StampaQuotidiana ,
Con
Musacchio
,
nello
studio
del
ministro
dell
'
Economia
Nazionale
.
Il
sen
.
Corbino
è
un
illustre
studioso
dei
problemi
idroelettrici
e
si
comincia
a
parlare
del
disastro
di
Val
di
Scalve
.
È
stata
un
'
orribile
sciagura
che
ha
colpito
una
delle
più
operose
popolazioni
italiane
.
Per
ora
non
è
possibile
dir
niente
sulle
cause
che
hanno
determinato
il
disastro
.
Ma
è
certo
che
se
responsabilità
saranno
accertate
dall
'
inchiesta
subito
disposta
dal
Governo
,
dovranno
essere
immediatamente
e
severamente
punite
.
A
proposito
del
trattato
di
commercio
colla
Russia
,
a
che
punto
sono
le
trattative
?
L
'
attività
del
Governo
,
nella
stipulazione
di
trattati
commerciali
,
procede
senza
soste
.
Come
è
noto
,
la
Camera
ha
già
approvato
i
contratti
con
la
Svizzera
e
l
'
Austria
e
le
convenzioni
con
la
Russia
.
Dopo
le
importanti
dichiarazioni
del
Presidente
del
Consiglio
,
sono
in
corso
trattative
con
i
rappresentanti
della
Repubblica
del
Soviety
.
E
su
queste
,
come
il
signor
Jordowski
ha
dichiarato
che
sarebbe
imprudente
ogni
dichiarazione
a
trattative
aperte
,
devo
riconoscere
anch
'
io
che
sarebbe
assai
inopportuno
discutere
.
Ciò
che
importa
,
è
che
sia
stata
eliminata
la
pregiudiziale
politica
e
che
,
perciò
,
la
discussione
si
vada
svolgendo
sul
terreno
puro
e
semplice
della
convenienza
economica
dei
due
paesi
.
In
Russia
si
devono
essere
persuasi
delle
nostre
buone
intenzioni
e
della
gravità
degli
ostacoli
di
carattere
tecnico
che
sono
al
di
sopra
delle
favorevoli
disposizioni
dei
contraenti
.
Si
saranno
anche
persuasi
che
al
desiderio
vivo
che
il
Governo
ha
di
concludere
,
non
aggiunge
nulla
la
pressione
che
vorrebbe
esercitare
una
parte
,
se
pur
esigua
,
della
Camera
,
e
che
,
anzi
,
da
questo
punto
di
vista
,
qualche
dichiarazione
,
fatta
da
oratori
dell
'
Estrema
,
va
considerata
,
per
lo
meno
,
intempestiva
ed
imprudente
.
In
ogni
caso
,
quali
che
siano
le
particolari
vedute
,
al
Governo
è
presente
solo
l
'
interesse
del
paese
.
Perciò
,
ad
evitare
equivoci
ed
illusioni
,
bisogna
senz
'
altro
convincersi
che
i
frutti
di
questi
accordi
,
chi
si
studiano
e
discutono
con
la
Russia
,
potranno
esser
goduti
a
lunga
scadenza
,
poiché
,
nelle
condizioni
attuali
,
i
traffici
tra
i
due
paesi
dovranno
inevitabilmente
limitarsi
.
Comunque
,
quali
sono
i
benefici
che
la
nostra
economia
potrà
trarre
da
una
ripresa
commerciale
con
la
Russia
?
Alcune
materie
prime
importanti
possono
indubbiamente
venirci
dalla
Russia
.
Ed
anzi
qui
la
ragione
di
preferenza
deve
essere
soltanto
economica
.
Per
esempio
,
già
oggi
,
siccome
noi
non
imponiamo
alcun
dazio
sul
grano
,
in
entrata
,
nessuno
vieterebbe
alla
Russa
,
indipendentemente
da
qualsiasi
trattato
,
di
importarci
del
grano
,
Nessun
trattato
può
dar
più
dell
'
esenzione
di
dazio
,
oggi
vigente
.
