StampaQuotidiana ,
Ieri
la
Camera
ha
preso
le
vacanze
dopo
quarantasei
giorni
d
'
intenso
lavoro
.
Non
diciamo
che
tutti
i
problemi
che
essa
ha
affrontati
siano
stati
risoluti
definitivamente
,
e
tanto
meno
che
i
provvedimenti
concreti
da
essa
adottati
siano
tutti
veramente
utili
e
tali
da
non
far
rimpiangere
la
sua
inattività
.
I
provvedimenti
finanziari
,
alla
cui
confezione
furono
dedicate
gran
parte
delle
sue
fatiche
,
per
una
buona
metà
rappresentano
più
un
'
offa
gittata
dal
Governo
alla
demagogia
,
che
un
sistema
di
utili
provvidenze
destinate
a
risanare
la
finanza
dello
Stato
e
a
liberare
l
'
economia
nazionale
dalle
angustie
in
cui
versa
,
e
attendono
di
essere
temperati
e
corretti
in
pratica
da
una
saggia
opera
d
'
interpretazione
,
perché
il
loro
rendimento
non
vada
a
totale
detrimento
dell
'
economia
generale
.
Ma
quale
che
sia
l
'
entità
e
la
bontà
delle
soluzioni
concrete
da
essa
prese
,
un
problema
d
'
importanza
pregiudiziale
,
e
che
già
era
stato
definito
insolubile
,
è
stato
invece
risoluto
dalla
nuova
Camera
,
in
questi
quarantasei
giorni
di
attività
parlamentare
,
in
modo
abbastanza
soddisfacente
:
ed
è
il
problema
del
proprio
funzionamento
.
Da
vari
anni
la
Camera
non
lavorava
e
la
sua
inattività
era
diventata
pericolosa
al
Paese
.
Perché
in
astratto
si
può
anche
discutere
se
sia
migliore
un
regime
,
nel
quale
la
facoltà
di
legiferare
spetti
al
Governo
,
salvo
un
semplice
diritto
di
controllo
al
Parlamento
,
ma
quando
in
concreto
il
potere
legislativo
risiede
nel
Parlamento
e
questo
,
per
propria
insufficienza
,
se
ne
spoglia
a
favore
del
Governo
,
il
danno
è
grave
ed
evidente
.
Di
tutti
i
regimi
il
peggiore
è
sempre
quello
della
illegittimità
e
del
disordine
.
E
un
parlamento
che
deve
funzionare
,
secondo
un
compito
costituzionale
ben
definito
,
quando
non
adempie
al
suo
compito
,
rappresenta
un
principio
di
disordine
e
del
peggior
disordine
,
come
quello
che
vien
dall
'
alto
.
Ora
in
Italia
eravamo
appunto
a
questo
.
La
vecchia
Camera
non
funzionava
,
perché
sorpassata
dagli
avvenimenti
e
sopravvivente
alla
sua
stessa
esistenza
legale
.
La
nuova
Camera
non
funzionava
perché
nata
e
mantenuta
artificialmente
in
una
atmosfera
di
faziosità
.
Al
momento
della
sua
nascita
,
il
Governo
,
suggestionato
dalla
visione
apocalittica
dei
prossimi
rivolgimenti
banditi
dai
socialisti
,
non
ebbe
cura
di
organizzare
e
ravvivare
,
come
era
suo
elementare
dovere
,
la
resistenza
dei
partiti
costituzionali
.
E
dopo
aver
ceduto
alla
faziosità
dei
socialisti
al
momento
delle
elezioni
,
il
Governo
riuscì
ad
attrarre
nell
'
orbita
della
propria
faziosità
la
nuova
Camera
,
con
lo
spauracchio
di
rivolgimenti
costituzionali
in
senso
inverso
.
Ora
come
poteva
funzionare
una
Camera
,
che
era
sorta
e
si
manteneva
sotto
l
'
incubo
di
tali
speranze
e
di
tali
paure
?
Come
poteva
essere
l
'
organo
costituzionale
normale
di
un
regime
,
del
quale
sentiva
e
sosteneva
la
precarietà
?
L
'
assemblea
,
in
tali
condizioni
,
aveva
smarrita
la
coscienza
stessa
del
suo
essere
,
non
sapeva
bene
se
fosse
una
assemblea
legislativa
o
una
costituente
.
In
realtà
,
nata
dal
disordine
,
era
diventata
uno
strumento
del
disordine
.
Organo
sovrano
di
un
regime
,
si
era
posta
fuori
e
contro
il
regime
stesso
.
Ora
il
principale
merito
di
questi
quarantasei
giorni
di
lavoro
parlamentare
è
appunto
questo
di
avere
ridato
alla
Camera
la
coscienza
della
propria
funzione
e
al
Paese
la
sensazione
che
la
crisi
di
regime
,
che
si
era
pronunziata
non
tanto
nei
fatti
esteriori
quanto
nella
coscienza
del
Parlamento
,
è
stata
superata
.
Noi
dobbiamo
riconoscere
all
'
on
.
Giolitti
il
merito
di
aver
compiuto
questa
difficile
opera
di
restaurazione
costituzionale
,
essenzialissima
alla
restaurazione
dell
'
ordine
nel
Paese
.
E
l
'
ha
ottenuta
in
un
modo
semplicissimo
:
facendo
lavorare
il
Parlamento
.
L
'
inattività
del
Parlamento
era
esiziale
al
Paese
,
molto
più
del
suo
cattivo
lavoro
,
perché
in
essa
sorge
e
cresce
la
coscienza
della
inattualità
del
regime
,
cioè
il
mito
della
rivoluzione
.
L
'
on
.
Giolitti
ha
rotto
il
circolo
vizioso
:
facendo
lavorare
il
Parlamento
,
l
'
ha
fatto
rientrare
nel
regime
.
Così
dopo
le
mediocri
discussioni
sui
provvedimenti
finanziarii
,
siamo
giunti
alle
ultime
discussioni
sulla
politica
estera
improntate
ad
uno
spirito
nazionale
che
qualche
mese
fa
sarebbe
stata
follia
sperare
dalla
Camera
attuale
:
i
socialisti
hanno
sì
ripetute
le
loro
pregiudiziali
internazionaliste
ed
antinazionali
,
ma
la
Camera
ha
potuto
discutere
dal
punto
di
vista
nazionale
i
grandi
problemi
della
politica
estera
.
Con
che
si
è
avuta
la
dimostrazione
pratica
che
una
Camera
,
con
156
socialisti
,
può
ancora
funzionare
,
restando
nello
spirito
nazionale
e
costituzionale
.
E
ciò
rappresenta
un
largo
guadagno
per
il
Paese
,
che
soprattutto
ha
bisogno
di
ordine
.
A
tale
restaurazione
costituzionale
della
funzione
parlamentare
,
ha
contribuito
non
poco
anche
il
giovane
Presidente
della
Camera
,
il
quale
nel
dirigere
i
lavori
dell
'
Assemblea
,
è
stato
un
ottimo
presidente
tecnico
,
ma
non
ha
mai
sacrificato
alle
esigenze
della
tecnica
le
ragioni
della
dignità
nazionale
,
dando
così
la
prova
d
'
una
chiara
intelligenza
e
d
'
un
senso
politico
altissimo
,
che
hanno
finito
per
imporsi
a
tutta
l
'
assemblea
.
Ora
che
l
'
ordine
regna
in
alto
,
abbiamo
ragione
di
sperare
che
il
Paese
possa
riprendere
tranquillamente
l
'
interrotto
cammino
verso
le
sue
migliori
fortune
.