StampaQuotidiana ,
Il
ministero
Nitti
è
precipitato
.
Il
mese
,
che
è
trascorso
dalla
sua
prima
caduta
a
questa
definitiva
,
è
stato
impiegato
dall
'
on
.
Nitti
a
mettere
a
posto
parecchie
cose
,
ma
non
gli
è
giovato
per
rimettere
a
galla
la
barca
del
suo
governo
,
speronata
dal
voto
dell
'
undici
maggio
scorso
.
Tuttavia
molti
punti
rimangono
oscuri
nella
condotta
del
governo
fino
all
'
odierna
catastrofe
che
lo
ha
travolto
.
Innanzi
tutto
è
inesplicabile
il
fatto
,
che
l
'
on
.
Nitti
,
il
quale
aveva
sempre
ostentato
il
suo
particolare
ossequio
per
le
prerogative
parlamentari
e
anche
di
recente
si
era
solennemente
impegnato
a
non
fare
più
uso
della
facoltà
di
legiferare
per
mezzo
di
decreti
-
legge
,
proprio
alla
vigilia
della
riapertura
del
Parlamento
,
cioè
proprio
quando
aveva
a
sua
disposizione
la
via
normale
da
poter
battere
,
avesse
promulgato
il
decreto
-
legge
sull
'
aumento
del
prezzo
del
pane
.
Fu
un
errore
inconsapevole
o
un
meditato
proposito
,
di
cui
furono
previste
e
misurate
tutte
le
conseguenze
?
I
giornali
ufficiosi
hanno
dato
del
fatto
questa
curiosa
spiegazione
:
l
'
on
.
Nitti
si
era
sì
impegnato
a
non
fare
più
uso
dei
decreti
-
legge
,
ma
trattandosi
di
un
provvedimento
odioso
,
ha
creduto
per
un
senso
di
delicata
convenienza
,
di
doverne
risparmiare
al
Parlamento
l
'
odiosità
e
addossarla
tutta
al
Governo
.
Ma
l
'
on
.
Nitti
sa
benissimo
che
sono
precisamente
questi
provvedimenti
odiosi
,
cioè
questi
provvedimenti
tributari
,
quelli
dei
quali
il
Parlamento
si
mostra
più
geloso
.
Lo
stesso
on
.
Nitti
nei
suoi
trattatelli
scolastici
di
Scienza
delle
Finanze
ripete
la
notissima
osservazione
che
tutto
lo
sviluppo
delle
forme
parlamentari
si
concreta
nella
lotta
per
il
diritto
al
bilancio
e
dell
'
imposizione
dei
tributi
.
L
'
atto
dell
'
on
.
Nitti
non
fu
dunque
il
risultato
di
un
errore
involontario
.
D
'
altra
parte
poiché
non
è
ammissibile
presumere
nell
'
on
.
Nitti
una
volontà
di
suicidio
,
non
resta
altra
spiegazione
se
non
questa
:
che
l
'
inopportuno
ed
intempestivo
decreto
-
legge
non
doveva
servire
ad
altro
se
non
a
preparare
all
'
on
.
Nitti
una
conveniente
piattaforma
per
la
sua
caduta
.
L
'
on
.
Nitti
era
già
condannato
e
si
sapeva
già
condannato
,
per
la
sua
politica
interna
ed
estera
contraria
alla
causa
nazionale
.
La
posizione
presa
dal
Governo
nella
questione
adriatica
,
col
prostituire
l
'
Italia
ai
suoi
ex
-
nemici
e
alle
minori
potenze
,
era
diventata
insostenibile
,
dopo
lo
scempio
di
Pallanza
.
Gli
ultimi
avvenimenti
della
giornata
del
24
maggio
avevano
scossa
l
'
opinione
pubblica
ed
eccitata
l
'
indignazione
nel
Parlamento
,
dove
la
situazione
per
il
modo
indegno
con
cui
fu
risolta
la
crisi
era
tutt
'
altro
che
favorevole
all
'
on
.
Nitti
,
fu
decisiva
.