Ma
,
se
il
grano
russo
non
costerà
meno
di
quello
americano
beninteso
,
valutato
al
porto
d
'
arrivo
,
noi
non
dobbiamo
nessuna
ragione
di
non
preferire
quello
americano
al
grano
russo
.
Si
può
sostenere
,
come
alcuni
fanno
,
che
convenga
,
anche
a
costo
di
qualche
sacrificio
,
fabbricarci
in
patria
il
grano
che
ci
abbisogna
,
considerato
che
,
nell
'
ipotesi
di
complicazioni
internazionali
,
non
è
detto
a
priori
che
il
grano
russo
possa
giungerci
più
facilmente
di
quello
di
altri
paesi
.
L
'
esempio
dell
'
ultima
guerra
,
colla
chiusura
dello
Stretto
dei
Dardanelli
lo
dimostra
.
E
con
quali
argomenti
si
sostiene
la
convenienza
di
fabbricarci
in
patria
il
grano
necessario
?
Da
molti
si
propongono
argomenti
,
per
così
dire
,
politici
,
che
si
riconnettono
con
l
'
antico
desiderio
di
rendersi
indipendenti
dall
'
estero
.
Dal
punto
di
vista
puramente
economico
,
l
'
Italia
non
ha
interesse
di
sostituire
la
produzione
del
grano
ad
altre
produzioni
più
redditizie
.
Ma
quando
io
dico
più
redditizie
,
bisogna
mettere
in
conto
,
oltre
all
'
interesse
particolare
del
padrone
dei
fondi
,
anche
l
'
interesse
generale
.
Così
se
abbandonando
i
terreni
alla
produzione
spontanea
del
pascoli
,
il
proprietario
ne
trae
un
beneficio
maggiore
che
non
coltivandoli
a
grano
,
le
leggi
economiche
consigliano
di
non
favorire
artificialmente
la
produzione
meno
redditizia
.
Ma
si
deve
anche
tener
presente
che
la
coltura
a
grano
non
solo
dà
dei
redditi
al
proprietario
,
ma
anche
lavoro
ai
contadini
.
Perciò
s
'
impone
la
considerazione
del
reddito
lordo
,
oltre
che
del
reddito
netto
,
in
vista
delle
difficoltà
che
oggi
si
oppongono
alla
possibilità
per
i
nostri
lavoratori
di
trovare
impiego
nei
paesi
stranieri
.
E
,
per
tornare
alla
Russia
,
che
cosa
noi
,
in
cambio
del
grano
,
potremo
corrispondere
?
Parte
della
nostra
produzione
agricola
potrebbe
avere
,
in
quei
paesi
,
largo
smercio
.
Ma
,
soprattutto
,
noi
contiamo
sulla
possibilità
di
esportare
prodotti
industriali
,
quali
macchine
,
tessuti
,
ecc
.
Ed
è
per
le
prime
soprattutto
che
contiamo
sulle
buone
disposizioni
della
Russia
,
anche
perché
il
contatto
più
immediato
di
questo
vasto
paese
con
paesi
potentemente
industriali
,
come
la
Germania
e
la
Cecoslovacchia
,
pone
la
nostra
industria
in
evidenti
condizioni
di
sfavore
.
E
per
l
'
invio
di
mano
d
'
opera
?
Anche
questa
possibilità
è
nei
nostri
desideri
;
ma
,
per
qualche
tempo
,
sarà
difficilmente
realizzabile
.
I
nostro
operai
sono
abituati
a
trovare
fuori
della
Patria
degli
elevati
compensi
economici
che
li
confortano
del
distacco
doloroso
dalla
loro
terra
.
S
'
intende
,
perciò
,
che
sia
da
essi
desiderata
la
emigrazione
negli
Stati
Uniti
d
'
America
,
in
parecchi
Stati
dell
'
America
del
Sud
,
in
alcuni
paesi
a
noi
confinanti
e
in
generale
dove
i
salari
raggiungono
valori
elevati
.
Difficilmente
,
invece
,
i
nostri
operai
si
decideranno
a
trasportarsi
in
Russia
dove
non
troverebbero
,
per
adesso
,
condizioni
di
vita
molto
agevoli
e
dove
non
godrebbero
,
come
nell
'
America
del
Nord
,
della
convivenza
con
numerosissimi
connazionali
,
già
ivi
dimoranti
,
e
che
danno
loro
la
sensazione
di
trovare
una
seconda
patria
.
