere
in
Austria
non
faceva
altrimenti
di
fronte
al
popolo
,
in
un
'
ora
decisiva
,
in
cui
non
solo
per
la
sua
condotta
,
ma
per
i
termini
stessi
della
pace
stabilita
,
credette
necessario
che
nessun
dubbio
indebolisse
o
rendesse
incerto
il
lavoro
che
la
doveva
attuare
.
Gli
avvenimenti
che
susseguirono
,
sono
così
recenti
che
è
superfluo
riassumerli
.
Bisognava
però
illuminarli
nelle
loro
premesse
.