Il
Gabinetto
Nitti
era
virtualmente
caduto
il
25
maggio
.
Ma
cadere
sopra
una
grande
questione
nazionale
,
non
conveniva
né
all
'
on
.
Nitti
,
né
alla
parte
politica
che
direttamente
od
indirettamente
sosteneva
l
'
on
.
Nitti
.
Non
conveniva
all
'
on
.
Nitti
,
perché
cadere
sopra
una
questione
nazionale
,
sotto
l
'
accusa
della
dedizione
ai
nemici
d
'
Italia
o
peggio
,
fra
l
'
indignazione
e
la
rivolta
dell
'
opinione
pubblica
,
voleva
dire
allontanare
per
sempre
ogni
possibilità
di
resurrezione
.
Non
conveniva
ai
rinunciatari
,
perché
battere
il
Ministero
sopra
la
questione
adriatica
,
voleva
dire
bollare
e
scartare
definitivamente
la
politica
delle
transazioni
e
dei
compromessi
indecorosi
e
nefasti
e
conseguentemente
mettere
al
bando
dalla
vita
italiana
coloro
che
ne
furono
i
tenaci
ed
irreducibili
assertori
.
Non
conveniva
infine
ai
socialisti
,
non
soltanto
perché
per
amor
proprio
di
partito
tengono
al
monopolio
delle
crisi
ministeriali
,
ma
perché
ogni
successo
della
politica
nazionale
si
risolve
necessariamente
in
uno
scacco
per
la
loro
politica
antinazionale
.
Da
questo
solidale
interesse
dell
'
on
.
Nitti
,
dei
rinunciatari
e
dei
socialisti
ad
impedire
che
il
Ministero
fosse
battuto
per
una
questione
nazionale
,
nacque
l
'
idea
di
ricorrere
a
qualche
espediente
pregiudiziale
.
Fu
così
escogitato
il
decreto
-
legge
per
l
'
aumento
del
pane
,
che
dava
modo
ai
socialisti
d
'
insorgere
sia
nell
'
interesse
delle
istituzioni
parlamentari
,
che
delle
classi
lavoratrici
;
all
'
on
.
Nitti
di
cadere
sopra
un
terreno
meno
ingrato
,
e
più
propizio
ad
una
sua
prossima
resurrezione
;
ed
ai
rinunciatari
di
lasciare
impregiudidicato
il
modo
di
risoluzione
della
questione
adriatica
.
L
'
on
.
Nitti
,
pur
di
migliorare
la
sua
posizione
politica
,
non
ha
esitato
a
peggiorare
la
sua
situazione
parlamentare
che
era
già
irrimediabilmente
compromessa
.
Egli
ha
così
reso
,
in
articulo
mortis
,
l
'
estremo
favore
ai
rinunciatori
ed
ai
socialisti
,
i
quali
gli
pagheranno
a
suo
tempo
il
debito
di
gratitudine
,
mediante
un
espediente
col
quale
egli
sperava
di
risparmiarsi
l
'
onta
di
una
caduta
per
lesa
italianità
.
Ma
la
mistificazione
e
il
trucco
,
com
'
era
facile
prevedere
,
non
sono
serviti
a
nulla
,
tanto
erano
grossolani
e
assurdi
.
Nonostante
la
evidente
,
fedele
cooperazione
dei
socialisti
,
spiacenti
di
perdere
il
loro
più
efficace
complice
dal
banco
del
Governo
,
la
situazione
si
è
delineata
chiara
e
precisa
nei
suoi
elementi
essenziali
.
Invano
l
'
on
.
Nitti
ha
cercato
di
intorbidarla
;
invano
egli
ha
voluto
evitare
di
cadere
per
le
sue
concrete
responsabilità
di
politica
interna
ed
estera
.
Nella
coscienza
del
Paese
e
del
Parlamento
la
verità
sui
motivi
determinanti
la
crisi
si
è
manifestata
senza
attenuazioni
o
dissimulazioni
di
sorta
.
Il
Ministero
Nitti
è
caduto
per
la
sua
politica
antinazionale
.