Passando
ad
argomento
non
meno
importante
,
che
cosa
può
dirmi
,
Eccellenza
,
dell
'
attuale
situazione
bancaria
?
Io
mi
occupo
,
nel
mio
Ministero
,
direttamente
degli
Istituti
di
credito
che
si
potrebbero
chiamare
di
assoluto
riposo
,
come
le
Casse
di
risparmio
,
in
quanto
hanno
il
compito
di
lasciare
perfettamente
tranquilli
i
risparmiatori
sulla
solidarietà
degli
investimenti
,
a
garanzia
dei
loro
depositi
.
Il
23
prossimo
avrò
occasione
,
a
Milano
,
di
pronunciare
un
discorso
sul
credito
,
festeggiandosi
,
in
quel
giorno
,
il
centenario
della
gloriosa
e
potente
Cassa
di
Risparmio
delle
Province
lombarde
.
Ma
sin
d
'
ora
posso
dire
che
è
oggetto
di
viva
attenzione
,
da
parte
del
Governo
,
l
'
eccessivo
costo
in
Italia
del
servizio
bancario
in
genere
.
Per
molte
cause
,
che
sarebbe
lungo
indicare
ed
esaminare
,
questo
servizio
grava
un
po
'
troppo
sull
'
economia
del
Paese
.
Mentre
il
risparmiatore
affida
l
'
ingente
mole
dei
suoi
depositi
a
un
interesse
mitissimo
,
appare
,
invece
,
eccessivamente
elevato
l
'
onere
dell
'
interesse
che
grava
sull
'
industria
e
sul
commercio
per
i
prestiti
che
ottengono
dalle
banche
.
Ciò
è
particolarmente
grave
per
il
nostro
Paese
,
perché
la
grande
massa
degli
Italiani
che
lavorano
e
per
la
loro
sobrietà
istintiva
risparmio
,
nonostante
le
difficili
condizioni
attuali
,
non
ha
ancora
la
maturità
necessaria
per
sapere
investire
direttamente
i
propri
risparmi
nelle
varie
forme
d
'
investimento
del
capitale
.
L
'
avversione
generale
del
pubblico
verso
le
società
anonime
non
invoglia
la
gente
ad
investire
in
azioni
il
proprio
danaro
.
Perciò
il
finanziamento
di
quasi
tutte
le
industrie
e
delle
società
commerciali
,
avviene
sempre
con
i
danari
dei
risparmiatori
,
ma
attraverso
le
Banche
,
visto
che
solo
in
queste
i
risparmiatori
hanno
fiducia
.
Si
può
quindi
dire
che
in
fondo
le
Banche
esercitano
una
azione
benefica
,
con
la
maggiore
esperienza
dei
loro
dirigenti
;
esercitano
quella
lezione
tra
i
diversi
possibili
impieghi
,
che
i
risparmiatori
impreparati
non
saprebbero
fare
.
Ma
c
'
è
la
contropartita
.
La
quale
consiste
in
un
doppio
inconveniente
:
primo
che
le
Banche
sono
un
po
'
troppo
arbitre
di
tutto
il
movimento
delle
industrie
e
dei
commerci
del
Paese
;
secondo
,
che
il
cattivo
andamento
di
qualcuna
di
queste
industrie
,
si
può
ripercuotere
troppo
potentemente
sulla
situazione
delle
Banche
,
dando
luogo
a
quei
tracolli
,
di
cui
abbiamo
avuto
qualche
esempio
,
più
o
meno
recente
.
In
conclusione
,
si
può
affermare
che
anche
in
questo
campo
il
Governo
intende
procedere
con
ogni
cautela
,
e
attenuando
ogni
forma
di
intervento
antieconomico
,
ma
non
può
disinteressarsi
del
tutto
di
questo
formidabile
problema
,
come
accade
nei
paesi
economicamente
più
evoluti
del
nostro
.